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lunedì 26 dicembre 2016

La Storia Di Rock TV: Programmi Storici e Musicisti (2001-2016)

Rock TV fu il primo canale televisivo a pagamento, esclusivamente dedicato alla musica Rock e Metal e allo stesso tempo condotto non dai classici vj ma dagli artisti stessi.
Il canale nacque grazie ad un'idea di Gianluca Galliani, nel lontano 2001 sul canale 718 di Sky.
Il più grande amore del figlio di Adriano Galliani è stato da sempre l’Heavy Metal e in particolare i Depeche Mode.
Già a 12 anni inizia a suonare il basso, poi fonda i Settevite, con cui cavalca i palcoscenici underground.

“Dovevamo colmare un vuoto, non c’era nessun media dedicato a questo genere di musica”

Così, come detto, nel dicembre 2001, insieme con altri tre musicisti (Max Brigante, Tommy Massara degli Extrema, Mario Riso dei Movida), fondano Seven Music Entertainment (Galliani ha l’85% delle quote, gli altri il 5% ciascuno) e presentano il progetto a Sandro Parenzo di Telelombardia (“nel lavoro non si improvvisa, cercavamo un partner importante che ci mettesse a disposizione il suo know how”), con la facoltà dopo tre anni, “se il business fosse decollato”, di rilevarne l’intero capitale.
Band stranieri ed italiane, famose e non.
Videoclip, monografie, interviste, esibizioni live e curiosità del mondo Rock furono gli ingredienti che arricchirono la proposta televisiva negli anni.
Una formula vincente anche dal punto di vista organizzativo: la pubblicità è raccolta direttamente dall’emittente che sigla con diverse aziende contratti annuali di sponsorizzazione.
Come mascotte del canale viene scelta "Riff".
L'operazione costa 7 miliardi l’anno.
Il lancio del canale fu giovedì 29 novembre alle 20,00 grazie ad un concerto di presentazione al Rolling Stone con 8 gruppi Rock italiani (tra cui Linea 77, Lacuna Coil ed Afterhours) trasmesso in diretta su Telelombardia.

Ste: "Nel 2001 io e Tato suonavamo insieme nei Settevite. Rock TV era nata come TV degli artisti. 
Si dava la possibilità di presentare una trasmissione a tutti quelli che avevano una band Rock con un disco all’attivo. L’esperimento era interessante ma alcuni erano disinvolti, altri muti o usavano un italiano tutto loro. 
Noi siamo andati bene e ci è stato chiesto se volevamo un appuntamento fisso. 
Siamo partiti dalla soffitta con Morning Glory (Trasmissione del mattino). 
Anno dopo anno ci siamo conquistati la sala principale, prima con Database, poi con Classic e infine con Crazy. 
Qui abbiamo coinvolto altri amici, tra cui Teo Roncalli: ci serviva un pazzo vero per la riuscita della trasmissione. 
Lo abbiamo arruolato e siamo diventati un trio. I due coglioni c’erano già, mancava qualcosa..."
Tato: "La nostra è una trasmissione di squilibrati e noi siamo squilibrati di natura…Quindi non facciamo altro che fare noi stessi. I personaggi arrivano si da qualche personaggio incontrato e poi un po’ caricaturato e anche musicisti…perché no!
E comunque una trasmissione surreale nella quale è permesso tutto a parti sacrifici umani e animali…tipo vogliamo viaggiare e andare in Russia? Bene tutti del Team crediamo di essere in Russia e li facciamo succedere di tutto…

Ste: "Prendiamo spunto e coinvolgiamo gente che incontriamo nella vita di tutti i giorni. Più strani sono meglio è. Abbiamo una passione per disadattati ed eccentrici. Siamo un pò cosi anche noi.
Quando facciamo puntate su band Rock osserviamo le star del Rock e cerchiamo di caratterizzarle.

Negli anni si alternano alla conduzione dei vari programmi Pino Scotto, DJ Ringo, Ste & Tato, Ketty & Alteria, Mario Riso, Marta, etc
Per l'organizzazione dei vari palinsesti nascono nuovi "format" e ne periscono altri.
Punto cardine del canale ovviamente l'interazione con gli spettatori: si passa dalla mail, chat e forum agli SMS, poi arrivano i social (Facebook) ed infine WhatsApp.
Nel 2006 venne chiuso "Extreme Metal" unico programma italiano dove si dava spazio al Metal Estremo italiano.
Il format era condotto da Aleister, chitarrista/cantante dei Faust e chitarrista degli Ancient, poi mandato via da Rock TV dopo che in una puntata Fabio Bava dei Demonian aveva ammesso di essere satanista.
In particolare arrivò un SMS di un telespettatore che diceva "Vi vorrei chiedere se per voi le varie croci rovesciate e pentacoli abbiano dei significati o lo fate solo per scena?"

