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mercoledì 30 ottobre 2019

La Musica Metal Spaventa Gli Animali?

La musica Metal viene utilizzata un po' ovunque: dai funerali a prigioni per torturare terroristi.
Pare però venga utilizzata anche dagli agricoltori del Friuli Venezia Giulia per allontanare i cinghiali dai propri campi. La notizia, apparentemente bizzarra, proviene da un'edizione del 15 maggio 2019 di Telefriuli (poi confermata dalle testate locali e nazionali). La piaga dei cinghiali, a causa della quale la Regione sta rivalutando le regole della caccia, danneggia gravemente i campi, tanto in Carso, quanto nelle terre friulane.
Un problema complesso, causato da alcuni cittadini che forniscono cibo a questi animali, così come dall’estendersi dei boschi fino alle periferie dei centri abitati.
La minaccia dei cinghiali ha pertanto convinto gli agricoltori ad organizzare un incontro con l’assessore alle Risorse Forestali FVG, Stefano Zannier.
Quando fuoriescono dai boschi, i cinghiali sono infatti capaci di causare il "100% di danno sulla semina".

Zannier: "Stiamo valutando più soluzioni per scongiurare altri danni alle colture" 

Gli agricoltori infatti si sono ridotti a uscire di notte con radio e stereo per fare confusione e allontanare i branchi di animali.
Non appena la notizia è stata trasmessa sui TG, una band Punk di Udine, i Commando, hanno inciso un brano per gli agricoltori che vogliano cacciare i cinghiali dalla propria proprietà.
Intitolata "Bad Brain", dovrebbe essere sufficientemente chiassosa d’allontanare i molesti anima
In questi giorni invece, in Canada, in un luogo poco distante da South Duncan, città della British Columbia, una donna è stata protagonista di un curioso episodio: mentre stava facendo una passeggiata ha visto davanti a sé un puma e per mandarlo via ha messo la musica dei Metallica a tutto volume.
Dee Gallant, escursionista di 45 anni, stava facendo una passeggiata nei boschi in compagnia del suo cane, quando ha incontrato il puma; dopo aver notato che l'animale si stava avvicinando sempre di più, come prima reazione gli ha urlato contro ma il felino si è solamente fermato.
Così la signora Gallant è tornata velocemente in macchina e allo stereo ha messo "Don't Tread On Me" dei Metallica (1991).
Gallant: "Avevo come la sensazione di essere osservata, ho dato uno sguardo alla mia destra, e lui stava proprio lì. Ricordo che ho pensato wow, è davvero un leone di montagna, poi però mi sono domandata perché il puma si trovasse ancora lì e un istante dopo ho visto che si stava dirigendo verso di me. Lo dovevo fermare"

La canzone dei Metallica ha avuto un ottimo impatto: il puma è scappato via a gambe levate ed è ritornato tra i cespugli da cui era sbucato pochi momenti prima:

"Credevo che fosse la cosa più rumorosa che avevo sul mio cellulare e che lo potesse spaventare. Il titolo della canzone "Non Calpestarmi" è stato il messaggio che gli ho voluto mandare. Veramente ho creduto che fosse molto bello poter vedere un puma per tutto questo tempo"

Per evitare ulteriori incontri, la signora ha raccontato di aver lasciato il brano in modalità ripetizione per il resto della sua passeggiata, tenendo sempre con sé il suo fido husky di nome Murphy.

Da "Don't Tread On Me" (Metallica, 1991):
Don't tread on me
I said, don't tread on me
Liberty or death, what we so proudly hail 
Once you provoke her, rattling of her tail 
Never begins it, never, but once engaged
Never surrenders, showing the fangs of rage 
I said don't tread on me
So be it 
Threaten no more 
To secure peace is to prepare for war 
So be it 
Settle the score 
Touch me again for the words that you'll hear evermore 
Don't tread on me
Love it or leave it, she with the deadly bite 
Quick is the blue tongue, forked as lighting strike 
Shining with brightness, always on surveillance 
The eyes, they never close, emblem of vigilance 
Oh no, no, no don't tread on me

sabato 19 ottobre 2019

La Truffa Di Threatin: Concerti Senza Spettatori, Case Discografiche Fasulle, Siti Web e Visualizzazioni False

La storia che c'è dietro la band Threatin (Rock Melodico/Heavy Metal) è davvero incredibile.
Si tratta di una one-man band guidata da Jered Threatin che è riuscita a prendere per i fondelli fans, portali social, organizzatori di eventi e locali.
In realtà, prima della loro dipartita, nel 2018 la band comprendeva anche Gavin Carney (basso), Joe Prunera (chitarra) e Dane Davis (batteria).
Il sito odierno di Threatin per quanto old-style pare ben fatto con tanto di foto, tour, bio, video, vendita di merchandising (maglie, cappelli, slip, CD, singoli) ed un fan club.
Iniziamo col dire che nella bio originaria (ora modificata) venivano citate una serie di performance in giro per il Nord America nel 2014, che portarono la band a firmare con la "nota" Superlative Music Recordings, grazie alla quale registrarono l' EP di debutto "If Need Be", vendendo più di 55mila copie. Un altro tour nel 2015 porterà, poi, la band a lavorare a New York alla Sterling Sound con Greg Calbi, già collaboratore di gente come David Bowie e John Lennon, con il quale produrrà il disco d'esordio "Breaking The World".
Questo disco, a loro dire, gli frutterà il "Top Rock Artist Of The Year Award".


