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sabato 18 maggio 2019

I Residents, N.Senada, La Teoria Dell'Oscurità: Chi C'è Dietro?

"I Residents ritengono che i manuali di tecnica musicale facciano ridere. Ogni tanto li leggono quando vanno al bagno"

The Residents nacquero nel 1972 e a distanza di quasi 50 anni nessuno ha mai scoperto chi si cela dietro questa band "mascherata".
In quasi mezzo secolo, la band prevalentemente di Rock sperimentale ha praticamente suonato di tutto, inventando e deformando, irridendo con rumori e distorsioni.
Sono chiamati in mezzo i Beatles, Rolling Stones, Hank Williams, Elvis Presley, Frank Zappa, perfino la Bibbia.
Già nei primi anni la band diceva che "le macchine di registrazione erano più importanti degli strumenti".
Come detto, nessuno sa chi siano veramente i Residents, quanti e chi abbiano suonato dietro quel nome.
The Residents hanno il quartier generale in California pur dichiarando di provenire dalla Louisiana.
La loro residenza è a San Mateo perché gli si sarebbe rotto il furgone.
Da anni circolano dei nomi, che portano ad artisti in effetti non californiani ma del Sud degli Stati Uniti.
Qualcuno sostiene che si tratti di un super-gruppo composto da grandi star internazionali, altri che siano la creatura di qualche personaggio famoso ed altri ancora che si tratti più semplicemente di una band di pazzi.
Proprio in virtù del fatto di non avere un’identità, The Residents hanno potuto permettersi di sperimentare sino all’eccesso.


LA TEORIA DELL'OSCURITA'
Tra le congetture fatte nei loro riguardi, c'è anche quella secondo la quale i quattro membri si siano avvicendati nel tempo cambiando in continuazione.
Alla base di tutto la "teoria dell’oscurità", inculcata loro dall’altrettanto oscuro personaggio che rimarrà il chiodo fisso della band per tutta la loro vita, N. Senada, compositore di dubbia provenienza (e di dubbia esistenza).

"L'opera d'arte conserva la propria creatività e integrità in quanto tale solo se nascosta al pubblico"

I Residents rifuggono la popolarità e il successo di massa, rifiutando i metodi del music business e autogestendo in completa autonomia l’attività del gruppo.
Secondo questa teoria la parte più importante del cervello umano è stata atrofizzata dal consumismo, dalla pubblicità e dai media: il cervello altro non è che un particolare circuito elettrico e che pertanto funziona tanto meglio quanto più la temperatura è bassa: in altre parole la Terra Promessa della setta è il Circolo Polare Artico (voci insistenti suggeriscono che Senada non sarebbe altri che Captain Beefheart in uno dei suoi migliori travestimenti).
Fedeli a queste prediche, i Residents rifiutano di suonare molto dal vivo e quando succede si travestono da frigoriferi, come per evocare (con una sorta di danza rituale del gelo) lo stato creativo per eccellenza.
In seguito adotteranno invece la classica maschera con il bulbo oculare.
Autori di una quarantina di album, la band ha comunque suonato dal vivo, realizzando concerti e tournée, col vantaggio di poter sostituire o aggiungere membri senza che il pubblico se ne accorgesse.
Per il resto: voci modificate e distorte, testi criptici o senza senso.


