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mercoledì 24 aprile 2019

Tematiche Cosmiche Nella Musica Rock e Metal: Buchi Neri e Spazio

La prima foto di un Buco Nero (M87) riferita al progetto Event Horizon Telescope che lo scorso 10 aprile ha appunto indetto una conferenza sul web si è fatta sentire anche sul mercato discografico: l'edizione americana di Billboard, che compila le classifiche di vendita americane, ha rilevato un incremento del 33% negli ascolti di "Supermassive Black Hole" dei Muse nei giorni compresi tra il 10 e il 13 aprile.

Parte del testo di "Supermassive Black Hole" (2006):
"Ghiacciai si sciolgono nella morte della notte
E le super-stelle risucchiate dal supermassiccio (accendi la mia anima)
Buco nero supermassivo
Buco nero supermassivo
Buco nero supermassivo
Buco nero supermassivo
I ghiacciai si sciolgono nel cuore della notte
E le super-stelle risucchiate nel supermassiccio"

La traccia è contenuta in "Black Holes And Revelations" uscito nel 2006, il video del singolo è stata visto il 153% in più rispetto alla media dell'ultimo periodo.
Lo stesso fenomeno ha interessato, ovviamente, anche "Black Hole Sun", uno dei brani simbolo dei Soundgarden pubblicato nel 1994 all'interno di "Superunknown": gli stream della canzone hanno fatto segnare sulle piattaforme digitali un incremento del 26%, mentre sulle piattaforme di video sharing la clip abbinata al singolo ha visto le proprie visualizzazioni crescere del 64% rispetto al periodo precedente la diffusione dell'immagine dell'orizzonte degli eventi del buco nero centro della galassia Virgo A.
Rimanendo sempre ai Soundgarden, i fans del compianto Chris Cornell (morto suicida 2 anni fa) hanno lanciato una petizione online per chiedere alla NASA di intitolare al compianto musicista statunitense il Buco Nero.
Tra l'altro la copertina di "Superunknown" somiglia non poco (a livello cromatico) all'immagine diffusa negli scorsi giorni dal consorzio Event Horizon Telescope.

Testo di "Black Hole Sun" (1994):
Nei miei occhi
Indisposti
Mascherati cosicché nessuno lo riconosca.
Copre il viso
Giace la serpe
E il sole nel mio disonore
La calura rovente
Lezzo estivo
Immerso nell'ombra, il cielo sembra morto
Invoca il mio nome
Attraverso la panna
E ti sentirò gridare ancora
Buco nero del sole
Verrai?
E spazzerai via la pioggia?
Buco nero del sole
Verrai?
Verrai?
Verrai?
Inesprimibile
Freddo e umido
Rubi il vento caldo, amico stanco
Il tempo è andato
Per gli uomini onesti
E a volte, veramente troppo lungo anche per le serpi
Nelle mie scarpe
Una camminata da sonnambuli
Nella mia giovinezza, prego per conservare
Il paradiso caccia
Via l'inferno
Nessuno canterà più come te
Buco nero del sole
Verrai?
E spazzerai via la pioggia?
Buco nero del sole
Verrai?
Verrai?
Buco nero del sole
Verrai?
E spazzerai via la pioggia?
Buco nero del sole
Verrai?
Non verrai (Buco nero del sole, buco nero del sole)
Non verrai (Buco nero del sole, buco nero del sole)
Non verrai (Buco nero del sole, buco nero del sole)
Non verrai? (Buco nero del sole, buco nero del sole)
Lega la mia testa
Annega la mia paura
Finché non scomparirai del tutto
Buco nero del sole
Verrai?
E spazzerai via la pioggia?
Buco nero del sole
Verrai?
Verrai?
Buco nero del sole
Verrai?
E spazzerai via la pioggia?
Buco nero del sole
Verrai?
Non verrai (Buco nero del sole, buco nero del sole)
(Non verrai) (Buco nero del sole, buco nero del sole)
Non verrai (Buco nero del sole, buco nero del sole)
(Non verrai) (Buco nero del sole, buco nero del sole)
Non verrai (Buco nero del sole, buco nero del sole)
(Non verrai) (Buco nero del sole, buco nero del sole)
Verrai?
Verrai?

