"Il Satanismo è il vero regime dell'universo, per quanto ci si illuda in altre forme o fedi, alla fine l'anarchia vince perchè è l'unica realtà, l'universo è un insieme di particelle che si muovono in modo caotico con eventi dettati dalle circostanze, dalle azioni che si susseguono"
Molto spesso si tende ad associare il Metal al Satanismo, sbagliando. Anche se molti temi delle band Black Metal degli anni 90 sfociavano in quello (Satanismo misto a Paganesimo). Alcuni membri dell'Helvete si macchiarono di misfatti quali incendi di chiese (un Satanismo giovanile evoluto poi in ideali Pagani), altri quali Jon Nodtveidt dei Dissection facevano addirittura parte di una setta (l'ex Misanthropic Luciferian Order). Lo stesso ex leader suicida dei Dissection era vicino alla Chiesa di Satana (stesso discorso per Lord Ahriman ed Emperor Magus Caligula dei Dark Funeral, più Dave Vincent dei Morbid Angel). Non possiamo poi scordarci di Anton LaVey stesso che era un mezzo musicista (stesso discorso per Charles Manson), diciamo. Più altre band mistiche: dai Coven ai Black Sabbath, passando per Jacula e Black Widows. Senza scordarci dei semigoliardici Venom.
Più avanti nel tempo, in Italia avemmo, oltre alle arti oscure dei Death SS e ai loro strani rituali (abbastanza romanzati), anche le Bestie di Satana (alcuni membri facevano parte dei Ferocity, una band Brutal Death Metal). E Marco Dimitri ovviamente, morto il 13 febbraio 2021 a Bologna (a 58 anni). Chiaramente il collegamento della sua carriera mistica ed oscura c'entra poco con il Metal in sè, anche se magari ascoltava questi generi (lo si può vedere anche con una maglia dei Testament o con poster dei Venom quà e là). Tuttavia un breve rinfrescata sulla sua vita va fatta, non fosse altro perchè fu tra i fondatori dei "Bambini di Satana" (insieme a Gennaro Luongo). Dimitri nei primi anni 80 conosce Roberto Negrini (seguace del mago occultista inglese Aleister Crowley) nel gruppo inerente UFO "Fratellanza Cosmica". Nel 1982 Dimitri inizia ad organizzare riti diabolici nella provincia di Forlì, nel pesarese e a Bologna. Inizialmente i riti si svolgevano in luoghi isolati, in seguito il gruppo che si costituisce attorno a Dimitri si raduna in un tempio a celebrare le "messe nere" e le "messe rosse" in cui, secondo quanto afferma il fondatore, si ricorre a rapporti sessuali ed anche omosessuali e sado-masochistici per scatenare determinate energie. L’iniziazione avviene tracciando sulla fronte dell’iniziato, che è nudo, il numero 666 (numero che si riferisce alla "bestia" di cui si parla in Apocalisse 13,18) con il sangue del fondatore detto "la grande Bestia". Così questi riceve "il marchio della Bestia". L’iniziato firma anche un patto con il proprio sangue tramite il quale si impegna a mantenere il segreto e proclama il demonio suo dio per tutto il tempo e oltre. Gli adepti possono accedere ai rituali solo mostrando la tessera di appartenenza che viene pagata a scadenza annuale.
Dimitri: "Crowley è stato un grande, molto frainteso, non capito. Ha avuto le sue pecche, fra queste il misticismo, ma quello che ha tramandato è un'ideale degno, LaVey era un commerciante che ha tentato, goffamente, di copiare Crowley fallendo"
I Bambini di Satana offrivano una vasta gamma di servizi rituali agli adepti: dai matrimoni fra uomo e donna a quelli omosessuali, ma anche matrimoni a tre, secondo le diverse combinazioni, cioè "uomo-uomo-uomo", "donna-donna-donna", "uomo-donna-uomo" e "donna-uomo-donna". Oltre a matrimoni fra coppie di qualunque tipo e quello fra parenti di qualunque grado. Per i cattolici e gli aderenti alle altre religioni era prevista una cerimonia di annullamento del rito battesimale, che precede il battesimo satanico. Si concludeva la serie di servizi con i rituali di possessione diabolica e di dannazione di persone e oggetti. Il testo base era il "Vangelo Infernale", un’opera che per metà descrive rapporti sessuali di tutti i tipi, un’altra parte è invece un elenco di nomi di demoni ed infine l’ultima parte è una descrizione in cui vengono approfondite i rituali magici.
