Burzum parla del Paganesimo, dei Vichinghi e del Cristianesimo:
"L’Età Vichinga ebbe inizio come risultato di determinate azioni compiute da Carlo Magno, il re di Francia, nell’anno 772, quando abbatté l’Irminsûl, l’albero e sacra colonna dei Sassoni. Aveva assassinato circa 5000 nobili Sassoni in codarde imboscate, e abbattuto ogni capacità sassone di resistere oltre alle sue armate. Questo fu il momento in cui la fratellanza religiosa nordica cui i Sassoni appartenevano, gli Scandinavi, cessò finalmente tutte le reciproche ostilità fra i suoi membri a livello nazionale, ed iniziò a muovere guerra alla Cristianità.
Questa fu la guerra che diede inizio al periodo che conosciamo come Età Vichinga.
Nel 772 i re di Norvegia erano alleati di Carlo Magno nella guerra contro i Danesi, ma infransero questo patto quando egli abbatté l’Irminsûl e assassinò i signori Sassoni, unendosi anch’essi alla guerra contro di lui.
Inizialmente gli Scandinavi attaccarono tutti i conventi e bruciarono tutte le chiese in Scandinavia, nei propri paesi, e questa è la ragione per cui l’Europa assisté ad un improvviso flusso di coloni dalla Scandinavia nell’Età Vichinga.
Gli storici si sono a lungo chiesti perché così tanti Scandinavi emigrarono così d’improvviso, ed hanno per qualche motivo fallito nel constatarlo.
La semplice ragione fu che la guerra civile in Scandinavia costrinse molti di loro a fuggire cercando altri luoghi in cui vivere.
Quando i Cristiani in Scandinavia furono uccisi o costretti a fuggire, i Pagani attaccarono i monasteri che avevano inizialmente inviato i missionari in Scandinavia. Nel caso della Norvegia si trattò principalmente e soprattutto del monastero di Lindisfarne, l’Isola Sacra, in Inghilterra.
Questo attacco fu il primo attacco Vichingo della storia ed ebbe luogo il 6 giugno dell’anno 793.
La vasta maggioranza degli attacchi Vichinghi, naturalmente, furono comunque rivolti alla Francia, come già sappiamo dalla storia ufficiale, perché Carlo Magno era considerato il nemico principale, tuttavia anche altre parti dal Sacro Romano Impero caddero vittime di tali attacchi.
Coloro che sostengono che i Vichinghi furono principalmente e soprattutto dei mercanti sembrano dimenticare che gli Scandinavi furono mercanti già da prima dell’Età Vichinga, così come nell’Età del Bronzo, circa 4000 anni fa e 3000 anni prima dell’Età Vichinga, navigammo lungo la costa fino a quella che oggi è la Scozia e commerciammo con le tribù che divennero successivamente note ai Romani come i Pitti (“I Dipinti”). Lo stesso commercio nel Mare del Nord divenne possibile almeno dal IV o V secolo, quando le prime versioni delle lunghe navi usate dai Vichinghi furono sviluppate.
In altre parole, il commercio Scandinavo col resto del mondo esistette prima, durante e dopo l’Età Vichinga, quindi non ha alcun reale legame particolare con questa. Ciò che distinse l’Età Vichinga furono gli attacchi Pagani verso obiettivi Cristiani, prima in Scandinavia e poi nel resto d’Europa, attacchi che iniziarono dopo che Carlo Magno ebbe mostrato chiaramente a tutti le sue intenzioni.
Quando i fieri Sassoni infine caddero sotto il suo potere, la Scandinavia fu in pericolo.
Fino ad allora, i pochi missionari Cristiani in Scandinavia ed i loro convertiti erano stati tollerati.
I missionari Cristiani erano arrivati in Scandinavia centinaia di anni prima, probabilmente già nel V o VI secolo, ma finché l’Età Vichinga non ebbe inizio fummo abbastanza sciocchi da tollerarli.
L’Età Vichinga è spesso vista con orgoglio dalla maggior parte degli Scandinavi, ma furono tempi duri e disperati di lotta, declino culturale e guerra civile.
Fu una guerra durata duecento anni contro i regni Cristiani dell’ovest, del centro e del sud dell’Europa.
La gente fuggì verso l’Islanda, l’Irlanda, la Scozia o altre parti d’Europa (e persino in America) per allontanarsi dalle difficoltà, o fu costretta a fuggire per diverse ragioni, e non colonizzò quei paesi perché lo volesse, o perché i nostri antenati fossero dei così grandi avventurieri ed esploratori, come a molti piace pensare. Gli Scandinavi non sono né furono mai più avventurosi o curiosi degli altri Europei.
Non c’interessò neanche colonizzare l’America, seppur sapessimo dove fosse almeno dal X o XI secolo.
E potrei aggiungere che l’unica ragione per la quale i Portoghesi, gli Spagnoli e gli Olandesi (e successivamente anche altri Europei) iniziarono ad esplorare il mondo nel XV secolo fu per gretta avidità, e nient’altro.
Non ebbero nobili motivi per farlo, questo è sicuro.
Quando le Americhe ed altre parti del mondo furono infine colonizzate dagli Europei, furono popolate da devianti religiosi fuggiti dalle persecuzioni religiose, uomini che non avrebbero ereditato le loro proprietà di famiglia in Europa perché avevano fratelli più vecchi, e via dicendo. Erano raramente, se mai lo furono, “avventurosi esploratori” che lasciarono l’Europa perché cercavano l’avventura, come alla gente negli USA piace credere.
