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sabato 21 marzo 2020

La Storia Dei Meshuggah e Le Strutture Matematiche/Caotiche

"Soffocamento non-fisico. Asfissiamento di ossigeno con le mani. Annegando nel cielo infinito. Un tuffo sempre verso il basso, per farti riemergere"
(The Paradoxical Spiral)

Formatisi a fine anni 80 in Svezia, i Meshuggah sono stati tra le band più importanti degli anni 90.
La formazione iniziale era composta da Jens Kidman alla voce, Fredrik Thordendal alla chitarra solista, Tomas Haake alla batteria e Mårten Hagström.
La caratteristica della band è sempre stata quella di mischiare il Thrash con il Prog e in generale ritmiche anomale.


MATEMATICA APPLICATA ALLA MUSICA
La musica dei Meshuggah è scritta da Thordendal, Hagström e Haake con l'assistenza di Kidman e Lövgren. Durante il songwriting, un membro programma la batteria e registra la chitarra e il basso tramite computer. Hagström spiega che ogni membro ha un'idea di ciò che gli altri stanno facendo concettualmente, e nessuno pensa esclusivamente in termini di uno strumento particolare.
Kidman è coinvolto nella scrittura dei riff.
Tranne quando Hagström ha bisogno di un solista, lui e Thordendal raramente registrano insieme. Entrambi suonano la chitarra e il basso mentre compongono.
La band usa Cubase per registrare le tracce e le chitarre vengono instradate attraverso la modellazione dell'amplificatore software ciò consente di cambiare le impostazioni dell'amplificatore anche dopo che il brano è stato completamente registrato.
La band è sempre stata nota per le intricate partiture di chitarra/batteria di matrice Techno Thrash in cui i riff non vengono mai ripetuti nello stesso modo, ma aggiungendo e sottraendo note, variandone i valori, sostituendoli con note fuori tonalità in strutture sequenziali seguendo logiche matematiche.
Ne risulta un suono caotico, freddo, robotico, industriale, solo apparentemente simile a sè stesso.
Infatti ad un ascolto superficiale le ritmiche potrebbero sembrare monocordi poiché spesso i movimenti fra le diverse note da cui sono composte seguono movimenti cromatici.
In realtà non è così.
Inoltre sono talmente tante le idee (riff, assoli) che gli album sembrano durare molto di più rispetto al minutaggio effettivo.
Le strutture armoniche sebbene minimali, giocano un ruolo importante e di grande effetto; infatti il sistema modale tipico di queste strutture armoniche abbinato a suoni freddi, negli arpeggi, o molto "piatti"/"disturbati", utilizzati quasi come rumori di fondo, creano ambienti irreali, gelidi e robotici; gli svedesi usano molto il diminuito e scale modali derivate dalla minore melodica come il lidio dominante, correlate da notevoli modulazioni in fase solistica.
La chitarra di Fredrik Thordendal tesse tapping e sweep-picking molto puliti, all'insegna della melodia e della sensazione di scorrevolezza ma nelle esibizioni live gli assoli subiscono  improvvisazioni che tendono a semplificarne ulteriormente i fraseggi. Allo stile della band contribuisce in maniera molto efficace una strumentazione del tutto singolare, come ad esempio la presenza di chitarre ad 8 corde che rendono il sound duro ed aspro.
Lo stile della band non si limita ad offrire strutture poliritmiche (diversi strumenti suonano seguendo metri diversi, che quindi propongono accenti non coincidenti tra loro) in modo costante, ma presenta anche variazioni metriche che la anticipano o la rimandano secondo schemi spesso ripetitivi ma ad un primo ascolto imprevedibili. Tipicamente la sezione ritmica segue riff in tempi dispari mentre il crash della stessa batteria propone un ipermetro di 4/4.
In generale troviamo tempi dispari, metro misto e sovrapposizione metrica. In altre parole convivono nella musica dei Meshuggah una molteplicità di metri armonizzati da elementi gerarchicamente superiori costituiti dall’ipermetro. È come se ogni pezzo del riff perdesse per strada una piccolissima parte di sé, e a un certo punto si preoccupasse di recuperarla per riallinearsi col ritmo imposto dai piatti della batteria, in una mescolanza di ordine e disordine, di simmetria e dissimmetria.
I Meshuggah sembrano voler costruire un proprio cosmo (kosmos) sonoro a partire da un materiale originario nato sotto il segno del caos (chaos), in una dialettica tra ordine e disordine che sfocia in una musica dalla natura irrequieta e senza pace.


