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giovedì 18 maggio 2017

La Storia Dei Soundgarden e La Morte Di Chris Cornell

Chris Cornell con i suoi Soundgarden, aveva plasmato e forgiato il suono del Grunge negli anni 90.
Ancor prima di Nirvana ed Alice In Chains.
Il 17 maggio 2017 è stato trovato morto a Detroit.
All’improvviso e inaspettatamente, secondo quanto riferiscono fonti vicinissime al cantante che sarebbe stato trovato riverso nel bagno nell’albergo in cui si trovava e la polizia parla di un «possibile suicidio».
Il giorno precedente era stata diffusa una falsa notizia riguardante il suo decesso, notizia immediatamente smentita dal suo entourage, anche perchè lo stesso giorno Cornell si era esibito con la band nella città del Michigan.
Cornell si aggiunge a una lunga scia nera che ha sempre accompagnato il genere: Kurt Cobain morto a soli 27 anni, Layne Staley degli Alice in Chains o, più recentemente, Scott Weiland degli Stone Temple Pilots.


I PRIMI ANNI E LA CENSURA
Cornell partì da Seattle (dove Chris era nato, da famiglia piuttosto problematica) per conquistare il mondo.
Famiglia problematica perchè i suoi genitori si separano e Cornell ne soffre molto, si deprime ma poi la musica renderà meno dolorosa la sua gioventù.
In questa trasformazione non si può non menzionare l'etichetta Sub Pop, grazie alla quale il Grunge diverrà un fenomeno planetario.
I Soundgarden si formano nel 1984.
L'EP d'esordio arriva nel 1987 ma il primo full "Ultramega OK" esce l'anno successivo, mettendo meglio in luce l'essenza dei Soundgarden: musica pesante ma cupa con spruzzatine Punk.
Il disco, nonostante la produzione indipendente, ebbe buoni numeri di vendite, anche se ancora non riuscì a rendere su disco l'energia sprigionata dal gruppo durante i concerti.
Pezzi come Incessant Mace e Beyond the Wheel sono molto potenti, mentre Head Injury e Nazi Driver spiccano per i testi.
I due pezzi 665-667 sono una parodia del numero del male, 666, utilizzato fortemente all'interno delle tematiche dei gruppi Metal: secondo la band, anche i numeri immediatamente prima e dopo 666 dovrebbero avere lo stesso "potere".
Nel 1989 realizzano il primo album per una major (la A&M Records), "Louder Than Love", un album Hard Rock cupo e trainato da pezzi quali Loud Love (primo singolo estratto) e Get On The Snake.
Iniziano anche i primi problemi con la censura, per via di brani spinti come Big Dumb Sex e Full On Kevin's Mom.
Il bassista Hiro Yamamoto (che ha contribuito notevolmente nella composizione dei brani) lascia il gruppo ed è sostituito da Jason Everman, ex chitarrista dei Nirvana, che viene cacciato appena si conclude il tour, probabilmente per la sua abitudine di spaccare i suoi strumenti in quasi ogni concerto, facendo comunque in tempo ad apparire nei video di Loud Love e Hands All Over.
La scelta sul nuovo bassista ricade su Ben Shepherd.
Dopo il tour la band pubblica il loro primo live, Louder Than Live, un home video girato in bianco e nero e in modo molto underground, e con lo stesso titolo verrà stampato un disco in 1000 copie ritenuto rarissimo.


L'INCONTRO CON ANDREW WOOD E L'OVERDOSE FATALE
In questo periodo conosce e condivide un appartamento in affitto con Andrew Wood dei Malfunkshun che ai tempi andava in clinica per disintossicarsi dalla cocaina ed eroina.
Nonostante le due band siano in competizione, ciò non impedisce a Chris e Andy di diventare presto amici, e di creare in breve tempo un fortissimo rapporto.
Nella quotidianità dei due ragazzi nasce una specie di rito: ognuno dei due registra una canzone al giorno, con un registratore a quattro tracce, e poi la fa ascoltare all’altro, di ritorno dal rispettivo turno di lavoro.
Spesso, più che una canzone è un’idea di canzone.
In alcune serate casalinghe, Chris lo osserva incredulo mentre disegna le copertine con precisione certosina, riportando accuratamente date, strumenti utilizzati, e luoghi di incisione.
Chris è spettatore anche del lato meno bello dell’amico: le crisi d’astinenza.
È lì con lui quando lotta con i demoni dello shot in vena, quando si contorce con la sua scimmia, quando non sa che farsene di quelle gambe, di quelle braccia, di quel corpo che all’improvviso diventa troppo pesante.
Wood morirà a 24 anni, nel 1990, per un'overdose di Eroina.


IL SUCCESSO NEGLI ANNI 90
Dopo le buone prove degli anni’80, Chris e gli altri esplosero nel fatidico 1991, quando uscì "Badmotorfinger" con Outshined o Rusty Cage, veri manifesti del genere.
Grazie ad un Thayil indiavolato con la sua chitarra tagliente e piangente e con gli acuti altissimi di Cornell a fare da "contorno" (e che contorno!).
Come non citare la controversa Jesus Christ Pose, canzone di 6 minuti tra le più dure della band, accompagnata da un video che fece molto discutere rischiando seriamente la censura da parte di MTV (video e testo apertamente criticato per i suoi simboli anticristiani).
Nasce anche un progetto parallelo Temple Of The Dog, un supergruppo che Cornell stesso aveva varato in memoria dell'amico Andrew Wood, cantante dei Malkfunkshun e Mother Love Bone, morto per overdose di eroina, e che univa due membri dei Soundgarden (Cornell e Cameron) più i Pearl Jam, loro eterni amici.
Anche se l'esplosione definitiva nell’orbita mondiale, giungerà tre anni dopo con "Superunknown": Black Hole Sun, con l’annesso video surreale e nero (che immagina la fine del mondo e vede il sole diventare un buco nero) diventa la canzone per eccellenza della band che inizia a girare tutto il pianeta con tour estenuanti e infiniti.
Come non citare la psichedelica Like Suicide o Head Down o l'oscura Mailman.
O la  tristissima Fell On Black Days, canzone tra le più intense mai scritte da Cornell.
Alla fine, Chris inizia a litigare con Thayil: vuole cambiare genere e spostarsi sul Pop elettronico, mentre l’altro rimane legato alle sonorità più dure e ortodosse.


