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venerdì 23 ottobre 2020

La Storia Degli Ancient Rites, Le Accuse Di Fascismo e Le Morti Di Bollengier e Bernar

La carriera dei belgi fiamminghi Thrash/Black Metallers Ancient Rites è stata costellata, oltre che di accuse di nazionalismo e fascismo, anche da diverse morti.
Infatti tre membri sono morti nei primi anni 90.
La band si forma nel 1988 grazie ai chitarristi Johan Vrancken e Phillip Bollengier, al batterista Stefan Bernar e a Gunther Theys al basso e voce.
Nel 1990 il demo "Dark Ritual" ottenne ottimi riscontri nella scena underground, mentre il Black Metal dalla Scandinavia si stava iniziando a diffondere anche in altre parti d'Europa.
Il demo si apre con un organo molto sinistro e la velocissima strumentale "Eternal Blasphemy". Più cadenzata invece "Fallen Angel" in cui si sente finalmente la voce di Gunther. Dei cori gregoriani introducono "From Beyond The Grave", altra canzone non velocissima ma cadenzata (molto belli gli assoli sul finire della canzone). C'è spazio poi per "Not Anymore" contraddistinta da un ottimo riff e dall'outro finale.
Parlare di Black Metal è sbagliato perchè si tratta a tutti gli effetti di un disco Thrash Metal.


L'INCIDENTE MORTALE DI BOLLENGIER E IL SUICIDIO DI BERNAR
Subito dopo l'uscita di questa demo, Bollengier morì in un incidente d'auto e non molto tempo dopo, Stefan Bernar si suicidò sparandosi un colpo di pistola nei boschi. A queste morti va aggiunto anche il suicidio del chitarrista Guido (membro secondario dalla band nei primissimi anni di carriera).
Per quanto dolorose siano state le morti soprattutto di Phillip Bollengier e Stefan Bernar, la band decise comunque di continuare la sua carriera musicale.

