Visualizzazioni totali

lunedì 29 dicembre 2014

La Storia Dei Guns N'Roses: Risse, Alcool e Droga

A Los Angeles, nel Giugno 1985, in una malfamata sala prove di periferia, cinque brutti ceffi, stanno per cambiare il mondo del rock. Sinceri animali psicopatici (con particolare predilezione per la violenza sessuale, il vandalismo e l'eroina), tutti tossicodipendenti ed alcolizzati, incarnano tutto ciò che di negativo viene comunemente associato al Rock, in palese polemica con il conformismo delle cause umanitarie abbracciate da gran parte dei complessi Rock.
Nel 1985 i membri superstiti di due band (gli Hollywood Rose e gli L.A. Guns) si fondano in un'unica band chiamata Guns N'Roses. La band è inizialmente formata da Axlrose, Slash, Izzy Stradlin, Duff McKagan, Steven "Popcorn" Adler. Un chierichetto schizofrenico, un capellone allevatore di serpenti, uno spilungone punk con tanto di catena e lucchetto al collo e un tizio con lo skateboard, proprio un bella gang! Il chitarrista Slash (nato in Inghilterra nel 1965) proveniva da una famiglia a dir poco benestante: furono il padre e la madre a portarlo a Los Angeles dove, non ancora maggiorenne, abbandonò la famiglia dandosi al vagabondaggio e al teppismo (per sopravvivere fece anche da uomo-test per la Philip Morris: doveva fumare tre pacchetti di sigarette al giorno per poi sottoporsi a vari esami, e con quello che gli davano si comprava da mangiare e il poco di resto). Il cantante Axlrose (1962) veniva da una situazione molto più degradata (violenze sessuali subite da bambino ecc.) e in questa rimase, cambiando solo di posto: dall'Indiana giunse (assieme a tante altre centinaia di migliaia di persone che fecero della città quella con il più alto incremento demografico, nel breve periodo, della storia) a Los Angeles. Il secondo chitarrista Izzy Stradlin (1962), alternava la sua vita balorda a una dedizione incondizionata alla musica Rock americana vecchio stile. Il bassista Duff Mckagan (Seattle, 1964) era un ladro d'auto. Steven Adler (Ohio, 1965), alla batteria, un epigone di Tommy Lee.
Inizialmente la band incomincia a girare nei vari locali della metropoli californiana, e dopo un po' Duff organizza un tour che sarebbe dovuto partire da Seattle per tutta la costa occidentale, ma accade che l'auto del gruppo va in panne e raggiungono Seattle in autostop e solo grazie a due ragazze ancora piu’ svitate di loro che li aiutarono.


ALCOL E DROGA
I Guns si conquistano una certa fama che però non va al di fuori di Los Angeles. Vivono in una catapecchia chiamata "Hellhouse". I primi problemi però non tardano ad arrivare, i Guns hanno bisogno di un buon manager, ma in tanti declinano l’invito.
Addirittura, Tim Collins, che si prendeva cura degli Aerosmith, la notte che conosce la band si vide accreditare sul suo conto 450 dollari spesi tutti in alcool dai ragazzi e li’ capi’ che forse non era il caso.
Presto si scatenarono polemiche attorno al gruppo per l'abuso di alcol e droghe, e per l'immagine violenta e scandalosa data da esso, anche a causa della prima copertina dell'album, un dipinto di Robert Williams, poi censurato e cambiato con un tatuaggio di Axl.
I cinque facevano ampio uso di stupefacenti, tanto che durante un tour in Gran Bretagna ricevettero il soprannome di "Lines N' Noses". Nel 1986, i Guns N’ Roses non avevano ancora riempito uno stadio, né girato un video. Senza un soldo, strafatti, incazzati neri perché non riuscivano a sfondare, avevano preso in affitto una casa in una proprietà un tempo appartenuta a Cecil B. DeMille. Il padrone di casa: "Quasi svenivo. Era una roba tra L’altra faccia del pianeta delle scimmie e Lungo la valle delle bambole. Inimmaginabile. Non riuscivo a smettere di ridere". I Guns avevano divelto e gettato fuori dalla finestra la tazza del water. Dentro era pure peggio, ricorda Zutaut: "Cagavano nei lavandini. I buchi lasciati dalle tazze del water erano pieni di piscio. C’erano hamburger smangiucchiati e ammuffiti. Si facevano come scimmie e andavano fuori di testa". I danni ammontavano a 22 mila dollari. Stiefel e il suo partner Randy Phillips spedirono la fattura all’etichetta Geffen e mollarono i Guns.


I PRIMI DISCHI
Prima di sfondare, la maggior parte dei Guns viveva, provava e scriveva canzoni in uno spazio piccolo, infestato da insetti e senza bagno all’incrocio tra Sunset e Gardner Street. "Non ricordo neanche una notte di sonni tranquilli in quel posto", racconta Slash. "Vivevamo dove finiva la nostra merda ed era lì che finivi per svenire". All’epoca la band frequentava un gruppo di amiche stripper. "Le spogliarelliste erano la nostra principale fonte di reddito", aggiunge Slash. "Pagavano l’alcol, a volte ci facevano mangiare, cose così. Avevamo uno stile di vita grandioso, bohémien, un po’ gypsy. Ho un sacco di bei ricordi di quelle stripper ribelli che ci hanno dato una chance".
Il 23 marzo 1986 i Guns N'Roses firmano un contratto con la Geffen e nell'estate dello stesso anno iniziano a registrare materiale per l'album di esordio che però tarda ad uscire in seguito a gravi problemi di droga del batterista Steven Adler.
Preoccupata per il ritardo e, allo stesso tempo, impaziente di pubblicare il loro primo album, la Geffen si crea l'etichetta "Uzi Suicide" che nel Natale '86 pubblica il primo EP della band.
"Live: Like A Suicide", tirato in 10000 copie che diventa la meta dei collezionisti .
L'EP contiene solo "Reckless Life" e "Move To The City" che portano la loro firma, "Mama Kin" e "Nice Boys" , invece, sono cover di Aerosmith e Rose Tattoo.
Il 3 luglio '87, esce il loro vero primo album intitolato "Appetite For Destruction" un disco che cambia il rock e la vita dei Guns che, da poveri alcolizzati, diventano ragazzi con palate di soldi.
La copertina dell'album "Appetite For Destruction" è una delle più riconoscibili nella storia del rock, ma l'iconica croce con i teschi incastonati non era l'originale copertina dell'album.
Basata su un dipinto di Robert Williams, l'originale copertina dell'album mostrava un robot intento a stuprare una ragazza, con un mostro volante che cerca di difenderla.
Dopo che diversi negozi di musica si sono rifiutati di vendere l'album a causa della copertina, la band e la Geffen Records decisero di sostituirla con la classica croce e di includere quella originale all'interno del booklet del disco. Dopo le prime settimane, l'album non ha il successo che conosciamo, e sale in vetta alle classifiche mondiali solo dopo che "Welcome To The Jungle" esce come singolo, venendo incluso nella soundtrack del film "Scommessa con la morte". Il disco si apre proprio con "Benvenuti Nella Jungla", affresco della decadenza di Hollywood. E' l' inizio di un maniacale calvario delle miserie morali della "jungla" metropolitana: lo sfrontato machismo di "It's So Easy", l' inno di assuefazione all' eroina di "Mr. Brownstone", il sarcasmo parodistico di "My Michelle" (vergine pudibonda figlia di un ras della pornografia e di una eroinomane), il vero e proprio rituale di "Rocket Queen" (prima arrogante, poi tenero ed infine struggente), e bolge epiche di Blues Rock incandescente come "Paradise City", concitato inno a passo solenne di un condannato a morte. L' unico momento di redenzione è "Sweet Child O' Mine", tenera serenata alla Lady Jane. Tutti i brani di questo album si situano tra i capolavori della frustrazione giovanile. "Rocket Queen" presenta dei gemiti di Adriana Smith (fidanzata di Adler) registrati mentre stava scopando con Axl (Adler s'incazzò di brutto e la Smith che faceva la spogliarellista, pare che per i sensi di colpa iniziò a bere e a farsi). All'inizio del 1988, i Guns accompagnano i Motley Crue come supporto in alcune date ma, la collaborazione tra le due band, è pessima.
Basta pensare che si offrivano disinfettante da bagno spacciandolo per coca! Abbandonati i Motley Crue, i Guns vanno in tour con la metal band degli Iron Maiden. Allo stordente esordio, nel dicembre '88, i Guns N' Roses pubblicano il secondo album "GN'R Lies", prevalentemente acustico, con ballate nervose e mature. Oltre a racchiudere le quattro canzoni dell' introvabile EP "Live Like?!*@ A Suicide", presenta altri quattro brani che però sono acustici: "Patience", "User To Love Her", "You Are Crazy" e "One In A Million", che mette addosso ad Axl l' etichetta di razzista per il testo omofobo.
Per evitare ulteriori polemiche la band non suona il pezzo dal vivo.


AXL ARRESTATO AD ATLANTA(1987)
Forse il primo incidente di Axlrose con i Guns N' Roses è quello in cui venne arrestato sul palco durante uno show nel 1987 in Atlanta, dopo aver preso a pugni una guardia di sicurezza.
I Guns N' Roses non sarebbero tornati ad Atlanta fino al 2006, quando Rose ha detto alla folla che ebbe l'opportunità di essere rilasciato soltanto se avesse chiesto scusa alla guardia di sicurezza, ma lui rispose con un bel "fuck you". Sempre nello stesso anno il batterista Steven Adler si ritrovò in una rissa durante un tour con Alice Cooper. Durante la rissa, Adler ruppe la sua mano dopo un pugno dato ad un lampione, non avendo preso bene la mira.Impossibilitato a suonare la batteria, Adler venne sostituito momentaneamente dal batterista dei Cinderella, Fred Coury.


DUE FANS MORTI AL MONSTERS OF ROCK (1988)
Al Monsters Of Rock Festival in Inghilterra (1988) stavano circa 100,000 persone ad assistere al concerto della band, mentre nella calca 2 persone che si trovavano in mezzo alla folla furono travolte e, cadendo, vennero calpestate a morte. A nulla servì l'invito di Axlrose che, dal palco, chiese al pubblico di calmarsi per permettere a tutti di vedere il concerto senza pericoli. La security, per paura che l'ambiente fosse diventato troppo pericoloso, fermò il concerto della band, anche se oramai era troppo tardi. 


STEVEN ADLER VIENE CACCIATO DALLA BAND
Nel 1989 i Guns si trovano di nuovo alle prese con grandi problemi di eroina, ai quali si aggiungono risse, denunce e screzi interni. L’anno procede con pigrizia fino a quando la band non viene scelta per fare da supporto a quattro date losangeline dei Rolling Stones.
Il 18 ottobre accade una cosa sconvolgente: durante la prima delle quattro serate al Memorial Coliseum di LA, davanti a 70.000 persone Axlrose annuncia la sua uscita dal gruppo.
Molti pensano che sia solo un modo per attirare l'attenzione su di loro, ai danni degli Stones, ma gli amici più vicini della band giustificano il gesto di Axl come un estremo tentativo di salvare una band che stava andando allo sfascio. Infatti, dopo quella sera i Guns N' Roses tutti cercano di darsi una regolata e ripulirsi, si prendono una lunga pausa e fanno slittare di alcuni mesi la data di inizio ai lavori del nuovo album. Nell'aprile 1990 arriva il sesto elemento dei Guns, il tastierista Dizzy Reed.
I Guns, con i loro continui eccessi, furono richiamati all'ordine dalla Geffen, dopo che Slash e Duff McKagan sotto l'effetto pesante di droghe avevano insultato in modo volgare il pubblico durante gli American Music Awards del 1990. Contemporaneamente cominciarono anche le pressioni di Axl, scontento per la tossicodipendenza dei compagni Proprio nei tentativi di risolvere i problemi di droga, Axl e soci sono costretti a cacciare Adler, incapace ormai di controllare la sua sfrenata "passione" per la droga. Dopo alcuni tentativi con diversi batteristi, il gruppo sceglie come sostituto di Steven, Matt Sorum, la cui entrata nella band da’ una grossa carica a tutti.
Nel maggio dell'anno dopo parte il "Get In The Ring, Motherfucker! Tour", minitour prima dell'uscita del nuovo album, ma ci sono ancora problemi: concerti annullati, uscite di scena improvvise, addirittura Axl fa ridurre un concerto a St.Louis a novanta minuti.
Risultato? Mega-rissa di 2500 persone con susseguente annullamento di alcuni concerti previsti pochi giorni dopo.


LA RISSA CON I MOTLEY CRUE(1989)
Sharise Ruddell, moglie del cantante dei Motley Crue Vince Nill, raccontò al marito che Izzy Stradlin, chitarrista dei Guns N' Roses, aveva tentato di corteggiarla una sera al Cathouse Club (locale di Los Angeles gestito da Taime Downe dei Faster Pussycat). Stradlin, vedendo che la Ruddell non acconsentì all'approccio, la spinse per terra davanti alla gente che si trovava nel locale.
Sharise gli tirò uno schiaffo in faccia, ma di risposta il chitarrista le tirò un colpo nello stomaco.
Circa un mese dopo, il 5 settembre del 1989, i Mötley parteciparono all'edizione annuale degli MTV Video Music Awards, a Los Angeles. Mentre il resto della band attendeva all'interno della limousine, Vince aspettò nel backstage. Quest'ultimo, terminata l'esibizione, assalì il chitarrista Izzy Stradlin con un pugno in faccia, come ringraziamento per aver picchiato sua moglie.
La security dei Mötley trascinò via Neil. Mentre questo stava lasciando gli Award, Axlrose, gli disse che l'avrebbe ucciso. Quando Vince lo incoraggiò a farlo, Axl se ne andò, segnando l'inizio di una lunga battaglia tra le due band. Axlrose iniziò ad insultare Neil in alcune interviste, dicendo che aveva diffamato i Guns N’ Roses per anni. Axl invitò Vince diverse volte ad incontrarsi per una lotta, almeno 6 volte, in posti come i Tower Records in Los Angeles, o sulla costa di Venice Beach, ma nessuno dei due cantanti si presentò mai. Nel frattempo, Izzy chiamò Vince e gli chiese scusa per il suo comportamento. Ancora arrabbiato per il gesto di Stradlin, e del trattamento di Axl, Vince invitò i membri dei Guns N' Roses, tramite MTV, a fissare luogo e data per l'incontro.
Egli propose una lotta lunedì notte al Great Western Forum di Los Angeles.
Nessun combattimento comunque venne organizzato, ma la proposta di Vince è ancora aperta.