Ovviamente non si tratta delle uniche band ad aver utilizzato queste tematiche.
Infatti il Rock e Metal non è nuovo al fascino dello spazio e del cosmo, una delle tematiche preferite dei Voivod, per non parlare di Pink Floyd (ad esempio "The Dark Side Of The Moon"), Hawkwind e Black Sabbath ("Planet Caravan", "Symptom Of The Universe"). 
Parlando di band un po' meno note o comunque meno mainstream, si possono citare gli Arcturus con il loro primo EP "Constellation" o i Wedard (progetto Depressive Black Metal tedesco) che dedicarono un'intera canzone al Buco Nero al centro della nostra galassia: Sagittarius Alpha.
Sostanzialmente si tratta di una sorgente di onde radio luminosa, situata nel centro della Via Lattea, con al centro un Buco Nero Supermassiccio, componente caratteristico dei centri di molte galassie ellittiche e spirali. 
Wedard chiamò la canzone appunto "Black Hole Sagittarius Alpha" uscita su "Wo Die Ewigkeit Die Zeit Berührt" del 2008.
Si tratta davvero di una grandissima canzone, triste, disperata e glaciale...se non fosse che all'interno troviamo un vero e proprio plagio a "Ohne Dich" dei Rammstein.
Plagio o comunque tributo al riff di questa canzone uscita nel 2004.
Tematiche spaziali erano presenti anche nel capolavoro degli svizzeri Samael (nelle persone di Vorph, Kaos, Xy, Mas) "Passage" uscito nel 1996.
Basta ricordare pezzi quali "Jupiterian Vibe", "Liquid Soul Dimension", "Born Under Saturn" o "Moonskin".
Improbabile che qualcuno non conosca i Samael ma per quei pochi dico che parliamo di un Black Metal fatto di tastiere e con tanta atmosfera.
Non si possono non citare anche i norvegesi Thorns di Snorre W.Ruch in arte Blackthorn (conosciuto anche per aver fatto da spalla a Varg Vikernes, il giorno che venne assassinato Euronymous).
Band tra l'altro in cui son transitati anche Bard Faust degli Emperor, Hellhammer dei Mayhem e Satyr dei Satyricon.
Di quale disco sto parlando? Ovviamente dell'omonimo uscito nel 2001: Black Metal mischiato con parti industriali, atmosferiche e spezzoni di elettronica, qualche sintetizzatore e vocals provenienti da chissà quale angolo remoto dello spazio.
I titoli e la musica spaziale sono da ricercare nelle sperimentali "Stellar Master Elite" o nelle bellissime "Underneath The Universe I & II" contraddistinte da riff cadenzati ed ipnotici, intramezzati da lunghe pause e suoni computerizzati.
Musica angosciante ed oscura, grazie anche all'uso magistrale di tastiere e sintetizzatori.
Chiudiamo questa rassegna con un'altra band svizzera: i Darkspace.
La band nasce nel 1999 come trio dalle identità misteriose, la band non suona quasi mai dal vivo e non rilascia interviste.
Certo è presente Tobias Möckl Wroth (fondatore di Paysage d'Hiver come Wintherr ) però Zhaaral e Zorgh sono illustri sconosciuti.
La proposta musicale diede il là a quel Black Metal atmosferico con testi cosmici, voci talmente distorte e sommerse negli arrangiamenti da rendere difficile identificare chi canti cosa.
Affascinati dall’ambiente spaziale e dalle desolate lande cosmiche, i Darkspace hanno costruito un’intera carriera tributando l’universo e la sua immensa vacuità.
Drum machine di rito e glaciale, oltre i 120 bpm.
Nelle loro canzoni ci sono riferimenti con capolavori del cinema del calibro di "2001: Odissea Nello Spazio" e "Alien".
Il suono di questi spazi sconfinati, inospitali per la vita e inesplorati è un Black Metal oscuro dalle forti suggestioni atmosferiche ed Ambient.
La componente atmosferica è piena di paesaggi sonori oscuri, angoscianti, dissonanti e inquietanti.
Si tratta di pezzi lunghissimi: ad esempio i 7 brani dell’esordio "Dark Space I" (2003) durano 76 minuti, 3 brani per i 54 minuti di "Dark Space II" (2005), 79 minuti per i 7 brani di "Dark Space III" (2008), 64 minuti per i soli 3 brani di "Dark Space III I" (2014).
Le copertine, neanche a dirlo, sono tutte dominate dal nero e con pochi elementi distintivi: ogni canzone è semplicemente catalogata come "Dark" seguita da un numero progressivo e l’indicazione dell’opera da cui è tratta. Visto che gli album hanno numeri progressivi, "Dark 1.3" rappresenta il terzo brano del primo album, "Dark 1.7" il settimo (ultimo del primo album).
Il secondo album inizia da "Dark 2.8"cioè prima traccia del secondo album e così via.
Nelle canzoni dominano le parti strumentali:il suono delle chitarre assordanti e della batteria.
Il cantato è ovviamente estremo, uno screaming spesso filtrato (per dare l'impressione che la voce provenga da chissà dove).
In "Dark Space I" gli 8 minuti di "Dark 1.1", con chitarre a volumi spropositati spaventano l'ascoltatore, poi distrutto dall'oscura e psichedelica "Dark 1.2" (12 minuti).
Nella prima si segnala anche un campionamento di HAL 9000 da "2010 - L'anno del contatto".
"Dark 1.3" si chiude con una spaventosa orchestra di distorsioni allucinate, mentre impazza una carneficina sonora.
"Dark 1.4" (10 minuti) inserisce una marziale drum-machine.
La successiva "Dark 1.5" (13 minuti) è un attacco di chitarre che scatena una violenza senza pari. Chiude "Dark 1.7" (12 minuti), forse meno oscura delle precedenti.
Il secondo full "Dark Space II" (2005), propone solo tre brani, due oltre i venti minuti.
"Dark 2.8" (24 minuti) dopo un’introduzione di un paio di minuti, è introdotta da una chitarra a cui seguono ritmi lenti e maestosi.
Il rallentamento avviene verso diciottesimo minuto.
In "Dark 2.9" (10 minuti) le chitarre guidano una sinfonia desolante e inquietante, mentre voci aliene sussurrano strani idiomi. "Dark 2.10" (20 minuti) prosegue la loro missione estrema, chiudendo con ritmi Dark Ambient e con campionamenti dal film "Alien".
"Dark Space III" (2008) dura 1 ora e 20 minuti ma tenta strade più varie, contraddistinto comunque sempre da una glaciale drum machine e da blast beats, oltre che da una freddezza disumana.
Maggiore spazio comunque all’atmosfera, angosciante e visionaria, ma pochissime concessioni in termini di accessibilità.
Le atmosfere sono comunque lugubri, oscure, dissonanti, funebri, spaziali.
"Dark 3.11" (11 minuti) è un misto di Black/Doom.
"Dark 3.12" (11 minuti), rimane un pezzo Black ed un po' come le prime 3 è inframezzata da parti Dark Ambient.
"Dark 3.13" (12 minuti) ha un rallentamento pazzesco nel finale.
"Dark 3.14" (11 minuti) e la successiva sono sempre contraddistinte da tastiere, sintetizzatori e parti Ambient. Le ultime due tracce sono un riassunto di tutto quello fatto dai Darkspace nel corso della loro carriera unendo il Black Metal con parti Atmosferiche/Epiche e con addirittura qualche passaggio orchestrale in "Dark 3.17".
"Dark Space III I" (2014), abbandona la numerazione progressiva (sarebbe dovuto essere il IV) in nome di un'estetica minimale oltranzista, rilasciato in sole 500 copie dall'Avantgarde Music.
"Dark 4.18" (27 minuti) ha una sezione ritmica devastante
"Dark 4.19" (18 minuti e mezzo), col suo ritmo più lineare, presenta influenze Industrial.
Un'anomala melodia di chitarra si distingue chiaramente sia in "Dark 4.19" sia in "Dark 4.20".
In generale un disco forse meno estremo dei precedenti ma comunque non per tutti.
E' solo dopo i Darkspace che si è iniziato a parlare di Cosmic Black Metal in senso stretto, per band quali i tedeschi Alrakis, gli australiani Mesarthim (dei membri "." e "."),  Moon e Midnight Odissey, i greci Spectral Lore ("Voyager" e "III" in primis, 87 minuti di riflessioni sulla singularity e sull'eternità, con titoli eloquenti come "The Cold March Towards Eternal Brightness" o "A Rider Through The Lands Of An Infinite Dreamscape"), gli svizzeri Astral Silence, gli svedesi Lustre, gli italiani Progenie Terrestre Pure, gli ucraini Bezmir, i russi The Lost Sun, i moldavi Basarabian Hills e gli statunitensi Eternal Valley e Mare Cognitum.

domenica 14 aprile 2019

La Storia Degli Agent Steel: John Cyriis Fu Rapito Dagli Alieni?

"Chi li conosce non ne parla e chi ne parla non li conosce"
(il chitarrista Juan Garcia sugli Illuminati)

Gli Agent Steel formatisi nel 1984 grazie a John Criis a Los Angeles, furono sicuramente tra le band guida della scena Speed/Thrash americana. Prima che ancora della proposta musicale, la scena Metal dell'epoca fu scossa appunto dai misteri che questa band celava, soprattutto dietro il frontman John Cyriis. Infatti pare che il vero nome sia João Campos e che il nostro abbia in realtà origini brasiliane, ma una conferma ufficiale in merito non c'è mai stata.
Secondo altri il vero norme era Jean Pierre Camps.
Dopo vari cambi di band nei primi anni 80, si arriva alla formazione degli Agent Steel che suonano anche come spalla per gli Slayer. La discreta fama underground raccolta a quel punto e l’arrivo in formazione di Juan Garcia e Kurt Colfelt ad occupare stabilmente il posto di chitarristi, garantì agli Agent Steel un contratto con la storica Combat Records (che tanto per intenderci aveva messo sotto contratto anche i Megadeth).


