Visualizzazioni totali

lunedì 21 marzo 2016

Migliori Mascotte Metal

Dopo aver parlato in questi articoli di Eddie The Head (Iron Maiden), Snaggletooth (Motorhead) e Vic Rattlehead (Megadeth) qui vedremo altre mascotte del mondo del Metal e Rock diventate celebri.


ROY (CHILDREN OF BODOM)
Il "Grim Reaper" è una delle immagini più diffuse nel Metal Estremo.
Sicuramente però quello più famoso lo troviamo sulle copertine dei Children Of Bodom.
La band nel corso della sua storia ha anche dato alla figura incappucciata una sorta di ringiovanimento o comunque si son sempre cercati di distinguere dalla concorrenza.
Considerando che il nome della band è inspirato ad un triplice omicidio che ha avuto effettivamente luogo in Finlandia, Roy rappresenta appieno una band del genere.


JESTERHEAD (IN FLAMES)
Jesterhead venne ideato da cantante Anders Frida e dall''ex chitarrista Niklas Sundin degli In Flames.
Jesterhead è stato creato per promuovere l'album "The Jester Race" uscito nel 1995. 
In quest'occasione ce lo ritroviamo in perfetta simbiosi con un castello.
Da allora è entrato nell'immaginario comune della band e dei fans comparendo quà e là.


HEARTBEAST (KATAKLYSM)
Sorte di demone alato e muscoloso con doppia faccia presente su molte cover della Death Metal band canadese.
Lo si può ammirare su "In The Arms Of Devastation", su "Heaven's Venom", su "Prevail", etc


CHALY (OVERKILL)
Il teschio pipistrello comparso su innumerevoli album degli Overkill è affettuosamente conosciuto come Chaly.
Nel 1988 dagli occhi sparò un laser, più di 20 anni dopo, fu imprigionato per i suoi crimini sulla copertina di "Ironbound" ed è stato condannato alla sedia elettrica su "The Electric Age".


VIOLENT MIND (KREATOR)
Violent Mind comparve sulla copertina di un album Kreator, per la prima volta nel 1990 in "Coma Of Souls", seguì poi una nuova apparizione 11 anni dopo in "Violent Revolution".
Anche lui è diventato con il passare del tempo un qualcosa d'irrinunciabile essendo comparso in molte altre copertine in anni recenti.
Il volto martoriato e mutilato rappresenta un importante metafora collegata al contenuto dei testi dei Kreator da sempre incentrati sulla rivolta sociale e l'oppressione dei deboli.


MAD BUTCHER (DESTRUCTION)
Il macellaio pazzo compare per la prima volta nell'omonimo EP del 1987.
Sulla destra si può scorgere la foto delle sue tre prossime vittime: i membri della band stessa.
Sarà la prima di una lunga serie di copertine a lui dedicate.


KNARRENHEINZ (SODOM)
Visto i testi della band Thrash tedesca, la loro mascotte non poteva che essere ornata con riferimenti bellici: da mitra passando per cartucciere ed elmetti militari.
Gli scenari o come meglio dire gli sfondi sono ovviamente pre o post bellici con case e territorio in rovina.



NOT MAN (ANTHRAX)
Not Man è una mascotte un po' atipica in quanto non appare in alcun album degli Anthrax.
Not Man fa la comparsa occasionale sul merchandising e quant'altro (maglie, poster, biglietti, etc).
Nonostante questo, rappresenta una mascotte immediatamente identificabile difficilmente confondibile con quella di altre band.


SCARY GUY (METALLICA)
Non tutti sanno che anche i Metallica hanno la loro mascotte: si tratta di scary guy.
Lo troviamo soprattutto su merchandising vario.
Trattasi di un teschio.


S.O.D. (SARGEANT D)
La band Thrash/Hardcore americana ovvero Stormtroopers Of Death scelse come mascotte Sargeant D, una specie di soldato che ha ornato non solo i dischi della band ma anche action figures, maglie e volantini promozionali.


JACK O.LANTERN (HELLOWEEN)
Visto il nome della band (Helloween), sarebbe stato sconvolgente se una zucca non sarebbe stata la mascotte ufficiale.
Questa mascotte comunque è la prova che il Metal non è sempre un qualcosa di serio ma c'è anche lo spazio per scherzare e divertirsi.
Certo, anche il volto di Jack, è spesso minaccioso.


HECTOR (HAMMERFALL)
Hector è il cavaliere nero che appare sui dischi degli Hammerfall, Power Metal band svedese. 
La sua prima apparizione risale all'esordio della band datato 1997 "Glory To The Brave".
E' rappresentato in contesti ovviamente fantasy ed epici e con un martello in mano: guida i Templari e combatte sotto la loro bandiera.


THE MANOWARRIOR (MANOWAR)
Manowarrior è l'energumeno a petto nudo che compare in molte copertine dei Manowar.
Anche per lui spade, martelli ed armi di ogni tipo (oltre a bandiere che sanno da una parte di patriottismo, dall'altro provano ad entrare in simbiosi con i fans americani e di tutto il mondo).


SET ABOMINAE (ICED EARTH)
Set Abominae è sostanzialmente la versione americana di Eddie The Head degli Iron Maiden. 
Come il suo omologo inglese, può viaggiare nel tempo ed è generalmente ritenuto immortale. 
Fa parte della razza dei "Setians" che precedette gli esseri umani sulla Terra. 
Ha la forma di un demone ed ha sempre armi in mano.


RUNNING WILD (ADRIAN)
Visti i temi trattati dalla band tedesca, Adrian non poteva che avere le sembianze di un pirata.
Un pirata scheletro però.
Galeoni e scenari marini la fanno ovviamente da padrone sulle cover che lo raffigurano.


IRON MASK MAN (QUIET RIOT)
L'uomo con la maschera di metallo è un appuntamento fisso sulle immagini dei Quiet Riot. 
Anche lui ha contribuito al successo della band soprattutto sull'album "Metal Health", un evidente gioco di parole riguardante la"salute mentale" promosso dal suo abbigliamento camicia di forza ed ambiente ospedaliero nel video per la title track.


MURRAY (RONNIE JAMES DIO)
Murray fece la sua comparsa sul seminale "Holy Diver".
La figura molto oscura, che impugnava delle catene, divenne subito un simbolo della band. 
Il suo vero nome sarebbe Murralsee ed è l'ultimo dei Malacovians. 
Murray doveva essere un nome divertente per una mascotte ma allo stesso tempo intimidatorio e apertamente satanico. 
Nel corso degli anni, Murray lo troviamo mentre "annega" sacerdoti o partecipa a cerimonie sataniche.
Esso ha degli artigli e di solito brandisce una catena. 
E' stato spesso rappresentato con "colori" diversi quindi possono esserci benissimo più Murray: Murray bianchi, neri, ispanici, etc


ZILTOID (DEVIN TOWNSEND)
Ziltoid è un extraterrestre proveniente dal pianeta Ziltoidia 9. 
Ziltoid giunge sulla terra dichiarando di essere alla ricerca della universe's ultimate cup of coffee (il caffè più buono dell'universo).
I terrestri gliene offrono uno, ma Ziltoid pare non gradire, descrivendolo come fetido, di conseguenza ordina ai suoi sudditi ziltoidiani di attaccare la terra, con conseguente scontro con l'esercito terrestre.


ALLISTER FIEND (MOTLEY CRUE)
Allister Fiend è ovviamente un'estensione dell'immagine Motley Crue che adornava merce e volantini promozionali ogni volta che la band non era di fronte a una telecamera. 
In realtà ad essere rappresentato sarebbe Nikki Sixx. 
Allister Fiend è l'incarnazione del "sesso, droga e Rock 'N'Roll", quindi rappresenta appieno lo stile di vita della band californiana.


HENRY (BLACK SABBATH)
Se sei un fan dei Black Sabbath, avrai visto Henry un sacco di volte. 
Il fatto è che la maggior parte delle persone non sanno che si chiama Henry. 
Henry è, ovviamente, un "diavolo volante" o "angelo volante".
Comparve per la prima volta durante il periodo "Never Say Die" su un singolo. 

sabato 19 marzo 2016

Keith Richards Tra Droga, Alcool, Incendi e Donne (Life)

Keith Richards, chitarrista dei Rolling Stones, ha combinato parecchi casini nella sua vita.
E di tutti i tipi, come si legge anche quà e là ma anche nella sua autobiografia "Life".
Dotato di una personalità forte, ha condotto una vita frenetica, caratterizzata da eccessi con droghe, alcol, donne, etc.
Per il suo stile di vita sregolato e per il suo talento come chitarrista Keith è la personificazione del Rock 'N' Roll.
Inoltre non ha mai fatto mistero di essere stato un assiduo consumatore di droghe di ogni tipo almeno fino al 2006, quando ha dichiarato di aver smesso di farne uso.


CACCIATO DAI BOY SCOUT (1960)
Da piccolo, Keith ha passato due anni nei boy scout.
Questa breve esperienza si concluse dopo che Keith venne beccato con un paio di bottiglie di whisky in un raduno e si ritrovò in una scazzottata con i membri di quella che lui chiamava “la pattuglia dei castori”.
«Subito dopo ci sono state un paio di risse tra noi e alcuni ragazzi dello Yorkshire e così mi ritrovai al centro dei sospetti».
«Tutta la scazzottata è stata scoperta dopo che sono andato a menare un ragazzo di notte, ma mi sono rotto uno osso della mano contro il palo della tenda!».
Poche settimane dopo, ha picchiato “alcune stupide reclute” ed è stato espulso.


