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giovedì 20 maggio 2021

La Storia Dei Necrophobic: Il Suicidio Di Blackmoon e L'Arresto Di Sidegard

I Necrophobic si formarono nel 1989 a Stoccolma (Svezia) grazie al batterista Joakim Sterner e al chitarrista David Parland (conosciuto come "Blackmoon" nei Dark Funeral). Si ritiene che la band abbia preso il nome dalla canzone omonima degli Slayer contenuta in "Reign in Blood". Prima di cambiare diversi turnisti, venne aggiunto in pianta stabile il bassista Tobias Sidegård. In seguito Anders Strokirk sostituì come vocalist Stefan Harrvik che entrò nei Sunlight Studio nel marzo 1993 registrando l'album di debutto. 
In generale i testi tendono a ruotare attorno all'oscurità, al male, all'anticristianesimo, al satanismo e alla mitologia vichinga. Le atmosfere sono cupe ed infernali, facendo finire la band nel calderone della scena Black Metal e non in quello del Death melodico che imperversava ai tempi sempre in Svezia. 


DISCHI
Per ogni disco, il parere iniziale è del chitarrista Sebastian Ramstedt.
The Nocturnal Silence: "Un classico, il nostro lascito artistico è tutto qui dentro. Ho sempre in mente questo album quando scrivo nuove canzoni"
Già l'album d'esordio (1993) è indimenticabile, grazie a ritmiche Black, anche se le influenze sono soprattutto Death. Le atmosfere comunque sono davvero oscure, a testimoniare ciò già il sinistro synth di "Awakening". Per rendersi conto della qualità, basta ascoltare "Before The Dawn" e la sua doppia cassa che introduce un riffing Black-oriented davvero malsano, molto belli anche gli arpeggi e la voce quasi parlata del singer nella parte centrale. "Unholy Prophecies" è un ottimo mid tempo, la title-track è davvero oscura e sinistra grazie anche a Parland e alle sua parti chitarristiche per quella che è una canzone più Death-oriented. Le influenze Death/Thrash tornano a farsi sentire in "Inborn Evil", per quello che è un tributo agli anni 80. Buona anche "The Ancient Gate", la Death-oriented Sacrifical Rites e l'antireligiosa "Father Of Creation" contraddistinta da molti riff ed episodi solistici.

Darkside: "Il primo disco dei Necrophobic su cui ho suonato. Tanti bei ricordi e un sacco di concerti memorabili per promuoverlo!"
Uscito nel 1997 per la Black Mark Production, è qui che Tobias Sidegård oltre a bassista si scopre anche un ottimo cantante. Come detto entra nella band Sebastian Ramstedt, invece David Parland non ne farà più parte sino ai primi anni del 2000. Questo album comprendeva un'apparizione come ospite anche di Jon Nodtveidt dei Dissection nella canzone "Nailing The Holy One".
L'oscurità pervade tutto il disco che è sicuramente più assimilabile al Black Metal che non al Death degli esordi. Intensi e glaciali, troviamo pezzi da 90 quali "Black Moon Rising", "Spawn Of Evil", la titletrack e le più cadenzate "The Call" e "Bloodthirst". Ci sono anche pezzi strumentali/atmosferici quali "Venaesection" e "Descension". "Nailing The Holy One" invece presenta un riffing Death. Il songwriting comunque è ottimamente diversificato.


The Third Antichrist: "Un mix di idee diverse messe insieme per un risultato finale un po’ frammentario. E’ il lavoro che preferisco meno della nostra discografia"
Il disco esce nel 1999 e "The Third Of The Arrivals" viene anticipata da un intro synth "Rise Of The Infernal", prima di esplodere con ritmiche velocissime e da sinistri "six, six, six" per ritmiche serrate e un ottimo riffing. Non si possono non citare l' infernale e Groove "Eye Of The Storm", "The Unhallowed" e il suo velocissimo assolo (un po' come in in "Frozen Empire"), le più tranquille "Isaz" e "He Who Rideth In Rage", l'indiavolata "Demonic" o l'oscura requiem finale "One Last Step Into The Great Mist". 


Bloodhymns: "Il nostro album Thrash Metal. Avevamo cominciato a scriverlo con David Parland, ma se ne andò e questa cosa permise a Johan di entrare nel gruppo"
In questo disco uscito nel 2002 le composizioni sono variegate, perfettamente bilanciate tra violenza, tecnica e melodia nera. Già l’opener "Taste Of Black" fa capire che la band fa sul serio, grazie a ritmiche schiacciasassi Dissection-oriented. Ma le ritmiche infernali ed estreme proseguono su "Dreams Shall Flesh" e "Act Of Rebellion". Il marchio della band è impresso in "Mourningsoul", per il resto l'album non fa gridare al miracolo ma risulta compatto, variegato e senza cadute di tono con il continuo alternarsi tra parti Black e Death.

