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sabato 23 settembre 2017

La Storia Dei Puddle Of Mudd e Tutti Gli Arresti Di Wes Scantlin

I Puddle Of Mudd furono fondati a Kansas nel 1992 dal turbolento Wes Scantlin, dal chitarrista Jimmy Allen, dal bassista Kenny Burkett e dal batterista Sean Sammon.
Furono una delle prime band messe sotto contratto da Fred Durst, frontman dei Limp Bizkit, sulla sua etichetta Flawless Records.
Wesley Scantlin conobbe Durst per caso: infatti nel 1999, dopo anni di tentativi per sfondare nel musical business, Scantlin scioglie la prima formazione dei Puddle Of Mudd e si prepara a trasferirsi a New Orleans, per seguire la sua fidanzata (una spogliarellista) di cui vuole diventare manager.
Un amico lo trascina a vedere il Family Values Tour, dove ci sono i Limp Bizkit come headliner.
Wes si procura un falso pass per il backstage, incontra la body-guard di Durst e gli dà la sua ultima copia di un demo dei Puddle.
Quasi 1 mese dopo riceve una chiamata da Durst, che lo fa volare a Los Angeles per fargli firmare il deal con la sua label Flawless Records.
Il quartetto Post Grunge (con spruzzate di Alternative Metal e Rock) è composto dallo stesso Wes Scantlin (chitarra e voce), da Paul James Phillips (chitarra), da Douglas John Ardito (basso) e Greg David Upchurch (batteria).
Dopo Abrasive uscito nel 1997 a tiratura limitata (oggi diventato un disco molto richiesto dai collezionisti) e con pezzi quali "Said" e "Nobody Told Me" che arricchiranno il successo disco, nell'agosto 2001 il gruppo pubblica il debutto su una major label: la Interscope/Universal.
Si tratta di Come Clean.
Per la prima volta nella storia, un nuovo gruppo Rock debutta in Top 10 delle chart degli album americane vendendo subito 116 mila copie (in totale saranno quasi 6 milioni in tutto il mondo).
Si imbarcano quindi nella tournée europea con i Godsmack il mese successivo, e poi condividono il palco negli States con gli Stone Temple Pilots.
Nel febbraio 2002, l'euforia che si è sviluppata intorno al nome della band anche in Europa, l'LP viene pubblicato anche in Italia, con la versione acustica del singolo "Control" come bonus track..
In copertina un bimbo che urina vicino a dei cespugli.
Dopo il singolone incazzato d'apertura "Control", "Drift & Die" ricorda molto i Nirvana, mentre molto più alternative risultano la ottima "Out Of My Head", tra i migliori pezzi dell'album e "Nobody Told Me".
Anche la ballad "Blurry" è un grande successo, invece "She...Hates Me" con le dovute proporzioni ricorda l'apertura iniziale di "Lithium" (con spruzzate quà e là di "Dumb" e "Sliver" nella tonalità della voce).
Entrambi i singoli finiscono su MTV, molti storcono il naso, comunque simpatico il testo, censurato a lungo nel vecchio continente per qualche termine esplicito dedicato da Scantlin a l'ex compagna.
Suono robusto, voce e riff graffianti, basi melodiche ma mai simili tra loro, ottima ispirazione.
La band finisce qui.
Finisce qui perchè già il successivo Life On Display uscito nel 2003 è un mezzo flop, nonostante l'ottima "Away From Me", che è arrivata sulla vetta della classifica Mainstream Rock Tracks.
Dall'album sono stati tratti altri due singoli, "Spin You Around" e "Heel Over Head" (per tutti è tre i singoli è stato girato un video musicale).
Famous, uscito nel 2007, non svolta la carriera della band.
Vendono oltre 300mila copie negli USA ma in Europa escono dai radar, a nulla servono i videoclip della titletrack e Psycho.
Nel 2009 esce Volume 4: Songs In The Key Of Love And Hate, quel che rimane anche di questo parto discografico sono una manciata di discrete canzoni, quali il singolo "Spaceship", che di certo non rimarrà impresso a fuoco nella memoria degli anni a venire, ma si lascia ascoltare senza troppi problemi e "Stoned".