SVENUTO SUL PALCO (1965)
Il 3 dicembre 1965, mentre suonava The Last Time di fronte a 5mila persone a Sacramento, la sua chitarra toccò l’asta del microfono, uscì fuori una fiammata e Richards cadde a terra senza sensi.
Il promoter Jeff Hughson pensò che qualcuno gli avesse sparato.
Lo spettatore Mick Martin disse, «ho letteralmente visto Keith volare indietro in aria. Ho pensato che fosse morto. Sono rimasto inorridito. Siamo rimasti tutti così».
Si scoprì poi che Richards era stato colpito da un sovraccarico del microfono, è stato quindi intubato e portato in ospedale.
Richards adesso ricorda ridendo quello che ha sentito dire da un medico: «Beh, potrebbe risvegliarsi come non potrebbe farlo mai più».
Richards potrebbe essere sopravvissuto grazie alle spesse suole delle sue scarpe di suede Hush Puppies, che hanno fatto da messa a terra.


OPERAZIONE ANTI-DROGA NEL SUSSEX (1966)
Richards ha acquistato Redlands tenuta nel Sussex, in Inghilterra, per 20mila sterline nel 1966.
Pochi mesi dopo, è diventato il luogo di uno delle più famose operazioni anti-droga negli anni 60, quando 20  poliziotti sono arrivati nella tenuta in cerca di sostanze illegali.
Richards, Jagger e Marianne Faithfull, in pieno trip (acidi), sono stati arrestati nell’operazione. «Bussano alla porta, guardo fuori e c’è un esercito di nani», scrive Richards.
«Non ero mai stato arrestato prima, ed ero ancora in acido».
Nei giorni successivi, è stato rivelato che la polizia aveva avuto una soffiata da un tabloid, che a sua volta aveva avuto una soffiata dal driver di Richards («Non ha mai più camminato nello stesso modo», ricorda Richards).
Una voce si diffuse subito dopo, e parlava di come Jagger stesse leccando una barretta di Mars dalla vagina della Faithfull.
Richards e Jagger vennero arrestati e condannati con pene brevi, che vennero poi ribaltate.


TRIP DI LSD (1967)
Richards è sempre stato attratto dalle sostanze psichedeliche soprattutto tra 1967 e 1968.
Ma c’è un trip particolare con l’LSD che ricorda come veramente speciale.
Dopo aver incontrato John Lennon, un giorno, il duo ha intrapreso quello che il chitarrista degli Stones ha descritto come un “road trip a base di acido” nel corso di due o tre giorni che li portò alle città inglesi di Torquay e Lyme Regis.
Richards ha ricordato di come guidavano in tondo (con o senza l’autista) per finire alla casa di campagna di Lennon, dove «passarono a salutare Cynthia (la moglie di Lennon)».
Anni dopo, quando Lennon e Richards si incontrarono a New York, Keith ha ricordato l’esperienza all’ex-Beatle chiedendogli: «Che cosa è successo in quel trip?»


LA DROGA AIUTA A SCIARE? (1972)
«Ho imparato a sciare quando ero un drogato», si vantava una volta Richards.
Nel 1972, Richards, che non poteva entrare in Francia per motivi di droga e in Gran Bretagna per motivi fiscali, andò in uno chalet a Montreux con Anita Pallenberg e la loro famiglia.
Pallenberg ricorda con affetto i loro giri in Bentley e Ferrari con un un bel po’ di amici.
Tra una festa e l’altra, Richards ha trovato il tempo per iniziare a sciare e chi era presente lo ricorda come uno che si prendeva parecchi rischi sulle piste.
«La ragione per cui sono riuscito a sopravvivere è la roba di prima qualità», ha detto riguardo la qualità della droga durante il suo periodo di esilio in Svizzera.
«Avrei fatto qualsiasi cosa per averla, e visto che dovevo passare dalle frontiere, ho dovuto capire come risolvere la situazione!»


L'INCENDIO A CHCIAGO (1972)
Nel 1972, in una tappa del tour americano a Chicago, Richards e il sassofonista Bobby Keys vennero invitati a stare alla Playboy Mansion di Hugh Hefner e quasi causarono un incendio mentre erano in bagno a drogarsi.
«Bobby dice: “C’è del fumo qui”»
«E poi, poco dopo, sentiamo bussare alla porta, troviamo i camerieri e un po’ di ragazzi vestiti di nero che portano dei secchi d’acqua. Apriamo la porta, ci mettiamo a sedere a terra con gli occhi sgranati». La casa è stata salvata, ma, come fa notare Richards, Hefner spostò la Playboy Mansion a Los Angeles.


L'ARRESTO A CHELSEA (LONDRA) (1973)
Nel 1973 Richards aveva organizzato una festa a casa sua a Cheyne Walk a Londra, in zona Chelsea con parecchi ospiti famosi, facendo suonare un po’ di dischi Reggae e sballandosi.
Arrivò la polizia e trovò eroina, marijuana, pasticche di Mandrax, una pistola, un fucile e 110 munizioni.
Di fronte ad una ventina di capi d'accusa, Richards è riuscito comunque a uscire con l’aiuto del suo avvocato Richard Du Cann.
«Poco dopo il mio caso, o forse nonostante quello, è stato promosso presidente del tribunale».


TOUR OF THE AMERICAS E L'ARRESTO IN ARKANSAS (1975)
Nel leggendario Tour Of The Americas del 1975,disse: «Eravamo spinti dalla cocaina Merck», Richards scrive nella sua autobiografia, riferendosi alla formula ultrapura della droga sviluppata dall’omonima casa farmaceutica. «È iniziato tutto quando abbiamo messo dei nascondigli dietro le casse sul palco, in modo da poter farci delle righe tra una canzone e l’altra. Una canzone, un colpo, era il patto tra me e Ronnie».
Richards ricevette anche una fornitura di eroina che venne poi divisa in righe e nascosta tra gli amplificatori, oppure aggiunta alle sigarette o “dirty fags”, come venivano chiamate al tempo.
Le cose andarono abbastanza lisce fino a quando Richards e il suo fornitore di cocaina, mentre giravano alla ricerca di qualche buon barbecue, vennero arrestati in Arkansas.
Ma grazie a qualche aiuto dall’alto, pagarono una cauzione di 162 dollari e tornarono ben presto sulla strada.


L'INCIDENTE STRADALE (1976)
Nel nel 1976  si addormentò al volante con suo figlio di sette anni, Marlon, sul sedile posteriore e venne arrestato dopo l’incidente che ne seguì.
Il chitarrista si era messo alla guida di ritorno da un concerto a Knebworth, in Inghilterra, e aveva distrutto la sua Bentley contro un albero.
«Fino a cinque o sei anni fa, c’era ancora la mia sagoma fatta di sangue sul sedile posteriore», ha scritto il figlio Marlon.
«E sul cruscotto, c’era ancora il segno dove avevo sbattuto il naso».
Richards, arrestato dopo che la polizia trovò dell’acido nelle sue tasche, ha scritto in seguito, «Almeno non abbiamo fatto male a nessuno».


LE ACCUSE DI SPACCIO (1977)
Nel febbraio 1977, i poliziotti canadesi hanno scoperto circa 30 grammi di eroina nella camera di albergo di Richards.
Accusato di spaccio di droga e con tanto di mandato d'arresto, Richards ha evitato il carcere procurandosi uno speciale permesso per sottoporsi a una cura sperimentale contro la sua dipendenza negli Stati Uniti.
Quando iniziò il suo processo, nell’ottobre ’78, «c’erano seicento persone fuori ogni volta che andavo in tribunale, che cantavano, “Free Keith, Free Keith”», ricorda il chitarrista.
Keith venne giudicato colpevole, ma riuscì comunque a non finire in carcere, finì comunque ai lavori sociali: suonare a un concerto di beneficenza per i non vedenti.


KEITH E LA COCAINA (1977)
Jo Wood ricorda il primo incontro con Richards in una camera d’albergo a Parigi nel 1977.
«Keith prende la sua borsa e tira fuori un cucchiaio d’argento, un bottiglietta di pillole e un accendino.
Nel giro di pochi secondi, aveva già schiacciato alcune delle pillole con un po’ di acqua, le aveva cucinate, poi aveva riempito una siringa e si era bucato attraverso la camicia». Qualche istante dopo, Richards sorride: «Lui mi guardò, “Ciao, mia cara ho sentito tanto parlare di te!”» Jo rimase di sasso: «Ho adorato Keith fin dall’inizio, ed era bello, perché lui e Ronnie erano una coppia di fatto… Una delle prime cose che ho amato di lui era la sua cattiveria».
Ma il comportamento di Richards mise alla prova anche Jo.
Durante una baby shower, alla fine degli anni 70, Jo ha chiesto a Richards di non farsi di cocaina di fronte a sua madre.
Non sorprende che la sua richiesta sia stata ignorata: «Improvvisamente Keith dichiarò: “E adesso, il dessert!”. Mentre lo diceva, tirò fuori un grande sacco di cocaina e lo mise sul tavolo».
Mortificata, sua madre fuggì dalla stanza. «Lo fa da anni», disse Jo a sua mamma.
«Non riesco a farlo smettere. È il suo modo di vivere».


L'INCENDIO A LOS ANGELES (1978)
Nel 1978, Richards iniziò una relazione con una bionda svedese di nome Lil Wergilis.
Una notte, erano in una casa in affitto a Los Angeles di proprietà di Laurel Canyon, quando Wergilis lo svegliò nel mezzo della notte perché era scoppiato un incendio in un’altra stanza (la causa dell’incendio rimane sconosciuta, anche se il chitarrista ha detto al Telegraph nel 2010 che potrebbe essere stato lui stesso accidentalmente, ad appiccare l’incendio).
«Abbiamo avuto pochi secondi per saltare dalla finestra».
«Mi sono messo una maglia, mentre Lil era nuda».
Un cugino di Anita Pallenberg li trovò e li portò in salvo. Quando tornarono alla casa il giorno dopo, trovarono un «grande cartello piantato nell’erba bruciata con scritto “Grazie mille, Keith”».
Il chitarrista ha detto che l’unica cosa ancora intera era una cassettiera contenente suo passaporto, le sue cassette preferite, dei gioielli e una pistola con 500 munizioni.
Dopo aver raccontato questa storia, chiese: «Allora, cosa dovrei dire della mia vita? Che sono benedetto?».