La risposta fu "Non è assolutamente scena e soprattutto i credi delle persone non vanno criticati a seconda di cosa si ha. Non è assolutamente scena! Ci credo anche perché il disco è completamente pieno di questi simboli. 
E se vogliamo parlare di Satanismo sono qui: non ho assolutamente problemi a nascondere queste ideologie!"

A neanche 24 ore dall’accaduto Aleister venne anche privato della conduzione di un altro programma che conduceva ogni venerdì mattina, Morning Glory.
In 13 puntate Aleister aveva dato voce a 14 band underground italiane, indipendentemente dalle loro ideologie, facendole apparire in televisione per parlare di generi musicali da sempre Underground.

Aleister si congedò così: "Sono molto dispiaciuto per quanto successo perchè ancora una volta il Metal estremo è stato eliminato da un canale televisivo! Mi è stato imposto anche di non condurre più Morning Glory che nulla ha a che vedere con Extreme Metal. Sono inoltre rammaricato di come la collaborazione tra me e Rock TV si sia dissolta così (43 minuti dopo la fine dell’ultima puntata ricevevo la notizia della chiusura del programma), per un fatto a cui si sarebbe potuto rimediare in maniera molto meno drastica, a mio avviso, e con più rispetto nei miei e nei confronti di quelle molte band che sarebbero dovute ancora venire; rispetto che credevo di aver meritato dopo una stagione di Extreme Metal andata benissimo e due anni di conduzione di Morning Glory, più interviste che ho fatto a gruppi stranieri di passaggio a Milano per i loro tour, tutto a titolo gratuito ed a mie personali spese. 
Sono sempre stato coinvolto nel mondo di Rock TV con passione ed entusiasmo e con la massima disponibilità. Ho sempre cercato di filtrare al massimo gli ospiti, selezionandoli in modo che nessuno potesse rimanere offeso, ne a casa fra i telespettatori, ne in redazione. 
Purtroppo non posso essere responsabile ne avere il controllo sulle azioni spontanee della gente in diretta. 
Costui era già stato ospite dell’emittente e si era comportato con la massima correttezza. 
Io comunque rispetto in principio le ideologie di tutti, dal primo all’ultimo senza eccezioni e senza essere prevenuto o ostile. 
Ripeto: purtroppo é successo questo fatto per il quale mi è stata attribuita la piena responsabilità, fatto fra l’altro che io non ritengo talmente grave da chiudere un intero programma sempre andato bene e rimuovere la mia presenza da tutti gli altri programmi del canale. 
Comunque è stata presa questa decisione e colgo quindi l’occasione (dato che non mi è stata data a Rock TV) di salutare e ringraziare tantissimo le numerosissime persone che negli anni hanno seguito e partecipato ai miei programmi su Rock TV e soprattutto lancio un rispettoso saluto alle band che hanno visto svanire la possibilità di promuovere la loro arte"

I Demonian firmarono anche sulle pareti della sede di Rock TV la scritta "Satan Rules! Demonian".
Parlando di altri abbandoni (per motivi diversi), negli anni anche DJ Ringo abbandonerà Rock TV, idem Ketty, seguita qualche anno dopo (ad inizio 2016) anche da Alteria (quest'ultime storiche conduttrici di Database).
Negli anni lo share del canale si attesta sullo 0,01% (per rendere l'idea Raiuno e quelli Mediaset vanno mediamente sul 20%, La7 sul 3%, Sky Calcio sullo 0,5%, Sky Storia sullo 0,10%, etc).
La rivoluzione "tecnologica" è datata 3 ottobre 2016 quando il canale fu reso disponibile gratuitamente sul sito ufficiale, tramite streaming.
A metà dicembre dello stesso anno viene annunciato che dal 31 dicembre 2016, il canale abbandonerà definitivamente la piattaforma Sky e sarà visibile solo su Youtube e Facebook.


