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martedì 8 marzo 2016

I T.Rex, Marc Bolan e L'Incidente Stradale

“Quando ero un ragazzino mi credevo un essere superiore, non mi sentivo affatto come gli altri esseri umani”

Marc Bolan, fondatore dei T.Rex, fu forse il primo dandy decadente del Rock britannico.
Nato come Mark Feld nel 1947 ad East London, dopo aver lasciato la scuola, e dopo una fallimentare esperienza presso un’agenzia di modelli, Mark decise a 17 anni di entrare definitivamente nel business musicale. Armato di una chitarra acustica si convinse a muovere i primi passi nel circuito Rock/Folk britannico, e fu allora che cambiò identità per la prima volta, ribattezzandosi Toby Tyler, nominativo che evidentemente aveva ritenuto più adatto a quel tipo di musica.
Questa prima esperienza fu brevissima, giusto il tempo di farsi cestinare dalla EMI.
Mark decise allora di tornare indietro al proprio nome, ma nel farlo sostituì la "c" alla "k": diventando Marc.


L'INCONTRO CON UN MAGO E L'ESOTERISMO
Seguì un periodo di profonda confusione personale, passato perlopiù in Francia, dalla quale tornò rigenerato e ancora più determinato nel perseguire un futuro come musicista.
Fu l’inizio della svolta mistica: lì Feld aveva incontrato un misterioso mago e da lui era stato iniziato all’esoterismo.
A quanto si dice, grazie a ciò, riuscì a trovare un contratto con la Decca, che pubblicò il suo singolo d’esordio, The Wizard, a nome Marc Bowland e poi Marc Bolan.
Il cambiamento non fu progettato da Marc bensì dall’etichetta, convinta che Feld fosse un cognome poco adatto ad una star, tuttavia il singolo non ebbe successo.


I T.REX
In seguito Marc provò ad intraprendere una carriera solista, entrò nel gruppo John’s Children (l'esordio Orgasm, a causa del titolo scabroso, verrà pubblicato solo 4 anni dopo) e alla fine formò i Tyrannosaurus Rex.
Il nuovo gruppo, estremamente malassortito, durò lo spazio di un disastroso concerto e fra loro rimase solo il batterista Steve Peregrine Took, che dovette vendere la batteria per motivi economici.
Rimasti in due, con una chitarra acustica e delle misere percussioni, Bolan e Took s’imbarcarono in un tour che offriva ben poche certezze.
Fortuna volle che durante una data fosse presente Tony Visconti, un ex musicista divenuto produttore e arrangiatore, che rimase colpito in particolar modo dal carisma di Marc.
Il gruppo trovò presto un contratto con la Parlophone e Visconti si offrì per produrre il loro primo album, My People Were Fair And Had Sky In Their Hair, But Now They're Content To Wear Stars On Their Brows, che si rivelò un discreto successo, tanto da convincere Bolan che i suoi sforzi stavano per essere ripagati.
Nel 1968 i Tyrannosaurus Rex si trovarono in un vicolo cieco.
Il loro secondo album, Prophets Seers & Sages The Angels Of The Ages, vendette meno del previsto e da qui i due decisero di cambiare sound.
I due provarono a mutare suono, elettrificandolo per mezzo di una Fender Stratocaster, e l’album che scaturì da questa mossa fu Unicorn, che ancora una volta li costrinse ad accontentarsi di un moderato successo underground.
I primi dischi erano molto influenzati dalla cultura Hippy quindi dal Folk Psichedelico.
Fu allora la volta di un disastroso tour americano, con Took che uscì dal gruppo a causa dei suoi numerosi problemi con LSD, per essere presto sostituito dal meno talentuoso ma più affidabile Mickey Finn.
A Beard Of Stars, quarto a nome Tyrannosaurus Rex e primo della nuova line-up, smosse di poco il loro profilo commerciale, ma catturò ottimi commenti da parte della critica.
Le cose tuttavia cambiarono per il meglio nell’ottobre del ’70, quando Bolan decise di accorciare il nome del gruppo in T.Rex: il singolo seguente, Ride A White Swan, arrivò al secondo posto della classifica inglese.
Le porte dei T.Rex si aprirono anche al bassista Steve Currie e al batterista Bill Legend.
Con loro il gruppo era finalmente pronto ad esplodere, grazie anche al nuovo singolo Hot Love (per sei settimane di fila al numero uno).
L’LP seguente fu intitolato nientemeno che Electric Warrior.
L'esplosione definitiva avvenne con il singolo Get It On.
Per non parlare di Jeepster, Planet Queen e Cosmic Dancer.
Il successo in patria fu totale, e per un po’ anche gli USA (Electric Warrior entrò nella Top 40) si accorsero della novità.
Bolan ebbe la sfrontatezza di definire Electric Warrior il suo primo vero disco.
Gli altri erano solo degli schizzi, delle Jam, con buona pace del povero Steve Took.
Nonostante il fenomenale successo inglese Bolan non riuscì mai a sfondare negli USA, che reagirono sempre con indifferenza ai suoi tour e singoli.
Lui comunque si presentava alla BBC con tuba, boa di piume e scarpe dai tacchi ridicolmente alti. Era il trionfo del Glam puro, quello degli anni 70.
Slider uscì nel 1972 e continuò con quel Rock elettrico che aveva reso un successo il predecessore.
Pezzi quali Telegram Sam, Metal Guru, Baby Boomerang, Baby Strange, Buick Makane, brani che erano l'antitesi del Prog Rock di quegli anni.


