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sabato 4 maggio 2024

Incendiato L'Helvete Di Oslo: Neseblod Records (Black Metal)

Neseblod Records venne fondato nel 2013 a Schweigaardsgate 56 a Oslo nel luogo dove tra 1991 e 1993 aveva sede il negozio di musica Helvete (parola che deriva da "Hels Viti", ovvero "Punizione dell'inferno") fondato dal chitarrista dei Mayhem Euronymous, assassinato nel 1993 da Varg Vikernes (autore all'epoca, insieme ad altri membri dell'Helvete, di diversi incendi di chiese). Euronymous era titolare anche dell'etichetta discografica Deathlike Silence Productions, specializzata in musica Black Metal. L'etichetta Neseblod è stata creata da Kenneth Anker Nilsen, vocalist dei Waklevören, all'interno del negozio-casa discografica è sempre stato presente anche il Black Metal Museum dedicato alla storia di questa musica. Kenneth, aiutato da fans di tutto il mondo, aveva raccolto memorabilia e merchandising storico riempiendo il seminterrato di oggetti culto inerenti i primi anni della scena norvegese. 

Kenneth: "All'epoca era una specie di luogo di ritrovo per le persone. Non era un grande business, c'erano solo visitatori

Da allora, Neseblod si è trasformata in un'azienda che mantiene viva la cultura del Black Metal. Al piano superiore, il negozio è pieno di vinili, CD, magliette e altri cimeli. Sebbene il negozio sia noto principalmente per la sua vasta collezione di musica Black Metal, puoi trovare di tutto, dai Beatles ai Led Zeppelin. Tutto ciò è iniziato come collezione personale di Kenneth, ma è cresciuta quando gli amici hanno iniziato a vendere e donare i propri articoli al negozio. Molti articoli provengono anche da fuori della Norvegia.

Kenneth: "Abbiamo persone provenienti da fuori Norvegia che volevano commerciare e vendere cose perché paghiamo più degli altri negozi di dischi e alcuni  regalano anche materiale. A loro piace vedere la storia" (indicando la vecchia croce di Euronymous).

Sia Kenneth che sua moglie, Grete Joanne, sono d'accordo sul fatto che la loro cosa preferita nel negozio è una croce costruita con sei copie rosa brillante dell'album Deathcrush dei Mayhem. Secondo Kenneth, questo è stato il primo album Black Metal in Norvegia.
Mentre il piano principale di Neseblod è un'esperienza a sé stante, il seminterrato è ciò che attira viaggiatori da tutto il mondo in questo piccolo angolo di Oslo. Dopo aver camminato lungo una scala nera a chiocciola, i visitatori si ritrovano nel museo Black Metal.

"Varg Vikernes viveva laggiù", disse Kenneth. "Il seminterrato era più un posto dove organizzare servizi fotografici, feste e cose del genere. Hanno anche scritto sul muro "Black Metal"


Ora, tonnellate di cimeli Black Metal possono essere trovati nel seminterrato, che Grete Joanne descrive come molto grezzo. Ciò include le vecchie attrezzature da allenamento di Euronymous. Un aspetto interessante di questa stanza è la collezione d'arte che si trova sul pavimento accanto a una bara (sì, una bara). I visitatori entrano nella stanza sul retro trovando un monumento dedicato al Black Metal. È diventato un luogo popolare per i fan da visitare e scattare foto, sia di fronte alla scritta "Black Metal" sul muro, sia sulla sedia dall'aspetto inquietante contro il muro di fondo. La stanza dispone anche di un grande libro degli ospiti firmato da visitatori provenienti da tutto il mondo, compresi gli Stati Uniti e altre parti d'Europa. Alcuni scelgono semplicemente di scrivere i loro nomi, ma altri lasciano messaggi al negozio, ai loro musicisti preferiti o al Black Metal stesso.
Neseblod è parte integrante della preservazione della cultura Black Metal in Norvegia e per i fan di tutto il mondo, motivo per cui così tante persone lo visitano.
Il 10 aprile 2024 tuttavia, il Neseblod Records è stato severamente danneggiato da un incendio.
Secondo quanto riportato dal quotidiano norvegese Verdens Gang (VG), un incendio è scoppiato nello scantinato (sede del leggendario muro con su scritto "Black Metal") e ha distrutto la maggior parte di quello che conteneva (pare che il luogo culto Black Metal del seminterrato non sia stato colpito).

Grethe ha dichiarato al giornale: "Non è chiaro cosa sia successo. In questo momento sono davanti al negozio e non posso entrare, c’è molto fumo. Non ho idea dell’entità dei danni"
Poi prosegue: "Gran parte di ciò che abbiamo è solo in esposizione e non in vendita. È un luogo simile a un museo e allo stesso tempo un negozio di dischi. Abbiamo dischi, cassette e lettere di scambio di nastri che in passato venivano usati per scriversi a vicenda nella comunità Metal"

Grethe dice che turisti da tutto il mondo vengono in pellegrinaggio al negozio: il metal norvegese ha molti fan internazionali. "Più recentemente, ho avuto in negozio una signora di Los Angeles che non era mai stata fuori dagli Stati Uniti. È molto popolare"

Pare che il problema sia stata una presa di corrente che ha preso fuoco propagandosi poi su maglie e t-shirt. L'incendio è stato spento abbastanza rapidamente, afferma il comandante in servizio dei vigili del fuoco e di soccorso di Oslo, Robert Gudmundsen. Dice che uno degli agenti accorsi sul posto ha inalato del fumo ed è stato visitato dal personale sanitario accorso sul posto. Qui è stata organizzata una raccolta fondi per supportare il negozio: Gofundme (Neseblod Records)

venerdì 10 giugno 2022

I Rapporti Tra Label e Riviste Metal: I Promo e I Trend Musicali

Negli anni 90 quando le Riviste Rock e Metal andavano ancora "forte" vi è mai capitato di chiedervi come mai molte band odiate più o meno da chiunque comparissero sulle copertine dei magazine?
Cioè la gran parte di queste band erano malviste più o meno da tutti (non a caso le redazioni delle testate erano sommerse da insulti di vario tipo per aver cavalcato l'onda dedicando copertine varie o dedicando troppo spazio a band insulse), eppure stavano sempre lì.
Oh, sia ben chiaro, possono piacere o meno ma gli Slipknot o i Korn ebbero un grande successo e vendettero molto però ci venne auto-imposto un trend se vogliam parlare in questi termini.
Ma come stavano le cose? In primis i dischi da recensire.
Oltre ai dischi acquistati dagli stessi recensori, le label in passato spedivano con largo anticipo sulla data ufficiale di uscita del disco...promo su nastro, vinili senza copertina, press kit e in seguito (a volte) CD omaggio con tanto di copertina (ora ormai è quasi tutto digitale).
Ovviamente il tutto dipende(va) da quanto la label (e la band trattata) fosse "grande" e dalla sua disponibilità economica (altrimenti il tutto veniva mandato solo alle redazioni delle principali testate).
In un certo senso s'instauravano anche dai rapporti personali con le stesse.
Insomma se una label mandava vagonate di CD e tu parlavi male dei suoi gruppi tutte le volte, poteva accadere che la casa discografica cercasse altre redazioni più aperte nel recepire nuove proposte o la propria musica!
Del resto il fatto che una label mandi in giro il promo di una band è solo per motivi di business, promozionali appunto. Se si invoglia qualcuno a non comprare il disco, be'...di cosa stiamo parlando?
Sudditanza psicologica?

Cristiano Borchi: "Le etichette o chi promuove hanno le loro liste di priorità o super priorità, se poi ci sono anche degli investimenti pubblicitari di mezzo, la situazione si complica ulteriormente. Sta ad ognuno riuscire a mantenere un clima sereno senza calarsi le braghe, trovando il modo di conciliare realismo con supporto promozionale"

Ovviamente il web con la diffusione di recensioni su blog, webzine e quant'altro ha ridotto il potere delle label, non essendoci più vincoli.
Non essendoci più una figura ufficiale, quale poteva essere una testata che riceve promo e li recensisce.
Forse fu proprio questa "mafia" che ai tempi impose diversi trend alle masse quali il Punk a fine anni 70, il Grunge nei 90 e il Nu Metal a fine anni 90. L'altro grande trend che le label provarono ad imporre fu il Metalcore ma ormai le riviste cartacee erano in crisi da anni o scomparse.
Certo, ci furono anche stroncature di band note di quel filone ma appunto il trend del momento rimaneva quello.
Sempre parlando di recensioni negative storicamente ci fu anche chi, come Zaccagnini (grande fan dei Morbid Angel e fiero oppositore del resto della scena floridiana e del Death Svedese) ricevette minacce di morte per una recensione negativa sui Deicide.