CARRIERA SOLISTA ED AUDIOSLAVE
E dopo "Down On The Upside", lascia la band dando il via alla sua carriera solista: capelli corti e vestito alla moda, Cornell arriverà a dire «Il Rock è morto, meglio la disco» in un’intervista del 2009: una svolta che molti fan non gli perdoneranno.
Ma, alla fine, Chris, alla morte del Rock non crederà troppo nemmeno lui.
Tra i suoi altri progetti da menzionare gli Audioslave, supergruppo con Tom Morello e Zack De La Rocha che aveva sciolto i Rage Against The Machine.
Il momento della verità per la band è l'uscita del singolo "Cochise" (2002), dedicato al capo indiano.
Il pezzo gira bene sulle radio americane e poi va in rotazione su MTV; a breve segue la pubblicazione dell'album di debutto, "Audioslave": un disco che ha soprattutto il merito di restituire alla scena Rock mondiale quattro protagonisti imprescindibili.
Il singolo, Like A Stone, Gasoline, I'm The Highway,  Show Me How To Live, What You Are sono buoni pezzi.
Comunque la maggior parte della critica storce il naso, accusandoli di non avere personalità ma di essere soltanto la somma delle melodie vocali di Cornell e la musica dei RATM, il pubblico risponde con entusiasmo.
Ad azzittire i critici più feroci e le frequenti voci sulle tensioni interne alla band contribuisce poi un notevole e inaspettato affiatamento del quartetto sul palco.
La primavera del 2005 segna il ritorno (col botto) della band.
Dopo la pubblicazione del secondo album, "Out Of Exile", il 25 maggio sono la prima Rock band statunitense della storia ad esibirsi a Cuba.
Il disco, a differenza del suo predecessore, viene nel frattempo accolto caldamente dalla stampa specializzata grazie a Be Yourself, Your Time Has Come, Doesn't Remind Me, Out Of Exile e Doesn't Remind Me.
Lasciati gli Audioslave per dissidi nel 2007, tornerà a suonare con gli amici dei bei tempi: i Soundgarden si riformano, anche se con scarsi risultati (King Animal uscito nel 2012.
A metà Gennaio 2017, è saltata fuori una reunion anti-Trump con qualche data live per gli Audioslave.
Concerti che hanno messo in forma una band davvero sottotono, condita da un’imbarazzante esibizione di Cornell e che lascia freddo anche il pubblico
Persino la band sembra accorgersi dell’evidente difficoltà del cantante, supportandolo con cori (stonati!) che rendono l’esibizione ancora più imbarazzante.
Poi arriviamo a maggio 2017 dove come detto Cornell si esibisce con i Soundgarden a Detroit, poi il giorno dopo viene trovato morto in bagno.
Due poliziotti hanno riferito di aver trovato il corpo di Cornell con una fascia intorno al collo quindi si parla d'impiccagione.

martedì 16 maggio 2017

La Storia Di Iggy Pop e Degli Stooges: Eccessi, Droga, Alcool, Risse

"Come sono sopravvissuto? Avevo sviluppato anticorpi micidiali"

James Jewel Osterberg, meglio conosciuto come Iggy Pop, è un'icona del Rock/Proto-Punk selvaggio.
Strafatto di droghe (LSD, Eroina, Crack, Cocaina) e perennemente a torso nudo: un'animale da palcoscenico. Nato nel Michigan, il 21 aprile 1947 da padre inglese e madre americana, inizia a farsi conoscere nel 1964 quando entra a far parte degli Iguanas, come batterista. Qui inizia a farsi chiamare Iggy Pop: Iggy è l'abbreviazione di Iguana, mentre Pop deriverebbe dal cognome di un tossicodipendente amico del cantante (Jimmy Popp). Si trasferisce poi a Chicago e torna pieno di idee e di risorse a Detroit, ispirato da un fantasmagorico concerto dei "Doors", forma gli "Psychedelic Stooges" con Ron Asheton dei Chosen Few. Iggy Pop canta e suona la chitarra, Ron Asheton è al basso e in seguito si unisce il fratello Scott alla batteria. Ron e Scott sono due delinquenti di periferia che avevano perso il padre. Il gruppo debutta ad Ann Arbor nel 1967 durante la notte di Halloween.
Iggy, con una camicia da notte e una parrucca ‘robotica’, creata incollando delle strisce di stagnola su di una cuffia da bagno, sedeva sul pavimento strimpellando un ukulele, di cui ogni corda era intonata sulla stessa nota, prima di iniziare a fare del Noise sperimentale con un theremin, un aspirapolvere e l’Osterizer, un frullatore scassato riempito a metà d’acqua in cui era inserito un microfono.
Dietro di lui, la band iniziò a colpire con pesanti droni, in modo da trasformare lo show un evento rumoroso, tossico e impazzito che alcuni pezzi grossi del Michigan, presenti alla serata, non scordarono per un po’.

John Sinclair, dirà: "Non avevo mai assistito a nulla del genere, non so se ci fossero 20 persone li dentro, fu terrificante, pensavo soltanto “Oh Gesù, sentiranno questo baccano ovunque in città!” "

Nel frattempo alla band si unisce Dave Alexander al basso, Asheton va alla chitarra mentre Iggy continua a cantare, sviluppando sempre di più le sue doti di vero e proprio showman, mentre il gruppo inizia a farsi chiamare semplicemente "The Stooges".
Nel 1968 in un club chiamato Mothers, nella piccola cittadina di Romeo, in Michigan, Iggy cominciò lo show sbattendosi una donna fra il pubblico. Ritornò sul palco e inarcò la schiena, contorcendo il suo corpo. Si tirò giù le braghe e tirò fuori il pene.
Le autorità locali affollavano il locale, ma invece che ricoprire quel pazzoide nudo che si stava appena facendo conoscere (com’erano le loro iniziali intenzioni), si limitarono ad arrestare il performer.
Con la formazione della band, Iggy Pop attraversa la sua prima brutta crisi a causa di problemi con l'eroina, fortunatamente risolti grazie alle cure dell'amico David Bowie, il quale con gesto di grande amicizia lo aiuta anche a registrare "Iggy And The Stooges" e "Raw Power" a Londra 2 anni dopo.