LA TRUFFA DI UNA BAND CHE NON ESISTE
Ma cosa fece la band di Jered Threatin di così clamoroso? Il titolo è un po' improprio...non è che il gruppo non esiste, semplicemente non ha la fama tramandata in bio, su Youtube e sui social.
La one man band californiana (più turnisti a seguito, pare ignari di tutto) riuscì ad organizzare un tour in Europa senza avere i numeri nè le credenziali per farlo.
A suo dire, il tour nel Regno Unito era andato sold-out quindi i locali che ospitavano musica Rock e Metal non si fecero pregare per ospitare la band.
Inutile dire che poi questi stessi locali in cui venne permesso alla band di suonare finirono per essere desolatamente vuoti.
A novembre 2018, i Threatin si sarebbero dovuti esibire in una manciata di date tra Inghilterra, Scozia e Irlanda, per poi arrivare a calcare anche i palchi di Francia, Italia (al Druso, a Bergamo) e Germania in quello che avrebbe dovuto essere il Breaking The World Tour (a supporto del già citato disco pubblicato nel 2017).
Dei tre concerti in cui la band si è effettivamente esibita, due non hanno venduto neanche un biglietto e il terzo ne ha venduto uno.
Quando Threatin arrivò al The Asylum di Birmingham l'8 novembre 2018, al proprietario del locale (Roy Davis) giunsero voci che l'intero tour era probabilmente una truffa.
Nessuno, tuttavia, sospettava che lo stesso leader della band fosse stato l'ideatore di tutto ciò.
Davis pensava che un promotore stesse rovinando la band, senza rendersi conto che dietro non c'era mai stato nessun promotore.

Davis al sito Pollstar: "Ci siamo seduti con loro per circa un'ora prima dell'inizio dello spettacolo e abbiamo avuto una lunga conversazione, cercando di aiutarli. Loro stavano ancora mentendo. Questa è stata la cosa che mi ha sconvolto in seguito"

A parte la menzogna, Davis non prova rancore: "La quantità di persone che chiamavano era semplicemente impressionante. Sono stato anche contattato dai corrispondenti della BBC di New York. Quindi da questo punto di vista, quello che ha creato è stato davvero positivo, anche per noi"
In effetti, nessuno dei proprietari dei locali e dei bookers contattati si arrabbiarono con Eames, reo di averli presi in giro.
Barbara Blair, comproprietaria del Trillian a Newcastle, ha ribadito: "Bravo lui, non sta facendo nulla di diverso rispetto a quello che avrebbero fatto altre persone: ha provato a diventare famoso. Non abbiamo perso soldi per quel concerto e dato che lo stesso ha avuto luogo una domenica sera, quando Trillian di solito non ospita concerti, la perdita al bar è stata trascurabile. 
Se in futuro volessero suonare ancora da noi, penso che sarebbe sciocco non ospitarli perché hanno attirato così tanta attenzione su sè stessi che la gente verrà qui per vedere di cosa si tratta"

Pare che per la data dell'Underworld di Londra erano stati 291 i biglietti venduti (in realtà erano presenti solo 3 spettatori), 180 invece all' Exchange di Bristol (ma non stava nessun spettatore)
Ma vediamo cosa è successo nei minimi dettagli.


I LIKES FALSI SUI SOCIAL E SU YOUTUBE
I primi a scoprire che qualcosa non quadrava furono appunto i gestori dei locali, che iniziarono a comunicare su Facebook l’accaduto.
La band conta quasi 39mila like sulla sua pagina Facebook, in gran parte falsi.
Anche le visualizzazioni sui video Youtube (per il singolo "Living Is Dying" oltre un milione e 100mila) sono fasulle (in realtà proprio questo gran parlare della band ha aumentato le visualizzazioni ed ora sono 1 milione e 300mila), così come i commenti di 2 anni fa sotto il video (non hanno un filo logico).


AGENZIE ED ETICHETTE DISCOGRAFICHE FASULLE
Anche il promoter (StageRight Bookings) che ha preso i contatti con alcuni prestigiosi locali europei per fissare le date della band è falso (così come i solisti che sarebbero sotto contratto Michael Nicolas, Adam Gray, Gary Allan, Bryan Guy e le band Newport, Sunrise Station, Curve, Tull, Third Eye, Cars, Braid, etc tutte citate sul sito, ormai oscurato).
L’etichetta discografica (Superlative Music; si legge fondata nel 1964 e con all'attivo 10 milioni di copie vendute e 200 album pubblicati) per cui ha firmato la band è fasulla (così come tutte le band citate e messe sotto contratto, ad esclusione dei Damone, band che però è sciolta da una decina d'anni).
Tra l'altro, un'etichetta che avrebbe buoni numeri come questi...con solo 1800 like sulla pagina Facebook?
Pagina che invece è una raccolta di foto di artisti misconosciuti (forse prese da Google o da ignari sui social).

Anche l'Aligned Artist Management che avrebbe trovato i turnisti da accompagnare a Threatin non esiste.
Tutte queste agenzie, etichette e case discografiche hanno anche una loro pagina Facebook (con likes ovviamente gonfiati da bot e software) ed un sito personale (si può notare come tutte queste agenzie ed etichette abbiano uno stile della propria pagina Web piuttosto simile, basico ed old style, segno che probabilmente è stata la stessa persona a costruirli e metterli online).
E non finisce qui.


TOP ROCK PRESS: IL SITO METAL CREATO AD HOC
La band ha condotto su sè stessa anche interviste fake (poi cancellate da Youtube) ed inventato un sito web (fanzine) chiamato Top Rock Press.
Le più recenti news su questa fanzine Rock/Metal risalgono alla fine del 2016: l'uscita dell'album dei Metallica "Hardwired...To Self-Destruct", Axl Rose sull'elezione di Trump, il tour di addio "The End" dei Black Sabbath, Vince Neil e poche altre.
Il sito è stato creato chiaramente per creare l'illusione della popolarità dei Threatin.
Le icone dei social network nel piè di pagina si collegano alla pagina iniziale del sito, il sito cita "supportato da NME, Alternative Press, Hot Topic e Monster Energy", un numero di telefono inesistente elencato nella sezione "Contatti", un indirizzo di San Francisco che mostra un generico edificio e Universal Web Group (la società ovviamente inesistente...che avrebbe costruito il sito web).
Facendo clic sulla scheda "Artisti in primo piano", ci sono i Threatin in alto, si legge "aprono la strada alla prossima generazione di musica Rock!".
Nella fanzine è presente anche una presunta intervista condotta con il bassista dei Megadeth David Ellefson (in realtà plagiata e modificata da Alternative Nation).
La sezione "Recensioni" di Top Rock Press non si sforza neanche d'inventare o copiare recensioni da altri portali, ma si collega semplicemente a una dozzina di recensioni presenti su MetalUnderground.com
Poi, la pagina "Abbonati" includeva un linguaggio vago che allude ad un abbonamento a una rivista fisica che impiegava otto settimane per arrivare (forse per scoraggiare la gente dall'abbonarsi, essendo anch'essa insistente).
Lasciando da parte la fanzine e ricollegandoci alla bio citata all'inizio, il sito di Greg Calbi non cita in nessun modo di aver lavorato con Threatin, come nessuna delle date citate pare essere confermata da altre parti che non sia il suo sito web.
Addirittura alcune delle date citate sul sito ufficiale sarebbero false: in quelle serate, in quelle venue, c’erano sì dei concerti, ma nessuno degli artisti erano i Threatin.
Nemmeno sotto pseudonimo.