I DISCHI
Tutto ciò si è anche tradotto in dischi dalla tiratura limitatissima, per non parlare di "Santa Dog" il primo EP del 1972, stampato in 50 copie ed inviato solo a musicisti famosi (anche se Frank Zappa ha sempre negato di aver ricevuto il disco, anche perchè l'indirizzo era errato).
La loro musica è spesso inquietante, cupa, oscura e malata, anch’essa mascherata con trucchi da sala di incisione, filtri elettronici in grado di alimentare il mistero che la circonda, sintetizzatori scordati e fuori sincronia, voci sub-umane.
L'esordio è quel "Meet The Residents" uscito nel 1974 (con tanto di parodia inquietante ai Beatles), cioè un disco di Art Rock, e uno dei padrini della New Wave. Basta già ascoltare "Boots Are Made For Walking" e i suoi cori doo-wop, clavicembali a tre, sax e distorsioni varie. "Smelly Tongues" è forse il manifesto della band.
"Rest Aria" è parimenti debordante, idem "Spotted Pinto Bean" trasfigurata da cori maschili e femminili, piani, grancasse.
Così per le straordinarie "Seasoned Greetings" e la finale "Crisis Bles" (contraddistinta da distorsioni elettroniche e motivi bambineschi).
E' assolutamente impossibile (ne questa la sede per) parlare di tutte le trasformazioni musicali che hanno contraddistinto la band in quasi 50 anni di attività però oltre all'esordio mi sento di consigliare anche "The Third Reinch'N Roll" del 1976 (una sorta di rivisitazione di una trentina di classici di Beatles, Doors, Rolling Stones racchiusa in due brani. La cover del disco fu oggetto di molte controverse per via dei riferimenti ad Hitler e al nazismo), "Fingerprince" dello stesso anno (ambizioso progetto con suoni oscuri, onirici, tamburi, percussioni, rullate, synth. Un lavoro d'avanguardia insomma), "Not Available" (composto nel 1974 ma pubblicato nel 1978, infatti il disco risultava appunto "non in vendita" sino alla data della sua pubblicazione ufficiale. In realtà, secondo la teoria dell'oscurità di antibusiness ed anticommercialità, il disco non sarebbe mai dovuto essere pubblicato sino alla morte dei quattro membri. A dire della band fu la casa discografica a prendere l'iniziativa e a pubblicare comunque il disco. Un'opera sinfonica inquietante con tanto di cori e sax come quelli che infestano "The Making Of Soul". Il brano più spaventoso è "Ship’s A’Going Down", perfetta descrizione della fine umana. La nave sta affondando ma nessuno se ne accorge. E’ la voce di un clown a farcelo notare, un clown crudele che gode della morte dei suoi spettatori. Raramente si sono sentiti voci e sintetizzatori così cupi ed angoscianti.
Terrificante e poetica è anche "Never Known Questions", il brano che più di tutti descrive la società consumistica. L’andamento iniziale da requiem da spazio, dal quarto minuto, ad una voce che non promette nulla di gradevole. La voce pronuncia proprio queste domande mai sentite, mai conosciute. Sono domande dirette a tutti noi: gli oggetti invitanti che ci vengono propinati dalla pubblicità sono la nostra vita? Ci rendono davvero felici? Siamo noi a possederli o sono loro a possedere noi? Qui non ci sono ritornelli ma antiritornelli, non musica ma antimusica, non note ma antinote. Mai consolazione, nessun conforto è concesso, solo scenari apocalittici. ) ed "Eskimo" del 1979 (che contiene percussioni, parti Ambient, suoni naturali, voci senza parole, litanie, organi, rintocchi funebri e narra la storia degli eschimesi. Risale a questo disco il costume che li rese famosi: quello con il bulbo oculare).
Curioso "The Commercial Album" del 1980, costituito da 40 "tracce" della durata di un minuto ciascuna, esso prende ispirazione dalla musica dei jingle pubblicitari e da quella commerciale.
Per la raccolta furono anche preparati 40 brevi videoclip che avrebbero dovuto accompagnare le canzoni. Anche se non furono usati all'epoca della pubblicazione dell'album, i video furono trasmessi di frequente nei primi anni di vita dell'emittente MTV, poiché erano parte dei pochi video musicali esistenti all'epoca per la programmazione televisiva.


CHI C'E' DIETRO?
Nel corso degli anni si è speculato molto circa la reale identità dei componenti dei Residents.
Qualcuno ha ipotizzato che a nascondersi dietro le maschere fossero i Faust, notando che il gruppo tedesco si ritirò dalle scene in concomitanza con l’apparizione dei Residents.
La coincidenza temporale e l’uso magistrale dello studio di registrazione sembravano spiegare tutto, ma poi i Faust hanno ripreso le attività e i Residents non le hanno interrotte.
Altri ipotizzarono che i componenti della misteriosa band andassero ricercati tra i membri del gruppo di Captain Beefheart, la Magic Band. Beefheart nel 1969 realizzò un disco, "Trout Mask Replica", con tanto di uomo pesce in copertina, simile alla copertina del primo disco dei Residents (i Beatles mutanti in Meet The Residents).
Altre speculazione vogliono che ci sia dietro il loro gruppo di management conosciuto come "The Cryptic Corporation". La Cryptic si formò nel 1976 in California per volontà di Jay Clem (1947), Homer Flynn (1945), Hardy W. Fox (1945), e John Kennedy, ognuno dei quali ha sempre negato di far parte dei Residents.
A supporto di questa tesi si crede che Flynn sia il paroliere mentre Fox componga la musica. In aggiunta il database on line Broadcast Music Incorporated relativo ai diritti d'autore degli artisti musicali, indica Flynn & Fox come gli autori di tutte le canzoni dei Residents.
Simon Reynolds scrive che "i Residents e i loro collaboratori e manager sono la stessa ed unica cosa". Reynolds cita come fonti Helios Creed, che identifica i Residents in un tastierista chiamato "H", un cantante di nome "Homer", e "un altro tizio di nome John".
Altri che furono chiamati in causa sono i Beatles, Frank Zappa, Les Claypool dei Primus (ovviamente a progetto avanzato), Gerard Casale dei Devo.
Più recentemente, il gruppo ha elencato i membri dei Residents come "Randy", "Chuck" e "Bob", con ulteriore riferimento a un ex membro della band chiamata "Carlos" che ha lasciato il gruppo in modo permanente a seguito di un disaccordo con "Randy".
"Carlos" forse è Carlos Cadona che era nella formazione originale dei Dead Kennedys.
"Bob" forse è il chitarrista e collaboratore di lunga data Nolan Cook.
"Randy Rose" è il cantante dei Residents. "Chuck", o "Charles Bobuck" è stato il principale autore delle canzoni del gruppo e ha pubblicato una serie di album solisti.
Nell'ottobre del 2017, Hardy Fox si è identificato come il compositore e produttore principale della band, nonché con lo pseudonimo Charles Bobuck.
Nel settembre 2018 Fox ha aggiunto al suo sito web le date "1945-2018", anche se era ancora vivo, seppur malato.
Fox morì il 30 ottobre 2018, per un cancro al cervello, all'età di 73 anni. Fu identificato dai necrologi come co-fondatore e compositore principale della band.
Queste almeno le voci ufficiali.
Follia pura, o forse autentica verità, non lo sapremo mai come, mi auguro, non sapremo mai chi si cela per davvero dietro quelle maschere.