Iggy Pop: "Lui mi ha fatto risorgere. Il nostro rapporto di amicizia ha fatto sì che io mi salvassi da un annichilimento professionale e magari anche personale. Tantissime persone provavano curiosità per quello che io facevo, ma solo lui aveva veramente qualcosa in comune con me, era l'unica persona cui quello che facevo piaceva veramente, con cui potevo condividere quello che facevo. E anche l'unico che avesse davvero intenzione di aiutarmi, quando sono stato in difficoltà. Mi ha fatto davvero del bene"

Il disco d'esordio "Stooges", si apre con 1969 penetrante e accattivante col suo ritmo boogie.
Iggy canta volutamente distaccato, provocatoriamente assente, limitandosi a interpretare uno stile classico senza eccessi, senza rabbia. I Wanna Be Your Dog rappresenta l’inno primordiale del Rock, tre semplici accordi che rimarranno nella storia della musica. L’assolo di Asheton chiude con lungimiranza tre minuti tra i più sconvolgenti di sempre della storia.
We Will Fall spezza il ritmo e di fatto fa da spartiacque del disco. Il suo lento incedere, la sua trama diabolica ci precipita in un’atmosfera da messa nera, da rito satanico.
Il contrasto con un testo che narra di un incontro che porterà amore rende ancora più inquietante il pezzo. No Fun è altro manifesto della musica Rock, anzi di quella Punk.
Iggy canta il malessere di una generazione che se ne frega del free-love e del movimento Hippy e di Woodstock e di tutto il resto. Real Cool Time è un’altra orgia sonora primordiale.
Riff ripetuti ossessivamente, batteria che pesta precisa e puntuale, Iggy che ripete almeno 5-6 volte la frase “I say we will have a real cool time tonight” e l’ennesimo assolo stupendo di Asheton che chiude il pezzo. Ann parte lenta, romantica perchè si tratta di una d’amore, prima di diventare violentissima: batteria che si trasforma in martello pneumatico e chitarra che crea una distorsione paurosa.
Not Right segue lo schema ormai solito senza scadere nel ripetitivo: riff micidiale che accompagna le acrobazie stilistiche impeccabili di Asheton. Little Doll è una perversa canzone sessuale.
L'anno successivo esce Fun House. L'album non ebbe un buon riscontro di vendite, anche se ricevette comunque un buon impatto a livello underground. Il disco viene composto con Iggy strafatto di LSD più che mai. Il pezzo Down On The Street verrà pubblicato come singolo nello stesso mese di pubblicazione dell'album, e raggiungerà una posizione in classifica più alta dell'album stesso.
Loose e Dirt ma in generale tutto l'album verranno di molto rivalutati con il passare del tempo.


ABUSI DI DROGA
Gli abusi che Iggy inflisse al suo corpo sono leggendari, ma secondo Ben Edmonds, che più tardi divenne un redattore della rivista Creem, la carriera di Iggy come autolesionista iniziò durante uno show all’Ohio Wesleyan University: “Raccolse un frammento di una bacchetta del batterista e cominciò a graffiarsi il petto senza pensarci troppo. Sembrava aumentasse la pressione a ogni colpo, poiché subito erano ben visibili delle escoriazioni che, poco dopo, iniziarono a perdere rivoli di sangue che correvano lungo il suo torace". Una scena raccapricciante, che per Edmonds divenne ancora più sconcertante quando Iggy indossò una t-shirt bianca dopo il concerto: il sangue del cantante traspariva sotto il tessuto. In un'altra occasione (1970), ricorda Alan Vega: "Stava per cantare e semplicemente vomitò tutto quanto". Più tardi, durante lo stesso leggendario concerto al club Ungano’s di New York, Iggy tirò fuori il suo pene e l’appoggiò su un amplificatore.
E, in quello che è probabilmente il suo momento più bizzarro sul palco, afferrò il volto di Geri Miller, una delle superstar di Andy Warhol, e trascinò lungo il pavimento lei e la sedia di metallo su cui era seduta. L’anno successivo, durante uno show all’Electric Circus di New York, ricordando le prodigiose doti di Iggy nel vomitare, Miller lo provocò: “Vogliamo vederti sboccare”. Senza esitare Iggy le vomitò tutto addosso.
Invece al Goose Lake International Music Festival, pare che girasse droga gratis per tutti.
Ma gli organizzatori speravano di tenere Iggy sotto controllo. Gli era stato proibito di fare stage diving, con la sicurezza disposta sul palco per tenerlo lontano dalla folla e una recinzione di legno eretta tra lui e il pubblico. Frustrato da tali limitazioni, Iggy cominciò a gridare "abbattetele!".
Gli spettatori, che probabilmente erano in cerca di una scusa per scatenarsi, iniziarono a strappare assi di legno per distruggere la barriera. Nella confusione, il bassista Dave Alexander, fatto e terrorizzato, andò in panico e non fu più in grado di tenere il ritmo.
La canzone s’interruppe e Iggy, furibondo, licenziò Alexander immediatamente dopo lo show.
I clienti abituali del Rodney Bingenheimer’s English Disco di Los Angeles raccontavano che Iggy stesse chiedendo a un promoter newyorkese una ricompensa da un milione di dollari per suicidarsi dal vivo sul palco del Madison Square Garden. Iggy voleva ammazzarsi durante lo show di capodanno all’Academy Of Music di New York. Alla fine, Iggy non si uccise durante lo show, nonostante lanciasse strani annunci ad ogni canzone, come su Heavy Liquid, mandando in confusione la sua band.
La notte precedente al concerto degli Stooges ad Atlanta (1973), Iggy era talmente fatto da perdere i sensi nei cespugli affianco al Days Inn, per poi spararsi un po’ di speed prima di salire sul palco.
A metà performance, si ritrovò di fronte un gorilla peloso (era Elton John travestito), che percepì come un’allucinazione, se non qualcosa di molto peggio: "Mi sentivo come: “Oh mio dio! Cosa faccio ora? Non avrei potuto lottare contro di lui: mi reggevo malapena in piedi".
Nello stesso anno, un amico di Bebe Buell gentilmente offrì a Iggy una striscia di polvere bianca prima del suo spettacolo al Kennedy Center (era in realtà Fenciclidina=PCP).
A prima vista, la cocaina e la polvere d’angelo si somigliano, soprattutto agli occhi di un tossico strafatto. La PCP immobilizzò Iggy, tuttavia lui insisteva che lo show sarebbe potuto andare avanti.
Gli Stooges suonarono la musica di Raw Power per circa 15 minuti prima che il cantante fosse trascinato fuori. La genesi di quest'album risale al 1971 ed anche qui c'è lo zampino di Bowie.
Dal disco come singolo viene estratto Seach And Destroy, la titletrack invece è pubblicata come 45 giri in Giappone. Anche questo album ebbe un successo commerciale praticamente nullo.