Hrimthursum: "Il nostro capolavoro sinfonico. E’ venuto alla grande, ma ricordo che all’ultimo giorno di studio ebbi qualche dubbio sulla produzione bombastica"
Generalmente, in questo disco uscito nel 2006, c’è più spazio per i midtempo e per porzioni strumentali piuttosto lunghe, seppur non manchino rasoiate estreme. Violenza e melodia pervadono "Eternal Winter" e la titletrack. Tra gli episodi migliori vanno citati anche la sulfurea "Age Of Chaos" e "Sitra Ahra" contraddistinta da ottimi arrangiamenti e momenti acustici di rara bellezza. Presenti anche sferzate Death/Black come nella bellissima "Blinded by Light, Enlightned By Darkness" e "I Strike with Wrath", ritmiche alla Dissection come in "Bloodshed Eyes" e Thrash in "Serpents -Beneath The Forest Of The Dead".

Death To All: "Un pugno in faccia. Suona così diretto per ciò che all’epoca pensavo di "Hrimthursum"
Nel 2009 esce "Death To All" e l'epica "For Those Who Stayed Satanic" con cori puliti, fa subito capire che la band ha anche un suo trademark personale.
Troviamo violenza, melodia, voci pulite, ritmiche Death e Black. Ottime "Celebration Of The Goat" (bellissimo il ritornello) e i riff di "La Satanisma Muerte" e i suoi incredibili cori. La title-track unisce arpeggi semi-acustici a un feeling abbastanza sinfonico. Forse la più melodica è "Revelation 666, ottime "The Tower", la lenta "Wings Of Death" e la titletrack "Death To All" aperta da un arpeggio che definire sinistro sarebbe riduttivo prima di esplodere in una furia assolutamente cieca.

Womb Of Lilithu"Stesso discorso di "The Third...", un lavoro di transizione. Un ottimo album a cui però manca il tipico feeling dei Necrophobic"
Il disco uscito nel 2013 è lungo circa 70 minuti, non poco per un full Black Metal. Si inizia con la titletrack che in realtà è una semplice intro orchestrale di un paio di minuti. Seguono l'oscure e mistiche "Splendour Nigri Solis" ed "Astaroth" con atmosfere gotiche ed arcane. "Furfur" e "The Necromancer" sono canzoni con molte influenze e che possono piacere anche a fans del Gothic/Black tipo Moonspell. Anche "Marchosias" e la old school "Asmodee" vanno assolutamente citate.
David Parland aveva già lasciato la band, invece come vedremo poco sotto questo sarà l'ultimo disco per il vocalist Tobias Sidegard.




IL SUICIDIO DI DAVID "BLACKMOON" PARLAND (2013)
Il chitarrista David Parland era un misantropo che nutriva disprezzo per la religione organizzata e la "correttezza politica", così come per la "mentalità da schiavo" e tutti quei concetti che si oppongono all'individualismo. Era d'accordo sotto molti aspetti con il pensiero satanista, ma non si considerava religioso.
Parland fu un membro fondatore dei Necrophobic ma uscì dagli stessi nel 1995 per concentrarsi sui Dark Funeral, di cui fu anche uno dei membri fondatori (1993). Prima di lasciare i Necrophobic aveva, tuttavia, scritto la maggior parte anche dell'album "Darkside" (per quanto non suonò).
Parland gestì anche l' etichetta discografica indipendente Hellspawn Records dal 1994 al 2002 a Stoccolma. 
Dopo aver lasciato anche i Dark Funeral nel 1996, Parland fondò le band War e Infernal. Pur avendo mantenuto un basso profilo e non essendo attivamente coinvolto in nessuna band da quando la seconda formazione degli Infernal si sciolse nel 2003, Parland annunciò nel gennaio 2009 che stava lavorando a nuovo materiale con il batterista Tomas Asklund (ex Dark Funeral, Gorgoroth e Dissection).  In un'intervista dell'ottobre 2012, Parland spiegò i motivi per cui gli Infernal si sciolsero (problemi finanziari), disse inoltre che venne ricoverato per disintossicarsi dall'uso di droghe. Secondo l'intervista, Parland aveva avuto un infortunio al collo in un incidente d'auto diversi anni prima e facendo ricorso all'uso di antidolorifici, ne divenne dipendente. 

