La band Rock (con influenze Garage e Southern) dei
Kings Of Lion è pronta a fare la storia: saranno i primi a pubblicare un album, sotto forma di
NFT (Non Fungible Token). La band del Tennessee nella sua carriera seppe detronizzare qualsiasi genere.
I tre fratelli del Tennessee passavano gran parte delle loro giornate viaggiando nel sud degli Stati Uniti su una Oldsmobile, lontani dal padre, Ivan Followill detto "il leone", predicatore alcolizzato e violento che alla fine lascerà il ministero e la famiglia. I tre si spostano a Nashville, portandosi dietro un cugino che suona la chitarra. Poi pubblicano i primi dischi.
Nathan: "Ci siamo chiusi nel seminterrato con un'oncia di marijuana e abbiamo passato letteralmente un mese là sotto. Nostra madre ci portava da mangiare"
Le registrazioni sono violente, ruvide e grezze. Basta ricordare grandi pezzi quali "Molly’s Chambers", "Happy Alone", "Velvet Snow", "Four Kicks", "King Of The Rodeo", "The Bucket", "Red Morning Light", "Wasted Time", "California Waiting", "Radioactive", "Pyro", "Wait For Me", "Temple", "Don't Matter", "Supersoaker", "Family Tree", "Walls", "Reverend", "Waste A Moment", etc
Nell’aprile del 2007 i Kings Of Leon pubblicano il terzo disco della loro carriera. "Because Of The Times" raggiunge la prima posizione delle classifiche inglesi, e fa bene anche in Australia e Nuova Zelanda, anche se l’accoglienza in patria rimane poco calorosa (grazie a pezzi quali "Charmer", "On Call", "Fans").
Le vibrazioni positive e la volontà di esprimersi liberamente diventano gli ingredienti primari alla base del successo del quarto album ("Only By The Night"), anticipato da un pezzo che rimane nella storia della band "Sex On Fire".
Nathan: "Il modo in cui componiamo dipende dall’origine del brano: se lo spunto è un motivo musicale o un giro di accordi, Caleb ci canta sopra fino a quando non trova le parole giuste. In attesa che gli venisse in mente qualche argomento migliore, si è messo a blaterare qualcosa a riguardo di sesso e fuoco. E noi abbiamo approvato"
Caleb: "Avevo una melodia, ma non sapevo che cosa dire. Così a un certo punto mi è uscito un ridicolo Il tuo sesso è in fiamme. Un’espressione davvero tremenda, che mi ha costretto a interrompere l’esecuzione perché stavo soffocando dal ridere. Invece agli altri è piaciuto molto. Meno male che sono riusciti a convincermi, perché stavo seriamente pensando di dimenticare per sempre quella canzone che mi stava facendo impazzire"
A parziale discolpa di Caleb Followill, va detto che il frontman scrisse i testi dell'album sotto effetto di idrocodone. Il farmaco di derivazione oppiacea gli viene prescritto in seguito a un’operazione chirurgica alla spalla per alleviare il dolore, ma gli effetti collaterali lo trasformano in un mezzo vegetale. In quel periodo compone avvolto da droghe psichedeliche: spesso si ritrova tra le mani musica e parole che non ricorda di avere scritto. Il Vicodin aiuta Caleb a esplorare nuovi orizzonti mentali, anche dal punto di vista chitarristico. Nonostante l’apporto del potente antidolorifico, imbracciare lo strumento si rivela comunque un’impresa; così Caleb strimpella come può, riuscendo a raggiungere solo i tasti più vicini al corpo della chitarra. Il riff introduttivo di "Sex On Fire" nasce così. Dopo quel riff irrompe la batteria di Nathan e la seconda chitarra in levare di Matthew e dalle decise note di basso suonate da Jared. La strofa si ripete un paio di volte, poi arriva l’esplosione del ritornello, urlato da Caleb con una pronuncia rivedibile (sembra "Socks On Fire", ovvero "Calzini In Fiamme"), prontamente preso in prestito da Nathan quando gli viene domandato come spiegherà il testo della canzone ai suoi figli: "Dirò loro che le calze di zio Caleb hanno preso fuoco una notte quando le avevo messe ad asciugare sulla stufa".
Al di là del significato (alcuni associarono il binomio fuoco/sesso a presunte malattie veneree), l’unica spiegazione veritiera del testo la offre Caleb: "Questa canzone parla di una relazione bollente. Di rapporti sessuali intensissimi, che non ti scordi più. Credo di essere stato abbastanza esplicito, infatti quando l’etichetta ci ha proposto di promuovere "Sex On Fire" come primo singolo mi sono stupito.
Vanno comunque citate anche altre canzoni quali "Use Somebody", "Revelry", "Closer" e "Crawl".
NFT
Il nuovo album "
When You See Yourself", è uscito il 5 marzo 2021 tramite servizi di streaming come Spotify e Apple Music, ma anche come
NFT su
YellowHeart, una piattaforma musicale basata su blockchain. L'album segnerà una svolta perchè i fan potranno acquistare la musica su una blockchain lo stesso giorno della sua uscita tradizionale su altre piattaforme (in poche parole si tratta di musica accompagnata da immagini digitali).
Insieme all'album, YellowHeart offre agli utenti altri due pacchetti crittografici. La piattaforma ha messo all'asta sei "biglietti d'oro" che includeranno vantaggi come quattro biglietti in prima fila per qualsiasi spettacolo dei Kings Of Leon, e un altro pacchetto con sei singole opere d'arte che celebrano l'uscita dell'album e l'eredità della band.
YellowHeart sta rivoluzionando l'industria musicale creando un nuovo modo per gli artisti di monetizzare contenuti esclusivi come opere d'arte digitali, album e oggetti da collezione. Recentemente, artisti come Grimes e Mike Shinoda dei Linkin Park hanno incassato un sacco di soldi vendendo la loro arte digitale come NFT, rispettivamente per $ 5,8 milioni e $ 30.000 (andati poi in beneficienza).
Sebbene i Kings Of Leon siano la prima band a pubblicare un album completo come NFT, altri artisti, come i The Man hanno persino lanciato la propria criptovaluta, chiamata PTM Coin (spendibili per musica, merchandising e i video esclusivi della band).
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