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venerdì 20 ottobre 2017

La Storia Del Produttore Phil Spector: Dal Wall Of Sound All'Omicidio

"Io ho inventato l'industria discografica"

"La prima volta che un uomo ti ha toccato, la canzone in sottofondo era mia"

Phil Spector, uno dei più grandi produttori di tutti i tempi, nasce nel Bronx di New York nel 1939.
Phil non ha ancora dieci anni quando il padre, operaio in un'acciaieria, si suicida e costringe la famiglia a trasferirsi in California, precisamente a Los Angeles.
Sul finire degli anni 50, Spector ha un breve periodo di successo con la band dei Teddy Bears, poi si orienta verso lo studio di registrazione.
La svolta della sua carriera è sicuramente l'apertura dell' etichetta Philles con la quale inventa uno stile famoso in tutto il mondo: il Wall Of Sound (il muro del suono).
Massiccio, imponente, tosto, stratificato da ascoltare in mono.
Spector porta al successo gruppi di sua invenzione, spesso di sole ragazze.
Incide una hit via l'altra con le Ronettes, i Righteous Brothers e una miriade di altri gruppi.

"Nessuno poteva fare un singolo sopra i due minuti, io feci You've Lost That Lovin' Feeling che era di quattro minuti. Feci scrivere sulle etichette che durava tre minuti secchi. Tutti diventarono ricchi"

Tra i suoi clienti, ci saranno poi i Beatles (Let It Be), John Lennon (Plastic Ono Band e Imagine), George Harrison (All Things Must Pass), Bob Dylan, Velvet Underground, Brian Wilson ed anche band Punk (i Ramones negli anni 80 con End Of The Century).
In particolare venne chiamato da John Lennon per dare un suono più ricco alle registrazioni dei Beatles che sarebbero uscite poi nell'album Let It Be appunto.
Lui aggiunse archi e cori realizzando un album di successo, ma la cosa non piacque a McCartney che s'infuriò con Lennon e Harrison per la scelta (nel 2003 è stata pubblicata la versione originaria senza le aggiunte di Spector, intitolata "Let It Be...Naked").
Con Lennon, Harrison e Ringo Starr, Spector ha lavorato anche negli anni dopo i Beatles (per All Things Must Pass, Give Peace A Chance, Instant Karma, Concert For Bangla Desh, It Don’t Come Easy).


LE ARMI E L'INCIDENTE STRADALE
Con la fama, cresce il mito dell'uomo bizzarro, innamorato di Lawrence d'Arabia e delle armi da fuoco, con le quali minaccia i musicisti, arrivando a sparare per aria in studio.
Negli anni 70 si schianta in auto, si salva per miracolo ma si risveglia con 300 punti di sutura sul volto e altrettanti sulla nuca.
Da quel momento, Spector diventa davvero strano.
Ad esempio negli anni 80 quando lavora con i Ramones, Dee Dee Ramone riferì di essere stato minacciato con una pistola dallo stesso Spector mentre cercava di lasciare lo studio, evidentemente senza l'autorizzazione del produttore.
Ossessionato dalla privacy, soffre di psicosi, i farmaci gli impediscono di suonare, la gente inizia a girare alla larga.
Anche il successo sembra voltargli le spalle.


LA SCOMPARSA DALLE SCENE E IL PRESUNTO OMICIDIO
Negli anni 80, 90 e 2000 Spector sparisce letteralmente dai radar.
Di lui si parla solo nel 2003 e nel 2007.
Nel 2003 precisamente il 3 febbraio, la modella Lana Clarkson viene trovata morta in casa del produttore.
L'autista di Spector dice di averlo sentito urlare: «Credo di aver ucciso qualcuno».
La polizia lo accusa di omicidio, lui parla di suicidio accidentale.
La ragazza, rimorchiata poco prima al bar dove lavorava (House Of Blues), si sarebbe puntata la pistola in bocca per provocarlo, Spector avrebbe gridato: «No, è carica».
Lei, spaventata, si sarebbe sparata per errore.
Saltano fuori altre cinque donne che raccontano di essere state minacciate da Spector con armi da fuoco.
Eppure i conti, in tribunale, non tornano.
La balistica lo scagiona.
Spector avrebbe dovuto essere coperto di sangue, ma i suoi vestiti sono quasi puliti.
La vittima era conosciuta per le manie esibizioniste e le tendenze suicide.
Spector se la cava e viene scagionato.
Nel 2007 invece insieme a tante altre personalità dello spettacolo prende parte alla esequie di Ike Turner. Salito sul palco per il suo discorso funebre (riportato in video solo in forma parziale), il produttore si scaglia contro l'ex moglie del defunto, Tina: "E' stato Ike a rendere Tina il gioiello che era. Quando sono andato a vederlo al Cinegrill, negli anni 90, sul palco ci saranno state quattro o cinque Tina Turner, e ognuna di loro avrebbe potuto essere lei".