Stefano Giusti: "Klaus fu artefice della stroncatura di Scream Bloody Gore dei Death ma non gli piaceva il Death. Una volta me l'ha confessato: ho stroncato dei grandi dischi semplicemente perchè non mi piaceva il genere"

Ovviamente ciò si ripercuoteva anche sulle copertine dei magazine, scelte diciamo a tavolino.
Ecco come mai, a volte ci si chiedeva, come mai X band era odiata un po' da tutti eppure compariva su qualsiasi rivista.
Forse le label?
L'altro spot promozionale con cui le stesse promuovono le proprie band sono le interviste (dove se fate caso si parla sempre dell'imminente disco in uscita di una band o di un tour alle porte in X nazione).
Le interviste venivano realizzate raramente a tu per tu, più spesso per telefono o in seguito per mail.
E' storia più recente tramite videoconferenze tipo Skype.
Altro mezzo di promozione erano le TV (MTVRock TV, etc) ma qui sconfiniamo in un altro campo.
Senza le copertine, le interviste e le recensioni sulle riviste sarebbe cambiato qualcosa?
Il Grunge si sarebbe ugualmente diffuso? Il Nu Metal non si sarebbe sviluppato?
Difficile dirlo, probabilmente, come sempre, la verità sta nel mezzo: sicuramente questi generi hanno anche usufruito della spinta pubblicitaria delle loro potenti etichette discografiche raggiungendo un bacino più ampio di quello meritato. Del resto, se ci fate caso, si tratta di generi ormai estinti (Grunge) o che si sono evoluti in qualcos'altro (Nu Metal). Invece a distanza di 40 anni, l'Heavy Metal e il Thrash stanno ancora là. E nel loro piccolo (underground diciamo) anche il Black e il Death godono di buona salute. Altri generi dati per morti (il Power Metal nei primi anni del nuovo millennio) continuano a partorire band, anche se in quest'ultimo caso il periodo d'oro è ormai passato.

mercoledì 15 aprile 2020

Gli Antestor, Le Minacce Di Morte Dell'Inner Circle e I Problemi Con La Cacophonous

Gli Antestor sono una band cristiana Death/Black formatasi in Norvegia nel 1993 (la prima incarnazione risale al 1989 sotto il nome di Crush Evil), in pieno boom Helvete/Inner Circle. All'epoca ottennero una discreta ribalta perchè ricevettero diverse minacce di morte da Faust, Vikernes ed Euronymous.
Infatti quando Faust (batterista degli Emperor), in una sua vecchia ‘zine (Orcustus), intervistò Euronymous dei Mayhem chiedendogli: "Non credi che ci sia qualcosa di terribilmente sbagliato in una Death Metal band cristiana (i Crush Evil)? Qualche consiglio su come potremmo ucciderli?"

Euronymous replicò: "Con gruppi come i Crush Evil bisogna che prendiamo in mano la situazione. È già abbastanza brutto avere band che parlano di tematiche sociali, ma un gruppo cristiano è troppo. Ma non temere, abbiamo un piano d’azione. I militanti del Norwegian Black Metal costringeranno questa band a sciogliersi. Non continueranno a lungo"

Ovviamente simili dichiarazioni rilette nel 2020 potrebbero far sorridere però come tutti saprete sia Vikernes che Faust da lì a poco commetteranno un omicidio venendo arrestati.
Nel 1990, la prima reincarnazione della band era formata da Lars Stokstad, Kjetil Molnes, Øyvind Hope ed Erling Jørgensen. Più tardi Paul W si unì a loro come batterista. All'epoca, lo stile musicale della band era un mix di Death/Thrash con influenze Doom.
Nel 1991, registrarono e pubblicarono il loro primo demo, "The Defeat Of Satan", che contiene tre canzoni e un outro. La voce in growl e i ritmi sono molto lenti e catacombali con qualche accelerazione quà e là. Molto godibile la titletrack (davvero articolata e mai banale), "New Life" è introdotta da un ottimo riff, "Jesus Saves" parte con ritmiche più Thrash prima di rallentare. Colpisce la durata di 8/9 minuti a traccia.
Nel 1993, Vegard Undal si unì alla band come bassista e Svein Sander divenne il loro batterista. Durante quel periodo, cambiarono il nome in Antestor, che in latino vuol dire "testimoniare".


I DISCHI E I PROBLEMI CON L'ETICHETTA CACOPHONOUS RECORDS
Nel dicembre 1994, gli Antestor registrarono il loro primo full intitolato "Martyrium". La Arctic Serenades Records originariamente avrebbe dovuto pubblicare quell'album, ma per motivi sconosciuti ciò non è mai accaduto. L'etichetta americana Morphine Records avrebbe successivamente distribuito copie bootleg dell'album nel 1997.
Il 6 giugno 1995 grazie anche al gruppo australiano Unblack Metal Orda e al loro album "Hellig Usvart" si cominciò a parlare (forse impropriamente) di Black Metal cristiano.

Kjetil Molnes (vocalist): "Ci identifichiamo Black Metal come stile musicale, non come ideologia o credenza"

Il disco verrà poi pubblicato nel 2000.
Nel 1997, Antestor registrarono il demo "Kongsblod" che catturò l'interesse della inglese Cacophonous Records, una delle più grandi etichette estreme inerenti Black Metal che mise sotto contratto anche gruppi come Cradle Of Filth, Bal-Sagoth, Sigh e Dimmu Borgir ad inizio loro carriera.  La Cacophonous firmò un contratto discografico per 2 album con la band. Nel 1998 il disco venne pubblicato con un nome diverso, "The Return Of The Black Death" , cambiando la copertina originale.
Il fatto che la Cacophonous rilasciò materiale proveniente da una band che sosteneva credenze cristiane generò un certo interesse attorno alla cosa.
In un'intervista, pubblicata il 12 dicembre 1998, Armoth dichiarò: "Abbiamo inviato il CD e una breve biografia. Volevano firmarci a causa della musica. Ed è esattamente quello che volevamo" 
Musicalmente, il disco è una miscela di Black Metal e Doom. L'album si basa su un'atmosfera ipnotica e fredda e mostra le influenze della musica popolare norvegese (Folk e Viking).
Quasi 1 ora di musica in cui si alternano parti Doom tremendamente coinvolgenti a tratti in cui chitarrre e batteria accelerano e la voce diventa estremamente aggressiva grazie ai growl disperati di Kjetil. Il blastbeat incessante caratterizza gran parte del disco e rimandano ad alcune influenza medievali dei primi Satyricon. "Sorg" (in norvegese Dolore) parte lenta e drammatica grazie ad una tastiera e un cantato quasi parlato di una tristezza rara, poi sfocia in un growl disperato a cui seguono i due minuti finali di Black Metal atmosferico. Da citare anche la mastodontica e ripetitiva "Ancient Prophecy", brano fantastico imperniato di un'atmosfera triste e decadente. Altro pezzo ottimo è "Battlefield", grazie a riff, batteria e parti atmosferiche.
"A Sovereign Fortress" è un pezzo Black più canonico con batteria velocissima, screaming e qualche rallentamento ed apertura atmosferica. Le atmosfere medievali Satyricon sono udibili in "Svartedauens Gjenkomst", cambi di ritmi ed atmosfera sono presenti anche in "Kilden-Lik En Endelos Elv", parti Folk in "The Bridge Of Death" e "Gamlelandet".
"Kongsblod" sembra rimandare un po' agli Ulver Black/Folk di Bergtatt.
A seguito dell'uscita dell'album, la band stessa dichiarò di non essere sicura se un gruppo cristiano potesse suonare Black, perché il movimento era ancora fortemente associato al satanismo. 

