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mercoledì 5 marzo 2014

Bard Faust Degli Emperor Parla Dell'Omicidio (1992)

Per la storia completa degli Emperor, andate qui: Storia Emperor e Recensioni Dischi
Dopo il processo a carico di Bard Faust (Eithun), batterista degli Emperor, incarcerato per aver ammazzato un omosessuale nel 1992 (e beccato dopo 1 anno perchè Vikernes si vantava in giro del fatto che uno dell'Inner Circle avesse fatto fuori una persona), questa fu la ricostruzione dell'omicidio:

"Ero uscito con l'intenzione di prendermi una birra ma avevo rinunciato a causa della troppa gente perciò stavo tornando a casa. Mi si avvicina un uomo: era ovviamente ubriaco e soprattutto a mio modo di vedere un essere insulso. Voleva parlarmi. "Okay. Dimmi pure" gli ho risposto.
Mi stava chiedendo se potevo dargli da accendere ma aveva già una sigaretta accesa in bocca.
Era ovvio che stesse cercando un contatto. Poi mi chiese se potevamo andarcene via da quel posto e andare a farci un giro nel bosco. Io ho accettato la proposta perchè avevo già deciso che l'avrei ammazzato. Così c'incamminammo, la strada era lunga.
Questa lunga camminata è stata utilizzata contro di me durante il processo, dato che l'accusa voleva cambiarmi l'imputazione in omicidio di primo grado(premeditato) perchè la strada era stata molto lunga e io non volevo portarlo nel bosco per picchiarlo ma per togliergli la vita.
Questo è quello che diceva l'accusa e ovviamente era anche quello che io avevo fatto, nonostante ovviamente al processo non ne avessi fatta menzione. Io dicevo che volevo solo picchiarlo e rubargli tutti i soldi ma certamente non è molto ragionevole farsi tutta questa strada nel bosco solamente per rapinare un uomo. Non mi ricordo cosa stavo pensando ma ad un certo punto ho realizzato che non avrei avuto un'altra possibilità, se non avessi agito subito. Così ho afferrato il coltello, mi sono girato e l'ho pugnalato. Lui stava camminando dietro di me perciò girandomi l'ho accoltellato allo stomaco.
Dopo di questo non ricordo molto, solo che stavo guardando l'intera scena come se fossi fuori dal mio corpo.Era come se stessi guardando dall'alto due persone che lottavano.
Non riesco a ricordare bene ma dopo averlo accoltellato allo stomaco lui è caduto sulle sue ginocchia.
Ho iniziato a colpirlo sul collo e in faccia. Quando è caduto sono saltato sopra di lui e continuavo a pugnalarlo. La mia intenzione era quella di togliergli la vita completamente. Non volevo che finisse all'ospedale e raccontasse tutto. Era così facile togliergli la vita e sperare che tutto sarebbe stato okay.
Non ha combattuto molto. L'ho colpito veramente forte dietro e la lama si è incastrata nelle scapole.
Ho dovuto fare leva con i piedi sul suo corpo per recuperare il coltello infilato nelle sue ossa.
Penso che qui ormai fosse praticamente morto. Dopo di questo stavo per scappare ma sentii qualche verso. Ho pensato "Non è ancora morto" e sono tornato indietro e l'ho preso a calci dietro alla testa, tante volte. Volevo essere sicuro che fosse morto, poi me ne sono andato. Non ricordo se fossi nervoso.
Ho dovuto camminare indietro nei boschi abbastanza in fretta, nel caso qualcuno ci avesse visto.
Sono arrivato ad un torrente e mi sono lavato le mani perchè erano sporche di sangue e poi ho ripreso a camminare. Fortunatamente nessuno mi aveva visto, credo. Devo prendermi la responsabilità di ciò che ho fatto e andare avanti. Non c'è nessun rimorso. Gli ho tolto la vita e ora sto pagando.
Non è un grande scambio, almeno secondo la mia opinione"

"Devo assumermi la responsabilità del mio gesto e scontare la pena. L'ho ucciso e ne ho pagate le conseguenze. Non è niente di che, almeno per quanto mi riguarda. Ero in giro, non vedevo l'ora di sfogare un po' di aggressività. Va bene se vogliono essere omosessuali ma devono restare con i loro simili. Non dovrebbero aspettarsi che ogni uomo che vedono sia gay"

Lo stesso Faust disse di aver tradito molti personaggi della scena Black Metal, durante gli interrogatori, ma in un'intervista qualche mese dopo la sua incarcerazione ebbe parole di fuoco nei confronti di Mortiis (ex bassista degli Emperor stessi) e Burzum: "Quando uscirò dal carcere gliela farò pagare a lui e Vikernes" Probabilmente Mortiis e Vikernes furono la causa della sua incarcerazione.

In un'intervista comparsa nel 1994 sulla fanzine "Petrified" (stampata in Florida, USA) lo stesso Bard Faust afferma che "gli omosessuali sono carini da accoltellare"



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Bard Faust Parla Del Suicidio Di Dead Dei Mayhem

Bard Faust Eithun(batterista degli Emperor) parla di Dead e del suo suicidio:

"All'inizio degli anni 90 affittammo una vecchia casa deserta nella foresta.
Avevamo bisogno di un posto per provare così finimmo per prendere quella casa.
Ci volevano venti minuti per arrivare al negozio più vicino e l'unico modo per andare nella città più vicina era il treno.
Le persone che passavano vicino alla nostra casa, affrettavano il passo.
Avevano paura di noi.
E gli insegnanti delle scuole vicine dicevano ai bambini : "Non avvicinatevi a quella casa.
E' infestata dai fantasmi".
Tutti ci odiavano ma questo in un certo modo ci faceva piacere.
Euronymous era occupato con la sua etichetta e passava tutto il giorno a scrivere.
Io suonavo la batteria e Dead si chiudeva in stanza a coltivare la sua perenne depressione.
Vivevamo così: ognuno nel proprio mondo.
Euronymous e Dead non andavano molto d'accordo: Dead non si fidava di Euronymous, Euronymous non si fidava di Dead.
Le risse verbali finirono per trasformarsi in sanguinose aggressioni fisiche.
Mi stufai presto delle loro liti e andai a vivere da mia nonna, tornando indietro praticamente solo per provare.
Un giorno decisi di andare ad Oslo con i miei amici.
Prima di partire incontrai Dead che era particolarmente depresso: "Guarda, ho comprato un coltello, è molto affilato".
Queste sono state le ultime parole che gli ho sentito pronunciare.
Euronymous stava uscendo con me quella mattina per andare in città a lavorare sulla sua etichetta.
Qualche giorno più tardi, quando tornò indietro, la casa sembrava deserta.
La porta davanti era chiusa e mancava anche la chiave nel nostro nascondiglio segreto.
Euronymous fece il giro della casa e notò che la finestra di Dead era aperta.
Si arrampicò fin dentro da lì e trovò Dead disteso a terra: una parte della sua testa era schizzata via a causa del colpo di fucile.
Euronymous prese un'automobile per correre al negozio più vicino a comprare un rullino per la macchina fotografica. Poi ritornò a casa e fece delle foto al cadavere di Dead.
La cosa che mi sorprese è che il coltello era appoggiato sopra al fucile.
Sarebbe dovuto essere da qualche altra parte dato che Dead si sparò con il fucile.
Forse Euronymous non andò mai in città quel giorno e mi ricordo che quando mi chiamò non sapeva che cosa dire: "Dead è tornato a casa", mi disse.
"In Svezia?", dissi.
"No, si è fatto esplodere la testa".