lunedì 6 maggio 2019

Le Canzoni Metal e Rock Più Richieste Ai Funerali (Funeral Music Chart)

Nell'aprile 2019 è stata condotta una ricerca dai direttori di pompe funebri (Co-op) sulla base della canzone scelta durante il proprio funerale.
La ricerca è basata su circa 100.000 funerali (eseguiti negli ultimi 12 mesi nel Regno Unito).
Dunque il principale organizzatori di funerali del Regno Unito, Co-op Funeralcare, ha pubblicato una sua Funeral Music Chart 2019.
In generale è "My Way" di Frank Sinatra la canzone più scelta.
Un quarto (24%) degli adulti del Regno Unito afferma di aver già detto ai propri cari quali canzoni vogliono che vengano suonate al proprio funerale, rispetto a solo un quinto (19%) del 2016.
Quando si parla di generi musicali, il Pop risulta essere il più popolare con un quarto (25%) degli adulti del Regno Unito che rivela che vorrebbe tale musica al loro funerale. Un altro quinto (19%) opterebbe per il Rock, mentre un quinto (20%) sceglierebbe la classica per il suo saluto finale.

David Collingwood, direttore dei funerali della Co-op, ha dichiarato: "Viviamo tutti vite così uniche che i funerali dovrebbero rifletterci completamente. Ogni particolare di un funerale è una decisione molto personale ed è per questo che la scelta musicale ha un ruolo così importante e di grande impatto. Incoraggiamo sempre le persone ad essere più aperte sui loro desideri funebri. Anche sapere quale canzone qualcuno avrebbe voluto può portare un minimo conforto in momenti incredibilmente difficili"

La ricerca rivela anche come la musica influenzi l'umore di un funerale.
Più della metà (55%) degli intervistati afferma che la musica durante i funerali fa sentire nostalgiche le persone. Un terzo (34%) ha dichiarato di sentirsi triste e un terzo (32%) ha dichiarato di essere "felici". Solo un settimo (14%) ha affermato che la musica li fa ridere.
Dunque c'è la tendenza a trasformare i funerali in una celebrazione gioiosa.

Commentando il Funeral Music Chart, Sinitta (cantante e personaggio televisivo) ha detto: "La musica ai funerali è una scelta molto personale ed è interessante vedere che mentre alcuni classici come" My Way "sono qui per rimanere, c'è anche un buon mix di musica nuova che si fa strada. Quando si tratterà del mio funerale, sceglierò le preghiere e creerò la mia lista personale.
Sceglierei Shout To The Lord e Always di Stevie Wonder. Sarebbe una lettera d'amore ai miei figli, amici e familiari dicendo loro che continuerò ad amarli e li abbandono con il mio amore"
Per quanto riguarda le canzoni Rock più suonate c'è "Stairway To Heaven" dei Led Zeppelin ("C'è una sensazione che provo / Quando guardo ad ovest / E il mio spirito sta piangendo per andarsene").
Non sorprendono poi due canzoni dei Queen: al quarto posto "Who Wants To Live Forever" e a seguire "The Show Must Go On" (Brian May scrisse questa canzone pensando a Freddie Mercury che era vicino alla fine della sua vita in quanto malato di AIDS. I testi riflettono sensazioni contrastanti ovvero determinazione, coraggio ma anche una tristezza devastante: "La mia anima è dipinta come le ali delle farfalle / Le fiabe di ieri cresceranno ma non moriranno mai").
Il paradiso, oltre che nel classico dei Led Zeppelin, è presente in "Knockin On Heaven's Door" di Bob Dylan (anche se la versione scelta è quella dei Guns N'Roses: "Sta diventando buio troppo buio per vedere / Mi sento come se stessi bussando alla porta del paradiso").
Scontata anche la presenza di "Wish You Were Here" dei Pink Floyd (dedicata a Syd Barrett che una volta diventato pazzo lasciò la band).
L'inferno compare nel classico "Highway To Hell" degli Ac/Dc ("Vivendo in modo semplice, ottenendo un biglietto gratuito / stagionale con una corsa di sola andata").
Altre canzoni che in passato hanno fatto parte di questa chart sono "Free Bird" dei Lynyrd Skynyrd ("Se me ne vado domani, ti ricorderai ancora di me?"), "Hear You Me" dei Jimmy Eat World, "Alleluia" di Bon Jovi, "You're My Best Friend" dei Queen, "Tears In Heaven" di Eric Clapton (dedicata a suo figlio, precipitato a 4 anni dal 53esimo piano) e "Spirit In The Sky" di Norman Greenbaum.