LA CONDANNA PER OMICIDIO
Alla seconda udienza, nel 2009, è condannato a 19 anni di carcere.
Carcere a vita quindi, con possibilità di libertà vigilata su cauzione.
Così cala il sipario sull'esistenza di una dei più grandi architetti di sempre del Rock.
Spector, già malato di Parkinson, viene rinchiuso presso il California Health Care Facility di Stockton.
Nel 2014 emerge l'indiscrezione secondo la quale il produttore sarebbe ormai completamente muto a causa di una papillomatosi respiratoria.
Dal carcere comunque uscirà nel 2028, sempre se sarà ancora in vita.

"I buoni muoiono giovani, io sono ancora vivo e devo pagare per essere il più grande produttore musicale della storia"

mercoledì 4 ottobre 2017

I Killer Foxx, L'Etichetta Metal Enterprises e La Metalploitation

I Killer Foxx si formarono nel New Hampshire negli anni 80, non passarono certo alla storia per le loro doti musicali ma per le incredibili tragedie e misfatti che li riguardarono.
La band nel 1986 consisteva del cantante e chitarrista Vivian Fox, del chitarrista Mick Stryker, del bassista KK Fox e del batterista John Deacon.
Da un punto di vista scenografico e dei costumi s'ispirarono ai Kiss (visto l'uso delle maschere).
L'album di debutto "The Night" esce nel 1985.
Da un punto di vista musicale, la band c'entra poco con i Kiss: le influenze Hard Rock non mancano ma la band è più influenzata dalla nascente NWOBHM.
Qualche buona intuizione c'è (tipo Going Under, All You Can Eat o The Night) ma la produzione molto amatoriale non rese giustizia ad un disco che...da pessimo sarebbe potuto diventare...mediocre.


LA METAL ENTERPRISES
Vista la pessima produzione la band si guardò intorno e cambiò etichetta.
Una delle più grandi sfighe della carriera musicale della band fu proprio questa: l'aver firmato per l'etichetta tedesca Metal Enterprises.
Dietro l'etichetta c'era il misterioso Ingo Nowotny (chitarrista dei Godzilla).
La Metal Enterprises vide la luce forse nel 1982.
È molto difficile dirlo esattamente poiché pochissimi dei loro album prodotti fornivano date di rilascio o di registrazione.
Tra le band messe sotto contratto i già citati Killer Fox e le Thrash Queen, considerate tra le Metal band peggiori di tutti i tempi.
Perché scelsero di rilasciare gli LP di queste band rimane uno dei più grandi misteri della storia della musica.
Nel 1987 viene rilasciato "White Power Light" della band Bohse Onklez.
Fu sicuramente tra i dischi migliori usciti sotto quest'etichetta e portò anche un buon guadagno.
Bene, adesso come investire questi soldi ed incrementare i guadagni? Ovviamente registrando un flusso infinito di album da studio, grazie all'aiuto di amici e conoscenti (che non sapevano neanche dove stesse di casa la musica) rilasciando più o meno un album al mese.
Più precisamente si parlò di "Metalploitation", la vergognosa versione musicale del fenomeno dello sfruttamento.
Partendo dall'assunto che è possibile rilasciare 1000 copie di qualsiasi cosa che possa avere una minima attinenza con il Metal (anzi con un po' di rumore) mantenendo i costi di produzione e di progettazione ai minimi storici...be' da qui è possibile ottenere un buon guadagno sperando che qualcuno compri queste porcherie.
Negli studi di registrazione Tanit / Woodland vennero registrati la maggior parte degli album più raccapriccianti/pessimi dell'etichetta.
Nomi quali Point Break, Godzilla, Super Badm, Nile Temple, Satan's Servants, etc
Tanto per intenderci, l'etichetta fece uscire una ristampa di "The Night" dei Killer Foxx chiamata "Going Under", la particolarità è che la Metal Enterprises sbagliò incredibilmente il nome della band dimenticandosi una "x" (Killer Fox).
Disco che tra l'altro presenta ben due ristampe (un altro nome è "All You Can Eat").
A conti fatti e vedendo quello che succederà in seguito, probabilmente però fu un'astuta mossa commerciale, anche se nessuno ha mai risolto il mistero.


