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sabato 20 febbraio 2021

La Storia Dei Bambini Di Satana: Rituali, Accuse e La Morte Di Dimitri


"Il Satanismo è il vero regime dell'universo, per quanto ci si illuda in altre forme o fedi, alla fine l'anarchia vince perchè è l'unica realtà, l'universo è un insieme di particelle che si muovono in modo caotico con eventi dettati dalle circostanze, dalle azioni che si susseguono"

Molto spesso si tende ad associare il Metal al Satanismo, sbagliando. Anche se molti temi delle band Black Metal degli anni 90 sfociavano in quello (Satanismo misto a Paganesimo). Alcuni membri dell'Helvete si macchiarono di misfatti quali incendi di chiese (un Satanismo giovanile evoluto poi in ideali Pagani), altri quali Jon Nodtveidt dei Dissection facevano addirittura parte di una setta (l'ex Misanthropic Luciferian Order). Lo stesso ex leader suicida dei Dissection era vicino alla Chiesa di Satana (stesso discorso per Lord Ahriman ed Emperor Magus Caligula dei Dark Funeral, più Dave Vincent dei Morbid Angel). Non possiamo poi scordarci di Anton LaVey stesso che era un mezzo musicista (stesso discorso per Charles Manson), diciamo. Più altre band mistiche: dai Coven ai Black Sabbath, passando per Jacula e Black Widows. Senza scordarci dei semigoliardici Venom.
Più avanti nel tempo, in Italia avemmo, oltre alle arti oscure dei Death SS e ai loro strani rituali (abbastanza romanzati), anche le Bestie di Satana (alcuni membri facevano parte dei Ferocity, una band Brutal Death Metal). E Marco Dimitri ovviamente, morto il 13 febbraio 2021 a Bologna (a 58 anni). Chiaramente il collegamento della sua carriera mistica ed oscura c'entra poco con il Metal in sè, anche se magari ascoltava questi generi (lo si può vedere anche con una maglia dei Testament o con poster dei Venom quà e là). Tuttavia un breve rinfrescata sulla sua vita va fatta, non fosse altro perchè fu tra i fondatori dei "Bambini di Satana" (insieme a Gennaro Luongo). Dimitri nei primi anni 80 conosce Roberto Negrini (seguace del mago occultista inglese Aleister Crowley) nel gruppo inerente UFO "Fratellanza Cosmica". Nel 1982 Dimitri inizia ad organizzare riti diabolici nella provincia di Forlì, nel pesarese e a Bologna. Inizialmente i riti si svolgevano in luoghi isolati, in seguito il gruppo che si costituisce attorno a Dimitri si raduna in un tempio a celebrare le "messe nere" e le "messe rosse" in cui, secondo quanto afferma il fondatore, si ricorre a rapporti sessuali ed anche omosessuali e sado-masochistici per scatenare determinate energie. L’iniziazione avviene tracciando sulla fronte dell’iniziato, che è nudo, il numero 666 (numero che si riferisce alla "bestia" di cui si parla in Apocalisse 13,18) con il sangue del fondatore detto "la grande Bestia". Così questi riceve "il marchio della Bestia". L’iniziato firma anche un patto con il proprio sangue tramite il quale si impegna a mantenere il segreto e proclama il demonio suo dio per tutto il tempo e oltre. Gli adepti possono accedere ai rituali solo mostrando la tessera di appartenenza che viene pagata a scadenza annuale.

Dimitri: "Crowley è stato un grande, molto frainteso, non capito. Ha avuto le sue pecche, fra queste il misticismo, ma quello che ha tramandato è un'ideale degno, LaVey era un commerciante che ha tentato, goffamente, di copiare Crowley fallendo"

I Bambini di Satana offrivano una vasta gamma di servizi rituali agli adepti: dai matrimoni fra uomo e donna a quelli omosessuali, ma anche matrimoni a tre, secondo le diverse combinazioni, cioè "uomo-uomo-uomo", "donna-donna-donna", "uomo-donna-uomo" e "donna-uomo-donna". Oltre a matrimoni fra coppie di qualunque tipo e quello fra parenti di qualunque grado. Per i cattolici e gli aderenti alle altre religioni era prevista una cerimonia di annullamento del rito battesimale, che precede il battesimo satanico. Si concludeva la serie di servizi con i rituali di possessione diabolica e di dannazione di persone e oggetti. Il testo base era il "Vangelo Infernale", un’opera che per metà descrive rapporti sessuali di tutti i tipi, un’altra parte è invece un elenco di nomi di demoni ed infine l’ultima parte è una descrizione in cui vengono approfondite i rituali magici. 
I Bambini di Satana già nel 1992 ebbero problemi giudiziari a causa di un’irruzione dei Carabinieri durante un rituale in cui una sacerdotessa giaceva nuda sull’altare. Per Dimitri le conseguenze penali non furono gravi, anche se perse il suo lavoro di guardia giurata dedicandosi alla professione di mago. La pubblicità anche negativa e la sua partecipazione alle trasmissioni televisive ne incrementarono il numero degli adepti. Venne accostato (erroneamente) alla setta anche William Andraghetti (condannato nel 1987 per reati sessuali su minori e poi rilasciato nel 1993).