I DISCHI
L'esordio Contradictions Collapse è datato 1991.
"Paralyzing Ignorance" e "Internal Evidence" presentano ritmiche chirurgiche, riff monolitici e un clima apocalittico che sarebbe poi diventato un loro marchio di fabbrica.
"Erroneus Manipulation" è un grandissimo pezzo, anche per via del lavoro del basso. "Qualms Of Reality" ha quasi un incedere Jazz, "Abnegating Cecity" è formata da riff stoppati e da un folle assolo. Anche "Greed" vive di riff e ritmiche stoppate più accelerazioni. Altro gran pezzo è "We'll Never See The Day" che mischia le varie ritmiche stoppate con assoli in sottofondo.
Ansia e tensione vengono trasmesse alla grande dall'act svedese.
L'album non viene molto capito, infatti si rivela un insuccesso commerciale.
Con Mårten Hagström che diventa il nuovo chitarrista ritmico il suono diventa ancora più complesso con ritmiche ed assoli che si sovrappongo.
Destroy Erase Improve (1995) è uno spartiacque del metal estremo tra anni 80 e nuovo millennio, solo che esce a metà anni 90. Pause, accelerazioni, rallentamenti, assoli, c'è di tutto.
I brani sono come equazioni matematiche dove ordine e caos sono la faccia della stessa medaglia.
"Future Breed Machine", in apertura, è uno dei loro capolavori. La violenza la fa da padrone, anche per via delle vocals però la parte strumentale jazzata calma le acque (sembra di risentire i Cynic di Focus) prima dei folli assoli che si sovrappongono ai riff stoppati.
La canzone parla dell'integrazione delle macchine nella società quindi nell'evoluzione umana.
"Beneath" riduce i ritmi, "Soul Burn" li riaccelera leggermente. I giochi chitarristici e gli scambi con il basso contraddistinguono "Transfixion", mentre lo strumentale "Acrid Placidity" esplora il substrato dilatato e atmosferico della loro musica.
"Terminal Illusions" replica l'intensità parossistica di "Future Breed Machine","Sublevels" invece è più atmosferica.
I testi parlano di psiche e non solo.
Nel 1998 esce Chaosphere e già dal titolo se ne può intuire la complessità e potenza devastante.
"Concatenation" parte a 1000 all'ora, senza introduzione, si è subito catapultati nel pieno di un chaos fatto di piatti e rullante. Difficile poi spiegare quello che succede sul finire della canzone.
A seguire, un altro brano impressionante: "New Millennium Cyanide Christ", incubo poliritmico contraddistinto da assoli spettacolari in un'atmosfera desolante. "Corridor Of Chamaleons" parte con ritmiche e voce stoppata con gli assoli che poi si sovrappongono a tutto il resto. "Neurotica" ritorna in parte al suono dell'album precedente, "The Mouth Licking What You've Bled" prosegue sulla falsariga delle prime tracce. "The Exquisite Machinery Of Torture" è molto più lenta e quasi rappata nel suo incedere: molto del Nu Metal nasce qui. Il finale è affidato ad "Elastic" (15 minuti e mezzo) che prova a fare un po' una summa di tutto l'album.
Il quarto album, Nothing (2002), è forse il primo album Djent della storia (qualsiasi cosa voglia dire questo genere che mischia Thrash, Prog e Mathcore).
"Stengah" è suonata con una chitarra ad 8 corde che produce riff di enorme pesantezza, su cui presto si innestano gli altri strumenti a creare una canzone ipnotica.
Il brano più lungo, "Closed Eye Visuals", ricorda un Destroy Erase Improve meno potente. Ottima "Rational Gaze" con le solite ritmiche stoppate con voce o assoli che si sovrappongono (è stato fatto anche un videoclip).
Particolare il cantato su "Spasm", sempre a opera di Haake.
"Nebulous" ha influenze Funk. In generale c'è qualche passaggio lento/acustico ma fanno solo da preludio alla violenza. La conclusione, con "Obsodian", è significativa: niente voci, niente accelerazioni, lo spettro sonoro del brano dominato da chitarre dissonanti e soprattutto nessun poliritmo.
Catch Tirtythree (2005) è formato da una lunga suite divisa in 13 parti, suonata con l'ausilio di una batteria programmata. Esso è considerabile come un concept-album, se non altro a livello di testi visto che riprende il paradosso del comma 22.
Questo paradosso apparentemente dà una possibilità di scelta ma in realtà la decisione logica è unica:

"Chi è pazzo può chiedere di essere esentato dalle missioni di volo, ma chi chiede di essere esentato dalle missioni di volo non è pazzo"

Seguendo l'attenzione ritmica di Nothing e la struttura complessa di I, questa suite potrebbe rappresentare l'ideale punto di partenza per una nuova fase stilistica.
Come il batterista Tomas Haake rivelò in un'intervista dell'epoca, la band ha proseguito con l’uso delle famose chitarre ad 8 corde, iniziando però da questo disco l’utilizzo totale della drum machine, rendendo il suono ancora più robotico. L’album presenta anche momenti di insolita atmosfera desolante, come il break centrale rappresentato da "In Death Is Death".
"Autonomy Lost", "Imprint Of The Un-Saved" e "Disenchantment" sembrano un lungo brano sullo stile di Destroy Erase Improve e Caosphere; la violentissima "The Paradoxical Spiral" trova in "Re-Enaminate" un interludio di tensione.
"Dehumanization" è davvero violenta.

Da "Dehumanization" (Catch Tirtythree, 2005):
"Un nuovo livello è raggiunto, in cui l’assenza di aria mi fa respirare. Io sono impulsi elettrici invertiti. Un malfunzionante codice di morte incompleto. Tutte le cose innanzi a me, indecifrate al primo sguardo non vivente. La sua semantica priva di logica. Niente è tutto. Tutto è contraddizione"

"Sum" chiude in modo tranquillo l'album: la pace dopo la tempesta.
Nel complesso, si tratta di un album confuso ed ipnotico, difficile da capire ai primi ascolti alternando comunque una prima parte più monolitica ed una molto più varia e pazzoide da "Mind's Mirrors" in poi.

Da "Sum" (Catch Tirtythree, 2005)
"La visione accecherà. La separazione lega. Vere sono tutte le menzogne"

obZen (2008) è un disco più lineare e melodico per i loro standard (anche se a livello di testi parla del male umano: guerre e spargimento di sangue, accettate dagli umani).
"Combustion" spiazza un po' gli ascoltatori per via di una certa semplicità: un buon riff e melodia ma senza troppi orpelli come il passato.
"Electric Red" e "Bleed" (con un claustrofobico video) fanno invece parte del passato della band: riff, assoli, parte monotematiche, break centrali da urlo, ritmiche Industrial e tanta ansia.
Molto inquietante "Lethargica" e le sue parti Ambient, violente invece "This Spiteful Snake" e soprattutto "Pravus".
Molto complessa invece "Dancers To A Discordant System".

