I Finntroll sono una band finlandese nata nel 1997.
Il gruppo venne fondato da Teemu "Somnium" Raimoranta(chitarrista degli Impaled Nazarene) e da Jan "Katla" Jämsen, che ubriachi in sala prove si misero a improvvisare su ritmiche Death Metal (aggiungendo spezzoni Folk e musica tradizionale finlandese). Il nome deriva da una creatura selvaggia (tipo un Troll) che avrebbe massacrato dei sacerdoti svedesi giunti in Finlandia. Nel 1998 la formazione si stabilizza: Somnium (chitarra), Katla (voce), Skrymer (chitarre), Trollhorn (tastiera e chitarra), Tundra (basso), Beast Dominator (batteria).
DISCOGRAFIA
Nello stesso anno(1998) registrano il loro primo demo, Rivfader.
L'etichetta discografica Spinefarm si interessa a loro, firmando un contratto che risulta nella produzione del 1999 di Midnattens Widunder. È chiaro come questa band presenti un buon numero di influenze derivanti dal Death/Black senza comunque risultare una band "canonica" nei 2 generi suddetti: gli unici elementi in comune potrebbero essere alcune parti di batteria come in "Vatteanda" ed ovviamente dallo screaming di Katla. Le tastiere sono ben presenti in "Svartberg" e "Rivfader", ritmi più gioiosi in canzoni quali "Segersång" o la titletrack. Ottima anche la triste "Blodnatt".
Nel 2001 viene pubblicato l'album Jaktens Tid, che arriva al ventesimo posto delle classifiche finlandesi. La musica che propongono qui ha fatto scuola, ma in quel momento, questa commistione di
Folk e Black Metal, conditi anche da una certa dose di autoironia, era qualcosa di nuovo.
"Krig" è un brano strumentale ma le cose si fanno subito serie con "Fodosagan" oseremmo dire un mid-tempo Black con un assolo di tastiera. "Slaget Vid Blodsalv" mischia musica Metal, fisarmoniche e terremotate parti di batteria. Veramente festosa e dai grandi ritmi "Jaktens Tid".
Particolare ed ironica "Bakon Varje Funa", molto veloce "Kyrkovisan". "Kitteldags" e "Krigsmjöd" sono contraddistinte da refrain orecchiabili e il costante alternarsi di fisarmonica e tastiera.
"Aldhissla" è un’altra delle tracce più originali grazie al ritmo ipnotico e trascinante, una sorta di canzone tribale con tamburi, chitarre, basso, batteria e tastiere.
LA MORTE DI SOMNIUM E IL RESTO DELLA DISCOGRAFIA
L'anno successivo all'uscita dell'album alcuni tour vengono cancellati: il cantante Katla è costretto a ritirarsi dalla band a causa di un tumore di causa virale alle corde vocali non rimovibile chirurgicamente. Abbandonerà dopo la pubblicazione dell'ep Visor Om Slutet. Questo album viene registrato nei primi giorni del gennaio 2003 in una sala di registrazione in una foresta vicino ad Helsinki.Si tratta di un EP tutto acustico suonato anche con strumenti anomali come il kazoo.
Si possono citare "Siste Runans Dans" canzone con chitarra acustica, munnharpe e voce solista, la strumentale ed inquietante "Madon Laulu", la folkeggiante "Svart Djup". Malgrado i ben 32 minuti di durata viene considerato un EP per la presenza di molte strumentali/parti atmosferiche e rumori Ambient (6 canzoni su 12). In generale i ritmi sono più lenti e tranquilli. Appena due settimane dopo l'uscita di Visor Om Slutet, Somnium (fondatore della band) cade dal ponte Kaisaniemi di Helsinki dopo aver assunto (secondo la ricostruzione ufficiale) dosi troppo elevate di alcolici. Somnium aveva 25 anni.
I Finntroll decidono comunque di continuare a suonare, facendo un tour di due settimane in Europa, come band di supporto ai Katatonia. Il chitarrista Mikael "Routa" Karlbom, un amico della band, diventa il nuovo sostituto di Somnium. Nel 2004, la band produce un EP, Trollhammaren, preludio dell'album Nattfödd ("Nato nella notte"). Al costo di un piccolo calo generale di velocità e aggressività, Nattfödd ha guadagnato una varietà significativa rispetto ai predecessori, ogni canzone brilla in solitudine per struttura musicale, significato e carica emotiva.
La band prosegue nei temi musicali che puntano a incutere terrore, oppressione e violenza, tutto in chiave a volte ironica, a volte epica, a volte agghiacciante. Dopo l'intro sono le chitarre di "Människopesten" a darci il benvenuto con riff di tastiera e la disarticolata voce di Wilska, il cantante erede dello sfortunato Katla. La canzone parla di un’armata di troll che caccia via la "peste umana" tingendo le campagne del sangue dei morti. Sicuramente "Elytres" è una hit dell'album tra ritmiche medievali e cori. Gran canzoni anche "Fiskarens Fiende" e "Döde Havet". Vera e propria bomba anche live invece "Trollhammaren" (di cui è stato fatto anche un video).
Tocca poi alla titletrack, una delle canzoni più articolate e mature dell’album, che lascia spazio a tastiere e chitarra di ottimo gusto tecnico. Molto violenta "Ursvamp", canonica senza inventare niente invece "Det Iskalla Trollblodet", una canzone standard per i ritmi dei Finntroll.
"Grottans Barn" presenta un cantato pulito e parti di flauto. Nel 2005 Henri Sorvali "Trollhorn" decise di non suonare più live per problemi di ansia e depressione. Nel 2007 esce Ur Jordens Djup, un ritorno alle sonorità che tendono più al Black Metal di Midnattens Widunder, conservando comunque l'epicità e il Folk tipici della band. In quest'album tutti i testi sono stati scritti da Katla.
Le parti ‘humpaa’ e Folk ci sono sempre, mancano i ritmi trascinanti.
Sicuramente però "Korpens Saga", "En Mäktig Här" e "Maktens Spira" sono buone canzoni. Buona anche l'oscura "Nedgång" e la veloce "Slagbröder". Sono presenti anche qualche blast beat ad esempio in "Under Två Runor" Chiude una strumentale ma dopo qualche minuto di silenzio parte "Trollvisan", lungo la quale si sentirà l’ospite Petri Eskelinen narrare di un troll che brucia una chiesa dopo aver scoperto che dei cristiani hanno rubato i suoi funghi, la sua birra ed ucciso i suoi fratelli per poi far terminare l’album con le grandi risate dei troll. Nel 2010 esce Nifelvind, seguito da un tour per promuoverlo, il PaganFest. Anche questo disco non presenta novità trascendentali e non si discosta molto dal predecessore. Il solito intro naturalistico, poi parte la bellissima "Solsagan", ricca di influenze Black Metal e dotata di un buon drumming ad opera di Beast Dominator: poi cori e ritmi decisamente divertenti. Ottime anche "Ett Norrskensdåd", "I Trdens Sång" che ci riporta al sound quasi primitivo dei primi tempi, la complessa "Tiden Utan Tid", la ballad Folk "Galgasång" e la divertente e veloce "Mot Skuggornas Värld". Forse però la vera hit dell'album è "Under Bergets Rot": brano perfetto per ballare di notte in una foresta, sotto la luna piena, in mezzo a fiumi di alcol.
Invece nel 2013 esce Blodsvelt che riporta la band al sound degli esordi. Il dejà-vù, infatti, è notevole a partire dai suoni campionati dell'intro, che ci portano dritti in un accampamento di orchi, fino ad arrivare al mero aspetto musicale. Il Folk più cupo ed epico degli ultimi album è come spazzato via per tornare a quelle ritmiche festaiole che avevano contraddistinto gli inizi della band. Il titolo vuol dire "avvolto nel sangue" riferimento brutale e sanguinario ai massacri compiuti dai troll, che già avevano caratterizzato i precedenti dischi. La title-track è uno dei pezzi più cupi e pesanti del lotto, seguono poi le Folkeggianti "Ett Folk Förbannat" e "När Jättar Marschera". Le sonorità particolari di "Mordminnen" e il Folk demenziale e divertentissimo di "Rösets Kung" lasciano sicuramente il segno. Molto veloce "Fanskapsfylld", ottime le parti di chitarra di "Skogsdotter".
SOMNIUM: CADUTA ACCIDENTALE O SUICIDIO?
Come detto, la versione ufficiale (ai tempi) affermò che Somnium era caduto accidentalmente dal ponte dopo aver bevuto molto quindi pare che fosse completamente ubriaco.
Tuttavia, pur ai tempi, la sua morte rimase avvolta nel mistero: pare infatti che le due persone che erano con lui quella notte hanno però rivelato in seguito di averlo visto buttarsi dal ponte, togliendosi la vita.