VIOLENZA DOMESTICA ED ARRESTO DOPO LO SHOW DI TOLEDO
Il leader dei Puddle Of Mudd è stato arrestato un numero imprecisato di volte: tra droga, spaccio, violenza domestica, ubriachezza molesta, litigi con vicini e sugli aerei, porto illegali d'armi da fuoco, guida in stato d'ebrezza.
Già nel 2002 Scantlin viene arrestato per violenze domestiche.
Poi a febbraio 2004 quando si trovava con i Puddle Of Mudd nella città di Toledo, Ohio, per un concerto sold-out presso l'Headliner Bar della cittadina; il gruppo salì sul palco per eseguire quattro brani, ma il pubblico si accorse immediatamente che Wes non era in grado di cantare e suonare.
Dopo quattro pezzi il gruppo torna nei camerini lasciando il front-man da solo sul palco; Scantlin annuncia che il concerto è terminato perché è troppo "fatto" per continuare e non riesce ad eseguire al meglio le sue composizioni.
Il pubblico inizia a offendere il biondo cantante che risponde lanciando una bottiglietta di acqua verso la folla che rumoreggia, questo gesto non fa che alimentare maggiormente l'ira degli astanti che iniziano a dare forti segni di nervosismo lanciando in direzione del front-man tutto quello che riescono a trovare.
Scantlin viene tirato giù dal palco e consegnato alla Polizia che si trovava gia all'interno del locale per effettuare dei controlli sulle bevande; seduto nella volante, l'ultimo gesto, è uno sputo che il cantante indirizza alle telecamere, ma che si ferma sul vetro interno dell'autovettura.
Il musicista viene portato alle prigioni della contea di Lucas dove rimane per quattro ore e incriminato per disordine pubblico, stato di ebrezza e cattiva condotta nei confronti del sistema del trasporto pubblico.


ARRESTO PER COCAINA, GUIDA IN STATO D'EBREZZA ED ESPULSO DA UN AEREO
A gennaio 2012 viene beccato con della polvere bianca, poi risultata essere cocaina.
Per questo e per aver guidato senza patente sotto l’effetto di stupefacenti rischiò 4 anni e mezzo di carcere.
Nello stesso anno causò un atterraggio d'emergenza di un aereo perché aveva messo in pericolo la sicurezza degli altri passeggeri, litigando con un passeggero e il personale dell'aereo.
Atterrato l'aereo è stato espulso ed arrestato seduta stante.


ARRESTO PER VANDALISMO E VIOLENZE DOMESTICHE NUOVAMENTE
A luglio 2013 finisce in gabbia con l'accusa di vandalismo.
E non vandalismo comune, ma vandalismo perpetrato con una motosega e un martellone enorme.
La polizia di Los Angeles è stata chiamata dal vicino di casa di Scantlin, dopo che il cantante aveva distrutto a martellate il muro di mattoni che separava i loro due giardini.
Il vicino aveva già la mano sul telefono, quando Wes si è poi presentato sulla veranda di casa con una motosega accesa e ha iniziato a tagliare i mobili.
La polizia si è precipitata sul posto e ha portato Scantlin in prigione, prima che la lite potesse degenerare e l'accusa passasse da vandalismo a tentato omicidio o omicidio volontario.
A quanto pare i due vicini di casa stavano litigando da tempo, dopo che il vicino aveva costruito il muro di mattoni.
Stando a Scantlin, il muro era stato costruito all'interno della parte di giardino di sua proprietà, ed erano giorni che cercava di farlo abbattere.
Così l'allora 41enne decise di abbatterlo in prima persona...
Nello stesso anno viene arrestato nuovamente con l’accusa di violenza domestica per aver aggredito l’ex moglie Jessica Nicole Smith.
L’incidente è avvenuto nella zona di West Hollywood a Los Angeles e Scantlin è stato fermato solo dopo l’intervento della polizia avvertita da alcuni testimoni spaventati dalle grida che arrivavano dall’abitazione.


I 4 ARRESTI DEL 2015
Nel 2015 Scantlin viene arrestato 4 volte.
I problemi sono iniziati a gennaio, quando è stato portato per qualche ora in custodia dopo che è salito sul nastro trasportatore dei bagagli all’aeroporto di Denver: la sua “escursione” l’ha fatto arrivare in un’area riservata, facendo scattare in automatico l’arresto.
Il concerto a Denver dei Puddle Of Mudd della stessa notte si svolse solo grazie al pagamento della cauzione da parte di un fan.
A luglio, Scantlin è stato protagonista di un inseguimento con la polizia nello stato del Minnesota. Una volta preso, un test preliminare ha trovato lo 0,31 % di alcol nel sangue, quasi quattro volte il limite legale dello stato.
Scantlin è stato quindi accusato di guida in stato di ebrezza e per resistenza a pubblico ufficiale.
Un mese dopo, il cantante è stato di nuovo arrestato per guida in stato di ebbrezza e per possesso di marijuana, questa volta in South Dakota, dove il cantante è stato di nuovo rilasciato su cauzione prima di un concerto dei Puddle Of Mudd.
Poi a dicembre viene arrestato a Beverly Hills, California, dopo un controllo di routine a un posto di blocco.
Nella sua macchina vennero ritrovate sostanze stupefacenti.
Scantlin era stato inizialmente fermato per dei documenti scaduti, ma la polizia ha presto scoperto che c’era un mandato di arresto nei suoi confronti.
Dopo una perquisizione nella macchina di Scantlin, è stata trovata della sostanza non meglio specificata.
È stato quindi accusato di possesso di droga e portato in carcere, da dove è uscito poco dopo con una cauzione di 51 mila dollari.