LA MORTE DI VIVIAN E KK FOX E I FALSI DISCHI DELLA METAL ENTERPRISES
Nel 1987, due membri dei Killer Foxx, ovvero Vivian e KK Fox rimasero uccisi in un incidente stradale e la band fu costretta a sciogliersi.
Ed è qui che l'etichetta aguzza l'ingegno dando origine agli infami Fake Follow-up.
In poche parole l'etichetta registrò a nome di alcune band messe contratto, nuovi dischi.
La particolarità era che la maggior parte di queste band non erano più attive da tempo.
Questi dischi contengono probabilmente la musica più malata/senza senso mai rilasciata sotto la bandiera dell' Heavy Metal (ammesso che si possa parlare di Metal).
Questi dischi non hanno mai assomigliato alle bande originali o ai loro progetti, ma sono abbastanza simili tra di loro, in particolare i "secondi" album di Killer Fox, Godzilla, Thrash Queen, Kalaschnikov e Fucker e potrebbero benissimo essere stati registrati nella stessa occasione e dagli stessi "musicisti" (francesi e soprattutto tedeschi).
È davvero difficile descrivere il suono di queste abominazioni.
Drum-machine, riffing ultra-generici, effetti vocali strani e/o canto che dire improvvisato è poco.
Qualunque altra cosa stupida che si possa immaginare è contenuta in questi dischi.
Gente presa da in mezzo alla strada insomma, altro che musicisti.
Sentire ad esempio l'introduzione di "Czarewitch" di Kalaschnikov.
Le Thrash Queen erano una band femminile di Thrash Metal che pubblicò in realtà un solo disco "Manslayer" del 1985 attraverso la già citata Lanslyde Records (la stessa iniziale dei Killer Foxx).
Successivamente è stato ristampato sull' etichetta Metal Enteprises di Nowotny.
La band si sciolse in un momento non precisato, allora l'etichetta pensò bene di fare uscire un altro disco sotto il loro nome.
Infatti fu la volta del fake album "Ashes To Ashes", in cui troviamo riff generici accompagnati da un tamburo e una voce femminile fastidiosa con accento francese (ma forse erano tedeschi) che canta cose casuali con intramezzi Ambient.
I riff e le vocals sono ripetuti più volte, quindi tutte queste "canzoni" durano 7-10 minuti.
Si può anche parlare delle voci robotiche in "Orgasm Of Death" dei Killer Fox, disco che si ventila uscito nel 1990 (in realtà molto probabilmente uscì per la prima volta nel 1992). 
Running Blade è davvero difficile credere che esista davvero.
In altre canzoni c'è spazio per strani e lunghi pezzi sperimentali e collage sonori presi quà e là a caso.
Alcuni pezzi son stati ri-registrati ed altri addirittura mischiati con altre canzoni, sperando che nessuno avrebbe mai notato.
Molta gente pensò ad uno scherzo: le band sotto l'etichetta ME non potevano essere prese sul serio.
Uno scherzo e pure di cattivo gusto.
La cosa divertente è che l'album "Making Love On Electric Chair" dei Fucker ha continui riferimenti al nazismo e al razzismo (basta leggere il testo di White Power), quando il vocalist della band originaria era proprio nero e i testi erano assolutamente anti-razzisti.
I Random, senza una lira, si affidarono alla stessa etichetta per la copertina del loro debutto...il proprietario dell'etichetta Nowotny a quanto si dice fece disegnare la cover dell'album a sua figlia di 5 anni!
Incredibilmente i Random rilasciarono in seguito anche il secondo disco con la ME.
Non solo, ad esempio il logo dell'etichetta venne rubato dalla compilation "Iron Tyrants", rilasciata dalla World Metal Records.
Al di là dei Fake Album, come si può facilmente capire, quest'etichetta si distinse per aver messo sotto contratto per lo più band che con la musica non c'entravano niente.
Senza timore di smentita, si può tranquillamente affermare che la Metal Enterprises e la maggiorparte delle band messe sotto contratto siano state il peggio del peggio della musica Metal.