David Parland "Blackmoon" (intervista del 2012): "Sono stato arrestato dalla polizia numerose volte, rimanendo in custodia per circa una settimana. Sono stato anche ricoverato contro la mia volontà in un reparto "psichiatrico" per "scopi di disintossicazione" (per dipendenza da antidolorifici e droghe). Questo era legalmente sbagliato poiché non sono un fottuto drogato o giù di lì e non lo sarò mai. Sono stato anche processato per aver picchiato un assistente sociale, e ho ricevuto la mia punizione per questo alcuni mesi fa, prigione o libertà vigilata per un anno. Ho scelto quest'ultima. Inoltre, non troppo tempo fa, mi sentivo così fottutamente stufo di tutto che ho quasi ucciso me stesso. Ci sono stati troppi brutti incidenti in poco tempo, quindi in un momento in cui mi sentivo davvero infelice ho ingoiato un barattolo di pillole molto tossiche. Si trattava di una dose mortale ma ok, sono uscito all'ultimo minuto e ho chiamato un'ambulanza. Tutto è diventato nero da allora, fondamentalmente.
Il giorno successivo, mi sono svegliato in ospedale, dovendo bere grandi quantità di carbone attivo. Avevo sensori elettrici su tutto il corpo, oltre ad una fottuta cannuccia in bocca e in gola che mi limitava le vie respiratorie, quasi soffocandomi a morte. Era qualcosa che andava molto oltre qualsiasi orrore o terrore che avessi mai provato prima. Ero ancora fortemente sedato, quindi non potevo nemmeno parlare. Immagina di essere soffocato e di non essere in grado di comunicare allo stesso tempo. Questo è esattamente quello che è successo ed è stato così orribile che avrei scelto la morte invece di questo. Dopo mezz'ora o giù di lì ho finalmente biascicato "tira fuori questa merda, tira fuori questa merda", dal momento che non riuscivo affatto a respirare, ma mi hanno semplicemente respinto questa cosa in gola, e mi sono sentito letteralmente come essere violentato e aggredito, questo dal personale dell'ospedale. Alla fine ho tirato fuori quella cosa e ho potuto ricominciare a respirare e ho urlato a quella squadra dell'ospedale: "Cazzo, non hai capito che stavo soffocando a morte?" Fottuti idioti! Sarei potuto morire"

Parland stava progettando di cercare un batterista per l'album "The Infernal Retribution" che sarebbe dovuto essere pubblicato alla fine del 2013. Gli Infernal non registrarono mai il tanto atteso album completo perchè il 19 marzo 2013, all'età di 42 anni, David Parland morì suicida. In reazione alla notizia della morte di Parland, l'ex compagno dei Dark Funeral, Lord Ahriman disse che i due sebbene non fossero stati sempre in buoni rapporti si sentivano spesso. Parland stava attraversando anni davvero difficili, anche se nelle ultime settimane sembrava stesse meglio psicologicamente.

