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venerdì 1 marzo 2024

La Storia Degli Abyssic Hate: Accuse Di Nazismo e Depressive Black

La band Abyssic Hate si formò nei primi anni 90 in Australia, dando il via alla corrente Depressive Black Metal. Fu infatti una delle prime band a trattare nei propri testi argomenti quali odio verso la vita e suicidio, inserendo nelle copertine immagini auto-lesioniste e ferite (come nel demo "Depression" uscito nel 1995). Il genere venne portato alla ribalta da loro e dagli Shining che esordirono nel 1998 con un EP ("Submit To Self-Destruction"). Circondati da anonimato ed oscurità nei primi anni di carriera, in seguito si scoprì che dietro Abyssic Hate c'era Shane Rout. Lui formò la band nel 1993 ed ottenne molte critiche in quanto legata al movimento NSBM a causa dell'ideologia, di alcuni testi, copertine e di collaborazioni varie. La più grossa controversia riguarda la firma con l'etichetta Darker Than Black Records di proprietà dei membri degli Absurd (band nota nell'ambiente NSBM) ed una ristampa con la Vinlandic Werwolf Production. Gli Absurd finirono sotto i riflettori nel 1993, a causa dell'omicidio di Sandro Beyer. Shane tuttavia ha sempre negato le accuse di nazismo, infatti i testi principalmente ruotano attorno a temi quali suicidio, odio, dolore e depressione. Rout è stato batterista anche in band come Destroyer 666, Hecatomb e Blood Duster. Fu anche il proprietario dell'etichetta ormai defunta Bloodless Creations.

Shane Rout: "è risaputo che le persone che perdono la guerra non riescono a scrivere la storia e che i soldati tedeschi della Seconda Guerra Mondiale sono sempre stati descritti come maniaci malvagi con brama di spargimento di sangue. Ulteriori indagini mostrano che si trattava di un movimento molto umanitario che non voleva niente di più di quello che la persona media desidera oggi: 'una società piacevole priva degli elementi che rendevano la loro vita infelice'. Sicuramente c’erano dei soldati nazisti assetati di sangue, tuttavia troverete lo stesso nell’esercito americano, in quello australiano e in ogni esercito. Esistono numerose ragioni per cui gli esseri umani sono diventati deboli e inaffidabili. Il cristianesimo è una delle creazioni più ovvie che ha generato molti tratti umani negativi e man mano che è diventato accettato nella società, anche le persone sono diventate sempre più deboli senza accorgersene"


CONTROVERSE SUL NAZISMO
Shane comunque è sempre stato un fermo sostenitore del Fronte Pagano. Ad esempio su "Cleansing Of An Ancient Race" (uscito nell'ottobre del 1994) viene mostrata in copertina un'immagine del Reichsadler in cui però la svastica viene sostituita dal un pentacolo, un'illustrazione simile è stata utilizzata anche come copertina per la compilation "A Decade Of Hate", pubblicata nel 2006.
Nell'EP "Eternal Damnation", pubblicato nel 1998, è presente una cover della canzone "The Victory Is Ours", tradotta in inglese, dall'album "Facta Loquuntur" degli Absurd. Il brano è apparso anche nella compilation "Tribute To Absurd" della Silencelike Death Productions. Nel 1999 le case discografiche No Colours e Darker Than Black subirono un'irruzione da parte delle forze dell'ordine e furono accusate di diffondere musica antisemita, razzista e violenta. 

Shane Rout: "Ci sono stati ancora una volta problemi con la Darker Than Black Records ma
non lasceremo che l’etichetta muoia per mano di un governo mondiale oppressivo, solo per aver pubblicato musica Metal. L'etichetta continuerà ancora (e ancora e ancora se necessario)"

A seguito dei problemi con la legge di Mobus degli Absurd, Rout avrebbe dovuto continuare a gestire l'etichetta e annunciò anche ulteriori uscite, tuttavia, si decise di mettere il tutto in stand-by. Tra il 2001 e il 2002, ulteriori pubblicazioni che avrebbero dovuto apparire sull'etichetta furono distribuite tramite l' "etichetta fittizia" Ancestral Research Records.
Rout sarebbe dovuto comparire con un pezzo anche nella compilation NSBM del 2003 "The Night And The Fog II - Hammer Of National Socialist Black Metal" dell'etichetta estremista di destra Pagan Front che a sua volta era vicina alla Southern Cross ma alla fine non se ne fece nulla. Nel 2003 annunciò sul suo sito web che avrebbe fatto una cover di una canzone di un gruppo tedesco di destra più volte censurato a causa dei suoi testi (i Landser). Dopo che Hendrik Mobus fu nuovamente incarcerato nel 2007, Rout lanciò una campagna per il suo rilascio. 


DISCHI
Come detto l'esordio della band fu il demo "Cleansing Of An Ancient Race" uscito ne 1994. A pezzi puramente grezzi e Black Metal tipo "From An Unknown Plane Of Existence", "Land Of Impenetrable Darkness", "Tarrasque" o "Bloodletting") si inizia già ad intravedere qualche rallentamento e ritmiche ossessive ("Cleansing Of An Ancient Race" o "Damned For Eternity") che poi prenderanno piede nell'esordio ufficiale. La prima minima evoluzione del sound giunge nel successivo demo "Depression" uscito nel 1995. Anche come si può vedere dalla copertina, la band cambia drasticamente temi iniziando a parlare di suicidio e depressione.
Le ritmiche diventano meno "sparate", più cadenzate ed oscure come in "Knight Of The Living Dead" o nella titletrack o ossessive come in "Suicidal Emotions". Sicuramente non mancano pezzi veloci e più simili al primo demo tipo "Attack!" e "The Blood War". Nei successivi demo "Life Is a Pain In The Neck" del 1996 (stampato in 10 copie) completamente strumentale, "Suicidal Emotions" del 1997 e "Betrayed" del 1999 vengono anticipati i pezzi che comporranno poi il full. Anche EP "Eternal Damnation" del 1998, a parte la titletrack, contiene pezzi dei vecchi demo e la cover "The Victory Is Ours" degli Absurd.

Shane Rout: "I demo limitati non sono mai stati pensati per essere qualcosa di più da ascoltare con gli amici, prima di registrare la versione "ufficiale". Essendo la mia band composta solo da me, è piuttosto impossibile sentire esattamente come suonerà la tua arte finché non viene registrata, e quindi quello era specificamente lo scopo di quei nastri limitati che non verranno ripubblicati"
L'esordio ufficiale "Suicide Emotions" registrato tra il 1996 e il 1998 negli Underground Studio esce nel 2000 per la "No Colours Records" (come detto altra etichetta controversa a causa delle sue uscite) e viene dedicato a Mobus degli Absurd. La produzione "zanzarosa" è perfetta mettendo in risalto chitarre e basso, in secondo piano la voce filtrata e la batteria (viene utilizzata una drum machine). Il tutto si traduce in un'atmosfera malsana e claustrofobica.