In generale invece (e comprendendo maggiormente canzoni Metal) secondo Ranker, queste sono le più votate:
1) À Tout Le Monde (Megadeth)
2) See You On The Other Side (Ozzy Osbourne)
3) Nothing Else Matters (Metallica)
4) Fade To Black (Metallica)
5) Cemetary Gates (Pantera)
6) Beyond The Realms Of Death (Judas Priest)
7) Till The End (Motorhead)
8) Fiddler On The Green (Demons And Wizards)
9) In Loving Memory (Alter Bridge)
10) Black Sabbath (Black Sabbath)
11) Goodbye (Slipknot)
12) So Far Away (Avenged Sevenfold)
13) Watching Over Me (Iced Earth)
14 Given To The Grave (Pallbearer)
15) Say Hello 2 Heaven (Temple Of The Dog)
16) Fly To The Angels (Slaughter)
17) Angel’s Son (Sevendust)
18) This Is Your Life (Ronnie James Dio)
19) Forever Free (W.A.S.P.)
20) In Memoriam (HammerFall)
21) Tragedy Eternal (Evoken)
22) Alone You Breathe (Savatage)
23) Sing In Silence (Sonata Arctica)
24) Hammerheart (Bathory)

mercoledì 1 maggio 2019

La Storia Della Radio RockFM: 1990-2008

Radio RockFM nasce addirittura nel 1990 (a Milano) e fu sicuramente la Radio Rock per eccellenza per quasi un ventennio.
11 anni fa infatti (31 maggio 2008) sulle note di Rockin’ In The Free World di Neil Young, venivano spente definitamente le trasmissioni radiofoniche della radio.
Nata sulle ceneri del progetto Radio Gold sul finire degli anni ’80 da una frequenza ridondante di Radio Milano International 101 Network (98,700 MHz a Milano) per volere di Gigio D’Ambrosio e dello storico editore Angelo Borra, RockFM fu veramente una novità per il decennio a venire.
La Radio riuscì ad allargarsi giungendo sino in Liguria, Toscana ed Emilia Romagna.
Il grande successo fu dovuto alla capacità di mischiare le ultime novità discografiche nel campo del Rock/Metal (spesso in anticipo rispetto alle altre radio e alle TV musicali) con i classici del passato.
Rock, Blues, Heavy Metal, Power Metal, Thrash, generi estremi.
Inoltre non vi erano problemi nel trasmettere integralmente brani di lunghezza superiore ai tradizionali 4 minuti. Il tutto, corredato da un’ampia selezione di DJ oltre che esperti...davvero appassionati, con rubriche e trasmissioni impossibili da trovare in altre emittenti.
Il primo a credere nel progetto fu DJ Ringo (che poi passò anche per RockTV sul satellite Sky) che trasmetteva nella fascia notturna.
Negli anni ci fu anche un cambiamento del format dove le novità discografiche furono rilegate solo in alcune fasce orario, lasciano spazio principalmente ai classici della musica Rock e Metal.
Il direttore storico Marco Garavelli fece salti mortali per coniugare l’esigenza di diffondere un prodotto particolare con budget molto limitati. Probabilmente la fine della Radio arrivò con le vicende giudiziarie del 2003, che travolsero la vecchia proprietà e condussero Radio One O One nella branchia della Mondadori.
Per l’occasione venne acquisita anche parte della società editrice di RockFM.
La nuova compagine societaria non credette nel progetto, destinando fondi ad Alberto Hazan che fondò Virgin Radio.
Ufficialmente la motivazione della rinuncia sta nel fatto che l’acquisizione di impianti di diffusione per conseguire una copertura dignitosa del territorio nazionale era troppo dispendiosa.
Da non tralasciare quindi, dietro la chiusura, cause finanziarie.


