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giovedì 3 settembre 2020

La Storia Dei Gorephilia e Il Suicidio Di Henri Kuula "Nemesis"

Oggi parliamo dei Gorephilia, un'ottima band finlandese Death Metal in rampa di lancio o almeno lo era prima del suicidio del leader Henri Kuula (Nemesis).
Suicidio, tra l'altro, annunciato in diretta su Facebook. Purtroppo ormai i social permettono questo ed è vero che ci consentono di avvicinarci a gente irraggiungibile (sia per distanza geografica che per notorietà) però questo li rende molto più umani e meno "senza compromessi" come lo erano negli anni 90.
Parliamo di una band underground? Sicuramente non dei Deicide o dei Morbid Angel che furono però questi Gorephilia avevano il loro perchè, sino al suicidio di Nemesis a fine 2018.
La band nasce nel 2007 e dopo alcuni demo giunge al full con "Embodiment Of Death" del 2012.
La formula è quella dei Demigod e dei Morbid Angel che furono: un Death con rallentamenti ed accelerazioni più spruzzate d'influenze Dark ed Horror; un disco spiccatamente anni ’90 nella forma e nei contenuti.
Basta ascoltare "Pantheon In Flames" per capire dove si andrà a parare: ritmi velocissimi, prima di rallentamenti mortiferi sui 3 minuti e nuova accelerazione finale.
"Exist To Suffer", "Saints Without Souls", "Gods Stand Aghast" andrebbero ascoltate senza se e senza ma. Come detto parliamo di un disco che non inventa niente ma con un buon songwriting e un'ottima sezione ritmica (grazie soprattutto al batterista Tommi Makkonen Viherialehto e al bassista
Tami Luukkonen).
"Vision Of Hell" chiude degnamente un platter che non inventa niente (l'ombra dei Morbid Angel aleggia su tutto il disco) ma si lascia ascoltare con piacere.
Cinque anni dopo, nel 2017, grazie all'ottima Dark Descent Records esce "Severed Monolith".
Anche qui il suono di batteria è debitrice di "Blessed Are The Sick" e "Domination" con però un nuovo batterista: Kauko Kuusisalo (poi andrà agli ...And Oceans). La voce gutturale di Nemesis ed il basso di Luukkonen sembrano provenire direttamente dall'inferno.
I testi neanche a dirlo riguardano disperazione, violenza e morte però con spruzzate spaziali/fantasy.
Visto quello che poi succederà a Nemesis, il testo di sotto potrebbe già essere una dichiarazione d'intenti.

"Interplanar" (da "Severed Monolith", 2017)
A noose that leads to another world
Fastened tightly around my neck
My faith, my only way to you
In the grip of your cold fingers
Awoken by the shivering wounds
Something straightens my broken neck
I pierce the sky with my eyes
No trace of your poison in sight
Now truly left in total solitude
In the mists of a desolate waste
A slave breaks down in apathy
But a god needs no one
A child strangled by his navel cord
Clawing his way through the womb
This will be the day of his birth
This will be the birth of a god

L’artwork ben descrive la cattiveria di canzoni quali la strumentale e sinistra "Words That Solve Problems", "Harmageddon Of Souls" o "The Ravenous Storm". Altri grandi canzoni sono la lenta "Black Horns" e la disumana "Return To The Dark Space".
Il disco è chiuso dall'ottima "Crushed Under The Weight Of God", anche qui i rallentamenti riportano ai Morbid Angel, tuttavia alcuni tratti (batteria soprattutto) riportano anche gli spaziali Thorns.
Quasi 10 minuti per un pezzo davvero claustrofobico.
Se questa band fosse uscita negli anni 90 sarebbe stata nell'olimpo della scena, essendo arrivata con oltre 20 anni di ritardo non si può che parlare di buona musica anche se derivativa.
Sicuramente però se non avete gradito i nuovi Morbid Angel, si può ripartire da qui.


IL SUICIDIO DI NEMESIS
Il 3 dicembre 2018 è comparso questo stato di Henri Kuula in arte Nemesi:

"Mi dispiace per quelli che ho incontrato e conosciuto. Mi sono drogato troppo ed alcolizzato nei migliori 10 anni della mia vita. Ho rubato ai miei amici e sul posto di lavoro. Ho trascurato la mia famiglia e i miei amici per drogarmi. Ecco perché sono stato così distante. Ho abusato di donne con il mio status di "musicista", più di una volta. Questo è stato per coprire le mie incapacità di uomo.
Questo percorso e il mio coinvolgimento con droghe, alcol, tabacco e simili devono finire.
Mentre molti di voi mi tengono in grande considerazione come persona, io non sono una brava persona, e dovrei essere evitato a tutti i costi.
Essendo merdosa come vita, non prenderò mai parte a un progetto o band Black Metal e sarò costretto ad evitare la scena e le persone in essa. Non ho la forza di volontà per fare Black Metal, e non l'ho mai fatto. Mi sto comportando come non vorrei fare da molto tempo. È ora di finirla adesso.
Addio"
Messaggio della band: "Con il cuore pieno forniamo la peggiore notizia ai nostri amici e fan. Henri, il nostro cantante e amico di vecchia data, è morto. Si è suicidato lunedì sera, 3 dicembre, dopo anni di lotta con problemi vari. Henri aveva una personalità davvero unica, che avrebbe sicuramente lasciato un'impressione duratura su tutti quelli che incontrava: era un caro amico e un ragazzo loquace. Un vero amante della musica. Come nostro frontman, la sua voce unica nel suo genere, presenza scenica e testi saranno ricordati con affetto.
Rest in Peace
Henri Emil Kuula (1989-2018)"

"Crushed Under The Weight Of God" (da "Severed Monolith", 2017)
Come, Death
Give me what life could not
Come, Death
Give me closure
Come, Death
Give me what life could not
Come, Death
Give me a conclusion

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