Il batterista Svein Sander dice nell'intervista del 1998: "Non chiamiamo la nostra musica Black Metal. Lo chiamiamo Atmospher Sorrow Metal. Perché è più neutrale. Quindi la gente non direbbe: "oh, suoni il Black Metal, sei satanista". C'è davvero un suono triste, triste nella nostra musica. Ed è un po 'freddo, invernale, nordico in un certo senso"
La Cacophonous comunque in seguito annullò la pubblicazione dell'album per la fede cristiana della band e terminò il contratto con la band millantando problemi economici.
Ronny Hansen, che si unì alla band come cantante nel 2000, mise in dubbio l'affermazione in un'altra intervista: "La Cacophonous odia davvero la scena cristiana. Vogliono distruggerla. Gli Antestor non hanno guadagnato nemmeno un centesimo dal loro album a causa del cosiddetto "fallimento" dell'etichetta. La cosa è che inizialmente gli Antestor non dissero loro di essere cristiani. Quando videro i testi, capirono ciò. I testi di quasi tutte le canzoni di The Return Of The Black Death venne modificato o tagliato"

Sempre in un'intervista del 2000 ad una zine finlandese: "Ci siamo trovati abbastanza male, in realtà. Posso dire che non hanno fatto altro che pubblicare l'album. Niente soldi, niente royalties, niente. Ci hanno detto che non è consigliabile proclamare ovunque che siamo una band cristiana ed hanno censurato le parole 'Signore' e 'Gesù' dai nostri testi. Noi stessi abbiamo rimosso alcuni testi perché non volevamo provocare inutilmente"

Nel 2000, gli Antestor firmarono con la Endtime Productions. Il cantante originale Kjetil Molnes lasciò la band. Tuttavia, lo scioglimento di un'altra band metal cristiana in Norvegia, i Vaakevandring portò alcuni ex membri ad unirsi a loro. Vale a dire, Ronny Hansen, adottando il nuovo moniker Vrede, divenne il nuovo cantante degli Antestor e Morten Sigmund Mageroy (noto in Antestor come Sygmoon) entrò come nuovo tastierista. Ann-Mari Edvardsen si unì alla band come cantante femminile. Per la prima volta nella loro carriera, la band iniziò ad utilizzare il corpsepaint.
Nello stesso anno venne pubblicato ufficialmente "Martyrium". Si tratta di Black con ritmiche Thrash e aperture melodiche.
Musicalmente l'album si presenta piuttosto scarno, privo di raffinatezze strumentali, cercando invece di essere il più diretto possibile con ritmiche spesso veloci e semplici, riff mai troppo elaborati, basati per lo più su un numero ridotto di accordi che girano ossessivamente per tutta la durata dei pezzi.
Sono presenti anche influenze Doom come si può notare in "Inmost Fear".
Tra i momenti migliori dell'album impossibile non citare "Depressed", aperta da un delicato incipit di piano che accompagna gli screaming/voce pulita di Martyr.
Ottima la title-track di brevissima durata, neanche tre minuti, che presenta intrecci melodici di grande fascino in cui convivono parti acustiche di chitarre e piano, oltre che parti molto ripetute ed ossessive.
"Spiritual Disease" che apre il disco è un bel macigno cadenzato, cantato in growl, prima di esplodere in uno scream. "Materialistic Lie" invece è molto estrema, anche se un po' caotica nelle parti più veloci. "Searching" nel suo incedere è una canzone più Thrash, anche per via del riff molto groove.
"Under The Sun" è contraddistinta da rallentamenti e dall'alternarsi tra growl e voce folkeggiante.
"Thoughts" prima di un inizio molto triste e melodico per via del piano, accelera diventando un pezzo Black a tutti gli effetti, prima di rallentare, per poi ripartire a piena velocità.
"Mercy Lord" è introdotta da sinistri rintocchi, da un organo e poi dalla voce growl. La canzone non accelera mai e con delle voci femminili in sottofondo chiude degnamente un buon album.


L'ENTRATA DI HELLHAMMER DEI MAYHEM
Nel 2004, gli Antestor cambiarono il loro stile in un Black più moderno.
"The Forsaken" esce l'anno successivo, nel 2005. Curiosamente venne arruolato Hellhammer dei Mayhem come batterista. In un'intervista con il sito metal russo Russian Library il 7 gennaio 2007,  a Blomberg "Hellhammer" venne chiesto cosa pensassero i suoi colleghi Mayhem e la casa discografica della sua partecipazione con una band cristiana: "Ad essere onesti, vorrei mandare un grande 'fanculo!' a tutti. Sono io che decido cosa fare e non suono solo in gruppi Black. Nessuno mi ha detto qualcosa in faccia. Quindi, ho sentito alcune persone con mimimi, blablablá, fare commenti stupidi, ma nessuno mi ha detto qualcosa di negativo per aver partecipato o suonato in questa band. Che dire mi aspettavo qualcosa di brutto? Sì. Assolutamente. Lo speravo davvero"
La band chiese anche a lui di suonare dal vivo per loro, ma Blomberg rifiutò. Hellhammer dichiarò anche: "Secondo me, il Black Metal oggi è solo musica. Ti dirò che né io né altri membri dei Mayhem siamo mai stati contro la religione o qualcos'altro. Siamo principalmente interessati alla musica".
Il disco comunque è aperto dalla voce di Ann-Mari Edvardse tramite la canzone "Rites Of Death", un pezzo tiratissimo di Black sinfonico che si basa sulla veloce doppia cassa di Hellhammer che giganteggia per tutta la durata della traccia, ma anche su riffs e soli di chitarra di ottima fattura. La successiva "Old Times Cruelty" presenta un'intro estremamente rilassante prima di esplodere in una canzone in cui si alternano parti atmosferiche ad altre molto più frenetiche, il tutto sempre arricchito da screams e growl vocals. Ottimi i cori e i controtempi di batteria.
Si continua con "Via Dolorosa" nella quale si viene introdotti tramite alcune note di tastiera e chitarra, sostenute dalla batteria che detta i ritmi. Poi troviamo influenze anche Gothic. Gradevole risulta essere il pezzo strumentale "Raade" che anticipa la Thrasheggiante "The Crown I Carry" che poi mischia cori e parti più Black. Splendido i solos di chitarra a metà e a fine track. "Betrayed" risulta fredda (per via delle tastiere) ma anche disperata e violenta.
"Vale Of Tears" è sorretta da una batteria estremamente cadenzata e "spezzata" che contribuisce assieme alle chitarre a dare una sensazione di lentezza. La traccia a metà si trasforma invece in Black sinfonico. Da citare anche la strumentale "Mitt Hjerte".
Un nuovo batterista (Tony Kirkemo) si unirà alla band dopo qualche mese, come session man live. La band suonò in piccoli concerti dal vivo e prevalentemente in festival di sole band cristiane. Esempi di spettacoli che il gruppo ha realizzato negli anni 2000 includono i concerti al Bobfest nel 2000 a Stoccolma, nel 2004 a Linköping e al Nordic Fest 2004 ad Oslo.
Dopo tre anni di pausa, il 29 gennaio 2010, la band è ritornata attiva stravolgendo però la lineup.
Il quarto album, "Omen", è stato rilasciato il 30 novembre 2012.
"Treacherous Domain"  parte lenta ed inesorabile, prima di accelerare, grazie anche a growl/scream alternati davvero infernali. Molto bello l'assolo finale.
Per "Unchained" viene girato anche un videoclip: prima di aprirsi a parti melodiche e voci clean, la canzone parte velocissima: Black al 100%. Poi riaccelera nel finale.
Più canonica "In Solitude", senza grossi sussulti (buon assolo comunque).
Una delle canzoni più interessanti di Omen è "The Kindling" altro pezzo marziale, cadenzato, prima di terminare con un suono acustico incorniciato da voci e una folata di vento, che dà brividi a chi ascolta.
"Remnants" è un Black più canonico con una paurosa distorsione finale.
"All Towers Must Fall" è furiosa con voci di tonalità varie ed ottime parti strumentali.
Antestor sperimenta un tipo di voce "gridata" che viene spesso usata nel folk metal, e qui funziona bene. "Torn Apart" parte velocissima prima di aprirsi ad ottimi riff ed accelerazioni finali di batteria.
"Tilflukt" è una strumentale che spezza il ritmo (forse un po' fuoriposto, essendo solo Folk). Il finale dell'album è affidato a "Benighted" (molto bella parte centrale, molto sinfonica) e a "Mørkets Grøde", una canzone feroce che suscita speranza e determinazione al tempo stesso. La voce parlata è epica e la batteria furiosa e le chitarre senza sosta aumentano solo questa carica. Poi la canzone si attenua lentamente grazie ad una chitarra acustica.