Shane Rout: "La No Colours è stata un'ottima etichetta con cui lavorare e sono stati in grado di fare un buon lavoro. Non hanno problemi a vendere cose pubblicate su altre etichette come magliette e cassette e sono di supporto al 100%. L'unica cosa negativa è la loro distribuzione che è un po' scarsa, ma allo stesso tempo sono un'etichetta underground e vendere 10.000 CD non è male. Tutti più o meno sanno dove trovare le loro uscite, visto che esistono ormai da molto tempo. Le uscite per la No Colours generalmente non garantiscono grosse vendite in quanto i loro prodotti possono essere difficili da trovare ma la cosa non preoccupa me e nemmeno l'etichetta"

A causa della scarsa reperibilità, il disco fu poi ristampato in seguito. Le tematiche (dolore, odio, solitudine, fine della vita), come si può intuire facilmente dal titolo dell'album, si sposano perfettamente con il sound oscuro ed angosciante, che si protrae per quasi 50 minuti. I 4 brani sono costruiti su riff semplici ed ossessivi che subiscono poche variazioni di stile e tempo senza mai risultare monotoni. Le sensazioni e le emozioni evocate provano a far precipitare chi ascolta in un baratro di tristezza e lenta agonia. L’impostazione dell’album è quella di sfiancare l'ascoltatore scagliandolo nell'oscurità più assoluta, mediante ripetitività e chitarre distorte. Il disco viene aperto da "Depression-Part I" che si apre con un riff di chitarra molto malinconico che sarà il simbolo della canzone per 12 minuti, accompagnato dalla doppia cassa; sarà poi la voce oscura di Shane Rout a completare il tutto. Anche se le ritmiche sono ossessive e tendono a ripetersi per lunghi minuti ci sono anche cambi di tempo che rendono l'ascolto mai scontato. La canzone è divisa in più patterns. Il riff malinconico/ossessivo ed alcune aperture melodiche saranno poi saccheggiate da altre band appartenenti alla stessa corrente quali "Make a Change...Kill Yourself", "Trist", "Nyktalgia", etc

"All means seemingly focus towards the end
There is no reason to live anymore when the reason 
cannot be attained..But the solace lay beyond the darkness
In a land where light and life dwell
Yet soon will come death and the numbing fires
Only then will my mind lay to rest"
(da "Depression-Part I")

La canzone successiva "Betrayed" è meno straziante ed oscura (parte in modo inaspettato, poco Depressive Black) quindi riesce a dare uno stacco abbastanza netto dalla prima track. Anche qui ci sono rallentamenti nella parte centrale e finale della canzone. Gli accordi vengono riutilizzati più volte e ci sono cambi di tempo senza dare mai ritmo. "Depression Part II" ha delle sonorità del tutto differenti rispetto alla prima parte e dura "solo" 7 minuti, se vogliamo un po' più anonima e forse la canzone più "commerciale" dell'album a causa della sua durata ridotta. 
Chiude l'album la lunghissima e tristissima "Despondency" contraddistinta da un nuovo riff graffiante, oscuro e crudo. Anche in questo caso la velocità e l'ossessività viene interrotta da rallentamenti malinconici e da parti più melodiche più la chiusura Dark Ambient con archi e rumori. Un disco non per tutti, un disco da capire che nella sua ossessività riesce anche ad essere vario e mai banale. 
In seguito usciranno due compilation "A Decade Of Hate" del 2006 e "The Source Of Suffering" del 2017 (limitata a 666 copie). Tuttavia la carriera giunge poco dopo alla conclusione: infatti mediante un comunicato su Facebook a fine 2020, la band mediante la sua pagina annuncia la fine della carriera.
Ad oggi, la pagina è stata cancellata. Curiosamente sulla pagina, al nome della band, era stato aggiunto il numero 88 che come sappiamo significa "Heil Hitler" (la lettera "H" è l'ottava dell'alfabeto). Una carriera poco produttiva ma diventare una leggenda nell'ambiente underground con un solo album non è da tutti.

domenica 4 febbraio 2024

La Storia Di Jean Pascal Fournier: Copertine e Cronaca Nera

Jean-Pascal Fournier dal 1996 è diventato noto nell'ambiente Metal per aver disegnato copertine e loghi per album Power Metal, Heavy Metal e qualche band estrema. Tra le band più note si ricordano Immortal, Impaled Nazarene, Impiety, Edguy, Dragonforce, Avantasia, Bewitched, Steel Attack, Elvenking, etc Le illustrazioni di Fournier presentano tipicamente elementi di fantasia e mitologia, come figure eroiche, mostri e maghi. 
Il suo stile è stato ispirato all'arte vittoriana pittura classica e agli illustratori di fantasia eroica. Fournier è stato influenzato da Kris Verwimp (Absu, Cirith Gorgor, Dark Fortress, Enthroned, Horna, Lord Belial, Marduk, Setherial), Derek Riggs (noto per aver creato Eddie la mascotte degli Iron Maiden e per aver lavorato per le copertine di Gamma Ray e Stratovarius), Andreas Marschall (Annihlator, Destruction, Grave Digger, Immolation, Hammerfall, Kreator, Obituary, Rage, Sodom), Joe Petagno (Pink Floyd, Led Zeppelin, Motorhead, Autopsy, Incantation, Krisiun, Vader) e Ed Repka (Agent Steel, Dark Angel, Death, Massacre, Megadeth, Nuclear Assault, Possessed, Vio-lence, Whiplash).

Fournier (2007): "La primissima copertina che mi ha spinto a intraprendere questa professione è stata la cover di "Open The Gates" dei Manilla Road, di cui conosco i più piccoli dettagli e che, vent'anni dopo, la apprezzo sempre di più. È stato realizzato da Eric Larnoy, illustratore e fumettista francese purtroppo scomparso troppo presto e al quale vorrei qui rendere un omaggio speciale.
Ascolto talmente tante cose diverse che la lista sarebbe troppo lunga, ma i miei gruppi preferiti sono Black Sabbath, Saxon, Riot, Diamond Head, Kick Axe, Judas Priest, Saracen e centinaia di altri, a tutti mi affeziono particolarmente che veniva prodotto negli anni '80, e più in particolare il NWOBHM e il Power tedesco"
Fournier (2007): "Io fondamentalmente amo l'Hard Rock e Heavy Metal più di ogni altra cosa, queste sono le mie radici, ma se continuo a lavorare per gruppi Black o Death non è assolutamente per opportunismo, altrimenti è certo che avrei già trovato un'altra manna per arricchirmi eventualmente, anzi, credo che ci debba essere ancora un po' di questa polemica pagana, anticlericale e libertaria che a volte vibra dentro di me, e questi sono argomenti che mi preoccupano ancora, ma tra una moltitudine di altri... Poi è certo, Non riesco ad ascoltare un CD Black Metal, anche il più melodico di tutti, per più di 3 minuti di fila. Tuttavia a volte apprezzo con nostalgia alcune reminiscenze di questo periodo, ero lì all'inizio dato che già ascoltavo i Venom nel 1984 e i Darkthrone nel 1991, e poi ho mantenuto molti amici che stimo e che sono ancora attivi in questo ambiente, ma da parte mia, sono fuori da questo giro e non sono scontento di esserlo"

Tra le copertine più note, c'è quella di "Damned In Black" (edizione limitata) ispirata ad "At The Heart Of Winter" degli stessi Immortal.
Fournier (2007): "La produzione di immagini che utilizzano apparentemente ambientazioni o personaggi generati in software 3D come Poser o Bryce, come nel caso della copertina di "Dance Of Death" dei Maiden, certamente mi fa orrore, perché è fredda, impersonale, meccanica"