PROGRAMMI STORICI  ED ODIERNI
-Metal Zone, Hard Rock Zone, Punk Zone, Indie Zone, Discovery Zone (trasmetteva 1 ora di videoclip musicali di un genere in particolare)
-Rock Web (1 ora in cui venivano trasmessi i video più richiesti su www.rockweb.it , il programma era condotto da Marta ed andava in onda dalle 20 alle 21 dal lunedi al venerdi. Era possibile interagire tramite una chat e il forum del canale)
-History Zone (video Rock storici scelti da Tribe)
-Bootleg (video esclusivamente live, programma che andava in scena la notte)
-Rock News (condotto da Alteria, presentava le novità riguardo il mondo del Rock)
-Let's Rock (trasmetteva videoclip a rotazione)
-Doctor Ringo (condotto da DJ Ringo con pillole di storia su ogni band trasmessa)
-Morning Glory (format condotto da Mario Riso, che riceveva messaggi dagli spettatori mentre venivano trasmessi dei video musicali)
-Extreme Metal (condotto da Faust degli Ancient, dove si dava spazio a band estreme italiane: Black, Death, Brutal e Thrash)
-Salaprove (trasmetteva le performance di gruppi emergenti ospiti a Rock TV)
-My Rock TV (dove gli spettatori richiedevano dei video in particolare tramite telefonate)
-On The Road (interviste e approfondimenti con artisti in tour)
-Monography Zone (dove venivano trasmesse intere videografie di un dato artista)
-Classic (era condotto da Ste e Tato, video di band classiche che hanno fatto la storia del Rock)
-Crazy (condotto da Ste e Tato e Teo Roncalli, programma che univa comicità a musica Rock. Una serie di personaggi e parodie che cambiavano di puntata in puntata)
-Heavy Rotation (videoclip misti del passato e presente)
-Italians Do It Better (videoclip di artisti esclusivamente italiani)
-Hits (video del passato ed hits del momento)
-Star (dedicato alle band più grandi di tutti i tempi: videografie, interviste, documentari
-Database (condotto da Pino Scotto, Alteria, Ketty ed altri artisti. Presenti di tanto in tanto ospiti tra i quali DJ Ringo, Ste & Tato più altri musicisti estranei alla TV. Chi conduce il programma riceve e legge messaggi dagli spettatori e manda videoclip in diretta)

domenica 25 dicembre 2016

La Storia Degli Strana Officina e L'incidente Mortale Dei Fratelli Cappanera

Siamo in Toscana, precisamente a Livorno, 1977.
Fabio e Roberto Cappanera formano la Strana Officina, una delle prime band Heavy Metal italiane.
Con Johnny Salani alla voce ed Enzo Mascolo al basso, il gruppo ottiene un buon successo: il primo live è datato 1979 (Fortezza Nuova a Livorno).
Il nome della band deriva da una idea dei due fratelli Cappanera che utilizzavano uno spazio adibito a sala prove nell'officina metalmeccanica del padre.
L'officina era situata in una zona abitata e, dopo svariate lamentele per il troppo rumore, durante un controllo da parte dei Carabinieri, uno di loro esclamò: "Certo che questa officina è davvero strana!".
L'officina in realtà era un ritrovo di scalmanati con i capelli lunghi.

Bud Ancillotti: "La passione per la musica Rock faceva sì che dopo le 8 ore di duro lavoro, Fabio alla chitarra e voce, Roberto alla batteria ed Enzo Mascolo (anche lui operaio della ditta) al basso, rimanevano in officina a suonare fino a tarda notte. 
L’officina purtroppo era situata in mezzo a case e palazzi. 
Naturalmente questa cosa all’inizio destò curiosità tra la gente del quartiere, ma poi scontato ci furono le prime lamentele. 
Una sera, dopo una segnalazione, arrivarono sul posto i carabinieri che fecero irruzione nell’officina credendo di trovarsi davanti a chissà che cosa, invece, sbalorditi, si trovarono di fronte questi tre ragazzini incazzati e sudati marci che pestavano duro sugli strumenti con una foga e una potenza da rimanere a bocca aperta. 
E fu proprio in quel momento che i carabinieri esclamarono la fatidica frase che verrà poi ripresa simpaticamente per il nome del gruppo: "Certo che questa officina è davvero strana!"

Nei testi di Salani c'è la vita vissuta e di strada: dagli amori clandestini di "Profumo di Puttana" a crociate contro l’eroina come in "Sole, mare, cuore" passando per altri pezzi da 90 quali "Vai Vai", "Autostrada dei Sogni", "Non c’è Più Mondo".
L'autobiografica "Non Sei Normale" finisce nella compilation di HM italiana: Eruption
Salani lascia nel 1982 e viene sostituito da Daniele "Bud" Ancilotti.
Marcello Masi alle tastiere.
L'anno successivo parteciparono anche al primo festival Heavy Metal italiano: quello di Certaldo.
Era il 21 maggio 1983, festival organizzato da Enrico Dell'Omo (presero parte a quel festival, oltre agli Strana Officina, anche Vanexa, Shining Blade, Death SS, Raff, Revenge, Rollerball.