I Bambini di Satana già nel 1992 ebbero problemi giudiziari a causa di un’irruzione dei Carabinieri durante un rituale in cui una sacerdotessa giaceva nuda sull’altare. Per Dimitri le conseguenze penali non furono gravi, anche se perse il suo lavoro di guardia giurata dedicandosi alla professione di mago. La pubblicità anche negativa e la sua partecipazione alle trasmissioni televisive ne incrementarono il numero degli adepti. Venne accostato (erroneamente) alla setta anche William Andraghetti (condannato nel 1987 per reati sessuali su minori e poi rilasciato nel 1993).
Dimitri: "Teologicamente Satana è un contestatore, non il Dio del male. Però non mi impressiona tanto il ragazzino che uccide l'amico quanto le istituzioni che uccidono sistematicamente. Abbiamo visto candidati al nobel per la pace morire con un'iniezione letale, addirittura persone anziane, sulla carrozzella e non vedenti venire "giustiziate. Mi fa più ribrezzo il sacrificio umano sugli altari della giustizia, in nome di Dio e dello Stato, più dell'adolescente con problemi esistenziali che ammazza un coetaneo. Ogni sacrificio umano, affettuosamente chiamato "pena di morte" viene commesso da istituzioni che si dichiarano civili e democratiche, con il mantra di "Possa Dio avere pietà della sua anima"
In seguito Dimitri verrà accusato di ogni sorta di nefandezza e cose deplorevoli, compreso lo stupro di un bambino di 2 anni durante un rito satanico, la violenze su due 14enni e una 16enne ("Simonetta") e condannato a 20 anni di carcere (per poi essere assolto e, nel 2004, addirittura risarcito con 100 mila euro a causa dei 400 giorni di ingiusta detenzione tra il '96 e il '97). Più precisamente il tutto partì nell’autunno del 1995 dalla denuncia di una ragazza, allora 16enne, che riferì di aver subìto una violenza sessuale durante una sorta di rito, dopo aver bevuto un caffè con sonnifero. La ragazza diventò la testimone dell’accusa e in base alle sue rivelazioni gli inquirenti arrivarono a ipotizzare altri episodi. Agli atti c’era anche un disegno di un bambino che secondo l’accusa era una rappresentazione simbolica di un sacrificio umano cui il bambino avrebbe assistito durante uno dei riti sessuali della setta.
Riguardo accuse e processo, finirono sul banco degli imputati il "gran sacerdote" Dimitri, il suo braccio destro Pier Giorgio Bonora, l'adepto Gennaro Luongo (anche lui risarcito di 50.000 euro per l'ingiusta detenzione), il "maestro" Damiano Berto, e le "sacerdotesse" Cristina Bagnolini e Manuela Ferrari.
Questo caso, collegato ai presunti orrori della setta dei "Bambini di Satana", sconvolse tutto il suolo nazionale. Prima per la gravità dei crimini contestati all'allora 33enne Marco Dimitri, poi per la assoluzione che dichiarò Dimitri e i suoi seguaci sostanzialmente estranei a violenze sessuali, profanazioni di tombe, oltraggio di cadaveri, etc (lo stesso venne messo sulle prime pagine dei giornali ed etichettato come "mostro").
Un'esistenza segnata da una vicenda che all'epoca monopolizzò a lungo l'interesse dei media nazionali e stranieri. I Bambini di Satana fondati da Dimitri spaccarono l'Italia tra colpevolisti e innocentisti, ma alla fine ebbero ragione questi ultimi.
Dimitri: "La ragazza che mi accusano di aver violentato non l'ho mai vista. Mi hanno incastrato"
Contro la setta furono utilizzati strumenti investigativi di ogni tipo e la sua associazione fu perquisita in cerca di materiale compromettente ma non fu trovato nulla.
Tante invece le leggende metropolitane attorno ai due luoghi misteriosi dove si sarebbero svolti i rituali: la casa di Dimitri in via Riva di Reno (dove il 58enne è morto) e Villa Ghigi (è stata trovata dagli investigatori una tarantola viva chiusa in gabbia, lettere di ammiratori di Dimitri, una stella a cinque punte in un cerchio, muri neri e delle luci azzurre).
