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martedì 20 agosto 2019

La Storia Dei Batushka: I Rituali Live e La Scissione Della Band

I Batushka vennero fondati a Białystok, in Polonia, nella primavera del 2015 da ignoti (poi si scoprirà che dietro c'era il polistrumentista Krzysztof "Derph" Drabikowski).
La band ebbe l'intuizione di combinare il Black Metal e le tradizionali canzoni liturgiche della Chiesa ortodossa quando il leader ascoltando musica liturgica ad alto volume, sentì qualcuno urlare "gli inni di Dio sono più Metal di qualsiasi musica satanica Black Metal là fuori".
Per tutto il primo trimestre del 2015, Drabikowski compose e registrò la musica, scrivendo i testi, dipingendo i disegni per l'album e creando da solo il concept generale e l'immagine della band fino a decidere di far entrare nella band Marcin Bielemiuk ri-registrando le parti di batteria.
Drabikowski originariamente invitò il suo amico ed ex compagno di band di Heuresis Lech a fare le parti vocali, ma abbandonò il progetto perché non sapeva come scrivere la vecchia Church Slavonic. Nel luglio 2015, Drabikowski ha reclutato il cantante Bartłomiej Krysiuk per registrare le parti vocali. L'album venne completato nei mesi seguenti e Drabikowski convinse Krysiuk e Bielemiuk a trasformare i Batushka in un progetto anonimo, secondo Drabikowksi questo venne deciso in modo che gli ascoltatori potessero concentrarsi solo sulla musica.
Effettivamente durante gli anni successivi, la formazione della band rimase sconosciuta al pubblico.
Il gruppo pubblicò il singolo "Yekteníya VII" a novembre 2015, prima del loro album di debutto Литоургиіа ("Litourgiya") (inglese: Lithurgy) a dicembre.
L'album venne acclamato dalla critica, con vari siti che etichettarono Litourgiya uno dei migliori album Metal del 2015, diventando anche un successo commerciale nella scena metal polacca.
La band riuscì ad aprirsi un antro di luce infernale nel mezzo di decine di band poco originali o di scarsa qualità. Si tratta di un album misantropo e satanico impostato su un livello aulico ricco di significati. La band celebra una liturgia in favore del becero satanismo in senso stretto, anche se odio e morte fanno comunque capolino tra le righe.
Sette canzoni denominate Ектения/Yekteniya (litania) che formano un costante filo conduttore per tutti i 41 minuti di durata.
S'inizia con ritmiche ai limiti del Doom atmosferico.
Con "Yekteniya: II" la band inserisce elementi evocativi e semi-psichedelici. Tutto l’insieme è una costante sovrastruttura di sonorità audaci ed intransigenti, sino a quel fatidico terzo passaggio dove si rimane incatenati ad un decadente vortice di malvagità dove nulla diventa tutto e tu sei parte dello svanire del tempo. "Yekteniya: IV"  è estrema e di scandinava memoria.
Spettacolare anche "Yekteniya: VI" con il sui coro iniziale. A livello strutturale l’intero concept si districa attraverso alcune basi strumentali che possono apparire superficialmente identiche le une con le altre, quasi a voler riprendere i riff di una traccia per offrire un ciclo vitale e ideologico all’intero scorrere dell’album.
Alla base dei Batushka c’è una chiara componente satanica, un abisso oscuro che inghiotte tutto, senza speranza alcuna.


ALCUNI PROBLEMI LIVE
Il gruppo è solito salire sul palco rigorosamente incappucciato, con i volti coperti e con vesti ispirate alla tradizione ortodossa, circondato da una impenetrabile atmosfera di mistero, costruita con massicce dosi di luci rosse, candele e incenso (fumo).
Per il resto cori liturgici ed atmosfere sacrali al limite del satanico.
La formazione dal vivo della band comprendeva in totale 8 membri: Drabikowski alla chitarra solista, Krysiuk alla voce e Bielemiuk alla batteria insieme a 3 cantanti, un bassista e un chitarrista ritmico.
A seguito di alcuni tour in Polonia, vennero programmati anche concerti in Russia e Bielorussia, ma furono cancellati a causa di proteste e presunte minacce di morte.
L'anonimato iniziò a venire meno proprio quando Drabikowski, in alcune interviste, dovette spiegare che la band era stata bannata da alcuni paesi dell'Est.


