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lunedì 6 ottobre 2025

Gli Aosoth Facevano Parte Dell'Ordine Dei Nove Angoli?

La band Aosoth si formarono in Francia nel 2002, per volere di MkM (vocalist degli Antaeus, founder della Spikekult Productions e tra i fondatori della Norma Evangelium Diaboli). A differenza della band madre che è molto più Black Metal classico, Aosoth fecero parte di quella branchia più oscura e malsana facendo capo ai Deathspell Omega. Secondo voci dell'epoca, la band faceva parte dell'Ordine Dei Nove Angoli (Order Of Nine Angles, O9A). In realtà le voci non furono mai confermate, anche se causa testi, simboli ed alcuni rituali citati nei primi 2 album fecero propendere per questa ipotesi. Aosoth è il nome di una divinità "Dark Entity" (associata al Caos) che appare nella cosmologia e nei testi dell’O9A. I temi dei primi album di Aosoth sembrano prendere materiali dall’O9A mostrandone influenze occulte (in particolare dal manuale "Naos: A Practical Guide To Modern Magick").


AOSOTH E I RIFERIMENTI ALL'ORDINE DEI NOVE ANGOLI
MkM (Black Metal.nl, 2011): "Nel 2002 non avevamo testi nostri ma illustravamo rituali dell'ONA".

Intervista alla band (Black-Metal.nl, 2013): "Il nostro vocalist in passato ha avuto legami con quell'organizzazione e, segue ancora il suo percorso spirituale, sebbene utilizzi, oltre a quei temi nei suoi testi, anche roba più personale".

La band non ha mai fatto mistero di esserne stata influenzata ma ha negato un coinvolgimento come "cellula attiva". L’O9A pubblica scritti (es. Naos) che contengono sistemi di iniziazione (Seven-Fold Way) e pratiche occulte; MkM ha confermato di aver usato rituali presi da quella sfera nelle prime registrazioni. Alcuni concetti ricorrenti inerenti rituali specifici: "Hebdomadry / Seven Fold Way" e "Tree Of Wyrd". L’O9A è stata oggetto di attenzione da parte dell' Intelligence e ONG per il suo ruolo nell’accelerationist neo-nazismo (ideologie di accelerationismo inerenti l’idea che il collasso della società occidentale debba essere accelerato) e nelle pratiche che incitano pratiche immortali e illegali. Organizzazioni di sicurezza quali CTEC / Middlebury e ISD lo segnalano come network pericoloso e connesso a casi di estremismo.  Negli ultimi anni specifiche reti riconducibili all’O9A (o che ne usano testi/simboli) sono finiti in processi e cronache giudiziarie per atti violenti e crimini.
Il movimento nasce in Inghilterra negli anni 60 e 70 mescolando satanismo, tradizioni esoteriche, elementi di occultismo e (in molti nuclei) ideologia neofascista / nazionalsocialista. Vengono utilizzati il "Naos" e "The Black Book Of Satan" come manuali di pratica. L'organizzazione è segreta e decentralizzata (non c'è una sede o cellula fissa).

Dottrina/pratiche chiave:
- Seven-Fold Way / Hebdomadry: sistema iniziatico in sette fasi volto all’autotrascendenza tramite prove pratiche e atti reali. Invocazioni a divinità quali Aosoth, Baphomet e Atazoth.

- Tree of Wyrd, cosmologia aeonica: visione della storia umana come successione di Aeoni (porzioni di spaziotempo che si susseguono in un modello ciclico come la teoria della Cosmologia Ciclica Conforme).

- Incoraggiamento alla trasgressione e istigazioni ad atti illegali come mezzi di prova e crescita personale; su questo punto la letteratura accademica e gli analisti di extremism sottolineano la pericolosità. 

- Relazioni con violenza e gruppi estremisti: l’O9A non è proprio un’organizzazione gerarchica tradizionale, ma suoi scritti e simboli sono stati adottati da reti violenti (Atomwaffen, 764 etc) come fonte d’ispirazione per attivismo e violenza neo-nazista/terrorista (reati e omicidi). 

Nei testi della band troviamo simbolici e invocazioni di entità sinistre (Aosoth, Atazoth, Baphomet), ripetizioni ossessive, formule "imperative" (comando / evocazione). I temi centrali sono la distruzione/trasformazione, dolore come via, negazione della morale, ritualità occulta.
Il concetto di "Aeon" è percepibile nell’idea di cicli di morte-rinascita.
La band con l'esordio "Aosoth" (2008) incentra i testi su morte, distruzione, negazione della luce rilette con il concetto O9A (Sinister Path). Alcuni testi parlano di sacrificio rituale e trasformazione personale, che riecheggia le prove iniziatiche del Seven-Fold Way. Esordio fonde la furia Raw del Black Metal francese con riff old-school, eredità della band madre Antaeus. La produzione è grezza e intensa, catturando bene l’atmosfera brutale e satanica. Ci sono parti molto violente alternate a momenti più lenti, che danno respiro ma non sminuiscono il delirio globale. Il riffing è simile ai primi Darkthrone ma prende anche da quelli più Black N'Roll dei primi anni del 2000. A parte l'apertura di "Aura Of Pills I" e la parte ambient di "Rebirth By Fire" e "Here To Serve" il disco è velocissimo e grezzo con anche parti Thrash come nel finale di "Salvation Into Oblivion".