USE YOUR ILLUSION
La fama tanto improvvisa quanto enorme dei Guns N'Roses, apripista del rock iper-realista che dilagherà per tutti gli anni '90 a Los Angeles, si traduce nel successo degli album Use Your Illusion I (Geffen, 1991) ed Use Your Illusion II (Geffen, 1991), con oltre due milioni di copie vendute in una settimana e code di ore davanti ai negozi di dischi. Accompagnati dalla reputazione di razzisti e sciovinisti, ubriaconi e vandali, drogati e mestatori, che in qualche modo ricorda le provocatorie disavventure dei primi Rolling Stones e dei Sex Pistols, i Guns N'Roses sono un altro esempio da manuale di carriere Rock in cui si fondono arte e vita, e di come cio` possa fungere da cassa di risonanza su scala vastissima, per un numero elevatissimo di ragazzi. L'album (doppio) è un'opera monumentale: l' anthem" titanico da dannato (il capolavoro "Right Next Door To Hell"), le ballate esistenziali dai toni oscuri ("Dust 'N' Bones", "Dead Horse" e soprattutto "14 Years"), la serenata melodica ("Don't Cry"), il Rock/Blues sguaiato alla Stones ("Bad Apples" e "Bad Obsession"), il Pop/Rock passionale ("Yesterdays").
Le liriche tengono fede al loro programma di rissa continuata, fra malcelata indisponenza, rancore e in tal modo alimentano il mito. Se "Pretty Tied Up" costituisce l'apice armonico, vertice del disco è la suite sinfonica "November Rain" (come la non meno elaborata "Enstranged").
Gran parte dei testi dei due album Use Your Illusion I & Use Your Illusion II sono frutto della personalita’ schizofrenica e sensibile del cantante Axlrose che passa con notevole disinvoltura da testi duri e pieni di rabbia ad altri molto introversi e profondi.
Autentici ribelli e naturali musicisti il cui talento scaturisce dal retroterra sociale (Rose, come detto, ha alle spalle un'infanzia di abusi sessuali), i Guns N'Roses avevano pero` raggiunto il limite estremo di instabilità.


IZZY STRADLIN ABBANDONA LA BAND
Appena due mesi dopo l' uscita di questi due dischi, un’autentica bordata colpisce i Guns N’ Roses.
Izzy Stradlin esce dal giro per gli innumerevoli ormai contrasti con gli altri della band e per il notevole stress subito negli innumerevoli tour in giro per il mondo.
Stradlin viene sostituito da Gilby Clarke.
Il 5 dicembre 1991 parte a Massachusetts l'infinito "Use Your Illusion Tour" e i 15mila biglietti del primo concerto vengono esauriti in 22 minuti! Nel 1991 però muore il leader dei Queen, Freddie Mercury. I tre Queen Brian May, Roger Taylor e John Deacon organizzano per l'aprile del 1992 un concerto per Freddie allo stadio di Wembley.
Vengono invitate anche le star più importanti della musica: Elton John, Robert Plant, Robert Smith, i Metallica, David Bowie ma anche i Guns ricevono l'invito, nonostante alcune associazioni cercano di ostacolare la loro presenza a causa del testo di One In A Million.
In agosto parte il tour con Metallica e Faith No More, tour che vedrà i membri dei primi due gruppi beccarsi molto spesso, soprattutto James Hetfield dei Metallica che non sopporta i continui atteggiamenti da star assunti da Axl.


PALCO DEMOLITO A ST.LOUIS (1991)
Molti spettacoli dello Use Your Illusion Tour furono contraddistinti da risse e lamentele di Axlrose.
La dipendenza della band da alcol e droga, anche se ancora presente, era in quel momento sotto controllo, ma Axl dovette far fronte ad altri problemi tra cui la sicurezza, gli accorgimenti tecnici e le registrazioni indebite dei concerti da parte di alcuni loro fans. Il 2 luglio 1991 durante un concerto a St.Louis, dopo un'ora e mezza di concerto (durante l'esecuzione di Rocket Queen), Axlrose saltò in mezzo al pubblico per sottrarre la videocamera a uno spettatore che li riprendeva illegalmente (si trattava di un gruppo di motociclisti, i Saddle Tramps, che stavano infastidendo sia la band che altri tra il pubblico). Richiamato sul palco dalla sicurezza del gruppo, Rose mise fine all'esibizione e, dopo aver tacciato d'incapacità la sicurezza locale che non era stata capace di impedire le riprese illegali, se ne andò sbattendo violentemente il microfono sul palco. La folla rispose con una rivolta violenta, che si concluse con 60 feriti e 15 arresti. Il cantante fu accusato di aver incitato la rissa e la polizia lo arrestò l'anno successivo, quando la band stava per cominciare altri concerti fuori dagli USA.
Il procedimento non lo considerò però direttamente responsabile della vicenda.
Rose sostenne che le guardie del corpo dei Guns N' Roses avevano fatto quattro richieste consecutive alla sicurezza di Riverport di allontanare la videocamera senza ottenere tuttavia risposta, mentre gli altri Guns sostennero di essere stati presi dal pubblico a colpi di bottiglia e denunciarono l'atteggiamento conciliante della sicurezza locale, la quale aveva perfino concesso al pubblico di ubriacarsi e girare armato. A causa di questi fatti, in quel periodo Axl cominciò spesso a girare con una maglietta su cui scritto "Vai all'Inferno, St.Louis!". 


SLASH QUASI MORTO NEL 1992
Nel 1992 il chitarrista Slash andò in overdose ed ebbe un arresto cardiaco. Per circa 8 minuti, Slash rimase a terra privo di vita in uno dei corridoi dell’albergo dove si trovava: per sua fortuna i soccorritori sono poi riusciti a rianimarlo. 
Il musicista aveva assunto, in massicce quantità, lo speedball (un mix di cocaina ed eroina). "Sono davvero fortunato a essere riuscito a superare quella storia, a uscirne fuori, a mantenere intatta la mia passione per la musica e a stare bene fisicamente. Mi sento davvero come se fossi stato graziato, perché avrebbe potuto andare diversamente. Ricordo ogni cosa fino a quel momento e quando mi sono svegliato ero circondato dai paramedici e mi trovavo ancora in hotel, perché tutto è accaduto nel corridoio di un albergo. Fino a quel punto ricordo tutto, poi ho avuto come un black out. Accade una cosa precisa quando i paramedici cercano di riportarti in vita, è una specie di scossa elettrica e di luci, voci e pandemonio, è una sensazione inconfondibile. L’ho provata un paio di volte e la ricordo bene"


L'ALBUM DI COVER
Alla fine del 1993 esce il cover-album "The Spaghetti Incident?", che presenta interpretazioni di vecchi brani di Damned, UK Subs, Misfits, Iggy Pop e Soundgarden. Nulla di strano a parte un "piccolissimo" particolare: nell'album è presente una canzone, "Look At Your Game Girl", una piccola bomba firmata Charles Manson (non presente nella copertina del CD) che scatena l'inferno, tanto da far devolvere i guadagni della canzone all'associazione degli amici e congiunti della strage di Bel Air, nella quale Manson, tra le altre cose, trucidò Sharon Tate e il figlioletto che la donna portava nel grembo. Nel 1994 termina finalmente il tour della band, che si prende un periodo di pausa.


CLARKE E MCKAGAN CACCIATI, SLASH LASCIA LA BAND
Nel giro di pochi mesi vengono cacciati Gilby Clarke e Duff McKagan.
In autunno esce su singolo "Sympathy For The Devil", cover dei Rolling Stones che i Guns N' Roses presentano al pubblico con una versione di 7 minuti e mezzo. Intanto anche Slash pubblica il suo primo album da solista, nel quale sembra proprio che siano stati inseriti scarti dei Guns.
Slash però dichiara che il suo album è un progetto parallelo a quello dei Guns N' Roses. Ma è chiaro che ormai ha lasciato la carovana. Infatti, Axl Rose annuncia l'entrata ufficiale di Paul Huge nel gruppo, dopo che questi era già presente nella band in occasione delle registrazioni di "Sympathy For The Devil". Slash però nega l'ingaggio del nuovo chitarrista. Intanto si fa "rivedere" un vecchio amico come Steven Adler, che nel maggio '95 viene trovato privo di sensi nella sua auto per overdose e resta in coma per alcuni giorni. Dopo la sua ennesima smentita sull'entrata di Paul Huge nel gruppo, Slash litiga fortemente con Axl. Ecco, ora è veramente fuori dal gruppo! Ma Axl inizia a richiudersi dentro di se e scompare dalla circolazione, mentre piano piano tutti i vecchi Guns, tranne Dizzy Reed, lasciano la band. Rose resta nel silenzio per molti anni, mentre si inizia a vociferare di un certo nuovo album dei Guns N' Roses chiamato "Different Attitudes", ma dopo un po' si capisce che è una bufala!


AXL ARRESTATO NUOVAMENTE(1998)
L'11 febbraio 1998, Axl viene arrestato all'aeroporto di Phoenix dopo resistenza a pubblico ufficiale.
Axl riesce ad uscire dietro cauzione e vola a Los Angeles, a quanto pare per incidere le canzoni del nuovo album. Ma pochi ormai credono in un ritorno dei Guns N' Roses dopo l'uscita dei vecchi membri, album più volte annunciati di cui nessuno è riuscito ad ascoltare una sola nota, e inediti anch'essi mai ascoltati. Nel 1999 anche Matt Sorum viene cacciato e dei Guns di "The Spaghetti Incident?" rimangono solo Axl e Dizzy.


NUOVA FORMAZIONE
Ma iniziano a circolare voci su un vero ritorno dei Guns che vengono confermate quando Axl si ripresenta ai giornalisti. Nella colonna sonora del film "End Of days" viene incluso un inedito dei Guns N' Roses, "Oh My God". Axl annuncia che Oh My God è solo un assaggio di ciò che sta per arrivare. La nuova band, dopo alcune vicissitudini con altri musicisti, è composta da Axl, Dizzy, Buckethead, Robin Finck, Tommy Stinson e Paul Huge.
L’album a cui questa band sta lavorando sembra porti il nome di "Chinese Democracy".
Intanto nel novembre 1999 è uscito un doppio cd live, "Live Era 87-93", che raccoglie tutte le migliori canzoni dei Guns. Nel 2001 i Guns ritornano a lavorare e per l’estate organizzano un mini-tour estivo in Asia ed Europa.


L'ARRESTO DI AXL IN SVEZIA (2006)
Nel 2006 Axlrose venne arrestato in un hotel di Stoccolma, in Svezia, dopo aver aggredito e morso a una gamba una guardia di sicurezza dell'albergo. L'agente stava cercando di separare Axl da una donna, mentre i due stavano litigando animosamente. Le accuse della detenzione sono di danneggiamento di proprietà, lesioni e minacce a pubblico ufficiale.
L'incidente è successo attorno alle 7.30 di mattina: dopo il concerto sold out della sera precedente a Stoccolma, i Guns N' Roses si erano recati in un night per un lungo after show.
 Tra l'altro, lo stesso Axl, in vista del party, aveva espressamente richiesto di poter incontrare le "bionde fan svedesi", e aveva posto come condizione solo un "accesso illimitato a Jack Daniel's e champagne, un tavolo da Black Jack e gente vestita in pelle". In effetti, al termine del party, che si è protratto fino all'alba, Axl era visibilmente ubriaco. Giunto nel suo albergo, il cantante ha ingaggiato una specie di lotta con una ragazza, probabilmente una sua assistente, nella lobby dell'hotel; a quel punto il servizio di sicurezza ha provato a separarli, e Axl si è accanito contro uno degli agenti, un trentenne, mordendolo a una gamba. Il giovane è stato portato all'ospedale per verificare che non avesse contratto delle infezioni. Axl, nel frattempo, ha dato in escandescenza, rompendo uno specchio della reception e rischiando un'altra rissa con un ospite dell'albergo.
All'arrivo della polizia, Axl si è dimostrato così aggressivo che i militari hanno dovuto ammanettarlo e arrestarlo. Sull'auto in corsa verso la stazione di polizia, poi, la rockstar avrebbe più volte insultato e minacciato un agente.


IL  NUOVO DISCO: CHINESE DEMOCRACY
Il 14 agosto si esibiscono in Cina, ad Honk Kong, da li’ parte appunto il “Chinese Democracy Tour” che dopo aver toccato Giappone, Inghilterra e Belgio si conclude in una serata agli Mtv Video Music Awards il 29 agosto. Per diversi anni si parla di un nuovo disco più volte annunciato e pubblicato solo nel 2008(Chinese Democracy appunto). Alcuni brani del disco trapelano in rete a ridosso dell'estate dello stesso anno (e qualche mese dopo il blogger che li aveva diffusi viene arrestato).
Nel 2012 il gruppo viene ammesso nella Rock And Roll Hall Of Fame: per diverso tempo si parla di una reunion per l'occasione, ma pochi giorni prima della cerimonia Axl Rose scrive una lettera pubblica in cui dichiara che non si presenterà all'evento, a cui partecipano Slash e altri membri della prima formazione del gruppo.