Noctir (gestore di una webzine): "La prima volta che ho parlato con lui, è stato il tipo di contatto tipico che ci si aspetterebbe, semplicemente esprimendo la mia gratitudine per la musica che aveva creato e quanto fosse stata importante per me. Dopo un po' di tempo, le nostre conversazioni andarono oltre la musica. Abbiamo discusso delle varie prove e tribolazioni dell'esistenza in questo mondo. Ognuno di noi era in momenti molto bassi e lottava solo per rimanere in vita, cercando di far fronte a quantità incredibili di negatività e solitudine, sopportando anche un grande dolore (mentale e fisico). Attraverso questa oscurità ci siamo legati e siamo diventati fratelli, trovando finalmente qualcuno con cui condividere ogni singolo pensiero, senza preoccuparsi di essere fraintesi o criticati. Anche se ci sentivamo completamente senza speranza e frustrati per ogni aspetto della vita, potevamo inveire l'un l'altro e trovare un po' di compassione e persino incoraggiamento per continuare. Molte sere ci scrivevamo praticamente brevi romanzi, avanti e indietro, per ore e ore. A causa di danni ai nervi, non riuscivo a scrivere a lungo senza soffrire in agonia, quindi ho iniziato a fare registrazioni vocali di tanto in tanto, al posto delle e-mail. Lui rispondeva facendo video con il suo telefono, parlando con me per un'ora o due a volte. Per lungo tempo, questa è stata l'interazione più umana che abbiamo avuto. Chiunque si sia trovato in una situazione simile può probabilmente capire quanto sia importante trovare qualcuno che capisca veramente e possa entrare in empatia con te. Incontrare qualcuno che vede il mondo in un modo molto simile a te e pensa e si sente allo stesso modo, oltre a sperimentare lo stesso tipo di problemi...c'era qualcosa di molto confortante in questo. Non importa quante persone ci abbiano abbandonato o maltrattato nel momento del bisogno, siamo sempre stati in grado di aiutarci a vicenda e sapere che avremmo potuto trovare una sorta di comprensione e amicizia, anche se fossimo stati su sponde opposte dell'oceano. 
Ci sono state diverse volte in cui ero pronto a rinunciare alla vita, e David era lì per me come un vero amico. Non ha esitato a fare una chiamata internazionale che gli costò $ 200 per parlare con me e assicurarsi che stavo bene da non fare nulla di pericoloso. Sebbene ognuno di noi parlasse e pensasse molto alla morte, spesso cercavamo di dare parole di incoraggiamento all'altro. C'erano anche volte in cui non avevo un posto dove stare e non avevo soldi per il cibo, e lui vendeva alcune attrezzature musicali per avere dei soldi da prestarmi, in modo che potessi avere una stanza per qualche notte o per nutrirmi. Era davvero come un fratello maggiore, che si prendeva cura di me. Ho provato a fare lo stesso e ricambiare il favore ogni volta che potevo, in seguito ricevendo e mandandogli uno degli strumenti che aveva precedentemente sacrificato per me. La verità è che non potrei mai ripagarlo per ciò che la sua amicizia ha significato per me negli ultimi cinque anni circa.
L'ultima volta che andai da lui è stato lo scorso novembre. Il tono dei nostri messaggi tipicamente cupi è cambiato drasticamente, nel momento in cui gli ho detto che stavo arrivando. Era più eccitato di quanto lo avessi mai visto. Durante le mie poche settimane lì, siamo riusciti a passare il tempo assieme ogni notte. Non c'era molto da fare, ed entrambi provavamo troppo dolore per uscire nella foresta o nei cimiteri e camminare troppo a lungo. Tuttavia, siamo riusciti a visitare vari pub e caffetterie e a passare innumerevoli ore a parlare e condividere molte cose. Aveva un grande senso dell'umorismo e quando sorrideva i suoi occhi sembravano due decenni più giovani. Ha parlato con affetto del passato, del suo più profondo coinvolgimento nella scena musicale alcuni anni prima, provando con le sue band, suonando dal vivo e così via. Allo stesso modo, la sua faccia si sarebbe illuminata quando avrebbe iniziato a parlare dei suoi piani per Infernal, di come voleva riportare la sua vita in carreggiata e concentrarsi sulla sua musica, così come l'album tributo ai Bathory che aveva dedicato così tanto tempo e fatica. Era così vivace e sembrava più sveglio che mai. Anche se spesso è stato difficile motivarlo ad alzarsi e uscire, una volta che l'ho fatto, penso che sia stato davvero un bene per lui. Una notte, ci siamo imbattuti in alcuni membri di una band locale e abbiamo finito per suonare nella loro sala prove per alcune ore, anche se non avevano idea di chi fosse David. Mentre stavamo parlando di musica, uno di loro ha menzionato i Necrophobic e feci notare che erano seduti nella stessa stanza con l'uomo che ha creato quella band. Era troppo modesto per preoccuparsi di raccontare alla gente i suoi successi. Ma una volta scoperto, gli fecero domande e lui sorrideva e condivideva altre storie. Ad un certo punto, qualcuno gli porse una chitarra e iniziò a suonare varie canzoni, dai vecchi Bathory e Slayer a Necrophobic ed Infernal. E' stata una serata davvero fantastica che si è protratta fino alle 5 del mattino.
Non molto tempo dopo, la mia depressione ha rialzato la sua brutta testa, in parte perché sapevo che non sarei stato in grado di rimanere in un luogo in cui avevo effettivamente uno scopo e un'amicizia, e avrei dovuto tornare ad un'esistenza di assoluta nullità. David era l'unico a vedere i segnali di pericolo e mi inviava messaggi costantemente, per controllarmi. Quando non è stato in grado di contattarmi per alcune ore (a causa del fatto che non avevo soldi sul telefono), si è molto preoccupato e chiamava ogni luogo che visitavamo regolarmente per vedere se ero lì. Ha anche chiamato la polizia, cercando di vedere se avevano qualche informazione, poiché sospettava il peggio. Quando finalmente ci siamo incontrati, era molto scosso e posso dire quanto fosse stressato, per non essere stato in grado di contattarmi dopo un mio messaggio estremamente negativo. 
La settimana successiva, il dolore e la disperazione sono diventati troppo per me ed ho tentato comunque di porre fine alla mia vita. David era l'unica persona che era lì per me e l'unico a cui importava. Sapeva esattamente cosa stavo provando e capiva tutto, eppure non voleva ancora vedere il suo amico morire. Anche negli ultimi mesi, dato che continuavamo a essere colpiti da una cosa terribile dopo l'altra, siamo rimasti in contatto e abbiamo cercato di esserci di supporto in ogni modo possibile. Ho tentato di contattare vari suoi conoscenti ed ex compagni di band per far loro sapere che era in cattive condizioni ed esortandoli ad aiutarlo. La maggior parte di quei messaggi sono stati ignorati, mentre alcune delle risposte che ho ricevuto non sono state altro che apatiche. Non posso fare a meno di provare amarezza nei confronti di coloro che lo conoscevano più a lungo ed erano effettivamente vicini, ma non hanno fatto nulla. Non era certo il tipo di amicizia a metà che si meritava. David capiva cosa fosse la vera amicizia. Lui non voltava le spalle a chi ne ha bisogno, come fa la maggior parte delle persone. Voglio estendere la mia più sincera gratitudine a quelle poche persone che gli hanno veramente offerto amicizia e sostegno nei suoi ultimi giorni.
David potrebbe essere stato misantropo verso le masse, in generale, ma era pienamente in grado di prendersi cura delle persone su base individuale. Stava perdonando persino coloro che gli causavano un enorme dolore e, forse, non meritavano il suo perdono. Molti lo piangeranno solo come qualcuno che ammirano o perché non è più in giro a registrare musica. Diceva spesso che non sarebbe vissuto fino a tarda età, ma che voleva almeno qualche anno buono; registrare e pubblicare un altro album con gli Infernal, trovare l'amore e sistemarsi per un po'. Sebbene i suoi ultimi giorni fossero incredibilmente difficili, sembrava che alcune di queste cose cominciassero a sistemarsi. Si meritava una possibilità di una vita pacifica. Ora l'ha persa. E ho perso più di un amico. Ho perso un fratello. Il mondo è un posto più freddo e più oscuro senza di lui. Ci mancherà per sempre. Onoriamo la sua memoria, sempre"