MA CHI C'E' DIETRO?
Dietro questa incredibile storia truffaldina si nasconde Jered Eames, dal Missouri, mente del progetto Death Metal Saetith, che portò avanti con il fratello Scott tra il 2005 e il 2012 raggiungendo anche discreti traguardi (suonando con Cannibal Corpse e Monstrosity in giro per gli States) malgrado solo due EP pubblicati.
Il fratello di Jered, Scott Eames, che oggi suona negli Thy Antichrist come turnista, ha rilasciato ai loro microfoni digitali un commento in cui si dissocia dall’operato di Jered.
Pare che i Saetith vennero messi in standby principalmente perché Jered voleva fare qualcosa del genere con la band.
Controllando un po' i Thy Antichrist hanno quasi 300mila follower su Facebook a fronte di un album uscito nel 2004 e un altro nel 2018 sotto Napalm Records...ed anche qui forse c'è qualcosa che non quadra (per dare due numeri: i Mayhem ne hanno 483mila, gli Emperor 189mila, i Dissection 82mila...).
Niente contro la band di Antichrist 666, Abyssus, Oricuss e Frost Giant in quanto autori comunque di buoni album e ben recensiti ovunque ("Wicked Testimonies" del 2004 e "Wrath Of The Beast" del 2018), anche se è quantomeno singolare la cosa.
In ogni caso pare che Jered tutta questa storia l'abbia presa a scherzo, nella sua bio (ri-aggiornata dopo che venne scoperta la truffa), si legge:

"Jered Threatin, noto con il nome di "Threatin", è un artista solista, cantante, cantautore e polistrumentista di Los Angeles, California. Ha acquisito notorietà nel 2018 a seguito di una truffa pubblicitaria nel suo "Breaking The World Tour" in cui ha suonato in luoghi in gran parte vuoti. 
La furbata ha ottenuto la copertura mediatica mainstream dal New York Times, dalla BBC inglese, da Variety e dal Rolling Stone Magazine"

Sui social ed altri canali invece si legge: "Cosa sono le fake news? Ho trasformato una stanza vuota in un titolo internazionale. Se stai leggendo queste parole, anche tu sei parte dell’illusione"

Intanto il locale The Underworld a Londra, dove tutto è iniziato, ha già prenotato nuovamente i Threatin per il primo novembre 2019.

Lovelace (bookers di Underworld): "Controllando la pagina Facebook di Underworld, sotto qualsiasi post relativo ai Threatin, ci sono molti insulti. Non mi aspettavo questo perché trovo il tutto divertente. È stato abbastanza sorprendente vedere che la maggior parte delle persone si è incazzata.
Ciò che è davvero divertente è che molte persone non credono che il concerto avverrà realmente. Altre persone pensano che io sia Threatin, altre persone che Underworld ha inventato Threatin. Lui ha prenotato i locali, e il canone di noleggio di solito copre i costi di produzione e di gestione dello spettacolo. Non abbiamo perso soldi pagando il personale per essere lì, il tutto è stato pagato nel canone di noleggio. Quello che abbiamo perso è il fatto che nessuno ha comprato birre e noi facciamo affidamento sulle vendite del bar. Quindi abbiamo avuto un record negativo solo sotto questo punto di vista. A volte succede che hai uno spettacolo in cui nessuno beve, uno spettacolo per bambini o qualcosa del genere. Non è la fine del mondo, non ci ha derubato, nessuno è morto. Siamo sostanzialmente colpiti. Chiunque abbia raggiunto certi traguardi dal nulla merita i riflettori. Molte band reali non si impegnano molto"

Molte band hanno contattato Lovelace accusandola di aver insultato praticamente ogni band del paese (anche per aver re-invitato una band del genere): "Se si arrabbiano, ciò dice molto sulla loro dignità. Penso che sia solo gelosia. Non ritireremo mai la loro prenotazione. Forse verranno con un altro promoter, ma in questo locale amiamo cose del genere.
Non annulleremo nulla. Ciò che speriamo è che Threatin non continui a trollare, non si presenti o salga sul palco e non suoni. Questo, per noi, sarebbe un disastro totale, ma siamo felici nel confidare che in realtà verrà e suonerà, perché ha sempre voluto suonare davanti ad un pubblico" 
(che abbia sempre voluto suonare davanti ad un pubblico...avrei qualche dubbio)