LA SCISSIONE IN DUE DELLA BAND
Nell'aprile 2018 Marcin Bielemiuk lasciò il progetto per ragioni sconosciute, anche se poi si seppe che venne licenziato da Drabikowski dopo aver criticato alcuni suoi atteggiamento e quello di alcuni turnisti live.
Il 23 dicembre 2018, Drabikowski annunciò di aver deciso di separarsi dal cantante Bartłomiej Krysiuk "a causa di comportamenti inadeguati da parte sua".
Nello stesso post, Drabikowski dichiarò che "Ci sono stati tentativi di portarmi via la mia creazione Batushka e il prossimo album Панихида (inglese: Requiem) non presenterà la sua voce".
Inoltre pare che Krysiuk ed altre persone siano state denunciate perchè dopo la cacciata fingevano di essere i Batushka.
Il 6 maggio 2019, Drabikowski ha rilasciato un aggiornamento sui procedimenti giudiziari, affermando che il tribunale ha deciso che Krysiuk non può andare in tournée sotto il nome di "Batushka" o rilasciare nuova musica sotto il moniker fino alla fine del processo.
Krysiuk ha dichiarato di non avere intenzione di onorare la decisione della corte.
Un mese dopo lo stesso ha pubblicato un aggiornamento in cui il suo team legale è riuscito a fare appello al rovesciamento della decisione del tribunale che gli ha proibito di usare il moniker "Batushka" per tour e merchandising mentre il caso procede, tuttavia, Drabikowski è ancora autorizzato a usare il nome della band a vario titolo, nonostante i tentativi di Krysiuk di censurarlo attraverso divieti e abbattimenti su Bandcamp e social media.
In poche parole, entrambi i membri, dicono di aver cacciato dalla band...l'altro e di essere gli unici detentori del nome.
Il 13 maggio 2019, i Batushka di Drabikowski pubblicarono una canzone attraverso il proprio account YouTube chiamata "Песнь I" (Ode 1).
Il 15 maggio 2019, i Batushka di Krysiuk fecero altrettanto attraverso l' account YouTube della Metal Blade pubblicando "Chapter I: The Emptiness - Polunosznica (Полунощница)".
Sono stati realizzati anche dei video musicali per le canzoni "Wieczernia", "Liturgiya" e "Utrenia" e, a causa del contraccolpo generato dai sostenitori di Drabikowski, tutti i video musicali avevano la sezione "Mi piace / Non mi piace" e dei commenti disabilitati su YouTube.
Anche i post dei Batushka su Instagram della Metal Blade hanno le sezioni di commento disabilitate.


BATUSHKA DI DRABIKOWSKI
Il 27 maggio 2019, i Batushka di Drabikowski pubblicarono un nuovo full chiamato "Панихида" ("Panihida").
A livello di copertina, il disco riprende la copertina del fortunato Liturgiya ma con tratti più elementari, dipinta come se fosse una copia primitiva di quel precedente disegno.
Le otto tracce chiamate semplicemente "Песнь" (canzone), sono un viaggio nei meandri della mente malata dell’artista che mette subito in luce chi fu il vero compositore del disco di debutto della band; i riff claustrofobici che spaziano dal Death al Black conservano i blast beat e i tempi rallentati al limite del Doom, senza scordarci dei canti liturgici tradizionali della chiesa ortodossa.
Un disco che comunque dalla prima all’ultima traccia suona underground come un vero disco di Black Metal deve suonare, sporco, rozzo e cattivo.
Tanti bei riff, belle atmosfere occulte e mistiche che rendono ottimi il platter, inframezzati da momenti più caotici e confusi (oltre che da arrangiamenti quantomeno discutibili).
Inoltre la produzione lascia il tempo che trova.
Il disco inizia davvero bene con una canzone Black/Death lenta ed evocativa col suo incedere gotico al limite del Dark con i canti liturgici a sommergerci nella loro atmosfera nera, che fa da contraltare alla seconda canzone, una vera e propria bordata che ci accoglie con una sfuriata di doppia cassa e scream sino a giungere alla bellissima variante centrale di rara eleganza ed epicità che riesce nel suo intento a trasportarci mentalmente in un universo parallelo e dannato grazie alle atmosfere malate.
Anche la terza track è un misto tra Black e Death dove la lentezza estenuante viene interrotta da dei tempi in blast.
Più Black Metal "Песнь 4", invece in "Песнь 5" a farla da padrone inizialmente è una mistica atmosfera rarefatta e raffinata per poi lasciare spazio al blast inferocito della batteria e ai tempi più veloci.
Poco convincente la confusa "Песнь 6" e la successiva.
Ottima invece "Песнь 8", una vera bordata Black Metal old school con i canti liturgici che finalmente lavorano come dovrebbero o quantomeno come avveniva nel disco d'esordio.