Da "Bleed" (oBzen, 2008): 
Beams of fire sweep through my head
Thrusts of pain increasingly engaged
Sensory receptors succumb
I am no one now, agony
My crimson liquid so frantically spilled
The ruby fluid of life unleashed
Ripples ascend to the surface of my eyes
Their red pens drawing at random, at will
A myriad pains begotten in their wake
The bastard spawn of a mutinous self
The regurgitation of my micro nemesis
Salivating red at the prospect of my ruin, my doom
Malfunction the means for its ascent
Bloodletting the stringent voice to beckon my soul
So futile any resisting tension
As death-induced mechanics propel its growth

Koloss (2012) è un po' diverso dagli altri perchè è meno freddo e robotico e molto groove.
Per l'opener "I' Am Colossus" è stato girato anche un video molto opprimente: a ritmi più cadenzati, troviamo un'accelerazione nella seconda parte della canzone, poi ancora rallentamenti con assoli sovrapposti.
"The Demon's Name Is Surveillance" sfoggia chitarre più armoniose, anche se il sound rimane cupo. "Break Those Bones Whose Sinews Gave It Motion" è molto potente con chitarre lontane a descrivere paesaggi desolanti. Alcuni momenti sono relativamente lineari, come la devastante "The Hurt That Finds You First". Il brano ritmico e complesso questa volta è "Swarm".
"Marrow" è un altro ottimo pezzo, idem "Demiurge" con riff belli carichi e groove e "Behind The Sun".
Dopo circa 4 anni esce The Violent Sleep Of Reason (2016) che tratta di terrorismo, religione e violenza.
Il primo singolo è "Born In Dissonance" (ad una prima parte piuttosto canonica, bella la sfumatura rallentata finale).
"Clockworks" è uno dei loro poliritmi cervellotici storici, con uno sconnesso assolo di chitarra al centro (veramente claustrofobico il video).
La title track è pervasa da Funk, 7 minuti di follia. "Into Decay" si apre in modo lento quasi Doom, prediligendo la potenza alla velocità e alla complessità e riuscendo a diventare uno dei brani più umani di una carriera fatta di strutture robotiche e ritmiche marziali.
Poi troviamo il sinistro valzer di "Ivory Tower", la preghiera radioattiva di "Our Rage Won’t Die".
"Monstrocity" comprende un bell' assolo in mezzo alla devastazione; "By The Ton" e "Stifled" sono molto groove; "Nostrum" presenta una certa complessità di fondo.
L'album è stato registrato in presa diretta.

sabato 14 marzo 2020

La Storia Dei Magnum: Dischi e Dichiarazioni Sul Coronavirus

In questi giorni, in piena pandemia Coronavirus, ha fatto molto discutere la presa di posizione della band AOR Rock/Hard Rock Magnum.
La band inglese formatisi a Birmingham nel 1972 (grazie a Bob Catley e Tony Clarkin) inizialmente aveva fatto sapere tramite un comunicato che avrebbe comunque proseguito il tour.
Come si sa, il mondo dello sport (professionista e non), l'economia, cinema, movida si sono fermati.
Anche la musica, visto che concerti e tour sono stati annullati più o meno volontariamente da tutti.
Tranne dai Magnum (e pochi altri: Guns N'Roses ed inizialmente anche dagli Anvil).
Gli inglesi hanno fatto sapere di non aver alcuna intenzione di voler modificare i piani del proprio tour europeo, nonostante gran parte delle nazioni (tra gli altri, Italia, Francia e Germania) abbiano già varato diverse restrizioni in materia di spettacoli musicali dal vivo:

"Non annulleremo il tour. Stiamo provando da tre settimane, ormai. Siamo obbligati contrattualmente a suonare ogni singolo concerto e lo faremo. Stiamo invitando ogni fan e in effetti ogni essere umano in tutto il mondo a non cadere nella trappola della paura e della disinformazione che circonda questo virus, che impedisce loro di vivere al meglio la propria vita.
Se una band con un'età media di quasi 60 anni non vede l'ora di salire su un tour bus e andare a dare l'anima sui palchi per 3 mesi buoni, speriamo sinceramente che tu non abbia troppa paura di uscire di casa e venirci a vedere. Fanculo al Coronavirus, ci vediamo in giro"

Poco dopo comunque (il 13 marzo), la band ha ricorretto il tiro "Non è mai stato nostro intento provocare rabbia e dolore con la nostra precedente sfida. Chi ha comprato i biglietti, i vari contratti, le prove della band...non avevamo altra scelta che provare a portare tutto questo in giro nonostante la situazione"

Ovviamente prima del nuovo comunicato che sottolineava l'annullamento del tour, la band è stata subissata di critiche più o meno da chiunque. Critiche giuste per l'iniziale presa di posizione (eh no, lo show non può continuare in queste condizioni) ma ingenerose alla loro grandissima carriera musicale.
Noi ripercorriamo alcuni dei loro album storici (perchè mi pare di capire che la gente non li conosca bene o magari se li è dimenticati).


DISCHI
Sarebbe un'impresa titanica recensire tutti i loro dischi vista la sterminata discografica, ne vedremo i principali. La band negli anni 70 suonava principalmente nel night club di Birmingham Rum Runner (demolito poi nel 1987).

Dave Morgan: "Ero assolutamente al verde e i proprietari del Rum Runner stavano costruendo un nuovo night club chiamato Snobs. Sono andato al Rum Runner una notte, quindi Tony Clarkin dei Magnum mi disse: "Vieni a guadagnare un po' di soldi aiutandoci a costruire questo nuovo club". Quindi ero lì ogni giorno per aiutarli e la notte andavo al Rum Runner solo per vedere i gruppi suonare. Una sera ero lì, e per farla breve, Bob Doyle, il bassista originale dei Magnum, lasciò la band e Tony Clarkin mi disse: "Sai suonare il basso?", "Sì", e lui " Hai ottenuto il lavoro!"