Ma che genere suonano? Com'è il disco? Ovviamente la grande ribalta per tutta questa storia ha, come detto (e come preventivato da Threatin), incrementato visualizzazioni su Youtube e vendite.
Iniziamo col dire che da "Breaking The World" sono stati estratti 3 singoli: "Living Is Dying" (1 milione e 300mila visualizzazioni di cui solo 200mila reali), "Identity" (114mila) e "If Need Be" (169mila visualizzazioni).
Nel sito si legge che sarebbero stati girati al Glass Castle Films (Holliwood) ma ovviamente il tutto va preso con le pinze.
Nella stessa sezione è presente anche il promo che annuncia l'album e un "Behind The Scenes".
Iniziamo dalla fine e sfatiamo subito qualsiasi mito e preconcetto: questa band non c'entra niente con i millantati 0 spettatori e lo si capisce subito dalla trascinante (ed un po' commerciale) opener che dà il nome al disco.
Sostanzialmente si tratta di un album Melodic Rock con qualche influenza Heavy ed Alternative di fine anni 90 (negli chorus melodici).
Detto dell'opener, il disco poi prosegue con il primo singolo "Living Is Dying" che ha "spopolato" su Youtube (in realtà, a seguito dello scoppio dello scandalo, le visualizzazione sono aumentate e per davvero) e con "The End Of You" (sorretta da un buon riff ed assolo).
La quarta traccia è "The Place Between" che dopo un inizio un po' stentato si lascia ascoltare.
Poi è la volta dell'altro singolo "If Need Be" che prima di esplodere inizia come una ballad sino all'assolo, poi rallenta nuovamente e riaccelera (niente che rimarrà nella storia ma sicuramente non malvagia).
"Identity" scorre veloce senza particolari sussulti, anche qui ci sono rallentamenti melodici ed accelerazioni improvvise.
Si prosegue con "Rip Through These Chains" e i suoi stop and go, prima di un assolo di buona fattura.
Invece "A Memory Forgotten" è una semi-ballad.
A questo punto la voce "lagnosa" di Jered comincia un po' a stancare soprattutto nei suoi acuti, per quanto il disco non presenti canzoni oscene neanche nelle ultime quattro: "Impulse", "Conscious" (forse la meno convincente del disco), "Fade Into Never" e l'ottima "All Your Pain" che chiude degnamente il platter.
Sicuramente non un disco dalla longevità elevata ma che comunque si lascia ascoltare, malgrado alcuni difetti evidenziati quali la voce stancante dopo un po'.
Cosa si può dire di tutta questa storia? Che probabilmente i Threatin rimanendo nell'underground e promuovendo davvero gli eventi nei locali dove suonavano (o qualche piccolo festival) avrebbero fatto un centinaio di spettatori (o migliaio dal vivo).
Non certo numeri che ti cambiano la vita.
Allora Jered deliberatamente creò l'alone della band che suona davanti a nessun spettatore ottenendo in seguito una ribalta mediatica clamorosa per esser riuscita ad ingannare tutti, passando come si suol dire, dalle stalle alle stelle.

venerdì 11 ottobre 2019

La Storia Dei Nevermore: L'Alcolismo, I Dissidi e La Morte Di Warrel Dane

Blabbermouth: "I Nevermore sono la più grande band che l'alcool abbia mai mandato in rovina"

I Nevermore si formarono a Seattle, ad inizio anni ’90, in una città anomala per l’epoca visto che viveva il fenomeno dell’esplosione del Grunge.
Warrel Dane, Jeff Loomis e Jim Sheppard erano noti già per aver suonato negli estemporanei Sanctuary negli anni ’80.
"Refuge Denied" pubblicato nel 1987 dalla Epic ebbe un discreto successo, anche se non venne molto compreso. Brani come "Battle Angels", "Die For My Sins" e "Soldiers Of Steel" possiamo considerarli pezzi di tutto rispetto. Il secondo platter "Into The Mirror Black", più dark ed elaborato del debutto discografico, si confermava ad alti livelli ma uscì già negli anni 90, in una fase di transizione per il Metal (provare ad ascoltare "Future Tense", "Taste Revenge" e "Mirror Black").
Si trattava di un sound classico guidato dall'aspra voce di Warrel Dane.
Sound che comunque non aveva senso riproporre nei futuri Nevermore perchè ormai i tempi stavano cambiando.
Non aveva senso neppure riproporre il Thrash canonico degli anni 80 perchè i pionieri di quel genere lo avevano ormai abbandonato (Metallica, Megadeth, Testament, Exodus, Kreator, in parte Slayer ed Overkill avevano cambiato sound; altre band del calibro di Destruction, Death Angel e Dark Angel scomparvero nel nulla).
Serviva qualcosa di diverso.
Non a caso le band estreme (fermandoci sul Thrash/Groove) che andavano per la maggiore ai tempi erano i Pantera, poi ci fu la parziale esplosione dei Machine Head (prima del cambio di sound a fine anni 90, inizio nuovo millennio) o gli anomali Meshuggah (o ancora il Thrash contaminato da Industrial dei Fear Factory).
Fu una crisi di valori che coinvolse tutto: dall’economia al capitalismo che era imperante nei paesi occidentali fino ad arrivare alla musica. I Nevermore si fecero portavoci di un metal coraggioso ed innovativo, purtroppo incompreso da alcuni puristi e tradizionalisti che li vide abbracciare sonorità più moderne, Groove, e dipingere, con lyrics cupissime e nere un mondo allo sfascio.
Il monicker "Nevermore" ricorda un celebre verso di Poe, quel "Quoth the Raven, ‘Nevermore" tratto dalla poesia "Il Corvo" del celebre scrittore americano.
I testi della band sono sempre molto cupi e neri come la pece parlando di drammi personali, lutti ma anche critiche a governo e religioni.


DISCHI
Nel 1995 esce il debutto omonimo "Nevermore" sotto Century Media: i brani sono tutti di una discreta lunghezza, in media 5 minuti. Il canto di Dane si è ormai evoluto in una sofferta ma potente litania, particolarmente espressiva soprattutto nei brani più espliciti nella critica sociale e politica. È presente anche la tematica dell'abuso di droghe, ma in una veste pessimista che ben si sposa alle atmosfere oscure del disco.
Il riffing di Jeff Loomis è pesante, ribassato e corposo ma contraddistinto anche da passaggi melodici.
Gli assoli non disdegnano virtuosismi. Ottima la sezione ritmica e il basso. Il disco è molto diverso da quello che voleva il mercato ai tempi, per questo vende pochissimo.
Sicuramente un po' acerbo e tradito dalla registrazione, viene ricordato per "What Tomorrow Knows" midtempo Thrash caratterizzato dal pesante e cadenzato incedere degli strumenti e dalla sofferta interpretazione di Warrel Dane, per l'anomala "C.B.F. (Chrome Black Future)", per la ballad "The Sanity Assassin", per la teatrale e riflessiva "The Hunting Words" e per lo stupendo assolo presente in "Godmoney".
Nel successivo "The Politics Of Ecstasy" (1996) il sound si fa sempre più spietato, desolato e personale.
Il messaggio che passa è quello dello psicologo Timothy Leary, noto per il suo supporto per le droghe psichedeliche.
Pezzi come il midtempo "The Seven Tongues Of God", "The Tiananmen Man", l'acustica di "The Premonition" o i chiaroscuri arpeggiati della suite finale "The Learning" anche se forse un po' fuori modo per l'epoca sono sicuramente dei grandi classici della band.
Ma anche "This Sacrament", "Passenger" o i messaggi che passano contro la società nella titletrack o nell'ottima "Lost" (che parla di droga e trip).