DONALD TRUMP MINACCIATO (1989)
L’ultima data del tour degli Stones del 1989 avrebbe dovuto tenersi al Boardwalk Hall di Atlantic City, sponsorizzata dal Trump Plaza Hotel and Casino lì vicino.
La band aveva però espresso la volontà di non essere in nessun modo associata alla figura di Trump. Cohl, promoter proprio di quel tour, la band e Trump raggiunsero quindi un accordo: il concerto si sarebbe tenuto solo se la figura di Trump non fosse stata in alcun modo pubblicizzata e lo stesso magnate non fosse stato presente alla serata.
Ma, una volta che la band assieme a Cohl raggiunse la sala stampa per tenere una conferenza, scoprirono che era occupata dallo stesso Trump.
Dopo alcuni tentativi di Cohl di far scendere Trump dal podio, stava quasi per desistere, quando Keith Richards, decise di risolvere le cose a modo suo.
«Keith tirò fuori il suo coltello, sbattendolo sul tavolo, e mi disse: “Perché diavolo sei qui? Devo andare là a cacciarlo io stesso? Uno di noi deve uscire da questo palazzo, lui o noi”».
Cohl allora cercò di evitare il peggio, andando con molta più convinzione da Trump: «Nella mia testa mi chiedevo cosa stessi facendo, visto che stavo cacciando Trump dal suo stesso edificio».
Quando i toni si accesero, Trump cercò anche di minacciare con la forza Cohl.
Un tentativo smontato dall’intervento di 40 uomini della sicurezza degli Stones accorsi per chiarire la situazione, con mazze da hockey e cacciaviti.


SNIFFARE UN CADAVERE (2007)
Cinque anni dopo la scomparsa di Bertrand Richards, il padre di Keith, il chitarrista in un'intervista del 2007 disse: «La cosa più strana che ho cercato di sniffare? Mio padre».
«È stato cremato e gli ho dato un’aspirata. Non ho saputo resistere».
In risposta a chi si è sentito offeso, Richards ha detto: «A mio padre non sarebbe importato, non gliene fregava di un cazzo».
«Appena ho tolto il coperchio dall’urna, è caduta un po’ di cenere sul tavolo. Non potendolo semplicemente spazzare via, ne ho presa un po’ con il dito e ho pulito a modo mio».

martedì 8 marzo 2016

I T.Rex, Marc Bolan e L'Incidente Stradale

“Quando ero un ragazzino mi credevo un essere superiore, non mi sentivo affatto come gli altri esseri umani”

Marc Bolan, fondatore dei T.Rex, fu forse il primo dandy decadente del Rock britannico.
Nato come Mark Feld nel 1947 ad East London, dopo aver lasciato la scuola, e dopo una fallimentare esperienza presso un’agenzia di modelli, Mark decise a 17 anni di entrare definitivamente nel business musicale. Armato di una chitarra acustica si convinse a muovere i primi passi nel circuito Rock/Folk britannico, e fu allora che cambiò identità per la prima volta, ribattezzandosi Toby Tyler, nominativo che evidentemente aveva ritenuto più adatto a quel tipo di musica.
Questa prima esperienza fu brevissima, giusto il tempo di farsi cestinare dalla EMI.
Mark decise allora di tornare indietro al proprio nome, ma nel farlo sostituì la "c" alla "k": diventando Marc.


L'INCONTRO CON UN MAGO E L'ESOTERISMO
Seguì un periodo di profonda confusione personale, passato perlopiù in Francia, dalla quale tornò rigenerato e ancora più determinato nel perseguire un futuro come musicista.
Fu l’inizio della svolta mistica: lì Feld aveva incontrato un misterioso mago e da lui era stato iniziato all’esoterismo.
A quanto si dice, grazie a ciò, riuscì a trovare un contratto con la Decca, che pubblicò il suo singolo d’esordio, The Wizard, a nome Marc Bowland e poi Marc Bolan.
Il cambiamento non fu progettato da Marc bensì dall’etichetta, convinta che Feld fosse un cognome poco adatto ad una star, tuttavia il singolo non ebbe successo.


I T.REX
In seguito Marc provò ad intraprendere una carriera solista, entrò nel gruppo John’s Children (l'esordio Orgasm, a causa del titolo scabroso, verrà pubblicato solo 4 anni dopo) e alla fine formò i Tyrannosaurus Rex.
Il nuovo gruppo, estremamente malassortito, durò lo spazio di un disastroso concerto e fra loro rimase solo il batterista Steve Peregrine Took, che dovette vendere la batteria per motivi economici.
Rimasti in due, con una chitarra acustica e delle misere percussioni, Bolan e Took s’imbarcarono in un tour che offriva ben poche certezze.
Fortuna volle che durante una data fosse presente Tony Visconti, un ex musicista divenuto produttore e arrangiatore, che rimase colpito in particolar modo dal carisma di Marc.
Il gruppo trovò presto un contratto con la Parlophone e Visconti si offrì per produrre il loro primo album, My People Were Fair And Had Sky In Their Hair, But Now They're Content To Wear Stars On Their Brows, che si rivelò un discreto successo, tanto da convincere Bolan che i suoi sforzi stavano per essere ripagati.
Nel 1968 i Tyrannosaurus Rex si trovarono in un vicolo cieco.
Il loro secondo album, Prophets Seers & Sages The Angels Of The Ages, vendette meno del previsto e da qui i due decisero di cambiare sound.
I due provarono a mutare suono, elettrificandolo per mezzo di una Fender Stratocaster, e l’album che scaturì da questa mossa fu Unicorn, che ancora una volta li costrinse ad accontentarsi di un moderato successo underground.
I primi dischi erano molto influenzati dalla cultura Hippy quindi dal Folk Psichedelico.
Fu allora la volta di un disastroso tour americano, con Took che uscì dal gruppo a causa dei suoi numerosi problemi con LSD, per essere presto sostituito dal meno talentuoso ma più affidabile Mickey Finn.
A Beard Of Stars, quarto a nome Tyrannosaurus Rex e primo della nuova line-up, smosse di poco il loro profilo commerciale, ma catturò ottimi commenti da parte della critica.
Le cose tuttavia cambiarono per il meglio nell’ottobre del ’70, quando Bolan decise di accorciare il nome del gruppo in T.Rex: il singolo seguente, Ride A White Swan, arrivò al secondo posto della classifica inglese.
Le porte dei T.Rex si aprirono anche al bassista Steve Currie e al batterista Bill Legend.
Con loro il gruppo era finalmente pronto ad esplodere, grazie anche al nuovo singolo Hot Love (per sei settimane di fila al numero uno).
L’LP seguente fu intitolato nientemeno che Electric Warrior.
L'esplosione definitiva avvenne con il singolo Get It On.
Per non parlare di Jeepster, Planet Queen e Cosmic Dancer.
Il successo in patria fu totale, e per un po’ anche gli USA (Electric Warrior entrò nella Top 40) si accorsero della novità.
Bolan ebbe la sfrontatezza di definire Electric Warrior il suo primo vero disco.
Gli altri erano solo degli schizzi, delle Jam, con buona pace del povero Steve Took.
Nonostante il fenomenale successo inglese Bolan non riuscì mai a sfondare negli USA, che reagirono sempre con indifferenza ai suoi tour e singoli.
Lui comunque si presentava alla BBC con tuba, boa di piume e scarpe dai tacchi ridicolmente alti. Era il trionfo del Glam puro, quello degli anni 70.
Slider uscì nel 1972 e continuò con quel Rock elettrico che aveva reso un successo il predecessore.
Pezzi quali Telegram Sam, Metal Guru, Baby Boomerang, Baby Strange, Buick Makane, brani che erano l'antitesi del Prog Rock di quegli anni.


LA DROGA E IL CROLLO COMMERCIALE
Tuttavia, dopo un dominio d’inizio ‘70s praticamente incontrastato, il successo dei T.Rex si sarebbe rivelato ben presto effimero.
Giunti alla pubblicazione di Tanx, nel ’73, le loro vendite subirono un brusco calo, probabilmente a causa di una certa ripetitività che ne affliggeva la proposta musicale.
Zinc Alloy And The Hidden Riders Of Tomorrow e Bolan’s Zip Gun, rispettivamente del ’74 e del ’75, furono quindi massacrati dalla critica come dal pubblico, il primo poi attirò molte critiche a causa di un evidente tentativo di imitare Bowie e in particolare Ziggy Stardust.
Fu l’inizio del punto più basso della carriera di Marc, vissuto fra droghe, il matrimonio fallito a causa della relazione con la cantante Gloria Jones (che presto sarebbe divenuta sua moglie, dandogli il figlio Rolan) e soprattutto i commenti sarcastici della stampa inglese, che senza complimenti lo aveva già riposto nel museo delle cere.
Le cose non migliorano con l’album Futuristic Dragon del 1976.
Bolan volle però stringere i denti e nel 1977 tornò in forma, completamente ripulito dalle droghe e prossimo a svoltare la boa dei trent’anni con rinnovata energia.
Convinto di essere tutt’altro che finito, Bolan diede alle stampe Dandy In The Underworld, che fu considerato da molti il suo miglior lavoro dopo i fasti di Elettric Warrior.