Il loro primo successo (terzo disco) fu "Chase The Dragon" (1982), prodotto da Jeff Glixman, disco che segna l'entrata nella band di Mark Stanway (tastierista).
In questo disco si ricordano canzoni rimaste nella storia della band quali "Soldier Of The Line", " Sacred Hour" e "The Spirit".
Belle anche la veloce "On The Edge Of The World", la soffusa "We All Play The Game" e la drammatica "The Lights Burned Out".
In generale le atmosfere sono sognanti (per via delle tastiere e di parti corali/teatrali) ma allo stesso tempo tetre e crude. Non mancano anche accelerazioni. Parliamo di un AOR Rock però con buoni riff ed assoli (al di là delle tastiere che comunque non stancano mai).
I vincoli di bilancio della Jet Records negarono ai Magnum l'uso di un produttore esterno per "The Eleventh Hour", quindi il disco venne prodotto da Clarkin nel 1983.
Il disco si apre con la bellissima "The Prize": una meravigliosa intro acustica di Clarkin fà da preludio all'evocativa voce di Bob Catley, prima dell'esplosione della canzone con i classici cori ed un ottimo riff ed assoli.
Segue la malinconica e leggermente Blues "Breakdown", la veloce  "The Great Disaster", ala Folk "Vicious Companions", la dinamica e variegata "So Far Away", la melodica "Hit And Run" e il capolavoro "One Night Of Passion".
Belle anche "Young And Precious Souls" e "Road To Paradise".
Un disco variegato e con molte influenze ed arpeggi Folk.
A detta di molti, il vero capolavoro dei Magnum è "On a Storyteller's Night" (1985), sicuramente quello che ha ottenuto maggiore successo. Il disco AOR Rock per eccellenza.
L’evocativa opener, "How Far Jerusalem", è subito epica ai massimi livelli grazie alle tastiere ed arrangiamenti. Dopo un inizio lento, quando parte il primo riff di chitarra, la canzone esplode a livello vocale ed anche strumentale (bellissimo il rallentamento sui 4 minuti).
"Just Like An Arrow" è il primo singolo e l’incarnazione AOR perfetta grazie a testo amoroso e ritornello accattivante. Poi è la volta della semiballad "Les Morts Dansant", una canzone che volente o nolente, è rimasta nella storia della band.
La title track è un midtempo che infarcisce in maniera ancora più peculiare le tempistiche dell’album proponendo un brano accattivante, godibile e che si stampa subito in testa.
Splendide anche "The Last Dance", la veloce "Steal Your Heart", "Before First Light" e "Two Hearts". Non c'è una sola canzone fuori-posto o sottotono.
Forse giusto "All England's Eye" è una canzone piuttosto canonica e lineare per 2 minuti e mezzo buoni prima di dare il meglio di sè nella parte finale (grande chiusura) ed "Endless Love" (che si risolleva grazie alle parti strumentali però il ritornello più volte ripetuto è un po' stucchevole).
Un disco, poi, splendidamente prodotto e ricco di idee.
Grazie al grande successo, la band passa alla Polydor Records, suonando anche al Monsters Of Rock al Castle Donington nell'agosto 1985 con Bon Jovi, Metallica, Marillion e ZZ Top.
La prima uscita per Polydor fu nel settembre 1986, con "Vigilante".
Grazie ad un maggior budget sono stati realizzati video promozionali per i singoli "Lonely Night" e "Midnight".
"Lonely Night", "Sometime Love" e la titletrack proiettano l'ascoltatore in un modo sognante.
Ci sono altri pezzi da 90, quali "Need A Lot Of Love", "Midnight (You Won’t Be Sleeping)" e la corale "When The World Comes Down".
Nel disco suona anche Roger Taylor, batterista dei Queen e quà e là si sentono influenze come in
"Red On The Highway" e "Holy Rider" (energetiche ma anche teatrali).
Non si può non citare anche la travolgente "Back Street Kid".
La trilogia di capolavori AOR della band si chiude con "Wings Of Heaven", nel 1988.
I tre singoli del disco ("It Must Have Been Love", "Days Of No Trust" e "Start Talking Love") raggiunsero la Top 40 in Regno Unito con "Start Talking Love" che spopolò più o meno ovunque.
La straordinaria opener "Days Of No Trust" e la trascinante "Different Worlds" raggiungono vette pazzesche, grazie anche a ritornelli irresistibili. Le tastiere poi la fanno da padrone in "Wild Swan" e nella triste "One Step Away".
Ci sono pezzi anche più energici quali "Start Talking Love", la  mistica "Pray For The Day" e la romantica ballad "It Must Have Been Love". Il platter è chiuso dalla splendida e complessa "Don’t Wake The Lion (Too Hold To Die Young)".


LO SCIOGLIMENTO, LA REUNION ED ALCUNI LUTTI
Dopo qualche album live e studio album meno ispirati, la band si sciolse nel 1995.
Sono seguiti poi progetti solisti, reunion e quant'altro sino al nuovo millennio dove la band ha proseguito la sua carriera sfornando comunque ottimi album.
Nel 2005, all'ex batterista Kex Gorin è stato diagnosticato un cancro ai reni. A Gorin fu rimosso un rene e fu sottoposto a radioterapia con steroidi, ma morì il 21 dicembre 2007.
Nella band è entrato anche il batterista Jimmy Copley nel 2005 (morto di leucemia a 63 anni nel 2017).
Nel dicembre 2016, il tastierista Mark Stanway ha lasciato la band. Stessa cosa nel 2019, il bassista Al Barrow.
Visto che come dicevo la loro discografia è pressocchè sterminata, vi rimando in altra sede per eventuali recensioni però ci sono anche altri dischi (soprattutto recenti) che meritano di essere ascoltati:
"Princess Alice And The Broken Arrow" (2007)
"Into The Valley Of The Moon King" (2009)
"The Visitation" (2011)
"On The 13th Day" (2012)
"Sacred Blood Divine Lies" (2016)
"Lost On The Road To Eternity" (2018)
"The Serpent Rings" (2020)

mercoledì 4 marzo 2020

Van Halen e La Collaborazione Con Michael Jackson: Beat It e Una Storia Di Eccessi