TRASMISSIONI TRASMESSE
Backstage Pass 
Backstage Pass era uno spazio curato da Chuck Bird che andava in onda 2 volte al giorno dal Lunedì al Venerdì. Chuck Bird raccontava aneddoti riguardanti personaggi del mondo della musica Rock, Punk, etc. che però non avevano per forza un interesse musicale; l'aneddoto era poi seguito da un brano musicale concernente la celebrità protagonista del breve racconto.

Blues Express
Fabio Treves conduceva Blues Express in onda tutti i Lunedì dalle 17.00 alle 18.00 per far conoscere la musica del diavolo (il Blues) anche agli amanti del Rock. 
Il programma doveva il suo nome all'omonimo libro pubblicato nel 1989 proprio dal conduttore Fabio Treves. 
Dal 1993 al 2008 in studio sono stati ospitati Joe Bonamassa, ZZ Top, Jonny Lang, Robben Ford, Huey Lewis, Jerry Portnoy, Willy Deville, Clarence "Gatemouth" Brown, Jono Manson, Little Steven, Chuck Leavell, James Cotton, Billy Branch, John Popper Sugar Blue, etc

Country Skyline 
Country Skyline andava in onda il Martedì e il Venerdì (in replica) dalle 23.00 alle 24.00 ed era condotto da Maurizio Faulisi. Il programma si proponeva di esplorare le radici del Rock attuale entrando dentro gli stili musicali d'oltre oceano che l'hanno originato, come il Country, Blues, Bluegrass, Gospel etc

Early Bird Special 
Early Bird Special andava in onda dal Lunedì al Venerdì dalle 6.00 alle 7.00; condotto da Chuck Bird, doveva il suo nome a un tipico menu servito nelle strade interstatali americane.

Easy Rider 
"Billy: Beh, è che tutti hanno paura, ecco cos’è successo. Noi non possiamo neanche andare in uno di quegli alberghetti da due soldi, voglio dire propri di quelli da due soldi, capisci? Credono che si vada a scannarli o qualcosa, hanno paura.
George: Si ma non hanno paura di voi, hanno paura di quello che voi rappresentate.
Billy: Ma quando, per loro noi siamo solo della gente che ha bisogno di tagliarsi i capelli"
Easy Rider condotto da Mox Cristadoro, inizialmente trasmesso in fascia serale, andava in onda dal Lunedì al Venerdì dalle 12.00 alle 14.00; poi per tutto il mese di maggio ritornava all'orario serale dalle 21.00 alle 23.00.
La trasmissione nacque per dare un senso alla collezione di dischi di Mox Cristadoro, su sua stessa ammissione, infatti tutti i giorni proponeva pezzi da vinili che portava direttamente da casa sua (si spaziava dal Rock al Metal). 
Il programma aveva special guest tra cui musicisti per parlare di musica ovviamente.

Eclettica
"La mente è come un paracadute. Funziona solo se si apre"
Eclettica andava in onda dal Lunedì al Venerdì dalle 19.00 alle 20.00; condotta da Giulio Caperdoni, la trasmissione regalava incipit letterali (da libri) e cinematografici tra una canzone e l'altra.
Rispetto alle altre trasmissioni, questa era sicuramente la più peculiare ed anomala (eclettica appunto).
L' obiettivo del conduttore era quello di portare alla luce nuovi, innovativi e particolari brani e gruppi musicali, ma spesso vennero proposti pezzi o artisti dimenticati nel passato.

Frigidaire
Condotto dal Ariel, il programma, andava in onda dal Lunedì al Venerdì dalle 15.00 alle 17.00.
La forza della trasmissione era l'interazione con i radioascoltatori. Per tutta la durata del programma il Dj Ariel si faceva "aiutare" da pupazzi e oggetti inanimati con un unico punto in comune: dovevano fare rumore (altrimenti non potevano sentirsi in radio). Tra gli oggetti inanimati che lo hanno accompagnato si ricordano: il Topo-Frigo, Mr.Trombetta, Mr.Trombone, Fino il Delfino e la mucca Camilla. I nomi degli oggetti inanimati venivano decisi dal pubblico durante le ore di trasmissione. 
Frequentemente il Dj Ariel ospitava interviste e piccole performance live di gruppi italiani e non, i quali a volte rilasciavano canzoni che poi venivano utilizzate come sigla del programma.

Garage Land 
La trasmissione andava in onda il Mercoledì e il Sabato dalle 23.00 alle 24.00 ed era condotto da Maurizio Faulisi e Il Metius. La trasmissione, in un'atmosfera che voleva i conduttori al margine della legalitá, proponeva sonoritá Beat, Garage Rock degli anni ’60, Psichedeliche, Punk e Garage Punk.