LA MORTE DI BOLAN, DEGLI ALTRI MEMBRI E LA FINE DELLA BAND
Ma la fine arrivò pochi mesi dopo, il 16 di settembre, quando la Mini 1275GT guidata dalla moglie Gloria Jones uscì di strada, sbattendo con violenza contro un albero.
Entrambi avevano bevuto vino ed altri tipi di drink in un ristorante in Berkeley Square.
La morte si prese il solo Bolan e arrivò istantanea, ad un mese esatto da quella di Elvis.
Bolan non aveva mai preso la patente (temeva di morire prematuramente in un incidente stradale), scrisse inoltre una canzone nel 1972 “Solid Gold Easy Action” che anticipava fondamentali elementi riconducibili alla sua futura morte:

“Life is the same and it always will be / Easy as picking foxes from a tree”
(La vita è la stessa e lo sarà sempre, semplice come prendere volpi da un albero)

E’ difficile dire cosa sarebbe diventato Marc Bolan se fosse sopravvissuto.
La cosa certa è che la band finì poco dopo.
Inoltre riguardo gli altri membri storici: Steve Took morì nel 1980 per asfissia dopo che la sua gola era intorpidita dall'uso di morfina e funghi magici nel 1980, Steve Currie morì anche lui in un incidente d'auto, nel 1981.
Mickey Finn morì nel 2003, infine Pter Dines 'Dino' morì per un attacco di cuore nel 2004.

venerdì 4 marzo 2016

I Deep Purple Al California Jam Festival e L'incendio Durante Space Truckin (1974)

Se l'incendio del Casinò di Montreux 1971 ispirò Smoke On The Water, riguardo Burn c'è una storia simile dietro, anche se forse il processo è inverso.
Ovvero Burn(Brucia) non nasce influenzata da alcunchè ma forse ispirò i Deep Purple in un atto di "vandalismo" durante il Tour Promozionale dell'album stesso.
Era il 1974, Califonia Jam Festival sull'Ontario Speedway (circuito automobilistico nei pressi di San Francisco).
Invitati al Festival, oltre ai Deep Purple, anche gli Emerson, Lake & Palmer, i Black Sabbath, Eagles, Earth, Wind & Fire.
400mila persone e Festival trasmesso in TV (organizzato da ABC).
Secondo i piani degli organizzatori gli headliner (gruppo principale e che chiude il concerto) sono gli Emerson, Lake & Palmer (grande band Prog Rock inglese ma forse sia Purple che Black Sabbath avrebbero meritato una considerazione maggiore).
In realtà i piani dell'accordo iniziale affermavano che dovessero essere proprio Blackmore e soci a dover chiudere lo show ma tant'è non si può fare niente: gli organizzatori sono irremovibili.
Dal canto loro gli Emerson, Lake & Palmer minacciano di lasciare lo show senza esibirsi (prendendo ugualmente il loro compenso): vogliono suonare anche loro di notte (e come ultima band quindi).
Comunque i Deep Purple, anche per via della gigantesca scenografia preparata (l'arcobaleno), non ci stanno (avrebbe reso al meglio di notte, ovviamente).
Si chiudono nei camerini e rimangono asserragliati lì finchè non inizia a fare buio, ritardando la loro performance perchè a loro dire era troppo presto.
La rete televisiva chiama la polizia, Blackmore e soci sono costretti ad uscire e a suonare come penultima band (i Black Sabbath avevano appena terminato il loro show).
Con buona pace di tutti.
I Deep Purple aprono con un'esibizione incendiaria di Burn, poi proseguono con Might Yust Take Your Life, Lay Down Stay Down, Mistreated, Smoke On The Water, Lazy, The Mule sino ad arrivare ai folli 25 minuti di Space Truckin dove succede di tutto.
E non solo musicalmente parlando.
Dopo circa un quarto d'ora (con già una decina di minuti di folli improvvisazioni strumentali, pane quotidiano di Space Truckin live) Blackmore cominciò a fracassare le telecamere che riprendevano l'evento.
Poi toccò alla chitarra (buttata a terra e poi tra il pubblico...che cimelio!), infine agli amplificatori (alcuni furono incendiati e presero letteralmente fuoco).
Altri furono buttati sotto il palco.
Pubblico e security assistono increduli al folle show, credendo facesse parte dello spettacolo (come erano soliti fare anche Hendrix o gli Who che però, generalmente, se la prendevano solo con i loro strumenti).
Quando Space Truckin volge al termine, prende fuoco l'amplificatore centrale.
Scopo? Evitare che gli Emerson, Lake & Palmer suonassero?
O semplice fastidio ulteriore per gli organizzatori?
Spettatori in delirio ma rete televisiva incazzata: i Deep Purple salutano tutti e, si tramanda che, inseguiti dalla polizia sono costretti a fuggire a gambe levate in elicottero (ciò che nel famoso video concerto "California Jamming" non si vede).

I Deep Purple e L'Incendio Che Ispirò Smoke On The Water (Casinò Montreux 1971)

La storia dei Deep Purple è indiscutibilmente legata agli incendi: come quello di Space Truckin o come quello di cui sto per parlarvi.
La prima edizione del Montreux Jazz Festival si svolse al Casinò di Montreux(Svizzera) nel 1967, successivamente il Festival dovette cambiare sede per un evento drammatico che però segnò la storia del Rock (si ritornerà qui solo nel 1975).
Nel dicembre del 1971 i Deep Purple alloggiavano in un Hotel lì vicino (erano stati ospiti del Casinò già nel 1969) e grazie ad uno studio di registrazione mobile (Rolling Stones Mobile Studio) stavano cercando l'ispirazione per scrivere nuovi pezzi.
Nel mentre Frank Zappa si trovava in zona, precisamente in tour, si stava infatti esibendo sul palco di Montreux.
Quando all’improvviso, uno spettatore sparò un razzo che incendiò il soffitto(in legno e stoffa) del Casinò.
Come si scoprirà tempo dopo si trattava ovviamente di un fan di Zappa: Zdenek Spicka.
Nel caos più totale la folla e Frank Zappa, con immenso stupore, videro il Casinó di Montreux andare a fuoco!
Le strumentazioni e il Casinò presero fuoco e molti spettatori rischiarono la vita.
Il direttore del Casinò Claude Nobs riuscì a salvare la vita a molti spettatori sino a che la struttura "esplose" in un rumore assordante.
Dalle stanze del Casinò poteva vedersi l’immensa distesa d’acqua del Lago di Ginevra.
Fu proprio in quell’occasione che nella mente di Roger Glover, bassista dei Deep Purple, rimase un’immagine indelebile: cioè il fumo che fuoriusciva dal Casinò e si ergeva in cielo.
I Deep Purple con il palco in fiamme si ritrovarono solo con la strumentazione senza poter suonare/registrare lì.
Qualche notte dopo l’accaduto, durante un sogno ebbe l’illuminazione per uno dei brani piú conosciuti e più suonati della storia del Rock.
Stiamo parlando di “Smoke On The Water”, letteralmente fumo sull’acqua, proprio quel fumo, provocato dall’incendio del Casinó, che aleggiava sull’acqua, mentre i Deep Purple guardavano increduli l’accaduto dalle finestre del loro hotel.
Il testo infatti riporta numerosi riferimenti, come ad esempio Funky Claude, che si riferisce al direttore del Casinò Claude Nobs che aiutò tantissima gente ad uscire dalla struttura in fiamme.
Insomma Smoke On The Water nasce così, da sottolineare che nei giorni successivi i Deep Purple furono costretti dalla polizia a cambiare anche alloggio perchè stavano facendo troppo baccano con il riff appena partorito.
Smoke On The Water uscirà ufficialmente l'anno successivo (1972) nell'album "Machine Head".


TESTO DI SMOKE ON THE WATER
We all came out to Montreux on the Lake Geneva shoreline
To make records with a mobile, We didn’t have much time
Frank Zappa & the Mothers were at the best place around
But some stupid with a flare gun burned the place to the ground
Smoke on the water, fire in the sky
They burned down the gambling house
It died with an awful sound
Funky Claude was running in and out
Pulling kids out the ground
When it all was over
We had to find another place
But swiss time was running out
It seemed that we would lose the race
Smoke on the water, fire in the sky
We ended up at the Grand Hotel
It was empty cold and bare
But with the rolling truck stones thing just outside
Making our music there
With a few red lights and a few old beds
We make a place to sweat
No matter what we get out of there
I know that we don’t forget
Smoke on the water, fire in the sky

giovedì 3 marzo 2016

La Storia Dei Motley Crue: Tra Sesso, Droga, Alcool, Arresti

I Motley Crue si formarono nel 1981 in California, nella patria del Glam Rock: Los Angeles.
Si formarono grazie al bassista Nikki Sixx che contattò Tommy Lee batterista dei Suite 19.
Sixx senza aver mai conosciuto il padre, preso, abbandonato e ripreso dalla madre, affidato ai nonni, senza conoscere alcunchè del proprio albero genealogico. Una sorellastra mai considerata, una sorella di sangue handicappata mai vista e di cui scoprì l’esistenza solo dopo che era mancata, Nona, la sua nonna amata e venerata, colei che lo crebbe con amore, snobbata il giorno del funerale perché “era meglio stare a casa a farsi in vena”. Tanti piccoli lavori nell'adolescenza, trasferimenti qua e la, sino a quello definitivo a Los Angeles dove vive in macchina con amici o appartato con prostitute.
Questo era Nikki Sixx. Invece Tommy Lee nasce in Grecia ma ben presto si trasferisce in un sobborgo malfamato di Los Angeles: Covina. Lui e Sixx, negli anni 80, verranno conosciuti anche come "Terror Twin" (per rievocare la coppia terribile degli anni 70: "Toxic Twin", cioè Tyler e Perry degli Aerosmith). Furono poi reclutati il chitarrista Mick Mars (attraverso un annuncio sulla rivista The Recycler) e in seguito un amico del batterista Lee: Vince Neil. Gli eccessi per Neil non si contano: incidenti stradali, droghe, alcool, arresti, risse. Mars invece, pur drogandosi e bevendo, cercò sempre di attrarre il meno possibile le luci della ribalta(e le forze dell'ordine) su di lui.
Non si può parlare di certo di un'anima pura ma era il meno marcio dei quattro, solo negli anni 90 per via di una forma di depressione causata da una malattia ossea degenerativa(che lo accompagnava sin dall'infanzia) inizierà anche lui ad andarci davvero pesante con alcool e medicinali/droghe di ogni tipo.
Rimaneva comunque da scegliere il nome: Mars, prendendo spunto dal soprannome della sua vecchia band, suggerì "Motley Looking Crew" (una banda di disperati). Il nome però verrà leggermente modificato in Motley Crue. Formato il gruppo prendono il via una serie di concerti tenuti a Los Angeles che assicurarono in poco tempo alla band numerosi fans affascinati dalle pirotecniche esibizioni dal vivo, dal look, dalle loro trasgressioni, dal sesso, dall'alcool e della droga che cominciano a ruotare attorno alla band.
Dalle stalle alle stelle e dalle stelle alle stalle in un continuo saliscendi fatto di trasgressioni, debiti, depressione, armi da fuoco, morte, auto-distruzione, tradimenti, carcere, sesso sfrenato, residenze milionarie, auto da corsa, matrimoni, divorzi, cause legali, party selvaggi, alcool e tanta droga.