BATUSHKA DI KRYSIUK
Il 12 luglio 2019, i Batushka di Krysiuk pubblicarono "Hospodi", che ha ricevuto recensioni contrastanti da parte della critica. Da un lato quelli di Drabikowski dovrebbero essere i veri Batushka, dall'altro lato questi hanno il supporto della Metal Blade che li considera quelli ufficiali.
Il disco è una sorta di concept album basato sulla Liturgia della Morte, ovvero riti funebri rinforzati da lunghi intermezzi di canti religiosi. Anche qui l'atmosfera è occulta. L’album inizia al suono di una campana che rende chiaro sin dal primo rintocco che i Batushka non si sono allontanati dalle tematiche del disco precedente, come si può evincere anche dalla copertina dell’album in pieno stile ortodosso.
Una rottura con il passato la si può scorgere leggendo la tracklist, visto che i pezzi presentano ognuno il proprio nome.
La prima traccia, "Wozglas", con i suoi cori ecclesiastici conferisce un senso di solenne sacralità, tipico delle funzioni religiose. Ma è una sacralità satanica se così vogliam dire.
Con la seconda traccia "Dziewiatyj Czas" ha inizio il caos: uno scream graffiante distrugge tutto e squarcia la pacata tela liturgica. I blast beat, chitarre a otto corde che spaziano dal Black a massicci riff in stile Black N'Roll (come nel brano "Wieczernia"), epiche melodie liturgiche e cori baritoni che si frappongono tra i vari screaming tipicamente Black.
Inoltre, il disco contiene due singoli: "Polunosznica", il cui incipit riprende lo stesso coro religioso presente nella traccia "Yekteniya VI" di Litourgiya e "Wieczernia".
I brani sono collegati uno all'altro.
La domanda che sorge spontanea comunque è: quali sono i veri Batushka? Difficile dirlo.

venerdì 9 agosto 2019

Connor Betts Dei Menstrual Muchies Autore Della Strage In Ohio

Dopo la strage in Texas (El Paso), il 4 agosto 2029 c’è stata l’ennesima sparatoria negli Stati Uniti: 9 morti e 27 feriti.
Questa volta a Dayton, in Ohio, precisamente sulla East 5th Street nel distretto dell’Oregon, ad ovest del centro cittadino. L’ uomo che ha sparato era il 24enne Connor Betts, leder dei Menstrual Muchies (una Pornogrind band).
Durante la sparatoria indossava una felpa nera, un giubbotto anti-proiettile e aveva un fucile calibro 223.
La felpa raffigurava la band Metal "The Acacia Strain" con i testi della canzone "Ramirez".

"Nessun cuore da temere, nessuna anima da rubare"