Bud Ancillotti: "Il teatro tenda di Certaldo ribolliva, era una bolgia infernale di metallari giunti da tutte le parti d’Italia, che fin dalle prime ore del mattino presero “d’assalto” il paese, sembrava di essere al Reading Festival (vicino Londra) di quattro anni prima, seppur fatte tutte le dovute proporzioni.
Ricordo che c’era nell’aria un’eccitazione pazzesca, sia tra noi gruppi che tra i ragazzi che accorsero numerosissimi alla “chiamata”. 
Non fu affatto facile coordinare tutte le band, con i soliti problemi tecnici da affrontare, i cambi di palco, i soundcheck etc
Ci fu anche un mitico scontro tra metallari e alcuni ragazzi di Certaldo, paese che ha sempre avuto una forte tradizione Punk. Insomma tutti questi ingredienti esplosivi fecero si che questa giornata si trasformasse in un evento davvero memorabile"
Nel 1984 esce l'EP Strana Officina, contenente quattro canzoni (tra le quali le storiche "Viaggio in Inghilterra" e "Piccolo Uccello Bianco").
Nel 1986 esce l'EP The Ritual con altre quattro canzoni (per la prima volta cantate in inglese).
All'interno della compilation Metal Maniac la Strana Officina appare con la canzone Metal Brigade contenuta proprio in questo EP.
Pezzi molto priestiani e maideniani, se così si può dire.
Nel 1988 esce il 33 giri Rock 'N' Roll Prisoners, disco che ottiene un ottimo successo e soprattutto permette alla band di suonare in giro per l'Italia e all'estero.
"War Games", "Black Moon", "Don't Cry", "King Troll", "Burnin' Wings" diventano delle vere e proprie hit, almeno negli ambienti Heavy Metal (si tratta di loro vecchie canzoni ma cantate in inglese).

Bud Ancillotti: "L’organizzazione dell'Open Air 1988 fu perfetta, inimmaginabile anche per le grosse band internazionali in tournee nel nostro paese. 
Tra i vari gruppi e gli addetti ai lavori si instaurò subito un bel feeling che proseguì per tutti e due giorni della manifestazione. 
Anche il backstage era un paradiso degno di Castle Donington, tutti i gruppi avevano a disposizione un camerino dotato di ogni comfort, fusti di birra alla spina, superalcolici e cibarie di ogni genere, mancava solo che ci avessero fatto trovare delle groupie..."

Nel 1991 esce il side project Hard Rock dei fratelli Cappanera, Non C'è Più Mondo.
Possiamo ricordare la dolce ballad malinconica "Impossibile Capirti", "Non C'è Più Mondo" o la glorificazione della vita on the road "La Nostra Banda Vi Prenderà" (abbastanza profetica nei versi "perchè la vita è breve"), la cruda "Barbone" e la californiana "Aurelia Freeway".


L'INCIDENTE STRADALE
Poi accade una tragedia: è il 23 luglio 1993, un venerdì sera, quando la macchina di Fabio e Roberto Cappanera parte da Livorno verso Firenze e, all’altezza di Ginestra Fiorentina (sulla Fi-Pi-Li), perde il controllo per colpa di una borsa caduta dalla moto che precede la vettura.
Fabio e Roberto perdono tragicamente la vita, mentre le due mogli e il figlio presente si salvano. Quella data resterà scolpita nella memoria di tutti ma il progetto Strana Officina va avanti, con l’ingresso in line up di Rolando Cappanera (figlio di Roberto) alla batteria e Dario Cappanera (nipote di Fabio e Roberto) alla chitarra.
“La Terrazza" ospitò il festival “Luna Nera” nel 1994, a un anno dalla scomparsa dei due fratelli, con band provenienti da tutta Italia, e vennero migliaia di persone.
Da tutta Italia arriveranno ricordi, pensieri, parole.


LA NUOVA BAND
Nel 1995 esce la compilation Una Vita Per Il Rock con brani sia in italiano che cantati in inglese.
Si tratta di una raccolta comprendente le canzoni pubblicate nei primi 2 EP e nel 33 giri.
Il remake di "Non Sei Normale" secondo leggende è stato registrato in uno studio mobile nei locali di un ex manicomio però "Man Of Metal" (questo era il titolo in inglese) per vari motivi non è mai venuto alla luce.
Dopo svariate altre compilation e ristampe, esce nel 2010 Rising To The Call, il primo disco di inediti di Daniele "Bud" Ancillotti (voce) ed Enzo Mascolo (basso) al fianco di Dario "K" Cappanera (chitarra) e Rolando Cappanera (batteria).
L'album contiene 10 tracce, di cui 8 scritte appositamente dalla band e 2, cantate in italiano e poste in chiusura del CD, tratte dal vecchio repertorio della band.

giovedì 15 dicembre 2016

La Storia Di Randy Rhoads e L'incidente Aereo

Nato il 6 dicembre 1956, Randy Rhoads è ricordato soprattutto per esser stato il chitarrista di Ozzy Osbourne, senza scordarci della sua band madre: i Quiet Riot.
Quest'ultimi sono formati dallo stesso e dal bassista Kelly Garni.
Siamo nel 1976.
Rhoads e Garni incontrano Kevin DuBrow, secondo la leggenda grazie ad un'audizione nella cucina di mamma Delores.
Secondo altri invece fu una telefonata di DuBrow a Randy, che arriva a casa sua con chitarra e amplificatore "distruggendo" le pareti.
In breve la band diventa importante e viene contattata dalla CBS/Sony per un contratto discografico, che si concretizza in due album (Quiet Riot 1, 1978 e Quiet Riot 2, 1979).
Quiet Riot 2 riscuote grande attenzione da parte del pubblico giapponese.
Dopo il tour in quel paese, Randy viene contattato da Karl Sandoval: nasce la chitarra custom a forma di Flyin' V, nera a pois bianchi.
Lo strumento costa al giovane chitarrista 738 dollari e gli viene consegnato il 22 settembre '79, proprio per la serata d'onore dei Quiet Riot al Whiskey a GoGo, storico locale di Los Angeles.