L'ARRESTO DI TOBIAS SIDEGARD E IL LICENZIAMENTO DALLA BAND
Nel 2013 poco prima del Summer Breeze arruolarono Kristoffer Olivius dei Naglfar per sostituire il cantante bassista Sidegard arrestato per non meglio precisati motivi. In seguito si venne a sapere che i motivi erano da ricercare in violenza domestica nei confronti della moglie.
Venne diramato il seguente comunicato:

"Tobias non è più un membro dei Necrophobic. Il verdetto successivo alla sua accusa ci ha purtroppo lasciati, noi, la band, senza nessun’altra scelta. Come già detto in precedenza, i Necrophobic non accettano nè tollerano la violenza domestica in nessun caso. Adesso ci metteremo alla ricerca di un sostituto"


LA CARRIERA DELLA BAND PROSEGUE
Mark Of The Necrogram: "Niente stronzate. Solo puro Blackened Death Metal svedese!"
In questo disco uscito nel 2018, Fredrik Folkare degli Unleashed è il songwriter principale, torna il frontman originale Anders Strokirk. Le influenze rimangono Black/Death con alcune di Heavy anni 80 (ed anche classico a livello di assoli). 10 brani che come tradizione della band vuole miscelano brutalità e melodia in parti pressoché uguali. Bella l'infernale titletrack, il midtempo "Requiem For A Dying Sun", "Tsar Bomba" (con assoli Heavy Metal), "Sacrosant" e "Pesta" contraddistinta da ottime variazioni ritmiche. "Crown Of Horns" punta sulla velocità e ha un riff portante tra i più belli dell’album, molto bella l'epica ed oscura "From The Great Above To The Great Below". A conti fatti, è difficile trovare punti deboli ad un album del genere.

"Dawn Of The Damned" esce nel 2020 ed è forse l'album di più difficile ascolto della discografia della band, a causa di una certa complessità di fondo nell'assimilare le canzoni. Un taglio quasi Prog si evince già dai singoli "Mirror Black" e dalla più estrema "The Infernal Depths Of Eternity" ma si riflette grossomodo sull’intera tracklist. "Darkness Be My Guide" sembra un tributo ai Dissection e a Nodtveidt, "Tartarian Winds" ha influenze Viking/Folk, "The Shadows", "As The Fire Burns" e "The Return Of A Long Lost Soul" sono maggiormente Heavy Metal.
La conclusiva "Devil’s Spawn Attack" è quella più radicata al Metal Estremo anni 80 (a causa della presenza di Schmier dei Destruction).