ABBANDONATO DAI COMPAGNI SUL PALCO ED ALTRI ARRESTI
Nel 2016, a marzo, a Doncaster, durante un concerto il resto della band lo abbandonò sul palco perché in evidente stato di alterazione.
Ad inizio aprile venne arrestato dopo essersi asserragliato nella propria casa rifiutandosi di fornire le generalità alla polizia.
A fine aprile viene arrestato dopo un concerto della band a Hermosa Beach in California con l’accusa di non essersi presentato a una udienza in tribunale.
Fu la seconda volta che Scantlin saltò una comparizione in tribunale, di conseguenza, il giudice ha alzato la cauzione per il suo rilascio a 250.000 dollari.


ARRESTO PER PORTO ILLEGALE DI ARMI DA FUOCO
Nel 2017, ad inizio anno, abbandona il palco all'inizio di un concerto dopo aver litigato con il batterista Dave Moreno.
Poi a settembre viene arrestato all’Aeroporto Internazionale di Los Angeles per aver tentato di introdurre una pistola a bordo di un aereo.
Ai varchi dei controlli di sicurezza il cantante è stato trovato in possesso di una pistola ad arma compressa, articolo che il codice dell'aviazione civile proibisce di portare a bordo.
Subito fermato dal personale di polizia presente sul posto, Wes Scantlin è stato tratto in arresto e trasferito nel carcere più vicino: il giudice chiamato a deliberare sul caso ha fissato la cauzione per ottenere la libertà in attesa della sentenza del processo a 850mila dollari, anche alla luce dei precedenti dell'artista.
Al momento dell’arresto, Scantlin stava dirigendosi a Keller, in Texas, dove la band avrebbe dovuto tenere un concerto (ovviamente annullato).

mercoledì 13 settembre 2017

La Storia Dei Decapitated: La Morte Di Vitek e Il Presunto Stupro Di Gruppo

I Decapitated furono fondati a Krosno (Polonia) nel 1996, da un gruppo di amici 14enni (in realtà Vitek aveva solo 12 anni!).
Il gruppo venne fondato da Wacław "Vogg" Kiełtyka, dal vocalist Rafał Piotrowski, dal batterista Michał "Vitek" Łysejko e dal bassista Hubert Więcek.
Malvagità e misantropia sono i temi portanti della band.