I DISCHI E LE TEMATICHE ALIENE
L'esordio della band fu quel "Skeptics Apocalypse" pubblicato negli States il 17 agosto 1985.
Il disco è a tutti gli effetti uno dei capisaldi dello Speed e resta ancora oggi come uno dei migliori esempi di estremizzazione dei canoni del metal classico, condotto su velocità folli, ma con un occhio sempre aperto alla melodia e a soli chitarristici.
Anche le note altissime di Cyriis fanno da tratto distintivo per il sound della band, così come le tematiche imposte dallo stesso singer, interamente centrate sugli alieni, su teorie del complotto (Illuminati e Triangolo delle Bermude) e sull’archeologia ufologica.
In questo disco troviamo capolavori quali "Taken By Force", "Back To Reign" o la stessa titletrack.
A seguito del disco, Kurt Colfelt abbandonò dopo uno screzio con Cyriis e andò a formare gli Holy Terror. Al posto di Colfelt entrò in formazione il ben più tecnico Bernie Versailles.
Un ulteriore cambio di formazione vide il licenziamento del bassista George Robb, sostituito da Michael Zaputil subito dopo le registrazioni dell’EP Ultraspeed "Mad Locust Rising" (nel quale risulta nei credits, pur non avendo suonato una sola nota).
Nel marzo del 1986 cominciarono le lavorazioni per il secondo album, disco che però vedrà la luce solo un anno dopo: "Unstoppable Force" (1987).
Il disco si rivelò un deciso passo avanti in termini di diversificazione della proposta (da un sound maideniano/priestiano ad uno più vario) e anche a livello tecnico si registrarono notevoli miglioramenti grazie ai solismi di Versailles.
Viene rilasciata anche una ballad, "Traveler", oltre all'ottimo midtempo "Still Searchin’", all'ottima titletrack.
Balza agli onori delle cronache anche "The Day At Guyana", pezzo interamente strumentale.
In questo disco i ritmi rallentano leggermente ma la qualità rimane elevatissima.
Cyriis si confermò come una delle voci più squillanti del panorama metal e anche la produzione registrò un deciso passo avanti, risultando più profonda e potente di quella del debut. A livello di tematiche invece Cyriis decise di non mollare la presa, incentrando tanto i testi quanto l’immagine della band sulla teoria atlantidea all’origine della leggenda del Triangolo delle Bermude (dove scompaiono aerei e navi), del cui fondale venne riportata una foto in copertina.
In seguito Juan Garcia, Bernie Versaye e Michael Zaputil lasceranno la band.

Cyriis (in un'intervista rilasciata ad H/M nel 1987): "Non hanno lasciato la band. Li abbiamo cacciati Chuck (Profus) ed io perché non ci stava più bene la loro attitudine. Non avevano voglia di lavorare sodo, non si dedicavano completamente agli Agent Steel. Erano tutti presi dal modo di vivere losangeleno e dalle loro girl-friends. Non puoi nemmeno immaginare quanto le ragazze possano rovinare l'unità di un gruppo"


LO SCIOGLIMENTO E IL PRESUNTO RAPIMENTO ALIENO
Sembrava che ormai il successo fosse dietro l'angolo ma a causa di conflitti mai del tutto sopiti all’interno del gruppo per la leadership, o forse per altri motivi mai del tutto chiariti, la band si spezzò in due tronconi: da un lato Cyriis e Prophus, dall’altra il resto del gruppo, con i primi due che si trasferirono a Tampa, in Florida (nei pressi del Triangolo delle Bermude appunto).
All’inizio del 1988, Cyriis annunciò il suo ritiro dalle scene, disgustato dalle falsità del mondo dello spettacolo e dai continui litigi.
In realtà, inizialmente, il cantante assieme a Chuck Profus, formerà diverse band e parteciperà ad altri progetti, tra cui Solar Seed, Black Reign, S.E.T.I. (un nome, un programma), etc.
Gli altri musicisti daranno vita agli Evildead con altri ex membri degli Abattoir, mentre Versailles diventerà a sua volta un riconosciuto sessionman e produttore.
Come detto Cyriis formò altre band (utilizzava vari pseudonimi, tra cui "Max Kobol"), tuttavia dopo qualche anno del vocalist si persero completamente le traccie (dal 1990 in poi).
Tant'è vero che ai tempi ci fu chi ventilava che fosse stato rapito dagli alieni (fu probabilmente lui stesso a mettere in giro queste voci).


IL NUOVO VOCALIST BRUCE HALL CON JOHN CYRIIS DISPERSO
Dopo quasi un decennio di oblio ed oscuritò, la parola fine per la band statunitense però non era ancora stata scritta e, nel 1999, Juan Garcia, Bernie Versailles e il ritrovato Chuck Profus unirono le loro forze per una inattesa reunion, assoldando un nuovo bassista, Karlos Medina che sostituì Mike Zaputil. A loro si unì il talentuoso singer Bruce Hall, conosciuto da Versailles nei Sybil.
In realtà, pare che ci fosse la volontà di coinvolgere nuovamente Cyriis, ma di fatto questo non fu possibile e continuarono a girare voci sul fatto che il cantante fosse del tutto irreperibile.
L’album che emerse dopo tanti anni, "Omega Conspiracy" si dimostrò assolutamente all’altezza della fama del gruppo rinnovando in buona parte l’approccio Speed dei primordi senza rinunciare ad una evoluzione del songwriting con l’introduzione, in particolare nella seconda parte del disco, di qualche innovazione e di una maggiore ricercatezza nelle composizioni oltre ad una più marcata vena Thrash. Il disco fu poco apprezzati da alcuni fans per la svolta “modernista” del sound ed anche per la diversa vocalità di Bruce Hall, decisamente meno votato all’acuto impossibile, ma probabilmente più aggressivo del suo predecessore. Nel complesso, quindi, la band probabilmente pagò qualcosa al ritorno non riuscendo a conquistare appieno i vecchi fans né guadagnandone molti di nuovi.
In seguito fu Chuck Profus a mollare il gruppo, sostituito da Rigo Amezcua, ex compagno di Garcia nei Terror, prima in modo provvisorio a causa di un infortunio alla mano sofferto dal batterista originario e poi in pianta stabile.
Nel 2003 uscì "Order Of The Illuminati" che presentò un ulteriore irrobustimento del sound, che ora incamerava influenze Thrash sospinto dalla formidabile opener "Avenger".
Anche "Ten Fist Of Nation" è una canzone cattiva al punto giusto, l'aggressività è intervallata dalle atmosfere cupe e da accelerazioni micidiali come in "Earth Under Lucifer", che mette in mostra l'ottimo lavoro di Rigo Amezcua alla batteria. Ottima anche "Forever Black".
Juan Garcia: "Si tratta di un mezzo concept per quanto riguarda le prime sei tracce. Queste sono tutte legate dal concept sull’Ordine degli Illuminati, un’élite di persone che controlla ogni cosa sul pianeta, e il cui obiettivo è quello di schiavizzare l’umanità. Un altro scopo è quello di dar fuoco al pianeta Giove in modo da creare un secondo sole nel nostro sistema solare, così che non ci sia più la notte sulla Terra, ma solo il giorno perpetuo. E’ un concept che molti teorici delle cospirazioni troverebbero interessante; personalmente trovo sia una grande storia per un album, e questo genere di materiale ci aiuta indubbiamente a scrivere canzoni strane e cool"

Altri quattro anni passarono, ma stavolta l’uscita di "Alienigma" nel 2007 mise tutti d’accordo: il nuovo album passò del tutto inosservato e raccolse pochissimi pareri positivi.
Il mix di fantascienza, alieni, politica e guerre è presente anche in questo disco ma sono i pezzi a non funzionare molto, inoltre forse la distorsione usata copre tutti gli altri strumenti (basso e batteria).