L'OMICIDIO DEL PADRE E IL TENTATO SUICIDIO
Il mondo della musica e dell’Heavy Metal rimase sconvolto il 2 aprile 2020, in pieno lockdown (a causa del Covid-19), quando il padre di Fournier, venne ritrovato senza vita nella propria abitazione nella città francese di Gières. La polizia venne allertata dai parenti e da un vicino di casa.
Pare che ad uccidere Jean-Paul Fournier fu proprio suo figlio Jean-Pascal Fournier. I giornali francesi Le Parisien e Le Dauphiné Libéré riportarono l'arresto di Jean-Pascal venerdì 3 Aprile 2020, in quanto principale sospettato dell’omicidio del padre. 
Il 29 marzo avvenne l'omicidio e la notte stessa ci fu un presunto tentativo di suicidio dove cercò di buttarsi da un ponte, qualche giorno dopo Fournier è stato arrestato dalle autorità di Grenoble per l'omicidio del padre (che sarebbe stato squartato, trafitto da una freccia e colpito con un oggetto sconosciuto).

domenica 21 gennaio 2024

La Storia Dei Fang e Di McBride: Spaccio Di Droga ed Omicidio

Fang sono una band Punk/Hardcore americana della scena di East Bay, fondata a Berkeley, in California, nel 1980. Il primo nucleo della band era formato dal vocalist Tom Flynn e dal bassista Brian Beattie, i due pubblicarono la canzone "Yukon Fang". L'incarnazione originale dei Fang si sciolse subito e poco dopo entrò nella band il batterista Chris Ritter. Presto si aggiunse il bassista Chris Wilson e la band iniziò a suonare live. All'inizio del 1982, Ritter fu sostituito dal batterista Joel Fox, e all'audizione portò con sé il suo amico McBride, che si offrì volontario come cantante della band. La formazione quindi era fatta: McBride (voce), Chris Wilson (basso), Tom Flynn (chitarra) e Joel Fox (batteria). Poco dopo, il chitarrista Tom Flynn ha fondato l'etichetta Boner Records pubblicando l'EP di debutto "Landshark" (1983) e il primo full "Where The Wild Things Are" (1985). Entrambi questi dischi ed altre canzoni uscite per alcune compilation di metà anni 80 andranno a formare un full di 21 brani che uscirà nel 1989.
Tra le canzoni più note di questo periodo troviamo "I Wanna Be On TV", "Law And Order", "Diary Of A Mad Werrwoulf", "Drunk & Crazy", "The Money Will Roll Right In" e "Skinheads Smoke Dope". Le influenze principali sono Stooges e Mudhoney. E si sentono anticipazioni di quelli che poi saranno i Nirvana tra fine anni 80 ed inizio anni 90. Tuttavia la canzone più nota è sicuramente "The Money Will Roll Right In" che è stata coverizzata dai Metallica, Nirvana e Mudhoney.
Nel gennaio 1986, l'LP "Spun Helga" fu registrato nella Germania Ovest con McBride che canta e due tedeschi di nome Joe (chitarra) e Ollie (batteria) che suonano gli altri strumenti. 

McBride: "La prima canzone dell'album 'Tits and Oi', richiama tutti i fascisti e la loro mentalità malata. Erano gli anni '80, quindi la paura sempre presente di una guerra nucleare alza la sua brutta testa in 'Dr. Eugene Scott'  (un bizzarro telepredicatore) ma com'era in Germania ai tempi c'erano anche un sacco di bevute e feste ('Tequila'). Mentre vivevamo in Germania, un mio amico, Lyon Wong è stato ucciso in una rissa di strada a Sacramento, lui ha ispirato la canzone  'Honor Among Thieves' . Tutti amavano o odiavano Madonna, quindi abbiamo chiuso il disco con il nostro tributo corale a lei"

We Bite Records ha pubblicato l'LP in Germania e negli Stati Uniti è stato gestito dalla National Trust Records. In seguito è uscito "A Mi Ga Sfafas?".


SAM MCBRIDE UCCIDE LA SUA RAGAZZA
Nel 1989, Sam McBride che aveva problemi di droga (eroina) e faceva letteralmente lo spacciatore, mentre gestiva un'attività di spaccio, uccise la sua ragazza, un crimine per il quale fu condannato e scontò solo sei anni di prigione. Secondo un articolo di LA Weekly datato 8 febbraio 2017, McBride uccise la sua ragazza, Dixie Lee Carney, sospettando che lei stesse lavorando con un altro spacciatore per impossessarsi della zona. Pare che abbia schiacciato il collo di Carney a mani nude. Aveva 24 anni. Sammytown (questo il suo soprannome) si diede latitante per sei mesi, prima di essere catturato. Venne condannato a 11 anni per omicidio volontario e spaccio internazionale di droga (acidi), scontandone solo 6. Pare che in carcere abbia accoltellato altri detenuti.


LA REUNION
Dopo una lunga pausa, Fang si riunirono nel 1995 pubblicando il singolo "Electric Chair" su Man's Ruin Records nel 1997. La formazione in questo momento comprendeva Sam McBride (voce) uscito di prigione, Greg Langston (batteria), Bill Burnett (chitarra) e Josh Levine (basso). Questa incarnazione della band registrò "American Nightmare" su Wingnut Records.

McBride: "La maggior parte dei testi di 'American Nightmare' sono stati scritti mentre ero ancora incarcerato. È una finestra sul passato, una finestra sul sistema penale californiano e sulla violenza e la brutalità del CDC con canzoni come 'Electric Chair'  e 'City Of Pain'.  È anche un disco dei Fang in quanto ci sono momenti di puro sarcasmo come in 'Eat a Vegan'  e  'Motor City Drag Queen'.  Oltre a uno sguardo duro alla scena Punk nella città di Sacramento e alla guerra che infuriava lì in quel momento come in 'Pride'"

Nel 1999, Jim Martin, ex Faith No More, registrando quattro canzoni su "Fish And Vegetables", che è stato pubblicato come LP con altri gruppi Punk Rock quali Dr.Know e Hellions. 
Il nuovo full uscì nel 2012 "Here Come The Cops" pubblicato da Malt Soda nel 2012. Nell'estate del 2013, la band ha pubblicato uno split da 7 pollici con Potbelly di Whidbey Island WA, su PB Records.
Nel 2017 Die Laughing Records ha collaborato con Fang per pubblicare uno split con Sylvia Massy chiamato "Rise Up!" rilasciato nell'agosto 2017 e seguito da una stampa in vinile nel 2019. Nel 2020 è uscito un nuovo singolo e video, intitolato "Minneapolis".
Parlando di quel singolo, Sammytown ha dichiarato: "Giovedì 28 maggio 2020 il 3° distretto del dipartimento di polizia di Minneapolis è stato dato alle fiamme e bruciato dai manifestanti in seguito all'assassinio di George Floyd da parte dei poliziotti di Minneapolis. Questo e molti altri eventi recenti e storici sono stati l'impulso per la canzone 'Minneapolis'. Questa canzone è una chiamata alle armi e una condanna della storia malata degli Stati Uniti e del continuo razzismo sistemico che esiste"

sabato 2 dicembre 2023

La Storia Degli Hatebreed, Il Suicidio Di Richards e L'Omicidio Di Papantoniou

Formatisi a New Haven, nel Connecticut, nel novembre 1994, gli Hatebreed sono rapidamente diventati una delle band Metal filone Hardcore a vendere più dischi nella storia vendendo oltre 200.000 dischi (alle porte del nuovo millennio), praticamente senza promozione, prima di concludere un contratto con una major. Hanno demolito studi di registrazione, devastato camere d'albergo e palchi. Ai puristi del Metal non sono mai piaciuti però innegabilmente hanno avuto il loro successo. Furono Jamey Jasta, Dave Russo, Larry Dwyer e Chris Beattie a formare la band. Tutti e 4 militavano precedentemente in una band Hardcore chiamata "Jasta 14". 


