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giovedì 8 ottobre 2020

La Strana Storia Di Buckethead: KFC, Galline, Disneyland

Brian Patrick Carroll meglio conosciuto come "Buckethead" nasce probabilmente il 13 maggio 1969 (lui afferma nelle interviste di essere nato negli anni 20) a Los Angeles: è un ragazzino molto timido ma con una dote nascosta incredibile.
Figlio di Tom e Nancy Carroll e ha quattro fratelli. Lui inizia a suonare a 12 anni.
Prima di diventare Buckethead, Brian era un ragazzo piuttosto timido che spendeva gran parte del suo tempo dentro camera sua e a Disneyland (dove sarebbe stato 500 volte!).
Nel 1988, Brian “inventò” il personaggio Buckethead, divenendo la figura che oggi si conosce e che, a quanto pare, sembra stare “dentro” il personaggio perennemente. Proprio in quell’anno, Brian andò al cinema a vedere Halloween 4 e, ispirato dal personaggio, si comprò una maschera bianca come quella del film. Brian comprò la maschera proprio quel giorno, poco dopo essere uscito dal cinema. L’idea del cappello gli venne più tardi, nello stesso giorno, mentre mangiava al Kentucky Fried Chicken (KFC).
Dopo di ciò, Brian sembra essere divenuto Buckethead a tutti gli effetti.
A quanto pare, la persona è il personaggio, ed entrambe le cose non sembrano affatto essere divisi.
Brian esce e va in giro come Buckethead in ogni occasione, dal bar all’aeroporto, dal dietro le quinte all’abitazione privata di qualcuno.
Sono pochissimi ad averlo visto senza maschera, sicuramente nessuno da quando è diventato Buckethead.
In seguito sul secchiello aggiunse la scritta "Funeral".
Buckethead non concede interviste e non si fa mai vedere senza maschera nè tantomeno fotografare.


LA FALSA STORIA FATTA CIRCOLARE DA BUCKETHEAD
Brian fece circolare una falsa storia su di lui dicendo di essere cresciuto da solo in una fattoria, in cui a causa del suo comportamento scarsamente controllabile veniva spesso tranquillizzato tramite piccoli elettroshock, come di consuetudine in alcuni trattamenti psichiatrici degli anni '70.
Brian ai tempi si dedicava alle galline, le quali un giorno purtroppo gli sfigurarono il viso forzandolo a portare la maschera per sempre.
Verso i 12 anni si fece regalare una chitarra e iniziò a suonare per distrarsi dalla sua quotidianità e in effetti iniziò a diventare parecchio bravo, eppure questo non faceva che aumentare l'attenzione su chi lo prendeva in giro, ad esempio gli rompevano davanti le uova di gallina che lui considerava come la sua vera famiglia facendolo soffrire.
Gli tiravano addosso anche un secchio vuoto di pollo fritto del KFC, che lui in segno di scherno e in modo provocatorio lo mise in testa come cappello, poi corse al cimitero con la sua chitarra per esprimere la sua tristezza con la musica.
Colpiti da tanta tristezza, i suoi tutori lo portarono a Disneyland, dove lui cercò di vivere ed adattarsi, scoprendo presto che era impossibile vivere in un parco divertimenti.
Tornato alla fattoria conobbe Maximum Bob e formò la sua prima band i Deli Creeps.
Successivamente scoprì i segreti dell'imbalsamazione e dei parchi divertimenti, al fine di poterne creare uno con le galline morte.
Per omaggiarle il palco venne chiamato Bucketheadland.
Nei suoi incubi appare di tanto in tanto la sua versione malvagia, con una maschera nera, dal nome Death Cube K (anagramma di Buckethead) che lui impersona persino in alcuni album.