I DISCHI DELLA BAND
L'esordio, Winds Of Creation, uscirà tre anni dopo per Earache Records.
Il disco è innovativo: brutalità, tecnica, velocità di esecuzione, violenza.
La grande intuizione è quella di "aggiornare" il Death degli anni 90, aggiornare, non stravolgerlo.
Nei 35 minuti di durata di Winds Of Creation i Decapitated mostrano fin dall'iniziale titletrack tutte le loro grandi capacità: riff intricati, tecnici e violentissimi, suonati da Vogg con una precisione impressionante.
Vitek alla batteria, sorprende per l'incredibile tecnica messa in campo in un cocktail letale di blast beat, doppio pedale e drum fill intricati ed affilati.
Chiude il growl cavernoso di Sauron.
Al basso Martin si adegua a seguire le ritmiche furiose del resto della band, senza eccellere per fantasia ed originalità, ma brillando per precisione, portando a casa una performance di ottimo livello.
"Blessed" e "The First Dammned", sebbene continuino sullo stesso canovaccio di "Winds Of Creation", grazie ai diversi cambi di tempo e ritmo innovano.
"Human's Dust", la tiratissima "Nine Steps", l'ottima strumentale "Dance Macabre", oltre alla bellissima rivisitazione del classico degli Slayer, "Mandatory Suicide", sono altri pezzi che rimarranno nella storia della band (seppur ancora un po' acerbi).
Il successore, Nihility uscito nel 2002, era un concentrato ancora maggiore di tecnica e brutalità.
Questo disco divenne famoso per i suoi continui "stop and go"
"Perfect Dehumanisation (The Answer?)", grazie alla sua brutalità, apre come meglio non si potrebbe il disco.
Sorprende sin da subito la differenza con l'album precedente, con un minor orientamento verso il Thrash anni 80 e maggiori dosi di Death Metal floridiano.
"Eternity Too Short" è la traccia di Vitek visto il doppio pedale e gli stacchi che la rendono indimenticabile.
"Mother War" è melodica al punto giusto ed addirittura con influenze/spruzzate di Jazz.
La titletrack è molto Vader style.
"Names" ha un riff di scuola Thrash a poi diventa improvvisamente e dolcemente "melodica".
"Spheres Of Madness" è glaciale, feroce e violenta al punto giusto.
"Babylons' Pride" inizia in modo lento e poi accelera in modo impressionante, diventando quasi un pezzo Grindcore.
"Symmetry Of Zero" con ancora Vitek protagonista, chiude degnamente il platter.
Lo stile aggressivo continuò anche su The Negation uscito nel 2004.
La prima parte del disco alterna pezzi veloci come "The Fury" e "Lying And Weak" a tracce più prettamente complicate e tecniche come "Three Dimensional Defect" grazie a feroci blastbeat che si contrappongono a riff ed assoli.
Un'importante impronta viene data dagli assoli, che riescono a districarsi senza difficoltà dalle stringenti maglie delle chitarre e riescono a conferire maggiore dinamismo e varietà alle diverse composizioni.
La title track è sicuramente il pezzo da 90 dell' album.
Qui il lavoro delle chitarre è magistrale: fra rapidi assoli glaciali, rapidi cambiamenti di tempo e un riff portante dalle dissonanze dissacranti, "The Negation" è la traccia in cui più prendono forma le capacità creative di Vogg e compagni.
Nell'estate del 2005, Sauron, per ragioni militari non potè seguire la band in tour.
Poco dopo lasciò definitivamente la band, venendo rimpiazzato da Covan.
L'anno successivo viene pubblicato il disco Organic Hallucinosis, che vide un'evoluzione del loro stile.
Il Brutal Death tecnico è mischiato all'Industrial e a suoni più marziali.
Accenti ritmici sincopati, riff stoppati, mitragliate impazzite di doppia cassa, strutture intricate, tutto quanto sparato alla massima velocità, con un uso sapiente di rallentamenti e ripartenze fulminee da rimanere senza parole.
Un disco complicato ma che lascia subito il segno.
Già in "A Poem About An Old Prison Man" (dedicata a Charles Manson), si avverte questa nuova dimensione industriale, dove dopo un attacco solo all'apparenza "canonico", la traccia si sviluppa su coordinate contorte e imprevedibili, mantenendo una linearità pazzesca.
Lo stesso dicasi con le seguenti "Day 69" e "Revelation Of Existence (The Trip)", dove le chitarre esplorano territori che sembravano lontanissimi rispetto al vecchio sound.
Altra novità sostanziale: la voce.
La band abbandona il growl di Sauron in favore di vocals più urlate del nuovo arrivato Covan.
Il disco avanza tra gli scenari apocalittici introdotti da "Post(?)Organic", l'incedere trascinante di "Flash-B(l)ack" e il groove di "Invisible Control": non si fanno prigionieri.
I Decapitated con questo disco dimostrarono che cambiare sound è possibile e non per forza si debba essere tacciati di commercialità.


L'INCIDENTE STRADALE E LA MORTE DI VITEK
Il 29 ottobre 2007, mentre il gruppo si stava recando in Bielorussia, insieme ai Crionics, per delle date live, venne coinvolto in un incidente stradale a Novozybkov in Russia non lontano dal confine con la Bielorussia.
Il tourbus si schiantò contro un camion.
Adrian Kowanek Covan e Vitek rimasero gravemente feriti.
Covan, in coma, riuscirà a salvarsi migliorando giorno dopo giorno.
Invece niente da fare per Vitel: il giovane batterista morirà il 2 novembre all'età di 23 anni.


LA REUNION DELLA BAND
Dopo oltre due anni, il 20 novembre 2009, il chitarrista Waclaw Kieltyka annuncia il ritorno della band con un tour in Gran Bretagna e una formazione totalmente nuova: Kerim Lechner sostituirà Witold alla batteria, Rafał Piotrowski l'ancora convalescente Adrian Kowanek alla voce e Filip Hałucha sarà il nuovo bassista live.

Vogg (chitarrista fratello di Vitek): "È stato difficile per me andare avanti senza Vitek, ma lui avrebbe voluto che continuassi con la band. Finalmente ho trovato alcuni ottimi musicisti che possono continuare il lavoro di Vitek e di Covan"

La band entrò nei RG Studio a Danzica il 9 febbraio per iniziare a registrare il loro quinto full, poi intitolato Carnival Is Forever .
L'album venne prodotto da Vogg (unico membro della formazione originale).
Si inizia col botto, e a partire da "Knife", si vede un po' di tutto.
Colpi raggelanti provengono dalle casse, sincopazioni e tempi dispari regnano incontrastati o si alternano.
Su tutto si solleva la voce di Rafal Pitrowski ruvida e pregna di rivalsa, e nessuno ha il tempo di fermarsi.
United è la follia fatta musica.
Carnival Is Forever, da cui il titolo al disco, è la traccia più lunga: ben otto minuti e mezzo.
Homo Sun riprende il taglio iniziale, scopiazzando quà e là i Meshuggah dei bei tempi.
Ci pensa 404, con le sue linee impazzite a riportare tutto su livelli più personali.
"A View From A Hole" parte in crescendo, aumentando sempre di velocità.
Anche "Pest" è violenta, "Silence" invece è la quiete dopo la tempesta.