ALTRE DIATRIBE E PROBLEMI
Il 20 Agosto 1988, due persone vennero tragicamente pestate a morte durante la performance dei Guns N' Roses al festival Mosters Of Rock, in Inghilterra.
Axltose si rivolse alla folla nel tentativo di calmare la situazione, ma le sue parole non furono in grado di prevenire la morte. I Guns N' Roses vennero ingiustamente diffamati dai media a causa dell'incidente, ma il capo della sicurezza del festival difese la band, e fermò lo show quando l'ambiente era diventato troppo pericoloso. Nell'album "Use Your Illusion II", la band pubblicò la traccia Get In The Ring. Il testo della canzone conteneva riferimenti ai vari critici che avevano recensito negativamente gli shows della band. Tra i critici menzionati troviamo Bob Guccione, giornalista del magazine Spin. Parti di testo di "Get In The Ring" (specialmente la frase “gets more p–sy”) erano riferite soprattutto al padre del giornalista, fondatore del magazine Penthouse. Guccione accettò di "entrare nel ring" con Axl Rose, ma proprio come la vicenda con Vince Neil, ancora oggi non è successo niente tra i due. Nel 1991, a St.Louis, la band abbandonò il palco durante "Rocket Queen" a causa di alcuni fans che facevano fotografie alla band. Axl chiese alla security di allontanare questi fans, anche se ad un certo punto decise di farsi giustizia da solo buttandosi tra di loro scatenando una rissa. Ci furono decine di feriti. Di tutti i più distruttivi momenti dei Guns N' Roses, è abbastanza chiaro che nessuno è stato più terrificante di quello scatenatosi ad Agosto del 1992 quando la band ha annullato lo show a Montreal. I Guns N' Roses erano nel bel mezzo di un co-tour insieme ai Metallica e la tragedia aveva già colpito la sera prima quando il cantante James Hetfield si ustionò gravemente con un pirotecnico, costringendo la band ad annullare tutto. Axlrose venne costretto a terminare la performance del suo gruppo, ma dopo meno di un'ora a causa di problemi vocali venne fermato tutto. Molte persone nella folla, allora, persero la testa. Vennero distrutte finestre, automobili rovesciate, incendi appiccati e un lampione sradicato.
Ci vollero circa 300 poliziotti affinchè la situazione tornasse sotto controllo. Qui per approfondire: Montreal 1992? Tra I Concerti Più Pericolosi Della Storia (GNR e Metallica)
Durante gli MTV Music Awards del 1992, Cobain dei Nirvana disse "Vorresti essere il padrino di nostra figlia?" E secondo quanto riferito, il frontman dei Guns N' Roses si voltò e disse: "Faresti meglio a zittire tua moglie, o sarò costretto a buttarti per terra". Nell'Agosto del 1997, dopo 12 anni insieme alla band, il bassista Duff Mckagan lasciò i Guns N' Roses, lasciando Axl come unico membro originale nel gruppo. In un'intervista del 1999, McKagan spiegò che era stanco della band che veniva portata avanti soltanto da Rose: "Sono andato a cena con Axl e gli ho detto che era troppo.
Gli dissi: Questa band è una dittatura e non mi ci vedo a farne parte in queste condizioni. Trova qualcun altro". Il tour dei Guns N' Roses del 2002, fu il primo dopo 9 anni, ma ha avuto un'inizio difficile a causa del ritardo del volo di Axl per Vancouver.
Secondo MTV, lo show venne cancellato mentre Axl era ancora in volo per raggiungere la città.
I fan si arrabbiarono molto, lanciando così bottiglie e sassi e rompendo le porte di vetro del locale.
La polizia armata di manganelli e con cani entrò nella mischia, e, secondo alcuni, l'uso della forza eccessiva da parte dei poliziotti ha lasciato visi sanguinanti, lividi, e Axl e i suoi compagni erano completamente all'oscuro di tutto il caos intorno a loro. Neanche un mese dopo all'incidente di Vancouver, un secondo concerto annullato causò altri problemi a Philadelphia.
Dopo 90 minuti di attesa dopo la fine della performance della band di apertura, con un annuncio i fan vennero avvertiti dell'annullamento dello show a causa di "problemi di salute".
La folla cominciò a lanciare birre, gridando "Axl fa schifo", strappando anche dei sedili.
Nessuno venne arrestato, ma subito dopo, il promoter del tour, Clear Channel, cancellò il resto delle date. Nel 2006 Axl litigò con Tommy Hilfiger, pare che Rose aveva semplicemente spostato un drink per non farlo versare. "Avevo spostato il drink della sua ragazza (di Tommy Hilfiger) in modo che non si versasse...E' stata la cosa più surreale che mi sia capitata: lui iniziò a colpirmi".
Rose più tardi cantò all'evento, "dedicando" You're Crazy a Hilfiger.
Nel Marzo del 2008, il sito web Dr.Pepper lanciò una sfida pubblica ad Axl Rose, affermando che avrebbero regalato una lattina di soda a tutti nel paese se il tanto a lungo rimandato "Chinese Democracy" fosse stato pubblicato in quello stesso anno.
L'album effettivamente uscì nel 2008, e l'azienda non fu in grado di mantenere la "promessa" fatta, con conseguente chiusura temporanea del sito web dell'azienda e fan frustrati, e persino minacce di querela. Diciotto anni dopo il licenziamento dalla band più pericolosa del mondo, il batterista Steven Adler ha continuato ad avere grossi guai nel gestire i suoi problemi per l'abuso di sostanze stupefacenti. Neanche un ictus nel 1996 è riuscito a rallentare il suo stile di vita, e dieci anni dopo è apparso nei reality televisivi "Celebrity Rehab" e "Sober House".
Durante le riprese di quest'ultimo, Adler venne scoperto in possesso di eroina, così venne arrestato dalla polizia.

giovedì 25 dicembre 2014

I Sunn 0))), Black One e Le Vocals Di Malefic Registrate In Una Bara

I Sunn O))) nascono a Seattle nel 1998. Prendono nome da un modello di amplificatore e si ispirano al suono lento, sperimentale e ripetitivo degli Earth di Dylan Carlson (l’uomo che ha comprato il fucile col quale Kurt Cobain si è suicidato). La band venne fondata dai chitarristi Stephen O’Malley e Greg Anderson. Lo stile della band è caratterizzato da tempi estremamente lenti, chitarre pesantemente distorte al fine di evitare ritmo e melodia ed accordature alternative.
Le chitarre e il basso usano tonalità molto basse. Inoltre, la band è nota per l'utilizzo di un feedback di risonanza per creare paesaggi sonori monolitici ed atmosfere che dire inquietanti è poco.
Le percussioni sono quasi assenti. Quando la band suona dal vivo indossa vesti, riempie l'aria con la nebbia e suona con un volume estremamente elevato.


I DISCHI
Debuttano nel 1999 con The Grimmrobe Demos. Stampato in sole 500 copie, ne definisce lo stile con quattro brani fra il quarto d’ora e i venti minuti di durata. O’Malley e Anderson costruiscono con costanza un seguito fedele anche grazie all’etichetta indipendente da loro fondata, la Southern Lord, per la quale pubblicano le proprie opere a partire dal terzo album. Dopo questo primo demo, la band debutta con ØØ Void nel 2000. Dopo Flight Of Behemoth(2002), seguono White1(2003) e White2(2004), dove i Sunn O))) invitano numerosi ospiti: ne fuoriescono brani particolari dai suoni ambientali meditativi ("A Shawing Of The Horn That Speared You" in White1) o pezzi con bassi bizzarri("BassAliens" in White2). Anche Black One(2005) continuò in questa direzione, utilizzando molto di più l'elettronica, sintetizzatori ed altri strumenti. Nel 2008, i Sunn O))) pubblicano un album dal vivo intitolato Domkirke . Settimo album in studio della band, Monoliths And Dimensions, è stato rilasciato il 18 maggio 2009 ed è stato acclamato sia da stampa e pubblico.
Il 17 dicembre 2009 la canzone "Hunting & Gathering (Cydonia)" da Monoliths And Dimensions è stata nominata la canzone più "Heavy" di tutti i tempi da Jason Ellis su The Jason Ellis Shaw.
Spesso Attila Csihar (Mayhem) si è esibito come cantante primario della band dal vivo.


BLACK ONE, MALEFIC E LE VOCALS REGISTRATE IN UNA BARA
Su Black One, per la traccia "Báthory Erzsébet", i Sunn O))) si servirono della collaborazione di Malefic (Xasthur). Leggenda vuole che le sue vocals siano state registrate mentre era chiuso in una bara! Si racconta che dopo la registrazione sia scappato via sudato in debito d’ossigeno.
Inutile dire che il risultato è fin troppo efficace, la voce è a dir poco demoniaca e spettrale.
La musica comunque per tutta la durata del disco, rimarrà distorta, dilatatissima, malefica e rintronante, le linee vocali sembreranno arrivare direttamente dall'aldilà. Pare davvero difficile registrare un disco più nero di questo. Da segnalare anche una versione di Cursed Realms Of The Winterdemons degli Immortal che, nel pieno spirito di questo album, risulta essere dilatata all'inverosimile e quindi quasi irriconoscibile. Sull'album troviamo anche Wrest (Leviathan).

I Desecration, Gore And Perversion e L'Arresto

I Desecration sono una band Death Metal britannica, precisamente di Newport, fondata da Ollie Jones, Glenn Thomas e Michael Hourihan nel 1992.
Nel 1994 si aggiunse il batterista Jason Davies.
Il vocalist Ollie Jones ai tempi era un impresario di pompe funebri.
Come vedremo poco più sotto nei primi anni di carriera la band avrà diversi problemi con la giustizia.


GORE AND PERVERSION E L'ARRESTO
Dopo un primo demo, nel 1995 la band pubblica l'album d'esordio "Gore And Perversion".
L'album fa scalpore e neanche a dirlo rischia di troncare sul nascere la carriera della band.
Principalmente i problemi sorgono a causa della copertina dell'album.
La società che stampò la copertina originale, dopo aver intascato i soldi del gruppo, rimase talmente disgustata da essa che contattarono la polizia.
La polizia ritenne il materiale troppo osceno per essere pubblicato quindi lo sequestrò e lo distrusse.
I membri della band furono addirittura arrestati.
In seguito alla band venne chiesto di "moderare" i loro contenuti o di chiudere l'attività.
L'altro aspetto inquietante dell'album fu indubbiamente il suo contenuto lirico.
Le canzoni dell'album parlavano di come violentare i cadaveri, della dissezione delle tombe, di peni mutilati ed altre robette simili(comunque nulla di molto diverso rispetto a band Grindcore quali i Carcass, per dirne una).
La battaglia legale che ne seguì scagionò la band che potè vendere l'album ma con una copertina diversa.
La cover in questione è nera e con su scritto "Ci dispiace, siamo stati censurati dalle autorità".
L'album è stato rimasterizzato e ripubblicato nel 2003 con un nuovo artwork ed intitolato "Gore And Perversion 2".
Le prime 50 copie erano in edizione limitata ed autografate dalla band stessa.
Da notare che il primo artwork anche nel 2003 venne considerato inadatto per essere pubblicato.


Il RESTO DELLA DISCOGRAFIA
Dopo i problemi con la giustizia i Desecration continuarono a sfornare album: nel 1998 uscì "Murder In Mind" (1998).
Curiosamente la band compose anche un brano intitolato "A Message To The Censors".
Facendo un balzo temporale in avanti, i Desecration pubblicarono poi altri quattro album, "Inhuman" (2000), "Pathway To Deviance" (2002), "Process Of Decay" (2005) e "Forensix" (2008).
Infine nel 2014 è uscito "Cemetery Sickness", album molto bello, indubbiamente il migliore insieme al disco d'esordio e a Process Of Decay.
I temi del disco parlano ovviamente di morti e molte canzoni sono appunto ambientate in un cimitero.
La band si imbarco' anche in numerosi tour durante gli anni, come headliner e dividendo il palco con band quali i Nile, Cannibal Corpse, Morbid Angel, Vader, Deicide, Napalm Death e Behemoth.

lunedì 22 dicembre 2014

La Storia Dei Carcass, I Loro Testi Disgustosi e La Censura

Gli inglesi Carcass si formano a Liverpool nel 1985 inventando un nuovo genere: il Grindcore.
O meglio il Grindcore con un certo tipo di tematiche (splatter e gore).
La svolta arriva nel 1987: quando il terzetto (Walker, Owen e Steer) sceglie come nome Carcass sterzando su coordinate sonore sempre più violente, caotiche, raccapriccianti.
La veemenza chitarristica e lo stile essenziale di Steer, che nel frattempo era stato arruolato anche dai Napalm Death, contribuì non poco a questa estremizzazione radicale, nonché alla nascita di un filone musicale nuovo e mostruoso, capace di sprigionare una violenza mai udita prima: il già citato Grindcore.


IL GRINDCORE E I TESTI SPLATTER E DISGUSTOSI
Il Grindcore portava a conseguenze estreme persino la deformazione più spinta che, nel frattempo, aveva preso il nome di Death Metal e si caratterizzava per tempi velocissimi, canzoni molto corte, voci gutturali, tecnica approssimativa, chitarre fortemente distorte, strutture insensate, suoni sporchissimi.
I Carcass completano lo scenario con testi nauseabondi, ispirati da alcuni libri di medicina: liriche forti e provocatorie, nelle quali si parlava di cadaveri in putrefazione, genitali tranciati, carni dismembrate, eccitazioni morbose provocate dall'asfissiante odore di pus prodotto da croste scoperchiate, rigurgiti anali, colonie di vermi sottocutanee ed altre oscenità similari.
Humor nerissimo insomma. Dal punto di vista musicale un riff dei Carcass lo si riconosce subito, tanto è tipico e caratteristico il suono, il feeling, l'atmosfera appestata e la potenza ruvida degli accordi che caratterizza ogni minima scheggia esalata dalle chitarre di questi macellai inglesi.