MUSICA
A livello musicale, tecnicamente, è uno dei migliori in circolazione, tanto da essere paragonato a chitarristi del calibro di Joe Satriani, Steve Vai, Yngwie Malmsteen e il suo maestro Paul Gilbert. All’attivo ha una notevole produzione di album, sia da solista che tramite band, che arriva a più di 400 lavori prodotti.
E' ricordato anche per le collaborazioni con Iggy Pop e i Guns N'Roses.
Nel 2001 entra nei Guns N'Roses che si apprestavano a far uscire Chinese Democracy (in realtà uscì molti anni dopo) e quando nel backstage del Madison Square Garden dopo un concerto, un membro dello staff dei Guns N' Roses gli ha chiesto se poteva levarsela, il chitarrista si è seduto in un angolo della stanza e non ha più voluto alzarsi. Dopo aver provato per quasi mezz'ora a parlare con il chitarrista, l'uomo ha rinunciato e se n'è andato lamentandosi: "Questo ragazzo è veramente strano...". 
Ozzy Osbourne: "Feci un tentativo con Buckethead. Lo incontrai e gli chiesi di lavorare con me, ma a patto che si liberasse di quel fottuto secchiello. Tornai poco dopo e lo trovai che aveva in testa questa fottuta cosa tipo cappello verde da marziano. Gli dissi, "guarda, sii solo te stesso". Mi disse che si chiamava Brian, quindi dissi che l'avrei chiamato così. Lui dice, "nessuno mi chiama Brian tranne mia madre". Perciò dissi, "allora fai finta che io sia tua mamma!" Non sono ancora uscito dalla stanza e già sto facendo giochetti mentali con questo tizio. Cosa succede se un giorno sparisce lasciando una nota che dice: "mi hanno teletrasportato via?" Non mi fraintendere, è un grande musicista"

La sua Gibson Les Paul bianca spazia dall'Heavy Metal al Prog, passando per il Funky e musica elettronica o comunque Ambient.
Tutto rigorosamente strumentale, se non per via di qualche collaborazione quindi con aggiunta di voci in sottofondo o non.
Alcune voci lo vorrebbero affetto dalla Sindrome di Asperger, altre con devianze sociapatiche, ma non si tratta che di voci.
Sta di fatto che il suo personaggio ha assunto con tempo sempre maggior concretezza, tanto da avere come detto una sua nemesi chiamata Death Cube K, con cui firma alcuni dei suoi lavori.
Oltre ad avere un pupazzetto di nome Herbie che fa le sue veci durante le interviste.
Nel suo sito ufficiale descrive anche la storia del suo alter ego.
Molti credono che Death Cube K sia un’entità separata che ha l’aspetto di un negativo fotografico di Buckethead con una maschera cromata nera, stile Dart Vader.
Un personaggio incredibile, sia artisticamente che umanamente, per via della sua duplice personalità.
Per capire il livello musicale si consiglia l’ascolto di "Bucketheadland" (1992) (che è una riproposizione Horror della Disneyland, sotto forma di parco di maltrattamenti ed abusi), "Colma" (1998) (chiamato così in onore dall'omonima città situata vicino a San Francisco dove "la popolazione dei morti supera quella dei vivi con una scala di mille a uno", questo perché una buona parte della città comprende ben 17 cimiteri per gli umani e uno per gli animali), "Electric Tears" (2002) (con solo chitarre elettriche ed acustiche, sicuramente tra gli album più facili da ascoltare), "Enter The Chicken" (2005) e "Crime Slunk Scene" (2006) (con la nota copertina con la sua sagoma a terra e le galline attorno).
Assoli velocissimi, riff spaccaossa, interludi acustici, battaglie robotiche, scratch techno-house, slapping, lamenti vari, passaggi breackdance, versi di galline, parti Ambient, etc
Per farsi un'idea ascoltare le stranezze di "We Can Rebuild Him".
L'uso dell'effettistica è incredibilmente azzeccato.
Oppure "Electronic Slight Of Hand" o "Nottingham Lace".
O la folle "Mecha Gigan", l'aliena "Slunk Parade Aka Freaks In The Black", totalmente fuori dal tempo e dallo spazio, data la sua incredibile stranezza e la sua totale mancanza di logica e di struttura.
Vanno citate per forza di cose anche "Ghost", "Machete", "Onions Onleashed", "Jordan" (in onore del noto cestista), "Soothsayer"

"Suono tutta questa roba strana, ma se il mio aspetto è normale, non funziona. Ma se divento questo strano mostro, questo apre la porta a infinite possibilità"

Pare comunque che Buckethead soffra di problemi cardiaci (aritmia), qualche mese fa si lesse sul suo sito un'eventuale metafora:

"Saluti da Bucketheadland. Buckethead vuole che sappiate quanto apprezza il supporto che gli avete fornito per tutti questi anni, significa tantissimo per lui. In questo momento gli stanno sostituendo alcune componenti animatroniche, in quanto Slip Disc si è intrufolato nel parco e ha causato un po' di caos"

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