IL DRAMMA PERSONALE
Il terzo album "Dreaming Neon Black" esce nel 1999 è molto vissuto e sofferto, mettendo da parte la critica politica più spietata per darsi all'introspezione emotiva.
Il disco dunque passa alla storia per quella capacità di immergerti in una cupa atmosfera di morte degna di un grande libro/film. Un disco drammatico anche perchè legato ad un dramma personale
Le atmosfere sono oppressive, solenni e acide, quasi gotiche nel loro incedere funereo, al punto che nei momenti più lenti ci si avvicina quasi al Doom.
Dalla title track semi-acustica alla funerea "Cenotaph", l'album è un capolavoro di dolore.
Già in alcuni versi dell'apripista "Beyond Within" si possono capire quali saranno le atmosfere: "Welcome to the end my friend...The world is black, no turning".
Il concept è ispirato dalla rottura della relazione con la sua fidanzata dell'epoca, che scappò in una setta religiosa senza che se ne seppe poi più nulla (probabilmente si suicidò). All'argomento è dedicata la ballad lisergica "The Lotus Eaters", scandita da lentissimi riff iper-distorti e dal canto drammatico su di un testo devastante.
Anche le drammatiche "Poison Godmachine" e "All Play Dead" fanno la loro ottima figura, sia a livello compositivo che di pezzi.
La copertina, inoltre, rappresenta un sogno di Dane in cui vede la ragazza affogare senza poter esserle d'aiuto. La conclusiva "Forever" chiude degnamente un grande disco. Questa funerea marcia si conclude con un seguito di 7 minuti di solo silenzio.
Da "Dreaming Neon Black":
"Sometimes when I’m alone I still feel you
Your breath on my neck, you’re still with me
And I’m still dreaming neon black
I wait for you, to taste your unknown world
The clock spins to time that must mean nothing
Meet me in the dreamtime water, drown
Shifting shaping currents flow in memory
Swim through me
Meet me in the drowning pool of tears
And wash away my innocence and fear"

Nel 2000 esce "Dead Heart, In A Dead World".
Vengono mischiati Thrash, Groove, Heavy, Power, Gothic e Prog.
Il risultato, a dispetto del titolo, è meno dolente e malinconico nelle atmosfere e nei suoni rispetto ai precedenti lavori.
Il disco parte subito con un brano veloce, dai riff granitici e dalla batteria terremotante come "Narchosyntesis". Si possono notare anche influenze decadenti e a limite del Gothic.
Dane è protagonista nell'ottima "We Disintegrate".
"Inside Four Walls" è figlia dell'epoca per l'utilizzo di voce sintetizzata e campionata ma grazie alle chitarre, assoli, basso e batteria, si distingue dal Metal Alternativo dell'epoca.
Con "Evolution 169" emergono le influenze Gothic.
"The Heart Collector" è una grandissima ballad.
"Engines Of Hate" è potentissima invece, presente anche "The Sound Of Silence" di Simon & Garfunkel".
"Insignificant" è la seconda semi-ballad del cd, altrettanto commovente e coinvolgente della precedente.
Quasi in chiusura è posta quella "Believe in Nothing", forse capolavoro del disco, che spopolò molto ai tempi anche per via del videoclip.
A chiudere, infine, la titletrack sorretta da un riff veloce e potente da far tremare tutto.
Da "Believe In Nothing"
"And I still believe in nothing
Will we ever see the cure for our sorrow
Nothing is sacred when no one is saved
Nothing’s forever so count your days
Nothing is final and no one is real
Pray for tomorrow and find your empty still
Nothing"

Il disco vende molto bene ma avrebbe potuto ottenere ancora un successo maggiore, se la scena Metal dell'epoca non fosse stata saturata da band alternative e Nu Metal.
Nel 2002 esce "Enemies Of Reality", con composizioni più ostiche, che convergono in ritornelli quasi psichedelici/acid.
Il sound è davvero pesante ma la produzione non è di certo delle migliori e il basso è poco udibile.
Su tutte svettano soprattutto la potente e ipnotica title track; la ballad "Tomorrow Turned Into Yesterday", l'intricata "I, Voyager", i fraseggi malinconici abbinati a dissonanze alienanti presenti in "Noumenon" e le ottime "Who Decides" e "Seed Awakening".
L'album è dedicato a Chuck Schuldiner, leader dei Death e Control Denied, morto l'anno prima prematuramente a causa di un tumore cerebrale.
I testi sono come sempre molto riflessivi e profondi:

There is no stronger drug than reality 
Twist and change, time is nothing, regret everything
There is no stronger drug than reality 
We are the enemy


I DISSIDI INTERNI, I PROBLEMI DI SALUTE E DI ALCOLISMO
Per la band comunque questo è un momento difficile.
Tra 2003/2004 inizia un periodo nero, tra incomprensioni contrattuali e liti con il management della Century Media, senza scordare i ben più gravi problemi di salute di Warrel Dane, tali da compromettere un'intera tournée (tra alcolismo ed altro).