Sulla questione fa luce il cantante degli Impaled Nazarene, Mika Luttinen, nel 2004:
"Sono stanco di mentire a riguardo. La famiglia di Teemu ha detto che non voleva dire la verità, e volevano che mentissimo! Ci hano detto di dire che è stato un ‘incidente a causa dell’alcool,’ un vera stronzata. I fatti sono che si è gettato di sua spontanea volontà. Ora quello che sto per dire sembra una stronzata, ma non mi manca nella mia band. A dire tutta la verità, stava facendo un sacco di cazzate. Era un fannullone, saltava le prove e altre cose. Non avvisava per dire che non veniva, semplicemente non veniva. A volte lo dovevamo trattare come un bambino, come quando dovevamo prendere gli aerei per i tour o altre cose simili, lo dovevamo chiamare 10 volte per chiedergli se stava venendo in aereoporto. Era sempre in ritardo. E francamente, non era un ne un gran chitarrista ne un gran compositore, e non era uno dei compositori principali nella band. Penso che per la mia band sia stato un bene, visto che ora abbiamo un grande chitarrista. Ma mi manca come amico. Quando andavamo in tour, volevo sempre stare in stanza con lui. Era un amico leale. Avevamo spesso gli stessi punti di vista sulla vita. Questa è la parte che mi manca di lui. Era un buon amico. Come membro della band invece no mi manca affatto. Lo so è crudele. Sono sicuro che le persone si chiederanno come faccio a dire queste cose? Ma la vita va avanti. Alcune volte va male altre no"
"Quella notte era insieme ai membri dei Finntroll, nessuno degli Impaled Nazarene. Uno dei miei amici ha visto cos’è accaduto, ha visto Teemu saltare dal ponte di sua volontà.
Il mio amico era sobrio come lo era Teemu. Quando hanno fatto l’autopsia, hanno cercato droghe e alcool nel sangue e hanno trovato che aveva l’equivalente di tre birre in corpo quella notte. Sapeva quello che stava facendo, non c’è nessun dubbio"
"Non è stata la prima volta comunque. Ha cercato di uccidersi più volte prima.
Stavamo cercando di aiutarlo. Gli avevamo chiesto molte volte di dirci se aveva dei problemi.
Gli abbiamo detto ‘Non tenerteli dentro.’ Stava vivendo il suo sogno rock ‘N’ roll. Faceva festa per 24 ore al giorno con varie sostanze. Non sapevamo quanto fosse preso dalle droghe. Abbiamo saputo tante cose su di lui dopo l’incidente. Stava veramente vivendo una doppia vita"
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sabato 14 febbraio 2015
La Storia Dei Finntroll e La Morte Di Teemu "Somnium" Raimoranta
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venerdì 13 febbraio 2015
La Storia Degli Enthroned e Il Suicidio Di Cernunnos
Gli Enthroned sono una band Black Metal formatisi a Charleroi(Belgio) nel 1993 da Cernunnos.
La lineup originale comprendeva anche il chitarrista e vocalist Tsebaoth.
In seguito verrà sostituito da Sabathan(bassista e vocalist).
La band pubblicò un demo tape nel 1994 e un EP split 7 pollici con gli Ancient Rites rilasciato dall'etichetta Afterdark Records.
L'ESORDIO DISCOGRAFICO E IL SUICIDIO DI CERNUNNOS
In seguito la band belga firmò con l'Evil Alliance Records (una sotto-etichetta della Osmose Productions) e rilasciò il primo full: Prophecies Of Pagan Fire.
Il disco è rappresentato da brani che nonostante gli inizi velocissimi tendono a rallentare lasciando spazio ad arpeggi acustici, passaggi atmosferici di tastiera, voci sussurrate.
La composizione quindi, principalmente, è indirizzata verso un sound oscuro e malvagio.
Poco dopo, la band arruolò come secondo chitarrista Nornagest.
Nel mese di aprile 1997, mentre la band iniziava le registrazioni di Towards The Skullthrone Of Satan, fu scossa da una tragedia.
Infatti il fondatore e batterista della band, Cernunnos, venne trovato impiccato nel suo appartamento.
Dan Vandenplas, in arte Cernunnos, si suicidò il 19 Aprile 1997.
Per la verità, a detta della band, Cernunnos soffriva di depressione da tempo ed odiava la vita.
Inoltre era da tempo alcolizzato.
Regie Sathanas, EP uscito l'anno dopo(1998), venne dedicato alla sua memoria con il batterista di nuova acquisizione Blackthorn.
Con Towards The Skullthrone Of Satan la proposta musicale degli Enthroned rimane come nel precedente album su livelli qualitativi sopra alla media.
Si tratta di un disco con un songwriting eccezionalmente vario.
I cambi di tempo si susseguono uno dopo l'altro all'interno della stessa canzone dando prova di una capacità compositiva e di una creatività fuori dal comune.
Rispetto al precedente album però ci troviamo di fronte a suoni e a brani più tirati, più violenti, c'è meno spazio per la melodia e si comincia già a intravedere la direzione che prenderà la band verso un sound più aggressivo e meno elaborato.
Abbiamo in questo caso canzoni che puntano più sulla velocità, sull'aggressione sonora di chitarre tiratissime e una batteria prevalentemente a mitraglia con la doppia cassa.
IL RESTO DELLA DISCOGRAFIA
Il suicidio di Cernunnos, mente creativa della band, si fa sentire negli anni seguenti.
La band vira su un sound velocissimo, violento ed oserei dire quasi monocorde.
Alla fine del 1998, la band è entrata negli Abyss Studios (Svezia) per registrare The Apocalypse Manifesto.
Il terzo album della band venne pubblicato nel maggio 1999, esso affrontò il concetto biblico dell'Apocalisse, interpretato da un punto di vista mitologico norvegese.
Nel 2000, la band si separò da Nebiros e reclutò Neraath come nuovo chitarrista.
Il quarto album Armoured Bestial Hell venne pubblicato nel mese di aprile 2001.
Fin da un primo ascolto si puo’ apprezzare la maggiore complessita’ dei riff chitarristici, accompagnati da parti ritmiche estreme, tipiche del Black Metal. Rispetto agli album precedenti, che si potrebbe dire forse strizzassero un po’ l’occhio al Death(stile Dissection), questo nuovo lavoro è decisamente più aggressivo e potente.
Purtroppo numerosi pezzi si avvicinano troppo agli stereotipi del Black Metal, con parti decisamente un po’ troppo confuse.
Decisamente apprezzabili invece i pezzi mid-tempo, originali e ben suonati.
All'inizio del 2002, la band firmò per la Napalm Records rilasciando Carnage In Worlds Beyondche aggiunge anche influenze Thrash(gli echi di Kreator e Sodom son ben udibili) alla velocità del Black.
Nel 2003 uscì XES Haereticum parziale ritorno al sound magico dei primi 2 dischi.
Infatti rispetto alla precedente release “Xes Haereticum” l'album è più pesante, meno thrashettone e sicuramente meno influenzato dalle band Thrash tedesche.
Gli Enthroned offrono anche due brani sperimentali per modo di dire, che non sono poi da buttare.
Nel 2007 uscì Tetra Karcist, vedendo il ritorno del vecchio batterista Alsvid per le sessioni in studio.
Il disco spiazza un pochino, con del materiale non tanto accattivante quanto il vecchio repertorio e degli episodi palesemente poco ispirati.
Le oscure e complesse trame di “The Burning Dawn” o “Vermin” fanno comunque la loro ottima figura.
Pentagrammaton, ottavo album, venne rilasciato il 22 marzo 2010...a mio avviso disco piatto e mediocre.
Obsidium esce nel 2012 con questo il gruppo di Nornagest ritrova il suo lato più occulto e violento. Indubbiamente su questo prodotto è stato fatto un grande lavoro, le atmosfere sono curate nei minimi dettagli e sono di vitale importanza per la creazione avvolgente di un’aura arcana ed opprimente. Bravi qui gli Enthroned ad enfatizzare il proprio rituale sonoro con brevi cori.
Sovereigns nel 2014, in quest'album la produzione è superlativa ma, a parte la qualità dei suoni, stavolta è stato indovinato davvero tutto, soprattutto il sound cupo e torbido, senza togliere freddezza e violenza ai suoni utilizzati dagli Enthroned.
Un ottimo lavoro è stato fatto anche per il basso, le cui note sembrano delle scudisciate dolorose.
“The Edge Of Agony” ha un inizio devastante, è il manifesto della cattiveria di questa nuovo album, con un rallentamento da brividi grazie anche ad un indovinatissimo riff di chitarra.
La lineup originale comprendeva anche il chitarrista e vocalist Tsebaoth.
In seguito verrà sostituito da Sabathan(bassista e vocalist).
La band pubblicò un demo tape nel 1994 e un EP split 7 pollici con gli Ancient Rites rilasciato dall'etichetta Afterdark Records.
L'ESORDIO DISCOGRAFICO E IL SUICIDIO DI CERNUNNOS
In seguito la band belga firmò con l'Evil Alliance Records (una sotto-etichetta della Osmose Productions) e rilasciò il primo full: Prophecies Of Pagan Fire.
Il disco è rappresentato da brani che nonostante gli inizi velocissimi tendono a rallentare lasciando spazio ad arpeggi acustici, passaggi atmosferici di tastiera, voci sussurrate.
La composizione quindi, principalmente, è indirizzata verso un sound oscuro e malvagio.
Poco dopo, la band arruolò come secondo chitarrista Nornagest.
Nel mese di aprile 1997, mentre la band iniziava le registrazioni di Towards The Skullthrone Of Satan, fu scossa da una tragedia.
Infatti il fondatore e batterista della band, Cernunnos, venne trovato impiccato nel suo appartamento.
Dan Vandenplas, in arte Cernunnos, si suicidò il 19 Aprile 1997.