LA DIATRIBA CON LA BAND IN/HUMANITY
A metà degli anni '90, il cantante della band Chris Beckel degli In/Humanity produsse una zine criticando la Victory Records per le loro pratiche commerciali (avevano messo sotto contratto gli Hatebreed). Bickel assistendo ad un concerto degli Hatebreed venne circondato dalla band, minacciato ed insultato con insulti omofobici. Dopo il concerto, il frontman Jamey Jasta si è dichiarato omofobo e ha nuovamente minacciato Bickel di violenza urlandogli contro. Inoltre quando gli Hatebreed hanno suonato nella città natale degli In/Humanity, Columbia, nella Carolina del Sud , le battute tra le canzoni includevano il loro odio per Bickel e la sua band.


INIZIO DELLA CARRIERA SU FULL ALBUM
Dopo alcuni Split ed EP, nel 1997 viene pubblicato il primo album in studio della band, intitolato "Satisfaction Is The Death Of Desire". Poco prima era uscito dalla band Nickel Papantoniou, sostituito da Jamie Pushbutton. L'album sotto l'egida della "Victory Records", ricevette una buona risposta da parte del mercato trainato da "Empty Promises", "Burn The Lies", "Before Dishonor", dai break spezzacollo di "Not One Truth" e "Betrayed By Life". In generale un disco compatto ed Hardcore con qualche influenza Death e canzoni dalla durata di 1 minuto, massimo 2 minuti. "Perseverance" esce nel 2002 e presenta un sound più maturo e meno grezzo, seppur non si discosta molto dal primo: parte super sparato con "Proven", continua con la titletrack più da headbanging nella parte centrale, con la hit "I Will Be Heard". Ma in generale vanno citate anche "Unloved", "You're Never Alone", "Remain Nameless" e "Smash Your Enemesis". Anche in questo caso le canzoni variano da 1 minuto scarso a circa 3 minuti. Questo sarà l'ultimo album con Lou Richards (backing vocals e chitarra ritmica) che nello stesso anno lascia la band. 
"The Rise Of Brutality" esce nel 2003 per l'Universal ed anche qui di melodia non c’è alcuna traccia: ci sono riff Thrash, ritmiche Hardcore/Thrash e contro-cori Punk/Hardcore. La voce rimane un misto tra growl e cantato Hardcore. Oltre alla generale attitudine dannatamente Punk, i testi inneggiano all' essere fedeli a se stessi, a combattere per i propri ideali, senza accettare le ingiustizie. Pezzi come "This Is Now", "Facing What Consumes You", "Live For This" e "Another Day, Another Vendetta" sono decisamente violenti, così come breakdown spezzacollo che ascoltiamo in "Doomsayer" e "Beholder Of Justice". 
Negli anni seguenti gli Hatebreed effettuarono alcuni Tour insieme a note band metal del periodo quali Slayer, Entombed e Napalm Death. Nel 2004 parteciparono al tour "The Unholy Alliance" insieme a Slayer, Slipknot e Mastodon. 
Nel 2006 esce "Supremacy" l’album più vario della discografia sino a quel momento. I primi 3 album ricalcano il canovaccio: sfuriata iniziale-breakdown-conclusione anthemica. In questo caso schegge velocissime si alternano a midtempo e ritmiche più evolute grazie ad un riffing più variegato. Ci sono inni quali "Defeatist", "Mind Over All", "Give Wings To My Triumph" o "Immortal Enemies" alternate a canzoni più furiose quali "Horrors Of Self" o "To The Threshold". Grande groove lo si ritrova in "Never Let It Die", canzone pensata per i live. "Destroy Everything" diventa un loro mega classico. Anche in questo caso la media è di circa 2-3 minuti a canzone, i temi riguardano il superamento di sentimenti di depressione, colpa, tristezza, ansia, alienazione.


IL SUICIDIO DI LOU "BOULDER" RICHARDS (2006)
Un mese dopo l'uscita di "Supremacy", il chitarrista ritmico Lou Richards si toglie la vita. 
Hatebreed: "Come molti di voi avranno sentito, e ci è dispiaciuto apprendere, il nostro ex chitarrista Lou 'Boulder' Richards è morto ieri. È davvero un peccato che non sia riuscito a vedere nessun altro modo per sconfiggere i suoi demoni. Speriamo che abbia finalmente trovato un po' di pace. I nostri cuori vanno a Vera, alla sua famiglia e ai suoi amici"
Richards aveva lasciato gli Hatebreed nel 2002, dopo aver partecipato a "Satisfaction Is The Death Of Desire", così come nell'EP "Under The Knife" del 2000 e in "Perseverance" del 2002. 


IL PROSEGUO DELLA CARRIERA DEGLI HATEBREED
Nel 2009 esce il disco omonimo "Hatebreed", prodotto bene, con una maggiore ricerca della melodia e un ottimo bilanciamento dei bassi e suoni di chitarra. La band, anche questa volta, esprime l'Hardcore nella sua essenza: riffoni, break, ritornelli Hardcore. Già in "Not My Master" si può notare un certo gusto per la melodia, i break ben presenti in "Between Hell And A Heartbeat". "In Ashes They Shall Reap" si sentono anche delle clean vocals (seppur incazzati) prima dell'esplosione anthemica finale. Belli i riffoni finali con tanto di break di "Everyone Bleeds Now" o i cori da stadio di "Through The Thorns". 
L'anno successivo esce "The Divinity Of Purpose" dove già ascoltando "The Language" ci si fa un'idea: riff spaccaossa, velocissimo assolo, soliti rallentamenti/break. "Before The Fight Ends You" è caratterizzata da coinvolgenti gang vocals prese direttamente dalla strada."Indivisible" è più old school e pesca dai primi anni della band, mentre "Dead Man Breathing" nel suo riff principale ricorda il Thrash Metal e in generale gli Slayer. Buone anche la title-track e "Nothing Scars Me" che sembra presa dagli Hatebreed di inizio nuovo millennio. Dal disco vengono estratti i 2 singoli "Put It to the Torch" e "Honor Never Dies". 


LE ACCUSE DELLA CNN (2012)
In un articolo della CNN pubblicato l'8 agosto 2012, gli Hatebreed sono stati accusati di essere una band suprematista bianca all'indomani della sparatoria al tempio sikh del Wisconsin , perpetrata da un musicista suprematista bianco. La band ha rinnegato qualsiasi sentimento razzista ed accusa, esprimendo profonda delusione per la critica a loro dire ingiusta perpetrata da CNN.