INCIDENTE AEREO
Il 1 ° novembre 2011, 4 anni dopo la morte di Vitek, la band si trovò a bordo del volo LOT Polish Airlines 16 quando l'aereo fu costretto ad un atterraggio di fortuna per via di un carrello non funzionante.
Non ci furono vittime, ma i Decapitated furono costretti a cancellare le esibizioni di Aalborg e Leeds.
L’incidente causò la chiusura dell’aereoporto Fryderyk Chopin di Varsavia per oltre 30 ore.


DISCHI RECENTI
Il 13 marzo 2014, la band annunciò l'aggiunta del batterista Michał Łysejko alla formazione (già stato in tour con i Decapitated nel gennaio 2014).
Blood Mantra venne pubblicato a settembre.
Si tratta di un disco solido e ovviamente ben suonato, i brani che lo compongono sono tutti compatti e ben congegnati.
La title track è molto groove, "Blasphemous Psalm To The Dummy God Creation" rimane un ottimo singolo. Abbiamo momenti in cui parrebbero emergere i ricordi di vari tour intrapresi in compagnia dei Meshuggah come la sincopata “Nest” o la sperimentale ed ipnotica “Blindness”. E poi il resto scorre senza particolari intoppi ma senza nemmeno regalarci pezzi da scorticarci la pelle per l’entusiasmo.
Durante un tour negli Stati Uniti nel mese di ottobre, la band venne coinvolta nuovamente in un incidente stradale a New Orleans, in Louisiana.
Un po' come l'incidente aereo, anche qui nessuno rimase ferito.
L'album Anticult invece venne rilasciato il 7 luglio 2017.
40 minuti scarsi per un disco semplice nella sua immediatezza.
La costruzione dei brani è serratissima ed è uno dei più grandi pregi dell’album: in questi tempi dove la semplicità è quasi un insulto, Vogg ce la sbatte in faccia e ne combina di tutti i colori.
Ritmiche Thrash, Hardcore, Groove ed ovviamente Death si mischiano tutte assieme.
"Deathvalutation" esplode con un riff in 2/4 micidiale, l'assolo è tutt'altro che disprezzabile.
"Kill The Cult" è groove grazie alla sua doppia cassa.
"One Eyed Nation" grazie ai suoi blast beat e alle sue ripartenze è davvero un massacro.
La canzone ha una potenza inaudita, c’è persino spazio per un breve stacco di pianoforte ed è servita una parte atmosferica e alienante prima della ripartenza e del tripudio finale.
"Anger Line" alterna blast beat e 2/4 per un brano super incazzato.
Da citare anche il singolo "Never" con le sue accelerazioni e brusche frenate.


RAPIMENTO E STUPRO DI GRUPPO?
Il 9 settembre, 2017, durante il tour negli Stati Uniti, tutti e quattro i membri della band sono stati arrestati a Santa Ana, in California dopo il presunto rapimento e stupro di una donna a seguito dello show di Spokane (il 31 agosto).
La donna ha sostenuto di essere stata bloccata (rapita) contro la sua volontà e violentata da tutti e quattro i membri della band.
La band è stata messa in custodia, di fronte all'estradizione.
Teresa Fuller del Dipartimento di Polizia di Spokane ha dichiarato che la donna ha segnalato il presunto rapimento poco prima delle 2 del mattino.
La ragazza aveva presumibilmente partecipato al Tour della band "Double Homicide".
Secondo i documenti ufficiali, vari membri della band avrebbero iniziato a molestare la donna toccandole il seno, baciandola e tenendole un braccio dietro la schiena dandosi il cambio durante lo stupro.
Secondo quando trapela la donna accusatrice aveva "significativi lividi alle braccia superiori" coerenti con la sua confessione e "piccole abrasioni alle sue nocche".
Wacław Kiełtyka ha detto ai detective di aver visto sia Piotrowski che Wiecek impegnati in atti sessuali con la donna in bagno, mentre Lysejko ha confermato il party a bordo bus, Wiecek ha negato l'accaduto dicendo di non aver visto niente.
Lysejko comunque sostiene che la donna si sarebbe intrattenuta con loro un paio d'ore ma senza che nessuno la costringesse e si è detto disposto a recarsi a Spokane per testimoniare (attualmente sono trattenuti nel carcere di Santa Ana).
La presunta vittima ed una sua amica avrebbero riferito alla polizia che dopo lo show avevano cercato di fare alcune foto con i vari gruppi, ricevendo l'invito da parte dei Decapitated di salire sul tour bus per bere alcuni drink.