Per la verità, a detta della band, Cernunnos soffriva di depressione da tempo ed odiava la vita.
Inoltre era da tempo alcolizzato.
Regie Sathanas, EP uscito l'anno dopo(1998), venne dedicato alla sua memoria con il batterista di nuova acquisizione Blackthorn.
Con Towards The Skullthrone Of Satan la proposta musicale degli Enthroned rimane come nel precedente album su livelli qualitativi sopra alla media.
Si tratta di un disco con un songwriting eccezionalmente vario.
I cambi di tempo si susseguono uno dopo l'altro all'interno della stessa canzone dando prova di una capacità compositiva e di una creatività fuori dal comune.
Rispetto al precedente album però ci troviamo di fronte a suoni e a brani più tirati, più violenti, c'è meno spazio per la melodia e si comincia già a intravedere la direzione che prenderà la band verso un sound più aggressivo e meno elaborato.
Abbiamo in questo caso canzoni che puntano più sulla velocità, sull'aggressione sonora di chitarre tiratissime e una batteria prevalentemente a mitraglia con la doppia cassa.
IL RESTO DELLA DISCOGRAFIA
Il suicidio di Cernunnos, mente creativa della band, si fa sentire negli anni seguenti.
La band vira su un sound velocissimo, violento ed oserei dire quasi monocorde.
Alla fine del 1998, la band è entrata negli Abyss Studios (Svezia) per registrare The Apocalypse Manifesto.
Il terzo album della band venne pubblicato nel maggio 1999, esso affrontò il concetto biblico dell'Apocalisse, interpretato da un punto di vista mitologico norvegese.
Nel 2000, la band si separò da Nebiros e reclutò Neraath come nuovo chitarrista.
Il quarto album Armoured Bestial Hell venne pubblicato nel mese di aprile 2001.
Fin da un primo ascolto si puo’ apprezzare la maggiore complessita’ dei riff chitarristici, accompagnati da parti ritmiche estreme, tipiche del Black Metal. Rispetto agli album precedenti, che si potrebbe dire forse strizzassero un po’ l’occhio al Death(stile Dissection), questo nuovo lavoro è decisamente più aggressivo e potente.
Purtroppo numerosi pezzi si avvicinano troppo agli stereotipi del Black Metal, con parti decisamente un po’ troppo confuse.
Decisamente apprezzabili invece i pezzi mid-tempo, originali e ben suonati.
All'inizio del 2002, la band firmò per la Napalm Records rilasciando Carnage In Worlds Beyondche aggiunge anche influenze Thrash(gli echi di Kreator e Sodom son ben udibili) alla velocità del Black.
Nel 2003 uscì XES Haereticum parziale ritorno al sound magico dei primi 2 dischi.
Infatti rispetto alla precedente release “Xes Haereticum” l'album è più pesante, meno thrashettone e sicuramente meno influenzato dalle band Thrash tedesche.
Gli Enthroned offrono anche due brani sperimentali per modo di dire, che non sono poi da buttare.
Nel 2007 uscì Tetra Karcist, vedendo il ritorno del vecchio batterista Alsvid per le sessioni in studio.
Il disco spiazza un pochino, con del materiale non tanto accattivante quanto il vecchio repertorio e degli episodi palesemente poco ispirati.
Le oscure e complesse trame di “The Burning Dawn” o “Vermin” fanno comunque la loro ottima figura.
Pentagrammaton, ottavo album, venne rilasciato il 22 marzo 2010...a mio avviso disco piatto e mediocre.
Obsidium esce nel 2012 con questo il gruppo di Nornagest ritrova il suo lato più occulto e violento. Indubbiamente su questo prodotto è stato fatto un grande lavoro, le atmosfere sono curate nei minimi dettagli e sono di vitale importanza per la creazione avvolgente di un’aura arcana ed opprimente. Bravi qui gli Enthroned ad enfatizzare il proprio rituale sonoro con brevi cori.
Sovereigns nel 2014, in quest'album la produzione è superlativa ma, a parte la qualità dei suoni, stavolta è stato indovinato davvero tutto, soprattutto il sound cupo e torbido, senza togliere freddezza e violenza ai suoni utilizzati dagli Enthroned.
Un ottimo lavoro è stato fatto anche per il basso, le cui note sembrano delle scudisciate dolorose.
“The Edge Of Agony” ha un inizio devastante, è il manifesto della cattiveria di questa nuovo album, con un rallentamento da brividi grazie anche ad un indovinatissimo riff di chitarra.
giovedì 5 febbraio 2015
La Storia Delle Legions Noires Francesi (Black Metal)
"We will never play gigs for normal brainless Metal-audience"
Infatti il nome "Black Legions" è probabilmente un riferimento alla "Black Mafia" norvegese che terrorizzò i cristiani qualche anno prima. A differenza di quest'ultima, Les Legions Noires si basavano esclusivamente nel produrre musica, senza distinguersi per atti vandalici (o almeno per quanto si sa). Anche se occultismo e vampirismo erano i temi portanti dei loro testi. La musica de Lés Légions Noires si basa su un suono estremamente grezzo e con scarse produzioni. Il leader dei Vlad Tepes (Wlad Drakksteim) dirà in un'intervista che la "summa" di tutto sono i Bathory e da lì bisogna ripartire per suonare Black Metal. Inoltre disse anche che la morte di Euronymous e l'arresto di Burzum e degli altri membri facenti parte dell'Inner Circle avrebbe aiutato il Black Metal a ritornare nell'oscurità (underground). Tra le figure di spicco sicuramente Vordb (noto anche come Vordb Dréagvor Uèzréèvb, Thörgammaton Blackvomit, Vórdb Báthor Ecsed, Avaëtre e, più di recente, Vordb Na R.iidr), Vorlok Drakksteim, Wlad Drakksteim (questi ultimi 2 si diceva fossero fratelli ma pare di no) e Meyna'ch.
Meyhna'ch (Mutiilation): "La scena scandinava ha sempre fatto riferimento alle loro terre e al sangue, alle radici dell'orgoglio vichingo, etc. Io non sono fiero delle mie radici; sarei potuto crescere in una nazione qualunque e non sperimento certo nessuna particolare epifania nell'essere francese. Ma facciamo Black Metal francese sporco, lurido, tossico e criminale: questo è il nostro retaggio. Avevamo tutti personalità diverse e venivamo da culture e livelli d'istruzione diversi; è evidente dalla varietà di side project. Alcuni hanno atmosfere comuni, certo, ma il punto non era quello: ci stavamo riunendo per approcciare l'abisso, per andargli più vicino"
Questo uno stralcio di un'intervista di Wlad inerenti sentimenti umani:
CASTELLO
Tutti i cd e cassette sono stati registrati in una castello a Brest in cui si ritrovava la congrega (il castello apparteneva precisamente a Lord Akon Keetreh, one man band del movimento).
Tutte le band rilasciarono poche releases, distribuite tra l'altro nei confronti di pochi eletti (amici, conoscenti o altre band). Le releases erano molto limitate come copie (infatti in giro ci sono molti fake) e rilasciate dall'oscura Embassy Productions.
Il movimento dichiarò che la musica fu prodotta per far soffrire la gente:
"Lés Légions Noires supportent totalement tout ce qui contribue à faire souffrir et disparaitre "l'humanité" (Guerres, génocides, epidémies...)"
Wlad Drakksteim (Vlad Tepes): "We are Black Legions of Satan, we are the immortal warriors of Black imperial blood. We are here to pervert christian worms and they shall face the Black holocaust. It's near!"
Mutiilation fecero addirittura alcuni concerti, altre band quali Vlad Tepes si rifiutarono sempre di comparire in pubblico e quindi di suonare live (anche se rilasciarono una famosa intervista in una fanzine, una delle poche dell'epoca). Alcune di queste band furono accusate di aver mandato minacce di morte a band finlandesi (Impaled Nazarene, Sigillum Diaboli) e all'etichetta Osmose Productions. Quelle 2 band finlandesi furono accusate di essere modaiole e di non suonare Black Metal, invece la Osmose venne attaccata per aver messo sotto contratto appunto gruppi Black Metal. Wlad minacciò di uccidere il proprietario della Full Moon Productions/editore di Kill Yourself Zine, dal canto suo Jon della fanzine pare gli abbia spedito a casa una scatola piena di topi morti.
CASTELLO
Tutti i cd e cassette sono stati registrati in una castello a Brest in cui si ritrovava la congrega (il castello apparteneva precisamente a Lord Akon Keetreh, one man band del movimento).
Tutte le band rilasciarono poche releases, distribuite tra l'altro nei confronti di pochi eletti (amici, conoscenti o altre band). Le releases erano molto limitate come copie (infatti in giro ci sono molti fake) e rilasciate dall'oscura Embassy Productions.
Il movimento dichiarò che la musica fu prodotta per far soffrire la gente:
"Lés Légions Noires supportent totalement tout ce qui contribue à faire souffrir et disparaitre "l'humanité" (Guerres, génocides, epidémies...)"
Wlad Drakksteim (Vlad Tepes): "We are Black Legions of Satan, we are the immortal warriors of Black imperial blood. We are here to pervert christian worms and they shall face the Black holocaust. It's near!"
