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venerdì 3 dicembre 2021

La Storia Di Ronnie Montrose: Il Cancro, La Depressione e Il Suicidio

Ronnie Montrose è stato un grande chitarrista che, nonostante non abbia ricevuto una grande ribalta, ha influenzato fortemente lo stile di molti chitarristi Hard Rock/Heavy Metal (Eddie Van Halen su tutti).
La sua carriera musicale inizia negli anni 70 e in particolare nel 1973 quando fonda i Montrose.
La band realizzò il loro debutto discografico nel novembre di quell'anno, l'omonimo Montrose, considerato un vero e proprio capolavoro degli anni 70.
Il disco è ricordato per "Space Station No. 5" e "Bad Motor Scooter" che ottennero una certa visibilità grazie alle radio (in quest'ultimo brano si può notare uno dei primi casi di imitazione del rombo del motore di una motocicletta con una chitarra).
Ma vanno citati anche pezzi quali "Rock The Nation" (grande riff), "Rock Candy" e la cover "Good Rockin' Tonight".
Oltre alla tecnica del chitarrista fondatore Montrose, va ricordato che il vocalist della band era Sammy Hagar (che poi andrà a sostituire Lee Roth nei Van Halen).
Tuttavia, nonostante il grande successo, sorsero dei conflitti interni, e il bassista Church annunciò la sua uscita poco dopo, sostituito dal bassista/tastierista Alan Fitzgerald in vista del tour di supporto.
Il secondo capitolo, Paper Money, si rivelò abbastanza fallimentare (ricordato principalmente per "I Got The Fire" e "Connection").
Poco dopo, sorsero delle tensioni tra Ronnie Montrose e Sammy Hagar, che presto portarono al licenziamento di quest'ultimo.
Dopo la sua dipartita, Ronnie arruolò Bob James, ed il nuovo tastierista Jim Alcivar, con cui pubblicò il terzo album Warner Brothers Presents... Montrose! nel 1975.
Anche questo lavoro si rivelò un fallimento a livello di vendite, anche se forse si nota un lieve miglioramento rispetto al fiacco disco precedente.
"Twenty Flight Rock" e "O Lucky Man!" sono i cavalli di battaglia del disco.
La cover "Black Train" venne scritta da Kardt dei Rig e riguarda la morte per overdose di eroina di un amico del chitarrista Rig Arthur Arthurs.
In realtà per problemi con la Capitol, l'album venne accantonato e la traccia rimase inedita. La motivazione di Ronnie Montrose per aver scelto questa canzone riguardava forse il suo istinto anti-droga ed anti-alcol dell'epoca.
Il successivo Jump On It (1976) fu un altro flop colossale tant'è vero che la band annunciò ufficialmente lo scioglimento nel 1978.
I membri intraprendono una carriera solista con Montrose che si dedicò occasionalmente anche all'attività di produttore per alcuni gruppi Heavy Metal emergenti.
La band si riforma a fine anni 80 e dà alla luce "Mean" ma sarà un fuoco di paglia (il disco è ricordato principalmente per "M For Machine", in origine pensata come soundtrack del film Robocop).
Nel 1997 venne seppellita l'ascia di guerra tra Ronnie e Hagar, quando la formazione dei Montrose, composta da Montrose, Bill Church e Denny Carmassi, si riunì assieme a Sammy Hagar in occasione delle incisioni del brano "Leaving The Warmth Of The Womb".
Nel nuovo millennio, Ronnie resuscitò nuovamente la band con scarsi risultati.
Al di là della sua carriera solista, va ricordato anche il buon progetto chiamato Gamma che si muoveva più su territori Rock/Blues (si possono citare sparse: "Four Horsemen", "Voyager", "Stranger", "No Way Out", "Third Degree", "Right The First Time", "No Destination", "Darkness To Light", "Wish I Was", "I'm Alive", "Modern Girl").


IL CANCRO, LA DEPRESSIONE E IL SUICIDIO
Il 3 marzo 2012 Ronnie Montrose venne trovato morto dalla moglie.
In realtà inizialmente circola la voce che sia stato il cancro la causa della sua morte, visto che ormai lo stava combattendo da diversi anni (2007).
Montrose stava passando anni davvero difficili tra problemi familiari, l'insuccesso della carriera musicale che lo portò ad essere molto autocritico verso sè stesso, più un cancro alla prostata.
Ciò contribuì al suo alcolismo a lungo termine.
Infatti Montrose si tolse la vita sparandosi un colpo di pistola.
Gli esami riportarono un livello di alcool nel sangue dell' 0,31% (quattro volte il limite legale per la guida in California), al momento della morte. Nei primi mesi del 2012, la morte di suo zio e di Lola (il suo amato bulldog,) hanno contribuito alla depressione.
La mattina del 3 marzo 2012, alle 11:01, una serie di messaggi di testo con la moglie Leighsa hanno preceduto il suicidio:

"... Io ho la 38 in mano e sono pronto ad andare"
"Mi dispiace tanto. Vado a fare quel viaggio. Ti amo tantissimo"

A questo punto Leighsa ha chiamato Ronnie e gli ha chiesto di andare a casa sua.
Inizialmente disse di si ma Leighsa non ha aspettato e l'ho preceduto prima di ricevere un altro messaggio sul suo cellulare:

"Non posso. Ho la pistola alla testa"

Leighsa si è precipitata a casa di Ronnie insieme alla madre di lei, e insieme hanno trovato Ronnie morto nel suo soggiorno.