Rudy Sarzo: "Conoscevo Randy da prima di entrare nella band di Ozzy e posso confermarti che nessuno che lo sentisse suonare potesse rimanere indifferente alla sua musica. Non stiamo parlando degli anni sessanta o settanta, dove quasi tutto doveva essere scoperto e i grandi nomi della chitarra erano in primis dei pionieri e degli sperimentatori. 
Qui parliamo dei primi anni ottanta, quando ormai tutto dal punto di vista dello strumento era stato già detto. 
Non sto togliendo nulla a gente come Hendrix, Page o Blackmore, dico solo che stupire la gente nell’81 con stile era molto più difficile che nel ’67"


CON OZZY OSBOURNE
Nel 1979, Randy è invitato a un'audizione per Ozzy Osbourne, che in quel periodo aveva lasciato i Black Sabbath.
La storia racconta che Ozzy aveva ascoltato molti chitarristi della scena californiana e, soltanto quando si accingeva ormai a lasciare la città per ritornare in Inghilterra, ha l'incontro con Randy Rhoads.
Oltre a Randy, Ozzy recluterà anche il bassista dei Quiet Riot Rudy Sarzo per registrare Blizzard Of Ozz e poi il successivo Diary Of A Mad Man, con i relativi tour.

Rudy Sarzo: "Ho passato tanto tempo insieme a Ozzy e credo di aver suonato in una della band migliori di tutti i tempi che, nessuno si offenda, ai tempi se la giocava alla pari non solo con i Black Sabbath, ma con gran parte dei gruppi Heavy dell’epoca. 
Ozzy veniva controllato a vista, ognuno di noi, almeno una volta ha pensato che avrebbe potuto ammazzarsi se lasciato da solo. Infatti decise di provarci ricominciando a bere come nessuno che abbia mai conosciuto, ma ai tempi lo ritenemmo legato al momento e lo sottovalutammo"

La registrazione del primo album solista di Ozzy è molto travagliata.
La prima versione viene registrata da Randy alla chitarra, Dana Strum al basso e Frankie Bannalli alla batteria.
Ozzy torna in Inghilterra, ma la casa discografica impone un solo membro non inglese: Ozzy mantiene soltanto Randy Rhoads.
Il  disco di Ozzy, trainato dalle hit Mr.Crowley e Crazy Train, va a gonfie vele.
Rhoads torna in California nel 1980 dove fa qualche altra data con i Quiet Riot.
Lo stesso è ormai veramente famoso e viene contattato dalla Jackson/ Charvel per chiudere un contratto per la prima Jackson modello Randy Rhoads, totalmente bianca.
Intanto sempre ad inizio anni 80, il matrimonio tra Sharon ed Ozzy stava per naufragare, come si è saputo in anni recenti Sharon lo stava tradendo proprio con Randy Rhoads.

Sharon nel 2003: "Quando eravamo agli inizi della storia d’amore tra me e Ozzy, devo essere onesta non eravamo solo in due. Randy è stato una parte vitale della storia. 
Quando Ozzy e io litigavamo tra di noi parlavamo con Randy, e anche quando stavamo bene insieme c’era comunque sempre lui.
On the road finivamo spesso nel tour bus insieme a guardare la TV e dormicchiando senza malizia. Senza sesso. C’è stata una volta in cui sono stata con Randy. 
Ozzy lo sa ma non ha mai voluto parlarne. 
Questo è il suo modo di superare la cosa. 
Ozzy sa che quel unica volta è stato per amore non per lussuria. 
E lui voleva bene a Randy quanto io. E continua a piangere quando si parla di Randy. Come me"

Nel mese di febbraio dell'81 la band è radunata di nuovo per registrare il secondo album, intitolato Diary Of A Madman, e poi ripartire subito per gli Stati Uniti in un nuovo tour.
Il disco è realizzato in modo veloce e frenetico.
In tutto l'album non si fa che parlare di morte e di aeroplani rossi.
Con l'album finito, ma non pubblicato, Ozzy si reca con la band in Nord-America per terminare il tour di Blizzard Of Ozz.
Rudy Sarzo e Tommy Aldrige fanno ancora parte del gruppo.
Al termine dell'estenuante tour, Randy torna alla Jackson per farsi costruire un altro strumento custom.
Con l'uscita del disco la band di Ozzy (Randy, Rudy e Tommy) parte nel novembre 1981 per fare soltanto tre serate in Europa; infatti, a causa di gravi problemi di salute di Ozzy, il gruppo torna in America per riprendere in dicembre.
Il singolo Flying High Again intanto scala velocemente le classifiche.
Randy è premiato dalla rivista americana Guitar Player come miglior nuovo talento.