L'OMICIDIO COMMESSO DA NICHOLAS PAPANTONIOU (2016)
L'ex batterista della band, uscito nel 1997, nel 2016 è stato condannato a 45 anni di carcere per omicidio colposo. Papantoniou è stato processato con l’accusa di possesso illegale di armi, rapina e omicidio di un signore di 56 anni. Il fatto sarebbe avvenuto nel 2014 e che la vittima, Larry Dildy, sarebbe stato aggredito in casa sua a scopo di rapina per un debito di 400 dollari. Nella sua testimonianza, Papantoniou ha affermato di aver partecipato inconsapevolmente al piano di William Coutermash di andare a casa di Dildy in Circular Avenue e rubargli denaro. I due uomini andarono lì il 19 ottobre 2014, una domenica mattina, perché pensavano che Dildy sarebbe stato in chiesa. 
Papantoniou ha testimoniato che Coutermash gli aveva detto che voleva raccogliere dei soldi da qualcuno e che quando hanno raggiunto la casa di Dildy, Coutermash ha detto all'imputato di seguirlo all'interno. Papantoniou lo ha citato dicendo: "Guardami le spalle".
Quando i due hanno raggiunto la cima delle scale per l'appartamento al secondo piano di Dildy, Coutermash gli ha dato rapidamente una pistola. L'imputato ha detto che Coutermash ha poi bussato alla porta, Dildy lo ha fatto entrare e hanno iniziato a discutere su un debito di $ 400 che Dildy doveva a Coutermash. Pare che Coutermash abbia iniziato a pugnalare ripetutamente Dildy. Dildy ha spinto Papantoniou mentre Coutermash fuggiva, secondo il racconto dell'imputato. Papantoniou ha detto che la pistola è esplosa due volte accidentalmente mentre lui e Dildy lottavano per l'arma.
Secondo la testimonianza dei membri della famiglia di Dildy, loro hanno sentito solo una persona all'interno della casa e non due come sosteneva Papantoniou. Il complice di Papantoniou, Coutermash stipulò un patteggiamento con il procuratore distrettuale per la sua collaborazione con la giustizia, dove le accuse di omicidio colposo sono state ritirate e invece è stato dichiarato colpevole di concorso in omicidio colposo di primo grado e furto con scasso di primo grado. 
Tale condanna per Papantoniou è stata annullata nel gennaio 2023 quando è stato scoperto dall'avvocato James Ruane che l'ex avvocato del processo di Papantoniou aveva negoziato un accordo con l'accusa per conto di un altro cliente per testimoniare contro Papantoniou. Il tribunale ha ritenuto quindi che l'avvocato originale di Papantoniou avesse fornito un'assistenza legale inefficace, annullando la decisione finale ed ordinando un nuovo processo.


GLI ALTI DISCHI
Il settimo album "The Concrete Confessional" esce nel 2016 e ci sono i soliti riferimenti agli Slayer "Looking Down The Barrel of Today", le solite schegge velocissime ed impazzite quali "Us Against Us", "In The Walls", "AD" e "Dissonance", canzoni più ragionate quali "Seven Enemies". Un basso spettrale apre "Something’s Off" seguita da un cantato più Metal e da una deriva melodica nella parte finale, per quella che è la canzone più lunga dell'album arrivando quasi  4 minuti.  Particolari le vocals di "From Grace We’ve Fallen" e il suo azzeccato giro di chitarra. "The Apex Within" presenta i classici cori Hardcore. 
L'ottavo album "Weight Of The False Self" esce nel 2020. Il disco presenta le solite ritmiche serrate di scuola Thrash/Speed/Hardcore, breakdown, rallentamenti mosh, growl e gang vocals a iosa.
La devastante "Instinctive (Slaughterlust)" apre le danze, la violenta "Let Them All Rot" scatena l'inferno con dei breakdown possenti e un rallentamento mosh. Ottime anche "Set It Right (Start With Yourself)" e la title-track. In "A Stroke Of Red" troviamo Hardcore e riff Groove, influenze Thrash in "The Herd Will Scatter", quelle più prettamente Hardcore in "Dig Your Way Out" e "From Gold To Gray". L'inno da stadio è rappresentato da "Invoking Dominance" che chiude le danze. 

venerdì 10 novembre 2023

La Storia Dei Bulldozer e Il Suicidio Di Dario Carria

I Bulldozer si formarono a Milano nel 1980, grazie al cantante A.C. Wild, al bassista Dario Carria, al batterista Erminio Galli e al chitarrista Andy "Bull" Panigada. In realtà il primo nucleo completo della band risale al 1984, fu la prima band italiana a firmare per un'etichetta straniera: la Roadrunner Records. Le prime influenze della band sono Venom, Celtic Frost, Motorhead, Slayer, Judas Priest, Tigers Of Pang Tang, Saxon. Vengono etichettati da Kerrang! come cloni dei Venom (il primo 45 giri contenente 'Fallen Angel/Another Beer' viene definito come il peggior disco di sempre, insieme ad "Apocalyptic Raids" degli Helllhammer). Nonostante la firma per l'etichetta Roadrunner, la band non ha il successo sperato, anche perchè A.C. Wild, rifiutandosi di fare il servizio militare, non può uscire dall'Italia per andare in tour. Poco dopo, Dario Carria ed Erminio Galli lasciano la band per formare i Neurodeliry.
L'album di debutto della band è "The Day Of Wrath" uscito nel 1985. Viene stampato in sole 20.000 copie andate a ruba, grazie a vette di violenza, raggiunte in "Cut Throat", nella nuova versione di "Fallen Angel" già uscita nel primo 45 giri e "Mad Man". Il disco viene aperto da "The Exorcism" appunto un esorcismo registrato live. Le influenze Venom con spruzzate Punk sono presenti un po' in tutti i pezzi tra cui "Whisky Time" (aperta da belle ritmiche di batteria) o "Insurrection Of The Living Damned". Invece "Welcome Death" ha un ritmo più cadenzato, più alla Black Sabbath. ed "Endless Funeral" interamente strumentale. Molto interessanti gli assoli in "The Great Deceiver". 

A.C.Wild: "Nel 1985 uscì una compilation della Music For Nations, 'Speed Kills', che oltre a noi conteneva tutte le band principali Thrash come Slayer, Megadeth, Metallica, Exodus, Celtic Frost. Il commento sotto il nostro nome era 'Total Venom clones', ma con una produzione migliore perchè il produttore era inglese. Un atteggiamento quasi razzista, totalmente anti-italiano, di diffidenza e di sfottò. Ci fu una foto su Kerrang che riprendeva l’esorcismo di 'Day Of Wrath' il cui commento era 'questo pazzo italiano vi porta i Days Of Wrath' col titolo del disco storpiato, un po’ come quando Fantozzi viene preso di mira dai suoi superiori. C’era un atteggiamento sprezzante soprattutto da parte dei recensori inglesi, il che ha un po’ influenzato il pubblico europeo"