Good Rockin' Tonight 
Good Rockin' Tonight andava in onda il Lunedì e il Giovedì (in replica) dalle 23.00 alle 24.00 ed era condotto da Maurizio Faulisi. Le sonorità che caratterizzavano questo programma provenivano direttamente dagli anni '50, quando nasceva il Rock'N'Roll.
Ovviamente venivano trasmessi anche brani attuali di gruppi che si rifacevano a quell'epoca.

Hard 'N' Heavy 
Condotto da anni dal direttore Marco Garavelli, al quale si aggiunse dall'ottobre 2004 Simone Scavo come autore, questa trasmissione andava in onda dal Lunedì al Venerdì dalle 20.00 alle 21.00. 
Il programma si occupava di tutto quanto riguarda il panorama Hard Rock, Heavy Metal e tutti i derivati e simili (Stoner, Power Metal, AOR, Rock Melodico, etc) proponendo nuove uscite e classici del passato. Le puntate del venerdì erano dedicate ai Live, a notizie e curiosità di due gruppi, uno Hard Rock e uno Metal. 
A volte il format era quello della monografia di una band (idem per i live).
Le sigle del programma furono composizioni esclusive ed originali del gruppo Power Metal/Heavy Metal lombardo Arachnes (autori di 6 dischi in studio, di cui l'ultimo, "A New Day" del 2011).

La Strana Coppia 
La Strana Coppia, riferita alla coppia di presentatori Dj Claudia e Max De Riu, andava in onda il Venerdì sera; i presentatori discutevano sulla dualità maschio/femmina per intrattenere i radioascoltatori.

Mad Max
Condotto da Max de Riu, il nome del programma richiamava il film Mad Max (Interceptor).
La trasmissione andava in onda dal Lunedì al Venerdì dalle 11.00 alle 13.00, la conduzione del programma era caratterizzata dalla funzione di "radio di servizio" che Max de Riu cercava di darle, andando quindi a informare i radioascoltatori su vita morte e miracoli dei personaggi del Rock; in questo riceveva settimanalmente un aiuto da Barbara Caserta (il Mercoledì), della redazione di Rock Hard (rivista), per approfondimenti.

Pane Burro e Rock'N'Roll 
"Non chiederti cosa Pane Burro e Rock'n'Roll può fare per te, ma cosa tu puoi fare per Pane Burro e Rock'n'Roll"
Questa trasmissione andava in onda dal Lunedì al Venerdì dalle 7.00 alle 9.00; condotto dal Dj Ariel con il supporto di Roberto "Freak" Antoni. Spesso i due conduttori interpretavano, grazie a un distorsore vocale, due cavie da laboratorio, il topo "Frigo" e il topo "Rogna", nelle cui disavventure non mancano di maledire gli "umani" per gli esperimenti che conducono su di loro.
In alcuni sketch Freak, posseduto del demonio, cominciava a parlare al contrario. 
Lo scopo era di recitare frasi che potevano essere ascoltate al rovescio (i palindromi).
La trasmissione conteneva numerosissime rubriche dove richiedevano la partecipazione del pubblico. Tra le varie rubriche si ricordano: "l'almanacco del giorno che Fu" (i conduttori ricordavano compleanni eccellenti ed eventi, soprattutto legati al mondo della musica), "campagna a favore di Ognissanti" (qui i conduttori facevano gli auguri a tutti quelli che un santo vero e proprio non ce l'hanno. La particolarità di questa rubrica fu che il l'editore dovette pagare 10€ alla coppia di conduttori per ogni santo che in realtà esiste e che i radioascoltatori segnalarono), "la patente da Vero Rocker" (qui i conduttori proponevano un test attitudinale dove facevano domande a risposta multipla per mettere alla prova la preparazione dei radioascoltatori su vari temi musicali, come ad esempio fatti noti della vita di musicisti Rock. Le domande però non avevano un riscontro con l'ascoltatore, il quale in sua coscienza si aggiunge o toglie punti dalle proprie patenti da Vero Rocker. 
Tali patenti erano ottenibili durante alcune manifestazioni "live" dove era presente il Dj Ariel), "Davide contro Golia" (questa era una rubrica di "spionaggio" dedita a battere la concorrenza delle grandi radio nazionali nella gara dell'audiradio. 
Chiesero quindi l'aiuto dei radioascoltatori, i quali, ad esempio, fecero pratica di "spionaggio" delle radio più grandi per poi commentare le rubriche che andavano in onda dalle 7.00 alle 9.00 in modo da valutare la concorrenza; furono "spiate": M2o, Radio Deejay e Radio Zeta), "La finestra di RockFM sul mondo" (i DJ si collegavano telefonicamente con una fantomatica radio nipponica chiamata Cakkio Radio Tokio per ascoltare il prodotto del panorama Rock giapponese. 
Il collegamento finiva puntualmente in tragedia, di solito con il suicidio della persona dall'altra parte della cornetta), "Diventate Musicisti Rock con la bocca" (i due conduttori chiamavano durante la diretta i radioascoltatori iscritti a questo "servizio", e li facevano esibire in un provino dove suonavano uno strumento a loro scelta, con un brano a loro scelta, con la sola particolarità di dover mimare il suono di detto strumento con rumori prodotti dalla loro bocca).
In seguito il programma assunse il nome di "È solo Rock'N'Roll Ma Mi Piace", precisamente dal 2 aprile 2008, ovvero circa 2 mesi prima della chiusura della Radio. 
La conduzione del programma fu grossomodo la stessa con l'unica differenza che durante la trasmissione venivano trasmesse registrazioni dei radioascoltatori che descrivevano cos'è il Rock'N'Roll per loro (il contatto avveniva tramite SMS o email per poi essere richiamati per registrare il loro messaggio).

