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venerdì 5 febbraio 2016

Il Festival Di Woodstock 1969: Tre Giorni Di Pace, Amore, Musica (e Droga)

Il Festival di Woodstock insieme a quello sull'Isola di Wight è stato sicuramente il meglio che il Rock di fine anni 60 potesse sperare.
Nasce come semplice Festival, ma rivela qualcosa di molto più importante: 400 000 giovani Hippy si riuniscono per un concerto di sedici ore di musica Rock.
Siamo nel pieno della rivoluzione culturale del '68 e nel culmine dell'era Hippie.
Cioè il simbolo delle contestazioni, dello spirito di libertà e della voglia di cambiare il mondo che si perse sotto un cumulo di cenere alcuni anni dopo.
Sito nella piccola cittadina rurale di Bethel, situata nello stato di New York, in una distesa di prato aperto (per la precisione, si tenne nel caseificio di proprietà di Max Yasgur, poco fuori il White Lake).
Woodstock nacque grazie all’intuizione di quattro giovani organizzatori: John Roberts, Joel Rosenman, Artie Kornfeld e Mike Lang.
Il più vecchio dei quattro, aveva appena ventisette anni.
Manifestazione musicale che rischiò di non partire proprio a causa delle proteste di alcuni cittadini: ma grazie ad un giovane fattore che affittò la sua tenuta agli organizzatori il festival rimase.
Infatti inizialmente il primo problema del Festival di Woodstock era la posizione: Wallkill.
I cittadini non volevano un gruppo di drogati che discendono nella loro città.
Dopo molte proteste, la città di Wallkill approvò una legge, il 2 luglio 1969, che riuscì a vietare il concerto nelle loro vicinanze.
Fortunatamente, a metà luglio, prima che la gente iniziasse a chiedere rimborsi per i loro biglietti, Max Yasgur riuscì a trovare una soluzione: appunto il caseificio a Bethel, New York.


TRE GIORNI DI PACE, AMORE E MUSICA: WOODSTOCK 1969
Già mercoledì 13 agosto, due giorni prima dell’inizio della rassegna musicale, circa 50.000 persone campeggiavano nell’area adiacente il palco.
La zona infatti, non era recintata e non lo fu mai, in realtà.
Le stime salirono ben presto a 200.000 persone, ma alla fine ve ne presero parte circa 500.000.
La dichiarazione ufficiale di una tre giorni di musica gratuita fu proprio ad opera degli organizzatori ed ebbe un effetto devastante sull’intera cittadina di Bethel (e suoi suoi immediati dintorni).
Tanti giovani si misero in marcia, le automobili vennero abbandonate per strada, a totale danno dell’ordine pubblico.
Il concerto del 1969 si svolse nelle date del 15, 16 e 17 agosto.
Come detto, organizzato come un semplice festival di provincia a scopo pacifico, i musicisti si esibirono ininterrottamente per tre giorni e tre notti.
La musica, con i suoi cantanti si è spesso schierata contro la guerra cantando inni di pace tra i popoli.
La storia ha visto molte manifestazioni contro la guerra ed una di queste è rimasta nella memoria comune come la più grande ed importante celebrazione antiguerra ed essa è il mitico concerto di “Woodstock”.
Il festival di Woodstock, essendo una manifestazione a scopo pacifico, radunò tra i suoi numerosi partecipanti, anche tantissimi Hippies.
Questi, anche detti “Figli dei Fiori” perchè vivevano tutti assieme in comunità e perchè erano dei grandi consumatori di droghe come marijuana, hashish, LSD e per questo finivano per rifiutare il lavoro, le responsabilità, l'igiene personale e la cura del proprio aspetto.
Purtroppo salta fuori una triste verità sulle Rockstar che parteciparono a quest' evento, molte di esse morirono dopo poco tempo a causa delle droghe.
Generalmente le sostanze più usate erano LSD e marijuana ma arrivavano fino all’utilizzo di droghe pesanti come cocaina e eroina.
Girava voce che l'acqua fosse contaminata dal LSD.