Mutiilation fecero addirittura alcuni concerti, altre band quali Vlad Tepes si rifiutarono sempre di comparire in pubblico e quindi di suonare live (anche se rilasciarono una famosa intervista in una fanzine, una delle poche dell'epoca). Alcune di queste band furono accusate di aver mandato minacce di morte a band finlandesi (Impaled Nazarene, Sigillum Diaboli) e all'etichetta Osmose Productions. Quelle 2 band finlandesi furono accusate di essere modaiole e di non suonare Black Metal, invece la Osmose venne attaccata per aver messo sotto contratto appunto gruppi Black Metal. Wlad minacciò di uccidere il proprietario della Full Moon Productions/editore di Kill Yourself Zine, dal canto suo Jon della fanzine pare gli abbia spedito a casa una scatola piena di topi morti.
Wlad Drakksteim (Vlad Tepes): "Queste 3 scene (Norvegia, Svezia e Finlandia) non hanno nulla a che fare con noi!"
Il leader dei Vlad Tepes in un'intervista ammise che le band norvegesi fecero grande musica e in parte furono imitati da alcune band svedesi. Tuttavia provò sempre grande disprezzo per la scena finlandese affermando che non esisteva all'epoca una singola band Black Metal "true" in Finlandia.
RELEASES UFFICIALI
Mütiilation: Hail Satanas We Are The Black Legions (1994)
Vlad Tepes: War Funeral March (1994)
Vlad Tepes / Belketre: March To The Black Holocaust (1995)
Mütiilation: Vampires Of Black Imperial Blood (1995)
Vlad Tepes / Torgeist: Black Legions Metal (1996)
Belketre: Ambre Zuèrkl Vuordhrévarhtre (1996)
Vlad Tepes: La Morte Lune (1997)
BAND
Meyhna'ch (Mutiilation): "Creammo un sacco di materiale sonoro e non chiedemmo mai a nessuno di apprezzarci come persone e addirittura di poter anche solo pensare di avvicinarsi a noi. I nostri caratteri non sono gradevoli, i nostri obiettivi non sono quelli che la gente vorrebbe vedere avverati. Se dovete ricordare qualcosa, ricordate cosa abbiamo fatto: chi eravamo non era tanto importante"
RELEASES UFFICIALI
Mütiilation: Hail Satanas We Are The Black Legions (1994)
Vlad Tepes: War Funeral March (1994)
Vlad Tepes / Belketre: March To The Black Holocaust (1995)
Mütiilation: Vampires Of Black Imperial Blood (1995)
Vlad Tepes / Torgeist: Black Legions Metal (1996)
Belketre: Ambre Zuèrkl Vuordhrévarhtre (1996)
Vlad Tepes: La Morte Lune (1997)
BAND
Meyhna'ch (Mutiilation): "Creammo un sacco di materiale sonoro e non chiedemmo mai a nessuno di apprezzarci come persone e addirittura di poter anche solo pensare di avvicinarsi a noi. I nostri caratteri non sono gradevoli, i nostri obiettivi non sono quelli che la gente vorrebbe vedere avverati. Se dovete ricordare qualcosa, ricordate cosa abbiamo fatto: chi eravamo non era tanto importante"
Wlad Drakksteim (Vlad Tepes): "The end is near. That's great!" (in riferimento a guerre, inquinamento ed altri problemi che affliggono la vita degli umani sulla Terra)
ALTRI ANEDDOTI
I testi delle canzoni delle Legions Noires sono scritti principalmente in Gloatre, un idioma inventato da Vordb Dreagvor Uezeerb, leader della one man band Brenoritvrezorkre.
Alcuni gruppi pare abbiano registrato le loro demo dopo aver cantato in un microfono avvolto con un cadavere di un topo putrefatto da mesi, ciò per mantenere vocals marce durante le loro registrazioni.
Nel 1996 pare che furono cacciati i Mutiilation, dopo che nel castello dove si ritrovava la congrega furono trovati degli stupefacenti appartenenti a Meyhna'ch (leader della band).
Meyhna'ch, tra l'altro, affermò di esser "morto" appunto nel 1996 (ed invece la sua data di nascita la faceva risalire al 1666; come si può vedere immortalità, vampirismo e vita eterna erano appunto elementi cardine delle Legions Noires), effettivamente scomparve nel nulla a fine anni 90 ma a quanto si sa è ancora vivo. Molti dei membri del LLN respinsero anche il cantante Aakon Keetreh per lo stesso motivo. E' credenza comune che le LLN finirono proprio nel '97 con la sua espulsione.
LA FINE
Come detto la congrega si sciolse nel 1997, le uniche band rimaste attive sono Mutiilation, Vermeth e Belathuzur che cambiò successivamente nome in Hegemon. Molti demo dei vari progetti sono stati auto-prodotti sotto forma di tape (cassetta), tutti limitati a pochissime copie, e spesso definiti come materiale autentico e ultra-raro da parte degli ascoltatori di questa corrente musicale. Il materiale de Lés Légions Noires in vendita può risultare non valido e fasullo, ossia ristampato senza alcun consenso del movimento o delle relative case discografiche con cui le principali band firmarono un contratto: Drakkar Productions, Embrassy Productions, Tragic Empire Records.
Altri hanno cercato di ricreare il suono di queste bande e rilasciato materiale con logo LLN, alcuni esempi sono Boreb, Ôìëlôtröpòtëp, Hölgräpezúvzaubervörké, Lepetitgrëgorytvrezorkre e Vorlevrunkzrevborposphinctre. Tra queste possiamo citare anche le band post Mutiilation di Meyhna'ch ovvero Gestapo 666 ed Inferno Milizia. Anche il gruppo finlandese Satanic Warmaster è stato spesso infilato in questa corrente, per via di simboli simili a quelli del movimento.
Malkira (Osculum Infame): "Le Legioni Nere erano state create da alcune persone che avevano deciso di costruire una sorte di organizzazione, affermando che non avrebbero accettato nessuno al loro interno. Sostenevano di essere i più malvagi ma a parte i Mutiilation sparirono tutti nel nulla improvvisamente. Ad essere onesti penso che quando crearono la loro organizzazione, l'idea non fosse male ma non fecero mai nulla di così estremo come quello che sostenevano"
ALTRI ANEDDOTI
I testi delle canzoni delle Legions Noires sono scritti principalmente in Gloatre, un idioma inventato da Vordb Dreagvor Uezeerb, leader della one man band Brenoritvrezorkre.
Alcuni gruppi pare abbiano registrato le loro demo dopo aver cantato in un microfono avvolto con un cadavere di un topo putrefatto da mesi, ciò per mantenere vocals marce durante le loro registrazioni.
Nel 1996 pare che furono cacciati i Mutiilation, dopo che nel castello dove si ritrovava la congrega furono trovati degli stupefacenti appartenenti a Meyhna'ch (leader della band).
Meyhna'ch, tra l'altro, affermò di esser "morto" appunto nel 1996 (ed invece la sua data di nascita la faceva risalire al 1666; come si può vedere immortalità, vampirismo e vita eterna erano appunto elementi cardine delle Legions Noires), effettivamente scomparve nel nulla a fine anni 90 ma a quanto si sa è ancora vivo. Molti dei membri del LLN respinsero anche il cantante Aakon Keetreh per lo stesso motivo. E' credenza comune che le LLN finirono proprio nel '97 con la sua espulsione.
LA FINE
Come detto la congrega si sciolse nel 1997, le uniche band rimaste attive sono Mutiilation, Vermeth e Belathuzur che cambiò successivamente nome in Hegemon. Molti demo dei vari progetti sono stati auto-prodotti sotto forma di tape (cassetta), tutti limitati a pochissime copie, e spesso definiti come materiale autentico e ultra-raro da parte degli ascoltatori di questa corrente musicale. Il materiale de Lés Légions Noires in vendita può risultare non valido e fasullo, ossia ristampato senza alcun consenso del movimento o delle relative case discografiche con cui le principali band firmarono un contratto: Drakkar Productions, Embrassy Productions, Tragic Empire Records.
Altri hanno cercato di ricreare il suono di queste bande e rilasciato materiale con logo LLN, alcuni esempi sono Boreb, Ôìëlôtröpòtëp, Hölgräpezúvzaubervörké, Lepetitgrëgorytvrezorkre e Vorlevrunkzrevborposphinctre. Tra queste possiamo citare anche le band post Mutiilation di Meyhna'ch ovvero Gestapo 666 ed Inferno Milizia. Anche il gruppo finlandese Satanic Warmaster è stato spesso infilato in questa corrente, per via di simboli simili a quelli del movimento.
Malkira (Osculum Infame): "Le Legioni Nere erano state create da alcune persone che avevano deciso di costruire una sorte di organizzazione, affermando che non avrebbero accettato nessuno al loro interno. Sostenevano di essere i più malvagi ma a parte i Mutiilation sparirono tutti nel nulla improvvisamente. Ad essere onesti penso che quando crearono la loro organizzazione, l'idea non fosse male ma non fecero mai nulla di così estremo come quello che sostenevano"
PROFONAZIONE DI CIMITERI IN FRANCIA ED UN OMICIDIO
Anche se non direttamente connessi a loro ma più probabilmente di retaggio norvegese (come influenza), ci furono alcune profanazioni di cimiteri in Francia con riesumazione di cadaveri. L'8 giugno 1996 infatti, 4 giovani avevano riesumato il cadavere di Yvonne Foin, piantandole una croce sul corpo. Furono Anthony Mignoni e Christopher Magnoni. Mignoni era conosciuto come Hades, membro dei Funeral. Mignoni venne trovato in casa con volantini con su scritto "Ricercato per crimini contro l'umanità: Gesù (noto anche come Cristo). E' accusato di aver dato inizio alla persecuzione e all'uccisione di milioni di persone" (era una campagna diffusa dalla Napalm Rock). Lo stesso era coinvolto in un gruppo occulto chiamato "The Sacred Order Of The Emerald". Sempre nello stesso anno, un giovane chiamato David Oberdorf pugnalò con 33 coltellate il prete Jean Uhl, provando a disegnare sul suo corpo un pentagramma.