LA RISSA CON LA GANG SCORPIONS E LO SCIOGLIMENTO
Considerati all’inizio sporchi, oltraggiosi, stonati, incontrollabili e, quindi, anche pericolosi, Iggy e la sua band scorazzarono per tutta l'America ma come era facilmente immaginabile il tutto non durò molto. Infatti per gravi problemi di droga, gli "Stooges" si sciolgono nel 1974 dopo l'ultima apparizione in febbraio al Rock&Roll Farm conclusasi con una rissa tra la band e un gruppo di motociclisti del posto, venne indetto l'ultimo show al Michigan Palace prima dello scioglimento.
La Rock&Roll Farm a Wayne, in Michigan, era il bar della gang chiamata Scorpions, e non si stavano proprio divertendo a guardare il tizio che stava sul palco vestito con un body.
Dimostrarono il loro malcontento lanciando uova contro Iggy, che immediatamente si lanciò sulla folla, subito fermato da un pugno sferrato da un biker. La band fu portata bruscamente fuori, e durante l’apparizione alla stazione radio WABX, Iggy sfidò gli Scorpions a presentarsi al prossimo show degli Stooges al Michigan Palace di Detroit, che sarebbe anche stato il loro ultimo.


LA DROGA CONTINUA A FARLA DA PADRONE
Dopo lo scioglimento del gruppo, Iggy attraversa un periodo di disintossicazione ma ritorna subito a drogarsi dopo poco quindi a dare scalpore con le sue "performance" da vero rocker nichilista e autodistruttivo. Famosa, ad esempio, è rimasta la sua distruttiva apparizione al programma televisivo inglese "So It Goes", risoltosi in un tale caos che i dirigenti furono obbligati a non mandarla in onda.
Oppure si racconta ancora di quel concerto a Cincinnati durante il quale il cantante trascorse quasi tutto il tempo tra il pubblico, tornando solo alla fine sul palco completamente cosparso di burro d'arachidi. Per non parlare delle ferite auto-inflitte, cioè esibizioni in cui si contorceva sul palco tagliandosi il torace fino a sanguinare. Iggy arrancava per Los Angeles dopo la rovina degli Stooges, quando mise in scena il suo primo concerto solista al Rodney Bingenheimer’s English Disco, con una performance che chiamò The Murder Of A Virgin: "Volete vedere il sangue?", chiese Iggy alla folla, che a sua volta ululò affermativamente. Poi, incitato da Iggy, il chitarrista Ron Asheton, che indossava un’uniforme nazista, cominciò a frustare Iggy ripetutamente. Iggy cominciò ad insultare con epiteti razzisti uno spettatore di colore, sperando di provocarlo e di riuscire ad accoltellarlo con il coltello da cucina che si era portato sul palco, ma non riuscì nel suo intento.
Così chiuse il concerto intagliandosi una X sul petto. Dopo l'iniziale tentativo fallimentare di intraprendere una carriera solista e con una dipendenza che lo stava distruggendo, Iggy si rivolse all’istituto neuropsichiatrico della UCLA sperando di ripulirsi, o almeno di togliersi la polizia dalle calcagna per un po’.

David Bowie: "Marciammo verso l’ospedale con un carico di droga per lui, non stava bene; questo era tutto ciò che sapevamo. Pensammo che dovessimo portargli qualche droga, dato che probabilmente non ne faceva uso da qualche giorno" 
Gli infermieri di Iggy declinarono il regalo, dicendo grossomodo: "Lasciate le droghe all’ingresso dell’ospedale"


CARRIERA SOLISTA
Nel 1977 Iggy Pop si trasferisce con Bowie a Berlino dove pubblica i primi due album da solista, "The Idiot" e "Lust For life", due successi rimasti a lungo nelle classifiche e molto amati dai fan.
Le condizioni psico-fisiche di Iggy Pop peggiorano sempre più, a causa dell'abuso di alcol e droga, tale da compromettere seriamente la sua carriera.
The Idiot concentrato in circa 40 minuti di inferno, "Nightclubbing" è quasi un Blues, "Baby" una ballata sfocata e drammatica, "Little China Girl" è sensuale.
"Dum Dum Boys" è la ruvida dichiarazione d'amore verso un gruppo di disadattati guardati con diffidenza e, per questo, oggetto di contrastante attrazione per la massa. La voce di Iggy Pop si fa strafottente, sfoderando l'antico senso di superiorità e indifferenza al pensiero dei più.
Registrato e mixato in soli otto giorni, Lust For Life invece è un disco aggressivo che compendia al meglio l'altra faccia del "nuovo" Iggy rispetto a quella decadente dell'esordio solista.
The Idiot era un tuffo nel suono elettronico, invece Lust For Life si destreggia magistralmente fra Garage Rock, influenze Glam ed intuizioni Post Punk. La title track rimane nella storia, idem "The Passenger".
Poi, in anticipo sui tempi: il proto Synth Pop è evidente in "Tonight" (poi rifatta da Bowie nell'omonimo disco del 1984) col pulviscolo etereo delle tastiere e il Punk distorto e drogato di "Neighborhood Threat". Buona anche"Sweet Sixteen", la Glam "Success" e la ritmata "Some Weird Sin". Nel 1979 compare completamente nudo sulla copertina di "Little Caesar".
New Values, disco successivo, non ottiene i riscontri commerciali sperati (soltanto numero 180 a Billboard), con la sola eccezione di Australia e Nuova Zelanda dove, grazie anche a una straordinaria performance televisiva in cui l'Iguana mette letteralmente a ferro e fuoco lo studio di "Countdown".
La striscia positiva di dischi solisti si arresta però bruscamente con Soldier del 1980.
Se nei precedenti Iggy aveva messo in mostra una certa maturazione artistica, qui invece, anche per una serie di errori e di scelte suicide in sede di produzione, il risultato finale è piuttosto deludente.
Soldier è un disco confuso e senza idee che si rifà al Punk anni 70.
Passano 5-6 di preoccupante buio interiore quando, nel 1986, il solito David Bowie, oltre a produrgli l'album Blah, Blah, Blah, lo aiuta anche a tirarsi fuori per l'ennesima volta dalla droga.
Negli anni '90 Iggy continua ad offrire esibizioni live sempre indimenticabili, anche se il livello della sua musica, a detta dei fan e dei critici, è sicuramente di livello inferiore rispetto agli anni d'oro.
I dischi continuano ad uscire imperterriti ma non lasciano il segno.
Come artista si dedica anche al cinema, contribuendo alla colonna sonora del film "Trainspotting", successo commerciale spaventoso.


