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lunedì 3 settembre 2018

Gli Slipknot e Il Significato Delle Loro Maschere

La band dello Iowa si formò nel 1995, ispirando la corrente Nu Metal.
La particolarità degli Slipknot fu il presentarsi sul palco con maschere horror (ispirate principalmente a serial killers) ed essere chiamati con numeri che vanno da 0 a 8 (impressi sulle tute da carcerati che indossano).
I fondatori della band furono Joey Jordison, Shawn Crahan e Paul Gray.
Nel 1999 il gruppo incise l'omonimo Slipknot, che grazie soprattutto a ritmiche in parte Thrash/Death mischiate con l'elettronica e l'Industrial ottenne subito un grande successo (spinto soprattutto da "Wait And Bleed" e "Spit It Out" ma si possono citare anche "Eyeless", "Prosthetics", "Purity", "Surfacing" e la folle intro "742617000027" che introduce "Sic").
In tre mesi diventò disco di platino negli Stati Uniti, anche l'immaginario della band fu trainato grazie alla cover del disco.

Roberto "Trainspotting" Bargone (ex Metal Shock): "Riuscii a capire gli Slipknot quando li vidi dal vivo, al Gods Of Metal del 2000. Prima di allora li ascoltavo di nascosto, quasi vergognandomi del fatto che mi piacessero, a me che all’epoca ero incastrato in tutte quelle fisime da defender adolescente. Quel concerto fu la svolta. Lo stadio Brianteo di Monza era in subbuglio per una contestazione organizzata nei mesi precedenti, suonavano nell’ordine: i Testament di The Gathering, disco che li aveva fatti diventare degli idoli universali dopo anni di oblio ed esperimenti più o meno sbagliati; i chiacchieratissimi Methods Of Mayhem, gruppo rapcore di Tommy Lee che venne bottigliato in nome delle suddette fisime adolescenziali e costretto ad abbandonare il palco dopo pochissimi minuti; poi gli Slipknot e, infine, gli Slayer. Il timido bottigliamento agli Slipknot in nome del vero Metal durò però pochissimo, perché questi avevano il sangue agli occhi, facevano sinceramente paura e oltre a ritirare indietro le bottiglie col doppio della forza si buttavano pure tra il pubblico a menare mazzate"

Nel 2001, di nuovo sotto la Roadrunner Records (rilevata dalla Universal), Robinson produsse "Iowa" (che raffigurava un caprone in copertina, nello Iowa c'era un famoso detto che diceva di "stare attenti al caprone cornuto di Satana"). Il disco, grazie ad influenze Death Metal, entrò subito al terzo posto di Billboard e al primo tra i dischi più venduti nel Regno Unito.
Brani come "People = Shit", "Left Behind", "The Heretic Anthem", "My Plague" e la title track, nei quali è molto apprezzato il lavoro di batteria di Joey Jordison e i loro riff di chitarra presentano una notevole ispirazione da parte di Slayer e Fear Factory.
Dopo una pausa di qualche anno, nel 2003 gli Slipknot rientrano negli studi di registrazione per realizzare un terzo album.

Da "People=Shit" (Iowa, 2001)
Here we go again, motherfucker
Come on down, and see the idiot right here
Too fucked to beg and not afraid to care
What's the matter with calamity anyway?
Right? get the fuck outta my face
Understand that I can't feel anything
It isn't like I want to sift through the decay
I feel like a wound, like I got a fuckin'
Gun against my head, you live when I'm dead
One more time, motherfucker
Everybody hates me now, so fuck it
Blood's on my face and my hands, and I
Don't know why, I'm not afraid to cry
But that's none of your business
Whose life is it?
Get it? see it?
Feel it? eat it?
Spin it around so I can spit in its face
I want to leave without a trace
'Cause I don't want to die in this place
People = shit, people = shit
People = shit, people = shit
People = shit...

Il 25 maggio 2004 viene pubblicato "Vol. 3: (The Subliminal Verses)", prodotto da Rick Rubin ed entrato al secondo posto della classifica Billboard 200.
Diversamente dai lavori precedenti, i brani che compongono l'album presentano anche brevi assoli di chitarre (sicuramente non una prerogativa del Nu Metal).
Si ricordino i pezzi "Duality", "Vermilion", "Before I Forget" e "The Nameless".
Successivamente gli Slipknot entrano per la seconda volta in un periodo di pausa, con i membri che danno sfogo ai propri progetti solisti.
Nel 2008, si tengono le registrazioni del quarto album in studio "All Hope Is Gone", pubblicato poi il 20 agosto 2008 dalla Roadrunner Records.
Il disco contiene brani più atipici quali "Snuff" ed altri più commerciali quali il primo singolo dell'album "Psychosocial".
Gli altri singoli sono: "All Hope Is Gone", "Sulfur" e "Dead Memories".
L'album raggiunse il primo posto nelle classifiche di Canada, Nuova Zelanda, Svezia, Svizzera e Stati Uniti, arrivando quasi a 600mila copie vendute.