Rock FM - The Movie 
Si trattava di un programma di cinema condotto da Riccardo Vianello e andato in onda per diversi anni con frequenza settimanale. La trasmissione presentava film in uscita e trattava argomenti a sfondo cinematografico, inframezzando gli interventi con brani Rock tratti da colonne sonore.

Witching Hour 
Programma condotto da Luca che presentava musica Metal underground, andava in onda il giovedì a mezzanotte per un'ora. La sigla iniziale era la canzone del 1981 Witching Hour dei Venom (contenuta in "Welcome To Hell"), che dava appunto il nome al programma.


LA CHIUSURA 1990-2008
Un messaggio dello staff agli ascoltatori (Aprile 2008) ne preannunciò la chiusura:
"Dallo scorso 19 marzo, giorno in cui abbiamo comunicato al microfono che l’editore di RockFM ha deciso di chiudere la radio, ci stanno giungendo migliaia di messaggi. Un’incredibile quantità di dimostrazioni di affetto e solidarietà, messaggi di protesta, carichi di rabbia, di speranza, a volte persino di disperazione, da parte di ascoltatori increduli, che vogliono dire la propria su una chiusura da tutti ritenuta ingiusta.
Qualcuno ci ha fatto notare di aver percepito una certa rassegnazione nella nostra voce. Riteniamo a questo punto doveroso spiegare il nostro punto di vista in merito ad una vicenda che, oltre a colpire noi in prima persona, è riuscita a generare un così ampio coro di voci indignate.
RockFM è una radio libera, libera in maniera totale, libera perché non sostenuta da alcuna motivazione economica. Una radio che non ha mai imposto ai propri collaboratori paletti editoriali, men che meno di natura commerciale. In questo senso è difficile capire persino quali motivazioni economiche abbiano mosso l’Editore nel volerla mantenere in piedi.
Questo aspetto, storicamente, è sempre stato non considerato dalla proprietà, o gestito in maniera inadeguata, per disinteresse, ragioni poco chiare o mancanza di competenza nel contesto specifico del Rock e della realtà locale della radio.
E’ questo il clima in cui tutti noi abbiamo lavorato, in completa autonomia, con lo scopo di valorizzare uno strumento ritenuto di poco valore dall’Editore, vecchio e nuovo.
Per quanto ci riguarda, il nostro obiettivo è stato proprio quello di edificare, giorno dopo giorno una realtà radiofonica che potesse innestare fiducia nella proprietà, dimostrandole le sue potenzialità commerciali, e sull’altro fronte un prezioso strumento d’informazione, di cultura, e un intelligente e divertente compagno di vita per gli ascoltatori.
Con il primo non ce l’abbiamo fatta. 
Il secondo obiettivo è stato invece raggiunto con grande successo. Il rispetto degli addetti ai lavori, critici, giornalisti, esperti e soprattutto l’amore del pubblico verso RockFM sono lì a dimostrarlo. Il grado di affezione che gli ascoltatori nutrono per noi è qualcosa di inspiegabile. Incomprensibile. Soprattutto per chi si affida esclusivamente alle regole del marketing per costruire una radio.
E’ sconforto, non rassegnazione. Dal nostro punto di vista, abbiamo sempre avuto la consapevolezza che senza la volontà dell’Editore di rendere economicamente produttiva questa struttura, le prospettive di crescita e sopravvivenza del progetto sarebbero state impossibili. Questo, particolarmente, ci fa ritenere ingiusta la chiusura.
I dati di ascolto ufficiali (Audiradio), parlano chiaro. Con l’esiguo numero di frequenze a nostra disposizione e con la totale assenza di promozione, RockFM stava compiendo un vero e proprio miracolo. Dal marzo 2007, mese in cui è stato lanciato il nuovo format di radio ‘Classic Rock’, la nostra emittente in meno di un anno ha raddoppiato gli ascolti, toccando quota 170.000.
Lo ripetiamo ancora, perché sia chiaro: il risultato è stato raggiunto con lo stesso numero di frequenze e senza alcun supporto promozionale. Solo la forza di spirito, la professionalità, la determinazione, la preparazione e la passione dei DJ, che hanno aggiunto ulteriore energia sperando di vedere concretizzata l’ipotesi di diventare network nazionale, ha portato RockFM a quel risultato.
Ringraziamo di cuore tutti coloro che, spontaneamente, in questo periodo ci stanno sostenendo, con iniziative, petizioni, proponendo addirittura sottoscrizioni e raccolte di denaro.
Il 16 aprile abbiamo effettuato un collegamento telefonico dagli USA con i KISS, primo prestigioso nome di una lunga serie di ospiti italiani e internazionali che hanno deciso di dimostrarci amicizia e solidarietà con un semplice saluto o con la loro presenza nei “nostri” studi per vere e proprie esibizioni in diretta, che si concentreranno nella settimana dal 26 al 30 maggio.
Le trasmissioni prodotte dal nostro Staff termineranno dopo una diretta di 24 ore, sabato 31 maggio alle ore 18.00.
Rimarrà il sito RockFamily, lo spazio in internet che stiamo realizzando in questi giorni allo scopo di preservare la storia dei 18 anni di RockFM, di fornire informazioni relative alle future attività di ciascuno di noi e del nostro gruppo e, soprattutto, di continuare a tenere viva la voce di chi ha fatto, ascoltato, amato RockFM.