LA MORTE DEI FRATELLI ASHETON
Nel 2009 viene a mancare il chitarrista Ron Asheton, stroncato da un infarto. Cinque anni dopo, nel 2014, sarà la volta di suo fratello Scott (anche per lui infarto).
Iggy Pop: "Il mio caro amico Scott Asheton è scomparso la scorsa notte. Scott era un grande artista, non ho mai sentito nessuno suonare la batteria con tanto sentimento quanto lui. Per me era come un fratello. Lui e Ron hanno lasciato una grande eredità al mondo.  Gli Asheton sono sempre stati e continueranno ad essere la mia seconda famiglia. Il mio pensiero va a sua sorella Kathy, sua moglie Liz e sua figlia Leanna, che era la luce della sua vita"

Iggy Pop (oggi): "Ora la mia droga è solo un buon vino e la polvere bianca è solo zucchero"

domenica 7 maggio 2017

Le Copertine Più Censurate Della Musica Rock e Metal

Nella storia del Rock e del Metal, sono innumerevoli le copertine censurate per via di riferimenti espliciti a guerra, sesso, alcool, per non parlare delle accuse di messaggi subliminali e riferimenti satanici.
Senza scordarci di offese a una determinata religione ed immagini splatter/gore/violente.
Ci sono state poi copertine censurate per strani scherzi del destino, essendo uscite contemporaneamente durante eventi tragici (tipo l'attentato alle torri gemelli del 2001) ed altre per strani motivi (figlie dell'epoca proibizionista, in cui sono uscite).
Impossibile fare un resoconto completo ma ci soffermeremo sulle più note.


THE BEATLES - YESTERDAY AND TODAY (1966)
In Yesterday And Today i 4 di Liverpool spiazzarono fan ed opinione pubblica con una delle cover più controverse di sempre.
Si tratta della “Butcher Cover”, nella quale John, Paul, George e Ringo (“Chi sono i quattro apostoli?” Chiedetelo alla svitata in abito da suora Deloris Van Cartier / Suor Maria Claretta) venivano immortalati con camici bianchi da macellai accompagnati da interiora varie e teste di bambole.
Nel 1966, questa copertina terrorizzò una buona parte di opinione pubblica.
Molti però trovarono anche molti collegamenti alla leggenda del “PID” (Paul Is Dead, caproni), come la presenza di una dentiera che simboleggiava i denti persi dal “primo” McCartney nell’incidente fatale o come l’ora segnata dall’orologio al polso del “Macca” che segnava l’ora esatta della presunta morte.
Il disco così pubblicato venne ritirato (sebbene qualche copia venduta all’asta anni dopo) e rimesso in commercio con una copertina diversa.


THE MAMAS AND THE PAPAS - IF YOU CAN BELIEVE YOUR EYES AND EARS (1966)
La copertina dell’album di debutto dei The Mamas And The Papas (If You Can Believe Your EyesAand Ears) venne censurata perchè i quattro membri della band erano stipati in una vasca da bagno (con Michelle Philips sdraiata sugli altri tre). 
Ma il vero motivo è che venne scattata in un bagno, la foto infatti includeva un water, grande tabù per l’epoca. 
Il water fu prima coperto con una scritta e poi cancellato completamente.


ROLLING STONES - BEGGARS BANQUET (1968)
I bagni, tabù nel 1966, lo sono rimasti anche negli anni successivi. 
Tant'è vero che l’etichetta degli Stones rifiutò l’immagine del muro di un bagno pieno di graffiti (foto scattata in una concessionaria Porsche di Los Angeles) di Beggars Banquet e la rimpiazzò con un'anonima copertina bianca con scritte in corsivo a ricordare un invito formale. 
L’album fu rimandato per mesi e la cover originale “venne a galla” solo negli anni ’80.


THE JIMI HENDRIX EXPERIENCE - ELECTRIC LADYLAND (1968)
Sulla copertina della versione inglese di Electric Ladyland erano raffigurate una ventina di ragazze mezze nude.
In seguito venne sostituita con la classica foto rosso/gialla ritraente Hendrix.


JOHN LENNON & JOKO ONO - TWO VIRGINS (1968)
Nell'esplicito Two Virgins, John e Yoko ritrassero sè stessi con un autoscatto, ed usarono l'appartamento di Ringo Starr per le foto. 
Molte copie dell'album furono confiscate (30.000 solo in New Jersey ) e molti negozi incominciarono a vendere il disco in una busta di cartone marrone.
Il vinile versione "mono" è valutato £3.000 ma all'asta la valutazione sale di molto.


FRANK ZAPPA - WE'RE ONLY IN IT FOR THE MONEY (1968)
Il design della copertina di We're Only In It For The Money, ideato da Cal Schenkel, era un'evidente parodia della copertina di Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band dei Beatles, uscito l'anno precedente. 
Frank Zappa telefonò addirittura a Paul McCartney per chiedergli il permesso di usare l'immagine, il quale gli rispose di rivolgersi all'ufficio gestioni manageriali dei Beatles. 
Pur tuttavia la casa discografica, per paura di avere problemi legali relativi al copyright, pretese che la foto venisse inserita solo all'interno del disco.