"All'inizio eravamo eccitate dall'idea di salire sul loro bus, finché uno dei membri del gruppo (poi identificato come il batterista Michal Lysejko) ha iniziato a palpeggiare il seno. La situazione è diventata spiacevole, specie quando il gruppo ha cominciato a parlare tra di loro in polacco. Da quel momento l'atmosfera sul bus è cambiata e ci è sembrato come se ci guardassero come delle prede"

A quel punto la donna riferisce di aver cercato l'amica con lo sguardo per cercare di farle capire che dovevano andare via, chiedendo prima di poter usare il bagno.
Ma sarebbe stata seguita dal cantante Piotrowski, che avrebbe iniziato a slacciarle la cintura e a baciarla.
Piotrowski l'avrebbe trattenuta per il braccio e spinta con il viso allo specchio del bagno.
Dallo stesso specchio, la vittima avrebbe poi visto i membri del gruppo abusare sessualmente di lei a turno.
L'amica nel frattempo assisteva alla violenza, finché Piotrowski le avrebbe chiesto del sesso orale e, al suo rifiuto, l'avrebbe buttata in terra e poi fatta scendere dal bus.
La vittima, invece, dopo un tempo non meglio precisato e a due miglia dalla venue del concerto, sarebbe stata aiutata da Waclaw Kieltyka a rivestirsi e poi fatta scendere.
Secondo la ricostruzione ufficiale quindi, la vittima sarebbe salita sul tour bus dei Decapitated volontariamente, ma in seguito la situazione sarebbe degenerata.
Mentre l’aggressione era in corso, l'amica presente sul tour bus dopo essere stata scaraventata a terra si sarebbe allontanata in auto, per essere fermata poco dopo dalla polizia per sospetta guida in stato di ebbrezza.
A quel punto, la polizia avrebbe rintracciato anche la vittima, che nel frattempo aveva chiamato i soccorsi, a circa due miglia dal locale.
Piotrowski e Wieck si sono rifiutati di fornire un campione di DNA e di rilasciare dichiarazioni se non in presenza di un interprete.
Il loro avvocato teme che la detenzione possa prolungarsi a lungo.
Tutti i successivi show sono stati, ovviamente, annullati.

martedì 12 settembre 2017

La Storia Dei Possessed e Di Jeff Becerra: Droga e Sparatoria

I Possessed nascono nel 1983 nella Bay Area Californiana, San Francisco precisamente.
Anche se si sono sempre definiti una Thrash Metal band, la loro importanza va ben oltre, visto che sono stati la prima band ad utilizzare il "growl" (poi diventata caratteristica fondamentale se si vuole suonare Death) e forse anche quelli a coniarne il termine quindi il genere (grazie al loro demo del 1984, chiamato appunto "Death Metal"e stampato in sole 80 copie).
In realtà la coniazione del termine è molto controversa, in quanto anche gli inglesi Onslaught chiamarono una loro canzone con questo termine (e più o meno nello stesso periodo), inoltre gli Hellhammer (futuri Celtic Frost) avevano una fanzine chiamata proprio così.


LA FORMAZIONE DELLA BAND E IL SUICIDIO DI BARRY FISK
Al di là di ciò, la band si forma grazie al chitarrista Mike Torrao e al batterista Mike Sus.
A loro si aggrega il bassista e cantante Barry Fisk ma la sua militanza si rivela molto breve dato che questi si toglie la vita nello stesso anno.
Fu un suicidio shock per la band.
Fisk aveva solo 17 anni, si sparò con una pistola in bocca davanti alla casa della sua ex ragazza, urlando "questo è per te".
Fisk non morì di colpo ma lentamente.
Verrà comunque sostituito da Jeff Becerra (in realtà anche batterista e chitarrista!) che per una strana coincidenza era fidanzato con una sorella dell'ex fidanzata di Fisk.
Becerra comunque diventerà la colonna portante della band.
Nel 1984 i Possessed completano la loro formazione con l'inserimento del secondo chitarrista Brian Montana e iniziano ad esibirsi dal vivo nella Bay Area della California, supportando i thrashers Exodus.


DISCHI
Nel 1984 il gruppo produce il suo primo lavoro, il già citato demo Death Metal.
Brian Slagel della Metal Blade intravede subito il potenziale della band ed inserisce un loro pezzo (Swing Of The Axe) nella lista di "Metal Massacre Vol. VI".
Successivamente, Montana viene licenziato e al suo posto arriva Larry LaLonde e i Possessed firmano un contratto con la Combat Records.
Per la nuova label, il quartetto incide il suo disco d'esordio, Seven Churches (1985), album che detterà i canoni del genere per i futuri decenni.
Si tratta di un disco molto grezzo influenzato principalmente da ritmiche Thrash però la voce di Becerra è gutturale e cavernosa, una forma grezza di growl, un qualcosa mai sentito prima.
Se ai Venom si deve la nascita dello screaming, i Possessed sono stati sicuramente la prima band a cantare in questo modo.