Connor Betts è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco dalla polizia.
I Menstrual Munchies, come canone del genere, pubblicavano testi disgustosi, di necrofilia e di violenze varie.
I capostipidi di questa "scuola" furono sicuramente gli inglesi Carcass a fine anni 80, protagonisti di ritmiche velocissime, canzoni brevissime, testi disgustosi ed immagini (con cadaveri e corpi straziati) al limite dell'arresto.
Poi il genere si era evoluto nel Gore, raggiungendo livelli di rumore senza eguali con gli Intestinal Disgorge.
Poi, quà e là, alcune perle (stranezze) rimaste nella storia della musica: come "You Suffer" dei Napalm Death (canzone della durata di 1 secondo, contenuta in Scum), gli Anal Cunt e il loro demo di circa 5000 canzoni (realisticamente parlando si tratta di una sola canzone con più riff e cambi di tempo), gli Agoraphobic Nosebleed con "Altered States Of America" che infilano 99 canzoni in poco meno di 20 minuti (ma c'è anche chi ha fatto di meglio), i GeroGeriGeGeGe in "Yellow Trash Bazooka" che riescono ad intitolare le 80 canzoni del disco utilizzando come prima lettera della parola sempre la "G".
Come poi dimenticare le band con il nome più lungo della storia della musica: i messicani (anche loro Pornogore) Paracoccidioidomicosisproctitissarcomucosis, poi battuti dai sudafricani XavlegbmaofffassssitimiwoamndutroabcwapwaeiippohfffX (in realtà si tratta di una sigla...il nome completo della band è Acidic Vaginal Liquid Explosion Generated By Mass Amounts Of Filthy Fecal Fisting And Sadistic Septic Syphilic Sodomy Inside The Infected Maggot Infested Womb Of A Molested Nun Dying Under The Roof Of A Burning Church While A Priest Watches And Ejaculates In Immense Perverse Pleasure Over His First Fresh Fetus).
Nel filone Grindcore si possono inserire anche band assurde come i Caninus (band ormai defunta che utilizzava due pitbull come cantanti) e gli Hatebeak che utilizzavano Waldo (un pappagallo africano).
Per il resto band con nomi altisonanti come Cock & Ball Torture, Hot Buttered Anal o Hitler's Underpants (ma si potrebbe continuare all'infinito).
Tornando ai Menstrual Muchies, egli avevano recentemente suonato al concerto "Summer Massacre 2" di Chicago (il 29 giugno 2019).
Le copertine degli album utilizzate dal gruppo di Betts mostrano donne morte e mutilate e scene di violenza sessuale. Un membro della band, Jesse Creekbaum, in un’intervista a Vice News, afferma ovviamente di aver scritto i testi per la band in salsa humour, ma sottolinea che probabilmente Betts lo aveva preso sul serio.
La band nel 2016 aveva fatto uscire due split intitolati "Smoke Weed Eat Pussy" e "Cucked Christmas", oltre a due EP "...Like A Dogg" e "Preteen Daughter Pu​$​$​y Slaughter".
Nel 2018 invece "Tilt Bench For Gynecology Or Total Rape" e "Rural Perversion", nel 2019 "Sexual Abuse Of A Female Corpse", " Gore Soaked Gynecology" e "Hepatic Lichens Planus Sexualized Surgical Sadism".
Ora la band ha denunciato di ricevere minacce, anche di morte, qualcuno sta rimuovendo le registrazioni della band da Internet (ad esempio la loro pagina Bandcamp dove vendevano la musica è ormai inaccessibile, idem gli account Youtube e Facebook ormai accessibile solo tramite la cache di Google).
Sebbene non sia chiaro il movente della sparatoria, la CNN riferisce che gli ex compagni di liceo di Betts hanno dichiarato che aveva un elenco di persone che voleva uccidere o stuprare, mentre la polizia ha trovato nella sua casa ha trovato testi che "esprimevano interesse a uccidere persone".
Durante gli anni scolastici, quando gli insegnanti trovarono l'elenco delle persone che voleva uccidere o stuprare (compresa la sua ex ragazza), Betts venne sospeso.
Ovviamente molte pagine Metal (Grind e Gore soprattutto) hanno subito preso le distanze dal gesto folle di Betts.

Ad esempio "Brutal Slamming Memes" ha confermato che si trattava proprio di Betts ma ha tenuto a sottolineare che: "Il Pornogrind è una specie di Goregrind più spensierato e con  temi sessuali. La musica è piuttosto oscena ma le persone che ruotano attorno ad essa sono di solito persone davvero fantastiche"

Ha voluto dire la sua anche Corey Taylor degli Slipknot che oltre a condannare il gesto si è scagliato contro coloro che avevano preso di mira anche la canzone "Ramirez" (felpa indossata dall'assassino): "Non puoi farlo, cazzo. E' solo una fottuta maglietta" ha twittato Taylor in risposta a un giornalista che aveva definito la canzone come "odiosa e vendicativa".
Una band oseremmo dire normalissima e che viveva tranquilla nel suo underground.
"Normalissima e tranquilla", sino ad una settimana fa.

venerdì 2 agosto 2019

La Storia Dei Vektor e Le Accuse Della Moglie a David DiSanto

Nel 2004 David DiSanto fonda in Arizona (Tempe) i Vektor.
Anche se la band nasce nel 2002 con il nome di Locrian.
Dopo tre demo a lui (chitarra e voce) si uniscono Erik Nelson (chitarra), Blake Anderson (batteria) e Frank Chin (basso).
Di che band parliamo? Sostanzialmente di una Thrash/Black Metal band molto complessa che fa dei Voivod la principale fonte d'ispirazione.