Jeff Loomis (in un'intervista del 2011): "Per quanto mi riguarda i veri problemi nella band sono iniziati tra 2004/2005, quando Warrel ha iniziato ad avere problemi di salute. Mi ricordo che Jim mi chiama e mi dice che era stato ricoverato. Ovviamente, ero molto depresso e mi chiedevo prima di tutto cosa gli sarebbe successo e poi cosa sarebbe successo al futuro del gruppo. Il medico gli disse che doveva smettere di bere pena problemi a pancreas e riguardo il diabete. So che non voleva alcool intorno a lui quando eravamo in tour. Cercavamo sempre di fare attenzione, ma in verità non ha mai funzionato. In questo momento avrei voluto rinunciare anch’io all’alcol, ma mi ha aiutato a superare tempi difficili, sopratutto on the road. Avrei voluto superare quei momenti in maniera diversa, ma sai tutti sbagliamo, la vita va avanti. Potrei dire che ormai era una sua lotta personale con il mondo che lo circondava. Credo che il tutto sia iniziato da qui"

Nel 2006 comunque esce "This Godless Endeavour", un trionfo di tecnica e melodia.
La struttura chitarristica infatti è molto intricata ed esalta i tecnicismi e i virtuosismi, lunghi e irresistibili, per poi cedere il posto a spezzoni acustici o melodici che vanno a formare intere digressioni malinconiche.
Brani come l'iniziale "Born", l'autobiografica "My Acid Words" o "The Psalm Of Lydia" sono fra i più trascinanti di sempre mai composti dal gruppo.
La ballad "Sell My Heart For Stones" è pensata per i fans e per i live, chiude davvero alla grande la titletrack.
Stavolta il basso di Sheppard è ben udibile e la batteria di Williams fa davvero un grande lavoro.
Tutto l'album è un turbinio di umori depressi e atmosfere quasi post-apocalittiche, influenzate anche dalla pessima situazione personale di Dane, che riversa tutto il suo dolore nella musica.
I problemi al di fuori della musica in senso stretto proseguono però, il 2006 infatti per i Nevermore è un altro anno definibile come infelice: prima Jim Sheppard si sottopone a un intervento d'urgenza perché affetto dal morbo di Crohn, poi Steve Smyth deve sottoporsi a un trapianto sempre d'urgenza di rene, infine Warrel Dane sviene prima di un concerto e viene ricoverato (d'urgenza) in ospedale dove gli diagnosticano il diabete di tipo 2.
Vengono annullate anche alcune date negli USA (Michigan, 2006) per gli improvvisi malori di Dane.
Altre asperità sorgono soprattutto per i problemi legati all'alcolismo, dalla differente attitudine professionale dei membri del collettivo e soprattutto dai crescenti dissidi interni.
Andy Sneap, nelle interviste, ha sempre ribadito che uno dei motivi per cui i Nevermore non hanno sfondato a livello di popolarità è dato dal fatto che i membri del gruppo sono "i peggiori nemici di sé stessi" e arrivando a litigare spesso furiosamente, soprattutto con Dane e Sheppard che nei tour, con il loro atteggiamento irritavano Loomis e Williams, più dediti all'impegno professionale.
Infine, le incomprensioni sulla redistribuzione dei proventi musicali e sulla gestione finanziaria (con Loomis e Williams che debbano costantemente chiedere informazioni ai due padre-padrone della band Warrel e Jim) spaccano in due il gruppo.
Dal 2006 in poi fra di loro inizia a percepirsi una stanchezza palpabile, acuita dai problemi di salute di Dane e Sheppard che si aggravano. Così i quattro cercano di prendere temporaneamente un po' di respiro altrove prima di tornare in studio con i vari progetti solisti (e di resuscitare i Sanctuary).


LO SCIOGLIMENTO DELLA BAND (2011)
"This Godless Endeavour" sarebbe potuto essere il canto del cigno dei Nevermore, ma nel 2010 viene pubblicato "The Obsidian Conspiracy", un lavoro che, nonostante qualche bella idea, si mostra sottotono rispetto ai predecessori.
Oltre agli attriti interni (la band non si ritrova mai tutta assieme nella sala prove, Jim in un tour appende in modo scherzoso il nome di Yngwie Malmsteen ala cuccetta di Loomis, spesso criticato per il suo egocentrismo), dietro al disco ci sono problemi di produzione e carenza di idee ma la situazione della band era ormai allo sfascio.
Gli arrangiamenti e le composizioni ne soffrono e risultano così in generale più prevedibili, i riff suonano più ordinari, gli assoli sono più contenuti e la prestazione vocale di Dane così così.
Di fronte all'episodio più debole della loro carriera, fra dischi solisti e l'annunciata reunion dei Sanctuary, nel 2011 Jeff Loomis e Van Williams lasciano il gruppo, la band è messa in stand-by.
Probabilmente per sempre.

Warrel Dane, a seguito dello scioglimento della band (e in riferimento a Jeff Loomis e Van Williams), dirà: "Quei ragazzi hanno deciso che non avevano un grosso problema di alcool da affrontare, io sì invece. Quando sei un chitarrista o un batterista, puoi avere una serata in cui sei completamente spompato. Io da cantante non posso. In tour, le due cose essenziali per un singer sono dormire e bere più acqua possibile, per restare idratato. Ed io non ho dormito molto, nell'ultimo tour, il bus era sempre pieno di gente ubriaca... Non voglio accusare nessuno, ma se non riesco a dormire non posso dare il 100% sul palco"

Warrel Dane in riferimento a Van Williams: "Avrei potuto dare un calcio in culo al nostro batterista e saremmo andati avanti comunque"

Jeff Loomis (intervista del 2011): "Mi ricordo che ci sono stati problemi anche all’inizio, e non sto lanciando invettive contro membri specifici in questo momento. Eravamo tutti da biasimare per qualche cazzata fatta qua e là, ma poi si scendeva a bere. Quando sei con i tuoi amici in una band prende vita una forte unità o meglio ancora, nasce una famiglia. Volevamo guardarci le spalle e prenderci cura gli uni degli altri. Ero il più giovane della band e ogni volta che facevo lo stupido o avevo bevuto troppo, la band si assicurava che fossi nella mia cuccetta sul bus e viceversa...ha funzionato comunque e sempre"

Jeff Loomis: "M’è sempre sembrato che nello stesso momento stessimo facendo un passo avanti e due enormi passi indietro"


LA MORTE DI WARREL DANE (2017)
Oltre alle varie collaborazione soliste e in altre band di Loomis, Dane si mette al lavoro per il suo secondo album solista, così come per un nuovo disco dei Sanctuary, con i quali è impegnato in tour estenuanti.
Tuttavia, la sua morte avvenuta il 13 dicembre 2017 per infarto lascia incompiuti i lavori in corso con i primi due e annulla ogni speranza di reunion con i terzi.
Dane morì il 13 dicembre 2018 a San Paolo, in  Brasile, a causa di un infarto.
Il chitarrista Johnny Moraes, era con il cantante quando questi ha iniziato a sentirsi male: "È morto nella notte. Ha avuto un infarto. Era nell’appartamento dove stava durante la registrazione dell’album quando è successo. Gli ho fatto un massaggio cardiaco e abbiamo chiamato l’ambulanza la quale è arrivata velocemente, ma quando sono arrivati era già morto. La sua salute era già debole a causa del diabete e i suoi problemi con l’alcol. Stava già affrontando un sacco di problemi di salute"