PRIMI ANNI: IL GRINDCORE, I TESTI DISGUSTOSI E LE COPERTINE/ARTWORK CENSURATI
Il debut album, Reek Of Putrefaction esce nel 1988 sotto Earache Records, una mazzata marcescente, un misto di suoni brutali, rozzi, cacofonici. Ventidue canzoni e nemmeno quaranta minuti di caos: dodici brani non raggiungevano i 2 minuti di durata, e dei restanti la sola "Oxidised Razor Masticator" arrivava sui 3. "Frenzied Detruncation" si concludeva dopo appena 59 secondi.
Giudicato come assembramento di riff disordinati, basso melmoso, chitarre deformate, il disco è infarcito di blastbeat fulminanti, mitragliate massacranti e poderosi rallentamenti intermedi, prodotto grezzamente e con i tre musicisti tutti impegnati anche come cantanti, fautori di voci basse, gutturali, disumane. Il suono è relativamente semplice: pezzi brevi, accordatura bassissima, vocals da pelle d'oca, velocità di batteria disumana. Seguendo la strada dei Carcass di questo primo album, nessuno a mio parere a saputo ancora eguagliarli: se sia un bene o no è un altro discorso.
Il fatto è che questo disco è sporco, malato, suonato male: è tutta la negatività concentrata assieme.
Un disco che sembra esser uscito da un mattatoio, amatoriale e sporco, ma che diventa un masterpiece del Grind. Eppure i Carcass, che apparivano tanto primitivi, scarni, ignoranti (musicalmente parlando), visto che i testi erano arricchiti da termini medici non certo improvvisati erano già allora una band in movimento, dedita all'evoluzione: non si sarebbero fermati mai, mutuando il loro stile in continuazione, senza mai ripetersi.
Comunque ai tempi rappresentano uno shock visivo oltre che sonoro: la copertina e gli interni del disco mostrano un collage di foto tratte da manuali di medicina legale con corpi straziati, carbonizzati, putrefatti e mutilati. Nell'interno, invece, c'era un curioso rifacimento della copertina esterna fatto però di articoli di cronaca nera, con al centro la foto dei membri del gruppo.
Giudicata offensiva dalla censura, questa prima copertina fu sostituita da una che ne riprendeva il concetto (collage di parti anatomiche), ma messa insieme con disegni presi da manuali di biologia.
Nel 2002 il disco venne ripubblicato con la copertina originale.
Come detto i testi sono improntati sulla descrizione precisa e minuziosa del disfacimento e della degenerazione del corpo umano minato dalla malattia o stroncato da una morte violenta.
Un disco rivoltante e shoccante. Rilasciato soltanto un anno dopo, Symphonies Of Sickness era completamente diverso dal suo predecessore: presentava una tracklist ridotta a dieci tracce, con "Empathological Necroticism" che durava quasi sei minuti. In un certo senso la band si avvicinava al Death Metal, mantenendo velocità massacranti ma affiancando ai blastbeat dei cospicui cambi di tempo, oltre che un approccio chitarristico più curato da parte di Bill Steer. Anche la produzione era migliore e più professionale: i Carcass si stavano dunque elevando dal rango di cult-band del raffazzonato sottoscala Grindcore, per sprigionare la loro carica di devastazione anche su palcoscenici più maturi ed evoluti. I testi rimanevano disgustosi e maniacali nella precisione con la quale venivano trattati gli elementi di anatomia umana, necessari a creare un immaginario depravato e intriso di visioni putrescenti, sorrette dal growling gutturale e feroce dei tre inglesi: titoli come "Exhume To Consume", "Excoriating Abdominal Emanation", "Cadaveric Incubator Of Endoparasites" o la stessa "Reek Of Putrefaction", che si ricollegava al titolo del disco precedente, sono sufficienti a farci comprendere la cura certosina con la quale la band dipingeva l'orrore viscerale e sanguinario dei propri deliri.
I loro testi erano un vero e proprio paradosso attraverso il quale provocare disgusto verso la carne e la vivisezione. La gente guardava la band come a dei temibili squartatori, dediti ad una vita immorale e costituita da impuri sciacallaggi: gli stessi musicisti racconteranno in seguito di aver sempre ricevuto fiumi di lettere allucinanti, da parte di fans del tutto fuori di testa. Alcuni di questi, per esempio, lavoravano in ospedali od obitori, ed erano soliti inviare alla band foto improponibili con pezzi di cadaveri ritratti. Musicalmente, Symphonies Of Sickness era uno dei dischi più violenti mai rilasciati fino a quel 1989, ma si fregiava di una importante base strutturale che dunque gli permetteva di discostarsi dai caotici esperimenti di caos primordiale a cui tante band si dedicavano: era semplice essere la band più rumorosa del pianeta limitandosi a percuotere i propri strumenti e gracchiando in un microfono, mentre molto più meritevole era intessere un'aggressione sonora costituita da riff letali e ben congegnati, strutture accurate e suonate a tempo, rallentamenti e ripartenze organizzate attorno ad un indomabile nucleo di foga e veemenza ma mai affidate al caso. La precisione non toglieva spazio alla furia: anzi, i Carcass ora erano ancor più letali e intimidatori, in quanto musicisti consapevoli della propria forza d'urto e con un'idea chiara del tragitto da percorrere.
Due parole infine sulla copertina, nuovamente realizzata facendo un collage di immagini di cadaveri ed autopsie (lo stesso Pearson incoraggiò i ragazzi in questo, regalando loro un manuale di patologia).
Purtroppo la cosa creò molti problemi alla band, dato che nel 1991 la polizia fece visita agli uffici della Earache e sequestrò le copie del disco e di altri album dell'etichetta perché ritenute inappropriate.
Per questo verranno poi immesse sul mercato le edizioni dei primi due platter del trio britannico in versione censurata, con le obbrobriose copertine simili, una azzurrina e l’altra fucsia.
Nel 2003, infine, tornerà (seppur nella parte interna del booklet) l'originale patchwork cadaverico, parte integrante non solo del disco ma della filosofia carcassiana. 


LA RISSA A ROMA
Nel 1990 li si ricorda in un tour a Roma, dove a Forte Penetrino, un ragazzo salì sul palco per fare "stage diving", spostando l'asta del microfono di Bill Steer che stava cantando. Bill venne colpito dall'asta e d'istinto tirò un calcio al ragazzo buttandolo giù dal palco, da lì s scatenò una rissa tra la band e una gang di una cinquantina di Hardcore che iniziò ad insultare la band e a sputarli.


LA VIA DI MEZZO
L'avvento degli anni 90 rappresenta la vera svolta nella storia dell'act britannico, che accoglie tra le proprie fila il chitarrista svedese Michael Amot, ex Carnage, e pubblica Necroticism - Descanting The Insalubrious, ormai saldamente orientato a un Death Metal intricato e di pregevole fattura tecnica. Elementi Grind restano presenti ma lasciano campo a strutture più complesse, riff incisivi, tonanti e insalubri ma non più rozzi, assoli melodici curati, squillanti, fluidi e comunque affilati come rasoi. Il risultato è spettacolare, una collezione di riff avvelenati e ritmiche schiacciasassi, organizzate attorno a un nucleo accurato, dagli arrangiamenti eccellenti.
Il contributo di Amott è stupefacente: il suo tocco morbido e ispirato trasforma drasticamente la band, dandole un suono inconfondibile, unico e profondo, stratificato dal punto di vista compositivo ed emotivamente trepidante, cosa che risulta evidente al cospetto dei magnifici guitar solo: ogni canzone possiede uno o più frecce soliste, febbricitanti e caratterizzate da melodie definite e avvolgenti, laddove in precedenza ci si trovava di fronte soltanto feroci e caotici esercizi di forza bruta.
Le otto canzoni sono dei piccoli capolavori del Death Metal: il sound è cupo, roccioso, ammorbato da uno stentoreo alone di malignità tipicamente Death: le canzoni tutte sono un'istantanea di possenza, scandite dal vocalism aggressivo, sporco e diretto di Walker.
Citare brani come "Symposium Of Sickness", "Incarnated Solvent Abuse", "Inpropagation", "Lavaging Expectorate Of Lysergide Composition" o "Pedigree Butchery" è superfluo, vista l'importanza storica assunta da tali composizioni.
Senza dimenticarci di "Corporal Jigsore Quandary", la canzone per eccellenza dei Carcass: un attacco di batteria inconfondibile, l'impianto di riff sferzanti che vi si inseriscono, la secca ed irresistibile prova vocale, l'assolo fulminante di Amott.
Nel disco permangono ancora le tematiche disgustose si parla, ad esempio, di come utilizzare i cadaveri umani a scopo di lucro, riciclando come fertilizzanti o strumenti musicali i resti di questa specie. In "Corporal Jigsore Quandary" veniva descritta una nuova pratica da poter mettere in atto sul cadavere. Dissezionarlo meglio per unire i vari frammenti, con la cosiddetta stryker-saw.
Si va avanti con "Symposium Of Sickness", il simposio della malattia.
Il simposio nell’antichità greco-romana, era la seconda parte del banchetto, durante la quale i commensali bevevano e si intrattenevano con canti, recite.
Il banchetto potrebbe essere la metafora della camera mortuaria, mentre ciò che facevano i commensali, ho visto più che bene un "paragone" con il lavoro degli anatomopatologi.
Basta dare uno sguardo al testo, non così ricco di tanti termini tecnici come il resto delle lyrics.
Il teatro dell'orrore continua con Pedigree Butchery, una canzone che parla dell'utilizzo dei corpi come cibo per cani. In "Incarnated Solvent Abuse", "Se l'identificazione del cadavere non è possibile, il patologo deve essere così bravo da saper prendere le impronte delle dita dal corpo prima che vada in decomposizione...le cose si complicano...".
C'è chi afferma che la canzone parli di un possibile utilizzo dei cadaveri, come colla.
E' un susseguirsi di super-canzoni, "Carneous Cacoffiny" ci spiega come ricavare strumenti (e suonarli) da parti di corpo umano, mentre tra quest'ultima e la traccia di chiusura, c'è un'insolita "Lavaging Expectorate...", che non presenta la solita "sfilza" di vocaboli tecnici, anzi descrive una tipica giornata di lavoro in un'ottica molto interessante.
"Forensic Clinicism/The Sanguine Article" parla di un chirurgo che tortura ed è solito mutilare le persone, operando su di loro quando sono ancora vive.


LA SVOLTA MELODICA
Se Necroticism aveva rappresentato un passo avanti sorprendente e rivoluzionario, il successivo Heartwork, rilasciato nel 1993, rappresenta l'emblema stesso del processo di evoluzione sostenuto dai deathster britannici, che qui toccano vertici tecnici invidiabili e si ripresentano sotto una foggia melodica straripante: possiamo parlare di Death si melodico ma allo stesso tempo molto tecnico, in quanto la violenza resta primaria, tangibile in serrate ritmiche fittissime, accelerazioni poderose e vocals raschiate, trascinanti, ma al tempo stesso è straordinario l'apporto melodico dovuto proprio alla classe di Ammott, il quale arrangia dei guitar solo stupendi e fluenti, dai tratti barocchi e tradizionali, capaci di alternare con armoniosa musicalità la potenza che la band esibisce nei passaggi più duri.
Il chitarrista combina riff melodici e taglienti, arricchendo con pregevoli armonizzazioni le sue rapidissime pentatoniche. Siamo al cospetto di un altro capolavoro: la musica dei Carcass è ora più accessibile, melodica, ma mantiene tutte le sue peculiarità di forza, potenza e cupezza; questo è riscontrabile in riff ancora una volta memorabili e corposi, imbevuti di veleno e di un insalubre retaggio classicamente Death. La scrosciante opener "Buried Dreams", l'incredibile "This Mortal Coil", la titletrack e la conclusiva "Death Certificate", con il suo riff vertiginoso, sono una perentoria dimostrazione di forza, songwriting e mettono in luce una volta di più l'innovativo connubio tra riff spaccaossa e riff melodici, questi ultimi capaci di influenzare le nuove leve del Melodic Death scandinavo. Ad un tecnicismo esasperato, si affiancano ora testi più maturi: dalla decomposizione carnale tanto minuziosamente omaggiata nelle precedenti pubblicazioni, si passa ora alla decomposizione dell'animo, descritta metaforicamente attraverso testi incentrati su argomenti come la guerra, la religione, la sostituzione dell'uomo attraverso le macchine. Il nuovo full length(Swansong) uscì soltanto nel 1996. Il nuovo album avrebbe dovuto contenere, in principio, diciassette tracce, e uscire come doppio: alla fine, però, la casa discografia preferì un prodotto singolo e Steer dichiarò che molte delle canzoni omesse erano migliori di quelle presenti nella tracklist di Swansong.
Ogni singolo album dei Carcass potrebbe essere descritto come un sorprendente e imprevedibile cambio di rotta rispetto al predecessore: Swansong era però qualcosa di molto altro, che un semplice passo avanti. Swansong era un disco che rinunciava in gran parte alle sfuriate ritmiche Death o agli assoli al fulmicotone, era un disco i cui riff affondavano le radici nell'Hard'N'Heavy settantiano, un disco che non poteva più essere classificato come Death Metal ma necessitava giocoforza dell'aggettivo melodic anteposto a tale sostantivo. La stabilità della formazione iniziava però a scricchiolare: poco prima di entrare in studio, Amott lasciò la band, sostituito da Carlo Regadas, per dedicarsi ad un nuovo progetto, gli Arch Enemy. Brani ritmati come "Black Star", "Cross My Heart" o "Tomorrow Belongs To Nobody" erano sorprendentemente orecchiabili, eppure mantenevano una potenza molto compatta di sottofondo e l'immancabile voce raschiata di Walker, elemento di congiunzione più marcato col caro vecchio Death Metal. La fuoriuscita di Amott denotava irrisolti problemi interni e dopo la pubblicazione del quinto disco anche Steer decise di abbandonare la nave.
La storica formazione inglese si sciolse così prima della fine del millennio e i membri restanti misero in piedi il progetto Blackstar, che riprendevano le sonorità udite in Swansong: dopo un solo disco, però, la nuova band venne subito accantonata. Nel 1999 un'emorragia cerebrale colpisce Ken Owen, che per fortuna supera positivamente un periodo di coma: la leggenda dei Carcass resiste alle piaghe del tempo, il suo culto resta vivido anche tra gli adolescenti che si avvicinano per la prima volta alla musica estrema e nel 2007, quasi a sorpresa, la band si riunisce.
Al tempo, i Carcass dissero che la reunion si sarebbe limitata alle esibizioni live, che non c'era bisogno di incidere un nuovo disco in quanto il mercato musicale era morto, mentre la band aveva a disposizione centinaia di canzoni da proporre; un nuovo prodotto in studio veniva inquadrato come pretesto per suonare dal vivo, cosa di cui l'act inglese non necessitava vista la popolarità di cui ha sempre continuato a godere. Eppure non tutto si può etichettare in maniera così frettolosa: un nuovo disco è, alle orecchie dei fans, qualcosa di molto più profondo e romantico.
Lo hanno capito nel corso del 2012, questi colossi del Death Metal mondiale, che difatti hanno a sorpresa annunciato la realizzazione di un nuovo disco di inediti, a diciassette anni dal predecessore: pur senza Amott, rimasto fedele ai suoi Arch Enemy, i Carcass tentano dunque di rimettersi in pista, risvegliando le attenzioni di critica e fans. Surgical Steel uscirà nel 2013.
Il drumming furioso di Daniel Wilding è preciso e vario, molto più pulito di quello di Ken Owen.
Nonostante non sia un capolavoro, Surgical Steel è sicuramente il miglior modo che i Carcass potevano trovare per tornare sulle scene tenendo alto il loro nome, senza snaturare la loro proposta musicale ma neanche copiando in maniera spudorata quanto registrato nella loro precedente produzione. È un album di media qualità, che deluderà chi si aspettava da loro il disco dell’anno e che soddisferà chi riuscirà ad approcciarsi nel modo giusto verso di loro.

martedì 9 dicembre 2014

Migliori Concept Album Della Storia (Metal/Rock)

Il Concept è un album nel quale tutti i testi ruotano su un unico tema dunque sono "raccontati" sottoforma di storia.
Qui vedremo Concept Album riguardanti ovviamente il Rock e il Metal.