BLIND FAITH - BLIND FAITH (1969)
Il supergruppo di Eric Clapton-Steve Winwood non ha avuto un nome fino a quando non ha dovuto scegliere la cover per il loro album: Blind Faith.
La foto scattata da Bob Seidemann ovvero una ragazza di 11 anni senza maglietta,  un ritratto giocato sul contrasto tra la sua innocenza e il giocattolo tecnologico nelle sue mani. 
Secondo la modella Mariora Goschen le fu promesso un cavallo per posare per la copertina e che invece dovette accontentarsi di 40 sterline. 
Negli Stati Uniti, l’immagine di un’adolescente in topless provocò indignazione e la casa discografica ne dovette fare una versione con una foto della band.


ALICE COOPER - LOVE IT TO DEATH (1971)
Il dito di Alice Cooper che sbucava dai pantaloni della copertina di Love It To Death fu considerato "fallico" quindi osceno: venne censurato.
Era un braccio ma poteva essere scambiato per il membro maschile: venne censurato tutto il braccio.


LED ZEPPELIN - HOUSES OF THE HOLY (1973)
Quella di Houses Of The Holy, da alcuni, viene considerata una delle copertine più belle di sempre, tuttavia venne censurata in alcune versioni (con le nudità delle bambine nascoste).


DAVID BOWIE - DIAMOND DOGS (1974)
L'immagine presente su Diamond Dogs mostra un ritratto di David Bowie (in versione mezzo-cane) realizzato da Guy Peellaert.
Nella versione completa si vedevano chiaramente i genitali della "creatura": per evitare problemi, il dipinto fu corretto ad aerografo per la copertina dell'album.
Questo disco con la cover originale vale più di 1.000 dollari.


ROXY MUSIC - COUNTRY LIFE (1974)
Country Life, mostrava due ragazze semi nude in primo piano stagliate su una vegetazione quasi ricostruita. 
Volutamente provocatoria e ambigua, sembra essere una versione meno chic delle copertine patinate dell’omonima rivista Country Life di cui il cantante e tastierista Bryan Ferry era avido lettore. 
Passata sotto le forbici della censura che eliminarono del tutto le due girls provocanti.


UFO - FORCE IT (1975)
Per il loro quarto album Force It, gli UFO scelgono una copertina forte e assolutamente geniale. 
Si vede un bagno, con rubinetti e tubature come se piovesse, e una vasca, al cui interno vi sono due persone intente a fare l’amore. 
Per anni si sono fatte ipotesi sul sesso dei due, che poi si sono dimostrati essere un uomo e una donna realmente impegnati nella vita quotidiana. 
Come facilmente immaginabile, la copertina finì vittima della censura. 
A sparire fu la coppia di fuoco, lasciando spazio all’asettico bagno che, francamente, restituisce ben poco del sex appeal della versione originale.


PINK FLOYD - WISH YOU WERE HERE (1975)
Realizzata da Storm Thorgerson, la copertina di Wish You Were Here fu ritirata da molti negozi perché considerata "violenta".
Alla base di ciò la presenza di un uomo d'affari che prende fuoco.


SCORPIONS - VIRGIN KILLER (1976) & LOVEDRIVE (1979)
Virgin Killer rappresentava una ragazzina nuda le cui parti intime venivano nascoste solo da una ipotetica crepa in uno specchio, mentre a Lovedrive si contestava il seno nudo della donna in copertina.
Entrambe le copertine vengono comunque rimpiazzate e si può tornare a parlare serenamente di musica.
La ragazzina di Virgin Killer viene sostituita da una normalissima foto della band in quegli anni, mentre su Lovedrive viene riportato uno scorpione.


LYNYRD SKYNYRD - STREET SURVIVORS (1977)
Il quinto album degli Lynyrd Skynyrd venne pubblicato il 17 ottobre 1977; tre giorni dopo l’aeroplano della band si schiantò in Mississippi. 
Morirono 3 membri tra cui il leader RonnieVan Zant. 
La cover, per uno strano scherzo del destino, ritraeva la band con alle spalle delle fiamme: diventò di cattivo gusto. 
I superstiti non cambiarono il titolo Street Survivors (anch’esso problematico, in effetti), ma misero un semplice sfondo nero al posto della foto.


QUEEN - FAT BOTTOMED GIRLS/BYCICLE RACE, 1978
Dopo aver girato un video con decine di cicliste nude, i Queen furono costretti a censurare la copertina del doppio lato Fat Bottomed Girls/Bycicle Race che vedeva in primo piano il fondoschiena di una ragazza castana adagiato sul sellino. 
Era la vincitrice della corsa. 
La scelta fece scalpore e le edizioni successive uscirono con un paio di slip rossi a coprire le terga. 


FUNKADELIC - THE ELECTRIC SPANKING OF WAR BABIES (1981)
La Warner non volle far uscire The Electric Spanking Of War Babies dei Funkadelic come doppio disco.
L’etichetta non apprezzava la cover di Pedro Bell, che rappresentava una donna nuda all’interno di una navicella spaziale fallica. 
Tutto fu quindi coperto da una grande macchia verde e il messaggio “Oh Guarda! La cover che “LORO” erano troppo SPAVENTATI per stampare!”.


ROGER WATERS - THE PROS AND CONS OF HITCH HIKING (1984)
La copertina di The Pros And Cons Of Hitch Hiking di Roger Waters (Pink Floyd), ritraeva una fotografia nuda dell'attrice e modella Linzi Drew.
Questa foto, neanche a dirlo, creò molte polemiche: in alcuni stati comunque, il disco fu pubblicato con l'immagine censurata.


BLACK FLAG - FAMILY MAN (1984)
Sebbene il carattere fumettistico dell artwork Family Man alleggerisca la scena, ci sarebbe da capire come e perchè è venuto in testa a una band statunitense come i Black Flag di rappresentare in copertina un uomo con la sua famiglia mezzo macellata di fronte, che si punta una pistola alla tempia...tra l'altro nel giorno dell’assassinio di John F. Kennedy.
Ad alcuni in seguito è venuto il sospetto che il disegno rappresentasse qualche fantasia malata del chitarrista, Greg Ginn, dopo le  accuse che pesavano su di lui, riguardo presunti abusi sui figli della ex-moglie.