I DISCHI
E' il quartetto citato in precedenza che registra e pubblica nel 2009 il fulminante esordio "Black Future".
L'opera propone un Thrash molto elaborato, incline a lunghe parentesi strumentali e a parti davvero estreme confinanti nel Black Metal.
68 minuti in totale, con tre brani che superano i dieci minuti, uno dei quali sfonda anche il muro dei 13.
La title track è l'ideale sintesi di geometrie e aggressività che il genere ha sperimentato lungo la sua lunga storia. Un assalto che fonde tecnica chirurgica con irruenza, un tour de force strumentale che quando si concede un rallentamento lo fa accompagnandolo alle urla lancinanti di DiSanto, echeggianti in un universo ostile.
La successiva "Oblivion" è un labirinto di variazioni strumentali, ritmiche assassine e assoli fulminanti, mentre DiSanto interviene con acuti luciferini capaci di mutare in feroci ruggiti. "Destroying The Cosmos", aperta da rintocchi desolanti in una nuba psichedelica, visionaria e imprevedibile.
Quando i tempi si dilatano la formazione dà il massimo, come si ascolta bene in "Forest Of Legend", contraddistinta anche da disperazione e desolazione.
Un nuovo assalto, "Hunger Violence", poi la follia regna sovrana in "Deoxyribonucleic Acid" e la ferocia di "Asteroid" portano alle due maestose composizioni conclusive.
"Dark Nebula" tradisce sin dal titolo la chiara ispirazione cosmica: 10 minuti e mezzo aperti da un synth, prima di lanciarsi in assalti devastanti e ritmiche in tempi dispari.
"Accelerating Universe"(13 minuti) è uno dei capolavori Metal del nuovo millennio grazie ad acuti, velocità, riffing, melodia, rallentamenti, parti Folk e nuove accelerazioni.
Dopo un esordio tanto complesso, l'attesa per il secondo album si carica di aspettative e preoccupazioni.
"Outer Isolation" (2011) è un'opera più breve, che supera di poco i 50 minuti, ma più variegata: aumentano decisamente le parti psichedeliche, si palesano escursioni compositive Prog. L'unico brano sopra i dieci minuti è l'opener "Cosmic Cortex", aperta nell'ormai familiare clima di mistero e poi sospinta, di accelerazione in accelerazione, in una esaltante senza tregua dove DiSanto riesce a cantare in un modo davvero estremo, alternando un growl malsano con acuti agghiaccianti.
Quando anche rallentano, i Vektor non suonano meno devastanti, come ben dimostra "Echoless Chamber" che fra il primo e il secondo minuto costruisce un meccanismo sonoro devastante: mitragliate ritmiche, urla assordanti e tempi dispari per uno dei frangenti più entusiasmanti della carriera.
Più classica è "Tetrastructural Mind": doppia-cassa, grido che cita "Angel Of Death" degli Slayer, aperture melodiche Folk.
La strada che porta al Pyschedelic viene percorsa in entrambe le direzioni in "Venus Project", che spazia dal Thrash a una marcetta allucinata.
Molto particolare "Fast Paced Society", dilaniata dalle accelerazioni, iniettata di influenze Jazz, segnata da strani esperimenti sui timbri vocali, caratterizzata da una inquietudine che la pone in cima al podio dei loro brani più schizofrenici.
A chiudere l'opera, la title track: influenze Doom e parti psichedeliche in apertura che portano a ritmiche addirittura Grindcore. Al quinto minuto ci troviamo catapultati nella confessione di una creatura notturna, con un assolo neoclassico che trasporta in un paesaggio lunare.


L'ARRESTO
Di Santo nel 2013 viene arrestato per aver gettato della birra in pieno volto ad un contestatore cristiano abbastanza permaloso, che si era introfulato al concerto della band statunitense a Memphis (in compagnia dei Municipal Waste) al Scion Rock Festival per redimere un po’ di miscredenti.
DiSanto venne rilasciato dopo 2 giorni di prigione.