Dimitri aveva sempre ribadito che i riti sessuali coinvolgevano solo maggiorenni e persone consenzienti (ai minorenni veniva data la possibilità solo di ricevere/comprare dei gadget, tipo magliette).
Nell’estate del 1996, fecero scalpore le testimonianze di Davide Zanotti, 30enne di Arcola, provincia di La Spezia, ex adepto dei "Bambini Di Satana". Zanotti venne arrestato per avere profanato i due ossari di Monterosso e Sarzanello e per aver infranto a colpi di scure le lapidi e trafugato le ossa da una trentina di tombe di bambini nel camposanto di Portovenere la notte della vigilia di Natale del 1995. Intervistato sul settimanale Epoca (Epoca, nº 36, del 6 settembre 1996, pagg. 92-95), egli disse:
Zanotti: "Io con la religione avevo un rapporto ottimo, ho fatto le inferiori dalle suore di La Spezia e sino a 18-19 anni andavo in chiesa. È la musica che ha rovesciato tutto. Ero uno come tanti, uno che ascoltava Rock. A quello satanico sono passato nel ’92/93, gli anni del boom delle band soprattutto svedesi e norvegesi. Mayhem, Darkthrone, Deicide e tantissimi altri, anche gli italiani Mortuary Drape e Opera IX. In seguito, ho iniziato a capire e tradurre i testi delle canzoni. Aprite le tombe, distruggete le lapidi, spaccate le croci. Ero schiavo della musica"
5 gennaio 1996: "Sono partito con la sola intenzione di fare qualche foto notturna (in un cimitero), invece mi sono trovato a distruggere, con infinito piacere, croci, angeli, tombe...tutte cose tanto care ai bastardi cristiani"
21 febbraio 1996: "Mi considero iconoclasta. Provo immenso piacere a distruggere cimiteri, profanare chiese, sputare sul crocifisso"
1º maggio 1996: "Con l’anticipo di ben otto mesi ti rivelo che poco prima del fottuto Natale 1996 ucciderò un prete. Ce ne sono tanti di questi fottuti porci che ho soltanto l’imbarazzo della scelta, mi basterà scegliere il luogo e il momento adatti"
Esorcista Padre Gabriele Amorth: "Prima ascoltano quel genere di musica, poi vanno di notte a profanare i cimiteri, dopo entrano in una delle tante sette sparse tra Milano e Palermo, dopo ancora diventano degli indemoniati. A quel punto vengono dal sottoscritto a chiedere di liberarli. Ho letto i testi delle canzoni, mi sono venuti i brividi: sono una forma di droga, un’istigazione pubblica a ribellarsi a tutto e tutti e a fare del male. Quando ad ascoltarli è un ragazzo con capacità di giudizio, non fanno guasti. Ma se sotto al palco del concerto o con le cuffie dello stereo ce n’è uno fragile, allora può diventare un guaio davvero serio"
Si ricorda anche il tentato suicidio di una parrucchiera di Varese, Manuela Cau, ai tempi 20enne. Manuela aveva una corrispondenza con Zanotti ed era stata denunciata per vilipendio di cadavere. Si buttò dal balcone della sua abitazione. Detta "Morgana" era finita nei guai perché Davide descrisse i suoi raid notturni nei cimiteri, insieme con il fidanzatino Stefano Visentin, 21 anni, anche lui denunciato. Paola Zaccagna, 18enne romana, nome di setta "Belihaera" si fece spedire per posta un teschio. Trafugato, anche questo, in uno dei tanti raid per cimiteri che questi ragazzi commisero nei pressi di La Spezia. Ai tempi si contavano 150 adepti in Italia e 8000 i battezzati in lista d'attesa.
Zanotti in epoca recente, si è pentito di ciò che ha fatto e di certe dichiarazioni rilasciate all'epoca: "Mi dispiace per quello che ho fatto. Mi sono lasciato trascinare dalla musica Black Metal, che seguo da più di 10 anni. In particolare i testi di alcuni gruppi norvegesi e svedesi, tra cui i Mayhem, i Darkthrone e i Marduk. Mi hanno condizionato a tal punto che ripetevo come un automa quello che loro raccontavano nelle canzoni. Quella musica, che ascoltavo anche 10 ore al giorno, mi prendeva a tal punto che non mi rendevo conto della gravità dei miei gesti"