Nikki Sixx: "quando mi trasferii a Los Angeles alla fine degli anni settanta e iniziai a fare uso di cocaina, essa servì solo ad amplificare alcuni aspetti del mio carattere. Ma l’alcool, gli acidi e la coca furono soltanto scappatelle.  Quando scoprii l’eroina, fu vero amore..."


THE MOTLEY HOUSE
Questi quattro disadattati e squattrinati, con in comune la passione per il Rock e una spiccata predilezione per abusi di ogni tipo, si ritrovano regolarmente per lunghe jam sessions e un tale Alan Coffmann(amico di Mars), che vuole tentare una carriera da manager musicale, decide che quella è l'occasione giusta per iniziare, mettendo loro a disposizione un budget iniziale di poche decine di dollari a settimana. Il manager decide di affittare un appartamento a pochi passi dal Whiskey, per sistemare Vince, Tommy e Nikki (Mick invece vive già per conto suo a Redondo Beach) e tentare di tenerli un po' più sotto controllo. Tentativo miseramente fallito, i ragazzi ben presto lo riducono a uno scannatoio, soprannominato "The Motley House" (Sunset Strip, 1124).
Vince e Tommy dormono insieme facendo a turno con le relative partners più o meno occasionali, Nikki invece ha la sua stanza, tutta bruciacchiata a causa dei suoi esperimenti di piromania che poi ripropone negli show. Il retro della casa diventa una discarica dove accumulano la spazzatura senza mai buttarla, spesso non mangiano nutrendosi principalmente di alcol e droghe, il pavimento è disseminato di scarafaggi e bottiglie di Jack Daniels. La sera lasciano la finestra aperta così dal Sunset Boulevard la gente entra direttamente a casa loro per continuare le serate.


I PRIMI DISCHI E LA BAND CACCIATA DAL TOUR DEI KISS
Dopo i primi successi in qualche esibizione live, questo alone d'improvvisa popolarità spinse la band al debutto con il primo studio album: "Too Fast For Love", datato 1981, che vende circa 20.000 copie e sforna classici quali Live Wire, Take Me To The Top, Public Enemy #1, Come On And Dance e Starry Eyes. Ma il vero successo arriverà 2 anno più tardi, è infatti nell’ottobre dell’83, che esce "Shout At The Devil", secondo album in studio della band. Il disco è selvaggio ed unisce all'Hard Rock la melodia con in più temi oltraggiosi. Sarà questo l’album della consacrazione di quella che diventerà forse la band Glam Rock più importante di tutti i tempi. Successi quali Ten Seconds To Love, Looks That Kill e Too Young To Fall In Love, portano la band ad intraprendere un grande tour nord americano. Anche la strada al disco d’oro prima e di platino poi è spianata: 7 febbraio 1984.
E’ il periodo di maggior prolificità della band che, definitivamente consacrata, parte on the road negli USA ed in Europa al fianco di mostri sacri del Rock e Metal quali AC/DC, Kiss, Iron Maiden, Ozzy Osbourne, Judas Priest e Scorpions. Si ricordi però il tour di supporto ai Kiss (Creatures Of The Night del 1983) in cui i Motley Crue furono cacciati. Pare che Nikki Sixx e Tommy Lee si fecero la fidanzata di Eric Carr, mentre lui stava suonando.


LO SCHIANTO E LA MORTE DI DINGLEY RAZZLE DEGLI HANOI ROCKS
L’abuso di droga ed alcol però continuano a farla da padrone. Il 1984 è un anno di delirio totale, che inizia con un tour da spalla di Ozzy, e continua con uno da headliners stavolta in tutto il mondo.
Hotel devastati, arresti, feste folli, risse, sono tutte cose all'ordine del giorno, coi manager che ogni volta pagano conti e cauzioni, e cercano di riparare in qualche modo i danni. L'anno finisce col primo grande dramma nella storia dei Motley. L’8 dicembre 1984 Vince Neil, mentre tornava da un Tour con Ozzy, provoca un disastroso incidente stradale mentre guidava ubriaco con al suo fianco l’amico Nicholas Dingley (Razzle), batterista degli Hanoi Rocks. Si stavano dirigendo al Liquor Store.
Lo scontro frontale con un'altra auto è terribile, tale da far perdere la vita allo stesso amico.
Neil si salvò, nella macchina di fronte tutti gravemente feriti con una ragazza che rimane in coma per 1 mese. Razzle, 24 anni, come detto non ce la fece. Vince fu accusato di guida in stato di ebbrezza e di omicidio colposo, venne denunciato dagli Hanoi Rocks e dalla famiglia di Razzle. Verrà condannato a soli 30 giorni di carcere ma poi uscì dietro pagamento di una cauzione (2.6 milioni di dollari).


GLI ECCESSI NON SI PLACANO
Nonostante il grave incidente, nella band cambia ben poco: Neil però viene un po' isolato dal resto del gruppo e trattato dai media come un assassino. Durante il suo periodo detentivo nessuno della band andrà a trovarlo. A metà degli anni 80 il gruppo ritorna in studio con "Theatre Of Pain".
Un album differente dai predecessori, meno grezzo e più curato anche grazie alla stupenda ballad Home Sweet Home (con tanto di video) ed alla cover Blues Smokin’ in The Boys Room.
L'album sarà interamente dedicato a Razzle. Oltre al sound, decisamente più melodico, si nota qualche cambiamento a livello di immagine. Alla fine del tour di Theater Of Pain i problemi di droga della band si accentuano ulteriormente. In realtà come si sarà capito Sixx era un tossico da tempo, dalla fine dei live di Shout At The Devil, quando distrusse la sua Porsche attorno ad un palo e si procurò una lesione alla spalla che "curava" fumando eroina. Un natale del 1986 trascorso, come tanti altri giorni, nudo, chiuso nello sgabuzzino di casa sua con un fucile a pompa in mano e un ago piantato sottocute, pronto a mitragliare a chiunque. In quel periodo, più volte completamente fuori controllo, Nikki chiamava la sicurezza e i suoi amici perché vedeva il giardino pieno di nani messicani armati sino ai denti e credeva volessero farlo fuori. Inoltre sentiva rumori e strane presenze in casa che lo terrorizzavano. Allo stesso tempo però temeva che la polizia facesse irruzione in casa trovandogli droga, armi e quant'altro. Insomma, attraverso il suo water passarono mega quantitativi di eroina e cocaina gettati nel timore di essere scoperto e arrestato. E' in questo periodo che muore sua nonna (che gli aveva fatto praticamente da mamma) ma Sixx era troppo strafatto anche per andare al suo funerale.
Soldi a palate fruttavano per i Crue e Nikki arrivò a spendere anche 5.000 dollari al giorno, 140 mila al mese solo per farsi nelle vene e fottersi il cervello con la droga. S'iniettava eroina in vena (e pare anche Jack Daniel's) e sniffava kg di coca.
L'anno successivo comunque arriva il 4° album è "Girls, Girls, Girls" datato 1987, che debuttò al 5° posto della Billboard chart sino a raggiungere il 2° posto non molto tempo dopo.
L’album fu riconosciuto nel luglio dello stesso anno come disco di platino ed alcuni dei pezzi dello stesso (Wild Side, la meravigliosa ballad You're All I Need e la title track Girls, Girls, Girls) andranno ad arricchire il repertorio live dei Crue. Parte il tour e i rapporti con i Whitesnake non sono dei migliori: il fatto che Tommy Lee si faccia la moglie di David Coverdale non è che aiuti più di tanto.
Invece con gli esordienti Guns N'Roses che fanno da supporto ai Motley scocca subito la scintilla, le due gang si uniscono ed è un vero pandemonio, tra orge, droghe, alberghi devastati, risse nei locali.