Per quanto fossero già attivi negli anni 70 anche se in mondi diversi (Rock e Pop), forse, si può dire che dalla collaborazione tra i due ne trasse giovamento soprattutto Michael Jackson.
Non foss'altro perchè Van Halen era già un chitarrista rinomato in ambito Rock, invece il boom Michael Jackson lo farà proprio con Beat It (terzo singolo) quindi con Thriller (Paul McCartney canta in "The Girl Is Mine").
E che boom (Thriller rimane il disco più venduto della storia della musica).
Van Halen era stato protagonista nel 1978 di un esordio assolutamente incredibile con l'omonimo Van Halen grazie a pezzi quali "Runnin With The Devil", "Ain't Talkin 'bout Love", l'esplosiva cover "You Really Got Me", "Atomic Punk" e "I'm The One".
In "Eruption" invece si notava una tecnica innovativa: il tapping (secondo la leggenda, Van Halen la inventò quando provò a suonare "Heartbreaker" dei Led Zeppelin).
In realtà vanno citate anche "Jamie's Cryin" ed "On Fire".
L'album era contraddistinto anche da molta distorsione ed armonici artificiali.
David Lee Roth alla voce faceva il resto.
Van Halen II del 1979 non riuscì a bissare il successo dell'esordio, anche se rimane comunque un classico della musica Hard Rock grazie a pezzi quali "You're No Good", con il ritornello in cui voce e chitarra sembrano sovrapporsi, "Dance The Night Away", "D. O. A." e "Spanish Fly", pezzo di chitarra classica in cui Eddie fa sfoggio del suo talento eseguendo dei fraseggi un pò spagnoleggianti per ricondursi alla arcinota parte in tapping di "Eruption".
Women And First Children del 1980 è un album un po' diverso.
E lo si capisce già dall'introduttiva "And The Cradle Will Rock" scelta anche come singolo, esuberante e trascinatrice in cui compare anche un piano elettrico.
Ottime anche "Everybody Wants Some!", "Fools" e la tiratissima "Loss Of Control" il cui video per altro mai realizzato, avrebbe dovuto vedere i componenti della band travestiti da medici chirurghi. Ci sono anche influenze Blues in "Take Your Whiskey Home" e canzoni più easy quali "Could This Be Magic?". Degne di menzione anche "Romeo Delight" e la conclusiva "In A Simple Rhyme".
Nel 1981 usciva Fair Warning che contiene il mid-tempo "Mean Street" ed alternanza tra ritmi lenti come in "Dirty Movies"e brusche accelerazioni come in "Sinner’s Swing!", una specie di manuale che descrive come si inseriscono fraseggi chitarristici qualitativamente fuori scala.
Gran pezzo "Unchained" e l'oscura "Sunday Afternoon In The Park" contraddistinta da effetti e tastiere distorte.
Diver Down del 1982 contiene invece principalmente pezzi strumentali e cover.


LA COLLABORAZIONE PER BEAT IT
E' in questa fase di carriera che avviene l'incontro tra Van Halen e Michael Jackson.
Fu Quincy Jones (ai tempi uno dei produttori musicali più famosi al mondo) a contattare Van Halen per chiedergli la collaborazione.
A quanto si racconta, la conversazione fu molto travagliata perchè disturbata.
Van Halen non aveva compreso quello che stava succedendo ed essendo caduta due volte la linea, alla terza chiamata, sentì dire:

"Eddie sei tu? Sono Quincy, mi senti?"
Van Halen perde la pazienza, anche perché tra i suoi conoscenti non c'è nessuno che si chiama Quincy "Quincy chi? Ma chi sei? Che cazzo vuoi da me, fottuto stronzo?"
"Ehmm... Eddie, sono Quincy, Quincy Jones..."
"Quin..."

Passato l'imbarazzo, la conversazione prosegue:
"Cosa posso fare per te, Quincy?"
"Ti piacerebbe registrare qualcosa per il nuovo album di Michael Jackson?"

I dubbi sono tanti, del resto Jackson faceva Pop. Michael però era alla ricerca di un pezzo Rock che piacesse a sè, ai fan e che allo stesso tempo fosse diverso da quello che proponevano le radio.
Per registrare Van Halen si reca negli studi di Westlake.
Nello studio A ci sono Michael, Quincy e i tecnici del suono, nello studio B si sistema Eddie.
Non appena i tecnici entrano nello studio B, sono costretti ad uscire molto velocemente e con un fastidioso ronzio alle orecchie, perché Eddie prova i suoni ad un volume altissimo.
La canzone si chiamerà Beat It e si snoda intorno ad un riff molto Rock in MI.
Le parti di chitarra ritmica e basso sono suonate da Steve Lukather dei Toto (alto grande pezzo del Rock) e la batteria da Jeff Porcaro.
L'assolo ovviamente da Van Halen (registrato in circa mezz'ora e dalla durata di 37 secondi).

Van Halen: "Stavo giusto terminando l'assolo quando rientrò Michael. E si sa che gli artisti sono un po’ pazzi. Siamo tutti un po’ strani. Non sapevo come avrebbe reagito a quello che stavo facendo. Così lo avvertii prima che ascoltasse. Gli dissi: 'Senti, ho cambiato la sezione centrale del brano'.
Ora, nella mia mente, lui o stava per farmi buttare fuori a pedate dalle sue guardie del corpo per aver massacrato la sua canzone, o gli sarebbe piaciuta. E così lui le diede un ascolto, si voltò verso di me e disse: 'Wow, ti ringrazio tanto per la passione che ci hai messo non venendo semplicemente per incidere un assolo, ma interessandoti davvero alla canzone, rendendola migliore' "