ANNI RECENTI
Ancora oggi, i nomi umani di Wlad e Vorlok Drakksteim (all'epoca si presumeva fossero fratelli, ma non è così) sono stati vociferati ma mai confermati. Se di Vorlok e Lord Aakon Keetreh si sono perse le tracce, lo stesso non si può dire di Wlad che dopo poco più di un decennio è tornato a comporre musica nel 2013. Anche Vordb è tornato a fare musica dopo molti anni di inattività. Meyhna'ch dopo essere scomparso a fine anni 90, ha continuato a fare Black Metal con Hell Militia ed altre band più recenti.
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lunedì 2 febbraio 2015
La Storia Degli Aerosmith: Dischi, Alcool e Droga
Gli Aerosmith si formano nel 1969 nel New Humpshire(Sunapee).
A Sunapee oltre al liceo, ai bar e a poche altre strutture c’è un lago, un’attrazione per turisti frequentata da famiglie che amano passare i loro periodi di ferie in un ambiente tranquillo e suggestivo.
Tra queste c’è la famiglia Tyler, che una volta l’anno lascia i sobborghi di Westchester County per trascorrere le ferie a Sunapee, nel New Humpshire.
Steven è un ragazzo molto problematico: ha dovuto affrontare più di un’espulsione da scuola e non sembra interessato a mettere la testa a posto.
La scuola e il lavoro non gli interessano, il suo unico interesse è il mondo della musica e il suo obiettivo quello di diventare una rockstar.
È proprio durante una vacanza a Sunapee che Steven incontra un chitarrista da cui rimane immediatamente impressionato.
Il suo nome è Joe Perry, diciannovenne di origini modeste che come Steven suona in band studentesche alla ricerca del successo, ed esattamente come Steven ha intenzione di formare una rock band per inseguire la fama.
È il 1969 e dall’incontro tra Steven Tyler e Joe Perry sono appena nati gli Aerosmith.
La band comincia a costruirsi intorno a questo duo e dopo circa un anno assume forma definitiva, con Joey Kramer alla batteria, Tom Hamilton al basso e Brad Withford alla chitarra ritmica.
Il gruppo decide di trasferirsi e prendere base nella vicina Boston, una grande città in cui forse troveranno la chance di raggiungere il loro sogno.
I componenti si stabiliscono in una common house in cui da subito il clima diventa infernale.
Festa dopo festa, il consumo di alcol e droga si fa sempre più intenso, rendendo la situazione e gli inquilini spesso totalmente fuori controllo.
La band in questa fase iniziale suona nei locali principalmente per vivere e mangiare, accontentandosi di compensi modesti e platee non proprio d’eccezione.
Si crea in questo modo una notevole base di fan che nella città di Boston cominciano ad apprezzare il talento che gli Aerosmith dimostrano nelle esibizioni dal vivo, con la loro grande capacità di coinvolgere il pubblico e impressionarlo con provocazioni che spesso vanno molto oltre il goliardico.
GLI ESORDI
Nel 1972, la band riesce a ottenere un’audizione con Clive Davis, leader della Columbia Records.
Il discografico si impegna ad ascoltare una loro esibizione a New York, per poi decidere se scritturarli o meno.
Per i ragazzi della periferia di Boston è arrivato il momento della svolta.
Gli Aerosmith mettono in scena uno spettacolo coi fiocchi, e Davis non ha dubbi sulla decisione di scritturarli con la Columbia e produrre il loro primo album.
Il disco che porta il nome della band(Aerosmith) esce nel 1973, ed è un flop colossale, nonostante al suo interno ci siano già alcuni lavori che in seguito diventeranno delle hit.
Il motivo del clamoroso fallimento del disco d’esordio inizialmente non trova spiegazioni nelle menti dei componenti.
Nel 1974 esce il secondo disco, chiamato “Get Your Wings”, che immediatamente diventa un successo.
Gli Aerosmith esplodono nel grande mercato discografico e raccolgono i risultati di due anni di tour interminabile, in cui si sono esibiti anche due volte al giorno.
Come per molti, con il successo arrivano anche gli eccessi: lo stile di vita di tutti i componenti è sfrenato e incontrollabile, proprio come si conviene per una rock band di livello mondiale.
Nonostante il grande successo nei live e nelle vendite di dischi, le cose all’interno della band non sembrano andare per il meglio.
Gli attriti tra i due leader, Joe Perry e Steven Tyler, si fanno sempre più aspri e compromettono in maniera sensibile il lavoro di tutti.
Il dualismo tra i due nasce dallo scontro tra due personalità molto diverse eppure incredibilmente vicine.
Da un lato c’è Tyler, che all’apparenza è un rockstar con il suo stile di vita e i suoi atteggiamenti provocatori, ma sottopelle nasconde un animo sensibile.
Dall’altro c’è Perry, un personaggio introverso che raramente viene immortalato mentre sorride, che però possiede al suo interno una forza e un anticonformismo senza eguali.
L'ELEVATO CONSUMO DI DROGA ED ALCOOL
Nel 1975 gli Aerosmith decidono di affittare un’antica villa in cui andare a vivere insieme per produrre in tranquillità il nuovo album.
I membri della band sono continuamente coinvolti in liti furibonde e passano la maggior parte del tempo isolati nelle loro stanze, mentre il consumo di droghe e alcool inasprisce ancora di più la situazione.
C’è un aneddoto che il manager della band racconta sui bizzarri vestiti che indossava Steven Tyler durante gli show.
Questi ultimi erano spesso abiti lunghi e pieni di frange all’apparenza inutili, che però contenevano numerose tasche nascoste in cui Steven inseriva i narcotici da utilizzare nel bel mezzo dello show.
Per questa e tante altre pratiche del genere, nella seconda metà degli anni ’70 Steven e Joe si guadagnarono il malfamato soprannome di “gemelli tossici”.
Nel 1975 l'uscita di Toys In The Attic che ad oggi ha venduto circa 8 milioni di copie, portò la band al successo.
Il disco, contenente brani diventato poi classici come Sweet Emotion e Walk this Way, fu il primo del gruppo a raggiungere la top 20 negli USA.
Nel 1976 gli Aerosmith scrivono un'altra pagina della storia della musica Hard Rock, pubblicando Rocks, che arriva al 3º posto della classifica stilata da Billboard.
Quest'ultimo album viene considerato, da celebri artisti quali Slash dei Guns N' Roses, uno dei più grandi album di tutti i tempi, nonché grande fonte di ispirazione.
La fine di questa decade rappresenta però il punto più basso della carriera degli Aerosmith.
L’album che esce nel 1977, Draw The Line, arriva con un ritardo enorme rispetto agli accordi e dimostra enormi pecche di creatività.
Molti componenti dell’entourage della band ricordano di aver visto Steven e Joe chini di fronte a spartiti, registrazioni e altro materiale e di aver visto nei loro occhi lo sguardo di chi sapeva di non poter andare avanti così.
Nel 1979 esce Night In The Ruts, altro album così così.
Nel 1979, infatti, Joe Perry decide di lasciare il gruppo, esasperato da una situazione che sapeva di non poter più risolvere.
Per gli Aerosmith, che avevano appena assaggiato l’ebbrezza del successo, la festa sembra già finita.
STEVEN TYLER COLLASSA SUL PALCO(PORTLAND)
Con l’inizio degli anni ’80 il declino della rock band di Boston sembra essere ormai inevitabile.
Nel 1982 esce il settimo album in studio della band, Rock In A Hard Place, album duro con degli ottimi episodi ma che comunque non riporta ai fasti della metà degli anni settanta la band sia sotto il profilo di vendite che sotto il profilo compositivo.
Steven Tyler, perso il supporto di Joe Perry, affonda ancora di più nell’abuso di sostanze e porta la resistenza del suo corpo ai massimi limiti, e anche oltre.
Durante un concerto a Portland il frontman della band si accascia sul terreno nel bel mezzo dell’esibizione e non da più cenni di vita.
Attimi di panico tra il pubblico e gli addetti ai lavori, tutti o quasi convinti che Steven, da quel palco, non si alzerà più.
Il cantante sopravvive quasi per caso, ma non impara nulla da questa tragedia sfiorata, continuando a perpetuare il suo stile di vita senza alcun ritegno.
Intanto la band e le vendite discografiche calano a picco, così come si rivela infruttuoso il tentativo dell’ex chitarrista di formare un suo gruppo, il “Joe Perry Project”, che non riesce a produrre più di un album mediocre.
LE VECCHIE ABITUDINI NON MUOIONO MAI: REUNION E DROGA
Sempre nel 1982, però, accade l’inaspettato: Joe divorzia dalla moglie Alissa e incontra un’altra donna, Billie Montgomery, che a differenza di chi l’ha preceduta non sa nulla della storia di Joe e di quella degli Aerosmith.