Dimitri: "Teologicamente Satana è un contestatore, non il Dio del male. Però non mi impressiona tanto il ragazzino che uccide l'amico quanto le istituzioni che uccidono sistematicamente. Abbiamo visto candidati al nobel per la pace morire con un'iniezione letale, addirittura persone anziane, sulla carrozzella e non vedenti venire "giustiziate. Mi fa più ribrezzo il sacrificio umano sugli altari della giustizia, in nome di Dio e dello Stato, più dell'adolescente con problemi esistenziali che ammazza un coetaneo. Ogni sacrificio umano, affettuosamente chiamato "pena di morte" viene commesso da istituzioni che si dichiarano civili e democratiche, con il mantra di "Possa Dio avere pietà della sua anima"

In seguito Dimitri verrà accusato di ogni sorta di nefandezza e cose deplorevoli, compreso lo stupro di un bambino di 2 anni durante un rito satanico, la violenze su due 14enni e una 16enne ("Simonetta") e condannato a 20 anni di carcere (per poi essere assolto e, nel 2004, addirittura risarcito con 100 mila euro a causa dei 400 giorni di ingiusta detenzione tra il '96 e il '97). Più precisamente il tutto partì nell’autunno del 1995 dalla denuncia di una ragazza, allora 16enne, che riferì di aver subìto una violenza sessuale durante una sorta di rito, dopo aver bevuto un caffè con sonnifero. La ragazza diventò la testimone dell’accusa e in base alle sue rivelazioni gli inquirenti arrivarono a ipotizzare altri episodi. Agli atti c’era anche un disegno di un bambino che secondo l’accusa era una rappresentazione simbolica di un sacrificio umano cui il bambino avrebbe assistito durante uno dei riti sessuali della setta. 
Riguardo accuse e processo, finirono sul banco degli imputati il "gran sacerdote" Dimitri, il suo braccio destro Pier Giorgio Bonora, l'adepto Gennaro Luongo (anche lui risarcito di 50.000 euro per l'ingiusta detenzione), il "maestro" Damiano Berto, e le "sacerdotesse" Cristina Bagnolini e Manuela Ferrari. 
Questo caso, collegato ai presunti orrori della setta dei "Bambini di Satana", sconvolse tutto il suolo nazionale. Prima per la gravità dei crimini contestati all'allora 33enne Marco Dimitri, poi per la assoluzione che dichiarò Dimitri e i suoi seguaci sostanzialmente estranei a violenze sessuali, profanazioni di tombe, oltraggio di cadaveri, etc (lo stesso venne messo sulle prime pagine dei giornali ed etichettato come "mostro").
Un'esistenza segnata da una vicenda che all'epoca monopolizzò a lungo l'interesse dei media nazionali e stranieri. I Bambini di Satana fondati da Dimitri spaccarono l'Italia tra colpevolisti e innocentisti, ma alla fine ebbero ragione questi ultimi. 

Dimitri: "La ragazza che mi accusano di aver violentato non l'ho mai vista. Mi hanno incastrato"

Contro la setta furono utilizzati strumenti investigativi di ogni tipo e la sua associazione fu perquisita in cerca di materiale compromettente ma non fu trovato nulla.
Tante invece le leggende metropolitane attorno ai due luoghi misteriosi dove si sarebbero svolti i rituali: la casa di Dimitri in via Riva di Reno (dove il 58enne è morto) e Villa Ghigi (è stata trovata dagli investigatori una tarantola viva chiusa in gabbia, lettere di ammiratori di Dimitri, una stella a cinque punte in un cerchio, muri neri e delle luci azzurre).
Dimitri aveva sempre ribadito che i riti sessuali coinvolgevano solo maggiorenni e persone consenzienti (ai minorenni veniva data la possibilità solo di ricevere/comprare dei gadget, tipo magliette).
Nell’estate del 1996, fecero scalpore le testimonianze di Davide Zanotti, 30enne di Arcola, provincia di La Spezia, ex adepto dei "Bambini Di Satana". Zanotti venne arrestato per avere profanato i due ossari di Monterosso e Sarzanello e per aver infranto a colpi di scure le lapidi e trafugato le ossa da una trentina di tombe di bambini nel camposanto di Portovenere la notte della vigilia di Natale del 1995. Intervistato sul settimanale Epoca (Epoca, nº 36, del 6 settembre 1996, pagg. 92-95), egli disse:

Zanotti: "Io con la religione avevo un rapporto ottimo, ho fatto le inferiori dalle suore di La Spezia e sino a 18-19 anni andavo in chiesa. È la musica che ha rovesciato tutto. Ero uno come tanti, uno che ascoltava Rock. A quello satanico sono passato nel ’92/93, gli anni del boom delle band soprattutto svedesi e norvegesi. Mayhem, Darkthrone, Deicide e tantissimi altri, anche gli italiani Mortuary Drape e Opera IX. In seguito, ho iniziato a capire e tradurre i testi delle canzoni. Aprite le tombe, distruggete le lapidi, spaccate le croci. Ero schiavo della musica"

5 gennaio 1996: "Sono partito con la sola intenzione di fare qualche foto notturna (in un cimitero), invece mi sono trovato a distruggere, con infinito piacere, croci, angeli, tombe...tutte cose tanto care ai bastardi cristiani"

21 febbraio 1996: "Mi considero iconoclasta. Provo immenso piacere a distruggere cimiteri, profanare chiese, sputare sul crocifisso"

1º maggio 1996: "Con l’anticipo di ben otto mesi ti rivelo che poco prima del fottuto Natale 1996 ucciderò un prete. Ce ne sono tanti di questi fottuti porci che ho soltanto l’imbarazzo della scelta, mi basterà scegliere il luogo e il momento adatti"

Esorcista Padre Gabriele Amorth: "Prima ascoltano quel genere di musica, poi vanno di notte a profanare i cimiteri, dopo entrano in una delle tante sette sparse tra Milano e Palermo, dopo ancora diventano degli indemoniati. A quel punto vengono dal sottoscritto a chiedere di liberarli. Ho letto i testi delle canzoni, mi sono venuti i brividi: sono una forma di droga, un’istigazione pubblica a ribellarsi a tutto e tutti e a fare del male. Quando ad ascoltarli è un ragazzo con capacità di giudizio, non fanno guasti. Ma se sotto al palco del concerto o con le cuffie dello stereo ce n’è uno fragile, allora può diventare un guaio davvero serio"

Si ricorda anche il tentato suicidio di una parrucchiera di Varese, Manuela Cau, ai tempi 20enne. Manuela aveva una corrispondenza con Zanotti ed era stata denunciata per vilipendio di cadavere. Si buttò dal balcone della sua abitazione. Detta "Morgana" era finita nei guai perché Davide descrisse i suoi raid notturni nei cimiteri, insieme con il fidanzatino Stefano Visentin, 21 anni, anche lui denunciato. Paola Zaccagna, 18enne romana, nome di setta "Belihaera" si fece spedire per posta un teschio. Trafugato, anche questo, in uno dei tanti raid per cimiteri che questi ragazzi commisero nei pressi di La Spezia. Ai tempi si contavano 150 adepti in Italia e 8000 i battezzati in lista d'attesa. 

Zanotti in epoca recente, si è pentito di ciò che ha fatto e di certe dichiarazioni rilasciate all'epoca: "Mi dispiace per quello che ho fatto. Mi sono lasciato trascinare dalla musica Black Metal, che seguo da più di 10 anni. In particolare i testi di alcuni gruppi norvegesi e svedesi, tra cui i Mayhem, i Darkthrone e i Marduk. Mi hanno condizionato a tal punto che ripetevo come un automa quello che loro raccontavano nelle canzoni. Quella musica, che ascoltavo anche 10 ore al giorno, mi prendeva a tal punto che non mi rendevo conto della gravità dei miei gesti"

venerdì 12 febbraio 2021

Come Funzionano I Diritti D'Autore Musicali e La SIAE?