The Who - Tommy (1969)
L'epopea di Tommy, ragazzo nato alla fine della prima guerra mondiale, che diviene sordo, cieco e muto. L'episodio che determina questa situazione è l'omicidio dell'amante della madre di Tommy da parte del padre, aviatore britannico al ritorno dal fronte.
I genitori di Tommy, che assiste alla scena dietro allo specchio, dicono al bambino di non dire, vedere e sentire nulla (infatti See Me, Feel Me, Touch Me, Heal Me sarà il leitmotiv del disco).
Il traumatizzato Tommy diventa così muto, cieco e sordo.
A peggiorare la situazione subentrano nella sua vita le violenze sessuali da parte dello zio e gli atti di bullismo del cugino, personaggi, che crudamente e bestialmente, approfittano dello stato del bambino che non può né urlare né lamentarsi.
Ogni cura ed ogni tentativo di riportarlo alla normalità sono vani fino a quando Tommy si scopre "mago del flipper"(Pinball Wizard) e come tale ottiene notorietà e ricchezza.
È oltrepassando lo specchio che Tommy torna alla vita e inizia un percorso che lo porta a divenire una sorta di "messia" in grado di liberare e curare gli altri facendogli seguire il suo percorso.
Un dottore ritiene che l'unico modo per comunicare con Tommy sia attraverso uno specchio, la madre non vuole credergli e distrugge lo specchio di casa.
Paradossalmente questo evento rende Tommy libero e gli fa riacquistare tutti i sensi, facendolo tornare un bambino normale.
La distruzione del "santuario" riporta Tommy alla propria dimensione umana.


Jethro Tull - Aqualung (1971)
Pare che il titolo dell'album derivi dal rantolo roco del barbone simile al rumore di un respiratore subacqueo (l'Aqualung ne è un modello particolare).
I testi della title track raccontano in maniera aspra la vita di Aqualung, fallimentare a scuola come nelle relazioni interpersonali.
Unico suo interlocutore possibile resta Dio al quale in punto di morte, in un ultimo rantolo rabbioso, Aqualung dedica solo parole sprezzanti.
I Jethro Tull scegliendo un barbone pedofilo come protagonista del loro album vogliono esprimere una critica alla società.
Il senso di smarrimento che ne consegue porta l'uomo a perdere ogni certezza e ad odiare il mondo stesso. Aqualung impreca contro Dio e lo accusa delle proprie sofferenze.
Il disco fu definito un concept album in quanto nelle canzoni si ritrovano spesso i temi della vita, della critica alla società e di Dio.


David Bowie - The Rise And Fall Of Ziggy Stardust (1972)
Ziggy Stardust non è un extraterrestre ma un umano che casualmente entra in contatto con forze da un'altra dimensione attraverso la sua radio e che, scambiando i loro messaggi per rivelazioni spirituali, adotta sulla Terra un ruolo messianico, mentre gli "infinti", creature aliene prive di passioni, lo utilizzano come tramite per una invasione che distruggerà il mondo.


Pink Floyd - The Dark Side Of The Moon (1973)
Il più affascinante viaggio in musica nella mente umana.
I temi dei testi delle canzoni includono l'avarizia, l'invecchiamento, la morte e l'infermità mentale.
Quest'ultimo tema prese come ispirazione il deterioramento mentale di Barrett, che era stato il principale compositore del gruppo nei suoi primi anni.
L'album è conosciuto per l'uso di musica concettuale e di testi filosofici.
Le cinque tracce di ognuno dei due lati rappresentano vari stadi della vita umana.
L'album comincia e termina con un suono di battiti cardiaci, esplorando la natura dell'esperienza dell'essere umano e, secondo Waters, «l'empatia».
Speak To Me e Breathe insieme pongono un accento sugli elementi mondani e futili della vita, che accompagnano la sempre presente minaccia della pazzia, e l'importanza per ognuno di vivere la propria esistenza.
Spostando la scena in un aeroporto, la strumentale On The Run evoca lo stress e l'ansia provocati dal settore moderno dei trasporti.
Time tratta del modo in cui il passaggio del tempo può controllare la vita di un individuo e ammonisce con veemenza coloro che sprecano tempo prezioso focalizzandosi sugli aspetti più mondani della vita.
A questa traccia segue il tema del ritiro in solitudine e il rifugio nella canzone Breathe (Reprise).
La prima parte termina con The Great Gig In The Sky, profonda metafora della morte.
La prima traccia del lato B, Money, si prende gioco dell'avarizia e del consumismo, con un testo ironico ed effetti sonori relazionati alla ricchezza, aprendosi con il suono di un registratore di cassa e il rumore di monete sonanti.
Us And Them parla dell'etnocentrismo, del confronto e dell'uso di semplici dicotomie per descrivere le relazioni personali.
Brain Damage tratta della malattia mentale come risultato del porre la fama e il successo in cima alla lista delle necessità di un individuo.
In particolare il verso «And if the band you're in starts playing different tunes» («e se la band in cui sei comincia a suonare melodie diverse») si riferisce allo stato mentale dell'ex-membro Syd Barrett.
The Dark Side Of The Moon termina con Eclipse, che espone i concetti di alterità e unità, mentre forza l'ascoltatore a riconoscere le caratteristiche comuni a tutti gli esseri umani.


Genesis - The Lamb Lies Down On Braodway (1974)
Il giovane portoricano Rael scende nei meandri misteriosi ed inquietanti di New York.
Rael, fuoriuscito dal riformatorio di Pontiac, ama lasciare il proprio "segno" con la vernice spray sui muri della città, forse l'unico modo che conosce di affermare e fissare nel tempo la propria personalità.
Il protagonista, attraversando Broadway, si imbatte in una densa nebbia che, solidificandosi come un muro di fronte a lui, gli corre velocemente incontro fino a travolgerlo: da quel momento, Rael è trasportato in un'altra dimensione spazio-temporale, quasi interamente ambientata sottoterra, nella quale affronterà una serie di avventure e di incontri con i più vari personaggi, che vanno dal mitologico al grottesco, oltre ad imbattersi ripetutamente nel fratello John.
Proprio per salvare la vita di John, al termine della storia Rael dovrà gettarsi fra le rapide di un fiume, salvo accorgersi che il fratello ha assunto le sue stesse sembianze, quasi divenendo la proiezione del suo io.
Immediatamente dopo, i due assieme a tutta la scena e alla storia stessa si dissolvono in una misteriosa nebbia purpurea.


Alice Cooper - Welcome To My Nightmare (1975) 
Il personaggio di Steven appare per la prima volta nel concept album Welcome to my nightmare. L'ascoltatore capisce che Steven ha la mente di un bambino(poco meno di 10 anni).
L'album è un viaggio attraverso la mente di Steven, seriamente danneggiata.
Egli vive in un incubo costante e noi siamo guidati attraverso questi sogni.
Nella prima omonima canzone siamo accolti nell'incubo.
Nella seconda, "Devil's Food", Steven è intrappolato nella rete di un ragno, e sta per essere mangiato da una Vedova nera. Il ragno, la rete e l'intero incubo sono solo nella sua mente, ma onnipresenti come una sorta di delirio, quindi Steven pensa di obbedire alla Vedova nera, così da salvarsi.
La canzone che segue si chiama "Some Folks", e leggendo fra le linee, si può capire il piacere che prova Steven quando uccide le donne e quando abusa sessualmente dei loro cadaveri.
Dopodiché scopriamo degli abusi di Steven su sua moglie, nella canzone "Only women bleed".
Ancora una volta e ancora più esplicitamente veniamo a conoscenza della necrofilia di cui soffre Steven, della sua lussuria nei confronti dei cadaveri, nella canzone "Cold Ethyl", dove è chiaro che Steven sta facendo sesso con il corpo di una donna (appunto Ethyl). La cosa seguente che viene rivelata all'ascoltatore è riguardo l'infanzia di Steven e della sua trasformazione nell'assassino psicopatico che conosciamo.
In "Year Ago" capiamo che Steven era un bambino solo, forse si sentiva rifiutato dagli amici e dagli adulti.
La canzone "Steven" mostra la sua trasformazione da un innocente bambino a un killer.


Pink Floyd - Wish You Were Here (1975)
Wish You Were Here evoca la fraternità tra i membri della band venuta ormai a mancare.
L'album comincia con un'introduzione strumentale di otto minuti e mezzo, prima di cominciare con Shine On You Crazy Diamond(tributo all'ex membro della band Syd Barrett, il cui crollo nervoso indotto dalla sua tossicodipendenza lo costrinse a lasciare la band alcuni anni prima. Barrett è ricordato con affetto in frasi come: «Remember when you were young, you shone like the sun» e «You reached for the secret too soon, you cried for the moon» ("Hai raggiunto il segreto troppo presto, hai chiesto l'impossibile").
L'album è inoltre una critica all'industria musicale Shine sfuma senza soluzione di continuità in Welcome To The Machine, che comincia con l'apertura di una porta automatica descritta da Waters come "simbolo di scoperta musicale e di progresso tradito dal mondo della musica, che è più interessato al successo e che si dimostra avido".
La canzone finisce con i rumori di una festa per simboleggiare "la mancanza di contatti e sentimenti reali tra le persone".
Have A Cigar mostra il disprezzo verso i "pezzi grossi" dell'industria musicale.
Wish You Were Here contiene versi che non si riferiscono solo alla condizione di Barrett, ma anche alla bipartizione del carattere di Waters, come idealista, così come personalità dominante.


Pink Floyd - Animals (1977)
I testi descrivono le varie classi sociali come differenti specie di animali: i cani, aggressivi, come rappresentanti della legge, i maiali, dispotici e spietati, rappresentano i politici e la "mandria insana e cieca" le pecore.
L'album è una critica al capitalismo e descrive l'apparente degrado sociale e morale della società, paragonando la condizione umana a quella dei semplici animali.
Il testo di Sheep contiene una versione modificata del Salmo 23, poiché si possono ritrovare frasi come "The Lord Is My Shepherd" ("Il Signore è il mio pastore").
Verso la fine della canzone le pecore, gli animali protagonisti del brano, si ribellano ai cani e li uccidono, e invitano i maiali a rimanersene chiusi in casa.


Pink Floyd - The Wall (1980)
Pink è un artista che, anche a causa dei tragici avvenimenti della propria esistenza (la morte del padre in guerra durante i suoi primi mesi di vita, la disumanizzante spersonalizzazione della scuola, l’iperprotettività della madre, l'alienante vita da rockstar, le grottesche avance delle groupie, il divorzio dalla moglie), si chiude in un muro psicologico, protettivo ed invalicabile, che lo soffoca inesorabilmente, trascinandolo ai limiti della follia.
In seguito, il legame tra Pink e la moglie si incrina a causa della loro reciproca incomunicabilità.
Si chiude il muro col quale Pink cerca di proteggersi dalla vita, restando solo più che mai.
Così tenta di vincere il proprio distacco, ma inutilmente.
Chiuso in un paranoico isolamento, Pink è in balia dei propri produttori, che lo salvano da un'overdose solo al fine di sbatterlo su un palco (Comfortably Numb) per il suo ennesimo concerto, immaginato da Waters come causa e prodotto di una forte massificazione giovanile: la perdita di identità delle masse degli adolescenti è determinata e sfruttata anche dal sistema delle rock star.
Pink capisce che potrà vincere la propria solitudine in un solo modo: deve analizzare la propria vita.
Così si apre un processo mentale (The Trial), con tanto di accusa, giudice e testimoni a carico (il maestro, la moglie e la madre), il cui esito è immaginato da Pink come una sentenza che lo condanna (forse dolorosamente, forse liberatoriamente) ad abbattere il muro, eliminando le proprie difese ed esponendosi ai propri simili.


Marillion - Misplaced Childhood (1985)
Fish dichiarò di aver partorito il concept album dopo un "viaggio" di dieci ore sotto l'effetto di LSD: le liriche sono ricche di immagini, di visioni e riescono a trasmettere l'idea di una sorta di viaggio introspettivo, tra amori svaniti e ricordi nostalgici, affrontando la durezza del presente e rimpiangendo un'infanzia irrimediabilmente perduta.
Come sempre, Fish è un maestro nella stesura dei testi, che in certi passaggi riescono davvero a colpire anche per la loro suggestiva e toccante vena poetica.


King Diamond - Abigail (1987)
Una storia gotica, una storia di fantasmi, la storia di una giovane coppia, Miriam e Jonathan, che eredita una misteriosa casa dove si nasconde una maledizione, una maledizione partita 68 anni prima dall'omicidio da parte dell'antenato di Jonathan, il conte LaFey, della moglie gravida.


Queensryche - Operation Mindcrime (1988)
La storia di un politico che fa il lavaggio del cervello a un Punk eroinomane, deluso dalla società.
Egli poi diventa un killer e progetta di assassinare i leader corrotti.


Iron Maiden - Seventh Son Of A Seventh Son (1988)
Viaggio attraverso il bene e il male, sino alla morte del protagonista.
In Moonchild il Diavolo visita i genitori del nascituro, specialmente la madre, avvertendoli che ogni resistenza è vana.
Infinite Dreams parla di un sogno che tormenta un uomo.
Can I Play with Madness ci descrive il giovane uomo che, colpito da visioni, crede di impazzire e si rivolge ad un vecchio profeta per capire: tuttavia l'uomo non crede a quello che il profeta vede nella sua palla di vetro.
The Evil That Men Do il titolo è tratto dal dramma Giulio Cesare di Shakespeare e cita il discorso fatto da Marco Antonio ai Romani dopo l'assassinio di Cesare: "The evil that men do lives after them; The good is oft interred with their bones".
Seventh Son Of A Seventh Son narra del soggetto dell'album, il Settimo figlio di un Settimo figlio, reclamato dalle forze del bene e del male.
The Prophecy parla della profezia riguardante il Settimo figlio di un Settimo figlio.
The Clairvoyant il Settimo figlio di un Settimo figlio è ora un veggente in grado di vedere la verità e le menzogne semplicemente guardando un uomo nei suoi occhi.
Only The Good Die Young, solo i buoni muoiono giovani mentre per tutti gli altri peserà alla fine la coscienza.
Il Settimo figlio di un Settimo figlio muore e l'album si conclude così come era iniziato, l'intro acustica di Moonchild.