È il 1984 quando Joe va a Boston insieme a Brad Whitford (il secondo chitarrista della band, che aveva abbandonato insieme a Perry).
La destinazione è un concerto degli Aerosmith, o per lo meno di quel che ne resta.
Dopo lo show Steven e Joe si incontrano dopo quasi 5 anni, ma si sentono come se sia passato niente di più che qualche minuto. Il giorno seguente, durante un pranzo che rimarrà nelle menti di tutti e cinque, gli Aerosmith tornano alla loro formazione originaria e firmano con la Geffen Records per un nuovo tour e un nuovo album.
Nel 1985 esce “Done With Mirrors”, il nuovo album in studio.
Il disco si rivela però un flop clamoroso, e viene osteggiato dalla critica soprattutto sul lato stilistico e tecnico. Se le divergenze tra i membri si sono appianate, infatti, i problemi con la droga e l’alcol sono tutt’altro che risolti.
Lo sfrenatezza e l’abuso che fanno di qualunque sostanza porta gli Aerosmith a produrre un album che viene etichettato come “fatto da gente che vive al di fuori del mondo reale”.
Le cose non stanno andando per il verso giusto.
La band sa che per ritornare sull’altare della notorietà, e sa che per farlo ha bisogno del sostegno di Mtv, che in quegli anni dominava in maniera incontrastata i cancelli che separavano l’anonimato dalla fama. L’occasione arriva nel 1986, quando i Run DMC, rapper statunitensi, si incaponiscono sul riff di chitarra di “Walk This Way” degli Aerosmith, che hanno campionato e che stanno cercando di utilizzare per costruirci sopra un pezzo degno di nota.
Riuscirci sembra impossibile, quando dal management della rock band arriva una proposta indecente: perché non mettere i due gruppi insieme, e vedere cosa accade?
Il risultato è una vera e propria bomba, che su Mtv diventa il video di punta e sbaraglia tutte le classifiche mondiali, dando agli Aerosmith la seconda possibilità di diventare una delle band più importanti della storia del rock.
IL NUOVO COLLASSO SUL PALCO DI STEVEN TYLER(SPRINGFIELD)
Dalla seconda metà degli anni ’80 in poi, dal punto di vista musicale, non ci sono altro che successi ad attendere gli Aerosmith.
Quello che ancora non funziona è il rapporto con le droghe.
Il management decide di circondare tutti i componenti del gruppo di guardie del corpo assunte appositamente per evitare che i musicisti entrino in contatto con gli spacciatori.
La mossa si rivela inizialmente efficace, almeno fino a quando Steven non riesce ad eludere la sorveglianza e ottenere altri narcotici da utilizzare durante uno show.
Accade a Springfield, nell’Illinois, e in questa occasione Steven stramazza nuovamente sul palco arrivando ancora più vicino alla morte di quanto non fosse la volta precedente.
CENTRO RIABILITAZIONE
Il manager, dopo aver scampato per la seconda volta la morte del suo frontman, decide di mandarlo in riabilitazione.
Tyler ritorna dopo 45 giorni, sobrio, equilibrato e seriamente intenzionato a non cadere più nella spirale viziosa delle droghe.
La sua convinzione è talmente forte da spingere anche tutti gli altri membri della band a disintossicarsi, coscienti del fatto che se non smettono tutti insieme prima e poi le cose precipiteranno di nuovo.
Nel 1987 esce “Permanent Vacation”, da molti considerato il migliore album di sempre degli Aerosmith, che li avvia definitivamente verso il successo duraturo: da quell’anno fino a oggi la band ha prodotti altri 6 dischi di platino ed è stata inserita nella Rock’n’Roll Hall of Fame nel 2001, 25 anni dopo il loro primo disco.
A Permanent Vacation segue Pump nel 1989, che viene ancora più acclamato, andando a vendere circa 10 milioni di copie nel mondo.
Il successo non si ferma e, nel 1993, esce Get a Grip, che diventa il maggior successo commerciale nella carriera del gruppo con oltre 20 milioni di copie vendute nel mondo.
Tale successo è dovuto in particolar modo ad alcuni videoclip di promozione particolarmente azzeccati, in cui vengono lanciate la giovanissime ed emergenti Alicia Silverstone e Liv Tyler (figlia di Steven).
Successivamente, infatti, gli Aerosmith ritornano alla Columbia, con la quale pubblicano Nine Lives nel 1997.
L'album vede variare il tipico sound del gruppo, riconducendosi a sonorità più moderne e rafforzando la presenza di elementi Pop Rock, distinguendosi sempre più dai precedenti.
Segue l'album Just Push Play nel 2001, anch'esso sulla scia del precedente Nine Lives, lasciando perplessi i vecchi sostenitori del gruppo.
Neanche la critica accolse favorevolmente l'album: dove, infatti, Nine Lives presentava comunque diverse incursioni anche sul versante Hard Rock, in Just Push Play episodi di matrice più "dura" risultavano quasi nulli, facendo in un certo senso perdere agli Aerosmith stessi quella vena musicale che li aveva caratterizzati sin dagli esordi.
La band attirò nuovamente i favori di critica e pubblico nel 2004, con l'uscita di Honkin' On Bobo, un album composto da cover di artisti Blues/Blues rock degli anni settanta, contrapponendosi quindi al sound Pop del precedente lavoro.
Fu proprio questo ritorno alle sonorità classica del gruppo a convincere la massa di fans.
Nel 2012 invece esce Music From Another Dimension.
IL CONSUMO DI DROGHE
“Vi dico la verità, sono un dipendente di alcol e droghe ed è una lotta quotidiana” ha confessato il rocker.
“Ho avuto tutto nella vita, ma non me ne è importato. Ho fatto del male alla mia famiglia, ai miei figli e agli amici. E’ stato grazie ai programmi degli alcolisti anomimi se non ho perso tutto quanto, se smetti di frequentarli apri ad una ricaduta”.
Tyler ha cominciato a sperimentare droghe nel 1964: 20 anni dopo pesava a malapena 60 chilogrammi, quando entrò per la prima volta in riabilitazione.
“Non erano rehab, erano istituzioni mentali, le persone al mio fianco avevano i bavaglini al collo“.
Poi ha voluto ironizzare di quanto sia più capace a drogarsi piuttosto che ad esibirsi o comporre musica: “Devo mantenere la cosa sotto controllo“.
Tyler è riuscito a stare 5 anni lontano dalle droghe, prima di ripiombare nel tunnel e rischiare di compromettere definitivamente la carriera degli Aerosmith.
Parlando della rockband, il batterista Joe Kramer, che si era sottoposto ad un’operazione al cuore, ammette di stare “meglio che mai”.
Era il 1975 e Tyler, allora 27enne conviveva con la fidanzata quattordicenne Julia Holcomb.
Julia rimase incinta e l’enturage degli Aerosmith convinse Tyler a farla abortire.
"Ero davvero in crisi. Per me era un momento importante, stavo costruendo un progetto di vita con una donna, ma ci convinsero che non avrebbe mai funzionato e che avrebbe rovinato le nostre vite".
I due si lasceranno convincere ed è proprio Tyler a descrivere il momento che segna la reale rovina della sua vita: «E’ semplice. Vai dal medico, si mette un ago nel ventre della mamma, e viene iniettato il veleno. Tu resti lì, a guardare. Poi tirano fuori il bambino, morto. Pochi minuti.
Ero devastato, nella mia testa continuavo a ripetere “Gesù, cosa ho fatto?”».
Il chitarrista degli Aerosmith, Ray Tabano, ricorda: «Tyler uscì stravolto da quell’esperienza. Era solo un ragazzo e il fatto di aver visto tutto, di avere vissuto tutto, lo distrusse».
Sebbene avesse già avuto esperienze con alcool e droga, è l’aborto della sua fidanzata a segnare l’inizio della degenerazione irreversibile della sua vita.
Inizia una relazione con una modella di Playboy, Bebe Buell, la quale è testimone del baratro in cui cade Tyler: «Era pazzo, sempre completamente ubriaco, più volte è stato capace di distruggere il camerino che gli assegnavano.
Un giorno tornando a casa l’ho trovato disteso in bagno completamente imbottito di droga.
Era distrutto dal dolore». La donna la ha abbandonato dopo essere rimasta incinta.
Nonostante avesse tutto quello che solitamente un uomo sembra sognare: donne, denaro e fama mondiale, nulla bastava: «Mi sono sniffato la mia Porsche, il mio aereo e la mia casa. Ho buttato via 20 milioni di dollari per colpa della droga. Nonostante negli anni 80 fossi uno dei cantanti più celebri e pagati al mondo, ero sempre senza soldi per via degli stupefacenti».
Tyler comunque dirà: "Devo ammettere che se non fosse stato per la cocaina, non credo che la band avrebbe suonato in ogni stato degli Stati Uniti per nove volte in sette anni (per un totale di oltre 3000 date).
"Ho fatto fuori 20 milioni. Mi sono sniffato la casa in un inferno di droghe e alcol. Se lasciato da solo, sarei morto chissà quante volte".
Tyler rivelò che lui e Perry nel 2007 non furono in grado di completare l'album che gli Aerosmith cercarono di registrare con il produttore Brendan O'Brien perché erano troppo fatti.