I PROBLEMI IN TOUR IN BRASILE 2013
Durante la tappa di Belo Horizonte (dove si formarono i Sarcofago) nel tour brasiliano del 2013, la band ha affrontato una protesta organizzata da radicali del Black Metal e dell'Anti-cristianesimo volta ad impedire alla band di esibirsi in città.
Dato che i radicali avevano annunciato le loro intenzioni su Internet, la polizia dispiegò una 30ntina di agenti come security. Ad un certo punto, un ufficiale sparò alcuni colpi verso il cielo per controllare i rivoltosi. Un video pubblicato su YouTube mostra un gruppo di radicali che gridano "Fuck You Antestor!" fuori dal locale con la polizia che accompagna fuori i membri della band.
Dopo lo spettacolo, la band pubblicò una dichiarazione: "Siamo orgogliosi di chiamarti fratelli e sorelle in Cristo. Ultimo ma non meno importante, dobbiamo ringraziamo la sicurezza del concerto e la polizia di Belo Horizonte per averci accompagnato attraverso la folla inferocita. Non odiamo la folla arrabbiata che è venuta a farci del male. In effetti, il messaggio nei nostri spettacoli è di amare il tuo nemico. Dio benedica tutti coloro che sono rimasti fuori a cantare: Fuck You Antestor! Un grandissimo saluto speciale ai nostri fan che hanno avuto le palle di venire anche se sapevano che poteva essere pericoloso".
In un'intervista rilasciata ad un quotidiano norvegese, il bassista Erik Normann Aanonsen dichiarò di essersi preparato per lo scenario peggiore che il tour potesse finire con un omicidio, e ribadisce la gratitudine della band agli aggressivi satanisti brasiliani affermando: "Ora siamo due volte più famosi in Brasile rispetto a prima che ci andassimo".

sabato 19 ottobre 2019

La Truffa Di Threatin: Concerti Senza Spettatori, Case Discografiche Fasulle, Siti Web e Visualizzazioni False

La storia che c'è dietro la band Threatin (Rock Melodico/Heavy Metal) è davvero incredibile.
Si tratta di una one-man band guidata da Jered Threatin che è riuscita a prendere per i fondelli fans, portali social, organizzatori di eventi e locali.
In realtà, prima della loro dipartita, nel 2018 la band comprendeva anche Gavin Carney (basso), Joe Prunera (chitarra) e Dane Davis (batteria).
Il sito odierno di Threatin per quanto old-style pare ben fatto con tanto di foto, tour, bio, video, vendita di merchandising (maglie, cappelli, slip, CD, singoli) ed un fan club.
Iniziamo col dire che nella bio originaria (ora modificata) venivano citate una serie di performance in giro per il Nord America nel 2014, che portarono la band a firmare con la "nota" Superlative Music Recordings, grazie alla quale registrarono l' EP di debutto "If Need Be", vendendo più di 55mila copie. Un altro tour nel 2015 porterà, poi, la band a lavorare a New York alla Sterling Sound con Greg Calbi, già collaboratore di gente come David Bowie e John Lennon, con il quale produrrà il disco d'esordio "Breaking The World".
Questo disco, a loro dire, gli frutterà il "Top Rock Artist Of The Year Award".


LA TRUFFA DI UNA BAND CHE NON ESISTE
Ma cosa fece la band di Jered Threatin di così clamoroso? Il titolo è un po' improprio...non è che il gruppo non esiste, semplicemente non ha la fama tramandata in bio, su Youtube e sui social.
La one man band californiana (più turnisti a seguito, pare ignari di tutto) riuscì ad organizzare un tour in Europa senza avere i numeri nè le credenziali per farlo.
A suo dire, il tour nel Regno Unito era andato sold-out quindi i locali che ospitavano musica Rock e Metal non si fecero pregare per ospitare la band.
Inutile dire che poi questi stessi locali in cui venne permesso alla band di suonare finirono per essere desolatamente vuoti.
A novembre 2018, i Threatin si sarebbero dovuti esibire in una manciata di date tra Inghilterra, Scozia e Irlanda, per poi arrivare a calcare anche i palchi di Francia, Italia (al Druso, a Bergamo) e Germania in quello che avrebbe dovuto essere il Breaking The World Tour (a supporto del già citato disco pubblicato nel 2017).
Dei tre concerti in cui la band si è effettivamente esibita, due non hanno venduto neanche un biglietto e il terzo ne ha venduto uno.
Quando Threatin arrivò al The Asylum di Birmingham l'8 novembre 2018, al proprietario del locale (Roy Davis) giunsero voci che l'intero tour era probabilmente una truffa.
Nessuno, tuttavia, sospettava che lo stesso leader della band fosse stato l'ideatore di tutto ciò.
Davis pensava che un promotore stesse rovinando la band, senza rendersi conto che dietro non c'era mai stato nessun promotore.

Davis al sito Pollstar: "Ci siamo seduti con loro per circa un'ora prima dell'inizio dello spettacolo e abbiamo avuto una lunga conversazione, cercando di aiutarli. Loro stavano ancora mentendo. Questa è stata la cosa che mi ha sconvolto in seguito"

A parte la menzogna, Davis non prova rancore: "La quantità di persone che chiamavano era semplicemente impressionante. Sono stato anche contattato dai corrispondenti della BBC di New York. Quindi da questo punto di vista, quello che ha creato è stato davvero positivo, anche per noi"
In effetti, nessuno dei proprietari dei locali e dei bookers contattati si arrabbiarono con Eames, reo di averli presi in giro.
Barbara Blair, comproprietaria del Trillian a Newcastle, ha ribadito: "Bravo lui, non sta facendo nulla di diverso rispetto a quello che avrebbero fatto altre persone: ha provato a diventare famoso. Non abbiamo perso soldi per quel concerto e dato che lo stesso ha avuto luogo una domenica sera, quando Trillian di solito non ospita concerti, la perdita al bar è stata trascurabile. 
Se in futuro volessero suonare ancora da noi, penso che sarebbe sciocco non ospitarli perché hanno attirato così tanta attenzione su sè stessi che la gente verrà qui per vedere di cosa si tratta"

Pare che per la data dell'Underworld di Londra erano stati 291 i biglietti venduti (in realtà erano presenti solo 3 spettatori), 180 invece all' Exchange di Bristol (ma non stava nessun spettatore)
Ma vediamo cosa è successo nei minimi dettagli.


I LIKES FALSI SUI SOCIAL E SU YOUTUBE
I primi a scoprire che qualcosa non quadrava furono appunto i gestori dei locali, che iniziarono a comunicare su Facebook l’accaduto.
La band conta quasi 39mila like sulla sua pagina Facebook, in gran parte falsi.
Anche le visualizzazioni sui video Youtube (per il singolo "Living Is Dying" oltre un milione e 100mila) sono fasulle (in realtà proprio questo gran parlare della band ha aumentato le visualizzazioni ed ora sono 1 milione e 300mila), così come i commenti di 2 anni fa sotto il video (non hanno un filo logico).


AGENZIE ED ETICHETTE DISCOGRAFICHE FASULLE
Anche il promoter (StageRight Bookings) che ha preso i contatti con alcuni prestigiosi locali europei per fissare le date della band è falso (così come i solisti che sarebbero sotto contratto Michael Nicolas, Adam Gray, Gary Allan, Bryan Guy e le band Newport, Sunrise Station, Curve, Tull, Third Eye, Cars, Braid, etc tutte citate sul sito, ormai oscurato).
L’etichetta discografica (Superlative Music; si legge fondata nel 1964 e con all'attivo 10 milioni di copie vendute e 200 album pubblicati) per cui ha firmato la band è fasulla (così come tutte le band citate e messe sotto contratto, ad esclusione dei Damone, band che però è sciolta da una decina d'anni).
Tra l'altro, un'etichetta che avrebbe buoni numeri come questi...con solo 1800 like sulla pagina Facebook?
Pagina che invece è una raccolta di foto di artisti misconosciuti (forse prese da Google o da ignari sui social).