Molti si chiedono, quanto dura il diritto d'autore per un brano musicale?
In base alla normativa dell’Unione Europea, un’opera diventa di pubblico dominio, e quindi liberamente utilizzabile, decorsi 70 anni dalla morte del suo autore.
Nel caso di più coautori il calcolo decorre dall’anno di morte dell’ultimo superstite.
L’opera divenuta di pubblico dominio è liberamente utilizzabile senza autorizzazione e senza dover corrispondere compensi per diritto d’autore purché si tratti dell’opera originale.
I diritti di utilizzazione economica dell'opera dunque durano tutta la vita dell'autore e sino al termine del 70esimo anno solare dopo la sua morte.
Le opere di pubblico dominio sono utilizzabili liberamente purché si tratti dell’opera originale e non di versioni elaborate (come, per esempio, i remake o canzoni modificate).
Per organizzare un concerto di musica classica (o Blues anni 30) con repertorio di pubblico dominio non si deve richiedere il permesso, ma occorre assicurarsi che non vengano eseguite opere riconosciute come elaborazioni di opere di pubblico dominio per le quali il diritto d'autore è dovuto (l’opera elaborata gode quindi di una sua tutela autonoma grazie alla SIAE ad esempio).
Ovviamente bisognerebbe far attenzione anche agli eredi che potrebbero averne acquistato i diritti.


IL CASO BEATLES
Due anni fa Paul McCartney dei Beatles raggiunse un accordo con Sony/ATV per riacquistare i diritti di 267 canzoni dei Beatles e di alcuni suoi singoli.
Il tutto era iniziato a gennaio 2017 con una causa legale intentata a New York dall'inglese: in base ad accordi preesistenti, nel 2018 McCartney sarebbe dovuto tornare a essere proprietario di diversi classici, fra cui "Love Me Do", "All You Need Is Love" e "I Want To Hold Your Hand" (tutte firmate Lennon-McCartney ma in realtà opera del secondo). La causa era stata intentata in via preventiva dopo diversi tentativi di avere la certezza del rispetto dell'accordo.
Paul McCartney riuscirà così a riportare a casa i diritti delle canzoni dei Beatles che gli furono strappati con un'offerta migliore sul tempo dall'amico Michael Jackson nel 1985.
Infatti Paul McCartney negli anni 80 ricevette una chiamata da parte di Michael Jackson con quest'ultimo che gli disse che voleva scrivere qualche canzone con lui e a Paul parve una buona idea.
La collaborazione si concretizza con la realizzazione di "The Girl Is Mine", "Say, Say,Ssay" e "The Man" e durante le registrazioni Michael chiede a Paul un consiglio su come investire i propri sempre più ingenti guadagni derivanti dalle vendite discografiche.
Paul gli rivela di aver appena acquistato l’intero catalogo delle opere di Buddy Holly e gli consiglia d’investire a sua volta in edizioni musicali.
Al che Michael gli risponde "Allora investirò comprando le tue canzoni" che Paul interpreta come una battuta.
Nel frattempo Lew Grade decide di mettere in vendita la ATV Associated Television, la società che aveva acquistato da Dick James la quota del 50% della Northern Songs Ltd (che deteneva ai tempi i diritti sulle canzoni dei Beatles).
Paul McCartney cerca di mettersi d’accordo con Yoko Ono per riappropriarsi del pieno controllo sul repertorio Lennon-McCartney, ma Yoko suggerisce di offrire la metà del prezzo richiesto (20 milioni di sterline). L’offerta non viene accettata e l’ATV Associated Television viene rilevata dall’uomo d’affari australiano Robert Holmes, che però due anni dopo, nel settembre del 1984, decide di rimetterla sul mercato.
A Paul McCartney e Yoko Ono viene offerto di esercitare il diritto di prelazione, ma entrambi ritengono esorbitante il prezzo richiesto, mentre Michael Jackson, che non aspettava altro, accetta senza fiatare ed il 10 agosto 1985 si aggiudica l’intero pacchetto per 47,5 milioni di dollari.
Nel 1991 la CBS Records, casa discografica di Michael Jackson, viene ceduta e cambia la denominazione in Sony Music Entertainment.
In seguito al successo di questa operazione, la compagnia giapponese decide di diversificare il proprio raggio d’azione estendendo i propri interessi a film, giochi multimediali ed edizioni musicali, e sottopone a Michael Jackson un’offerta di 90 milioni di dollari per il 50% dell’ATV attraverso una fusione con la Sony Music.
Michael accetta, diventando così uno dei maggiori azionisti della Sony e la nuova compagnia assume la denominazione attuale di Sony/ATV Music Publishing.
Nel 2006 la SONY riesce a prendere il controllo operativo della Sony/ATV Music Publishing ed ottiene un’opzione per l’acquisto di metà della quota di Michael Jackson fissandone il prezzo a 250 milioni di dollari.
In seguito alla morte di Michael Jackson nel 2009, circolarono indiscrezione secondo le quali Michael avrebbe lasciato un testamento in cui destinava a Paul McCartney l’intero catalogo dei Beatles, ma più tardi venne comunicato che la Sony/ATV Music Publishing avrebbe mantenuto il controllo sulle canzoni dei Beatles.
Alcuni anni dopo (nel 2013) Paul McCartney e Yoko Ono avviano le pratiche che gli consentiranno di cominciare a reclamare i diritti sulle canzoni dei Beatles nel 2018, appellandosi al Copyright Act del 1976 secondo cui la proprietà delle canzoni scritte prima del 1978 torna all’autore dopo 56 anni.
In ogni caso Paul e Yoko o i loro eredi avrebbero potuto reclamare comunque i pieni diritti di tutte le canzoni dei Beatles a partire dal 2026.