IL RITORNO (BREVE) DI JOHN CYRIIS E LA NUOVA FORMAZIONE
In generale forse i fans non accettarono mai del tutto il nuovo vocalist Bruce Hall, mai considerato il vero cantante della band.
Molti infatti si auspicavano il ritorno dello storico John Cyriis.
Il 24 aprile 2010 Bruce, stufo della situazione, decise di andarsene.
Circa 10 giorni dopo, la band annunciò la reunion con John Cyriis. Il gruppo nel comunicato riconosceva ampiamente il merito di Bruce Hall e il suo contributo e stando a quanto riportato, i contatti con Cyriis sarebbero stati una volontà di quest’ultimo, che avrebbe fatto il passo per il riavvicinamento con la band dopo aver saputo dell’uscita di Bruce Hall. Tuttavia dopo alcuni show tenuti nel 2010 e l’esibizione allo Sweden Fest del 2011, il silenzio calò nuovamente sul gruppo. Fu lo stesso cantante comunque a chiarire che nonostante fosse stato molto contrariato ai tempi della prima reunion, aveva dato il suo assenso a che la band usasse il nome, il monicker e il materiale dei primi dischi dal vivo, senza chiedere niente in cambio; un accordo che non aveva più intenzione di rinnovare, precisando che se il gruppo avesse intenzione di andare avanti avrebbe dovuto farlo con lui o pagandogli le royalties.
Una nuova incarnazione della band negli anni successivi fu ostacolata dall’obbligo di versare a John Cyriis buona parte dei proventi.
Negli anni circolano voci su presunti cantanti ma non se ne fa niente, sino allo scioglimento definitivo della band.
Tuttavia a gennaio 2019, Cyriis riformò la band, escludendo gli altri membri storici.

sabato 6 aprile 2019

Jacob Lowenstein Degli Igni Incendia Due Chiese In Nuova Zelanda

A seguito dell'uscita di Lord Of Chaos (film ispirato agli eventi che successero negli anni 90 ad Oslo e con protagonista la scena Black Metal norvegese), ha fatto un po' scalpore la notizia che ha visto protagonista una ragazza americana chiamata Jillian Nicole Robinson rea di aver dato fuoco a una chiesa, scrivendo sui muri "Satan lives".
Dopo aver appiccato il fuoco in più punti nella prima delle due strutture provocando danni per 600mila dollari, la ragazza si è recata in una seconda ma è stata vista dagli agenti che nel frattempo avevano risposto alle chiamate di emergenza fatte dalla popolazione alla vista del fumo e delle fiamme che uscivano dal primo dei due edifici.
La ragazza è stata trovata in possesso di una bottiglia di liquido infiammabile, accendino e vari attrezzi per lo scasso.
E’ stata arrestata ed è ora detenuta con l’accusa di piromania e furto con scasso.
Qualche giorno dopo quest'evento Jacob Lowenstein, batterista dei neozelandesi Igni (band Black Metal melodico/atmosferico), ha dato fuoco a due chiese mormoni.
Il drummer, attualmente in custodia cautelare, è stato accusato di incendio doloso e di furto di un veicolo, dalla corte del tribunale distrettuale di Christchurch tramite una video-conferenza.
Una delle due chiese, situata nella città natia del musicista, Christchurch (l’altra è a Greymouth), ha subito considerevoli danni, al punto che sarà demolita.
L’edificio era utilizzato anche come centro di studi dalla The Church Of Jesus Christ Of Latter Day Saints.
La prima chiesa è stata data alle fiamme nella notte dello scorso 11 Marzo, mentre l’altra il 13.
Tornando agli Igni, band in cui suona Jacob Lowenstein (e Declan MacInnes bassista, chitarrista e vocalist), non si sa la data esatta di quanto la band si sia formata.
In ogni caso avevano pubblicato due album: "The Pale" nel 2017 e "This Must Be Hell" nel 2018.
Anche se l'esordio è datato 2016 con il demo "Dark Visions".
Molto bella la track di apertura "Igni, The Fire" contraddistinta da parti veloci e rallentamenti melodici.
La titletrack invece (un po' come tutto il full) ricalca lo stile che fece grandi i Dissection negli anni 90: parti Black veloci, aperture melodiche, influenze Death.
Non dice molto invece la successiva "Tomb Of Despair", più ispirata invece "The Hil Difficulty" seppur sorretta da un riff un po' ripetitivo (anche se glaciale).
Invece "The Path Of The Dead" contiene al suo interno anche dei cori, poi la solfa è sempre la stessa: grandi accelerazioni, rallentamenti melodici, ri-accelerazioni.
Il primo full ufficiale è "The Pale", aperto da "Toward Horizon" che rimanda alla mente qualcosa fatto da Quorthon e dai suoi Bathory negli anni 90 soprattutto nella scelta di alcune clean vocals/cori.
Anche la successiva "Went" c'entra poco con il Black Metal in senso stretto perchè presenta parti rallentate con influenze simil Folk e vocals pulite.
"The Second Death" parte a 1000 come ritmi per poi rallentare nella seconda parte della canzone, per poi ri-accelerare nella parte finale.
"Darkness Follows Me" è aperta da un buon riff: anche qui parti acustiche, cori e ritmiche più glaciali nel finale della canzone.
"Smashing Down The Gates" parte velocissima con ritmiche Black/Death e poi si chiude con ottime parti atmosferiche.
Chiude il platter la triste strumentale "Valkyr Fall" con le sue influenze Folk/Ambient e suoni di natura in sottofondo.
Nel 2019 è uscito "This Must Be Hell", un disco sicuramente più Black Metal, basta ascoltare l'indiavolata "Self-Tortured Soul" e il suo riff Thrash, ottimo il riff anche di "Kill Them All" (pezzo più simile al passato ma qui niente cori clean ma uno screaming acido) e "Bane Of The Righteous" (pezzo che richiama, con le dovute proporzioni, i vecchi Dissection).
"The Death Of Hope" è abbastanza ripetitiva nel suo incedere, il riff di "My Quest For The Tree Of Wisdom" sembra quasi Hard Rock, velocissima ma poco ispirata la successiva "This Is Hell".
Chiude il disco la strumentale "A Heaven Of Hell, A Hell Of Heaven" che sembra non avere molto da dire.
Va sottolineato che senza gli eventi di cronaca nera successi negli ultimi giorni, probabilmente, nessuno avrebbe mai sentito parlare di questa band del sottobosco Black atmosferico underground, tuttavia sicuramente meritano un ascolto in quanto in grado di mischiare più generi musicale ottenendo (a volte) buoni risultati.

lunedì 1 aprile 2019

I Trick Or Treat e Il Concept Sui Cavalieri D'Oro (Saint Seiya)

"Tutto il mondo sarà il tuo nemico, o principe dai mille nemici, e come ti prenderanno ti uccideranno. Però prima dovranno prenderti e tu hai buone zampe e buone orecchie e sopratutto rapidi riflessi..."

Nati nel 2002 a Modena grazie a Luca Cabri, chitarrista solista e compositore, i Trick Or Treat iniziarono la loro carriera all'insegna del Power Metal come cover band degli Helloween.
In seguito si aggiunge alla band il chitarrista Guido Benedetti, Leone Villani Conti al basso, Nicola Tomei alla batteria e Alessandro Conti alla voce.
Forse il punto di svolta della carriera è la firma per la Valery Records.
Nell'autunno del 2006 vede la luce il primo album "Evil Needs Candy Too", ricordato per la potente e trascinante "Like Donald Duck", per la ballad "Sunday Morning In London", per la hit "Who Will Safe The Hero" e per la suite "Back To Life".
Anche "Back As A Pet" grazie al suo bellissimo ed efficacie assolo ha il suo perchè.
Nel frattempo, all'inizio del 2006 Tomei lascia il posto dietro alle pelli a Mirko Virdis, che rimarrà nel gruppo fino a giugno 2011.
Nel 2008 la band registra il secondo album, "Tin Soldiers", con special guest del calibro di Michael Kiske e Michele Luppi dei Vision Divine.
"Freedom", "Loser Song", "Tears Against Your Smile" e "Final Destination" sono gran canzoni: trascinanti, potenti, divertenti, melodiche.
Nel 2012 esce il terzo album, intitolato "Rabbits' Hill Pt. 1".
Si tratta di un concept album basato sul libro "Watership Down" di Richard Adams e si dirama su 12 tracce.
E' un disco molto vario con influenze Hard Rock come in "Spring In The Warren", Heavy/Power Metal come in "Premonition", senza scordarci di "Wrong Turn" in cui si assiste ad un duello a suon di riff e solo guitar e di "False Paradise" introdotta da un intro acustico.
Influenze Epic sono presenti in "The Tale Of Rowsby Woof", presente anche una ballad quale "Bright Eyes".
Due anni dopo lascia il gruppo uno dei membri fondatori della band, Luca Cabri; al suo posto arriva Luca Venturelli.
Nel 2016 esce "Rabbits' Hill Pt. 2", un disco più Power rispetto al precedente, basta ascoltare "The Great Escape" per dirne una.
Ad ottobre 2017 la band lancia una raccolta fondi tramite Musicraiser per finanziare un album di cover di sigle di cartoni animati, prevalentemente in italiano.
L'album viene intitolato "Re-Animated" ed uscirà il 9 febbraio 2018. Un disco sotto certi versi geniale che presenta 19 cover di canzoni di cartoni animati rilette in chiave Power Metal.