«Il Procuratore Distrettuale si accorse ben presto che molti dei nostri “clienti” stavano facendo consumo di droghe illegali, ma si avvide anche del fatto che tale consumo sarebbe stato l’ultimo dei problemi che avremmo dovuto affrontare in quel fine settimana. Egli perciò ci agevolò volentieri e fu molto comprensivo per tutta la durata del concerto».

Cominciò così la maratona musicale, con libertà di sperimentare qualsiasi droga, di vivere di quell'amore libero tanto criticato dai puritani di allora, per ballare e cantare.
Venerdì 15 agosto, intorno alle 17, Richie Havens salì sul palco e cominciò ufficialmente la rassegna più importante della storia della musica Rock.
Il grande cantante e chitarrista afroamericano aprì con il brano “High Flyin’ Bird”, per poi suonare un paio di cover dei Beatles, ufficialmente già sciolti all’epoca.
La prima giornata venne quasi interamente dedicata al Folk Rock.
Poco dopo mezzogiorno, si aprirono le danze della seconda giornata, la quale durò praticamente fino alle nove della domenica.
Sul palco si alternarono artisti del calibro di Carlos Santana (leggendaria l’esecuzione di “Soul Sacrifice”, senza dimenticare “Evil Ways”. Santana diverrà famoso proprio dopo questo concerto), Janis Joplin, i Grateful Dead (che presero “la scossa” sul palco) e gli Who.
La loro performance fu importante, con la consueta distruzione della chitarra da parte di Pete Townshend e conseguente lancio dello strumento tra il pubblico presente.
Suonarono brani storici come “My Generation”, “I’m Free” e “I Can’t Explain”.
Durante l'esibizione degli Who, il leader degli Hippie Abbie Hoffman salì sul palco e strappò il microfono a Pete Townshend, non appena finirono di suonare Pinball Wizard.
Hoffman gridò: «Penso che questo sia un mucchio di merda! Mentre John Sinclair marcisce in prigione!».
Townshend, che apparentemente non si era accorto dell'uomo che arrivava lentamente in scena, gli urlò di andarsene e lo colpì con la chitarra, facendolo cadere.
Poiché il pubblico approvava gridando, tornò al microfono e commentò sarcasticamente "Vi capisco!". Dopo la canzone seguente, "Do You Think It's Alright?", si fece serio: "La prossima fottuta persona che cammina su questo palco verrà uccisa, d'accordo? Potete ridere, sono serio!".
Tra le altre band che si esibirono ricordiamo i Mountain, i Canned Heat e gli psichedelici Jefferson Airplane che completarono la giornata di sabato.
Canzoni come “Somebody To Love” e “White Rabbit”, a forte connotazione Psichedelica caratterizzarono definitivamente il festival di Woodstock.
La domenica, Woodstock era quasi agli sgoccioli.
A riscuotere un grande successo fu soprattutto il quartetto di David Crosby, Stephen Stills, Graham Nash e Neil Young.
Questi ultimi iniziarono intorno alle tre del mattino e diedero vita a due esibizioni distinte: una vocale ed una (successiva) strumentale.
Magnifiche le esecuzioni di brani come “Helplessy Hoping”, “Blackbird”, “Marrakesh Express” e “Wooden Ships”.
Alla fine dell’esibizione di Joe Cocker, su Bethel si abbatté un fortissimo temporale che arrestò il concerto per diverse ore, prima della ripresa di Country Joe And The Fish, intorno alle 18.
Durante quelle ore di pioggia, le centinaia di migliaia di persone assiepate diedero vita ad una vera e propria danza della pioggia, intonando un coro improvvisato che diceva solamente le seguenti parole “No rain, no rain, no rain”.
Quando l’ultimo artista in scaletta suonò la sua musica, esattamente alle ore nove del lunedì successivo, ad ascoltarlo erano “solo” in 200.000.
Stiamo parlando di Jimi Hendrix.
Oltre 2 ore di musica, inutile dire che fu la più importante dell’intera rassegna e, forse, della sua stessa carriera.
Quando ormai Hendrix era alle battute finali c'erano ormai solo 40.000 persone.
Jimi Hendrix passò alla storia per il brano The Star Spangled Banner: una reinterpretazione dissacrante dell’inno degli Stati Uniti, da interpretare come un vero e proprio inno di protesta nei confronti dell’esercito americano, in quel tempo impegnato nella contestatissima guerra nel Vietnam (una delle motivazioni principali dello stesso festival di Woodstock).
Hendrix e la sua Fender Stratocaster passarono letteralmente alla storia: il chitarrista di Seattle simulò le bombe con le sei corde della sua chitarra, facendole vibrare con il suo grosso anello dorato inserito nell’indice della mano sinistra, evocando anche le urla e il suono dei missili aerei, e intersecando tutto all’interno del contestato inno nazionale statunitense.
Fu un delirio, totale (tra i pochi rimasti).
E ancora oggi, il video della sua esibizione rappresentano uno punto di riferimento per i musicisti di tutto il mondo.