Nella foto di sotto la band con Cronos dei Venom.
L'anno successivo esce "The Final Separation", dove secondo leggende metropolitane la band riesce a suonare con i Venom (ma sarà la stessa band a smentire). Il disco soffre di una pessima produzione ma contiene ottime canzoni, anche se l'album è meno grezzo e rozzo rispetto al primo. La titletrack è contraddistinta da arpeggi ed atmosfere glaciali, per poi esplodere a suon di riff. "Ride Hard-Die Fast" è la tipica canzone Thrash, dominata dalla devastante voce di A.C. Wild. Altrettanto violenta "The Cave", contraddistinta da gemiti femminili e da up-tempi pieni di cavalcate e riff di Andy Panigada. "Don-Andras" (nome del batterista) è una canzone ironica che si rifà ad un pezzo napoletano. "Never Relax!" e soprattutto "Don’t Trust The Saint" sono veloci e violente. Infine "The Death Of Gods" è una canzone lenta e dai riff/ritmiche Doom alla Black Sabbath. La band viene scaricata dalla Roadrunner per scarse vendite (c'erano già stati conflitti con l'etichetta che aveva scelto come copertina del disco, una foto dell'anno precedente ed inoltre aveva deciso di non pubblicare i testi nel disco).
Nel 1987 esce "IX" per la più modesta Discomagic. Con questo disco Alberto Contini, Andy Panigada ed il nuovo entrato alla batteria Rob "Klister" riuscirono a realizzare composizioni più mature e personali. Il disco è estremo ma più ragionato, rispetto al passato.
L'album è aperto dall'estrema "IX" (nono cerchio dell'inferno dantesco, ossia quello dei traditori) e dalla più ragionata "Desert!", canzone impreziosita da un break centrale più melodico. Segue la hit "Ilona the Very Best" dedicata a Ilona Staller e "Misogynists" che "critica" il genere femminile. Altro pezzo da 90 è "The Derby" dedicata al Milan che descrive storie e situazioni da tifoso. Questa canzone viene sempre suonata dal vivo. "Desert!" è una canzone antimilitarista e contro la guerra. Si torna alla violenza con "No Way" con un clavicembalo finale che lancia le tastiere di "The Vision Never Fades". Canzone strutturata ed oscura che ricorda i Death SS.

A.C. Wild: "In 'IX' abbiamo immaginato un piano diabolico nei confronti del genere umano, ma non potevamo prevedere che alcuni particolari di quel disegno si sarebbero poi avverati. C’è un riferimento all’attentato delle Torri Gemelle (totalmente involontario, in quanto quel lavoro risale a 20 anni prima di quel tragico episodio), al piano di Al Qaeda. Casualmente quell’organizzazione ha riprodotto 20 anni dopo una composizione grafica che concettualmente è molto simile a quella copertina. In quella c’è un dettaglio di una delle torri del World Trade Center (la torre sud) che è molto simile a quello che è avvenuto molti anni dopo. Guardando sul giornale mi sono accorto che la somiglianza era più che palese. Il concept dietro quel lavoro però alludeva anche ad altro. Il titolo del disco faceva riferimento al nono girone dell’inferno dantesco, quello dei traditori, dove c’è Lucifero, l’angelo ribelle, assieme a Giuda. I traditori della fede. Il piano diabolico era soprattutto legato all’ambito religioso, facendo poi riferimento alla situazione politica e culturale dell’Occidente. Non potevo avere la minima idea che quel grattacielo nella copertina (che non aveva alcun legame con le due torri, ma rappresentava lo strapotere del nostro mondo) sarebbe poi stato ripreso da Al Qaeda. Oltretutto la situazione era molto diversa: una volta c’erano tensioni in Palestina a causa del conflitto con Israele, ora stiamo assistendo allo scontro tra due culture, tra due mondi"


IL SUICIDIO DI DARIO CARRIA
Nel 1988 l'ex bassista della band si suicida a 21 anni, lasciando sorpresi sia i fans e nella disperazione totale la sua ex band che gli dedica l'album "Neurodeliri" uscito nel 1988.

A.C.Wild (in un'intervista sul numero 54 di H/M): "Quella di Dario è stata una scelta premeditata che noi rispettiamo profondamente"

Andy Panigada (in un'intervista a MetalItalia.com): "La notizia del suo suicidio ci ha lasciato dapprima increduli, poi depressi, poi abbiamo indirizzato tutti i nostri stati d’animo nell’album, provando a mettere in musica le nostre sensazioni. Mi ricordo benissimo che ‘Overture’ mi è venuta in sogno, mi sono svegliato ed erano le tre di notte, mi sono subito alzato e ho registrato sul mio quattro piste fino al mattino. La song ‘Neurodeliri’ è stata da me pensata e realizzata usando esclusivamente accordi minori, per rendere l’atmosfera più tetra e coerente pensando alla fine di Carria. ‘Willful Death’, invece, Dark e funerea con un finale di riscatto, e la ripresa di ‘Overture, (You’ll Be Recalled)’ molto meno epica e molto più depressiva, con la visione dell’ascesa di Dario nell’aldilà".

A.C. (sempre nella medesima intervista): "La musica ed i testi di questi due brani sono molto particolari: hanno qualcosa di misterioso, anche quando li suoniamo dal vivo a distanza di decenni"

"Neurodeliri" è aperto da un’intro tetra con un organo che vuole richiamare il periodo di oscurità che la band attraversa per la morte di Carria. Il brano suona oscuro e maligno. La breve "Minkions" in meno di tre minuti fa esplodere la furia dei Bulldozer, grazie a riff serrati e taglienti. Stesso discorso per "Mors Tua, Vita ea". La velocissima "We Are...Italian" precede "Ilona Has Been Elected", secondo capitolo che la band dedica alla pornostar più famosa d’Italia. La canzone alterna sfuriate animalesche a mid tempo incalzanti. Bello il duello di chitarre in "Art Of Deception", "Impotence" è una canzone di circa 2 minuti e 30, con chiari riferimenti sessuali. Come si può capire dal titolo anche "Willful Death / You'll Be Recalled" è dedicata a Carria, divisa in 2 parti molto diverse tra loro.
Nel 1989 viene registrato un live in Polonia e l'anno successivo la band tiene l'ultimo concerto a Milano davanti a 200 persone, decidendo di sciogliersi. Ormai si era negli anni 90 e il Thrash stava piano piano scomparendo, oscurato dal Grunge e dalla musica alternativa.


IL RITORNO DELLA BAND
A distanza di 17 anni, la band decise di riformarsi per registrare "Unexpected Fate", ovviamente grazie ad A.C. Wild e Andy Panigada. Rob "Klister" viene invece sostituto da Manu alla batteria. Ottima la titletrac, "Salvation For Sale", "Use Your Brain" e "Micro VIP". Sostanzialmente sono i nuovi Bulldozer ma sempre con un piede nel passato che cerca di continuare l'evoluzione e la maturità del sound vista in "Neurodeliri". "Buried Alive By Thrash" e "The Counter-Crusade" sono altre due buone canzoni. Si tratta di un Thrash meno debitore dei Venom ma comunque con riff serrati e dal grande impatto.

domenica 8 ottobre 2023

La Storia Dei Pyrexia e Il Triplice Omicidio Di Erick Shute

I Pyrexia si formarono negli anni 90 a New York come band Brutal Death, in seguito nel nuovo millennio virarono proposta musicale spostandosi più su Death/Groove quando a loro su unì Trevor Pires degli Obituary. I membri originari della band furono il chitarrista Guy Marchais e il vocalist Darryl Wagner che realizzarono nel 1991 il loro primo demo. 