Questa è la tracklist:
1) Voltron
2) Batman
3) Cinque Samurai
4) What's My Destiny Dragonball
5) Jeeg Robot D’Acciaio
6) Jem
7) Oltre I Cieli Dell'Avventura - Pokémon
8) David Gnomo
9) Prince Valiant
10) Il Mistero Della Pietra Azzurra
11) Daitarn 3
12) Beyblade Metal Masters
13) Devilman
14) Robin Hood
15) Ken Il Guerriero
16) Diabolik
17) King Arthur And The Knights Of Justice
18) Let It Go
19) Pegasus Fantasy

Visto che la band ci ha preso la mano, nel 2019 viene annunciato un concept album sui Cavalieri dello Zodiaco e in particolare sui 12 Cavalieri d’Oro del Santuario, chiamato "The Legend Of XII Saints".
La band, prima di pubblicare il full, rilascerà una nuova canzone ogni mese, in concomitanza con il segno zodiacale del mese. Ogni canzone racconterà uno dei cavalieri d’oro ed alla fine quindi avremo 12 storie che descriveranno ogni personaggio.
Quindi a partire dal 20 marzo, sarà la volta dell'Ariete, quindi ci sarà una nuova canzone ogni mese per un anno intero.
Un'idea del genere non essendo adatta ad una classica etichetta discografica ha portato la band nuovamente ad affidarsi al crowdfunding, per  produrre insieme ai fans l'album.
Chi parteciperò al crowdfunding riceverà item esclusivi, oltre che un digital pass link direttamente sulla loro mail dove scaricare una nuova canzone ogni mese, e chi ordinerà l’album durante la campagna, riceverà una versione esclusiva, in uno steel box limitato e numerato (oltre a magliette e quant'altro).
Per maggiori dettagli: Musicraiser
Sotto invece ripercorriamo le quattro saghe dei Cavalieri dello Zodiaco: Santuario (quindi 12 case), Asgard, Nettuno ed Hades.


