Quando si pensa al Death Metal europeo ci viene subito in mente la scena svedese (In Flames, Entombed, Hypocrisy, Dark Tranquillity, Soilwork, etc) o quella inglese (Carcass, Bolt Thrower, Napalm Death, Cancer, etc). Ma i fan più accaniti ricorderanno sicuramente anche gli olandesi Asphyx. La loro carriera fu travagliata, visto tre scioglimenti (1994, 1996 e 2000) e dovendo affrontare il suicidio di Theo Loomans.
I DISCHI DEATH/DOOM
I membri fondatori, Bob Bagchus e Tony Brookhuis, erano molto influenzati da Mayhem e Celtic Frost. Theo Loomans ed Eric Daniels entrarono poco dopo. Già nel 1991 Loomans ebbe degli screzi con la band, quindi fu costretto ad uscire venendo sostituito da Martin van Drunen. "The Rack" venne pubblicato nel 1991 e presentava influenze Doom/Horror ("Diabolical Existence" ed "Evocation"). Suona primitivo e claustrofobico, per quanto sia un po' penalizzato dalla produzione. Le hit sono la titltrack, "Pages In Blood" e "The Sickening Dwell".
"Last One On Earth" venne rilasciato nel 1992, il suono rimane pesante con influenze anche Thrash e Doom. "MS Bismark", "The Krusher" e "Streams Of Ancient Wisdom" (originariamente su "Embrace The Death") sono canzoni Death classiche.
Bob Bagchus lascia gli Asphyx e poi torna nel 1995, anche Theo Loomans rientra nella band nello stesso anno.
Nel 1994 esce "Asphyx" che presenta sempre le classiche influenze Death/Doom come in "Depths Of Eternity", "Emperors Of Salvation", "Incarcerated Chimaeras" e "Back Into Eternity" (dove Eric suona la tastiera) mentre "Till Death Do Us Apart" e "Thoughts Of An Atheist" sono maggiormente Death vecchia scuola. Canzoni quali "Initiation Into The Ossuary" e "Valleys In Oblivion" creano un'atmosfera molto occulta.
"Embrace The Death" doveva essere pubblicato nel 1990 ed è originariamente il primo album degli Asphyx. Nella primavera del 1990 Tony Brookhuis lasciò la band, perché voleva qualcosa di più tecnico e gli altri membri non erano interessati a cambiare lo stile degli Asphyx. Così, Bagchus, Daniels e Loomans registrarono comunque il disco. La casa discografica si trovò in guai economici e la band dovette lasciare lo studio con l'album in cassetta non mixato. Grazie a Century Media, l'album alla fine è stato mixato e pubblicato nel 1996. Il disco è contraddistinto dalla voce mistica di Theo Loomans. Grande hit sono la titletrack o "The Sickened Dwell" che mostrano il lato morboso della band. Il disco suona molto anni 80 con influenze di Hellhammer, Messiah, Death e Possessed ("Denying The Goat", "Circle Of The Secluded", "Vault Of The Vailing Souls" etc). Da citare anche "Mutilating Process". Un capolavoro davvero malato che non dovrebbe essere perso nell'oblio.
IL SUICIDIO DI THEO LOOMANS (1998)
Il disco successivo è "God Cries" dominato dalla ritmiche di batteria e da riff Thrash ma senza influenze Doom. La voce di Theo suona ancora cupa come in "Embrace The Death" e le composizioni musicali danno motivo di headbanging e mosh pit. Sì, è vero che suona diverso, ma a chi non piacciono canzoni violente come "It Awaits", "Died Yesterday" e "Slaughtered in Sodom"? Qualche vecchia influenza Doom è presente ad esempio in "My Beloved Enemy" con il suo ritmo lento.
Si tratta di un disco abbastanza criticato comunque, in ogni caso i crediti qui appartengono a Theo Loomans, che ha una parte del (discreto) successo dell'album. Fu il suo canto del cigno. L'ultima sua composizione in ambito musicale. Infatti dopo il tour di "God Cries", in un periodo in cui Theo aveva già molti problemi, venne trovato morto. Amareggiato con sè stesso e non sapendo davvero cosa volesse veramente dalla vita, il 15 agosto del 1998 la sua macchina venne travolta da un treno (probabilmente un suicidio, ma nessuno ne è sicuro al 100%) e il leggendario cantante della band morì.
IL PROSEGUO DELLA CARRIERA E LO SCIOGLIMENTO
Nel 2000 uscì "On The Wings Of Inferno" con un Eric Daniels che dimostra ancora una volta il suo talento, Bob Bagchus sugli scudi con la batteria e la voce di Gubbels che dà l'illusione che non sia passato troppo tempo dai primi anni '90. "Summoning The Storm", "The Scent Of Obscurity", "Chaos In The Flesh", "Indulge In Frenzy" e la titeltrack sono le hit del platter. C'è una perfetta combinazione di elementi Death/Thrash/Doom e questo è ciò che rende epico "On The Wings Of Inferno". Tuttavia Daniels per problemi ed impegni nella sua vita personale mette a riposo la band per il terzo scioglimento (stavolta di 7 anni).
LA REUNION
La reunion degli Asphyx avvenne al Party San Open Air Festival in Germania. Questo non doveva accadere, ma l'insistenza degli organizzatori convinse la band. Sfortunatamente Daniels aveva ormai perso il feeling con la musica, quindi continuò la sua vita. Ma la band trovò in Paul Baayens, il sostituto. Nel 2008 venne pubblicato un singolo con due canzoni "Death...The Brutal Way" e "Os Abysmi Vel Daath" che è una cover dei Celtic Frost dal loro album del 2006 "Monotheist".
"Death...The Brutal Way" del 2009 fu stato un perfetto ritorno, con il tocco magico di Dan Swanö nel mastering e nel missaggio. La sua musica è molto vicina ai primi due album, con le solite influenze Doom. "Scorbutics" è una canzone Death molto ruvida con una batteria strepitosa, "Bloodswamp" è una canzone malata e con riff assassini, invece la titletrack si muove sul classico.
Dopo il successo di "Death...The Brutal Way", fu la volta dell'ottimo "Deathhammer" trainato dalla splendida titletrack, da influenze Celtic Frost come in "Minefield", da "As The Magma Mammoth Rises" (dei Venom...Doom) o da grandissime parti di chitarra come in "Der Landser".
Nel 2016 esce "Incoming Death" pervaso da down/mid/up tempo che devastano l'ascoltatore. Immediatezza e riff rocciosi fanno della semplicità la loro forza. Già la micidiale aggressione di "Candiru" mette subito le cose in chiaro. Le ritmiche lente sono presenti in "Wardroid".
Micidiale anche la titletrack, la lentissima "Subterra Incognita" o il riff fenomenale di "Wildland Fire" e "Death: The Only Immortal".
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