"Joe era fatto e non riusciva a suonare", ha detto il vocalist.
"E io proprio non riuscivo a cantare perché sniffavo di tutto".
Fu solo nel 2009, all'ottavo ricovero in clinica, che si decise a chiudere il capitolo.
Quando uno dei suoi figli lo guardò negli occhi, piangendo, e gli disse "papà, ieri sera eri così fuori che avevo davvero paura" Steven capì che era arrivata l'ora di cambiare.
“Quando ne esci ti rendi conto delle tante cose che non ricordi più. E’ come vivere anni e anni sul lato oscuro della luna, senza vedere quello che ti accade intorno. E la cosa triste è che alla fine ti ci abitui.”
A Sunapee oltre al liceo, ai bar e a poche altre strutture c’è un lago, un’attrazione per turisti frequentata da famiglie che amano passare i loro periodi di ferie in un ambiente tranquillo e suggestivo.
Tra queste c’è la famiglia Tyler, che una volta l’anno lascia i sobborghi di Westchester County per trascorrere le ferie a Sunapee, nel New Humpshire.
Steven è un ragazzo molto problematico: ha dovuto affrontare più di un’espulsione da scuola e non sembra interessato a mettere la testa a posto.
La scuola e il lavoro non gli interessano, il suo unico interesse è il mondo della musica e il suo obiettivo quello di diventare una rockstar.
È proprio durante una vacanza a Sunapee che Steven incontra un chitarrista da cui rimane immediatamente impressionato.
Il suo nome è Joe Perry, diciannovenne di origini modeste che come Steven suona in band studentesche alla ricerca del successo, ed esattamente come Steven ha intenzione di formare una rock band per inseguire la fama.
È il 1969 e dall’incontro tra Steven Tyler e Joe Perry sono appena nati gli Aerosmith.
La band comincia a costruirsi intorno a questo duo e dopo circa un anno assume forma definitiva, con Joey Kramer alla batteria, Tom Hamilton al basso e Brad Withford alla chitarra ritmica.
Il gruppo decide di trasferirsi e prendere base nella vicina Boston, una grande città in cui forse troveranno la chance di raggiungere il loro sogno.
I componenti si stabiliscono in una common house in cui da subito il clima diventa infernale.
Festa dopo festa, il consumo di alcol e droga si fa sempre più intenso, rendendo la situazione e gli inquilini spesso totalmente fuori controllo.
La band in questa fase iniziale suona nei locali principalmente per vivere e mangiare, accontentandosi di compensi modesti e platee non proprio d’eccezione.
Si crea in questo modo una notevole base di fan che nella città di Boston cominciano ad apprezzare il talento che gli Aerosmith dimostrano nelle esibizioni dal vivo, con la loro grande capacità di coinvolgere il pubblico e impressionarlo con provocazioni che spesso vanno molto oltre il goliardico.
GLI ESORDI
Nel 1972, la band riesce a ottenere un’audizione con Clive Davis, leader della Columbia Records.
Il discografico si impegna ad ascoltare una loro esibizione a New York, per poi decidere se scritturarli o meno.
Per i ragazzi della periferia di Boston è arrivato il momento della svolta.
Gli Aerosmith mettono in scena uno spettacolo coi fiocchi, e Davis non ha dubbi sulla decisione di scritturarli con la Columbia e produrre il loro primo album.
Il disco che porta il nome della band(Aerosmith) esce nel 1973, ed è un flop colossale, nonostante al suo interno ci siano già alcuni lavori che in seguito diventeranno delle hit.
Il motivo del clamoroso fallimento del disco d’esordio inizialmente non trova spiegazioni nelle menti dei componenti.
Nel 1974 esce il secondo disco, chiamato “Get Your Wings”, che immediatamente diventa un successo.
Gli Aerosmith esplodono nel grande mercato discografico e raccolgono i risultati di due anni di tour interminabile, in cui si sono esibiti anche due volte al giorno.
Come per molti, con il successo arrivano anche gli eccessi: lo stile di vita di tutti i componenti è sfrenato e incontrollabile, proprio come si conviene per una rock band di livello mondiale.
Nonostante il grande successo nei live e nelle vendite di dischi, le cose all’interno della band non sembrano andare per il meglio.
Gli attriti tra i due leader, Joe Perry e Steven Tyler, si fanno sempre più aspri e compromettono in maniera sensibile il lavoro di tutti.
Il dualismo tra i due nasce dallo scontro tra due personalità molto diverse eppure incredibilmente vicine.
Da un lato c’è Tyler, che all’apparenza è un rockstar con il suo stile di vita e i suoi atteggiamenti provocatori, ma sottopelle nasconde un animo sensibile.
Dall’altro c’è Perry, un personaggio introverso che raramente viene immortalato mentre sorride, che però possiede al suo interno una forza e un anticonformismo senza eguali.
L'ELEVATO CONSUMO DI DROGA ED ALCOOL
Nel 1975 gli Aerosmith decidono di affittare un’antica villa in cui andare a vivere insieme per produrre in tranquillità il nuovo album.
I membri della band sono continuamente coinvolti in liti furibonde e passano la maggior parte del tempo isolati nelle loro stanze, mentre il consumo di droghe e alcool inasprisce ancora di più la situazione.
C’è un aneddoto che il manager della band racconta sui bizzarri vestiti che indossava Steven Tyler durante gli show.
Questi ultimi erano spesso abiti lunghi e pieni di frange all’apparenza inutili, che però contenevano numerose tasche nascoste in cui Steven inseriva i narcotici da utilizzare nel bel mezzo dello show.
Per questa e tante altre pratiche del genere, nella seconda metà degli anni ’70 Steven e Joe si guadagnarono il malfamato soprannome di “gemelli tossici”.
Nel 1975 l'uscita di Toys In The Attic che ad oggi ha venduto circa 8 milioni di copie, portò la band al successo.
Il disco, contenente brani diventato poi classici come Sweet Emotion e Walk this Way, fu il primo del gruppo a raggiungere la top 20 negli USA.
Nel 1976 gli Aerosmith scrivono un'altra pagina della storia della musica Hard Rock, pubblicando Rocks, che arriva al 3º posto della classifica stilata da Billboard.
Quest'ultimo album viene considerato, da celebri artisti quali Slash dei Guns N' Roses, uno dei più grandi album di tutti i tempi, nonché grande fonte di ispirazione.
La fine di questa decade rappresenta però il punto più basso della carriera degli Aerosmith.
L’album che esce nel 1977, Draw The Line, arriva con un ritardo enorme rispetto agli accordi e dimostra enormi pecche di creatività.
Molti componenti dell’entourage della band ricordano di aver visto Steven e Joe chini di fronte a spartiti, registrazioni e altro materiale e di aver visto nei loro occhi lo sguardo di chi sapeva di non poter andare avanti così.
Nel 1979 esce Night In The Ruts, altro album così così.
Nel 1979, infatti, Joe Perry decide di lasciare il gruppo, esasperato da una situazione che sapeva di non poter più risolvere.
Per gli Aerosmith, che avevano appena assaggiato l’ebbrezza del successo, la festa sembra già finita.
STEVEN TYLER COLLASSA SUL PALCO(PORTLAND)
Con l’inizio degli anni ’80 il declino della rock band di Boston sembra essere ormai inevitabile.
Nel 1982 esce il settimo album in studio della band, Rock In A Hard Place, album duro con degli ottimi episodi ma che comunque non riporta ai fasti della metà degli anni settanta la band sia sotto il profilo di vendite che sotto il profilo compositivo.
Steven Tyler, perso il supporto di Joe Perry, affonda ancora di più nell’abuso di sostanze e porta la resistenza del suo corpo ai massimi limiti, e anche oltre.
Durante un concerto a Portland il frontman della band si accascia sul terreno nel bel mezzo dell’esibizione e non da più cenni di vita.
Attimi di panico tra il pubblico e gli addetti ai lavori, tutti o quasi convinti che Steven, da quel palco, non si alzerà più.
Il cantante sopravvive quasi per caso, ma non impara nulla da questa tragedia sfiorata, continuando a perpetuare il suo stile di vita senza alcun ritegno.
Intanto la band e le vendite discografiche calano a picco, così come si rivela infruttuoso il tentativo dell’ex chitarrista di formare un suo gruppo, il “Joe Perry Project”, che non riesce a produrre più di un album mediocre.
LE VECCHIE ABITUDINI NON MUOIONO MAI: REUNION E DROGA
Sempre nel 1982, però, accade l’inaspettato: Joe divorzia dalla moglie Alissa e incontra un’altra donna, Billie Montgomery, che a differenza di chi l’ha preceduta non sa nulla della storia di Joe e di quella degli Aerosmith.
È il 1984 quando Joe va a Boston insieme a Brad Whitford (il secondo chitarrista della band, che aveva abbandonato insieme a Perry).
La destinazione è un concerto degli Aerosmith, o per lo meno di quel che ne resta.
Dopo lo show Steven e Joe si incontrano dopo quasi 5 anni, ma si sentono come se sia passato niente di più che qualche minuto. Il giorno seguente, durante un pranzo che rimarrà nelle menti di tutti e cinque, gli Aerosmith tornano alla loro formazione originaria e firmano con la Geffen Records per un nuovo tour e un nuovo album.