DEAD KENNEDYS - FRANKENCHRIST (1985)
Frankenchrist è il terzo album della Punk band Americana. 
Qui non si tratta della copertina ma fu il poster contenuto all'interno della copertina del disco ad essere oggetto di censura. 
Il dipinto di H. R. Giger Landscape o Penis Landscape è un serie in fila di genitali maschili e femminili. Non poteva passare inosservato e la Alternative Tentacles, casa produttrice dello stesso gruppo che rischio il fallimento a seguito del fatto, fu salvata dai fans. 
I componenti del gruppo vennero condannati a 14 mesi di carcere (evitati con la condizionale) e al pagamento di 2.000 dollari di multa. 
Nonostante la versione censurata non contenesse più alcuna immagine oscena, l'album venne tolto da molti negozi. 


BON JOVI - SLIPPERY WHEN WET (1986)
La copertina dell'album Slippery When Wet finì subito sotto gli occhi dei riflettori.
Le numerose frequentazioni di uno strip club di Vancouver durante il periodo di registrazione dell'album (il Number 5 Orange) dove le ragazze (oltre a spogliarsi) giocavano con acqua e sapone, avevano fatto balenare l'idea giusta per lanciare l'album alla grande.
Il titolo vuol dire "scivolose se bagnate".
La foto però non poteva sfuggire alla rigida censura americana e al terribile Parents Music Resource Center (capeggiato al tempo dalla moglie di Al Gore, Tipper Gore).
Ecco quindi che per evitare guai e cause lunghe e costose, il gruppo decise per una foto molto più tranquilla: una busta della spazzatura sul quale il cantante Bon Jovi scrisse con le sue mani la scritta Slippery When Wet.


GUNS 'N' ROSES – APPETITE FOR DESTRUCTION (1987)
Il 21 luglio 1987 esce Appetite For Destruction, che da subito fa scalpore non solo per la musica, ma anche per la copertina tratta da un quadro del pittore Robert Williams.
L’immagine raffigura un mostro volante che cerca di difendere una ragazza svenuta e mezza svestita da un robot dalle intenzioni piuttosto esplicite.
L’album viene immediatamente censurato e rimesso in commercio con una nuova copertina dove le teste le teste della band sono in versione teschi ed incastonate su una croce.


POISON - OPEN UP AND SAY...AHH! (1988)
La cover originale del secondo album dei Poison chiamato Open Up And Say...Ahh raffigurava una donna demone con la pelle rossa, capelli cotonati e lingua enorme. 
Era più “strano” che “sessualmente esplicito” o “satanico” ma la band, viste le pressioni, decise di cambiarlo coprendo la maggior parte dell’immagine e lasciando visibili praticamente solo gli occhi.


JANE'S ADDICTION - NOTHING'S SHOCKING (1988)
La copertina di Nothing's Shocking è la foto di una scultura realizzata dal cantante Perry Farrell: rappresenta due gemelle siamesi nude con le teste in fiamme su una sedia a dondolo. 
Molti negozi si rifiutarono di esporre e vendere il disco, e ci furono molte proteste delle associazioni cattoliche statunitensi.


CARCASS - REEK OF PUTREFACTION (1988) & SYMPHONIES OF SICKNESS (1989)
Inizialmente Reek Of Putrefaction era formato da un collage di atrocità prese da manuali di medicina legale e patologia.
Nell'interno, invece, c'era un curioso rifacimento della copertina esterna fatto però di brani di cronaca nera, con al centro la foto dei membri del gruppo.
Giudicata offensiva dalla censura inglese, questa prima copertina fu sostituita da una che ne riprendeva il concetto (collage di parti anatomiche), ma messa insieme con disegni presi da manuali di biologia.
Anche Symphonies Of Sickness venne pubblicato inizialmente con il tanto discusso artwork Gore che vedeva parti di cadaveri umani messi insieme ad uso collage.
La prima stampa su CD vide difatti una copertina alternativa identica a quella di Reek Of Putrefaction (ovvero un collage di disegni tratti da un manuale di anatomia umana), ma differente nell'uso dei colori.


JANE'S ADDICTION - RITUAL DE LO HABITUAL (1990)
Ritual De Lo Habitual rappresentava una fotografia di un diorama realizzato dal cantante Perry Farrell, che lo raffigurava impegnato nel ménage à trois di cui parla in Three Days. 
Ma la nudità, sia maschile che femminile, non era piaciuta ad alcuni rivenditori così la band aveva dovuto realizzare anche una copertina più semplice: bianca e ornata con il testo del Primo Emendamento.


HURRICANE - SLAVE TO THE THRILL (1990)
Gli Hurricane pubblicarono il loro terzo album intitolato Slave To The Thrill con una donna nuda stesa su una macchina per produrre il piacere. 
L'immagine verrà subito censura e la donna eliminata.


NIRVANA - NEVERMIND (1991)
Quella di Nevermind è una delle cover più famose di sempre (con Spencer Elden fotografato all'età di 4 mesi in una piscina di Pasadena, in California, dal fotografo Kirk Weddle) e fu censurata da alcune grandi catene di supermercati, che misero un adesivo giallo sui genitali del bambino.
A differenza di quasi tutti gli album presenti in questa lista, la copertina comunque non fu mai cambiata.


CANNIBAL CORPSE - BUTCHERED AT BIRTH (1991)
Fu difficile accettare un lavoro la cui copertina (Butchered At Birth) raffigurava un team di medici legali zombie impegnati a macellare una donna e prossimi a fare altrettanto su un bambino appena nato, mentre sullo sfondo un’altra serie di feti erano appesi come quarti di bue in una macelleria.
Decisamente troppo per molti Paesi, fra cui l’Italia, che obbligarono a una revisione dell’immagine.
Alla band venne vietato di suonare in Germania e in molti altri paesi.