Curiosamente Van Halen non volle soldi, Thriller diventerà il disco più venduto di tutti i tempi, impedendo anche al disco dei Van Halen (1984) di raggiungere il primo posto nelle classifiche!
Il disco uscì due anni dopo rispetto a Thriller, che tornò alla ribalta a causa dell'incendio ai capelli di Jackson durante la registrazione di una pubblicità della Pepsi.
In realtà Van Halen venne pagato con due confezioni da sei di birra!
Anche se lo stesso Eddie, diversi anni dopo affermò che potrebbe averle portate lui stesso in studio le birre.
Ad ogni modo una delle collaborazioni musicali migliori, non solo non venne pagata, ma non ottenne neanche il credit sul disco: alla voce chitarra solista di Beat It si trova scritto Frankenstein (il nome della chitarra di Eddie) o in altre versioni un punto interrogativo.
Come ringraziamento Van Halen riceverà una lettera da Jones chiamata "The Asshole".
Per la canzone venne girato anche un video: esso si apre in una sala da biliardo dalla quale escono i leader di due gang rivali, che si fronteggiano, coltelli alla mano, assieme ai membri delle loro bande. Jackson fa il suo ingresso e guida le due gang ad un ballo "pericoloso" con tanto di coltelli ed armi.
Il videoclip fu trasmesso per primo dal programma World Première sul canale MTV.
Fu anche il primo video mostrato nella esordiente trasmissione di video musicali della NBC Friday Night Video.
Il successo della canzone (video compreso) spingerà Michael Jackson a cercare altre collaborazioni con il mondo del Rock: Steve Stevens dei Billy Idols (per la canzone "Dirty Diana"), Jennifer Batten (che ha spesso suonato live l'assolo di "Beat It"), Carlos Santana (in "Whatever Happens"), Slash (in "Black Or White" e "Give It To Me") ed ancora Steve Lukather (in "Human Nature").
Sul resto della discografia di Jackson non mi esprimo (essendo lontano dal mondo del Rock/Metal), anche se mi piace menzionare l'ottima "Smooth Criminal" uscita nel 1988 (coverizzata nel 2001 anche da una band Alternative Metal: gli Alien Ant Farm).


IL PROSEGUO DELLA CARRIERA DI VAN HALEN
L'album 1984 avvicinò molto il successo del loro album di debutto, grazie ad una maggiore commercialità della proposta e all'utilizzo di tastiere e sintetizzatori. Fu questo il motivo che portò il singolo discotecaro "Jump" alla prima posizione delle classifiche americane, un traguardo che non fu mai più raggiunto.
Tecnicamente parlando, di spessore più elevato invece i successivi singoli "Panama" e "Hot For Teacher" che ottennero ugualmente numerosi passaggi televisivi su MTV.
Il disco rimane in seconda posizione per molti mesi preceduto solo da Thriller appunto.
Vanno ricordati altri pezzi: quale la titletrack contraddistinta da un assolo di sintetizzatore, l'aggressiva "House Of Pain" e "I'll Wait".
Tuttavia, proprio nel momento in cui la band sembrava raggiungesse l'apice del successo, David Lee Roth lasciò il gruppo. Secondo alcune teorie, David stava già lavorando al suo album solista di nascosto dalla band e pare avesse già intenzione di andarsene prima di venire allontanato come "traditore".
5150 del 1986 fa riferimento al codice usato in California per far riferimento ai malati con disturbi mentali (ma anche allo studio dei Van Halen, nonchè alla denominazione della chitarra di Eddie). Fu il primo con Sammy Hagar alla voce. "Good Enough" è un ottimo inizio e sembra un ritorno al vecchio stile ma "Why Can't This Be Love" riporta tutti con i piedi per terra grazie all'uso di tastiere e synth. Discreta anche "Why Can't", ottima la sognante "Dreams".
L'inizio di tastiera, accompagnata da un lieve arpeggio, è di quelli splendidi, molto "Jump-style" (come del resto tutta la canzone), e anche quando la song si evolve in velocità non è niente male.
Non male anche "Best Of Both Worlds" e "Love Walks In".
Nel 1988 esce OU812 che segue la falsariga del precedente alternando brani Rock/Metal (come "Black And Blue"  e "Cabo Wabo") alternati ad altri easy listening (quali "Feels So Good" e l'ottima ballad "When It's Love").
Tre anni dopo esce For Unlawful Carnal Knowledge conosciuto anche come (F.U.C.K.) che presenta diversi singoli: "Poundcake" (in cui Van Halen ricorre all'uso di un trapano elettrico per realizzare l'intro e l'assolo di chitarra), "Runaround", "Right Now" e "Top Of The World" (che ha un riff ripreso da quello finale della hit Jump).
Ottima la trascinante "Judgement Day", l'epica "Pleasure Dome" e "The Dream Is Over".
Balance del 1995 chiude la carriera (almeno a medi/alti livelli) della band ed è l'ultimo disco con alla voce Sammy Hagar.
In disco è ricordato principalmente per via del singolo "Can't Stop Loving You", altri singoli sono "Amsterdam", "Not Enough"e "Don't Tell Me (What Love Can Do)".
L'abisso per la band (con seguente scioglimento) arriverà con Van Halen III del 1998 e con A Different Kind Of Truth (che però è un disco sicuramente migliore grazie a "Bullethead", "Honeybabysweetiedoll", la surreale "Stay Frosty" e soprattutto "Outta Space").


PROBLEMI DI ALCOL E DROGA PER VAN HALEN
Van Halen per gran parte della sua carriera ha lottato contro l'alcolismo e l'abuso di droghe.
A quanto raccontato ha iniziato a fumare e bere all'età di 12 anni e la dipendenza fu tale che aveva bisogno dell'alcool per andare avanti.