Jeff Becerra: "La copertina originale era abbastanza "fredda", aveva una chiesa satanica sulla parte anteriore con pentagrammi e croci rovesciate. C'era un alber con un gufo malvagio. 
La facciata della chiesa era formata da tombe che dovevano contenere i nomi della band: abbiamo optato per una versione più semplice perché pensavamo che avrebbe avuto un maggiore impatto"
I testi inneggiano al satanismo, all'anticristinesimo, all'occultismo, si parla di demoni, omicidi e morte.
Il titolo forse è ispirato alle sette chiese di Satana che secondo la leggenda sarebbero collocate in medio oriente.
Il disco, nonostante la censura, vendette abbastanza bene.
Del resto con una tracklist del genere non potrebbe che essere così.
"The Exorcist" si apre con il tema del film omonimo per poi assaltare l'ascoltatore.
"Pentagram" si distingue per delle memorabili incursioni sulle note alte, un ottimo assolo ed un intro davvero terrificante per l'epoca.
"Burning In Hell" è una mazzata terrificante, grazie ad una sezione ritmica da urlo.
"Evil Warriors" ha un riff di apertura assurdamente coinvolgente ed un ottimo assolo.
"Seven Churches" è un altro assoluto capolavoro di riffing (che arpeggi!) e voce.
"Satan's Curse" vede i Possessed assolutamente posseduti, grazie ad assoli caotici e velocissimi.
"Holy Hell" rallenta un po' i ritmi.
"Twisted Minds" cambia velocità con naturalezza, mantenendo il groove soprattutto grazie al basso, e gestisce bene il proprio minutaggio (si tratta della canzone più lunga del disco).
E' un pezzo molto Thrash e con un bel riff.
La composizione più oscura del disco è forse "Fallen Angel", introdotta da campane che suonano a morte, la malvagità trasuda grazie alla fantastica unione tra tastiere e riff cadenzati in punti strategici della canzone.
Chiude il disco un vero manifesto, cioè "Death Metal", che parte con un inconfondibile intro di batteria per poi massacrare l'ascoltatore.
Nel 1986, i Possessed intraprendono un tour e supportano gli Slayer e i Venom.
Nello stesso anno incidono il secondo album, Beyond The Gates che pur dimostrandosi più curato e personale del precedente album si rivela una mezza delusione, almeno in termini di vendite.
I brani proposti sono 11, per una durata complessiva dell’album di quasi 37 minuti.
Un sinistro arpeggio introduttivo che naviga su un fiume di tenebrose tastiere sembra accompagnare l’ascoltatore attraverso i cancelli dell’oltretomba.
Poi partono "The Heretic", "Tribulation" e "March To Die" tre pezzi mozzafiato dove la velocità s’incastra con potenti e gravi tempi medi, dando vita ad un tecnicismo tipico proprio del Thrash Metal, grazie ai lunghi scambi di assoli tra i due chitarristi.
Segue "Phantasm", impostata sui tempi medi tipici dell’Heavy Metal più profondo ma impreziosita da strofe oscure e malvagie.
"No Will To Live", di quasi sette minuti, porta i Possessed su un nuovo territorio: quello della complessità, anche se il pezzo è un po' troppo ripetuto nel suo incedere.
"Beyond The Gates" porta con sè velocità, mid tempo, duetti di assoli.
Un elemento negativo è la registrazione, troppo poco curata, altri tempi si dirà ma comunque essa non dà il giusto valore al contenuto dell'album
Questi motivi, uniti alla delusione dei fans più accaniti, che non videro di buon occhio la svolta musicale del combo verso sentieri sì più tecnici, ma meno istintivi e brutali, decretarono l’insuccesso dell’album, che non riuscì a vendere quanto sperato.
Nel 1987 viene pubblicato un altro EP, The Eyes Of Horror, prodotto dal chitarrista Joe Satriani (maestro di Larry LaLonde), il disco segue la linea del predecessore, ma viene più apprezzato dal pubblico.


LA SPARATORIA E LO SCIOGLIMENTO DEL GRUPPO
Nel 1989, il gruppo decreta il suo scioglimento, a causa della paralisi che costringe sulla sedia a rotelle il frontman Jeff Becerra, in seguito al suo coinvolgimento in una sparatoria.
Jeff venne derubato e sparato da due tossicodipendenti mentre tornava a casa dal lavoro.