Anche l'Aligned Artist Management che avrebbe trovato i turnisti da accompagnare a Threatin non esiste.
Tutte queste agenzie, etichette e case discografiche hanno anche una loro pagina Facebook (con likes ovviamente gonfiati da bot e software) ed un sito personale (si può notare come tutte queste agenzie ed etichette abbiano uno stile della propria pagina Web piuttosto simile, basico ed old style, segno che probabilmente è stata la stessa persona a costruirli e metterli online).
E non finisce qui.


TOP ROCK PRESS: IL SITO METAL CREATO AD HOC
La band ha condotto su sè stessa anche interviste fake (poi cancellate da Youtube) ed inventato un sito web (fanzine) chiamato Top Rock Press.
Le più recenti news su questa fanzine Rock/Metal risalgono alla fine del 2016: l'uscita dell'album dei Metallica "Hardwired...To Self-Destruct", Axl Rose sull'elezione di Trump, il tour di addio "The End" dei Black Sabbath, Vince Neil e poche altre.
Il sito è stato creato chiaramente per creare l'illusione della popolarità dei Threatin.
Le icone dei social network nel piè di pagina si collegano alla pagina iniziale del sito, il sito cita "supportato da NME, Alternative Press, Hot Topic e Monster Energy", un numero di telefono inesistente elencato nella sezione "Contatti", un indirizzo di San Francisco che mostra un generico edificio e Universal Web Group (la società ovviamente inesistente...che avrebbe costruito il sito web).
Facendo clic sulla scheda "Artisti in primo piano", ci sono i Threatin in alto, si legge "aprono la strada alla prossima generazione di musica Rock!".
Nella fanzine è presente anche una presunta intervista condotta con il bassista dei Megadeth David Ellefson (in realtà plagiata e modificata da Alternative Nation).
La sezione "Recensioni" di Top Rock Press non si sforza neanche d'inventare o copiare recensioni da altri portali, ma si collega semplicemente a una dozzina di recensioni presenti su MetalUnderground.com
Poi, la pagina "Abbonati" includeva un linguaggio vago che allude ad un abbonamento a una rivista fisica che impiegava otto settimane per arrivare (forse per scoraggiare la gente dall'abbonarsi, essendo anch'essa insistente).
Lasciando da parte la fanzine e ricollegandoci alla bio citata all'inizio, il sito di Greg Calbi non cita in nessun modo di aver lavorato con Threatin, come nessuna delle date citate pare essere confermata da altre parti che non sia il suo sito web.
Addirittura alcune delle date citate sul sito ufficiale sarebbero false: in quelle serate, in quelle venue, c’erano sì dei concerti, ma nessuno degli artisti erano i Threatin.
Nemmeno sotto pseudonimo.


MA CHI C'E' DIETRO?
Dietro questa incredibile storia truffaldina si nasconde Jered Eames, dal Missouri, mente del progetto Death Metal Saetith, che portò avanti con il fratello Scott tra il 2005 e il 2012 raggiungendo anche discreti traguardi (suonando con Cannibal Corpse e Monstrosity in giro per gli States) malgrado solo due EP pubblicati.
Il fratello di Jered, Scott Eames, che oggi suona negli Thy Antichrist come turnista, ha rilasciato ai loro microfoni digitali un commento in cui si dissocia dall’operato di Jered.
Pare che i Saetith vennero messi in standby principalmente perché Jered voleva fare qualcosa del genere con la band.
Controllando un po' i Thy Antichrist hanno quasi 300mila follower su Facebook a fronte di un album uscito nel 2004 e un altro nel 2018 sotto Napalm Records...ed anche qui forse c'è qualcosa che non quadra (per dare due numeri: i Mayhem ne hanno 483mila, gli Emperor 189mila, i Dissection 82mila...).
Niente contro la band di Antichrist 666, Abyssus, Oricuss e Frost Giant in quanto autori comunque di buoni album e ben recensiti ovunque ("Wicked Testimonies" del 2004 e "Wrath Of The Beast" del 2018), anche se è quantomeno singolare la cosa.
In ogni caso pare che Jered tutta questa storia l'abbia presa a scherzo, nella sua bio (ri-aggiornata dopo che venne scoperta la truffa), si legge:

"Jered Threatin, noto con il nome di "Threatin", è un artista solista, cantante, cantautore e polistrumentista di Los Angeles, California. Ha acquisito notorietà nel 2018 a seguito di una truffa pubblicitaria nel suo "Breaking The World Tour" in cui ha suonato in luoghi in gran parte vuoti. 
La furbata ha ottenuto la copertura mediatica mainstream dal New York Times, dalla BBC inglese, da Variety e dal Rolling Stone Magazine"

Sui social ed altri canali invece si legge: "Cosa sono le fake news? Ho trasformato una stanza vuota in un titolo internazionale. Se stai leggendo queste parole, anche tu sei parte dell’illusione"

Intanto il locale The Underworld a Londra, dove tutto è iniziato, ha già prenotato nuovamente i Threatin per il primo novembre 2019.

Lovelace (bookers di Underworld): "Controllando la pagina Facebook di Underworld, sotto qualsiasi post relativo ai Threatin, ci sono molti insulti. Non mi aspettavo questo perché trovo il tutto divertente. È stato abbastanza sorprendente vedere che la maggior parte delle persone si è incazzata.
Ciò che è davvero divertente è che molte persone non credono che il concerto avverrà realmente. Altre persone pensano che io sia Threatin, altre persone che Underworld ha inventato Threatin. Lui ha prenotato i locali, e il canone di noleggio di solito copre i costi di produzione e di gestione dello spettacolo. Non abbiamo perso soldi pagando il personale per essere lì, il tutto è stato pagato nel canone di noleggio. Quello che abbiamo perso è il fatto che nessuno ha comprato birre e noi facciamo affidamento sulle vendite del bar. Quindi abbiamo avuto un record negativo solo sotto questo punto di vista. A volte succede che hai uno spettacolo in cui nessuno beve, uno spettacolo per bambini o qualcosa del genere. Non è la fine del mondo, non ci ha derubato, nessuno è morto. Siamo sostanzialmente colpiti. Chiunque abbia raggiunto certi traguardi dal nulla merita i riflettori. Molte band reali non si impegnano molto"

Molte band hanno contattato Lovelace accusandola di aver insultato praticamente ogni band del paese (anche per aver re-invitato una band del genere): "Se si arrabbiano, ciò dice molto sulla loro dignità. Penso che sia solo gelosia. Non ritireremo mai la loro prenotazione. Forse verranno con un altro promoter, ma in questo locale amiamo cose del genere.
Non annulleremo nulla. Ciò che speriamo è che Threatin non continui a trollare, non si presenti o salga sul palco e non suoni. Questo, per noi, sarebbe un disastro totale, ma siamo felici nel confidare che in realtà verrà e suonerà, perché ha sempre voluto suonare davanti ad un pubblico" 
(che abbia sempre voluto suonare davanti ad un pubblico...avrei qualche dubbio)

