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martedì 24 dicembre 2019

Gli Acquisti Più Folli Fatti Dalle Rockstar

Quando si raggiunge la fama si guadagnano un sacco di soldi e gli acquisti folli diventano all'ordine del giorno.
In realtà, la maggior parte, riguardano le sostanze stupefacenti: è il caso, ad esempio di Mick Fleetwood dei Fleetwood Mac, il quale pare abbia speso addirittura 8 milioni di dollari in cocaina nell’arco della sua carriera.
Justin Hawkins, il leader dei The Darkness, ha speso 150mila sterline in cocaina in soli tre anni e in un’intervista si è detto fortunato ad avere ancora il setto nasale integro, considerando che in quel periodo consumava fino a 5 grammi al giorno.
Per uscire dal tunnel della droga, invece, Ozzy Osbourne ha dovuto spendere 650mila dollari per la consulenza psicologica del Dottor Kipper e 58mila dollari per gli antidepressivi che gli sono stati prescritti.
Rod Stewart invece anni fa ha speso 100mila dollari per costruire un campo di calcio nella sua proprietà, dotato di spogliatoi costruiti sul modello della sua squadra del cuore, il Celtic.
Sting dei Police, invece, anni fa ha acquistato un albero di Natale vero per la cifra di 11.900 sterline. Nel totale, però, sono incluse le spese per il trasporto nella sua villa e il pagamento di un esperto che si è occupato di addobbarlo.
George Harrison versò diversi milioni di euro al National Law Party, un partito politico che sosteneva il "potere della meditazione" e che nel 1992 ottenne appena lo 0,4% alle elezioni nel Regno Unito.
Paul McCartney, invece, per proteggere la sua proprietà dai cinghiali che gli devastavano le piante dovette installare una recinzione che gli è costata ben 170mila sterline.
Anche Bryan Adams ha dovuto spendere dei soldi per risolvere un problemino nella sua villa di Chelsea: accanto alla sua proprietà c’era infatti un pub e il cantante spesso non riusciva a chiudere occhio per colpa del gran rumore proveniente dal locale.
Con 680mila dollari il musicista ha acquistato il pub per poi chiuderlo subito dopo e assicurarsi così sonni tranquilli.
Ronnie Wood dei Rolling Stones, invece, ha costruito la replica di un pub inglese nella sua casa in Irlanda spendendo 66mila sterline.
Ma se si parla degli acquisti davvero assurdi effettuati dalle star, non possiamo non citare quello di Keith Moon: nel 1971 il batterista degli Who comprò un furgone da lattaio per trasformarlo in un "salotto vittoriano" che arredò completo di ogni accessorio, compreso un grammofono, e che poi sistemò nel suo garage.
Tommy Lee, batterista dei Motley Crue, non è certo da meno per quanto riguarda spese folli: durante gli anni turbolenti insieme a Pamela Anderson pare che il musicista abbia speso montagne di soldi per gli oggetti più strani che, di solito, regalava proprio all’ex moglie.
Non sempre, in realtà, si trattava di oggetti veri e propri: nel 2007, ad esempio, per lei Tommy fece costruire la replica di uno Starbucks Café nel seminterrato della loro casa; l’anno dopo, invece, per festeggiare il loro ritorno di fiamma le regalò addirittura un’isola (in realtà, l’isola in questione fa parte di "The World", il famoso arcipelago situato a quattro chilometri dalla costa di Dubai che riproduce, visto dall’alto, l’intero planisfero terrestre. Per il suo amore Tommy scelse l’isola che nell’arcipelago rappresenta la Grecia).
A proposito di isole, anche Lenny Kravitz ne possiede una: si tratta di Biscayne Point, un’isoletta raggiungibile in pochi minuti in barca da Miami Beach.
Pare inoltre che lo stesso cantante, in compagnia di Lionel Richie, nel quartiere di Soho (a Londra) abbia speso ben 12mila sterline in una sola notte, bevendo champagne Cristal per 700 sterline a giro.
Billy Idol invece, in un hotel in Thailandia, distrusse ben tre suite di lusso e per questo è stato costretto a pagare un conto salatissimo di 20.400 sterline.
Elvis Presley invece spese 3.000 dollari per volare dalla sua tenuta in Tennessee fino a Denver solo per soddisfare la sua voglia di sandwich con bacon e burro di arachidi.
Tra il 1989 e il 1992, Robert Smith e i Cure partirono per l'America a bordo del lussuoso transatlantico Queen Elizabeth 2, facendo una crociera della durata di ben cinque giorni. Smith si giustificò dicendo che aveva paura di volare: non si sa se l’etichetta discografica che gli ha pagato il conto ci abbia creduto o meno, ma la band era all’apice della fama ed evidentemente non è riuscita a dir loro di no.
Gli U2, invece, sono noti per non badare a spese per le scenografie dei loro show: gli enormi artigli che campeggiavano sopra al palco nel loro ultimo tour mondiale, ad esempio, sono costati la bellezza di 20 milioni di sterline, considerando che per trasportare tutta l’attrezzatura in giro per il mondo sono stati necessari 120 camion.
Per trasportare il suo cappello da Londra in Italia, invece, Bono Vox ha speso 1.700 dollari per assicurare al suo accessorio un posto molto speciale in cabina di pilotaggio.
A proposito di aerei, gli Iron Maiden, tempo fa hanno personalizzato un Boeing 757 jumbo jet e dei 747 per la cifra l'uno di 500mila sterline (Bruce Dickinson ha la licenza di volto ed è in grado di pilotare gli aerei).
Il batterista dei Metallica, Lars Ulrich, è appassionato d’arte e un esperto collezionista, abile anche nella compravendita di opere d’arte. Nel 2008, ad esempio, ha venduto un quadro di Jean-Michel Basquiat per la cifra record di 9,5 milioni di sterline.
Un collezionista era anche Lemmy Kilmister: il leader dei Motorhead possedeva una collezione di cimeli della Seconda Guerra Mondiale, tra i quali uno di cui andava particolarmente fiero e che pagò 4mila sterline, ossia una spada appartenente alla Luftwaffe, l’aviazione militare tedesca.
Un po' come il defunto chitarrista degli Slayer, Jeff Hanneman, altro collezionista di cimeli inerenti Nazismo e Seconda Guerra Mondiale.
Freddie Mercury, invece, amava gli acquari e ha speso un milione e mezzo di dollari per costruirne uno che conteneva decine di carpe koi: peccato che, dopo la sua morte, i giardinieri della sua proprietà hanno tolto la corrente della vasca uccidendo quasi tutti gli esemplari.
David Lee Roth, frontman dei Van Halen, non ha mai nascosto di essere un donnaiolo e, per difendersi dalle accuse di paternità che gli arrivavano di continuo, ormai dagli anni ’80 spende circa 10mila dollari all’anno per l' "assicurazione sulla paternità".

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