SERIE IL GRANDE TEMPIO
La storia dei Cavalieri dello Zodiaco inizia in Grecia quando Arles Cavaliere d'Oro di Gemini, vuole conquistare il mondo e pertanto uccide il Gran Sacerdote e si impossessa del trono. Questi vuole uccidere anche la piccola Isabel, reincarnazione di Atena, ma la neonata viene salvata dal cavaliere del Sagittario e prima di morire la affida a Alman di Thule. A guardia dei Isabel viene schierata una formazione di cavalieri chiamata i Cavalieri di Bronzo e viene indetto un torneo galattico. Il vincitore del torneo conquisterà la sacra armatura d'oro del cavaliere del Sagittario.
Pegasus ha la meglio su Cassios e il Grande Sacerdote (quello prima di Arles) lo nomina Cavaliere della costellazione di Pegasus, raccomandandogli di utilizzare l'armatura soltanto per difendere la giustizia.
Nel torneo per l'armatura d'oro si affrontano Pegasus e Sirio con il primo che riesce ad avere la meglio (non senza fatica) solo dopo aver scoperto il punto debole del rivale.
Nello scontro che vede protagonista Andromeda ed Asher, compare Phoenix, uno dei cavalieri mancanti, fratello di Andromeda e si scontra con quest'ultimo.
Asher cerca di impedire a Phoenix di scontrarsi con Andromeda, in quanto quello è il suo incontro, ma Phoenix lo colpisce e lo manda subito a terra.
Phoenix ricorda ad Andromeda la loro infanzia, quando lui essendo il fratello maggiore, lo difendeva e lo rassicurava al punto che prese il suo posto quando questi fu mandato in missione nell'isola della Regina Nera, ma questa si è impadronita della sua mente trasformandolo in un essere malvagio. Phoenix grazie ai Cavalieri Neri, l'equivalente malvagio dei cavalieri di Bronzo, esperti in teletrasporto, ruba la sacra armatura e poi sparisce.
Inizierà un lungo inseguimento alle sacre vestigia contro Phoenix, Dragone Nero, Pegasus Nero, Crystal Nero ed Andromeda Nero.
I Cavalieri di Bronzo riescono così a recuperare la sacra armatura d'oro e vengono a conoscenza dell'esistenza del Grande Tempio e del grande Sacerdote, ma a un certo punto arriva Docrates e i suoi guerrieri che riescono a rubare nuovamente la preziosa armatura d´oro.
Il Gran Sacerdote (quindi Gemini), incarica i cavalieri d'Argento di eliminare i Cavalieri di Bronzo, al fine di riprendere l'elmo e l'armatura sacra. Il primo scontro avviene fra Pegasus e Misty (Eris della Lucertola), con Pegasus che ha la meglio. Seguono numerosi scontri fra i cavalieri di Bronzo e i Cavalieri d'Argento, ma Pegasus, Crystal, Sirio e Andromeda sembrano avere la meglio, a loro si uniscono i Cavalieri d'acciaio: Benam, Lear e Shadir. Durante gli scontri e le accese battaglie Sirio diventa cieco a causa di un violento scontro contro Argo il Cavaliere di Perseo.
In aiuto dei Cavalieri d'Argento arrivano i Cavalieri d'Oro più Tisifone della costellazione dell' Ofiuco, colei che è stata vista in volto da Pegasus.
Quando qualcuno vede il viso di una sacerdotessa guerriero, questa ha due possibilità o ucciderlo o amarlo per sempre, pertanto inizialmente Tisifone si batte contro Pegasus.
Viene mandato contro Pegasus, Ioria, il Cavaliere d'Oro del Leone e Tisifone offre la sua vita per salvarlo, facendo da scudo al colpo mortale, in questo modo rivela il suo amore per Pegasus. Pegasus si scaglia contro il Cavaliere per vendicare Tisifone, Ioria pentito del gesto risparmia la vita a Tisifone, ma arrivano altri tre cavalieri d'argento e Pegasus sembra essere spacciato, quando all'improvviso la stessa armatura sacra del Sagittario si anima e riveste Pegasus che in questo modo può sconfiggere i suoi avversari. Intanto dopo l'arrivo Lady Isabel, Ioria capisce di essere stato tradito dal Gran Sacerdote e si scaglia contro di lui, ma viene fermato dal Cavaliere della Vergine (Virgo) e alla fine il Gran Sacerdote piega anche la mente ribelle del cavaliere del Leone, alla sua volontà e lo riporta a combattere contro i cavalieri di Bronzo.
I cavalieri di Bronzo Pegasus, Phoenix, Crystal, Andomeda e Sirio giungono finalmente al tempio di Atena per salvarla e sconfiggere il tiranno Gemini, ma devono combattere contro i dodici cavalieri d'Oro alla guardia del tempio che custodiscono 12 case che precedono l'arrivo al Tempio Sacro dove si trova il Gran Sacerdote.
All'arrivo Lady Isabel è colpita da una freccia mortale: i Cavalieri di Bronzo avranno 12 ore esatte per battere tutti i cavalieri d'Oro ed evitare che la freccia raggiunga il cuore.
Ma nella prima casa trovano un'alleato; Mur che ripara loro le armature di bronzo e spiega come poter sconfiggere gli avversari. Nella seconda casa Pegasus si scontra contro il cavaliere del Toro, ma grazie al fatto si essere asceso ad un livello di forza superiore, riesce a sconfiggere il potentissimo Cavaliere d'oro (che perso un corno decide di lasciarlo passare) e si reca nella terza casa per affrontare Gemini.
Gemini dal palazzo comanda un'armatura vuota e crea potenti illusioni: Crystal viene mandato nella dimensione oscura, tuttavia Andromeda grazie alla sua catena riesce a salvarsi e grazie all'aiuto di Phoenix spezza le potenti illusioni.
Crystal in realtà arriva alla settima casa per affrontare il Cavaliere della Bilancia (assente in realtà, in quanto maestro di Sirio).
Intanto Pegasus e Sirio proseguono con quest'ultimo che viene mandato in Ade ma riesce comunque ad avere la meglio sul cavaliere del Cancro Cancer (che per la troppa malvagità perde l'armatura che si stacca dal suo corpo). Sirio riesce anche a recuperare la vista, in seguito Pegasus viene sconfitto dal cavaliere del Leone Ioria nella quinta casa. In aiuto di Pegasus giungono Sirio e Andromeda, ma vengono fermati dal possente Cassios, quest'ultimo ama alla follia Tisifone e infatti come gesto di amore nei confronti della donna sacrifica la sua vita per salvare quella dell'uomo amato da Tisifone: Pegasus.
Pegasus, Sirio e Andromeda devono affrontare il fortissimo cavaliere della sesta casa, e questi è il fortissimo cavaliere della Vergine, praticamente invincibile, sconfitti inizialmente i 3, poi tocca a Phoenix affrontarlo (dopo aver raggiunto un livello di forza superiore rispetto a tutti gli altri bronzini).
Dopo mille difficoltà (perdita dei 5 sensi, mondi di Ade e colpi fortissimi) Phoenix riesce sempre in qualche modo a salvarsi ma giunge a credere che l'unico modo per sconfiggere Virgo è...sacrificarsi.
E così avviene.
Mentre i 2 si stanno perdendo nello spazio, Virgo capisce di essere nel torto e riesce comunque a ritornare alla sua casa (essendo guardiano dei mondi di Ade e l'uomo più vicino ad Atena) e chiede a Mu dell'Ariete di salvare Phoenix.
Intanto gli altri, arrivati alla settima casa incontrano Crystal che è stato sconfitto dal suo maestro Camus dell'Acquario e rinchiuso in un feretro di cristallo per l'eternità.
Neanche il fulmine di Pegasus riesce a rompere il feretro di ghiaccio dove è rinchiuso Crystal.
Grazie all'armatura del Cavaliere della Bilancia, Sirio riesce a rompere la bara di cristallo di Crystal e Andromeda gli restituisce la vita. Intanto Pegasus e Sirio vengono attaccati da Milo il Cavaliere dello Scorpione, che riesce a sconfiggerli, ma vengono salvati dal redivivo Crystal che ingaggia una violentissima lotta contro di lui. Anche il Cavaliere del Cigno sta per essere sconfitto, ma alla fine Scorpio capisce la malvagità di Gemini e aiuta Crystal a proseguire sino alla undicesima casa.
I cavalieri di Bronzo si dirigono quindi verso la casa del Cavaliere del Capricorno che custodisce Excalibur, la spada di Atena e viene affrontato da Sirio.
Intanto Crystal affronta un'altra volta il suo maestro il Cavaliere dell'Acquario, ma questa volta riesce a sconfiggerlo raggiungendo lo zero assoluto e riuscendo a colpirlo con il Sacro Acquarius dopo averlo imparato dallo stesso Camus.
Andromeda invece se la deve vedere con il cavaliere dei Pesci alla 12esima casa, con Pegasus che riesce a passare per giungere alle stanze del Gran Sacerdote (Gemini).
Andromeda, non senza fatica, riesce a battere Fish anche se è colpito dalle sue rose e rimane a terra.
Nel mentre Pegasus si affatica nel tragitto in quanto ostacolato dalle rose di Fish disseminate a terra, sarà Castalia a salvarlo.
Finalmente riesce ad arrivare al cospetto del Gran Sacerdote e mentre cerca di prendere il sacro scudo da puntare su Lady Isabel/Atena per salvarla, scopre che questi è il cavaliere dei Gemelli.
Quando Pegasus (privo dei 5 sensi) sta per soccombere, arriva Phoenix che lo difende con il suo corpo facendogli da scudo. Pegasus allora si dirige verso lo scudo di Zeus e riesce in qualche modo a prenderlo. Phoenix è colpito duramente, cade a terra e Gemini corre verso Pegasus e manda in frantumi lo scudo.
Gemini si proclama vincitore, ma Atena si risveglia e tutti i cavalieri d'oro vengono a sapere degli inganni del Gran Sacerdote che in realtà è un usurpatore. Tutti i cavalieri di Bronzo Pegaus, Sirio, Andromeda, Phoenix e Crystal uniscono i loro poteri e li scagliano contro Gemini che scompare nel mare delle stelle. Ma questi è ancora vivo e si prepara a combattere contro Atena che lo colpisce con lo scettro.
In punta di morte, Gemini torna in sè o comunque prevale la sua parte buona, chiedendo scusa alla Dea Atena.


SERIE ASGARD
La seconda serie dei Cavalieri dello Zodiaco è dedicata alla guerra fra i cavalieri greci di Atena e quelli delle divinità nordiche di Odino e dei Cavalieri di Asgard.
Hilda (sacerdotessa di Odino) entra in possesso di un'anello stregato che la rende malvagia.
Una delle prime conseguenze che Hilda sta causando è lo scioglimento dei ghiacci.
Si ingaggia quindi una lotta serrata fra i cavalieri di Bronzo e i Cavalieri di Asgard che ignari del maleficio difendono la loro sacerdotessa.
I cavalieri di Asgard possiedono un'armatura nella quale sono incastonati dei sacri zaffiri che Pegasus e company dovranno riuscire a recuperare per liberare Hilda dal male.
Anche qui ci sono personaggi ben costruiti come Luxor in grado di comandare i lupi, il musico Mime, l'astuto Megres e la sua teca di ametista, i due fratelli gemelli e l'invulnerabile Orion.
Ci sono diversi colpi di scena come ad esempio Megres l'unico a sapere che Hilda è "posseduta" (e come Kanon nella serie di Nettuno, mira a conquistare il mondo) oppure Mizar aiutato nelle battaglia da suo fratello amico/nemico Alcor (Cavaliere Ombra) o il finale quando Pegasus sconfigge Orion colpendo il suo punto debole (suggerito da Sirio), grazie al cosmo di Atena e degli altri cavalieri in aggiunta al proprio.
Orion apparentemente morto, col sopraggiungere del Generale degli abissi Sirya, afferma che tutta la guerra tra Asgard ed Atene era stata architettata da Nettuno.
Orion capisce finalmente la verità e, dopo aver consegnato il suo zaffiro a Pegasus si scaglia contro il suo nuovo avversario.
Sirya, per difendersi dal nemico, ricorre alla sua melodia, in modo da ridurre la forza di Orion, ma quest'ultimo, dopo aver capito la situazione, si rompe i timpani con le dita in modo da non ascoltare più la melodia del nemico. Quest'ultimo gesto si rivela inutile, in quanto la melodia arriva direttamente al cervello, e quindi Orion decide di portare il generale di Nettuno nello spazio e sacrificarsi morendo con lui. Tuttavia, il suo sacrificio si rivelerà vano, in quanto Sirya riuscirà a salvarsi grazie ai suoi poteri musicali.