L'INCIDENTE AEREO E LA MORTE
Il 18 marzo 1982 è l'ultima data di Ozzy Osbourne con Randy Rhoads, al Civic Coliseum di Knoxville in Tennessee.
Da Knoxville, infatti, la band si dirige in Florida, per il Saturday's Rock Super Bowl.
Sulla strada per Orlando si decide di passare da casa dell'autista del tour bus Andrew C.Aycock, a Leesburg in Florida.
Il Flying Baron Estates è un agglomerato di case con annesso hangar aereo e pista d'atterraggio tenuto dal musicista country western Jerry Calhoun.
Servono alcune parti di ricambio per il bus e bisogna dare un passaggio all'ex-moglie di Andrew.
Il bus arriva verso le 8 di mattina del 19 marzo e parcheggia nei pressi della pista.
All'interno ci sono Ozzy, Sharon Arden, Rudy Sarzo, Tommy Aldrige, Don Airey, Wanda e Andrew Aicock, Rachel Youngblood, Randy Rhoads e il tour manager.
Andrew e Wanda si recano a casa di Jerry, qualcuno rimane nel bus a dormire, altri membri escono fuori.
Nell'hangar c'è un vecchio aereo.
Andrew, che ha una licenza scaduta di pilota, prende l'aereo, senza permesso, insieme a Don Airey e al tour manager.
Verso le 9 di mattina Andrew fa un secondo giro con Rachel e Randy.
Durante il volo l'aereo comincia a passare radente il suolo per spaventare i membri della band: ad un tratto si stacca l'ala sinistra che colpisce il bus.
Il resto del velivolo finisce contro gli alberi poco distanti e termina la sua folle corsa contro una casa colonica, distruggendola e causando l'esplosione di due autovetture chiuse nel garage.
Ozzy, Sharon e Rudy vengono svegliati dal tremendo impatto, Airey e Wanda sono testimoni dell'incidente.
Randy Rhoads, a soli 25 anni, morì nell'impatto insieme agli altri due passeggeri.
L'inchiesta rivelò che Aycock (anche lui passato a miglior vita) aveva recentemente fatto uso di cocaina e che la sua licenza di pilotaggio non era più valida a causa del certificato medico scaduto.
Ozzy Osbourne, Tommy Aldrige, Rudy Sarzo e Sharon Arden, che stavano in quel momento dormendo all'interno del pullman, vennero svegliati dall'impatto.
Sia la moglie di Aycock che il tastierista Don Ayrey assistettero invece allo schianto: furono loro a raccontare la dinamica alla polizia.
Il giorno dopo a Orlando la band non suonerà ma poi proseguirà il Tour.

Vinny Appice: "Tutti quei bacchettoni e moralisti che ci accusavano di voler lucrare su quella vicenda, col tempo hanno dovuto ricredersi e chiedere scusa per quelle accuse vergognose. Da quel tragico e assurdo incidente nessuno di noi è stato più lo stesso, tanto che ancora oggi alcune notti mi sveglio di soprassalto in lacrime. In pochissime ore e senza un minimo di lucidità ci trovammo a pensare a cosa fare per il resto del tour in programma e anche in quel caso, vinse l’idea che fermarsi sarebbe stato devastante per tutti noi, in primis Ozzy. 
Era convinto che Randy gli fosse stato mandato dal cielo per poter rinascere dopo l’addio ai Black Sabbath: ne fece una malattia per anni"

Le spoglie di Randy sono site ora a San Bernardino, in California.
Nel 2004 viene inserito nella Guitar Center Rock Walk: la sala dei più grandi chitarristi Heavy Metal della storia.

giovedì 1 dicembre 2016

La Storia Dei Bethlehem: Pensieri Sul Suicidio e Censura

I Bethlehem sono una band Tedesca di Metal Estremo tedesca proveniente da Grevenbroich, formatasi nel 1991 grazie a Jurgen Bartsch e Klaus Matton. Questa band è umanamente accreditata per aver inventato il genere noto come "Dark Metal", dal nome del loro primo full lengh album. 
I testi delle canzoni ruotano attorno a tematiche morbose inerenti il suicidio, la depressione, malesseri psicologici, pazzia ed altre incentrate su pensieri e problemi personali.