Savatage - Streets: A Rock Opera (1991)
DT Jesus, una ex rock star che vive spacciando droga, è uno dei tanti falliti che vivono nelle strade di New York. In "Streets" si narra di come riesca a riguadagnare il successo perduto, e di come, una seconda volta, cada di nuovo in rovina.
La titletrack apre il sipario con un coro di bambini e descrive in maniera tetra e minacciosa la vita della strada: i pericoli che si nascondono ad ogni angolo e in ogni vicolo
La seguente "Jesus Saves" narra in maniera fredda, severa e diretta del nostro eroe fallito, DT Jesus, che suona ormai solo a tempo perso nei locali.
DT è anche un tossicodipendente, e questo suo abuso viene descritto in maniera eccezionale in "Tonight He Grins Again", song sofferta e depressa che non lascia vedere spiragli nella situazione, con la sua atmosfera malvagia e inesorabile, dai toni ovviamente dark.
A questo punto della storia DT incontra un vecchio chitarrista blues che come lui ha perso fama e successo a causa della droga.
DT capisce cosa diventerà se non fa qualcosa e decide di raddrizzare la sua vita.
Segue quindi la visionaria "A Little Too Far", in cui DT riflette su cosa è successo a tutti i suoi idoli.
DT smette di usare droghe e in "You're Alive" inizia a girare per i locali riscuotendo un successo sbalorditivo.
Vengono presentati con "Sammy And Tex" altri due personaggi.
Tex è il "tour manager" di DT, mentre Sammy è uno spacciatore a cui DT deve dei soldi.
Una notte Sammy si presenta a DT dopo uno show molto soddisfacente.
Tex interviene e Sammy lo uccide.
Il pezzo è ritmicamente veloce, furioso: si capisce che qualcosa andrà storto fin dalle prime note.
DT è distrutto.
Quando le cose si stavano mettendo bene, il suo passato torna indietro a perseguitarlo.
"St. Patrick's" punta l'attenzione sulle domande che DT rivolge a Dio, sui dubbi circa l'interessamento di Dio alla vita degli uomini.
La canzone inizia molto debolmente, la voce di Jon è bellissima e passa gradualmente a trasmettere quel senso di frustrazione che attanaglia DT.
Le emozioni del nostro eroe sono anche qui ritratte con grande efficacia e la sua disperata richiesta di aiuto non viene accolta: è infatti la disperazione il tema fondamentale della successiva "Can You Hear Me Now". DT cammina per le strade di New York City e si accorge di quanto sia pericoloso il mondo in cui vive. "New York City Don't Mean Nothing" descrive appunto i pericoli di New York e come questa città sia capace di distruggere i sogni.
"New York City Don't Mean Nothing", non rimane calma per tutta la sua durata, anzi, esplode presto in un inferno buio e distorto, New York City appunto.
Segue sugli stessi temi "Ghost In The Ruins", mid-tempo che è diventata una delle hit della band americana. Altra highlight è rappresentata da "If I Go Away", introspettiva, in cui DT si interroga di cosa sarà di lui se scomparisse d'un tratto.
La gente lo ricorderebbe? Lui stesso vuole essere ricordato? DT si sente sempre più infelice e la droga gli offre una tregua per i suoi problemi.
Siamo in "Agony And Ecstasy - Temptation", dal sound diretto e aspro.
"Heal My Soul" si basa su una vecchia "preghiera cantata" irlandese, e il risultato è un pezzo molto triste, con vocals dolci e sofferte.
 "Somewhere In Time" consegna potentemente il messaggio, fino ad arrivare al finale dei finali, "Believe", la canzone più bella scritta dai Savatage, e come tale anche la più conosciuta, che chiude "Streets" in maniera sublime.
E' potente e commovonte, solenne e travolgente, un finale epico per un album epico.


WASP - The Crimson Idol (1992)
Narra la triste vicenda di Jonathan Aaron Steel (alter ego dello stesso Blackie Lawless), dall’infanzia triste e difficile a causa dei continui litigi con i genitori, per poi arrivare all’età adulta fatta di successi ed eccessi nel campo della musica.
Infatti, “L’idolo Cremisi” intorno al quale ruota l’intera storia è l’ascesa della Rockstar Jonathan, dapprima sulla cresta dell’onda e poi in inesorabile declino morale, fino ad arrivare all’ultima notte della sua esistenza, prima del suicidio, durante la quale l’uomo ripercorre le tappe fondamentali di una vita malinconica e solitaria, sempre alla ricerca di una pace interiore, a cominciare dal rapporto impossibile con i familiari, l’ammirazione per il fratello maggiore, deceduto il giorno del suo compleanno, la scoperta della musica Rock e l’amore viscerale per la chitarra elettrica, per poi fuggire di casa alla volta della grande città che gli avrebbe dato l’opportunità di sfondare.
Qui si compie la rivincita del protagonista, popolarità, soldi, sesso, droghe e ogni sorta di eccesso sono alla sua portata ma, quando tutti gli aspetti negativi del mondo dello show-business emergono, Jonathan entra in depressione, capisce allora che tutti quelli che lo circondano non sono veri amici ma sono lì per sfruttarlo, le donne amano i suoi soldi, così come i colleghi, perciò il ragazzo si ritrova inevitabilmente solo, come quando era adolescente.
Quando questi realizza che il vero motivo di tale malinconia è la mancata accettazione da parte dei suoi e il vuoto lasciato da parte del fratello, telefona a casa dopo anni di assenza, dove risponde la madre che, in pochi secondi, lo liquida dicendo di non avere più figli.
Il tracollo psicologico è dietro l’angolo e Steel ha subito il presentimento di un triste epilogo.
Lui chiede solo di essere amato, l’amore è libertà, l’amore è il fuoco che brucia, l’amore è una famiglia.
Ma oramai è troppo tardi per chiedere perdono, tutto è perduto per sempre, ed egli è rimasto solo.


Nine Inch Nails - The Downward Spiral (1994)
Esso racconta la lenta e dolorosa discesa oltre i confini della follia del protagonista tra paranoia, alienazione, delusione.
Un sistema al quale non si può sfuggire essendo la società in cui viviamo.
Sino al suicidio del protagonista.


Ulver - Bergtatt (1995)
Il concept è basato su di una antica leggenda norvegese che narra la storia di una ragazza e del suo perdersi in un'antica foresta.
Bergtatt (termine norvegese che letteralmente vuol dire "presa/catturata dalla montagna", ma significa anche "stregata", e si rifà alla credenza che gli esseri fatati della natura attirassero e catturassero gli uomini nelle loro dimore sotto le montagne) narra la storia di Pige, che si perde in una remota foresta abitata da strane presenze per non fare più ritorno.
Nella prima traccia I Troldskog faren vild (Sperduta nella foresta dei troll), assistiamo all'allontanarsi della protagonista.
La canzone è costruita su suoni caldi e melodici, ed il cantante usa uno stile vocale che ricorda da vicino il canto gregoriano, a simboleggiare il sereno vagare della ragazza.
La seconda traccia è costruita secondo lo stesso schema descrittivo: Soelen gaaer bag Aase need (Il sole tramonta dietro la collina) inizia con una semplice chitarra che duetta con un flauto, ma l'atmosfera quasi idilliaca viene spezzata dalle chitarre di Haavard e Aismal che irrompono secondo i più classici dettami Black Metal. La canzone alterna più volte momenti di relativa tranquillità a sfuriate musicali.
La vicenda raggiunge l'apice della tensione nella traccia Graablick blev hun vaer ("sguardo grigio" la teneva sott'occhio), che narra dell'intensificarsi delle presenze oscure.
Il crescendo musicale palesa il crescente terrore della ragazza e culmina con il rumore di passi di Pige all'interno del bosco.
Een Stemme locker (Una voce attira) è un intermezzo quasi strumentale dove la voce di Pige duetta con toni a metà tra il canto ed il parlato.
La voce cupa, profonda ed ipnotica di Garm e la melodia solenne e drammatica delle chitarre acustiche descrivono il giungere della ragazza davanti a una caverna, nella quale la voce la invita suadente ad entrare.
L'album si conclude con Bergtatt - Ind i Fjeldkamrene (Presa dalla montagna - (Entrando) nelle camere della montagna). L'alternarsi delle distorsioni, degli screaming e degli arpeggi acustici e la struggente coda acustica conclude la storia della perdizione di Pige.


Bathory - Blood On Ice (1996)
"Blood On Ice" racconta la storia di una vendetta: il protagonista che da bambino ha assistito alla distruzione del proprio villaggio, al massacro degli uomini e alla deportazione di donne e bambini, si incammina guidato da un vecchio con un occhio solo in un percorso per raggiungere l'agognata vendetta e arrivare cosi lontano, a nord, nella terra del non ritorno, a salvare i deportati e ad uccidere la bestia a due teste, autrice del massacro.
La trama, che all'apparenza è piuttosto lineare, si rivelerà invece piena di citazioni e riferimenti alla mitologia nordica, che non sfuggiranno ai più attenti: si potrebbe parlare del vecchio con un occhio solo che sarebbe Odino, della spada di "The Sword"(la Notung di Sigfrido), del cavallo a otto zampe di "The Stallion"(chiaramente Sleipnijr, il cavallo di Odino).


Savatage - The Wake Of Magellan (1997)
Il concept si dirama su due avvenimenti: l'incidente di Maersk Dubai, accaduto 1 anno prima della pubblicazione di quest'album, in cui il capitano di una fregata taiwanese gettò in mare 3 clandestini rumeni nel mezzo dell'Atlantico.
Il secondo è la morte della reporter irlandese Veronica Guerin che morì combattendo il traffico di droga nel suo paese.
Questi eventi sono combinati tra loro nella storia di un vecchio marinaio spagnolo, che decide alla fine della sua vita di salpare con la sua piccola imbarcazione nell'atlantico cercando una gloriosa morte, come gli antichi vichinghi.
Tuttavia quando finisce in una tempesta, pensando che il suo desiderio sia diventato realtà, scorge nell'oceano un uomo che sta affogando.
Di colpo perde ogni desiderio di morire e combatte per salvare quell'anima.
Dopo molte peripezie riesce a salvare il naufrago.
Tornato sulla terra ferma realizza che non solo ogni singola vita è preziosa, ma anche ogni singola ora della vita stessa.


Opeth - My Arms, Your Hearse (1998)
La caratteristica di questo concept album è quella di avere l’ultima parola del testo di un brano corrispondente al titolo del pezzo successivo.
Per il resto, la storia è tanto affascinante quanto inquietante, epopea metafisica di un morto che, prima di venir accolto definitivamente tra le braccia dei reami della Morte, vaga come fantasma nel tentativo di re-instaurare un rapporto con la straziata dolce metà.


Opeth - Still Life (1999)
La canzone "The Moor" introduce il personaggio principale, ovvero un reietto di una società, a causa delle sue deformità fisiche che vengono percepite come il segno di una possessione demoniaca o di uno stato d'essere peccaminoso.
Egli fu chiamato "mostro empio", e ricorda di essere stato picchiato, bruciato, ricoperto di fango e bandito dalla sua città.
Ora sta tornando dopo 15 anni, per il suo amore Melinda, che ha dovuto lasciarsi dietro con l'esilio.
In "Godhead's Lament" il reietto tenta di nascondere il suo ritorno.
Egli contempla le conseguenze e pensa di andarsene per sicurezza, ma non lo fa perché il suo amore per Melinda ha più peso della sua volontà di vivere.
La maggior parte della canzone consiste nell'osservazione della sua amata da lontano.
La canzone inoltre introduce l'occhio osservatore dell'autorità religiosa ed enfatizza il pericolo in cui il protagonista si trova.
"Benighted" è come una lettera d'amore, un'ode muta a Melinda.
Il reietto cerca di convincere Melinda a scappare con sé, ed osserva che la religione della società ha preso il controllo sulla sua vita.
Egli le spiega che l'unico modo per liberarsi è andare con lui.
"Moonlapse Vertigo" ricorda che la gente della città lo ucciderebbe, se solo capisse che lui si trova sul luogo. Il reietto esprime il suo immenso odio verso il Concilio, così come la sua preoccupazione per Melinda.
"Face Of Melinda" dipinge la donna bruna come una creatura silenziosa e pensierosa, quando lui le si avvicina.
Dopo il suo fallimento nel corteggiarla, Melinda si fa monaca; comunque, egli non si arrende e "trama di riaverla indietro" per riempire il suo vuoto.
Ella gli dice dei suoi fallimenti morale, ma rimane sorpresa da se stessa quando gli dice che l'ama ancora.
La canzone finisce con un torvo indizio di ciò che sta per accadere:
"La mia promessa è fatta, ma il mio cuore è tuo", sono le ultime parole di Melinda.
"Serenity Painted Death" inizia quando il reietto si sveglia e scopre che Melinda è stata presa e che le è stata tagliata la gola per essersi associata con un reietto.
Consumato da una furia repressa, egli uccide brutalmente coloro che hanno assassinato Melinda e continua ad uccidere ogni soldato che può.
Appena la sua mente divaga, però, il Concilio della Croce è pronto a catturarlo.
"White Cluster" inizia con il ritorno del reietto ad uno stato sognante, per poi ritrovarsi in una cella di prigionia.
Il Concilio della Croce cerca di farlo pentire, ma lui non è sincero e quindi viene portato alla forca per essere impiccato.
I cittadini che si sono riuniti per guardare l'esecuzione si vestono di bianco, a rappresentanza della loro credenza che il reietto sia nato senza anima.
Il boia si avvicina a lui e gli lega il nodo scorsoio, permettendogli un momento di riflessione prima di essere impiccato.
Proprio prima di incontrare la sua fine, egli sente una mano sulla spalla e quando si volta vede Melinda dietro di sé, pronta per unirsi a lui nella morte.


Nevermore - Dreaming Neon Black (1999)
Concept album incentrato sulla storia di un uomo che deve affrontare il suicidio della propria amata e tutte le conseguenze che ciò ha portato.
La vicenda si basa sulla storia della fidanzata del vocalist del gruppo Warrel Dane, scomparsa e presumibilmente morta.
Concept in cui regnano sentimenti di rabbia e frustrazione e i cui toni sono cupi e disperati.
Le tredici canzoni di questo lavoro rappresentano dal punto di vista personale e in maniera impeccabile una situazione a dir poco insostenibile e straziante.