LA CARRIERA PROSEGUE
Nel 2016 vede la luce "Terminal Redux".
Sostenuti da un concept spaziale, i Vektor speziano la loro narrazione cosmica e distopica a base di metal estremo con alcune sostanziali novità: canto più vario, aperture più melodiche ma al contempo sfuriate Grindcore.
L'apertura è affidata a "Charging The Void", nove minuti nello stile di "Black Future" che tuttavia sorprendono chi già li conosce con cori soul nella parte finale.
"Cygnus Terminal" (otto minuti) è più lenta, cosmica, misteriosa.
Il trittico iniziale si conclude con "LCD (Liquid Crystal Disease)".
A seguire, le Thrash Metal oriented "Ultimate Artificier", "Pteropticon" e "Psychotropia".
"Pillars Of Sand" nel suo caos estremo è davvero da ammirare.
"Collapse" parte melodica e diventa aggressiva nella seconda parte, mantenendo comunque i toni di una semiballad.
La lunghissima "Recharging The Void" mischia il Thrash a cori operistici.
A fine 2016 comunque, viene annunciato che il chitarrista Erik Nelson, il bassista Frank Chin e il batterista Blake Anderson hanno lasciato la band. Allo stesso tempo, il leader David DiSanto ha dichiarato che i Vektor continueranno ad esistere.


LE ACCUSE DI VIOLENZA DELLA MOGLIE
In una serie di post sui social media, la moglie Katy DiSanto ha accusato il proprio marito David di comportarsi con lei in maniera violenta e offensiva.
Katy ha condiviso un video, ripreso con il cellulare, nel quale lui la afferra e la spinge, poi la colpisce con un cuscino mentre lei piange. Katy poi mostra due documenti: un esposto al Tribunale Civile e un ordinanza di protezione temporanea contro David, datata 11 giugno 2019.
Katy DiSanto: "Ciao amici, per me non è facile scrivere questa cosa, perchè è difficile ammetterne il contenuto. Per molto tempo mi sono sentita come stupidamente attaccata a un senso del dovere, al posto di prestare attenzione ai miei diritti e alla mia salute. Pochi sanno quanto il mio matrimonio sia stato deteriorante, specialmente negli ultimi due anni. 
Per quelli che non lo sanno, ecco come stanno le cose.
...
Mi spiace per tutti i fan dei Vektor, perchè ho visto quella che è una delle mie band preferite venire rovinata da quelle che sono delle dure verità. Ora sono distrutta dal senso di colpa e sento che se avessi parlato prima, avrei potuto salvare qualcosa. Mi spiace anche per David, perchè nonostante tutto non voglio che la sua vita vada così male. 
Io voglio solo vivere bene e così non può essere, finchè mi tengo tutto dentro.
Non c’è un modo perfetto per gestire questa situazione. Credo che sia meglio che dica tutto quanto in una volta sola, al posto di lasciare che le indiscrezioni trapelino e la verità venga distorta. Indipendentemente da come io decida di fare, aspetto dei commenti negativi, mail con messaggi d’odio e domande invadenti ma farà quello che razionalmente credo sia meglio fare.
I segnali d’allarme c’erano sin dagli inizi ma il mio ottimismo e il suo manipolarmi sentimentalmente li offuscavano. Avrei dovuto capire, quando ha rubato i soldi del nostro matrimonio e li ha spesi in alcol, solo perchè era stato licenziato dal lavoro che faceva, per essersi presentato (o a volte non essersi affatto presentato) troppe volte coi postumi della sbornia. Avrei dovuto capire dal suo continuo e compulsivo mentire. Avrei dovuto capire quando mi ha strangolato in quella stanza di hotel a San Antonio, finchè le mie urla di richiesta d’aiuto non hanno indotto quelli della camera vicina a chiamare la polizia. Avrei dovuto capire da tutte quelle volte in cui lui diceva che stava smettendo di bere ma poi trovavo bottiglie di liquori vuote e lattine di birra che nascondeva. Avrei dovuto capire da quella volta in cui mi ha aggredito sessualmente a Salt Lake City e mi ha chiuso in una cantina, dicendomi di non parlarne con nessuno. Avrei dovuto capire quando ha mostrato interesse per un’altra donna, solo per farmi arrabbiare. Avrei dovuto capire da tutte le migliaia di volte in cui ha detto che i suoi comportamenti e i suoi abusi erano in realtà colpa mia. Avrei dovuto capire quando ha cercato di violentarmi. Avrei dovuto capire quando mi ha sbattuto il suo cellulare in faccia. Avrei dovuto capire quando mi ha presa a schiaffi e sbattuta contro un muro perchè ho cercato di spostare la sua birra. Avrei dovuto capire quando mi ha alzata di peso e sbattuta sul nostro letto e mi ha colpito con forza con un cuscino. Avrei dovuto capire quando aveva degli attacchi di rabbia per gelosia, quando inventava situazioni e mi puniva per cose che non avevo mai detto o fatto (cose che esistevano solo nella sua immaginazione ma che avevano conseguenze reali). Avrei dovuto capire quando ha preso a pugni la porta, bucandola, e poi mi ha detto di calmarmi, perchè avrebbe potuto essere la mia faccia. Avrei dovuto capire quando ha chiuso fuori il mio cane con temperature sotto lo zero per più di un’ora. Avrei dovuto capire quando ha vandalizzato casa nostra con una bomboletta di vernice spray e poi mi ha detto di pulire. Avrei dovuto capire quando mi trovavo in una stazione di polizia alle 2 di mattina a compilare moduli mentre tremavo, pregandoli di non arrestarlo, perchè non avevo soldi e avrei perso tutto se fosse finito ancora in cella. Avrei dovuto capire quando per dozzine di volte ha messo in pericolo le nostre vite venendomi a prendere al lavoro completamente ubriaco o quando per centinaia di volte ha messo in pericolo altri guidando ubriaco (a volte al punto di svenire). Avrei dovuto capire da tutte quelle volte che ha usato gli altri come armi per compiere abusi, accusandoli di aver fatto o detto qualcosa solo per umiliarmi. Avrei dovuto capire da tutte le volte che mi ha lasciato sola e confusa a piangere e si è scusato ma poi lo ha rifatto"