LA DROGA E IL CROLLO COMMERCIALE
Tuttavia, dopo un dominio d’inizio ‘70s praticamente incontrastato, il successo dei T.Rex si sarebbe rivelato ben presto effimero.
Giunti alla pubblicazione di Tanx, nel ’73, le loro vendite subirono un brusco calo, probabilmente a causa di una certa ripetitività che ne affliggeva la proposta musicale.
Zinc Alloy And The Hidden Riders Of Tomorrow e Bolan’s Zip Gun, rispettivamente del ’74 e del ’75, furono quindi massacrati dalla critica come dal pubblico, il primo poi attirò molte critiche a causa di un evidente tentativo di imitare Bowie e in particolare Ziggy Stardust.
Fu l’inizio del punto più basso della carriera di Marc, vissuto fra droghe, il matrimonio fallito a causa della relazione con la cantante Gloria Jones (che presto sarebbe divenuta sua moglie, dandogli il figlio Rolan) e soprattutto i commenti sarcastici della stampa inglese, che senza complimenti lo aveva già riposto nel museo delle cere.
Le cose non migliorano con l’album Futuristic Dragon del 1976.
Bolan volle però stringere i denti e nel 1977 tornò in forma, completamente ripulito dalle droghe e prossimo a svoltare la boa dei trent’anni con rinnovata energia.
Convinto di essere tutt’altro che finito, Bolan diede alle stampe Dandy In The Underworld, che fu considerato da molti il suo miglior lavoro dopo i fasti di Elettric Warrior.


LA MORTE DI BOLAN, DEGLI ALTRI MEMBRI E LA FINE DELLA BAND
Ma la fine arrivò pochi mesi dopo, il 16 di settembre, quando la Mini 1275GT guidata dalla moglie Gloria Jones uscì di strada, sbattendo con violenza contro un albero.
Entrambi avevano bevuto vino ed altri tipi di drink in un ristorante in Berkeley Square.
La morte si prese il solo Bolan e arrivò istantanea, ad un mese esatto da quella di Elvis.
Bolan non aveva mai preso la patente (temeva di morire prematuramente in un incidente stradale), scrisse inoltre una canzone nel 1972 “Solid Gold Easy Action” che anticipava fondamentali elementi riconducibili alla sua futura morte:

“Life is the same and it always will be / Easy as picking foxes from a tree”
(La vita è la stessa e lo sarà sempre, semplice come prendere volpi da un albero)

E’ difficile dire cosa sarebbe diventato Marc Bolan se fosse sopravvissuto.
La cosa certa è che la band finì poco dopo.
Inoltre riguardo gli altri membri storici: Steve Took morì nel 1980 per asfissia dopo che la sua gola era intorpidita dall'uso di morfina e funghi magici nel 1980, Steve Currie morì anche lui in un incidente d'auto, nel 1981.
Mickey Finn morì nel 2003, infine Pter Dines 'Dino' morì per un attacco di cuore nel 2004.

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