CANZONI DI CUI SONO SCADUTI I DIRITTI D'AUTORE
Ma quali sono le canzoni di cui sono scaduti i diritti?
Come detto autori morti da più di 70 anni, quali ad esempio artisti Jazz, Blues, Country:
Blind Blake (1933)
Buddy Bolden (1931)
George Gershwin (1937)
Robert Johnson (1938)

Jelly Roll Morton (1941)
Joe "King" Oliver (1938)
Charlie Poole (1931)
Jimmie Rodgers (1933)
Bessie Smith (1937)

Oltre a tutto il repertorio di brani tradizionali e di musica Classica storica.


DIRITTI SIAE: FESTE, NEGOZI, TV, RADIO
A questo punto, qualcuno potrebbe chiedersi come funzionano i diritti SIAE?
Come vengono tutelati i diritti degli autori di brani musicali e come deve pagare chi vuole usufruire di un’opera?
Va fatta una distinzione tra i diritti d’autore veri e propri, il cui ricavato spetta al compositore e all'editore (quando si deposita il brano si indica tipicamente che i diritti vanno metà l’uno e metà all’altro) e i diritti connessi che spettano al produttore discografico (la casa discografica, che si occupa principalmente di promuovere il progetto), gli interpreti e gli esecutori del brano.
Le percentuali di guadagno qui sono variabili.
La SIAE si occupa dei primi diritti, ovvero dei diritti d’autore veri e propri: nello specifico ha lo scopo di tutelare i diritti di canzoni che ogni giorno vengono eseguite da artisti in tutto il mondo, live, attraverso radio, TV, etc.
Solitamente gli editori e le case discografiche coincidono, in questo modo guadagnano sia in diritti d’autore, sia in diritti connessi.
La SIAE (Società Italiana degli Autori ed Editori) è l’intermediario tra l’autore e gli utilizzatori dell’opera. Raccoglie i compensi per diritto d’autore e li ripartisce tra i vari soggetti (autore, editore, etc.). Svolge un ruolo istituzionale, nel senso che in Italia l’attività di intermediazione le è riservata per legge in via esclusiva, tuttavia, non è obbligatorio aderire alla SIAE.
Dunque per usare un brano protetto da diritto d'autore (che sia una festa privata o pubblica: locale, pub, compleanno, matrimonio, battesimo, cresima, etc) bisogna pagare la SIAE (ovviamente solo se la festa si svolge al di fuori delle vostre mure domestiche, cioè fuori casa).
Inoltre se la musica non viene eseguita dal vivo, ma è registrata, allora sarà necessario indicarlo mentre si procede alla compilazione, e pagare, oltre al diritto d’autore, anche i diritti connessi, spettanti come detto ai produttori dei supporti fonografici e agli artisti interpreti o esecutori dei brani.
Per musica registrata ci si riferisce alla diffusione tramite CD, DVD, PC, USB etc. sia alle esecuzioni da parte di un DJ.
I diritti d'autore hanno un costo da 79 euro (compleanno) a 199 euro (matrimonio), quelli connessi vanno da 24 euro (compleanno) sino a 79 euro/119 euro di un matrimonio (costo variabile in base al numero degli invitati).
La SIAE inoltre rilascia licenze per l'utilizzo di musica come sottofondo in esercizi commerciali quali, ad esempio, supermercati, negozi d'abbigliamento, di oggettistica e sale giochi.
La diffusione del repertorio può avvenire con radio, televisori, lettori CD, etc. con funzione di semplice sottofondo accessorio, non connesso direttamente con l’attività dell’esercizio. Per la musica di sottofondo, il compenso per il diritto d’autore si corrisponde tramite un abbonamento forfettario annuale, calcolato in base alla tipologia e al numero di apparecchi utilizzati e alla superficie del locale in cui viene diffusa la musica.
SIAE colpisce ovviamente anche musica in TV e Radio (con differenze per quanto riguarda le emittenti, se nazionali o locali), compositori ed esecutori originali ricevono un compenso in base ai passaggi su queste emittenti.
Sito ufficiale: SIAE