I DISCHI UFFICIALI
Quando l'altro chitarrista Johan decise di abbandonare la scena musicale, la band arruolò come nuovi chitarristi Pascal e Bart Vandereycken.
Un promo anticipò l'uscita dell' EP "Evil Prevails" che inizia con l'oscura "Götterdämmerung (Intro)" introdotta da percussioni davvero sinistre e minacciose. "Longing For The Ancient Kingdom" è formata da accelerazioni e da ritmiche più lente, la voce è un Growl anche se poco cavernoso. Molto più veloce invece "Obscurity Reigns (Fields Of Flanders)". La titletrack è introdotta da un assolo. Anche qui le ritmiche sono Thrash, come metro di paragone si possono citare i Sepultura e i primissimi Slayer. Bello il giro di basso e la sezione ritmica che introduce "Black Prague".
Poco dopo il chitarrista Pascal venne licenziato dalla band.
Nel 1994 fu pubblicato il primo album completo intitolato "The Diabolic Serenades". Il disco esce per l'After Dark Records ed è di difficile di reperibilità in quanto stampato in poche copie. Un po' come alcune strumentali del passato l'opener è cupa e ossessiva, con i suoi suoni echeggianti, l'oscura voce narrante e il giro di pianoforte che accompagna tutto il pezzo.
La violenza dell’album s'intravede con "Crucifixion Justified", la prima di una lunga serie di canzoni dai testi anticristiani.
In generale troviamo tastiere, riff semplici ed intrecci tra chitarra ritmica e solista. Il Growl è basso ed oscuro. La violenza prosegue con "Satanic Rejoice", la già nota "Obscurity Reigns (Field Of Flanders)", la cadenzata e poi velocissima "Death Messiah" e la violentissima "Land Of Frost And Despair". Ci troviamo di fronte ad un Thrash Metal con qualche influenza Black e voce in Growl.
Buone anche "Assyrian Empire" (con le sue ritmiche orientali iniziali), "Morbid Glory" dedicata al serial killer Gilles de Rais (luogotenente di Giovanna D’Arco e sadico violentatore e squartatore di bambini nel privato) e la già edita "Evil Prevails". "Longing For The Ancient Kingdom" era invece già presente sull'EP precedente. Il disco si chiude con l'outro medievale/Folk "Last Rites / Echoes of Melancholy (Outro)".
La stessa formazione registrò anche il secondo album "Blasfemia Eternal" uscito nel 1996. L’album è aperto da un intro di 30 secondi, un brano di chitarra acustica (si noteranno subito le differenze con il passato con una voce più Scream che Growl ed anche Clean Vocals). Si prosegue con l'aggressiva e veloce "Total Misanthropia" e con la lenta "Garden Of Delights".
Una delle canzoni più interessanti dell’album è la successiva "Quest For Blood", una delle poche canzoni del gruppo in cui compaiono ampie parti di cantato in francese. 
Segue l'anticristiana "Blood Of Christ (Mohammed Wept)", le vichinghe "Saeftinge" e "Shades Of Eternal Battlefields".
La produzione risulta decisamente migliore e più pulita rispetto al precedente disco.
Per il terzo album entrò in formazione il chitarrista olandese Erik Sprooten (ex Inquisitors) e il chitarrista finlandese Jan "Örkki" Yrlund (ex Lacrimosa ) a metà del 1997.
Poco dopo l'uscita del loro terzo album "Fatherland" venne aggiunto anche un tastierista: Domingo Smets (ex Agatocle). Il terzo disco è forse quello della consacrazione. Troviamo oltre al Black, anche parti sinfoniche (alla Summoning) e riff di chitarra quasi anni 80, cori epici, assoli. 
L’album si apre con un intro strumentale sinfonico "Avondland". Segue "Mother Europe", brano che inizia subito con un bel riff di chitarra che per certi versi ricorda tanto da vicino la NWOBHM. La titletrack è tra le più belle dell'album con il suo inizio epico e pomposo, prima della grande accelerazione con tanto di voce Scream e belli assoli in sottofondo (la canzone rallenta, per poi ripartire a 1000 all'ora, chiudendosi in modo soft).
Altre perle sono "Season’s Change" (con la sua perfetta introduzione con chitarra classica accompagnata da pianoforte e tastiere che si trasforma poi in un gran riff di chitarra, e contraddistinta da un ritornello tra i più evocativi nell’intera discografia del gruppo) e "Dying In A Moment Of Splendour" (canzone assolutamente epica). 
Nel 2001 esce "Dim Carcosa" introdotto dalla solita intro particolare "The Return" con il pianoforte di Oliver Phillips, le orchestrazioni di Domingo Smets e la voce femminile di Judith "Ciara" Stüber. Troviamo giochi d’archi con sfumature melancoliche a solenne epicità. I suoni Epic continuano con "Victory Or Valhalla (Last Man Standing)", ritmi più Black in "...And The Horns Called For War" , da citare anche le cavalcate inarrestabili di "North Sea", le musiche orientali di "Götterdämmerung (Twilight Of The Gods)", gli inserti neoclassici di "(Ode To Ancient) Europa" e quelli Folk di "On Golden Fields (De Leeuwen Dansen)". La produzione invece è così così.
"Rvbicon" esce nel 2006 e parte con il solito intro orientaleggiante che viene ripreso dal riff di
"Templar" song veloce contraddistinta da tastiere ed accelerate Black.Si prosegue con l'epica "Mithras"
ma sempre impostata su tempi veloci e con degli ottimi riff di chitarra. Inizia col piano "Thermopylae"
e prosegue con accelerate di doppia cassa, un bellissimo ritornello di piano/voce pulita e l'aggiunta di
una potente voce femminile. "Rvbicon" è Black Metal ma con intrecci di chitarra.
"Invictus" è epica ma anche melodica al tempo stesso. "Ypres" è battagliera e sognante al tempo stesso,
invece "Galiliean" presenta influenze Folk e accelerate epiche. In "Cheruscan" troviamo voci femminili
ed influenze alla Blind Guardian più "fantasy". A chiudere "Barbantia", con voci epiche, Folk, teatrali
tra il teatrale, growling e pulito. Bellissima la parte centrale con le sue influenze medievali.
Dopo ben 9 anni, nel 2015, esce "Laguz". Il tempo sembra essersi fermato perchè le influenze
del predecessore sono palesi così come la capacità di passare con disinvoltura dal Black all’Epic,
dal Power al Death, senza scordarci del Folk e di parti più teatrali. Da menzionare nel disco sicuramente "Carthago Delenda Est", la violenta "Von Gott Entfernt",
la gotica "Umbra Sumus", i bellissimi assoli di "Von Gott Entfernt (Bij Nacht En Ontij)", 
"Apostata (Imperator Fidelis)" e la ballad "Fatum".


LE ACCUSE DI FASCISMO E GLI SHOW CANCELLATI
La band ha avuto spesso problemi a suonare in alcune nazioni.
Nel 2008 si ricordano le pressioni di gruppi antifascisti nei Paesi Baschi che riuscirono a far cancellare
lo show in un locale. La band fu costretta a cancellare tutte le restanti date del tour. Già in passato, sempre in Spagna c'erano stati dei problemi nel 1998 in un tour dei belgi con i Deicide.
Lo stesso successe pochi mesi dopo sempre con la band di Benton, entrambi gli show furono
annullati. Lì le accuse furono di nazismo.
Gunter Theys, leader del gruppo, non è un nazista anche se è un attivista della scena Oi (dichiaratamente
indipendentista delle Fiandre dal Belgio).

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