Van Halen: "Per sentirmi normale dovevo bermi una confezione da sei lattine di birra"

Van Halen: "Stavo pensando un attimo al perché io sia sempre così nervoso, specialmente durante le interviste, siccome ne rilascio pochissime. Per prima cosa, un sacco di gente, quando frequentavo la scuola, pensava fossi un coglione perché non avevo molto da dire. Capisci quello che intendo? Sai, ero quello silenzioso. E questo succedeva perché ero timido. Quello che fa ridere dell'intera faccenda dell'alcolismo, non era tanto il divertirsi. Non intendo biasimare mio padre, ma quando ho iniziato a suonare davanti alla gente, diventavo così dannatamente nervoso. Gli ho chiesto, 'Papà, come fai a farlo?'. E' stato allora che mi ha messo in mano sigarette e bicchiere. Ho cominciato, pensando, Oh, questo si che fa bene! E per molto tempo, ha davvero funzionato. E certo non lo facevo per spassarmela. Mi accendevo una sigaretta, bevevo e poi mi rinchiudevo nella mia stanza a comporre"

Forse uno dei punti più bassi venne raggiunto in occasione della reunion del 2004 con Sammy Hagar. Durante la data finale a Tucson, un Van Halen decisamente troppo ubriaco ruppe la propria chitarra sul palco, gettando le schegge sulla folla e poi scappando via.
L'anno successivo si separò da Valerie Bertinelli, sposata nel 1981.
Eddie entrò in un centro di riabilitazione nel 2007.
In un'intervista successiva ed ormai "pulito", la prima volta che rientrò in sala d'incisione da sobrio era "spaventato" all'idea di suonare la chitarra senza alcol in corpo, secondo quanto dichiarato alla rivista Esquire: "Mi sentivo strano senza l'aiuto dell'alcol e della droga: assumerli creava una falsa sensazione che tutto fosse più facile, che uno vada alla grande".


GLI SCANDALI INERENTI MICHAEL JACKSON
Nel 1977 cominciano a circolare voci secondo le quali Michael Jakcson stava subendo un'operazione per cambiare sesso, in seguito che stava prendendo ormoni per mantenere la sua voce da ragazzino e che era stato castrato. Tempo dopo si sparse la voce che Jackson dormisse in una camera iperbarica e che avesse tentato di acquistare lo scheletro di Joseph Merrick (l'uomo elefante).
Nello stesso periodo, Jackson iniziò a riempire la sua villa di animali esotici e manichini che, come dichiarato dallo stesso cantante alla rivista Rolling Stone, lo aiutavano a vincere la solitudine.
Un'altra operazione (questa più visibile) riguardava il colore della pelle, nera per l'intera durata della sua giovinezza, incominciò a schiarirsi di anno in anno.
Il 23 agosto 1993, mentre Jackson si trovava a Bangkok per una tappa del Dangerous World Tour, fu accusato per la prima volta di molestie sessuali su minore: Evan Chandler, dentista radiato dall'albo di Beverly Hills, lo accusò di abusi sessuali sul suo figlio 13enne Jordan .
Chandler formalizzò l'accusa in sede civile e non penale, con lo scopo di ottenere da Jackson un risarcimento in denaro.
Jackson perse alcuni suoi sponsor quali la Pepsi e fu costretto a cancellare metà delle date del Dangerous World Tour e poi a sospenderlo del tutto.
Pochi giorni dopo la fine del tour, Jackson decise di andare in una clinica di riabilitazione per sconfiggere la dipendenza da antidolorifici.
Jackson si dichiarò sempre innocente riguardo le accuse di molestie, tuttavia pagò i Chandler e pretese la sua totale estraneità ai fatti per i quali veniva accusato.
In seguito si venne a sapere di telefonate che dimostravano l'innocenza di Jackson (Chandler si lamentava perchè Michael non gli aveva prestato dei soldi).
Negli anni lo stesso Jordan Chandler denunciò suo padre per tentato omicidio.
Il 5 novembre 2009, cinque mesi dopo la morte di Jackson, il padre del ragazzo fu trovato senza vita, dopo essersi sparato con una pistola in una camera d'albergo.
Nel febbraio del 2003 fu mandato in onda Living with Michael Jackson: in una scena, si vedeva Jackson mano nella mano con Gavin Arvizo, allora 13enne malato di cancro, e il cantante ammise di aver condiviso con lui la stanza da letto, ma non il letto.
Jackson si sentì tradito dal documentario in cui veniva ritratto ciò che era successo in maniera distorta.
Dopo la messa in onda del documentario e la successiva indagine penale, il Dipartimento di Polizia di Los Angeles disse che le accuse di molestia erano infondate.
Il 19 novembre 2003, la polizia di Santa Barbara perquisì il Neverland Ranch e spedì al cantante un mandato d'arresto per presunti abusi sessuali su minori.
Jackson fu arrestato con a carico 7 capi d'imputazione per molestie su minore e due accuse per somministrazione di un agente intossicante a un 13enne.
Il 13 giugno 2005 Jackson fu assolto con formula piena da tutte le accuse. Durante il processo durato 2 anni venne fuori che la madre di Gavin, era già stata citata in tribunale per frode fiscale nei confronti dello stato.