L'ESORDIO 
L'esordio discografico risale al 1993 con "Sermon Of Mockery" dove si unirono l'altro chitarrista Tony Caravella, il bassista Chris Basile e il drummer Mike Andrejko.
"Sermon Of Mockery" è un buon disco Brutal Death stile Suffocation, dalle ritmiche medie, contraddistinto da sezioni furiose che contrastano con breakdown lenti e soffocanti. La voce sub-woofer di Darryl Wagner non è niente di straordinario per il genere ma è la musica che vede questo album eccellere. Riff su riff di brutalità inaudita. Il disco in generale è una sorta di invocazione dell'oscurità. Davvero ottimi i patterns di batteria, i mid tempos e i cambi di ritmo. Forse i suoni di basso e batteria sono troppo predominanti sulle chitarre e la voce. Un esame più attento di questo album, tuttavia, rivela alcuni momenti molto propizi in cui le cose vanno un po' fuori dalla norma, anche per gli standard di alcuni dischi Death dell'epoca. "Sermon Of Mockery" apre degnamente l'album, tuttavia man mano che le cose vanno avanti, i parallelismi diventano ancora più pronunciati, come la maggior parte di "Resurrection" che porta quel carattere di Groove grosso e pesante che di solito si ottiene oggi con chitarre estremamente abbassate. Praticamente l'unica cosa che mantiene questo album in territorio old school sono i brevi assoli di chitarra accompagnati da un set di riff a ritmiche più Thrash. Altre da citare sono "Abominat", "The Uncreation", "God" e la groove "Inhumanity".


L'ERA DEATH/GROOVE
Nel 1997 esce "System Of The Animal" e si notano subito differenze. La band decise di staccarsi un po' dai Suffocation e creare invece uno stile più personale: meno complesso, meno tecnico e più semplicistico. Qui i riff sono meno sinistri e molto più groove, una tecnica che hanno usato molto efficacemente soprattutto nel successivo disco uscito nel 2007. In questo caso troviamo mid tempos pesanti, ritmiche rallentate, poche accelerazioni, riff groove.
L'album dura solo 23 minuti ed è molto mosh friendly, a parte alcune canzoni finali che sono più Death Metal tipo il finale di "Day One" e poi le conclusive "Unscathed" e "G.F.Y.S.". La prima parte dell'album scorre velocemente senza particolari sussulti con le canzoni che tendono ad assomigliarsi. L'altra grande differenza è lo stile vocale, è sparito il semplice gorgoglio gutturale e al suo posto c'è un grugnito più Hardcore. Il disco può essere considerato l'anello di congiunzione tra old school e ritmiche più Groove.
Nel 2003 entra nella band il vocalist Erik Shute con i quali incide "Age Of The Wicked" nel 2007.
L'evoluzione del loro sound giunge con questo disco piuttosto pesante e caotico, pur contenendo alcuni riff Groove incredibilmente memorabili. Le canzoni sono un misto tra Death, Hardcore, velocità, parti Groove, assoli. Ogni canzone ha i suoi aspetti distintivi, dall'outro estremamente orecchiabile di "The Wicked Rise", alle urla più acute di "Prey The Weak", ai Groove Thrash di "Song Of Hate" e "No Apologies".
Il lavoro di chitarra è interessante e vario, ascoltare ad esempio la terremotante "ITMP". Chris Basile e Lee Cuzins sono entrambi a loro agio con le alte velocità e possono anche scrivere alcuni pezzi più lenti e orecchiabili, che riescono sia a non danneggiare il flusso delle canzoni, sia a mantenere vivo l'interesse. L'estremamente brutale "Shackles Of The Mind", ricorda i Suffocation nel suono. Assoli sono di solito velocissimi, la batteria è interessante, non tecnicamente sbalorditiva, ma scritta in modo brillante, passando da ritmi più standard per tenere il tempo, a patterns veloci, fantasiosi, anche se non eccessivamente difficili.
Il lavoro di basso è fondamentalmente oscurato dagli altri strumenti, anche se è ben udibile in "The Wicked Rise" e in "Song Of Hate". La voce di Erick Shute è facilmente distinguibile, quindi è abbastanza facile capire la maggior parte dei testi.
Ad aiutare la band è la produzione bella e densa, che aiuta le sezioni schiaccianti ad essere molto più pesanti, e nella maggior parte dei casi alla fine dell'album ad essere assolutamente devastanti. Come "Ode To Brinn" che è incredibilmente violenta. 
Poi nel 2013 è la volta di "Feast Of Iniquity". Il disco rappresenta un compendio moderno e attuale di tecnica strumentale e pura brutalità. Alla batteria troviamo due leggende come Dough Bohn (Suffocation) e Dave "War Machine" Culross (Malevolent Creation e anche lui Suffocation), capaci di trasmettere sferragliate di adrenalina con sequenze indiavolate di pattern ritmici di batteria. Tracce come "Thy Minion", Infliction", "Death Wish" e "Wheel Of Impunity" sono marcate da una linea ritmica dirompente, mentre "Cryptic Summoning" e "Panzer Tank Lobotomy" presentano rallentamenti e nuove accelerazioni. L’album prosegue nella sua frenesia tra suoni gutturali, brutali, groove e saturati.


L'ARRESTO DI ERICK SHUTE E IL TRIPLICE OMICIDIO
Il 14 giugno 2016 Erick Shute viene arrestato per triplice omicidio, ricevendo 3 ergastoli a vita, senza possibilità di libertà condizionale. Il vocalist è stato arrestato dopo circa 8 ore di ricerche con l’accusa di aver ucciso tre persone a colpi d’arma da fuoco. A quanto pare avrebbe teso un’imboscata a 4 uomini, con i quali aveva avuto dispute legali riguardo delle legna prese nella sua proprietà. A seguito di questa disputa, Shrute avrebbe teso loro un'imboscata da dietro un albero e sparato contro gli uomini ignari, uccidendone 3. Il vocalist ha affermato che l'incidente è avvenuto per legittima difesa in un post che ha pubblicato poi sulla sua pagina Facebook.
Secondo Herald Mail Media, i 4 uomini stavano usando una motosega per raccogliere legna da ardere in una proprietà adiacente quando è avvenuta la sparatoria. I morti confermati includono Jack Douglas di Great Cacapon, Travis Bartley e Willie Bartley di Hedgesville (West Virginia), mentre una quarta persona è riuscita a fuggire incolume e ad allertare le forze dell'ordine. I 3 uomini sono stati trovati deceduti, ma Shute era già fuggito. Dopo la sua fuga, viene arrestato in Pennsylvania.
Lo sceriffo della contea di Morgan, Vince Shambaugh, ha dichiarato che "[Shute] si è riparato dietro un albero e ha sparato a queste persone in stile imboscata" e che un AR-15 è stata l'arma usata. Shambaugh ha anche descritto Shute come un "cittadino sovranista", qualcuno che non riconosce la legge statale o federale e che si stava preparando per una sorta di catastrofe mondiale. Nella proprietà di Shute sono state trovate anche scorte di cibo, armi e munizioni. Shambaugh ha anche affermato che "ha diffuso voci sulle miniere di Claymore" e che c'erano dicerie secondo cui stava costruendo dei bunker (per prepararsi al "Giorno del Giudizio") vicino alla sua proprietà con tanto di trappole esplosive. È stato anche riferito che ci sono state controversie sulla proprietà tra le persone coinvolte, e questo è ciò che potrebbe aver portato all'attacco.

Shute inizialmente ha affermato: "Tutto ciò è stata per legittima difesa. Ho parlato con un poliziotto ed ha persino concordato che si tratta di un caso aperto e chiuso di autodifesa e che probabilmente non porteranno avanti nemmeno le accuse. Sto solo aspettando di parlare con il pubblico ministero. Non ho nulla da nascondere. I media possono contattarmi sul cellulare. Sono aperto a parlare. Questi ragazzi hanno rubato oltre $ 20.000 della mia roba e l'hanno venduta per droga e mi hanno anche minacciato. Hanno persino svitato i freni mentre dormivo. Tutti quelli che non si drogano sulla montagna li odiano. Questi sono noti ladri e tossicodipendenti"
La pagina Facebook di Shute in passato presentava immagini e collegamenti antigovernativi (affermava che le tasse erano illegali) e pro-survivalisti (ovvero quei gruppi di persone che si preparano per emergenze con provviste di cibo, munizioni, armi, etc). 