Dream Theater - Scenes From A Memory Part II (1999)
La storia su cui si basa il concept è la narrazione della terapia di regressione (Regression) di un uomo di nome Nicholas.
Egli è ricorso all'ipnosi per far luce su di una serie di sogni ricorrenti che lo turbano.
Il soggetto di tali visioni notturne è una giovane donna, Victoria, a cui si sente legato in maniera inspiegabile.
Nicholas è la reincarnazione di una ragazza vissuta nel 1928.
Decide di rivolgersi ad uno psicoterapista quando le immagini di Victoria cominciano ad apparirgli insistentemente durante il sonno: la ragazza si trova in una grave crisi affettiva tra i due fratelli gemelli The Miracle e The Sleeper, nella storia rispettivamente il senatore Edward Baynes e Julian.
Quest'ultimo, marito di Victoria, conduce una vita immersa nel vizio del gioco d'azzardo, dell'alcool e della droga.
La disperazione costringe la giovane a chiedere l'aiuto del cognato Edward che se ne innamora.
Quando però Julian chiede perdono alla moglie e il loro rapporto si ristabilisce, Edward non può fare a meno che vendicarsi con l'omicidio dei due: scrive una lettera che inserisce nella tasca del fratello come se questo si fosse suicidato dopo l'uccisione della moglie.
Tornando al presente, Nicholas si rende conto di esser vissuto per svelare questo mistero sconosciuto.
Tornato a casa dopo l'ultimo incontro terapeutico, Nicholas è in breve raggiunto e ucciso dallo stesso psicoterapista, reincarnazione di Edward.


King Diamond - The Puppet Master (2003)
Gli sciagurati protagonisti della storia raccapricciante ambientata in Ungheria nel 1700 sono due giovani che, seguendo le tracce di un sinistro carrozzone di pupazzi in quel di Budapest, vengono a conoscenza di macabri riti e segreti di tale Laszlo, il burattinaio e della moglie Emerencia.
Le conseguenze di questa macabra scoperta saranno drammatiche sia per il protagonista che per la compagna Victoria.
Perché queste tristi marionette hanno occhi blu dalle sembianza umane?

venerdì 5 dicembre 2014

La Storia Degli Slayer: Nazismo, Satanismo e La Morte Di Hanneman

Gli Slayer sono una band americana fondata nella Bay Area(Los Angeles) nel 1981.dai due chitarristi Kerry King e Jeff Hanneman. In seguito si unirono Tom Araya e Dave Lombardo. All’inizio i quattro improvvisavano cover di Black Sabbath ed Iron Maiden. La band sceglie come moniker Slayer, in quanto semplice da ricordare ed eccitante da urlare durante i concerti. Anche se ai tempi si diceva fosse l'acronimo di: Satan Laughs As You Eternally Rot. Pieni di entusiasmo, i quattro ragazzi adottarono un look fatto di pelle nera e si colorarono il viso col pittoresco corpse paint, mentre King si fabbricò uno spaventoso bracciale con un pezzo di cuoio, trafitto da chiodi acuminati. Sarà lui il principale songwriter dell’act losangelino e proprio lui scrive il primo pezzo (nel 1981): Aggressive Perfector, ispirata a Dissident Aggressor dei Judas Priest.
Gli Slayer decisero di non trasferirsi da Los Angeles, sfruttando la già discreta popolarità dei Metallica: da San Francisco giungeva in un alone quasi mistico la fama di questa band, ritenuta "la più veloce d’America", ma gli Slayer erano convinti di poter fare ancora meglio.
Unici thrashers di Los Angeles, gli Slayer divennero presto l’unica band che metteva d’accordo sia i punkers che i metallari, miscelando il riffing e la potenza classica dell’Heavy con la carica adrenalinica del Punk.


DISCHI
Show No Mercy uscì nel 1983, a breve distanza dall'album seminale del Thrash Metal californiano (Kill’Em All), figurando a pieno titolo tra i pionieri del genere.
Era un disco ancora fortemente influenzato dall’Heavy Metal classico inglese miscelato ai Venom, ed è un piacevole esempio di cosa erano gli Slayer prima di diventare davvero gli Slayer.
I quattro distruggevano lo studio facendosi la guerra con pistole ad acqua, ma nonostante ciò furono bravissimi a registrare bene il loro debut, sfruttando i pochi tentativi permessi dal budget limitato.
I testi delle canzoni erano ancora infantili e tendenti al ‘satanico’: nella lista dei ringraziamenti sul retro copertina venne menzionato anche tale Herbert M.Clayton: secondo una leggenda metropolitana il nome era inciso su una lapide rubata dai quattro in un cimitero locale!
I due lati del disco vennero chiamati "side 6" e "side 666", mentre sui solchi del vinile venne inciso il nome Slayer. La leggenda era iniziata: il binomio King/Hannemann affinò un chitarrismo lancinante del tutto inedito, che conquistò anche i thrashers di Frisco nelle prime trasferte nella Bay Area della band losangelina. Come inquadrare il disco? Sicuramente con la titletrack, "Black Magic", "Evil Has No Boundaries", "The Antichrist" e "Die By The Sword".
Ai tempi il loro satanismo tenebroso attirava la gente, facevano davvero paura e cercarono di documentare i loro show bollenti col Live Undead, che però alcuni detrattori ritengono essere un falso live, in cui le voci del pubblico furono aggiunte a registrazioni in studio.
Man mano che gli Slayer mettevano a ferro e fuoco il Continente, i loro fans acquisivano sempre più la fama di "distruttori" di band, nel senso che quasi da subito si resero celebri per strapazzare di insulti e bottigliette le formazioni che aprivano per i loro beniamini, chiamati a gran voce dal loro urlo inflessibile: Slayer, Slayer! Nel 1985 la band americana compì un grande passo nella propria carriera, imbarcandosi in un tour continentale assieme agli Exodus ed alle leggende inglesi Venom, tra i principali ispiratori di tutti i thrashers americani. Il Combat Tour fu qualcosa di memorabile per potenza, velocità, violenza sonora. Pare che fu anche ricco di aneddoti, come quello che riguarda Araya e Cronos, storico leader dei Venom: in un banchetto post-concerto, il singer degli Slayer, visibilmente brillo, chiese dove fosse il bagno e Cronos, ironico disse "qui, nella mia bocca".
Araya pisciò in faccia a Cronos e completò il tour con un bell’occhio nero in bella vista.
All’apoca, Kerry King riuscì addirittura a meritarsi la chiamata di Dave Mustaine e suonare cinque concerti nei Megadeth, ma i suoi compagni rimasero delusi da questo suo ‘tradimento’ e lui, anche a causa del dispotismo di Mustaine, tornò in pianta stabile negli Slayer.
Era ormai pronto il nuovo capitolo discografico della band, che segnò un passo avanti notevole nel definirne la direzione stilistica: Hell Awaits, pubblicato dalla Metal Blade, era ancora ricco di song blasfeme (come "Necrophiliac", nella quale Araya narrava di amplessi col cadavere di una ragazza ), ma anche arricchito da pezzi dalle tematiche filosofiche o sociali ("Praise Of Death").
Musicalmente, aumentò l’impatto violento e si accentuò la velocità, ma soprattutto le canzoni divennero dalla struttura intricata, ricca di cambi di tempo, svariati gruppi di riff cuciti assieme e assoli folgoranti. All’epoca, Tom e Jeff facevano ampio uso di droghe di ogni tipo e, non avendo molti soldi, ricorrevano spesso al veleno per topi; Kerry King, invece, ammette candidamente di non essersi mai drogato, definendosi "uno che beve". Kill Again ricevette un sacco di critiche per il suo testo, invece la formidabile titletrack "Hell Awaits" si dice avesse messaggi nascosti ascoltandola al contrario: "Join Us, Join Us" (ovvero "unitevi a noi", cioè alla loro setta).

Da "Hell Awaits" ("Hell Awaits", 1985)
Existing on damnation's edge
The priest had never known
To witness such a violent show
Of power overthrown
Angels fighting aimlessly
Still dying by the sword
Our legions killing all in sight
To get the one called Lord
The Gates of Hell lie waiting as you see
There's no price to pay just follow me
I can take your lost soul from the grave
Jesus knows your soul can not be saved
Crucify the so called Lord
He soon shall fall to me
Your souls are damned your God has fell
To slave for me eternally
Hell awaits

Il 1986 sarebbe stato l’anno più pazzesco e stellare della storia dell’Heavy Metal e degli Slayer, che se ne usciranno con un disco epocale, destinato a lasciare segni memorabili.
Stiamo parlando ovviamente di Reign In Blood. Una mazzata di Thrash estremo, furioso, velocissimo, come nessuno mai si era azzardato a fare. Reign In Blood è una pioggia di sangue e riff, scanditi da una qualità tecnica e acustica stellare, da una precisione disumana nell’esecuzione, da un suono assolutamente devastante e psicotico. La velocità implacabile dei riff sparati da King e Hannemann è raddoppiata dalla potenza disarmante del prodigioso Dave Lombardo, il tutto cucito sotto i testi minacciosi urlati da un Araya furente. Sarebbe stato l’album più veloce di sempre e fin dall’artwork lo si capiva, raffigurante una scena di dannazione infernale con tanto di demoni. 
Il disco sarebbe dovuto durare 35 minuti scarsi ma viene suonato talmente velocemente che fuoriescono solo 28 minuti e 52 secondi (sono soprattutto le canzoni "Necrophobic" e "Piece By Piece" che escono più corti del normale). Nel disco erano presenti canzoni violente e trascinanti, incendiate da riff apocalittici e leggendari come quelli di Raining Blood. Canzoni leggendarie come "Angel Of Death", che narrava i terribili crimini compiuti dal folle scienziato nazista Joseph Mengele, erano destinate a suscitare scalpori e polemiche decennali, unitamente ai pungenti attacchi anticristiani di mazzate quali "Jesus Saves". Il Thrash scorreva furibondo, in pezzi dalle liriche truculenti, utilizzate come documentari dell’orrore: "Piece By Piece" è un truce racconto di morte e smembramenti, "Necrophobic" narra di una persona che ha paura di morire e traccia una lista di modi coi quali potrebbe perdere la vita, "Criminally Insane" è una serie di riflessioni farneticanti di un maniaco omicida, "Postmortem" è pregna di invettive e violenza riguardanti l’oblio della morte, mentre proprio "Raining Blood", costruita da un cacofonico accordo di quattro note e due triplette scorre a velocità folle, descrivendo il Diavolo che regna all’inferno, circondato da impalati e innaffiato da una pioggia di sangue (del resto nei loro show durante questa canzone vengono sommersi da "sangue").
"Reborn" è invece il racconto di una strega che minaccia di tornare a punire i suoi carnefici: il disco copre una durata di ventotto minuti appena, perché i due chitarristi dicevano di stancarsi in fretta di ripetere i riff troppo a lungo, ed è un manifesto perfetto dell’essenza più violenta e incontenibile del Thrash. Ovviamente le polemiche si sprecarono, e ci fu anche chi non voleva pubblicare il platter nei negozi: sotto la lente finì soprattutto "Angel Of Death", prepotente cazzotto in faccia, musicalmente ma anche dal punto di vista tematico. Auschwitz, il significato del dolore: composto da Hannemann, appassionato di memorabilia naziste e belliche in generale (in quanto figlio di un tedesco che aveva combattuto nella II Guerra Mondiale), il brano racconta le torture e gli esperimenti inflitti da Mengele agli internati del lager. Vittime operate senza anestesia, bruciate vive, congelate, cucite assieme, abbacinate, avvelenate: Mengele, l’Angelo della Morte, ne fece di tutti i colori, spingendosi a tingere gli occhi degli ebrei con colori diversi.

Da "Angel Of Death" ("Reign In Blood", 1986):
Auschwitz, the meaning of pain
The why that I want you to die
Slow death, immense decay
Showers that cleanse you of your life
Forced in
Like cattle you run
Stripped of
Your life's worth
Human mice, for the Angel of Death
Four hundred thousand more to die
Angel of Death
Monarch to the kingdom of the dead
Sadistic, surgeon of demise
Sadist of the noblest blood
Destroying, without mercy
To benefit the Aryan race
Surgery, with no anesthesia
Fell the knife pierce you intensely
Inferior, no use to mankind
Strapped down screaming out to die
Angel of Death
Monarch to the kingdom of the dead
Infamous butcher
Angel of Death