Nell'album successivo "Ashes Of Angels" (2009) viene trattata la negazione del divino, inversione sacrale, evocazione del vuoto. In linea con concetti O9A di "transgressio" (attraversare il limite morale/sociale come parte dell’evoluzione). Alcune frasi richiamano l’idea O9A di "perdere sé stessi per ascendere" (in altre parole, auto-distruzione come mezzo di trasformazione). Sicuramente più oscuro, e dissonante dell’esordio; la band spinge di più sull’atmosfera malsana e sull’accumulo di tensione grazie alle vocals di MkM e alle parti strumentali di Bestial Satanic T. Le parti blast-beat sono intense, i riff gelidi e il sound generale opprimente. Alcune tracce più lente ("Path Of Twisted Light") mostrano che la band vorrebbe evolversi anche in qualcosa di più cupo, senza dover sempre spingere al massimo. Molto bella la titletrack con un'atmosfera davvero satanica, l'opener "Songs Withour Lungs" ha anche parti Death Metal. Non manca la violenza sonora come in "Embrace And Enlightenment" e "Summon The Dead" ma anche l'alternanza con ritmi più lenti ("Communion Through Pain"). Davvero inquietante "Teaching/Erasing" e la satanica "Cries Out the Heaven".

In "III: Violence & Variations" (2011) la band comincia a mostrare la sua maturità: brani più lunghi, strutture più complesse, maggiore equilibrio fra oppressione e esplosioni di violenza. Produzione fangosa, quasi claustrofobica, fredda per creare un'atmosfera disturbante e inquieta. I momenti ambient, le parti più rallentate e i cambi repentini di ritmo rendono l’esperienza sonora più varia rispetto al passato ma abbastanza difficile da assimilare se si ascolta il disco distrattamente. E' difficile citare tracce in particolare (non hanno neanche titoli), interessante il pianoforte in apertura nella traccia "III". Per il resto l'utilizzo di cori e parti di tastiere conferiscono quella ritualità ad un album oscuro, denso, freddo, con batteria frenetica e rallentamenti atmosferici. Qui si sentono le influenze dei Deathspell Omega.

Il quarto album "IV-An Arrow In Heart" (2013) richiama l’immaginario del sacrificio e del dolore come purificazione, temi cari all’O9A. Alcune liriche parlano di cammino notturno e ci sono richiami simbolici al "pathworking" e al Sinister Dialectics dell’O9A. Dal punto di vista sonoro combina brutalità, intensità atmosferica e strutture elaborate. Il basso ha un peso importante, la dinamica tra riff minacciosi, blast beat e passaggi più sospesi è ben dosata. Già ascoltando la lunga titletrack (oltre 10 minuti) si può percepire l'atmosfera malsana e fredda impressa dalla band, con rallentamenti e parti rituali nella parte centrale, prima della nuova accelerazione finale. Le influenze sono sempre Deathspell Omega e Blut Aus Nord. Anche la seconda "One With The Prince With A Thousand Enemies" e "Under Nails & Fingertips" sono pervase da un'atmosfera sinistra e soffocante. Ma è questo lo scopo dell’album. Le parti "Broken Dialogue" offrono interludi che ampliano respiro e contrasto, mentre la chiusura "Ritual Marks Of Penitence" è monumentale. Sicuramente è un disco più vario del precedente ma anche questo non facile da assimilare.

Il quinto album "V-The Inside Scriptures" (2017) rimane complesso e con canzoni tutte superiori agli 8 minuti: meno improvviso nelle transizioni ma sempre con atmosfera soffocante, parti dissonanti, qualche tocco Doom, il tutto mitigato da momenti di pausa dolorosa ed evocazioni liriche forti. La produzione a volte impasta i suoni più veloci, rendendo alcuni passaggi meno nitidi. 
Brani da ascoltare: "A Heart To Judge" (vocals davvero folli), "Her Feet Upon The Earth, Blooming The Fruits Of Blood" (aperta da sinistre campane e con un riff strutturale nella parte rallentata davvero superlativo) e "Contaminating All Tongues" (mid-tempo soffocante).