Ma che genere suonano? Com'è il disco? Ovviamente la grande ribalta per tutta questa storia ha, come detto (e come preventivato da Threatin), incrementato visualizzazioni su Youtube e vendite.
Iniziamo col dire che da "Breaking The World" sono stati estratti 3 singoli: "Living Is Dying" (1 milione e 300mila visualizzazioni di cui solo 200mila reali), "Identity" (114mila) e "If Need Be" (169mila visualizzazioni).
Nel sito si legge che sarebbero stati girati al Glass Castle Films (Holliwood) ma ovviamente il tutto va preso con le pinze.
Nella stessa sezione è presente anche il promo che annuncia l'album e un "Behind The Scenes".
Iniziamo dalla fine e sfatiamo subito qualsiasi mito e preconcetto: questa band non c'entra niente con i millantati 0 spettatori e lo si capisce subito dalla trascinante (ed un po' commerciale) opener che dà il nome al disco.
Sostanzialmente si tratta di un album Melodic Rock con qualche influenza Heavy ed Alternative di fine anni 90 (negli chorus melodici).
Detto dell'opener, il disco poi prosegue con il primo singolo "Living Is Dying" che ha "spopolato" su Youtube (in realtà, a seguito dello scoppio dello scandalo, le visualizzazione sono aumentate e per davvero) e con "The End Of You" (sorretta da un buon riff ed assolo).
La quarta traccia è "The Place Between" che dopo un inizio un po' stentato si lascia ascoltare.
Poi è la volta dell'altro singolo "If Need Be" che prima di esplodere inizia come una ballad sino all'assolo, poi rallenta nuovamente e riaccelera (niente che rimarrà nella storia ma sicuramente non malvagia).
"Identity" scorre veloce senza particolari sussulti, anche qui ci sono rallentamenti melodici ed accelerazioni improvvise.
Si prosegue con "Rip Through These Chains" e i suoi stop and go, prima di un assolo di buona fattura.
Invece "A Memory Forgotten" è una semi-ballad.
A questo punto la voce "lagnosa" di Jered comincia un po' a stancare soprattutto nei suoi acuti, per quanto il disco non presenti canzoni oscene neanche nelle ultime quattro: "Impulse", "Conscious" (forse la meno convincente del disco), "Fade Into Never" e l'ottima "All Your Pain" che chiude degnamente il platter.
Sicuramente non un disco dalla longevità elevata ma che comunque si lascia ascoltare, malgrado alcuni difetti evidenziati quali la voce stancante dopo un po'.
Cosa si può dire di tutta questa storia? Che probabilmente i Threatin rimanendo nell'underground e promuovendo davvero gli eventi nei locali dove suonavano (o qualche piccolo festival) avrebbero fatto un centinaio di spettatori (o migliaio dal vivo).
Non certo numeri che ti cambiano la vita.
Allora Jered deliberatamente creò l'alone della band che suona davanti a nessun spettatore ottenendo in seguito una ribalta mediatica clamorosa per esser riuscita ad ingannare tutti, passando come si suol dire, dalle stalle alle stelle.

venerdì 22 marzo 2019

Etichette Discografiche Majors ed Indipendenti (Metal Record Label)

Le case discografiche (record label) hanno il compito di distribuzione e promozione, di musica ma anche di video (specialmente musicali), su diversi formati (come il CD, il disco in vinile, il DVD, le MC e la distribuzione digitale).
Le etichette discografiche si dividono in "Majors" (legate a multinazionali che detengono gran parte del mercato musicale mondiale), "Indipendenti" (cioè case discografiche che autoproducono e promuovono le proprie band) e le "Vanity Label" (tutte quelle etichette gestite dallo stesso artista, anche se molto spesso sono parzialmente sotto Majors).
La sostanziale differenza è che una Major ha un proprio circuito di distribuzione.
Il consolidamento dell'industria musicale avvenuta negli anni 80, portò poche compagnie multinazionali ad avere il controllo della maggior parte delle più grandi etichette discografiche. Le etichette discografiche minori furono acquistate da grandi multinazionali.
In genere le etichette discografiche cercano nuovi talenti da inglobare tra le proprie file e spendono soldi nello sviluppo degli artisti già sotto contratto. L'associazione del marchio all'artista aiuta a rafforzare l'immagine sia della etichetta discografica sia dello stesso artista.
Ovviamente la band una volta accettato il contratto deve sottostare alle norme imposte dall'etichetta, spesso dettate da motivi commerciali atte a vendere più copie possibili.
Quindi censure e modifiche (spesso addirittura di durata o video tagliati) ai propri album da parte dell'etichetta prima della pubblicazione sono all'ordine del giorno.
Ecco perchè, storicamente, in campo Metal, il passaggio ad una Majors (soprattutto in passato) faceva storcere il naso ai fans.
Il circuito indipendente invece, incoraggia gli artisti all'autoproduzione e al fai date.
Alcune etichette esprimono come vanto la reputazione di non aver mai stretto accordì né aver mai cooperato con alcuna Major.
Verso la fine degli anni 90, grazie all'utilizzo di studi di registrazione privati, di masterizzatori CD, e alla diffusione di Internet le etichette indipendenti iniziarono ad assumere un ruolo di mercato maggiormente rilevante.
Ovviamente però vendite, pubblicità (televisiva e radiofonica), distribuzione e soldi per la promozione sono e rimarranno sempre inferiori a quelli di una Major.
Etichette fondate dall'artista poi, rappresentano uno step ancora successivo verso l'autonomia e l'indipendenza di un'artista (anche se come detto molte sono in parte "coperte" da Majors).
Le etichette indipendenti, non avendo una propria struttura commerciale, stipulano contratti di distribuzione con le Major o con etichette specializzate in distribuzione, ciò permette loro di avere i dischi sugli scaffali dei negozi (i distributori fanno da tramite tra la label e i negozi di dischi).
Molte etichette indipendenti sono state inglobate dalle Majors.


ALCUNI NUMERI
Secondo la R.I.A.A. le etichette indipendenti distribuiscono il 66% dei titoli musicali sul mercato ma contribuiscono solo al 20% delle vendite.
Ogni Major deve detenere più del 5% del mercato mondiale per la vendita di dischi e video musicali.
Se una Major possiede almeno il 50% delle azioni di una indipendente, questa passa sotto il controllo della multinazionale.


MAJORS
Al giorno d'oggi sono tre: la Sony, l'Universal e la Warner Music. Tutte americane.
Negli anni 90, oltre a queste tre, c'erano anche EMI (ING), BMG (GER) e Polygram (GER).
Nel 1999 la Polygram è acquisita dall'Universal, nel 2004 la BMG dalla Sony.
Infine nel 2011, la EMI venne assorbita in parte dalla Sony e in parte dall'Universal.


ETICHETTE DISCOGRAFICHE METAL SOTTO MAJORS
Columbia Records (Sony) (USA): Rock e Musica commerciale
Geffen Records (Universal) (USA): Rock, Pop, Grunge
Inside Out Music (Century Media, poi acquistata dalla Sony) (GER): Prog Rock e Prog Metal
Island Records (Universal) (GIAM): Heavy Metal e Rock
Noise Records (Universal) (GER): Heavy Metal e Metal Estremo
Roadrunner Records (Warner Music) (OLA): Heavy Metal, Metal Estremo, Rock
Sanctuary Records (Warner Music) (ING): Heavy Metal, Rock, Pop
Solid State Records (EMI, poi acquistata dalla Sony) (USA): Christian Metal e Metalcore
Spinefarm Records (Universal) (FIN): Heavy Metal


ETICHETTE DISCOGRAFICHE METAL INDIPENDENTI
AFM Records (GER): Heavy Metal
Agonia Records (POL): Metal Estremo
Avantgarde Music (ITA): Metal Estremo
Battle Cry Records (GER): Heavy Metal
Bestial Records (ROM): Heavy Metal, Metal Estremo ed Ambient
Black Dragon Records (FRA): Heavy Metal
Bloodbath Records (GIA): Metal Estremo
Cacophonous Records (ING): Metal Estremo
Candlelights Records (ING): Metal Estremo
Cleopatra Records (USA): Heavy Metal e Rock
Dragonheart Records (ITA): Heavy Metal
Earache Records (ING): Heavy Metal e Metal Estremo
Epitaph Records (USA): Punk e Rock
Frontiers Records (ITA): Heavy Metal e Rock
Hammerheart Records (OLA): Metal Estremo
Lifeforce Records (GER): Metal Estremo
Limb Music (GER): Heavy Metal
Listenable Records (FRA): Metal Estremo
Magna Carta Records (USA): Prog Rock e Prog Metal
Mascot Label Group (OLA): Guitar Hero, Metal e Rock 
Massacre Records (GER): Heavy Metal e Rock
Megaforce Records (USA): Heavy Metal e Rock
Metal Blade Records (USA): Heavy Metal e Metal Estremo
Metal Mind Productions (POL): Heavy Metal e Rock
Music For Nations (ING): Heavy Metal 
Mystic Production (POL): Heavy Metal, Rock, Jazz
Osmose Productions (FRA): Metal Estremo
Peaceville Records (ING): Heavy Metal e Metal Estremo
Perris Records (USA): Glam Rock ed AOR
Prosthetic Records (USA): Heavy Metal e Metal Estremo
Pure Steel Records (GER): Heavy Metal, Prog Metal, Glam Rock
Relapse Records (USA): Heavy Metal e Metal Estremo
Rising Records (ING): Metal Estremo
Scarlet Records (ITA): Heavy Metal e Metal Estremo
Shrapnel Records (USA): Heavy Metal e Guitar Hero
Southern Lord Records (USA): Heavy Metal e Metal Estremo
The End Records (USA): Heavy Metal, Rock ed Indie
Underground Symphony (ITA): Heavy Metal e Prog Metal