Jeff Becerra: "Il primo proiettile mi andò dritto al petto, attraversando il polmone e si bloccò sulla parte interna della mia spina dorsale, il secondo invece mi colpì la mano. Almeno non fui colpito alla testa. Una volta a terra uno dei due mi puntò la pistola alla testa e premette il grilletto ma la pistola s'inceppò, fortunatamente per me alcuni criminali non sanno come funzionano le armi automatiche"

Furono anni tragici per Becerra anche per altri problemi quali droga ed alcool.
Nascono inevitabili problemi interni quindi come detto la band si scioglie.


LA REUNION
Mike Torrao riforma i Possessed nel 1990 con una formazione in cui lui è il solo membro originario e si occupa anche delle parti vocali.
Questa formazione dà alla luce due demo nel 1991 e 1993 appunto, ma il sodalizio è breve, sancendo così la temporanea estinzione del gruppo, che si riforma nell'aprile del 2007, per mano di Jeff Becerra, che ripresosi dalla sua disgrazia suona con il nome di Possessed sul palco del Wacken Open Air esibendosi su una sedia a rotelle, accompagnato dai Sadistic Intent.

venerdì 1 settembre 2017

La Storia Degli N.M.E.: L'Omicidio e La Morte Di Kurt Struebing

Gli N.M.E. (No Mental Effort), formatisi a Washington (USA) nel 1984, furono tra le band della primissima ondata ad influenzare il Black Metal norvegese che da lì a poco esploderà.
Non a caso Euronymous dei Mayhem si dichiarò un grande fan degli N.M.E.
La lineup storica era formata da Brian Llapitan (vocals), Steve Meier (drums), Skot Tinsley (bass) e Kurt Struebing (vocals e guitar). A livello musicale si trattava del classico connubio in voga ai tempi: Thrash mischiato con il nascente Black Metal. I temi, neanche a dirlo, morte e guerra.
L'esordio del 1985 è Machine Of War, un demo che riscuote un discreto successo nei circoli underground. Per farsi un'idea del sound basta ascoltare Lethal Dose o la malata Acid Reign.
Siamo su territori Venom al 100%. Queste canzoni poi vedranno la luce l'anno successivo sull'esordio ufficiale: Unholy Death. Anche se si tratta di un disco ufficiale, parlare di buona produzione risulta esagerato. La velocità come facilmente immaginabile è elevatissima, le influenze spaziano dai Venom ("Black Knight" ed "Evil Dead") ai Motorhead ("Speed Kilz"). Inutile dire che ci sono anche influenze dei primissimi Slayer, degli Hellhammer e qualcosa che sentiremo nei Mayhem di "Deathcrush".


L'OMICIDIO DELLA MADRE E LA FINE DELLA BAND
Nel 1986, Kurt Struebing, devastato dalle droghe assassinò brutalmente la madre adottiva con un'accetta e un paio di forbici. È probabile che egli l'abbia anche violentata.
Nella sua casa, la polizia trovò libri sulla stregoneria e fotografie di Kurt Struebing in "pose di morte".
Struebing disse di essersi sentito come un robot e di avere ucciso la madre per vedere se anche lei era un automa. Poi si giustificò dicendo che era stata la musica a "consigliargli" l'omicidio.
Struebing venne condannato per omicidio e stupro. Egli venne riconosciuto colpevole di omicidio di secondo grado e fu condannato a dodici anni di detenzione in un reparto per malati mentali in un sanatorio. La band ovviamente si sciolse.


STRUEBING RILASCIATO E IL RITORNO DEGLI N.M.E.
In seguito, la condanna venne ridotta a otto anni e Kurt venne rilasciato nell'aprile del 1994.
L'anno successivo esce la compilation Machine Of War contenente il vecchio demo più pezzi live, inediti o leggermente diversi (tipo versioni rallentate di alcune canzoni, ad esempio "Acid Reign").
Struebing comunque uscì dal manicomio probabilmente cambiato, infatti si sposò ed ebbe anche un figlio. Straordinariamente, insieme al vocalist Llapitan, riuscì nel 2004 addirittura a riformare gli N.M.E. con la formazione originaria e cominciò di nuovo a suonare in piccoli club underground (al di là della deriva Thrash/Crossover di Vermination uscito nello stesso anno) ma la cosa non durò molto.


LA MORTE: FOLLIA O SUICIDIO?
Kurt Struebing infatti morì l'anno successivo gettandosi con la macchina da un ponte levatoio alzato a Seattle. La sua ed altre macchine erano state fermate sul Duwamish Waterway per far passare delle barche, ad un tratto Struebing accellerò superò la fila di macchine e si lanciò dal ponte (alto quasi 20 metri). Non è mai stato chiarito se fu un gesto di follia o suicida.