Nato il 6 dicembre 1956, Randy Rhoads è ricordato soprattutto per esser stato il chitarrista di Ozzy Osbourne, senza scordarci della sua band madre: i Quiet Riot.
Quest'ultimi sono formati dallo stesso e dal bassista Kelly Garni.
Siamo nel 1976.
Rhoads e Garni incontrano Kevin DuBrow, secondo la leggenda grazie ad un'audizione nella cucina di mamma Delores.
Secondo altri invece fu una telefonata di DuBrow a Randy, che arriva a casa sua con chitarra e amplificatore "distruggendo" le pareti.
In breve la band diventa importante e viene contattata dalla CBS/Sony per un contratto discografico, che si concretizza in due album (Quiet Riot 1, 1978 e Quiet Riot 2, 1979).
Quiet Riot 2 riscuote grande attenzione da parte del pubblico giapponese.
Dopo il tour in quel paese, Randy viene contattato da Karl Sandoval: nasce la chitarra custom a forma di Flyin' V, nera a pois bianchi.
Lo strumento costa al giovane chitarrista 738 dollari e gli viene consegnato il 22 settembre '79, proprio per la serata d'onore dei Quiet Riot al Whiskey a GoGo, storico locale di Los Angeles.
Rudy Sarzo: "Conoscevo Randy da prima di entrare nella band di Ozzy e posso confermarti che nessuno che lo sentisse suonare potesse rimanere indifferente alla sua musica. Non stiamo parlando degli anni sessanta o settanta, dove quasi tutto doveva essere scoperto e i grandi nomi della chitarra erano in primis dei pionieri e degli sperimentatori.
Qui parliamo dei primi anni ottanta, quando ormai tutto dal punto di vista dello strumento era stato già detto.
Non sto togliendo nulla a gente come Hendrix, Page o Blackmore, dico solo che stupire la gente nell’81 con stile era molto più difficile che nel ’67"
CON OZZY OSBOURNE
Nel 1979, Randy è invitato a un'audizione per Ozzy Osbourne, che in quel periodo aveva lasciato i Black Sabbath.
La storia racconta che Ozzy aveva ascoltato molti chitarristi della scena californiana e, soltanto quando si accingeva ormai a lasciare la città per ritornare in Inghilterra, ha l'incontro con Randy Rhoads.
Oltre a Randy, Ozzy recluterà anche il bassista dei Quiet Riot Rudy Sarzo per registrare Blizzard Of Ozz e poi il successivo Diary Of A Mad Man, con i relativi tour.
Rudy Sarzo: "Ho passato tanto tempo insieme a Ozzy e credo di aver suonato in una della band migliori di tutti i tempi che, nessuno si offenda, ai tempi se la giocava alla pari non solo con i Black Sabbath, ma con gran parte dei gruppi Heavy dell’epoca.
Ozzy veniva controllato a vista, ognuno di noi, almeno una volta ha pensato che avrebbe potuto ammazzarsi se lasciato da solo. Infatti decise di provarci ricominciando a bere come nessuno che abbia mai conosciuto, ma ai tempi lo ritenemmo legato al momento e lo sottovalutammo"
La registrazione del primo album solista di Ozzy è molto travagliata.
La prima versione viene registrata da Randy alla chitarra, Dana Strum al basso e Frankie Bannalli alla batteria.
Ozzy torna in Inghilterra, ma la casa discografica impone un solo membro non inglese: Ozzy mantiene soltanto Randy Rhoads.
Il disco di Ozzy, trainato dalle hit Mr.Crowley e Crazy Train, va a gonfie vele.
Rhoads torna in California nel 1980 dove fa qualche altra data con i Quiet Riot.
Lo stesso è ormai veramente famoso e viene contattato dalla Jackson/ Charvel per chiudere un contratto per la prima Jackson modello Randy Rhoads, totalmente bianca.
Intanto sempre ad inizio anni 80, il matrimonio tra Sharon ed Ozzy stava per naufragare, come si è saputo in anni recenti Sharon lo stava tradendo proprio con Randy Rhoads.
Sharon nel 2003: "Quando eravamo agli inizi della storia d’amore tra me e Ozzy, devo essere onesta non eravamo solo in due. Randy è stato una parte vitale della storia.
Quando Ozzy e io litigavamo tra di noi parlavamo con Randy, e anche quando stavamo bene insieme c’era comunque sempre lui.
On the road finivamo spesso nel tour bus insieme a guardare la TV e dormicchiando senza malizia. Senza sesso. C’è stata una volta in cui sono stata con Randy.
Ozzy lo sa ma non ha mai voluto parlarne.
Questo è il suo modo di superare la cosa.
Ozzy sa che quel unica volta è stato per amore non per lussuria.