ETICHETTE DISCOGRAFICHE FONDATE DA ARTISTI
Big Vin Records (USA): fondata da Vinnie Paul dei Pantera
Black Mark Production (SVE): fondata da Quorton dei Bathory
Burnt Offerings Inc (USA): fondata dai Testament
Lion Music (FIN): fondata da Lars Eric Mattsson
Magic Circle Music (USA): fondata da Joey DeMaio dei Manowar
Moonfog Productions (NOR): fondata da Satyr dei Satyricon


ETICHETTE DISCOGRAFICHE DEFUNTE
CMC International (ING) (1991-2007): appartenuta alla Sanctuary Records (BMG)
Combat Records (USA) (1983-2005): acquisita poi dalla Sony
Deathlike Silence Productions (NOR) (1989-1994): indipendente
Dockyard1 (GER) (2005-2009): indipendente
Empire Records (POL) (2001-2008): indipendente
GUN Records (GER) (1992-2009): acquisita poi da BMG
GWR Records (GER) (1985-1991): indipendente
Lucretia Records International (ITA) (1995-2006): indipendente
Man's Ruin Record (USA) (1994-2001): indipendente 
Metal Magic Records (USA) (1983-1990): fondata dai Pantera
My Graveyard Productions (ITA) (2005-2015): indipendente
Neat Records (ING) (1979-1995): indipendente
No Remorse Records (GER) (1988-1990): indipendente
Spitfire Records (USA) (1998-2006): indipendente
SPV GnbH (GER) (1984-2009): indipendente
Trinity Records (CIN) (2002-2010): indipendente
Truskill Records (USA) (1993-2010): indipendente

venerdì 22 giugno 2018

Vrangsinn e La Misantrof ANTIRecords: La Label No Profit

Una label molto particolare in ambito metal estremo è sicuramente la Misantrof ANTIRecords.
Sostanzialmente si tratta di un'etichetta senza fine di lucro fondata da Daniel Vrangsinn dei Carpathian Forest nel gennaio 2007.
Dichiaratosi storicamente ateo, Vrangsinn si unì ai Carpathian Forest nel 1999 realizzando tra gli altri Strange Old Brew (1999), Morbid Fascination Of Death (2001) e Defending The Throne Of Evil (2003).
Originariamente il progetto era stato avviato come sito web per ospitare la musica degli Hatepulse ma durante l'estate del 2007 sono stati aggiunti al roster Eirik Skrangle e gli A Waste Of Talent.
La label in seguito ha anche iniziato a formare un archivio che contenesse full e demo considerati importanti.
Molte di questi dischi sono stati raccolti da Dirge Rep dei blacksters norvegesi Gehenna.
A metà del 2007 a Vrangsinn si è aggiunto Harry Stapleton e la Misantrof è finalmente nata.
La label ha anche venduto delle copie fisiche dei dischi ma la filosofia dietro la Misantrof ANTIRecords è che tutta la musica dei loro artisti deve essere disponibile per il download gratuito.
I fan sono incoraggiati a condividere la musica tra i loro amici.
In futuro l'etichetta pubblicherà alcuni di questi album in formato vinile aggiungendo contenuti extra al fine di rendere l'album speciale.
L'intento a lungo termine della Misantrof è di essere un luogo in cui tutte le forme d'arte si uniscono creando una grande esposizione, ogni pezzo che valorizza l'altro, un luogo in cui gli artisti possono esprimersi liberi da qualsiasi forma di commercializzazione e business.
Misantrof è attualmente gestito da una commissione composta da musicisti e fan della musica.
Altri musicisti che si sono uniti a Vrangsinn sono Pål Robert Sæther ed Øystein Ariansen.
Ovviamente tutti gli artisti mantengono i diritti sulla loro musica: l'idea alla base è mostrare all'industria musicale come dovrebbe funzionare un'etichetta e come gli artisti possono ricevere una percentuale molto più giusta dei loro profitti.
Misantrof rilascia musica senza alcun intendo commerciale ed in primis ricerca, oltre che la qualità, anche l'originalità dei suoi artisti.
Nel roster si possono citare: Toxic Death, Glomb, Memoria, Profane Prayer, Avstand ed ovviamente Vrangsinn.
Invece l'archivio comprende Amok, Bloodline, Nidingr, Orcustus, Slavia e Dispatched.

giovedì 20 agosto 2015

La Storia Della Deathlike Silence Productions Di Euronymous (1989-1993)


Nel mese di Maggio del 1989, Øystein Aarseth (in arte "Euronymous") chitarrista dei Mayhem aprì un negozio di dischi indipendente chiamato Helvete (inferno) a Oslo.
Negli anni successivi musicisti provenienti da band quali Mayhem, Burzum, Emperor, Thorns, etc s'incontravano qui e in poco tempo questo negozio divenne uno "store" (scantinato) privilegiato per vendere (e registrare) produzioni Black Metal.
Scopo di quest'articolo non è quello di raccontare i misfatti dell'Helvete (che trovate in altra sede sempre sul blog) ma di soffermarci sull'etichetta indipendente di Euronymous.
Nel seminterrato, infatti, Aarseth fondò una casa discografica indipendente chiamata Deathlike Silence Productions.
Con la crescente popolarità della sua band e delle altre che bazzicavano ai tempi ad Oslo e quindi nell'Helvete, l'etichetta di Aarseth crebbe sempre di più.
Basta dire che a lui è stato più o meno umanamente accreditato il fatto di aver incoraggiato altre etichette discografiche, che in precedenza avevano rifiutato di produrre dischi Black Metal, di rilasciare loro materiale.
Infatti fu la prima etichetta a fare ciò.
Il nome derivava dalla canzone dei Sodom "Deathlike Silence" (contenuta nell'album Obsessed By Cruelty).
In aggiunta agli incendi di chiese e alle aggressioni, una serie di infausti avvenimenti ebbe inizio nel 1991: in questa data, infatti, Dead (cantante dei Mayhem) si suicidò.
Aarseth sfruttò abilmente ciò per insinuare il sospetto che fosse stato lui stesso ad ucciderlo, va da sé che fu soltanto una trovata pubblicitaria ed Aarseth non venne mai incriminato.
Il negozio di Euronymous comunque non se la passava bene e stava andando piano piano in malora ed era solo questione di tempo prima che lo stesso e la DSP andassero in bancarotta.
Come ultimo tentativo nel Gennaio 1993, Vikernes (uno dei membri dell'Helvete e degli stessi Mayhem) rilasciò un'intervista ad un giornale metal che fece molto scalpore.
Nella stessa raccontava le famigerate geste dell'Helvete e, a suo dire (negli anni seguenti), esagerando un po'.
In un certo senso era una mossa "commerciale" affinchè l'Helvete ricevesse pubblicità gratuita.
L'unico risultato che invece ottennero fu l'arresto di Vikernes avvenuto pochi giorni dopo: precisamente il 19 Gennaio 1993(6 mesi di reclusione).
Di contro Euronymous, magari per la pubblicità negativa e per quello che successe a Vikernes, chiuse il negozio.
L'etichetta ufficialmente cessò di esistere appunto con la morte di Aarseth avvenuta il 10 Agosto 1993 per mano dello stesso Vikernes.
Inutile dilungarsi sui motivi per cui Vikernes uccise Euronymous, rimanendo all'etichetta si sa che Euronymous doveva a Vikernes 36 000 corone norvegesi (ai tempi circa 5100$) che quest'ultimo aveva anticipato per la pubblicazione dell'album omonimo Burzum uscito nel 1992.
Quest'ultimo però disse, in seguito, che i soldi non c'entravano niente.