Con la morte di Warrel Dane si chiude così uno dei capitoli più significativi del Metal degli anni 90.
Forse mai capiti del tutto ma sicuramente rivoluzionari.

martedì 1 ottobre 2019

La Storia Dei Deathspell Omega: Niente Live, Nè Foto, Nè Interviste, Nè Promozioni Di Dischi

Formatisi a Poitiers, nel 1998, i Deathspell Omega sono sempre stati una band che ha provato a stare fuori dai riflettori e dalle grandi ribalte.
I loro testi sono basati principalmente sul satanismo a livello metafisico perchè a dire della band "tutte le altre interpretazioni di Satana sono intellettualmente non valide".
Alcune loro composizioni si sono anche concentrate su temi esistenzialisti provenienti dal surrealista francese Georges Bataille che la band ha citato più volte come la loro più grande influenza letteraria, così come l'idealista tedesco Georg Wilhelm Friedrich Hegel.


ANONIMATO
Ci sono pochissime informazioni sulla band: non ci sono siti Web ufficiali, piattaforme social media o foto promozionali, non si sono mai esibiti dal vivo e non ci sono crediti nelle loro uscite.
In generale hanno sempre rilasciato pochissime interviste, inoltre gli album generalmente escono all'improvviso senza annunci o particolari promozioni.
Il musicista finlandese Mikko Aspa è più comunemente citato come cantante.
E' risaputo che il cantante degli Hirilorn, Shaxul, è stato vocalist fino al 2002.
Poi troviamo Hasjarl (chitarra) e Khaos (basso), il batterista non è stato mai rivelato neanche sotto pseudonimi (a causa dei ritmi inumani, si è spesso parlato di una drum machine).
Le poche interviste rilasciate sono state quasi sempre profondamente critiche nei confronti della scena Black Metal e l'ultima intervista concordata al 2019 (l'unica negli ultimi 15 anni) è stata condotta dalla loro etichetta nordamericana The Ajna Offensive, con domande e risposte inviate tramite l'etichetta fondata dalla band stessa: la Norma Evangelium Diaboli (tutto ciò per preservare la loro identit).


DISCHI
"Infernal Battles" (2000) ed "Inquisitors Of Satan" (2002) sono due dischi Black Metal al 100%, sulla falsariga dei Darkthrone.
Per quanto riguarda "Infernal Battles", a dire della band (in un'intervista del 2019), solo su "The Victory Of Impurity", "Drink The Devil's Blood", "Extinction Of The Weak" e "Sacrilegious Terror" è stata usata una drum machine.
La produzione è davvero grezza, la tecnica molto approssimativa, si tratta di un disco Black Metal al 100% influenzato dai Darkthrone, Gorgoroth, Mayhem e band simili.
Basta ascoltare "The Ancient Presence Revealed", per farsi un'idea.
"Inquisitors Of Satan" esce due anni dopo solo in vinile 12" in edizione limitata a 350 copie e numerata a mano. E' innegabile che la band sia maturata, anche se le mazzate Black Metal classico sono evidentissime in "Desecration Master" oppure "Succubus Of All Vices" accompagnate dalle vocals assatanate di Shaxul che, per quanto meno distintivi rispetto a quelli del più celebre successore Aspa, offrono all’ascoltatore una prova di scream ben eseguita. I testi sono blasfemi, il basso quasi assente, il drumming rapido e, come da tradizione, affidato ad un misterioso e innominato membro (o da una drum machine).
Troviamo blast beat e doppia cassa, chitarre glaciali e taglienti.
Si tratta evidentemente di un disco di passaggio dove troviamo pezzi aggressivi quali "From Unknown Lands Of Desolation" ed altri innegabilmente Black ma più atmosferici come "Inquisitors Of Satan" o "Succubus Of All Vices".
Forse "Decadence" lascia intravedere quello che avverrà negli anni successivi.
Era evidente che la band, seguendo la falsariga dei primi 2 album, sarebbe scomparsa di lì a poco...nel senso che rispetto alla scena norvegese arrivarono con quasi 10 anni di ritardo.
L'unica soluzione era evolversi.
Una discreta rivoluzione avvenne infatti con lo sperimentale "Si Monvmentvm Reqvires, Circvmspice" (2004) sicuramente più tecnico, meno grezzo e con influenze anomale per una band Black Metal quali cori gregoriani.
Il disco fa parte di una trilogia con al centro temi di satanismo teistico, ovvero Satana sta pervadendo ogni parte dei nostri regni materiali e metafisici. In che modo il rapporto dell'uomo con Lui dovrebbe essere di riverenza e devozione?
Altri temi trattati sono la putrefazione, decomposizione, antinatalismo.
L'album è molto lungo e allo stesso tempo raggelante, ogni singolo brano riesce a creare un'atmosfera sacrale e sulfurea grazie agli strumenti classici e a cori gregoriani.
Si può citare la memorabile title track: una mazzata tremenda sorretta da tutta la potenza della batteria.
Altre grandi canzoni sono "Blessed Are The Dead Whiche Dye In The Lorde" e "Drink The Devil's Blood" (vecchia canzone ri-registrata) condotte da un'atmosfera sinistra, lugubre ma mai monocorde.
I cori sono presenti ad esempio nell'opener "First Prayer", poi il disco prosegue con "Sola Fide I" e "Sola Fide II" che inquadrano perfettamente i Deathspell Omega nella loro nuova dimensione; le chitarre hanno finalmente il loro risalto, i suoni sono perfettamente calibrati, la batteria segue strutture più tecniche; i riff di chitarra più ispirati. Anche le strutture dei brani subiscono una radicale trasformazione: la metrica è scomposta e sconvolta, le parti dei brani a volte si ripetono, altre volte no.
Davvero asfissiante ad esempio "Second Prayer" con la sua batteria pulsante e rimbombante, sembra quasi una preghiera al maligno la ritmata "Third Prayer" interrotta periodicamente dai cori che sussurrano "Amen".