E lui voleva bene a Randy quanto io. E continua a piangere quando si parla di Randy. Come me"
Nel mese di febbraio dell'81 la band è radunata di nuovo per registrare il secondo album, intitolato Diary Of A Madman, e poi ripartire subito per gli Stati Uniti in un nuovo tour.
Il disco è realizzato in modo veloce e frenetico.
In tutto l'album non si fa che parlare di morte e di aeroplani rossi.
Con l'album finito, ma non pubblicato, Ozzy si reca con la band in Nord-America per terminare il tour di Blizzard Of Ozz.
Rudy Sarzo e Tommy Aldrige fanno ancora parte del gruppo.
Al termine dell'estenuante tour, Randy torna alla Jackson per farsi costruire un altro strumento custom.
Con l'uscita del disco la band di Ozzy (Randy, Rudy e Tommy) parte nel novembre 1981 per fare soltanto tre serate in Europa; infatti, a causa di gravi problemi di salute di Ozzy, il gruppo torna in America per riprendere in dicembre.
Il singolo Flying High Again intanto scala velocemente le classifiche.
Randy è premiato dalla rivista americana Guitar Player come miglior nuovo talento.
L'INCIDENTE AEREO E LA MORTE
Il 18 marzo 1982 è l'ultima data di Ozzy Osbourne con Randy Rhoads, al Civic Coliseum di Knoxville in Tennessee.
Da Knoxville, infatti, la band si dirige in Florida, per il Saturday's Rock Super Bowl.
Sulla strada per Orlando si decide di passare da casa dell'autista del tour bus Andrew C.Aycock, a Leesburg in Florida.
Il Flying Baron Estates è un agglomerato di case con annesso hangar aereo e pista d'atterraggio tenuto dal musicista country western Jerry Calhoun.
Servono alcune parti di ricambio per il bus e bisogna dare un passaggio all'ex-moglie di Andrew.
Il bus arriva verso le 8 di mattina del 19 marzo e parcheggia nei pressi della pista.
All'interno ci sono Ozzy, Sharon Arden, Rudy Sarzo, Tommy Aldrige, Don Airey, Wanda e Andrew Aicock, Rachel Youngblood, Randy Rhoads e il tour manager.
Andrew e Wanda si recano a casa di Jerry, qualcuno rimane nel bus a dormire, altri membri escono fuori.
Nell'hangar c'è un vecchio aereo.
Andrew, che ha una licenza scaduta di pilota, prende l'aereo, senza permesso, insieme a Don Airey e al tour manager.
Verso le 9 di mattina Andrew fa un secondo giro con Rachel e Randy.
Durante il volo l'aereo comincia a passare radente il suolo per spaventare i membri della band: ad un tratto si stacca l'ala sinistra che colpisce il bus.
Il resto del velivolo finisce contro gli alberi poco distanti e termina la sua folle corsa contro una casa colonica, distruggendola e causando l'esplosione di due autovetture chiuse nel garage.
Ozzy, Sharon e Rudy vengono svegliati dal tremendo impatto, Airey e Wanda sono testimoni dell'incidente.
Randy Rhoads, a soli 25 anni, morì nell'impatto insieme agli altri due passeggeri.
L'inchiesta rivelò che Aycock (anche lui passato a miglior vita) aveva recentemente fatto uso di cocaina e che la sua licenza di pilotaggio non era più valida a causa del certificato medico scaduto.
Ozzy Osbourne, Tommy Aldrige, Rudy Sarzo e Sharon Arden, che stavano in quel momento dormendo all'interno del pullman, vennero svegliati dall'impatto.
Sia la moglie di Aycock che il tastierista Don Ayrey assistettero invece allo schianto: furono loro a raccontare la dinamica alla polizia.
Il giorno dopo a Orlando la band non suonerà ma poi proseguirà il Tour.
Vinny Appice: "Tutti quei bacchettoni e moralisti che ci accusavano di voler lucrare su quella vicenda, col tempo hanno dovuto ricredersi e chiedere scusa per quelle accuse vergognose. Da quel tragico e assurdo incidente nessuno di noi è stato più lo stesso, tanto che ancora oggi alcune notti mi sveglio di soprassalto in lacrime. In pochissime ore e senza un minimo di lucidità ci trovammo a pensare a cosa fare per il resto del tour in programma e anche in quel caso, vinse l’idea che fermarsi sarebbe stato devastante per tutti noi, in primis Ozzy.
Era convinto che Randy gli fosse stato mandato dal cielo per poter rinascere dopo l’addio ai Black Sabbath: ne fece una malattia per anni"
Le spoglie di Randy sono site ora a San Bernardino, in California.
Nel 2004 viene inserito nella Guitar Center Rock Walk: la sala dei più grandi chitarristi Heavy Metal della storia.
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