Lo sceriffo Shambaugh al WV MetroNews disse: "Queste persone, non vogliono pagare le tasse. Non vogliono riconoscere il governo locale. Vogliono costruire complessi in posti lontano da tutti. Si stanno preparando per la fine dei tempi e per essere i sopravvissuti. Ha cercato di reclutare alcuni locali per aiutarlo a costruire il suo complesso con il suo piccolo gruppo di sovrani. Aveva parlato con la gente del posto del suo complesso contenente un deposito di armi e munizioni. Ecco dove andranno tutti alla fine dei tempi"
Va notato che l'AR-15 che Shute ha usato per uccidere i 3 uomini, era un'arma di stile simile usata dal tiratore di Orlando [Sig Sauer MCX] nell'attacco al nightclub Pulse di Orlando avvenuto a giugno 2016, il più mortale attacco terroristico negli Stati Uniti dall'11 settembre 2001. È stato vietato negli Stati Uniti dal 1994 al 2004 e si stima che ce ne siano diversi milioni negli Stati Uniti. Shute era già noto alle autorità del New Jersey. Gli investigatori affermano infatti che nel 2009 finì al centro di una controversia, in cui affermano che abbia appeso una bandiera a testa in giù come "segnale di aiuto" per l'America. Dicono che sostenesse che il governo fosse corrotto. E nel 2011, venne incriminato da un gran giurì nel New Jersey con l'accusa di resistenza a pubblico ufficiale e per aver aggredito un agente di polizia. Egli aveva minacciato anche 2 giudici e le sue mogli.


IL NUOVO CANTANTE DEI PYREXIA E IL RITORNO AL DEATH/BRUTAL
A seguito del suo arresto, entra nella band Jim Beach (voce molto più Growl rispetto a Shute) con il quale la band registra "Unholy Requiem" nel 2018. Il quinto full-length mischia come sempre Brutal e Death, riducendo le parti Groove ed Hardcore. Un gioco, quello della varietà stilistica, abbellito però dai soli di chitarra. Con la sezione ritmica e le linee vocali che si adattano agli altri strumenti mischiando suoni moderni ed old school, ritmiche Groovy ed altre più pesanti. La produzione mostra qualche problema qua e là, tuttavia rimane godibile. Anche in questo caso si tratta di un mini album dalla durata di soli 25 minuti. La titletrack è già indicativa della brutalità che ci aspetta con il rallentamento spezza-collo dopo 1 minuto e mezzo. "Angels Of Gomorrah" è chiusa da un assolo velocissimo. "Wrath" risulta più lenta, "The Annointed" e "Blood To Ash" presentano degli stacchi molto interessanti. Chiude l'anonima "Moment Of Violence". 
Infine nel 2021 esce "Gravitas Maximus". Anche in questo disco il suono è brutale e diretto con riferimenti ad Internal Bleeding e Skinless piuttosto che a gruppi più tecnici come Dying Fetus o Deeds Of Flesh. Tutte le canzoni tranne una durano meno di 4 minuti e l'album nel suo insieme dura poco meno di 25 minuti come da tradizione. Il runtime funziona bene poiché tendono ad attenersi ad una struttura di canzoni abbastanza standard. L'album conserva molto del fascino che hanno sempre avuto band come gli Skinless, in gran parte attraverso l'uso di brevi registrazioni prima di diverse canzoni. Fondamentalmente, ogni canzone di questo album è punteggiata da un crollo sbattente in stile vintage newyorkese. "Pawn To King", "Apostles To The Grave", "The Day The Earth Shook (Survival Of The Fittest)" e "We Are Many" sono tra le migliori del lotto "The Art Of Infamy" ha persino una motosega nel sound durante la canzone, oltre che ritmiche davvero brutali e spezzacollo. "Bludgeoned By Deformity" parte in modo lentissimo, prima di accelerare

domenica 17 settembre 2023

Su "...And Justice For All" Ci Sono Trigger Di Batteria?

"...And Justice For All" del 1988, seppur un album storico dei Metallica per idee e tecnica, è stato molto criticato a livello di suoni. La critica più nota è l'assenza del basso ma negli ultimi anni si è diffusa anche un'altra storia inerente il batterista Lars Ulrich. Secondo voci più o meno fondate pare che Lars abbia utilizzato dei trigger di batteria durante le registrazioni dell'album. Dunque il suono della batteria è stato notevolmente modificato in studio. In particolare il produttore dell'album, Flemming Rasmussen, ha ribadito che è stato utilizzato il triggering della batteria per migliorare i suoni. Il triggering della batteria è una tecnica che coinvolge l'uso di sensori elettronici (trigger) collegati alla batteria acustica. Quando il batterista colpisce la batteria, questi trigger rilevano l'impulso elettrico generato e lo trasmettono a un modulo sonoro o a un computer, che può essere utilizzato per sostituire il suono originale con suoni campionati o per apportare ulteriori modifiche al suono. Effettivamente i fans si erano sempre chiesti come mai, Lars fosse riuscito a suonare canzoni così intricate e tecniche, senza riuscire a riprodurle adeguatamente dal vivo (con il doppio pedale va in netta difficoltà su "Dyers Eve" e "One"). Nel caso di "...And Justice For All", è stato ritenuto che il suono naturale della batteria di Lars Ulrich fosse insufficiente per l'album, quindi è stato utilizzato il triggering per ottenere un suono più potente e uniforme. 
Questa scelta ha suscitato polemiche tra i fan e i critici, altro problema ben noto è stato il basso quasi completamente assente dall'audio. Riguardo al basso è noto che è molto poco presente e in alcuni frangenti quasi inudibile. Jason Newsted, il bassista dei Metallica durante le registrazioni dell'album, ha sostenuto che il mixaggio finale dell'album ha notevolmente ridotto il livello del basso, riducendolo quasi a un sussurro. Si è sospettato che questa scelta sia stata deliberata, con alcune teorie che suggerivano che la band e il produttore abbiano volutamente ridotto il basso per far emergere ulteriormente le chitarre e la batteria. La decisione di mixare l'album in questo modo è stata in gran parte attribuita alla produzione dell'album e alle scelte artistiche della band e del produttore. Già in "Blackened" nell'intro si sente la mancanza completa del basso (eppure la canzone venne composta anche da Newsted), le cose non migliorano con la titletrack dove batteria e chitarra ritmica sono in primo piano (il basso è udibile in modo impercettibile) o con "Eye Of The Beholder" dove il basso avrebbe aiutato a scandire il tempo con chitarra ritmica e batteria (invece è inudibile con Jason che si limita a seguire il ritmo di James). Le cose non migliorano con le tracce successive e forse a soffrirne di più è "The Frayed Ends Of Sanity" dove, a causa di quest'assenza, anche il suono della batteria risulta ovattato, freddo ed incompleto. Forse dove si sente leggermente è su "To Live Is To Die" che è una strumentale e leggermente in alcuni parti dell'iniziale "Blackened". Esistono versioni online dove il sound è stato modificato abbassando il volume della batteria di Lars e rendendo udibile il lavoro di Jason.