I guerrieri affrontati sono:
1) Thor
2) Luxor
3) Artax
4) Mime
5) Megres
6) Mizar-Alcor
7) Orion


SERIE NETTUNO
Lo scontro contro i Cavalieri di Asgard è appena finito e i quattro cavalieri di bronzo hanno appena assistito al rapimento di Atena da parte del Dio dei Mari Nettuno (reincarnato nel corpo del giovane Julian Kedives).
Nettuno è stato il primo Dio a sfidare Atena scatenando la Prima Guerra Sacra, al termine della quale venne rinchiuso in un vaso, lasciato nel tempio dedicato alla divinità ad Atlantide; per questo motivo la sua ira non si è placata e dopo essere stato liberato da Kanon (fratello di Saga di Gemini), prosegue i suoi propositi di vendetta e di conquista del mondo.
Nettuno si mostra a Lady Isabel\Atena, dichiarandole le sue intenzioni e rapendola affinché non potesse ostacolare il suo piano di conquista.
Prima di venire rinchiusa nella colonna principale che regge i mari del mondo, Lady Isabel riesce ad avvisare Pegasus e compagni dell’immane minaccia che incombe sul genere umano; così i Cavalieri di Atena, sono pronti ad andare nel mondo sottomarino per raggiungere Nettuno.
Per farlo però dovranno abbattere le colonne dei Sette Mari, che si ergono a difesa del Tempio della divinità. Ogni colonna è protetta da un generale degli abissi.
La potenza dei generali è simile a quella dei cavalieri d'oro ma l'armatura (scale) è meno resistente.
Syria sconfigge Toro e permette il rapimento di Atena che da l'inizio alla saga (lo stesso Syria prima sconfigge anche Orion provocandone il sacrificio. E sarà anche il primo che scoprirà l'inganno di Kanon di Gemini che fuggito dalla prigione dove era rinchiuso, risveglia il Dio Nettuno rinchiuso in un'anfora, diviene generale degli abissi e poi trama alle spalle del Dio stesso).
Abadir è un vecchio compagno di addestramento di Crystal, Kira riesce a creare potenti illusioni, idem Lemuri che addirittura riesce ad assumere le sembianze di altre persone, Sirio riceve la spada Excalibur da Capricorn durante la battaglia contro Crisaore.
Nella battaglia finale contro Nettuno, Sirio indosserà l'armatura d'oro della Libra, Crystal quella di Aquarius ed infine Pegasus quella di Sagitter: sarà proprio una freccia di Pegasus a colpire Nettuno e a permettere in seguito l'abbattimento della colonna portante per liberare Atena.
Atena poi ingaggerà una lotta contro il Dio dei mari e riuscirà a rinchiuderlo nell'anfora.

1) Colonna dell’Oceano Pacifico Settentrionale: Baian del Cavallo Marino
2) Colonna dell’Oceano Pacifico Meridionale: Kira (Io) di Scilla
3) Colonna dell’Oceano Atlantico Settentrionale: Kanon Dragone del mare
4) Colonna dell’Oceano Artico: Abadir (Isaac) di Kraken
5) Colonna dell’Oceano Atlantico: Lemuri (Kaysa) di Lymnades
6) Colonna dell’Oceano Indiano: Crisaore (Krishna di Crisaore)
7) Colonna dell’Oceano Atlantico Meridionale: Syria (Sorrento) di Siren