LE BAND
Tutte le prime stampe su CD prodotte dalla DSP direttamente da Euronymous e Hellhammer avvennero attraverso la Dureco tra il 1989 e il 1994 senza l'utilizzo dell'IFPI(industria discografica mondiale che vige sul diritto d'autore e fornisce  supporto anti-pirateria).
Il primo album di Burzum "Burzum" uscito prima volta nel marzo 1992 su CD, lo stesso ma su vinile uscito prima volta nel maggio 1992 e '"The Awakening" dei Merciless su vinile pubblicato nel 1990 sono le uniche tre registrazioni ad esser state distribuite direttamente dall'Helvete senza appoggiarsi alla label norvegese Voices Of Wonder Records.
La maggior parte delle versioni della DSP erano numerate sul catalogo come "Anti-Mosh".
All'inizio l'etichetta metteva sotto contratto solo band norvegesi ma successivamente verso gli ultimi anni Aarseth allargò le prospettive ad altri paesi come la vicina Svezia e al Giappone.
Tra le prime band estere ad esser messe sotto contratto furono gli svedesi Marduk, del resto Morgan Hakansson (chitarrista) era un noto frequentatore dell'Helvete e in buoni rapporti con Euronymous.
Aarseth prima di morire stava prendendo in considerazione anche di mettere sotto contratto band quali i greci Rotting Christ, i colombiani Masacre e i peruviani Hadez.
Altre band pianificate furono i Mysticum, i Condemnation e gli Imperator di "The Time Before The Time".
Prima che l'etichetta cessasse di esistere venne pianificato anche il debut album dei Monumentum, "In Absentia Christi".
Anche i Darkthrone provarono a rilasciare il loro secondo album "A Blaze In The Northern Sky" ma la Peaceville Records si oppose.
Curiosamente Aarseth commise un errore di battitura sul disco d'esordio di Burzum: la seconda traccia appariva scritta come "Ea, Lord Of The Deeps" al posto di "Ea, Lord Of The Depths".
Sull'Helvete e la DSP calò il buio proprio all'indomani dell'omicidio di Euronymous (in realtà non se la passavano bene già nei mesi precedenti, come detto).
Vikernes da lì a poco riceverà 21 anni di carcere (per omicidio e per gli incendi di Chiese), Snorre dei Thorns 8 anni (per complicità di omicidio), stessa sorte toccherà a Samoth e Bard Faust degli Emperor (incriminati per gli incendi e per quanto riguarda Faust con l'aggravante di un altro omicidio).

venerdì 24 luglio 2015

La Storia Della Cold Meat Industry (1987-2013)

Sembra strano recitare il "de profundis" per una label che si era sempre circondata di immagini funeree, allucinate e pestilenziali. Eppure, da circa 1 anno Roger Karmanik ha annunciato la definitiva chiusura della Cold Meat Industry, che aveva fondato ventotto anni fa a Mjolby (Svezia) e diretto fino ad 1 anno e mezzo fa.

"La Cold Meat Industry è morta! Ho pensato di annunciarlo ufficialmente e avrei dovuto dichiararlo molto prima ma è stato difficile ammetterlo e lasciarla andare! Ho fiducia nella mia decisione. Mi sono divertito molto durante gli anni della creazione della CMI, la quale ha avuto un impatto enorme sulla scena musicale. Essere nel mezzo di questa tempesta creativa mi ha personalmente svuotato, mi ha lasciato senza forze e infelice. Mi ha anche causato profonda depressione, alcolismo e miseria. 
Io che pensavo d’esser invincibile...è stato difficile ammetterlo, anche per tutte le persone attorno a me.  Ora, io sto ritrovando me stesso, voglio esplorare di nuovo la vita e la musica! Sono orgoglioso di quello che ho fatto, ma non mi fermerò a questo punto!  Cenere alla cenere, polvere alla polvere, la tomba di famiglia è sigillata!"

Era l’agosto del lontano 1987, quando uscì il primo titolo di quello che sarebbe diventato un catalogo senza eguali di estremismo sonoro, innovazione e creatività, destinato ad influenzare centinaia di band.
Lille Roger, progetto personale dello stesso Karmanik, dopo una serie di cassette e vinili ultra-underground, marchiò a fuoco il debutto della nuova label con l’EP 7” Undead, che è oggi uno dei più ricercati di tutti i tempi in campo Industrial. Si era in un’epoca, la fine degli anni ’80, in cui l’interesse da parte del pubblico per le sonorità Industrial classiche era un po' scemato in favore dell'Industrial elettronico più ballabile. La Cold Meat Industry, assieme alla coeva Tesco Organisation, ebbe il merito di portare alla luce artisti underground con un approccio senza compromessi al suono ed alla sperimentazione.


TEMI E CONCEPT
Roger Karmanik si occupava personalmente dell’intera parte grafica della label, dalle copertine ai flyer, dai bollettini agli inserti, e riuscì a creare da un subito un marchio di fabbrica inconfondibile: gli slogan della label parlavano di “morbosità nordica” ed “oscurità scandinava”, ma probabilmente il più geniale rimane quello che campeggiava all’apertura del sito internet: “Per chi se la sente di lasciarsi trascinare nella colonna sonora degli incubi di qualcun’altro”. Le immagini scelte, giustamente, ritraevano spesso scheletri, croci, teschi, morti ammazzati e cimiteri. Attenzione però, qui non c’era posto per romanticismo e suggestioni gotiche: la musica della Cold Meat Industry cercava di restituire il suono della morte dell’anima, dell’angoscia e del vuoto che ci divora inesorabilmente.
Una visione da incubo come situazione esistenziale, insomma. La messa in scena d’immaginari cruenti può mostrarci altri mondi, persino aprire gli occhi sul nostro esser al mondo, avendo magari anche una funzione catartica. Nella terra socialdemocratica del “politicamente corretto” la CMI ha rappresentato un bellissimo rogo luminoso: basti solo pensare alle provocazioni estreme cui ci ha esposto, nel corso degli anni, Brighter Death Now, progetto solista Noise/Power Electronics di Karmanik.


LE BAND
L'intero roster iniziale della label era composto esclusivamente da nomi provenienti dalla Svezia.
Genere ovviamente Industrial e Dark Ambient. Molti di loro, come Brighter Death Now, Ataraxia, Atrium Carceri, In Slaughter Natives, Deutsch Nepal, Raison d’être, Maschinenzimmer 412, Coph Nia, Sephirot e Ordo Equilibrio, divennero vere e proprie band di culto della scena negli anni ’90, mentre altri sparirono velocemente, lasciando comunque un segno indelebile con piccoli capolavori degni di riscoperta: è il caso di Memorandum, Mental Destruction, Aghast e Morthound.
Questi oscuri personaggi si conquistarono un posto di rilievo sulle riviste specializzate e negli ascolti dei fan grazie all’originalità delle loro proposte ed alla sempre eccellente veste grafica ed estetica con la quale gli enigmatici dischi si presentavano. Se alle origini la label pubblicava solo su vinile in edizione limitata e lasciava volutamente che i proprio artisti rimanessero avvolti nel mistero e nell’anonimato, con il progredire degli anni ’90 la loro popolarità accrebbe al punto da costringerli a confrontarsi con il pubblico di un concerto. Si tennero così i primi Cold Meat Industry Festival in Germania e successivamente anche nel resto d’Europa, Italia compresa. Anche se, spesso e volentieri, le esibizioni si riducevano ad una base registrata su nastro coadiuvata da proiezioni video e qualche parte cantata, l’emozione di poter veder dal vivo questi personaggi di culto richiamava appassionati da ogni parte. Il primo decennio di attività fu certamente il più florido per la label svedese, con molti album fondamentali pubblicati a ritmo incessante. Venne addirittura coniato il termine “Death Industrial” per definire la musica di Brighter Death Now, progetto solista di Roger Karmanik. Parallelamente, opere seminali come This Crying Age di Morthound e Prospectus I di Raison d’être davano nuovo significato alla dicitura “Dark Ambient”. Verso metà degli anni ’90, la Cold Meat Industry si aprì al mondo, accogliendo prima artisti dal resto della Scandinavia, Norvegia in primis e poi da altri paesi.