LA DIFESA DI DISANTO
David DiSanto: "C'è un sacco di disinformazione in giro. Ho cercato di stare zitto, ma c’è troppo odio che nasce da tante cose. Devo dire qualcosa ma mantenere le cose vaghe. Voglio che tutti sappiano che a volte le relazioni possono diventare complicate e le persone finiscono per dire e fare brutte cose quando la situazione diventa amara. Non avrei mai voluto che la mia vita diventasse uno stupido reality show, ma eccoci qui. Questo davvero svilisce la musica che questa band ha creato.
C’è una persona che ha distrutto questa band e (sorpresa!) non sono io.
Sono onestamente molto imbarazzato di aver mentito per tutti questi anni cercando di proteggere questa persona, danneggiando nel frattempo me stesso, i miei compagni di band, i miei amici e la mia famiglia. Tutto quello che vi chiedo è di smetterla con questo odio. Questo è tutto ciò che ho voluto fin dall’inizio. Per favore, non vi fate prendere dal drama. Pensate con la vostra testa, prendete le informazioni che vi vengono offerte e fatevi una vostra idea. Questa è l’essenza dei Vektor. Le stronzate personali non hanno spazio in tutto ciò. Siate gentili gli uni con gli altri. Siate giusti ed etici. Io sono rimasto bloccato in una situazione difficile, e un istante di 15 secondi della mia vita è esploso su internet. Sono sicuro che molti di voi hanno vissuto situazioni simili, magari meno estreme in entrambi i casi non è divertente. Sono fortunato di avere amici e famiglia che mi supportano. Non voglio immaginare cosa avrebbe potuto succedere a qualcuno che non ha lo stesso tipo di sostegno.
A tutti coloro che hanno qualcosa di cattivo da dire: fate pure. 
Mi spiace per voi perché probabilmente significa che non avete mai passato qualcosa del genere. E’ difficile e vi rovinerà. Ho ricevuto un sacco di email di odio...per favore, per favore, per favore, non mandate email di odio all’altra parte coinvolta (Katy DiSanto). Non rispondete neanche ai commenti negativi. Lasciate che quelle persone dicano quello che vogliono dire e siate gentili con gli altri. Fermiamo questo odio e passiamo oltre. Queste stronzate personali, i panni sporchi non appartengono a Internet o al Metal, in particolare quando si parla di false accuse"

Dopo aver ricevuto numerosi insulti tra i commenti di questo post, DiSanto ha scritto un nuovo post:
"La gente fa schifo. Addio".