Marco Garavelli, Max De Riu, Claudia, Roberto ‘Freak’ Antoni, Fabio Treves, Edo Rossi, Ariele, Maurizio Faulisi, il Metius, Mox Cristadoro, Giulio Caperdoni"

Nel frattempo, Marco Garavelli ha trovato collocazione presso Linea Rock a Radio Lombardia, e molte altre voci si sentono spesso sulle frequenze.
Anche la gran parte degli altri DJ hanno trovato sistemazioni, quà e là, in altri programmi radiofonici.


ULTIMO GIORNO
Le strade dove ha sede l'emittente sono invase da gente arrivata per fornire il proprio sostegno alla radio.
Alle ore 18:00 del 30 Maggio 2008 ha inizio la maratona finale.
Il primo ospite è ovviamente il fondatore, Gigio D’Ambrosio, a cui viene concessa mezz’ora, così come a tutti gli altri ex DJ, ognuno dei quali racconta la propria esperienza, proponendo brani musicali. Col passare delle ore, la folla sotto gli studi aumenta fino a costituire un gruppo di centinaia di persone, tutte a gridare a gran voce il proprio dissenso per quella che da tutti viene percepita come un’ingiustizia. Striscioni e cori di scherno (nei confronti anche delle emittenti rivali) animano il sabato milanese.
Arrivano le 17:00 del 31 Maggio, manca un’ora alla chiusura.
Uno ad uno, i DJ danno il loro ultimo saluto alla radio e i suoi ascoltatori, ognuno con un breve discorso e con un brano scelto appositamente.
Il primo ad iniziare è Max De Riu con un discorso pieno di tristezza ma anche di speranza verso il futuro.
Segue Ariele che fa cantare per un’ultima volta "Bohemian Rhapsody" dei Queen alla Rock Family.
Mox Cristadoro, che ringrazia tutti per il periodo più bello della propria vita e trasmette un brano degli Area.
Il Metius ironicamente augura che gli Slayer allestiscano una sala prove vicino all'appartamento a quello di chi ha deciso la chiusura.
Maurizio Faulisi, insieme ai figli, trasmette un brano di Buddy Holly, invitando tutti a mantenere vivo il sogno e alto il morale.
Seguono poi un commosso Giulio Caperdoni ed Edo Rossi che dichiara senza mezzi termini che chi ha deciso di chiudere questa radio "non ci ha capito un cazzo".
Tocca poi al direttore, Marco Garavelli, che nel giorno del suo 50° compleanno si ritrova a a lasciare la "sua" emittente. La sua dedica è "Catch The Rainbow", la speranza che dopo un temporale arrivi un arcobaleno per tutto lo staff di RockFM.
Fabio Treves in collegamento telefonico ricorda che le cose importanti per la comunità sono la musica e la libertà, poi l’ultima a parlare è Claudia che inizia con un sonoro "vaffa" con tanto di ovazione del pubblico.
Nelle settimane precedenti alla chiusura molti si chiedevano quale sarebbe stata l’ultima canzone trasmessa dell'emittente.
Alla fine, i DJ presero in mano chitarre e strumenti suonando loro stessi "Rockin’ In A Free World" di Neil Young, fino all’ultimo minuto di diretta, durante il quale tutti i membri scesero in strada continuando a suonare, accompagnati dalla folla presente.
Sino a che il segnale della radio si è definitivamente spento, per sempre.