L'EROINA LA FA DA PADRONA: SIXX QUASI MORTO
Si continua con spettacoli pirotecnici, show ad altissimi livelli ed i soliti eccessi che portarono Nikki Sixx a rischiare la vita per eroina. In particolare terminato il tour giapponese: Lee torna da Heather, invece Neil si consola con Shanrise (lottatrice nel fango femminile. Neil era talmente appassionato di questo tipo di lotta che si era fatto costruire un ring con tanto di fango all'interno della sua abitazione), Mick frequentava la corista Emi, l'unico a non avere nessuno da cui tornare è Nikki.
Era il 23 dicembre 1987. Dopo una nottata di follie con alcuni amici come Slash e Steven Adler dei Guns N' Roses e Robbin Cosby dei Ratt, con la droga protagonista indiscussa del party, Nikki Sixx decide di iniettarsi l’ultima siringa di eroina per concludere in bellezza. Erano stati prima al Cathouse a farsi, poi si erano ritirati nel Franklin Hotel. Mentre Slash sviene collassato, Sixx va nella camera di Adler e lo spacciatore di Cosby gli inietta una siringa di eroina, qualcosa però va storto e Nikki diventa pallido, quasi blu in volto.
Questa volta la situazione sembra essere fin da subito grave. L’allora ragazza di Slash, Sally McLaughlin, tentava di rianimarlo, mentre Slash ripresosi in preda agli effetti degli stupefacenti distruggeva il bagno della stanza di hotel. Venne chiamata l’ambulanza, il corpo era freddo e il cuore non batteva più. I paramedici, come ultimo tentativo, somministrarono al moribondo bassista una dose di adrenalina. Ma niente. Altro shot di adrenalina nell'ambulanza ed è questo che gli salverà la vita.

“Provai a sedermi per capire quello che mi stava accadendo intorno. Pensavo che sarebbe stato difficile sollevarli, ma con mia sorpresa quasi mi librai in aria, come se non avessi peso. 
Era come se qualcuno mi afferrasse la testa delicatamente e la portasse verso l’alto. 
Tutto intorno a me era chiaro e luminoso.  Guardai in basso e realizzai di aver lasciato il mio corpo". 

Nikki Sixx giaceva coperto da un lenzuolo su di una barella, trasportato dai medici nell’ambulanza“.
Il suo cuore smise di battere e fu dichiarato legalmente morto prima appunto della seconda dose di adrenalina al cuore. Tutto ciò è raccontato nell'adrenalitica "Kickstart My Heart", hit del successivo "Dr.Feelgood". Dopo questa tragica esperienza, Sixx ha aperto gli occhi:

“Si deve rimediare ai danni provocati dall’alcool, dalle droghe e dall’orrendo comportamento che spezza il cuore di chi ti ama. allontanarmi da quella merda mi ha fatto capire chi ero diventato e da lì è iniziata la risalita. Senza alcun programma di aiuto, molti resteranno noiosi ubriachi e ci sarà sempre il pericolo di sbandare di nuovo. L’ho vissuto e non è affatto piacevole“.

Tra il tour di Girls, Girls, Girls e l’uscita del 5° lavoro della band va registrata la loro permanenza in diversi centri di disintossicazione. Infatti molti tour nel 1988 vengono annullati. Dr Feelgood uscito nel 1989 è da annoverare tra i migliori della band: la title track, la ballatona "Without You", "Same Ol' Situation" e "Don't Go Away Mad (Just Go Away)" han fatto da sempre parte del repertorio dei Crue o, come meglio dire, dei grandi classici intramontabili che la band ha partorito.
L’album diventò il loro unico lavoro a raggiungere il numero 1 in classifica (pur debuttando alla 24esima posizione) e ci rimase per ben 109 settimane dopo il rilascio.


IL MANAGER ARRESTATO E IL CASO MATTHEW TRIPPE
La maledizione delle droghe colpisce nuovamente la band quando il manager McGhee viene arrestato nel gennaio 1988 per aver preso parte ad un contrabbando di 40.000 libbre di marijuana colombiana che introdusse negli Stati Uniti nel 1982, prima di diventare il manager della band.
Viene condannato a 5 anni di carcere. Era stato già in precedenza accusato di aver introdotto della cocaina nello Stato della Louisiana. Riceve poi 15.000 dollari di indennità, con cui costruirà una fondazione anti-droga, che chiama “Make A Difference Foundation”. Nello stesso 1988 Sixx viene coinvolto in una strana causa, nel quale un certo Matthew Trippe sostenne di essere stato arruolato da McGhee per sostituire Nikki Sixx a seguito di un grave incidente d’auto in cui viene coinvolto nel 1983 che gli impedirà l’attività con la band. Trippe sostenne di aver suonato, scritto e registrato del materiale degli album Shout At The Devil e Theatre Of Pain, venendo accreditato come Nikki Sixx.
Alcuni dei brani a cui Trippe sostiene di aver contribuito alla composizione erano Girls Girls Girls, You’re All I Need, Dancing On Glass, e Wild Side. La sua causa contro la band quindi si concentra sui diritti d’autore. Viene poi reso noto che Trippe aveva alle spalle precedenti per droga ed aveva frequentato anche centri per malati di mente. La storia generò ovviamente uno scandalo, soprattutto in Europa, ma Trippe ritirerà le accuse nel dicembre del 1993 sparendo dalle scene.


LA RISSA TRA VINCE NEIL ED IZZY STRADLIN DEI GUNS N'ROSES
Al Cathiuse Club di Los Angeles, si incontrarono Izzy(chitarrista dei Guns N'Roses) e Sharise Ruddell (moglie di Vince Neil). Stradlin cercò di corteggiarla ma vedendo che la Ruddell non acconsentì all'approccio, la spinse per terra davanti alla gente che si trovava nel locale. Per tutta risposta Sharise gli tirò uno schiaffo in faccia e il chitarrista reagì con un pugno nello stomaco.
Circa un mese dopo, il 5 settembre del '89, i Motley parteciparono agli MTV Video Music Awards svoltisi allo Universal Amphitheatre di Universal City (sempre Los Angeles).
Mentre il resto della band attendeva all'interno della limousine, Vince aspettò nel backstage il termine dell'esibizione dei Guns N’Roses. Vince, terminata l'esibizione, tirò un pugno al chitarrista Izzy Stradlin. I due vennero separati e la security portò via Neil, mentre questi stava lasciando gli Award, Axl Rose, frontman dei Guns N'Roses, gli disse che l'avrebbe ucciso. Questo fu l'inizio di una lunga battaglia tra le due band. Axl Rose iniziò ad insultare Neil in alcune interviste. I due sembrano quasi sul punto di organizzare una vera e propria rissa ma non se ne farà niente.


IL PERIODO QUASI SOBRIO DELLA BAND: TOMMY LEE TRA GOSSIP E PROBLEMI LEGALI
Superati in qualche modo i terribili (ed affascinanti) anni 80, nei 90 la band comincia a pagare lo sconto di tanti eccessi(soprattutto dal punto di vista musicale). Provano a ripulirsi e farsi una vita: Mars ha 2 figli con la corista Emy, finanche Sixx si sposa con la playmate Brandt da cui avrà un figlio, Neil sposa l'ex lottatrice di fango Sharise da cui avrà una figlia.
Tommy Lee invece diventa un simbolo del gossip, facendosi notare più nelle riviste di pettegolezzi che in quelle musicali. Era già famoso alla stampa quando si sposò con l'attrice Heather Locklear, ma il suo nome acquisterà ancor più notorietà grazie all'unione con Pamela Anderson, da poco uscita dal fidanzamento con Bret Michaels dei Poison. I due si separarono dopo una relazione tempestosa durata sei anni (e dopo essersi sposati tre volte), ricorrendo a varie battaglie legali per la custodia dei figli.
La coppia registrò anche un video pornografico amatoriale che fece il giro del mondo e Lee passò anche alcuni mesi in galera per aver picchiato e molestato l'ex moglie.
Ormai distrutto dalle droghe e dall'alcol, si prenderà in seguito una lunga pausa passata nelle cliniche per disintossicarsi.


VINCE NEIL CACCIATO DALLA BAND
Nel settembre del ‘91 esce una compilation riassuntiva intitolata "Decade Of Decadence" arricchita dalla presenza dell'inedito Primal Scream. Vince Neil non gradisce però la nuova direzione intrapresa ed inoltre continua ad essere strafatto e a non presentarsi alle prove: al punto che Sixx e company decidono di cacciarlo. In particolare nel 1992 a Los Angeles è in corso una delle peggiori tempeste del secolo, che collassa la città e causa problemi di elettricità e comunicazione.
Nikki, Tommy e Mick attraversano il nubifragio e guidano per ore, per arrivare agli studi.
Vince non si vede. Gli mandano un fax e provano a chiamarlo innumerevoli volte, ma non riescono a parlarci. Dopo diverse ore, durante le quali gli animi si erano ovviamente surriscaldati, Vince chiama lo studio, parla col nuovo tour manager Mike Amato e gli dice che non sarebbe andato.
Nikki afferra la cornetta e gli intima di raggiungerli immediatamente. Mentre lo aspettano, viene fuori che la notte prima Vince era stato visto in un locale ubriaco. Quando arriva, prevedibilmente, si scatena il pandemonio. Tra un turbinio di vicendevoli fuck, shit e motherfucker, viene fuori che a Vince non piace il nuovo materiale, mentre gli altri lo accusano di disinteressarsi al processo creativo e di non partecipare all'attività della band. La discussione presto degenera, e a quel punto Nikki sferra l'attacco decisivo: "Vince, stiamo cercando un nuovo cantante". Neil dice loro che non aspettava altro e lasciò il gruppo.
A prendere il posto di Vince fu chiamato John Corabi con il quale i Motley registrarono l’omonimo Motley Crue (1994). Questo fu un clamoroso flop commerciale e il primo vero e proprio passo falso della band. Da segnalare Uncle Jack, Hooligan’s Holiday e Misunderstood (che MTV si rifiuta di trasmettere). Seppur mai noto per le sue doti vocali, l'assenza di Neil si sente eccome. Il disco non è neanche male ma non sono i Motley Crue. Segue un periodo molto turbato per la band, più o meno all'epoca Tommy e Nikki si separano dalle rispettive mogli, per alcuni l’inizio di un vero e proprio declino o semplicemente il periodo che tutte le rockstar pagano dopo anni di vizi e stravizi.
Tommy era ritornato a dividersi tra droghe, alcool e pornostar, mentre le condizioni di Mick non erano ottimali (in seguito alla malattia ossea che si aggravava sempre di più), Nikki era ritornato negli abissi infernali della droga. E con l'Elektra pronta a tagliare i vivere (i finanziamenti). Nikki e Tommy nel 1995 costruiscono studi di registrazione nelle proprie abitazioni, intanto Vince Neil che ormai aveva lasciato la band viene colto da una vera e propria tragedia: il 15 agosto 1995 muore sua figlia di 4 anni per via di un tumore. Lui piomba prevedibilmente in una profonda depressione, e il già cospicuo abuso di droghe e alcool degenera in maniera preoccupante. Entra ed esce dalle cliniche di disintossicazione per tutto il resto dell'anno. In tutta questa terribile vicenda, solo Nikki lo chiama. O almeno così dice.
Vince non ricorda, ma la memoria del periodo che segue una tragedia simile, non è certamente attendibile.