Nel 1985 esce “Done With Mirrors”, il nuovo album in studio.
Il disco si rivela però un flop clamoroso, e viene osteggiato dalla critica soprattutto sul lato stilistico e tecnico. Se le divergenze tra i membri si sono appianate, infatti, i problemi con la droga e l’alcol sono tutt’altro che risolti.
Lo sfrenatezza e l’abuso che fanno di qualunque sostanza porta gli Aerosmith a produrre un album che viene etichettato come “fatto da gente che vive al di fuori del mondo reale”.
Le cose non stanno andando per il verso giusto.
La band sa che per ritornare sull’altare della notorietà, e sa che per farlo ha bisogno del sostegno di Mtv, che in quegli anni dominava in maniera incontrastata i cancelli che separavano l’anonimato dalla fama. L’occasione arriva nel 1986, quando i Run DMC, rapper statunitensi, si incaponiscono sul riff di chitarra di “Walk This Way” degli Aerosmith, che hanno campionato e che stanno cercando di utilizzare per costruirci sopra un pezzo degno di nota.
Riuscirci sembra impossibile, quando dal management della rock band arriva una proposta indecente: perché non mettere i due gruppi insieme, e vedere cosa accade?
Il risultato è una vera e propria bomba, che su Mtv diventa il video di punta e sbaraglia tutte le classifiche mondiali, dando agli Aerosmith la seconda possibilità di diventare una delle band più importanti della storia del rock.
IL NUOVO COLLASSO SUL PALCO DI STEVEN TYLER(SPRINGFIELD)
Dalla seconda metà degli anni ’80 in poi, dal punto di vista musicale, non ci sono altro che successi ad attendere gli Aerosmith.
Quello che ancora non funziona è il rapporto con le droghe.
Il management decide di circondare tutti i componenti del gruppo di guardie del corpo assunte appositamente per evitare che i musicisti entrino in contatto con gli spacciatori.
La mossa si rivela inizialmente efficace, almeno fino a quando Steven non riesce ad eludere la sorveglianza e ottenere altri narcotici da utilizzare durante uno show.
Accade a Springfield, nell’Illinois, e in questa occasione Steven stramazza nuovamente sul palco arrivando ancora più vicino alla morte di quanto non fosse la volta precedente.
CENTRO RIABILITAZIONE
Il manager, dopo aver scampato per la seconda volta la morte del suo frontman, decide di mandarlo in riabilitazione.
Tyler ritorna dopo 45 giorni, sobrio, equilibrato e seriamente intenzionato a non cadere più nella spirale viziosa delle droghe.
La sua convinzione è talmente forte da spingere anche tutti gli altri membri della band a disintossicarsi, coscienti del fatto che se non smettono tutti insieme prima e poi le cose precipiteranno di nuovo.
Nel 1987 esce “Permanent Vacation”, da molti considerato il migliore album di sempre degli Aerosmith, che li avvia definitivamente verso il successo duraturo: da quell’anno fino a oggi la band ha prodotti altri 6 dischi di platino ed è stata inserita nella Rock’n’Roll Hall of Fame nel 2001, 25 anni dopo il loro primo disco.
A Permanent Vacation segue Pump nel 1989, che viene ancora più acclamato, andando a vendere circa 10 milioni di copie nel mondo.
Il successo non si ferma e, nel 1993, esce Get a Grip, che diventa il maggior successo commerciale nella carriera del gruppo con oltre 20 milioni di copie vendute nel mondo.
Tale successo è dovuto in particolar modo ad alcuni videoclip di promozione particolarmente azzeccati, in cui vengono lanciate la giovanissime ed emergenti Alicia Silverstone e Liv Tyler (figlia di Steven).
Successivamente, infatti, gli Aerosmith ritornano alla Columbia, con la quale pubblicano Nine Lives nel 1997.
L'album vede variare il tipico sound del gruppo, riconducendosi a sonorità più moderne e rafforzando la presenza di elementi Pop Rock, distinguendosi sempre più dai precedenti.
Segue l'album Just Push Play nel 2001, anch'esso sulla scia del precedente Nine Lives, lasciando perplessi i vecchi sostenitori del gruppo.
Neanche la critica accolse favorevolmente l'album: dove, infatti, Nine Lives presentava comunque diverse incursioni anche sul versante Hard Rock, in Just Push Play episodi di matrice più "dura" risultavano quasi nulli, facendo in un certo senso perdere agli Aerosmith stessi quella vena musicale che li aveva caratterizzati sin dagli esordi.
La band attirò nuovamente i favori di critica e pubblico nel 2004, con l'uscita di Honkin' On Bobo, un album composto da cover di artisti Blues/Blues rock degli anni settanta, contrapponendosi quindi al sound Pop del precedente lavoro.
Fu proprio questo ritorno alle sonorità classica del gruppo a convincere la massa di fans.
Nel 2012 invece esce Music From Another Dimension.
IL CONSUMO DI DROGHE
“Vi dico la verità, sono un dipendente di alcol e droghe ed è una lotta quotidiana” ha confessato il rocker.
“Ho avuto tutto nella vita, ma non me ne è importato. Ho fatto del male alla mia famiglia, ai miei figli e agli amici. E’ stato grazie ai programmi degli alcolisti anomimi se non ho perso tutto quanto, se smetti di frequentarli apri ad una ricaduta”.
Tyler ha cominciato a sperimentare droghe nel 1964: 20 anni dopo pesava a malapena 60 chilogrammi, quando entrò per la prima volta in riabilitazione.
“Non erano rehab, erano istituzioni mentali, le persone al mio fianco avevano i bavaglini al collo“.
Poi ha voluto ironizzare di quanto sia più capace a drogarsi piuttosto che ad esibirsi o comporre musica: “Devo mantenere la cosa sotto controllo“.
Tyler è riuscito a stare 5 anni lontano dalle droghe, prima di ripiombare nel tunnel e rischiare di compromettere definitivamente la carriera degli Aerosmith.
Parlando della rockband, il batterista Joe Kramer, che si era sottoposto ad un’operazione al cuore, ammette di stare “meglio che mai”.
Era il 1975 e Tyler, allora 27enne conviveva con la fidanzata quattordicenne Julia Holcomb.
Julia rimase incinta e l’enturage degli Aerosmith convinse Tyler a farla abortire.
"Ero davvero in crisi. Per me era un momento importante, stavo costruendo un progetto di vita con una donna, ma ci convinsero che non avrebbe mai funzionato e che avrebbe rovinato le nostre vite".
I due si lasceranno convincere ed è proprio Tyler a descrivere il momento che segna la reale rovina della sua vita: «E’ semplice. Vai dal medico, si mette un ago nel ventre della mamma, e viene iniettato il veleno. Tu resti lì, a guardare. Poi tirano fuori il bambino, morto. Pochi minuti.
Ero devastato, nella mia testa continuavo a ripetere “Gesù, cosa ho fatto?”».
Il chitarrista degli Aerosmith, Ray Tabano, ricorda: «Tyler uscì stravolto da quell’esperienza. Era solo un ragazzo e il fatto di aver visto tutto, di avere vissuto tutto, lo distrusse».
Sebbene avesse già avuto esperienze con alcool e droga, è l’aborto della sua fidanzata a segnare l’inizio della degenerazione irreversibile della sua vita.
Inizia una relazione con una modella di Playboy, Bebe Buell, la quale è testimone del baratro in cui cade Tyler: «Era pazzo, sempre completamente ubriaco, più volte è stato capace di distruggere il camerino che gli assegnavano.
Un giorno tornando a casa l’ho trovato disteso in bagno completamente imbottito di droga.
Era distrutto dal dolore». La donna la ha abbandonato dopo essere rimasta incinta.
Nonostante avesse tutto quello che solitamente un uomo sembra sognare: donne, denaro e fama mondiale, nulla bastava: «Mi sono sniffato la mia Porsche, il mio aereo e la mia casa. Ho buttato via 20 milioni di dollari per colpa della droga. Nonostante negli anni 80 fossi uno dei cantanti più celebri e pagati al mondo, ero sempre senza soldi per via degli stupefacenti».
Tyler comunque dirà: "Devo ammettere che se non fosse stato per la cocaina, non credo che la band avrebbe suonato in ogni stato degli Stati Uniti per nove volte in sette anni (per un totale di oltre 3000 date).
"Ho fatto fuori 20 milioni. Mi sono sniffato la casa in un inferno di droghe e alcol. Se lasciato da solo, sarei morto chissà quante volte".
Tyler rivelò che lui e Perry nel 2007 non furono in grado di completare l'album che gli Aerosmith cercarono di registrare con il produttore Brendan O'Brien perché erano troppo fatti.
"Joe era fatto e non riusciva a suonare", ha detto il vocalist.
"E io proprio non riuscivo a cantare perché sniffavo di tutto".
Fu solo nel 2009, all'ottavo ricovero in clinica, che si decise a chiudere il capitolo.
Quando uno dei suoi figli lo guardò negli occhi, piangendo, e gli disse "papà, ieri sera eri così fuori che avevo davvero paura" Steven capì che era arrivata l'ora di cambiare.
“Quando ne esci ti rendi conto delle tante cose che non ricordi più. E’ come vivere anni e anni sul lato oscuro della luna, senza vedere quello che ti accade intorno. E la cosa triste è che alla fine ti ci abitui.”
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