Negli anni 70, spinti dagli insegnamenti di Black Sabbath, Black Widow e Coven, era diventato un po' di moda partecipare attivamente a pratiche quali rituali, magia nera, arti occulte ed altre usanze esoteriche.
Molte band, alla propria musica, aggiunsero testi mistici ed esoterici.
E' il caso dei Monument ad esempio.
Band nata dagli inglesi Zior (Southend), in circostanze che dire particolari è poco.
I quattro dureranno un solo vinile: The First Monument appunto.
Siamo nel 1971.
Circostanze particolari perchè la band nasce da una folle notte etilica che vede coinvolti Jake Brewster (batteria), Marve Fletchley (basso), Steven Lowe (voce e tastiere) e Wes Truvor (chitarre).
Effettivamente, poi, i risultati sono quelli che sono (almeno musicalmente parlando).
Steven Lowe si vantava di essere un membro fondatore di una congrega di streghe nell'Essex, ciò ha plasmato gran parte dei testi dell'album, intrisi di stregoneria e misticismo.
In realtà gli Zior del primo album omonimo si firmarono come: Peter Brewer, Barry Skeels, John Truba e Keith Bonsor.
Tornando al disco registrato come "The First Monument" si tratta di un Hard Rock/Prog Rock inevitabilmente underground, quindi grezzo.
La missione di suonare occulti e mistici è compiuta appieno ma il sound rimane freddo, ovattato e non molto ispirato.
Presente ovviamente l'organo e le vocals sono abbastanza particolari.
Alcuni passaggi sono veramente confusi, l'hammond è spesso distorto all'inverosimile, ci sono influenze e stili diversi.
Il risultato è voluto o non?
Del resto, a quanto si racconta, Stephen Lowe urlava in preda a fiumi d'alcol, torturando l’organo.
“Don’t Run Me Down”, “Give Me Life” e “First Taste Of Love” non sono male.
“And She Goes” è sorretta da un buon riff, anche se banale.
“Overture For Limp piano in C” è sorretta da un pianoforte spettrale ed occulto.
Anche gli Zior non brilleranno certo per originalità, dell'omonimo c'è ben poco da salvare, se non "Love's Desire".
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