LA MORTE DI MICHAEL JACKSON (2009)
Nonostante le grandi fortune accumulate in carriera, pare che nel 2008, Jackson fu costretto a vendere il suo ranch perchè aveva debiti per 500 milioni di dollari.
Ormai da tempo soffriva anche di insonnia e questo rendeva difficile per lui imbarcarsi in lunghi tour ma d'altro canto era uno dei modi per ripianare i suoi debiti.
Qualche tempo prima della sua morte, molte date vennero annullate e posticipate e in giro già si ventilava non stesse bene.
Il 24 giugno 2009 terminò le prove per un concerto che si sarebbe dovute tenere allo Staples Center.
Stando alle dichiarazioni del medico Conrad Murray, quella notte somministrò in più riprese alcune benzodiazepine al cantante, tuttavia quest'ultimo non riusciva ad addormentarsi, così il dottore alle ore 10.40 del mattino del 25 giugno gli mise la maschera dell'ossigeno e gli somministrò per via endovenosa l'anestetico Propofol. Dopo che Jackson si calmò e prese sonno poco dopo, Murray l'avrebbe lasciato da solo per due minuti per andare in bagno, nonostante il paziente non fosse attaccato a una flebo, che è obbligatoria per regolare la somministrazione di tali farmaci.
Ritornato nella stanza qualche minuto dopo, Murray si accorse subito che, malgrado indossasse la maschera dell'ossigeno, Jackson non respirava più. Colto dal panico incominciò a praticare la rianimazione cardiopolmonare senza successo.
Nel frattempo, come verrà dichiarato da alcune guardie del corpo di Jackson nel processo, il medico, invece di chiedere loro di chiamare subito i soccorsi, diede alle guardie indicazioni affinché queste nascondessero ogni traccia di medicinali sparsi nella camera (incluso il Propofol).
Quasi un'ora e mezza dopo, verso le 12:21, una delle guardie del corpo di Jackson chiamò finalmente un'ambulanza ma quando i soccorsi arrivarono, Jackson era già in coma e venne trasportato d'urgenza all'ospedale UCLA Medical Center di Los Angeles.
Jackson fu dichiarato morto alle ore 14:26 di Los Angeles all'età di 50 anni.
Il medico ricevette 4 anni di reclusione per omicidio colposo, pare non si pentì mai per quanto fatto nè provo rimorso.
Come accaduto già per altri nel mondo della musica, le circostanze, ritenute sospette, hanno dato origine a teorie del complotto; la principale teoria era incentrata su un presunto complotto per uccidere Jackson che sarebbe stato organizzato dai vertici della Sony Music, della Colony Capital con la complicità della AEG, che avrebbero assoldato il medico Conrad Murray per compiere l'atto, con lo scopo di guadagnare miliardi di dollari dalle vendite degli album e dallo sfruttamento dell'immagine dell'artista che la sua morte avrebbe generato.
In seguito sono incominciati a circolare sul web anche video e immagini che parlavano di come Jackson avesse potuto escogitare la sua presunta finta morte.
Quali sono i particolari di queste teorie? Pare che l'ambulanza non avesse le sirene accese mentre lo stava trasportando all'ospedale (e se ciò fosse vero, trattandosi di un'emergenza ciò sarebbe strano), in un video di Fox News dove è ripreso l'elicottero che lo stava portando all'obitorio lo si vede muoversi (è realmente così ma la cosa è talmente evidente che probabilmente sono gli sbalzi dell'elicottero o la prospettiva a dare l'illusione del movimento), il funerale è stato celebrato con la bara chiusa (in seguito sono state pubblicate le foto del suo corpo nella bara ma secondo i complottisti sarebbero fake).
Gira online anche un video dove lo si vede scendere da un furgone Coroner (sarebbe un fake della RTL tedesca, anche se i complottisti hanno confutato ciò).
Non si contano i luoghi dove sarebbe stato visto (Dubai, Parigi) o le persone che avrebbe impersonato travestendosi (Dave Dave ad esempio, un tizio ustionato dal padre all'età di 6 anni e morto nel 2018. Per l'esattezza, Dave partecipò al "Larry King Live" per parlare di Jackson ma movenze, espressione, occhi, tonalità della voce e modo di parlare fecero credere ai fans che si trattasse di Jackson in persona che parlava della sua "morte". Secondo altri Jackson avrebbe assistito anche al suo funerale, travestendosi da donna).


IL DOCUMENTARIO LEAVING NEVERLAND: LE ACCUSE DI PEDOFILIA
Nel 2019 uscì Leaving Neverland diretto dal regista britannico Dan Reed.
In esso Wade Robson, James Safechuck e le loro famiglie nonostante in passato avevano testimoniato in tribunale sotto giuramento che Jackson era innocente, ritrattano quanto da loro affermato ed accusano il cantante di aver abusato sessualmente di loro quando erano bambini.
Gli abusi da parte di Jackson sarebbero avvenuti nella sua residenza, il Neverland Ranch, in California, e nell'appartamento a Century City, California.
Pare che Robson e Safechuck venissero attirati nella sua enorme dimora californiana costruita come un enorme parco divertimenti (ma con moltissime stanze segrete e inaccessibili), e molestati ripetutamente. Secondo le testimonianze, il cantante frequentava loro e le loro famiglie, convincendoli della propria innocenza, esternando solitudine e bisogno di affetto, di compagnia giovane.
Safechuck (adescato a 9 anni, almeno così racconta) e Robson raccontano dinamiche piuttosto conclamate nei predatori pedofili: l’accattivarsi i genitori (ipnotizzati da fama e soldi), l’allontanamento progressivo dalle famiglie (una di queste venne letteralmente distrutta dagli avvenimenti), il lavaggio del cervello e l’imposizione della segretezza per evitare conseguenze, la promessa di una vita nuova.
Jackson li portava in tour, li copriva di regali (persino gioielli), li faceva sentire amati e speciali.
L'eccezionale fortuna di poterlo incontrare, frequentare, persino amare sono i motivi per cui i due non parlarono dei misfatti in passato: il rapporto che ebbero con Michael Jackson, pieno di chiaroscuri, li ha segnati profondamente ed è come se una parte di loro ancora continuasse ad amare quella celebrità che li ha usati in modi difficili da immaginare.
Che la giustizia, ai tempi, abbia chiuso entrambi gli occhi di fronte a tantissimo denaro?
Dopo questo documentario, alcune radio canadesi hanno tolto i suoi brani dalle loro rotazioni e i Simpson hanno tolto l’episodio che lui aveva doppiato.
Ovviamente tutte queste accuse andrebbero provate in tribunale (ognuno può dire ciò che vuole) però alcuni messaggi, fax, video non lasciano spazio a dubbi: il rapporto andava ben al di là di quello che poteva essere un normale adulto/bimbo.