Lo stile degli Slayer fu duramente attaccato, perché non era una condanna e non esprimeva giudizi negativi. La band ha sempre negato di essere nazista, e del resto con un cantante cileno di pelle scura la cosa sarebbe stata alquanto bizzarra. Accusati sempre e comunque, gli Slayer si sono sempre limitati a lasciare all’ascoltatore la completa interpretazione dei dati oggettivi riportati senza sbilanciamenti nelle loro canzoni. I loro fans continuavano a scatenare moshpit degenerati e ad insultare chiunque osasse aprire per i loro idoli, ma ciò non frenò la volontà degli WASP, che vollero suonare assieme ai californiani. King si chiese a quale razza di idiota del cazzo potesse venire in mente una simile idea, e ricorda che non ci fu partita: gli WASP, ovviamente, furono massacrati.
Qualsiasi band ha sempre avuto grande difficoltà a dividere il palco con gli Slayer.
Eppure, alla fine di quel tour memorabile, Lombardo annunciò di voler lasciare la band per continue incomprensioni dovute alla presenza in trasferta della moglie Theresa, mal gradita al resto della formazione. I ragazzi corteggiarono a lungo Dave, pregandolo di tornare nei ranghi, e alla lunga ci riuscirono.
Nel 1988 uscì dunque South Of Heaven, che clamorosamente rallentava le poderose velocità del predecessore, facendole confluire in atmosfere anche cadenzate, dalla melodia sinistra ma più spiccata che in passato. Il drumwork era potente e compatto e il disco presentò un nuovo stile per la formazione californiana, che inserendo pezzi meno cruenti e linee vocali lievemente più melodiche al fianco delle canoniche killer tracks arricchì il suo spettro sonoro, rendendolo decisamente più vasto.
Qualche fans storse il naso, ma il disco vedrà il suo apprezzamento lievitare col progredire degli anni.
Tuttavia, Kerry King ammetterà di non gradire troppo né le sue prestazioni, su questo disco, né le parti "troppo cantate" di Araya. Araya, particolarmente ispirato nel comporre testi attorno alle figure di celebri serial killer, ha sempre sostenuto che c’è sempre qualcosa da dire, perché c’è sempre qualche problema. Nella tracklist, oltre alla minacciosa titletrack, spiccavano futuri classici come "Live Undead", "Mandatory Suicide", la rapida sfuriata "Ghost Of War", la trascinante "Silent Scream" ed altre magistrali dimostrazioni di una musica cupa quali "Spill The Blood" e "Read Between The Lies".
Ormai la band era professionale, si era completamente ripulita da droghe ed alcool, si era abituata a suonare di fronte a pubblici ampi ed aveva visto il consolidarsi dell’amicizia tra Araya e Hannemann, mentre gli altri due erano individui meno avvezzi alle uscite di gruppo.
I concerti, però, restavano fottutamente pericolosi, tra risse, invasioni di palco, gente che si gettava dalle balconate, locali distrutti e botte tra i turbolenti fans del combo americano.
A ottobre 1990 fu pubblicato Seasons In The Abyss, che fu anticipato dal singolo omonimo in una "Bloodpack Version". Si trattava di due versione: una con custodia piena di vernice rossa e piccoli teschi ed un'altra con solo sangue e senza teschi. La versione di "Seasons In The Abyss" è la stessa, solo con un altro assolo di chitarra, invece "Aggressive Perfector" è una veloce versione ri-registrata della vecchia canzone. La versione americana anticipava la copertina del full, invece quella europea riportava l'aquila (uno dei simboli della band). Parlando invece del full, l’opener "War Ensemble" riportava immediatamente la band alla velocità travolgente del recente passato.
Spiccavano nuovi testi duri come "Dead Skin Mask" (che trattava di un serial killer), completava il tutto la sinistra e inquietante "Skeleton Of Society" o le tematiche ‘sataniche’ di "Born Of Fire", lontane dal ‘giochino’ dissacrante degli esordi e orientate su temi delicati, con King a scagliarsi contro le religioni organizzate ritenute per persone troppo deboli di spirito e mente.
"Spirit In Black" ed "Expendable Youth" macinano che è una meraviglia. Per la titletrack viene girato anche un videoclip.
Nel mentre comunque, Lombardo decide nuovamente di lasciare la band.
Si era chiuso così il primo decennio di vita della band e la prima, importantissima, porzione della sua carriera, celebrato con il live senza incisioni Decade Of Aggression, che fotografava splendidamente le abilità tecniche della band all’apice del suo splendore. Nel 1994 la band pubblica il nuovissimo Divine Intervention, velocissimo manifesto di Thrash furioso, accostato addirittura a Reign In Blood e impreziosito da pezzi come "Dittohead", uno dei più veloci in assoluto dell’act californiano (degli anni 90 sicuro). "SS-3" fu inabissata di critiche per il suo testo. "Circle Of Beliefs" e "Killing Fields" rimangono comunque pezzi ascoltabili. Qualcuno disse che il disco fu mixato male, ma i fans ne furono soddisfatti, per quanto non ebbe un grande successo.
Dopo l’Ozzfest 1996, la band viene incolpata dell’omicidio di una quindicenne da parte di tre ragazzi che, si scrisse, furono spinti da alcune canzoni degli Slayer.
Nel frattempo era iniziato il lavoro di songwriting per il nuovo album: sia Lombardo che Bostaph manifestarono la volontà di rientrare e polemicamente gli Slayer scelsero Bostaph, che partecipò dunque alle registrazioni di Undisputed Attitude, album di cover Punk.
Il 1998 vide l’uscita di un disco come Diabolus In Musica, imbevuto di qualche elemento Nu Metal che disturbò i fans della prima ora, sebbene gli stessi Slayer (King in primis) dicessero di disprezzare quel filone stilistico. Fu molto probabilmente il disco della vergogna della loro discografia.
La fine del millennio trascorse abbastanza tranquilla, fino al 10 settembre 2001, quando furono presentati in anteprima i nuovi brani di God Hates Us All. L’indomani, il drammatico attentato alle torri gemelle sconvolse tutti i piani del tour e portò Araya ad additare il fanatismo come male allo stato puro. Il nuovo album tendeva a ricollegarsi allo stile Thrash originario, attaccando nelle liriche le religioni organizzate, incapaci di fornire risposte concrete.
Non era uno dei migliori dischi della band, ma “solo” un disco rispettabile lanciato dal video di "Bloodline" e da discrete intuizioni contenute nelle buone "Disciple" e "War Zone" o nella controversa (per via del testo) "God Send Death" (ricordiamoci che il disco uscì il giorno prima degli attentati di New York dell'11 settembre 2001).
Nel dicembre 2001 Bostaph divenne il secondo batterista a lasciare gli Slayer due volte di fila (per un’apparente lesione al gomito): contro la volontà di King, il manager richiamò all’ovile Lombardo.
Il 06/06/06, che venne definito "il giorno dell’Anticristo", uscì l’ancor più veloce Christ Illusion, contraddistinto da grandi pezzi e da altri mediocri. Tra i brani spiccava il testo della modernista "Jihad", che descriveva la strage dell’11 settembre dalla prospettiva dei terroristi ma era musicalmente banale. Le censure, sdegnate per la copertina che ritraeva un Cristo straziato, si fecero sentire non poco, risollevando le antiche polemiche religiose nei confronti dei thrashers.
A livello musicale invece, come non citare le buone "Catalyst", "Skeleton Christ", "Black Serenade" o quel macigno terrificante che risponde al nome di "Cult". Senza tralasciare la cupa e lenta "Eyes Of The Insane". Gli anni 2000 scorrono dunque con gli Slayer ancora duri, cattivi e veloci.
Ma sia la band che i suoi sostenitori iniziano a porsi dubbi sull’effettiva longevità della storica band californiana, perché prima o poi i vecchi leoni dovranno pur smettere e l’età inizia a farsi sentire, con Araya che inizia ad accusare qualche acciacco in maniera più pesante. Nel 2009, esce World Painted Blood. Alcuni riff sbalordiscono per freschezza compositiva come l’allucinante title track e soprattutto "Hate Worldwide". Tra le song più significative meritano attenzione il mid tempo di "Americon" ed il ritmo sostenuto in puro stile Thrash di "Psycophatic Red" (le liriche narrano le gesta di un serial killer con un Araya letteralmente invasato). Gradevole anche "Playing With Dolls", l’incedere inquietante di "Human Strain" e la dirompenza di "Public Display Of Dismemberment". Un disco di Thrash vecchio stile che riporta la band direttamente agli anni 80, pur senza pretendere di comparire tra i masterpieces assoluti. O se gli anni 80 sembrano troppo lontani, be' si colloca comunque tra i migliori dischi degli Slayer da Seasons In The Abyss in poi.


LA MORTE DI JEFF HANNEMAN (1964-2013)
Hanneman morì nel 2013, inizialmente attribuita ad una generica “insufficienza epatica”, su cui molti avevano ipotizzato un’influenza di un morso di ragno velenoso che gli causò la fascite necrotizzante.
A seguito invece di ulteriori accertamenti, la causa di morte, invece, fu una vera e propria cirrosi epatica, provocata dagli anni di abusi di alcool (l’accopiata Hanneman-Heineken era cosa ben nota a tutti, “pubblicizzata” anche sulla sua chitarra personalizzata).

Nonostante i problemi di salute legati al morso del ragno, è stato il suo fegato a ritrovarsi danneggiato dalla birra, e nessuno sapeva di quanto fosse grave la situazione. Gli Slayer, dopo il periodo di lutto, conclusero comunque il tour estivo. Può sembrare cinico, ma d’altronde il gruppo era due anni che si esibiva senza Jeff, a seguito proprio della fascite necrotizzante che lo aveva colpito.


ULTIMO FULL (POST HANNEMAN)
L'ultimo full (ad oggi) è Repentless, uscito nel 2015.
Il video "Repentless" è dedicato all’amico Jeff Hanneman (sostituito da Gary Holt degli Exodus), non in grado di liberarsi dai propri demoni (quelli dell'alcool, probabilmente).
La title-track è puro Thrash d’assalto che affonda le radici nella strada e diventa manifesto d’intenti. Ottime "Take Control", "Vices" pilotata dalla batteria del nuovo entrato Paul Bostaph in un ritmo più lento ed allo stesso tempo pesante a cui risponde la voce violenta di Araya.
"Cast The First Stone" apre con un riff saturo e abrasivo che culmina in un breve virtuosismo solistico di Holt. La traccia successiva "When The Stillness Comes" ricorda vagamente "Spill The Blood" contenuta in "South Of Heaven". Altro brano riuscito è la successiva "You Against You" che corre veloce e implacabile in territori puro stile Slayer. Buone anche "Chasing Death", "Implode" e "Piano Wire" (traccia che porta anche la firma di Hanneman). Il contributo del chitarrista degli Exodus, secondo quanto dichiarato da Araya, si limiterebbe agli assoli. Ottime le prove anche di Bostaph ed Araya, per un disco assolutamente non disprezzabile.


NAZISMO, SATANISMO ED ALTRE CONTROVERSIE
La band, come abbiamo visto, oltre che per la musica passò alla storia per il contenuto dei testi, che toccano argomenti riguardanti satanismo, nazismo, guerra, violenza, morte e serial killer.
Dall'inizio della loro carriera, sono sempre stati al centro delle polemiche, ricevendo una moltitudine di critiche per presunte idolatrie naziste e sataniste e il gruppo è stato anche citato in vari episodi di cronaca nera, cosa che ha scatenato numerosi dibattiti sull'impatto della loro musica sui giovani.

Il loro fanclub ufficiale si chiama "Slaytanic Wehrmacht"(Wehrmacht era il nome dell'esercito tedesco dal 1935 fino alla fine della seconda guerra mondiale). Inoltre il loro logo raffigura l'Aquila Romana, stemma riscontrabile sugli elmi di questa milizia (usato spesso anche durante il fascismo) e la S di "Slayer" è stata accostata al simbolo delle SS(le squadre di protezione dei nazisti durante la seconda guerra mondiale). Altri sospetti che gli Slayer siano seguaci di questa ideologia riguardavano il chitarrista Jeff Hanneman, un grande appassionato della seconda guerra mondiale, conosciuto per possedere una vasta collezione di memorabilia nazista. Ad ogni modo, la band si è sempre dichiarata solamente interessata ai contenuti storiografici e non alle sue ideologie. Inoltre il padre di Hanneman fu un soldato delle truppe alleate che partecipò alla battaglia di Normandia contro i nazisti.
Le prime polemiche iniziarono già con The Final Command contenuta in Show No Mercy ed ispirata al Terzo Reich. Come detto Angel Of Death portò raffiche di contestazioni perché considerata antisemita, esse vengono specialmente rivolte all'autore del brano, Jeff Hanneman.
Questo brano, come tanti altri della band, è tuttora oggetto di dibattito tra il gruppo e le associazioni di censura ed i gruppi religiosi. Dopo la pubblicazione di Divine Intervention e in particolare della canzone SS-3 contro di loro prese posizione anche Max Cavalera(Sepultura) che li additò come una banda di neonazisti, accusandoli di attirare naziskin ai loro concerti per via della loro immagine e della loro musica. Tutto questo suscitò una forte avversione tra i due gruppi. Nel 1996, gli Slayer vennero citati in giudizio con l'accusa di aver spinto alcuni giovani ad uccidere una ragazza.
La vittima era Elyse Marie Pahler, un'adolescente di 15 anni, massacrata senza pietà il 22 luglio del 1995. All'epoca, gli assassini Roger Casey, 17 anni, Jacob Delashmutt, 16 anni e Joseph Fiorella, 15 anni suonavano in un gruppo ispirato agli Slayer chiamato "Hatred". I tre confessarono di aver rapito la giovane, di averla drogata, stuprata e pugnalata a morte su un altare satanico, per poi concludere le sevizie con atti di necrofilia. I ragazzi, dopo l'arresto, dissero di essere stati plagiati dalle canzoni degli Slayer come "Altar Of Sacrifice" (Reign in Blood), "Kill Again" e "Necrophiliac" (Hell Awaits).
Questa tragedia incitò i genitori della vittima a fare causa nei confronti della band californiana e alla loro etichetta discografica. Il processo terminò nel 2001, a 6 anni dall'accaduto e si concluse con l'assoluzione degli Slayer. Negli ultimi anni, si è tornato a parlare degli Slayer per un fatto di cronaca avvenuto proprio in Italia. Infatti il 28 maggio 2004, vennero ritrovati due cadaveri in una fossa di un bosco, vicino Varese. Erano Fabio Tollis e Chiara Marino, uccisi da alcuni membri di una setta chiamata "Bestie di Satana", di cui i due erano parte integrante.
Dopo i ritrovamenti, iniziano le indagini che condurranno al gruppo satanico, portando così numerosi arresti. Il brano Kill Again (Hell Awaits)venne imputato per aver incitato Volpe e i suoi adepti ad uccidere i ragazzi. Un altro membro della setta venne trovato impiccato con il filo da bucato nel bosco dietro casa sua. Si presume che egli si sia tolto la vita a causa delle continue minacce di morte che riceveva da parte di Volpe e la sua banda ma altri vociferano che venne influenzato dal brano Richard Hung Himself (Undisputed Attitude) che significa "Richard si è impiccato".
 Dopo questi sanguinari eventi, Jeff Hanneman, in un'intervista di Metal Hammer, rispose a queste accuse considerando ignorante chi ha cercato nella loro musica le cause di questi delitti, sostenendo che un simile gesto potrebbe essere influenzato da altri fattori negativi(saranno comunque chiamate in causa anche altre band Metal, tra le quali i Death SS). Altre polemiche vennero rivolte alla band per il loro album Christ Illusion. Come già detto, l'album presenta tematiche, perlopiù, anti-religiose, scatenando l'ira dei credenti. La copertina è il primo oggetto di critica (viene raffigurato un Cristo sanguinante e mutilato e le teste degli Apostoli e di Maria in un mare di sangue) e i testi delle canzoni (soprattutto Cult) non sono passati inosservati. Il brano "Jihad", che parla degli attentati dell'11 settembre, ma raccontati dalla parte degli estremisti islamici, ha generato rabbia da parte di alcuni parenti delle vittime di quella tragedia. Kerry King non si dichiara satanista, ma ateo e anti-religioso.
In India, dopo le proteste dei gruppi religiosi, sia cristiani che musulmani, l'11 ottobre 2006 la EMI ha ritirato e distrutto tutte le copie in vendita ed è stato proibito il commercio del disco in questa nazione.