SERIE HADES
Dopo la conclusione della battaglia di Nettuno, il sigillo che imprigionava Ade (signore degli Inferi) scompare destando dal sonno l'antico nemico di Atena assieme ai suoi 108 specter.
Il santuario delle 12 case viene attaccato da quelli che si scoprono essere i defunti cavalieri d'oro tornati in vita grazie ad Ade indossando le Surplici (armature meno forti di quelle dorate possedute quando erano ancora in vita), con l'intenzione di uccidere la dea Atena, sotto ordine di Pandora, prima delle 12 ore di vita a loro concesse.
Mur dell'Ariete uccide Cancer e Fish, mentre non può nulla contro Saga di Gemini, Shura di Capricorn, Camus dell'Aquario e dal volere di uno strano uomo incappucciato.
Il Maestro dei Cinque Picchi di sorpresa si presenta al santuario, e finalmente l'uomo incappucciato rivela la sua identità: Sion dell'Ariete, predecessore dell'armatura che indossa Mur, unico sopravvissuto assieme al maestro di Sirio all'antica guerra, e ultimo Gran Sacerdote, ucciso da Gemini sotto le spoglie di Arles che prese il suo ruolo come impostore.
Nel frattempo Gemini, Capricorn e Aquarius combattono a distanza Kanon di Gemini passato dalla parte di Atena (prima dello scontro viene sottoposto ad una prova di fedeltà da Scorpio, reputato degno difende la casa posseduta in passato dal fratello Gemini creando potenti illusioni).
Intanto Sirio, Cristal e Andromeda affrontano i defunti cavalieri d'argento sconfitti in passato anch'essi diventati specter di Ade, e si riuniscono, mentre Phoenix decide di non unirsi alla battaglia del santuario.
Il Maestro dei Cinque Picchi svela il motivo per cui è rimasto sempre alle cascate, egli ricevette da Atena il dono del Misopethamenos che gli ha concesso, attraverso il rallentamento del battito cardiaco, di mantenere per 243 anni il corpo da diciottenne per sorvegliare il sigillo posto sul Signore degli Inferi, così ritorna alle fattezze di Dohko di Libra indossando la gloriosa armatura della Bilancia, e affronta il suo vecchio amico Sion, dando vita ad uno scontro singolare che si conclude in pari.
In seguito tramanda l'ultimo insegnamento per il suo allievo Sirio: il Colpo dei Cento Draghi.
Un gruppo di specter inviati da Rhadamante della Viverna (uno dei tre giudici degli inferi), è già presente nelle case, Mur affronta e uccide Myu di Papillon cedendo il passo a Pegasus che si unisce ai suoi compagni, mentre nella seconda casa Aldebaran del Toro viene trovato morto (ucciso da Niobe della Stella della Terra Oscura) che però soccombe poco dopo con l'ultimo bagliore del cosmo di Toro. Anche Ioria del Leone sconfigge alcuni specter tra cui Raimi del Verme e altri di basso livello.
Gemini, Capricorn e Aquarius raggiungono la casa della Vergine assieme ad alcuni specter, tra cui Giganto dei Ciclopi, che vengono poco dopo uccisi facilmente da Virgo. I tre pur di sconfiggere Virgo e uccidere Lady Isabel sono disposti ad usare la tecnica proibita da Atena, il cui potere è paragonabile a quello del Big Bang e che può essere scagliato solo da tre cavalieri d'oro messi insieme: l'Urlo di Atena (Athena Exclamation).
Virgo rimane ucciso dal colpo e i tre possono tornare nella casa della Vergine.
Ad attenderli ci sono Mur, Scorpio e Ioria, questi ultimi tre si scontrano con i loro defunti amici con un doppio Urlo di Atena che rimane in parità. Isabel oramai ha capito cosa spinge i tre a volerla uccidere, interrompe lo scontro e si fa pugnalare da Gemini, con la stessa daga dorata con cui egli in passato, quando era una neonata, aveva cercato di ucciderla.
Alle stanze giungono anche Pegasus, Cristal, Sirio e Andromeda ma non vi trovano nessuno se non Sion che finalmente racconta loro tutta la verità: i cavalieri d'oro si sono fatti riportare in vita da Ade con lo scopo di far arrivare la dea Atena direttamente nell'Inferno per distruggere per sempre il Dio dei morti prima che i suoi specter uccidessero lei.
Al castello di Ade che collega questo con l'altro mondo, Gemini, Aquarius e Capricorn vogliono affrontare Pandora e il suo servo Zelos della Rana, ma le 12 ore si esauriscono e tornano nel regno dei morti.
Mur, Ioria e Scorpio affrontano Rhadamante, che li sconfigge e uccide facilmente (grazie anche alla protezione della barriera del castello). Anche Pegasus e gli altri arrivano nel castello e dopo un breve scontro con Rhadamante raggiungono l'Arayashiki scoperto da Virgo, ovvero l'Ottavo Senso che permette di raggiungere gli Inferi da vivi.
Anche Dohko e Kanon controllano l'ottavo senso ed entrano nell'Inferno.
Giunti nell'Ade, i cavalieri di Atena si ritrovano divisi.
Pegasus e Andromeda percorrono un sentiero che li conduce alla porta dell'Inferno con scritto "Lasciate ogni speranza voi che entrate". Qui si imbattono nello specter Caronte, il traghettatore del fiume che prima li attacca e poi accetta di accompagnarli in cambio del medaglione di Andromeda. Una volta giunti a riva, Caronte attacca nuovamente i cavalieri, venendo sconfitto da Pegasus.
In seguito i due cavalieri di bronzo giungono al cospetto di Lune di Balrog, ma questi vittima di una potente illusione viene sconfitto da Kanon di Gemini. Nello stesso momento giunge anche Rhadamante, il quale deve ritirarsi dallo scontro con Kanon poiché convocato da Lady Pandora.
Pegasus e Andromeda arrivano alla seconda prigione custodita da Pharao della Sfinge e il cavaliere leggendario Orpheo della Lira, ex cavaliere d'argento creduto da tutti morto che per salvarli li invia lontani dalla prigione. Orpheo racconta la sua storia e quella della donna amata Euridice: Orpheo discese negli inferi per riportare indietro Euridice, convincendo Ade grazie alla sua musica, però doveva rispettare la promessa di non guardarla fino all'arrivo sulla terra.
Durante il cammino Orpheo vede una luce, la scambia per quella del sole, si volta e vede Euridice per metà divenuta roccia e quindi decide di restare negli inferi con lei. All'arrivo di Pharaoh, Orpheo nota che si crea un bagliore simile a quello che vide tanto tempo prima, scoperto l'inganno affronta Pharaoh uccidendolo e decide di unirsi nella lotta con i cavalieri.
Così si recano ad uccidere Ade, ma falliscono in quanto il dio si appropria del corpo di Andromeda. Contemporaneamente Phoenix arriva nell'Inferno, fronteggia e sconfigge Eaco di Garuḍa e poi si reca ad affrontare Ade, ma viene sconfitto.
Grazie al potere di Atena, Pegasus sconfigge lo specter Valentine dell'Arpia, come lui si riprendono i cavalieri d'oro Mur, Ioria e Milo che erano li, e anche Phoenix, il quale però scompare. Nel frattempo Kanon, liberatosi dell'armatura dei gemelli (che torna dal suo legittimo proprietario), affronta in un duello mortale Rhadamante, nel quale entrambi rimangono uccisi. Giunti al palazzo di Ade, i cavalieri di bronzo si riuniscono insieme a tutti e 12 i Cavalieri d'oro i quali si sacrificano per distruggere l'impenetrabile Muro del Lamento (che divide Inferno da Elisio).
Così i cavalieri di bronzo raggiungono l'Elisio.
Dopo il sacrificio dei cavalieri d'oro attraversano il Muro del Lamento che solo gli dei possono attraversare. Le armature di Cristal e Pegasus, per merito del sangue di Atena, sviluppano delle ali, essenziali per non precipitare nel nulla in confine tra l'Ade e l'Elisio, e sempre lo stesso sangue della dea, permette ai cavalieri di bronzo di superare la distruttiva super-dimensione situata dietro il muro.
Tuttavia, mentre Pegasus e Andromeda raggiungono l'Elisio, Cristal è costretto a vedersela con Minosse del Grifone, che però si autodistrugge accidentalmente tentando di attraversare il muro. Sirio invece deve lottare contro Shilfield del Basilisco, Gordon del Minotauro e Queen di Alraune, riuscendo a batterli soltanto utilizzando il Colpo dei Cento Draghi Nascenti.
Intanto Phoenix sconfigge gli ultimi Specter, e riceve da Pandora un pass che gli permette di raggiungere i campi Elisi, poiché esso è l'unico a non avere l'armatura bagnata dal sangue di Atena. Pegasus, arrivato nell'Elisio, incontra Hypnos e Thanatos, rispettivamente Dio del sonno, e Dio della morte.
Pegasus tenta invano di colpire Thanatos che invece lo atterra, a questo punto, il Dio con i suoi poteri tenta di uccidere la sorella del cavaliere a distanza, Patricia, finalmente trovata da Castalia, ma i suoi amici sulla Terra la proteggono con i loro corpi. In suo aiuto arrivano anche i restanti cavalieri di Atena, che però vengono tutti sconfitti da Thanatos con poco sforzo e le loro armature vanno in pezzi.
A questo punto le armature d'oro subentrano nell'Elisio grazie al potere di Nettuno che pur essendo un nemico di Atena non vuole permettere ad Ade di annientare tutto.
Pegasus, Sirio, Cristal, Andromeda e Phoenix indossano in ordine le armature di Sagitter, Libra, Acquarius, Virgo e Leone e riescono a colpire il Dio.
Thanatos incredibilmente esce indenne dall'attacco combinato e con il suo colpo più potente, Terrible Providence, distrugge anche le armature d'oro.
Improvvisamente quando tutto sembra perduto, i frammenti dell'armatura di bronzo di Pegasus si fondono al sangue della dea Atena mutandosi in armatura divina. Pegasus adesso sconfigge facilmente Thanatos. Hypnos è ucciso da Sirio e Cristal dopo aver ricevuto anch'essi l'armatura divina. Con la morte di Hypnos, Andromeda si risveglia dal sonno.
Pegasus e Phoenix lottano contro l'anima di Ade che però respinge tutti i colpi, in questa occasione Phoenix si bagna del sangue di Atena e riceve anche lui l'armatura divina. I due scoprono che per uccidere Ade devono distruggere il corpo ed individuano la tomba, allora il Dio si trova costretto a rientrare nel suo corpo e ad affrontare i suoi nemici. Nonostante le armature divine, Ade sembra essere più potente, ma Lady Isabel si risveglia e indossa la gloriosa armatura di Atena.
Sarà Lady Isabel con l'aiuto degli altri cavalieri (con Pegasus gravemente ferito da un colpo di spada del Dio degli Inferi) riesce a sconfiggere Ade per sempre.