VITE PERSONALI A META' ANNI 90
Nikki, dopo esser stato sposato dal 1989 al 1996 con la playmate Brandi Brandt, da cui aveva avuto 3 figli (Gunner nel '91, Storm nel '94 e Decker nel '95), alla fine del '96 aveva divorziato e solo 1 mese dopo aveva sposato l'ex  di Baywatch Donna D'Errico. Mick era in una sorta di pausa: aveva due figli ormai grandi (Les Paul del '71 e Stormy del '73) avuti dalla prima moglie Sharon, e il matrimonio con Emy celebrato nel '90 era naufragato nel '94. Vince era già a 2 matrimoni finiti (ne avrà altri 2).
Ha un figlio, Neil, nato nel '78 da una relazione occasionale, e una figlia, Elizabeth, nata nell'83 dalla allora moglie Beth Lynn, con la quale era stato sposato dal 1981 all'85.
Dal 1987 al '93 era durato invece il matrimonio con Sharise, dalla quale aveva avuto la compianta Skylar nel 1991, deceduta come detto purtroppo a soli 4 anni. Nel 1998 è dunque pericolosamente single, ma presto inizierà la relazione con quella che sarà la sua terza moglie, la modella Heidi Mark.
Infine Tommy, anche lui non si era fatto mancare niente: matrimonio da giovane con Elaine, dal 1983 all'86, anno in cui divorzia e ben presto sposa la star Heather Locklear. Questa unione dura un po' di più, ma giunge comunque al termine nel '93. All'inizio del '95, ne abbiamo già parlato, il colpo di fulmine con un'altra star TV, Pamela Anderson(sposata dopo soli 50 giorni dall'averla conosciuta), con cui dà alla luce Brandon nel 1996, e il piccolo Dylan nato gli ultimi giorni del 1997.


IL RITORNO DI VINCE NEIL, I CONTINUI ARRESTI E L'ABBANDONO DI TOMMY LEE
L’album successivo è "Generation Swine" (1997) atteso con notevole trepidazione considerato il ritorno alla voce di Vince Neil(convinto da un lungo tira e molla con il manager dei Crue e spinto anche dal suo scarso successo da solista): se il lavoro precedente ci aveva fatto intuire quanto fossero mutate le sonorità ‘80s dei Crue ora ne avremmo un ulteriore conferma. Quest’ultimo album infatti risulterà più melodico, con un sound più ricercato e melodico. Il tutto lo si nota già dal singolo: Afraid, tra i migliori pezzi dell’album. E' in questo periodo che Sixx e Lee vengono arrestati a Phoenix per aver scatenato una rivolta, Neil viene accusato di aver assalito un membro del pubblico, mentre l’intera band viene criticata per aver in qualche modo diffuso dei video pornografici durante un concerto alla Civic Arena di Pittsburgh. Curiosa la storia dei video porno realizzati dai membri dei Motley Crue: in questi anni come detto Tommy Lee e Pamela Anderson si rendono protagonisti di un Sex Tapes amatoriale e anche Neil non si tiene lontano dal giro. In particolare le "prestazioni" di Lee e la Anderson erano immortalate in una cassetta che verrà rubata in casa loro e poi venduta ad una casa che produce film porno e che la diffonderà su internet. Sempre nel 1997 in un tour in North Carolina Tommy Lee e il suo compare Nikki Sixx insultarono un componente del servizio di sicurezza, gli versarono in testa una bibita e invitarono gli spettatori a menarlo. E' più o meno in questo periodo che Lee verrà denunciato dalla sua ex moglie Pamela Anderson per maltrattamenti domestici dopo averla spinta a terra. Viene denunciato e sul seguente controllo arrestato e trovato anche con armi da fuoco in casa. Avendo avuto già innumerevoli problemi con la legge viene condannato a 4 mesi di carcere.
Nel 1999 lo stesso Lee esce dal gruppo per problemi di droga e per il brutto rapporto con Neil.
Tommy e Vince erano amici di scuola. Era stato Tommy ad aver proposto Vince agli altri della band.
Vince spesso dormiva in roulotte nel giardino di casa dei Lee, e giravano sul furgone di Tommy con gli AC/DC a tutto volume. Ma dopo 20 anni, quelli erano solo ricordi, la verità è che non si sopportavano più. All'aeroporto di Las Vegas, tra un concerto e l'altro, a poche date dalla fine, Vince ubriaco offende una donna della loro crew, Tommy interviene, e Vince lo spintona sapendo che su Tommy pende l'ordine restrittivo(per via delle violenze domestiche sull'Anderson), e che se avesse reagito in un luogo pubblico con decine di testimoni, sarebbe tornato in carcere e stavolta per 3 anni.
Ma Tommy non resiste e reagisce, e i due si azzuffano I due vengono subito separati e Tommy caricato a forza sull'aereo dal tour manager. Durante il volo Tommy annuncia a Nikki e agli altri che finirà gli ultimi concerti, con camerini e bus separati, senza dover parlare più con Vince, e poi lascerà la band.
E così fa. I problemi per la band non si placano: Sixx viene arrestato nello stesso anno durante un concerto a Las Vegas. Mentre i poliziotti procedevano all’arresto, Sixx ha dato in escandescenze, mettendosi ad insultarli pesantemente. Il musicista venne portato al Clark County Detention Centre.
Sixx trascorse la proverbiale notte al "fresco" ed il mattino successivo venne rilasciato su cauzione di soli 200 dollari. Sì, ma il motivo dell’arresto? Due ballerine che si agitavano sul palco poco vestite.
Le forze dell'ordine pensarono di arrestare il primo del gruppo che attirò la loro attenzione.
Lee viene sostituito da Randy Castillo (ex Lita Ford e Ozzy Osbourne).
Questa sarà la lineup di "New Tattoo" (2000), penultimo studio album della band: Neil, Sixx, Mars e Castillo. A quest'ultimo verrà diagnosticato un tumore. Due anni più tardi, il 26 marzo 2002, la prematura scomparsa di Castillo a causa di una forma di cancro, porta la band a contattare Samantha Maloney come batterista durante il tour di New Tattoo. Della tappa Salt Lake City ne uscì fuori anche il DVD "Lewd, Crüed & Tattooed" proprio con la Maloney alla batteria.
Nel 2001 esce nelle librerie mondiali The Dirt – Confessions Of The World's Most Notorious Rock Band: libro autobiografico della band scritto assieme a Neil Strauss.
Il libro racconta la loro storia con particolar occhio per gli eccessi vissuti nel corso degli anni da rockstar. In seguito al 2002 la band quasi non esisterà più: Lee e Neil continuano a non sopportarsi, Castillo è morto, Sixx è ripulito ma solo. Mars è caduto in una profonda depressione e prende qualsiasi tipo di farmaco, abitando in un vero e proprio porcile. Sino al 2005 non si muoverà più niente fino al mastodontico Carnival Of Sins: mega tour mondiale annunciato conn la lineup classica.
Nel 2007, sarà la volta di Nikki Sixx che pubblicherà The Heroin Diaries nel quale racconterà la sua uscita dalla spirale della droga.

Tommy Lee: "Negli anni ho cambiato il mio modo di fare le cose. Ora bevo giusto una birra o due prima di salire sul palco in modo da essere sciolto e rilassato ma in passato ho fatto l'opposto di questo e le cose spesso si sono spinte troppo in avanti. 
Se sali sul palco quando sei completamente andato pensi che stai dando il meglio di te stesso, invece magari il giorno dopo guardi il video e ti rendi conto che non è per niente quello che hai fatto".

Tommy Lee era rientrato nella band da appena 2 anni ma a settembre 2007, scoppia un altro caso e lascia nuovamente la compagnia. Le ragioni riguardano battaglie legali tra Sixx, Neil e Mars, contro Lee e il suo manager Carl Stubner. I membri del gruppo accusarono Lee e Stubner di aver rovinato l’immagine della band in un reality show chiamato “Tommy Goes To College”, facendo perdere al gruppo milioni di dollari e impedendo di programmare dei concerti, visto l’impegno di Lee con il programma. Sixx e soci chiesero un risarcimento di 20 milioni di dollari. A distanza di nemmeno 2 mesi dalle sue dimissioni, Tommy Lee rientra nel gruppo, con Neil che afferma che le voci di rottura erano state esagerate dai Media. Il 24 giugno 2008 esce l'ultimo album in studio della band "Saints Of Los Angeles", preceduto dalla title track come singolo e ben accolto dalla critica. L’album debutta alla quarta posizione della Billboard 200 chart ed annovera canzoni degne di nota quali Down At The Whisky e The Animal In Me. Il disco si ispira in qualche modo alle storie di vita dei primi anni del gruppo. Come singolo è scelto, oltre alla titletrack, anche Mutherfucker Of The Year.