Jurgen Bartsch (fondatore e bassista dei Bethlehem):
"Il Dark Metal per noi è uno stile di vita, probabilmente anche di più. 
Alcuni di noi hanno avuto alcune brutte esperienze con cose come il suicidio o la morte in generale. 
Io sono appena tornato in questa grande città tedesca dove una volta ho vissuto, e dove ho perso quasi tutti i miei amici per colpa di overdosi o solo perché si erano annoiati dalla vita in generale e, pertanto, si sono uccisi.  Naturalmente ho anche perso persone che in questi anni erano state molto vicine a me.  Quando sono tornato qui, in questa città fantasma, non avevo amici, niente di niente, ma ero solo sepolto nel dolore e nella sofferenza.  Bethlehem era una via d'uscita, mi ha totalmente aiutato a spiegare tutti quei sentimenti ed emozioni negative in qualcosa di così bello, che ha reso facile cambiare tutte quelle questioni oscure...in qualcosa che è sempre stata una cosa importante nella mia vita: la musica.  Il nostro ex chitarrista, Klaus Matton che ha perso il padre, suicidato, e che ha perso anche sua madre, morta di cancro, ha sicuramente provato gli stessi miei sentimenti. 
Gli altri, Steinhoff e specialmente Classen provenivano da famiglie con problemi e quando li ho incontrati per la prima volta, mi sentivo in completa simbiosi, anche loro erano completamente persi. Fondamentalmente quattro persone si sono riunite, per creare un genere veramente oscuro e vivere in un enorme buco nero.  Senza via d'uscita, senza opzioni o possibilità.  Completa oscurità, il buio mentale.  Quindi l'unica possibilità di non seguire il destino era quello di distruggere le tenebre con la musica e se questo è stato istintivamente fatto, credo oggi che la creazione di una band come i Bethlehem era l'unica possibilità di salvare tutte le nostre vite.  Diciamo non una terapia perchè fino a quel momento la terapia erano sigarette e alcool ma un più promettente percorso di luce, completamente nato nel subconscio.  Ricordo quando poco prima di una prova, improvvisamente il nostro cantante disse: "La musica non è male, ma è buia", tutti ci guardammo l'un l'altro, sapevamo che l'unica nostra possibilità era suonare il "Dark Metal" e nient'altro"


I DISCHI
Nel 1994 esce "Dark Metal", caratterizzato dalla voce particolare di Andreas Classen.
I ritmi del platter sono mediamente bassi, tranne qualche tempo medio ma non raggiungendo mai le elevate velocità proprie, ad esempio, del Black norvegese della vecchia scuola.
Oscurità, negatività, depressione, odio presi in prestito dal Doom e dal nascente Depressive Black e Funeral Doom. Dal Black, Dark Metal estrapola alcune atmosfere gelide, nonché certe scelte vocali e melodiche che concorrono a formare la devastante aura di negatività che avvolge questo album.
La produzione è ottima per l'epoca e gli strumenti si sentono tutti benissimo.
Discorso a parte per la voce, che esplora una serie di registri vocali, dal growl profondo riconducibile al Death/Doom, allo scream più tipicamente Black, senza tralasciare anche un agghiacciante parlato in punti specifici. "Apocalyptic Dance" ha chiare influenze Doom, intervallando riff funerei a destabilizzanti sezioni prive di batteria dove il basso e chitarra e voce pulite la fanno da padrone.
I riff sono incredibilmente bui, non accelerando mai troppo e mantenendo quindi la lentezza di certi capolavori Funeral. "Funereal Owlblood" è forse la traccia più oscura dell'intero disco.
Si può citare anche "Third Nocturnal Prayer" e la disperata "Second Coming."

Jurgen Barstch nel 1996: "Non ci si può suicidare perchè la maggiorparte di voi sono ancora morti.
Da tempo sogno la morte. A volte sono io a morire, altre volte altra gente conosciuta e non, cose che in realtà sono accadute in passato.  Otto anni fa sono tornato a casa ed ho trovato la mia ragazza strangolata con una corda da bucato: s'impiccò.  Il suo viso quasi blu, lei era morta e l'unica cosa che potevo fare era quello di tagliare la corda con un coltello ed aspettare la polizia. 
Nella sua ultima lettera che mi ha scritto parlava di un angelo che sarebbe venuto a redimere il suo dolore ma non successe, evidentemente.  Persi un amico per una overdose di eroina. In un pub un altro tizio cadde tra le mie braccia e morì ucciso da acido cianidrico. Tornai a Grevenbroich per iniziare una nuova vita ma poco dopo mia zia si suicidò impiccandosi.  La morte mi perseguitava anche nei sogni. L'unico modo per uscirne è stata questa band, solo per incanalare tutti questi cattivi sentimenti in una cosa chiamata musica, una sorta di valvola di sfogo per tutti i miei incubi di morte e suicidio. 
Nel 1990 ho incontrato Matton il cui padre si era suicidato quando era un ragazzo e la cui madre morì di cancro poco dopo.  Le prime canzoni erano assolutamente negative, opprimenti ed oscure: così nacque Dark Metal, perché questa descrizione si adatta totalmente alla musica che abbiamo suonato"

Nel loro secondo full lenth, "Dictius Te Necare", Classen è sostituito da Rainer Landfermann alla voce. La voce di Landfermann è davvero particolare, definita dalla critica e dai fan come "una delle voci più gravi ed estreme udibili da essere umano" (l'unica che riesce a competere con quella di Nattramn dei Silencer). Questo disco esce nel 1996.