“all'alba dell'ultimo giorno, in una luce livida, davanti alla spianata che già mostrava i segni dell'abbandono, presagio della fine del movimento americano, Jimi Hendrix attaccò con la sua Fender Stratocaster una distorta e dilatata versione dell'inno americano, sporcando la sequenza melodica fino a trasformarla nei lugubri suoni di un bombardamento. 
La bandiera degli Stati Uniti si sfaldava nel sangue dei caduti in Vietnam, i sogni del modello americano crollavano in un abisso di orrore. 
Mai il Rock aveva osato tanto. 
La tragedia era conclusa, l'atto di accusa era finalmente compiuto. 
Ma in quella performance c'era anche la sofferta consapevolezza che qualcosa stava rapidamente tramontando”.

Ovviamente non mancava nessuno dei suoi altri pezzi da 90: da “Hey Joe” a Purple Haze”, passando per “Foxy Lady”  e “Voodoo Chile”.


I GIORNI DOPO
Benché l'atmosfera del festival fosse straordinariamente serena, si ebbe notizia di due decessi a Woodstock: uno probabilmente causato da un'overdose di eroina, l'altro per la morte accidentale di un partecipante che dormiva nel sacco a pelo in un campo di fieno limitrofo, venendo investito da un trattore.
Sembra anche che si siano verificate due nascite (in un'auto ferma nel traffico e in un elicottero) e quattro aborti spontanei.
Secondo le autorità mediche, nelle prime 24 ore, oltre 300 persone si sentirono male.
La diagnosi fu chiara: avevano avuto dei «cattivi viaggi» da LSD.
Nel giro di poche ore, migliaia di giovani li avrebbero seguiti.
Il 17 agosto, il New York Times riportò la seguente notizia: «Questa notte, un annunciatore del festival avvertì dal palcoscenico che una partita di “acido malamente confezionato» era finita in circolazione.
Egli aggiunse: «Non state prendendo dell’acido avvelenato. L’acido non è veleno. Si tratta solamente di acido non preparato correttamente. Non state per morire. Sappiate dunque che se pensate di aver preso del veleno, ciò non corrisponde al vero. Ma se avete paura di sentirvi male prendete solo metà pasticca».
Questo consiglio («prendete solo metà pasticca»), fornito a quasi 500.000 persone, fu dato nientemeno che dall’agente Wavy Gravy.
A causa della crescente emergenza medica, fu necessario richiedere l’intervento del personale medico della vicina New York.
Oltre 50 tra medici e infermieri arrivarono in aereo.
Alla fine del concerto di Woodstock si parlò di 5.000 casi di persone che avevano dovuto ricorrere a cure mediche.
Il New York Times del 17 agosto riportò questa frase di un deputato: «Se li avessimo arrestati, non sarebbero bastate nemmeno le prigioni di Sullivan e delle tre vicine contee».
Un po' come per il concerto sull'Isola di Wight, anche qui gli organizzatori poterono festeggiare ben poco.
D'accordo avevano creato i due concerti più importanti della storia della musica ma dietro c'erano pesanti perdite.
Debito di oltre 1 milione di dollari) e circa 70 cause che erano state intentate contro di loro.

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