MARDUK - FUCK ME JESUS (1991)
L'EP di Fuck Me Jesus rappresentava originariamente una ragazza che si solleticava le sue parti intime (o qualcos’altro?) con un crocifisso.
Uscito originariamente come demo nel 1991 e con una cover differente, l'EP fece scalpore alcuni anni più tardi, quando nel 1995 la Osmose lo ristampò con l’immagine incriminata.
Il disco fu ritirato dal mercato in ben sette paesi.


TYPE O'NEGATIVE - THE ORIGIN OF THE FECES (1992)
Prima che venisse censurata la copertina riprendeva il titolo del disco (The Origin Of The Feces), certamente la band di Brooklyn non fece grande fatica a pensare all’immagine da inserire.
Presero uno di loro, il cantante, e gli fotografarono lo sfintere, ritratto da vicino, in ogni particolare.
La censura impose di sostituirla.


NIRVANA - IN UTERO (1993)
Le catene di supermercati Wal-Mart e Kmart coprirono il feto dall'immagine di In Utero, cambiando anche il titolo della canzone "Rape Me" in "Waif Me".
Come per Nevermind non si trattò di una censura globale ma solo "locale".


BRUJERIA - MATANDO GUEROS (1993)
La band messicana è nota per un aspetto visuale decisamente crudo e per testi violenti e diretti, fortemente influenzati dall’ambiente violento e dedito al narcotraffico da cui proviene il gruppo.
Matando Güeros fa riferimento all’uccisione dei bianchi in Messico (güeros è un termine gergale ispanico per indicare le persone di pelle bianca) e l’artwork, dal deciso impatto visivo, mostrava una mano che reggeva una testa mozzata ad un primo stadio di putrefazione.
L’immagine di copertina, presa dalla rivista Alarma!, è stata censurata in molti paesi, ma non ha impedito ai Brujeria di fare di questa testa, ribattezzata Coco Loco, il grottesco simbolo della band.


PANTERA - FAR BEYOND DRIVEN (1994)
La copertina di Far Beyond Driven, originariamente, doveva ritrarre un trapano in atto di perforazione di un ano, ma a causa di problemi di censura fu cambiata nell'immagine che poi abbiamo conosciuto.
In Oceania il disco uscì in edizione limitata con un box-set contenente entrambe le copertine.


THE BLACK CROWES - AMORICA (1994)
Un altro album che non è passato indenne sotto i colpi della censura è stato il terzo lavoro in studio dei The Black Crowes, intitolato Amorica, uscito nel 1994.
La cover riprendeva un’immagine provocatoria utilizzata dalla rivista americana Hustler nel 1976, praticamente un close-up ravvicinato di uno slip a tema stelle e strisce con dei peli pubici in bella vista.
Tutto questo ha fatto si che l’album venisse bloccato e non distribuito nelle maggiori catene di dischi, fino alla sostituzione della copertina (un anonimo sfondo nero).


VAN HALEN - BALANCE (1995)
Due gemelli siamesi photoshoppati su un’altalena comparivano sulla cover originale di Balance
Questa copertina era semplicemente inquietante. 
Anche se siamo già nel 1995, per alcuni era così offensiva che in alcuni stati americani l’album uscì con un solo gemello.


DESECRATION - GORE AND PERVERSION (1995)
In ambito Brutal Death/Gore sono tantissime le band finite sotto l'occhio del ciclone, i gallesi Desecration vanno citati per forza di cose perchè per via della copertina di Gore And Perversion furono addirittura arrestati.
La società che stampò la copertina originale, dopo essere stata pagata, rimase talmente disgustata dalla cover che chiamò la polizia.
La polizia ritenne il materiale troppo osceno per essere pubblicato quindi fece irruzione nello studio di registrazione della band, lo sequestrò e lo distrusse.
I membri della band furono arrestati.


NOFX - HEAVY PETTING ZOO (1996)
Eating The Lamb è il vinile del disco Heavy Petting Zoo dei NOFX, diverso dalla copia in cd: in alcuni paesi il vinile fu ritirato e ne fu vietata la vendita.


AEROSMITH - NINE LIVES (1997)
Nine Lives degli Aerosmith è diventato anche uno dei dischi più controversi e criticati degli anni 90 per via di una copertina che offendeva la religione indiana.
La polemica nacque a causa dell’opera di Stefan Sagmeister, che raffigurava la divinità indiana Krishna con volto di gatto e corpo femminile.
Niente più divinità collegate al mondo indiano, ma una figura umanoide con faccia da gatto legata ad una ruota da lanciatore di coltelli.


SODOM - TIL DEATH DO US UNITE (1997)
Til Death Do Us Unite dei Sodom viene pubblicato nel 1997 e viene subito censurato.
La cover della band Thrash tedesca raffigurava un teschio in mezzo a due pance con dei seni tranquillamente in vista.


SLAYER - GOD HATES US ALL (2001)
God Hates Us All uscì l’11 settembre 2001, la copertina originale raffigurava una Bibbia trafitta dai chiodi e sanguinante.
Il retro copertina prosegue sulla stessa lunghezza d’onda e mostra alcune pagine della Bibbia bruciate, un ulteriore segno di spregio alla religione cattolica, a cui si fanno continui riferimenti anche nel corso dell’album.
All’immagine della Bibbia insanguinata ne viene quindi sovrapposta una decisamente più pulita, con quattro croci dorate.


DREAM THEATER - LIVE SCENES FROM NEW YORK (2001)
Live Scenes From New York per uno strano scherzo del destino venne pubblicato nel famigerato giorno dell’attacco alle Torri Gemelle (11 settembre 2001), l’immagine di copertina originale raffigurava lo skyline di New York in fiamme.
La casa discografica corse immediatamente ai ripari e sostituì l’immagine dello skyline e della Grande Mela in fiamme con il logo della band.


CRIPPLE BASTARDS - ALMOST HUMAN (2001)
Cripple Bastards ne hanno usate un bel po' di copertine terrificanti.
Almost Human è una raccolta di brani del gruppo uscito in Repubblica Ceca. 
La sua copertina è un fotogramma del film “Forced entry” e valse alla band pesantissime critiche e accuse di misoginia e sessismo, problemi coi quali la band aveva avuto già a che fare anche in passato a causa di diverse canzoni ritenute denigranti per le donne.