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martedì 2 ottobre 2018

Band Black Metal Che Non Suonavano Dal Vivo: Dai Bathory Ai Darkthrone

Molte band Black Metal decisero durante la loro carriera di non suonare dal vivo.
In molti casi si parla di one-man band (cioè formate da un unico membro), in altri casi di band vere e proprie che però decisero di non esibirsi live (se non in sparodiche occasioni).
La band più nota "allergica" ai liveshow furono i Bathory di Quorthon. 
Inoltre per alimentare il mistero attorno alla band, a partire dal loro quarto album, "Blood Fire Death", tutti i batteristi che si sono succeduti nella band presero il nome di "Vvornth", mentre i bassisti vennero conosciuti come "Kothaar". 
Le loro reali identità sono quindi sconosciute.
I Bathory si esibirono qualche volta a metà anni 80, poi scomparvero dalle scene.
Si dice che in uno show, Quorthon abbia usato ossa di una gamba umana per reggere il microfono.
Anche i Darkthrone suonarono pochissime volte dal vivo.
La decisione venne presa quando la band passò dal Death Metal al Black Metal (cioè da "Soulside Journey" ad "A Blaze In The Northern Sky", rifiutandosi ai tempi anche di rilasciare interviste).

Fenriz (Darkthrone): "Be', io non guardo la musica come un business, la vedo in molti modi e stili differenti, come un mini-universo o un macrocosmo, se vuoi. Alcuni ci fanno i soldi, alcuni rubano i nostri soldi. Dal music business per esempio, è la casa discografica che ci libera, ma il mondo della musica è anche mafia e copie di cd in tutto il mondo che rubano i nostri soldi. Questo "lavoro" non è come un lavoro normale, io ho un lavoro normale quotidiano dal 1988 e non c'è nessuno che tenga i miei soldi lì, ma nel mondo della musica ci sono molti ladri. Ma io non sono un uomo d'affari. Da quando ero un bambino volevo solo fare album e non fare business, neanche suonare dal vivo. Questo è molto importante da capire, perché spiega anche come sono e perché io non voglio suonare dal vivo"

Fenriz (Darkthrone): "Tutto quello che devi sapere è che quando ero un ragazzino ho sempre sognato di registrare degli album, non di essere su un palco come un prete in chiesa con davanti delle pecore. In più ora canto, non posso suonare la batteria e cantare contemporaneamente, ho provato a farlo nel 1988 e anche in “Land Of The Frost” ma non funziona per me. Aggiungo che non voglio ripetermi artisticamente! Una volta che ho suonato e registrato una canzone sono pronto per qualcosa di nuovo, non per suonarla ancora"

Anche Burzum non suonò mai dal vivo.
Ovviamente Vikernes era solo e suonava tutti gli strumenti ma l'odio che prova il conte per queste esibizioni è ben riassunto nel seguente pensiero:

"Spesso mi chiedono come mai non porto dal vivo Burzum. Onestamente, non so nemmeno perchè vi disturbiate ancora a chiedermelo, perchè l’ho già detto molte volte: io non suono dal vivo. 
Non mi piace suonare dal vivo e, se non mi piace farlo, perchè dovrei farlo? Alcuni dicono che farei molti soldi. Ok, lasciatemi dire una cosa: qualche anno fa mi hanno offerto qualcosa come 300.000 sterline per tenere due concerti a Londra e io ho risposto: ‘No, grazie’. 
Non me ne frega un cazzo dei soldi. Non faccio cose apposta per far soldi. 
Semmai, se faccio soldi, è perchè faccio qualcosa. C’è una grossa differenza. 
Suonare dal vivo non mi piace e per me sarebbe un sacrificio farlo. Non voglio farlo, non voglio passare del tempo lontano dalla mia famiglia per fare le prove con alcuni metallari e non voglio andare a Londra, l’ultimo posto in Europa dove vorrei andare… Londra. 
Detto questo, credo che suonare dal vivo per me sia veramente imbarazzante. C’è questo narcisista, egoista e egocentrico coglione in mezzo al palco che corre e urla ‘Me, me, me, guardate me!’. 
Non mi piace ricevere quel tipo di attenzione, veramente. A malapena sopporto l’attenzione che ricevo con il mio canale YouTube che è al 100% controllato da me. Posso decidere cosa pubblicare, come pubblicarlo, quando pubblicarlo e anche rimuoverlo nel caso. Sono libero di fare quel che voglio. Io posso fare musica con il mio computer e prendermi tutto il tempo per ottenere il risultato che voglio. Immagino ci siano un sacco di altre cose che potrei dire circa questo argomento e che mi farebbero apparire come un completo coglione ma mi sta bene. Non ho voglia di spiegare tutto quanto. Non mi piacciono i concerti e non voglio suonare dal vivo. Per me non ha alcun senso e ho molto di meglio da fare nella mia vita. Ho già passato 15 anni in prigione, non mi va di buttare via altro tempo. In tutta onestà, probabilmente preferirei passare un mese in prigione che passarlo a fare le prove con altri musicisti, metallari. E io so bene cosa vuol dire la prigione e quanto fa schifo. Per me la musica è una cosa privata, una cosa da godersi per conto proprio. Solo tu e la musica. Non parlo solo della mia musica ma della musica in generale"

Come detto ad inizio articolo, la scena Black Metal ne è piena di one-man band che per forza di cose erano impossibilitate a suonare dal vivo (anche se in questi casi si possono utilizzare i cosiddetti turnisti) ma tra le più note si possono citare anche: Wrest (Jef Whitehead) di Leviathan, Malefic (Scott Conner) di Xasthur e Sin Nanna (Russel Menzies) di Striborg
Tanto per rendere l'idea, Malefic e Sin Nanna, non sono mai stati visti senza corpsepaint o costumi e il loro aspetto fisico reale è sempre stato del tutto ignoto (prima che un documentario di 2 anni fa facesse luce sulla loro vita e sul loro aspetto fisico).

Wrest (Leviathan): "Per quanto riguarda le interviste, per anni sono stato diffidente e disilluso con questo tipo di promozione perché comunicare ad altre persone cosa significa per me la mia musica, e parlare di come io vedo la musica in generale è sia noioso che impossibile per me"

Wrest (Leviathan): "Non c’è nulla di male nelle drum machine. A volte però fan cagare per certi blast beast! Io a dire il vero ammiro un sacco di one man-band. Penso sia la forma più pura di creazione musicale, perché non ci sono mai personalità che si scontrano, litigi, o compromessi di alcun tipo. In alcune rarissime e particolarissime circostanze anche a me piace suonare con altra gente. L’importante è che sia le gente giusta, e che io sappia in anticipo chi sono. 
I Leviathan però non sono uno di questi casi. 
Questo progetto è nato attorno alla mia necessità imparare e di ‘liberare’ ciò che ho in testa. 
Sarebbe impensabile cercare di ottenere questo risultato con il contributo di altri"

Un'altra band che non ha mai suonato dal vivo sono i francesi Deathspell Omega.
La band, sempre avvolta dal più oscuro mistero, ha rilasciato pochissime interviste (tramite la propria etichetta per conservare l'anonimato), non ha mai fatto promozione per i propri dischi (quasi sempre usciti improvvisamente), nè fatto foto, nè suonato dal vivo.
L'identità dei membri non è nota (a parte alcuni pseudonimi), riguardo il drummer si è sempre ventilato/sospettato fosse una drum machine.

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