"Maledetto è l'uomo che si fida dell'umanità e fa della carne la sua forza, e il cui cuore si allontana dall'Eterno"

I cori gregoriani (4 minuti) sono presenti in gran quantità anche in "Carnal Malefactor" (della durata di quasi 12 minuti).
"Hétoïmasia" è melodica con una struttura discretamente complessa con la seconda chitarra che costruisce arpeggi sullo sfondo. Il disco è chiuso dall'outro strumentale "Malign Paradigm".
In generale non ci sono pezzi sottotono.
Il disco dura 1 ora e 17 minuti (a differenza dei primi due, sotto i 40 minuti).
Il secondo volume della trilogia arriva con "Fas - Ite, Maledicti, In Ignem Aeternum", rilasciato il 16 luglio 2007, al di fuori degli Stati Uniti e il giorno successivo negli Stati Uniti, con un grande successo.
Questo è un disco molto difficile da assimilare, essendo confusi dal riffing così contorto, imprevedibile e dissonante, che sembra non portare mai a nulla, ammutoliti dalla velocità e dalla furia del batterista (di cui, come al solito, non si conosce il nome) al punto da sembrarci caotico e precisissimo al tempo stesso.
"Obombration I" parte con suoni sordi ed echi profondi e un po' come tutto il disco sarà contraddistinto da arpeggi apparentemente casuali e suoni introspettivi.
"The Shrine Of Mad Laughter" è formata da silenzi, stop-and-go, riffs incomprensibili e stridenti, assalti di batteria all'arma bianchi e screaming molto rochi e profondi.
Anche "Bread Of Bitterness" è oscura come poca e sembra un viaggio senza speranze.
"The Repellent Scars Of Abandon And Election" inizia con i soliti arpeggi e con parti cadenzate prima di partire a folli velocità, per poi rallentare di nuovo con dei sinistri cori in sottofondo e con il riff ripetuto allo sfinimento.
La canzone riparte nuovamente, per poi rallentare nuovamente.
Anche "A Chore For The Lost" presenta un andamento quantomeno strano con rallentamenti e accelerazioni.

"Deus, Judica Me...Et Factus est sudor eius sicut guttae sanguinis decurrentis in Terram...Domine, in pulverem mortis deduxisti me...perinde ac cadaver"

"Obombration II", ripresa del brano di apertura, è un pezzo di due minuti orchestrali, un solenne inno alla disperazione.
"Fas - Ite, Maledicti, In Ignem Aeternum" termina nel nulla più sconcertante.

L'ultimo album della trilogia, "Paracletus", è stato rilasciato da Norma Evangelium Diaboli e Season Of Mist il 9 novembre 2010. L’estrema complessità ritmica della band è presente anche qui, così come i tanti generi diversi mischiati.
A differenza dell’album precedente, le canzoni sono molto più brevi, di media durata, e questo contribuisce a una più rapida assimilazione delle composizioni.
"Epiklesis", "Dearth", "Apokatastasis Pantôn" hanno un incedere Doom e fanno da contraltare a brani violentissimi quali "Wings Of Predation", "Phosphene", "Malconfort" e "Devouring Famine".
I riff sono intricati, dissonanti ed ipnotici. La batteria inumana come sempre.
"The Synarchy Of Molten Bones" venne messo in ascolto in anticipo (streaming) il 31 ottobre 2016 con la versione fisica che ha visto la luce l'8 novembre.
Uscito a basse luci e senza nessun preavviso, il disco sorprende per la sua breve durata.
A parte la suite "Onward Where Most With Ravin I May Neet", gli altri 3 brani durano in media 6 minuti (mezz'ora in totale).
L'introduzione oscura ed Ambient della titletrack lascia spazio a solenni arrangiamenti sinfonici di trombe ed archi, per poi lasciare esplodere un riff tagliente e veloce sul quale viene costruito un pezzo dagli innumerevoli suoni contrapposti che tra blast beats e un growl cavernoso arriva ad un finale apparentemente illogico. "Famished For Breath" alterna rallentamenti Doom ed improvvise accelerazioni.
"Onward Where Most With Ravin I May Meet" presenta, nei suoi 10 minuti, cambi di tempo, melodia, accelerazioni. Più vicina alla forma canzone propriamente detta, "Internecine Iatrogenesis" che chiude l’opera ricollegandosi al primo pezzo.
Il settimo album "The Furnaces Of Palingenesia" è stato pubblicato il 24 maggio 2019 come un manifesto autoritario che parla di una fazione politica denominata "l'Ordine"; esso intende esplicitamente decostruire i regimi autoritari sia della sinistra che della destra.
L'album è stato registrato dal vivo in uno studio usando strumenti analogici.
Un mese dopo, la band ha condotto la sua prima intervista in quindici anni con Niklas Göransson del sito web Methodology, durante la quale sono stati discussi in dettaglio i temi dell'album.
Senza nominare direttamente nessuno dei loro membri, la band ha anche confermato i sospetti di una spaccatura ideologica all'interno della band, osservando: "Una minoranza dei membri sono stati coinvolti nel progetto a causa della loro bravura come musicisti ma si trovano su estremità completamente opposte alla politica e quindi sono nemici politici inconciliabili".
Questo chiarimento è stato fatto sulla scia del contraccolpo generato contro la band a causa della loro lunga collaborazione con Mikko Aspa a lungo accusato di avere connessioni e collegamenti con varie band NSBM europee.
Cosa dire del disco? Dai soliti momenti lenti al limite del Doom ("Neither Meaning Nor Justice", "Ad Arma! Ad Arma!"), si passa a sferzanti e violentissimi pezzi quali "The Fires Of Frustrations" o "Absolutist Regeneration".
A metà della tracklist, troviamo la sorprendente 1523. Una melodia inaspettata, prima che la tempesta ricominci a battere violentemente e a prendere il sopravvento con la successiva "Sacrificial Theopathy".
Influenze quasi Sludge e sicuramente moderne in "Standing On The Work Of Slaves".