LA MORTE DI PAUL GRAY E L'ABBANDONO DI JOEY JORDISON
Il 24 maggio 2010, in un albergo a Urbandale nell'Iowa, venne ritrovato il corpo senza vita di Paul Gray (uno dei tre fondatori della band).
Il bassista è morto per un'overdose di morfina e di fentanyl.
Il gruppo ha commemorato il compagno deceduto con una conferenza stampa alla quale i componenti si sono presentati senza maschera.
Il 12 dicembre 2013 gli Slipknot annunciarono la dipartita del batterista Joey Jordison, allontanatosi per motivi personali.
Il quinto disco è lanciato dalle canzoni "The Negative One" e da "The Devil In I" che confluiranno in ".5: The Gray Chapter" uscito nel 2014.
Altri singoli estratti saranno "Custer" e "Killpop".


MASCHERE
Joey Jordison (batterista)
Joey rappresenta sotto certi versi Gesù Cristo.
Egli creò la sua maschera una volta tornato a casa ubriaco da un party di Halloween al college. Per la sua creazione si è ispirato a quella con cui la madre lo spaventò sempre nello stesso giorno di Halloween quando Joey era adolescente.
La sua maschera ha dei tagli sul viso e spesso Joey vi indossa sopra una corona di spine. Dal giorno della sua creazione, dopo che la madre infuriata la prese e gettò dentro il cestino della spazzatura, Joey non abbandonò più la maschera fino al 2008 quando la modificò da bianca-nera a bianca-marrone.


Corey Taylor (voce)
In origine indossava un cappuccio di cuoio con dei fori per i suoi dreadlocks. Poi, iniziò ad usare una maschera come quella di Leatherface, il maniaco del film "Non aprite quella porta". Ora invece indossa una maschera bianca con buchi per gli occhi, per le orecchie, per il naso e per la bocca la quale copre integralmente tutto il suo viso.


Paul Gray (basso)
La tuta di Gray era contrassegnata con il numero 2, tra il 1998 e il 2001 ne aveva una raffigurante un maiale, successivamente sino alla sua morte ha utilizzato quella del serial killer Hannibal Lecter (Anthony Hopkins ne "Il silenzio degli innocenti").


Shawn Crahan (percussioni)
Dal 1998 indossa una maschera da clown, più volte modificata nel corso degli anni. Egli ha detto di averla trovata una volta in un negozio "seduta" tutta sola e di aver così deciso di utilizzarla per le sue apparizioni con la band dello Iowa.


Chris Fehn (percussionista)
Chris usò 5 tipi di maschere di colori differenti. E' ispirata a Pinocchio e a suo dire riflette la sua personalità comica.


James Root (chitarra ritmica)
Quando James entrò a far parte della band utilizzò la maschera di Josh Brainard, ex chitarrista della band, una sorta di passamontagna nero di gomma, che copriva quasi tutta la sua testa (tranne i capelli, tinti di viola). In seguito decise di adottarne una propria ed attualmente usa un'inquietante maschera da giullare (più volte ritoccata, al punto che oggi è ricoperta di sagome a forma di diamanti rosse sugli occhi, ed ha una cerniera sulle labbra).
In seguito ha nuovamente modificato la sua maschera, cambiando il colore dei disegni intorno agli occhi da rossi a neri.


Craig Jones (tastiere e campionatori)
Agli esordi indossava un casco coperto di lunghi e robusti aghi metallici, poi sostituito da una specie di casco di gomma ricoperto da punte lunghe circa 20 cm di cui ha cambiato svariate volte: la lunghezza delle punte e del "collo" e il materiale della maschera.
Jones non si fa vedere praticamente mai nel suo vero volto, ed è solito parlare pochissimo. Inoltre, in alcune fotografie copre i suoi occhi con una visiera, per garantire il proprio anonimato.


Mick Thomson (chitarra solista)
Inizialmente era di colore bianco e la forma accennava uno strano sorriso ma poi passò al verde scuro, assumendo un'espressione arrabbiata fino all'attuale grigio metallizzato, ufficialmente lanciata  nel 2008. L'utilizzo di questa maschera testimonia la sua passione per i serial killer, e si ispira a Jason Voorhees, protagonista di Venerdì 13.


Sid Wilson (DJ)
Il funambolico e pazzo Wilson utilizza una maschera ispirata ad un rivale di Ash ne "L'armata delle tenebre".

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