"This album is dedicated to all suicide victims"

Accelerazioni improvvise convivono con giri sepolcrali e partiture mastodontiche, arpeggi intimisti al limite dell'Ambient si fanno strada tra accelerate Thrash europeo. Quel senso di (auto)distruzione insito nelle liriche è trasposto non solo nelle canzoni, ma anche e profondamente nello stesso spirito della band, che sembra ricamare riff per poi distruggerli. Le canzoni diventano lo specchio di un'anima a pezzi. Dall'uscita di "S.U.I.Z.I.D." Landfermann è sostituito da Marco Kehren.
Tale profondo cambiamento produce un significativo mutamento di sound, e infatti, sin dalle prime note dell’opener "Durch Befleckte Berührung Meiner Nemesis", l’asfissiante e sofferente atmosfera che si respira è quella che poi impareremo a riconoscere come la tradizione Depressive Black tedesca.
A seguire trovano spazio il riffing Black di Klaus Matton su "Du Sollst Dich Töten", la pazza "Tote Weisse Marder" e l'industriale "Nexus", in un calderone di continue anomalie stilistiche, che sono la vera costante dell’album. Questo disco nel 1998 anticipa molte idee che poi saranno sviluppate dagli Shining. Si tratta di Depressive Black, come il precedente del resto.
Il 2001, è l'anno di pubblicazione di “Schatten Aus Der Alexander Welt”, lavoro nel quale la band esce dai propri territori abituali. L’album è un concept, che narra l’ambigua storia della deriva esistenziale di un uomo (l’Alexander del titolo, simbolo/allegoria di tutti gli uomini alla deriva), ossessionato e intrappolato all’interno di un mondo che è sostanzialmente un labirinto di follia, suicidio, morte. La tracklist alterna brevi trasmissioni radio, registrazioni vocali che fungono da diario di quest’uomo malato, diventando via via sempre più deliranti e confuse. I brani sono pesanti nelle atmosfere, oscuri e opprimenti, vicino al Doom, ma con sperimentalismi realizzati tramite linee di piano in loop, beat, elettronica e cori. Non i soliti Bethlehem, dunque.
Da citare l' aggressiva "Mein Kuss Erstickt Im Imperativ", l'amara "Mary Samaels NFB 418" e "Rost", "Wahn & Tote Gleise". "Mein Weg" del 2004 ha chiare influenze Depressive con rallentamenti Doom e diverse sperimentazioni. Bellissimi gli intermezzi opprimenti di Dr.Miezo e i cori.
Maschinensatan parte con un bellissimo intro, prima dell'accelerazione verso i 5 minuti.
Hexakosioihexekontahexaphobia“ è un disco particolare, non lontano dal precedente full.
Non percepiamo l’agonia e il dolore. Ma i temi, anche se la musica è diversa, sono sempre quelli: paura, depressione, pazzia. L'elemento Black è presente ma l'oscurità fa ormai parte del passato.
Tempi medi, un’anima nera e tormentata spezzata dai ritmi Doom e dai synth profondi e melodici, dall’uso sporadico di cori monastici e d’effetto che si combinano alla voce di Schmied, che alterna tonalità growl perfettamente comprensibili ad ampie parti di pulito profondo ed emozionante.
"Ich Aß Gern’ Federn" ed "Antlitz Eines Teilzeitfreaks" sono ottime, anche se manca il tocco folle dei bei tempi andati.

Juegen Bartsch: "Noi rappresentiamo la vita e la morte. Bianco e nero, la vita e la morte. 
Le nostre canzoni malinconiche e I testi di suicidio e morte hanno anche un altro lato, ma la maggior parte delle persone non se n'è resa conto.  Le nostre canzoni sono state anche a favore della vita. Non erano esclusivamente pro-morte"


LA CENSURA
Con "Dictius Te Necare", i Bethlehem , dovettero affrontare la dura censura che impedì loro di suonare in alcune città Tedesche ed Americane (qui venne impedito loro la pubblicazione dell'artwork per via di un cadavere insanguinato). Tutto cominciò quando il chitarrista Matton diede una copia del loro primo demo ad un ragazzo di 14 anni. Dopo un po' sua madre iniziò a chiamare la band, dicendo che a causa della loro musica, il figlio era diventato aggressivo e aveva persino costruito un "Altare Satanico" nella sua stanza. E così in collaborazione con altri genitori, iniziò una durissima crociata contro i Bethlehem e la loro musica "satanica". La band viene addirittura additata di avere creato una setta. In realtà la band tedesca, sicuramente antireligiosa, non aveva mai parlato nei loro testi di Satana o comunque non aveva mai incitato al Satanismo. Venne censurato anche il testo di "Third Nocturnal Prayer".