Mick Mars: "Un sacco di cose cambiano...ma una non cambia, continuo ad essere tutto fuorchè un gentiluomo. Sono un grande stronzo come sempre. Lascivo ed aggressivo. Ora non bevo e non mi drogo più, non ho molti vizi, tranne suonare troppo la mia chitarra. Suppongo di essere uno noioso oggigiorno"

Se Lee e Mars più o meno all'epoca si stavano ripulendo dagli eccessi, lo stesso non si può dire di Neil.
Arrestato a Los Angeles nella notte tra il 27 e il 28 giugno 2010 per guida in stato di ebbrezza, era già nel mirino delle forze dell’ordine per aver discusso con una fan di fronte ad un hotel e averle distrutto la macchina fotografica con la quale lei gli aveva fatto una foto. Vince nel 2007 era già stato fermato per guida in stato di ebbrezza.


LO SCONTRO TRA NIKKI SIXX E PHIL LEWIS DEI L.A. GUNS
Phil Lewis, il frontman degli L.A. Guns, marchiò come frode il bestseller di Nikki Sixx “The Heroin Diaries” due anni dopo che l’ex cantante dei Motley Crue, John Corabi, fece una considerazione simile sul libro del loro ex compagno di band.

“Secondo me “Heroin Diaries” di Sixx è totalmente una truffa. 
Chiunque sia mai stato dipendente da oppiacei o da qualsiasi altra droga non l’ha fatto per glorificare la propria dipendenza in futuro.  E’ incredibilmente irresponsabile.  E anche una totale schifezza Nikki potrebbe aver bazzicato un po’ nel giro forse, ma lui e la maggior parte dei dinosauri Rock di quel periodo giravano intorno alla cocaina, ma non di più.  C’era poco giro di eroina a Los Angeles negli anni ’80 rispetto a Londra.  Sixx era un adolescente milionario con una visione molto sottile della realtà“.

E poi aggiunse che lui lo saprebbe, in quanto Lewis stesso fece uso di una grande quantità di droga sia in Inghilterra che negli Stati Uniti. Comunque dopo anni di eccessi di droga e sconvolgimenti della band, Nikki trova la felicità personale nel matrimonio con l'attrice Donna D'Errico, dalla quale divorziò nel maggio 2006. Prima di lei, Nikki è stato sposato circa 7 anni con la playmate Brandi Brandt. Si dice sia stato proprio Nikki ad introdurre Robbin Crosby, chitarrista dei Ratt, alla droga, la quale lo porterà alla morte per overdose da eroina nel 2002.


L'ADDIO E L'ULTIMO TOUR
Anche Nikki nel 2014 si sposa con la modella Courtney Bingham. L'annuncio shock arriva all'interno del Madhouse Beacher Theater di Hollywood (in una sala arredata a lutto con tanto di "lapidi" coi nomi dei membri della band) ad inizio 2014, la band annunciò tutti i dettagli del loro "The Final Tour", diviso in 70 date. Potrebbe sembrare la solita buffonata dei vari "farewell tour" annunciati in passato da tante grandi band, che poi si son rimangiate la parola a suon di dollari. Ma non lo è.
Chi li segue, sa che l'argomento era spesso trapelato negli ultimi anni, e paradossalmente, chi ne aveva parlato varie volte, era proprio il più strenuo combattente della band: Nikki.
Dunque i Crue vogliono distinguersi anche in questo, e consultano i loro avvocati per redigere un vero e proprio contratto di cessazione di attività live, che la band firma in pubblico durante la conferenza.
Il tour è iniziato a Grand Rapids, Michigan, il 2 luglio 2014.
Il 15 gennaio 2015, sono state rese note quelle che dovrebbero essere le vere e proprie ultime date, tre concerti previsti per il 28, il 30 e il 31 dicembre 2015 allo Staples Center di Los Angeles, loro città d'origine. L'idea era appunto quella di concludere la loro carriera proprio lì dove avevano iniziato, a Los Angeles. L'ultimo concerto appunto, avviene allo Staples Center il 31 dicembre 2015. Cala il sipario, forse per sempre, su una band leggendaria.
"We Are Motley...Mu-Tha-Fuckin...Crue!"

Nel 2019 è uscito su Netflix "The Dirt", cioè il film sulla storia della band. Vince Neil: "Il film assomiglierà al libro, e quindi, se avete letto quello, sapete cosa aspettarvi". Alcol, droghe, problemi con la legge, arresti, matrimoni da copertina con le bagnine di Baywatch Pamela Anderson e Donna D’Errico: nella vita del gruppo Glam americano c’è stato davvero di tutto. La regia sarà affidata a Jeff Tremaine mentre gli sceneggiatori saranno Tom Kapinos e Rick Wilkes. Comunque Al Bowman, l’ex autista dei Motley Crüe che, negli anni d’oro della band, li portava in giro a bordo di una limousine ha detto che il film è niente in confronto a quello che succedeva in quegli anni. 

Al Bowman: "Il film mi è piaciuto ma nella realtà la loro vita è stata molto più dissoluta. Molte delle loro abitudini sessuali erano davvero disgustose ma mi rendo conto che non si può certo mostrare tutto in 90 minuti di film. A un certo punto sono diventato il quinto membro della band li portavo a comprare la droga e a prendere le ragazze, oppure li andavo a recuperare quando stavano fatti, praticamente mi chiamavano a qualsiasi ora. Quando Lee faceva sesso con una donna la macchina per poco non si ribaltava quando ci fermavamo al semaforo e poi si sentivano le ragazze urlare dal piacere. In quei momenti io pensavo ‘Ti prego, diventa verde, tutti ci stanno guardando’".

Tutti i membri dei Motley Crüe erano soliti abusare di cocaina, alcool e altre sostanze stupefacenti e fare sesso nella sua limousine ma Tommy Lee tra tutti era quello che più amava questo particolare luogo per i suoi incontri intimi con le ragazze, anche se non sono mancati problemi: "A volte si è messo nei guai ad esempio quando stava con una ragazza che si chiamava Candace, ma poi è andato a letto con un’altra che, tra l’altro, era impegnata. All’improvviso una sera spuntò fuori il fidanzato che iniziò a minacciarlo con un coltello. Tommy si è dovuto rifugiare proprio nella limousine per scappare. Un’altra volta gli ho fatto qualche foto mentre era nella limousine con alcune ragazze e poi gliel’ho date, ma la sua fidanzata poi le ha trovate e lo ha preso a padellate in testa. Poi lui mi ha chiamato e mi ha detto ‘Perché mi hai dato queste foto, lei è pronta ad uccidermi, brutto stronzo!’. Un’altra volta ancora mi ha chiamato da una cabina telefonica di North Hollywood a mi ha chiesto un po’ di cocaina per tirarsi su, poi d’un tratto è caduta la linea. Così mi sono precipitato nel luogo dove mi aveva detto di trovarsi e in effetti l’ho trovato proprio lì, svenuto nella cabina telefonica, con la sua macchina sportiva ancora accesa. Ho dovuto trascinarlo nella limousine e portarlo a casa. L’ho salvato più di una volta".

"Erano continuamente a caccia di vergini, durante il tour con i Black Sabbath mi dicevano sempre ‘Al va a vedere se ci sono groupies vergini là fuori e in caso portacele, le vogliamo’. Ricordo che una volta sono riuscito a trovarne due per Nikki e Vince e loro per ringraziarmi hanno preso una stanza anche per me in hotel. È stata una serata divertente quella"

L’ex autista ha inoltre raccontato che in diverse occasioni ha dovuto accompagnare la band a strane cerimonie o a riti satanici nei dintorni di Los Angeles: "Ricordo che tutti loro avevano un interesse per i rituali satanici e per questo motivo li portavo spesso a questi party in questa villa di Hollywood dove c’era gente che faceva le cose più strane e inquietanti. Nikki era quello più coinvolto nelle arti oscure, Alistair Crowley, incantesimi, stregoneria e tutte queste cose".

Una volta Bowman ha persino accompagnato Nikki Sixx e l'occultista Anton LaVey, il fondatore della Chiesa di Satana, a una cerimonia organizzata in una casa vicino al famoso club di Hollywood, il Whisky A Go Go: "In macchina stavano intonando degli strani canti nella limousine avevo un interfono quindi potevo ascoltare tutto ciò che dicevano anche quando tiravano su il divisore. Facevano strani rituali e c’era tutto un via vai di attrici c’erano cerchi, candele, sangue e crini di cavallo. A quel tempo pensavo ‘Ah, questa è Hollywood, è comunque un grande show horror’. Poi chiedevo ai ragazzi se per caso non stessero pensando di fare un film horror. Una volta ho chiesto a Nikki il perché di queste cose, se per caso non avesse intenzioni di chiamare qualche angelo dal paradiso affinché guidasse la band. Lui mi ha risposto ‘No, sto invocando dei demoni dall’inferno per guidare la band’. E io gli ho risposto ‘Ah, quindi li chiami per farli salire e non per farli scendere’. Era divertente"

Al parla anche dell’incidente stradale provocato da Vince Neil nel quale morì il suo amico Nicholas ‘Razzle’ Dingley, batterista degli Hanoi Rocks, e rimasero ferite altre due persone. Il cantante prima dell’incidente era con i compagni in un negozio di liquori, dove erano andati dopo una festa: "Mick Mars aveva appena divorziato e stava festeggiando con quattro ragazze nella limousine, ci siamo fermati in quel negozio, vivevamo tutti nella stessa zona in quel periodo, a Redondo Beach e Hermosa Beach. Ci eravamo resi conto che Vince e Razzle erano ubriachi così gli abbiamo detto di venire con noi in limousine. Ma Vince ha insistito per prendere la sua macchina, una Pantera, non proprio adatta per andarsene in giro in città, perché era enorme e rumorosa. Doveva sempre dare spettacolo. Il giorno in cui è uscito di galera o poco dop l’ho portato a un concerto a Santa Monica. Tutti lo hanno accolto come se non fosse successo nulla. Non era cambiato, era il Vince di sempre"