Questo processo di Cristianizzazione in Scandinavia iniziò nel V o VI secolo, ma come sappiamo ebbe poco successo fino al IX secolo in Danimarca, al XI secolo in Norvegia ed al XII secolo in Svezia, quando le rispettive popolazioni furono ufficialmente convertite al Cristianesimo, con la forza e l’inganno, potrei aggiungere. Comunque, la Norvegia (e le parti della Svezia che fino al XVI o XVII secolo erano parte della Norvegia [Jämtland, Härjedalen, Bohuslän, Idre e Särne]) non fu convertita a ciò cui normalmente pensiamo quando diciamo Cristianesimo (ovvero la chiesa Cattolica o Greco/Russo Ortodossa) fino al XV secolo, quando la Norvegia divenne parte della Danimarca Cattolica. Prima di ciò, i Norvegesi erano cosiddetti Celtico-Cristiani, ed avevano una fede Gnostica simile a quella dei Templari. Quando i re Norvegesi dal 1030 al 1450 canonizzarono il popolo ed elargirono autonomamente titoli vescovili, il papa fu naturalmente furioso, perché questo era considerato il suo ruolo, ma perché ciò avrebbe dovuto interessare ai re Norvegesi? Non erano Cattolici, e non risposero al papa in alcun modo. Dai preti Norvegesi ci si aspettava anche che si sposassero ed avessero figli, cosa inaudita nel mondo Cattolico. Abbiamo avuto anche una santa femmina; una principessa delle Isole Britanniche se ben ricordo, chiamata santa Sunniva (“Dono del Sole” [Sun Gift], dall’Anglo-Sassone e Nordico “sunn-gifa”).
La chiesa Celtica e la sua fede Gnostica furono presto sconfitte e rimpiazzate dal Cattolicesimo sulle Isole Britanniche, ma solo dopo che i Cristiani ebbero convertito con successo la Norvegia, e per diverse centinaia di anni la Norvegia fu l’unico paese “Celtico-Cristiano” al mondo! Ma dopo, la maggior parte del clero Gnostico fu uccisa dalla cosiddetta pestilenza che conosciamo come la Morte Nera (o Peste Nera) nel 1349 e negli anni seguenti, perché i suoi appartenenti erano coinvolti nel trattamento dei malati, ragione per la quale furono maggiormente esposti di altri alla misteriosa Morte Nera, e furono rimpiazzati da preti Cattolici Danesi quando i due paesi si unirono nel 1450.
Questo cosiddetto e poco conosciuto Celtico-Cristianesimo spiega il perché del fatto che potete trovare solo chiese di legno in Norvegia e in parti della Svezia, e solo chiese di legno costruite prima del 1349. I Cattolici non costruirono chiese di legno. Queste chiese di legno erano chiese Gnostiche, costruite per onorare il drago, il serpente del giardino dell’Eden, che nel Cristianesimo Gnostico era visto come il simbolo di Gesù/Lucifero ribellatosi contro il tiranno che conosciamo come Jehovah (o Allah o Yahweh o “Dio”), il demiurgo. Il vero “Dio” dal loro punto di vista era Abraxas. Per questa ragione l’architettura di tali chiese era così diversa da quella delle chiese Cattoliche; i tetti delle chiese di legno erano ornati con qualcosa che aveva l’aspetto della pelle di un drago, le croci erano croci celtiche anziché Cattoliche, e le chiese di legno erano decorate con teste di serpente! Erano templi del drago!
I missionari Britannici nell’Età Vichinga non parlavano di Gesù Cristo, ma lo chiamavano “Kwitekrist” (“Cristo Bianco”[White Christ]), perché lo collegavano al disco “Bianco” (il Sole) del firmamento, che, incredibilmente sostennero, aveva il numero 666 (come molti occultisti ancora sostengono). Per loro 666 era il numero del Sole e di Gesù! Era questo sole a risvegliare i serpenti (il drago) in primavera, e quando la Norvegia fu cristianizzata, l’antica venerazione del Sole si unì alla fede Gnostica, e rimase la religione ufficiale in Norvegia per più di quattrocento anni!
Posso citare che quando i Templari furono perseguitati come “adoratori del diavolo” in Europa – fra le altre cose perché dipinsero il 666 sulla fronte di teschi che collocavano sugli altari – a partire dal 1189 se ben ricordo, principalmente in Francia e in Inghilterra, molti Templari fuggirono in Norvegia, dove trovarono un rifugio sicuro e continuarono a praticare la loro fede Gnostica. Ai re Norvegesi, essendo Gnostici, non interessava cosa il papa Cattolico o qualsiasi altro Cattolico dicessero, così i Templari non furono oggetto di alcuna persecuzione in Norvegia, ed è per questa ragione che alcune fra le prime tombe Templari si trovano in Norvegia, riconoscibili dal posizionamento delle gambe del morto nella tomba (le gambe del morto sono incrociate, formando un crocifisso). Come i preti Gnostici, i cavalieri dell’ordine dei Templari furono probabilmente spazzati via dalla Morte Nera, essendo anch’essi coinvolti nel prestare le cure mediche.
Ora, uno potrebbe chiedersi perché l’Europa Cattolica non costrinse la Norvegia a convertirsi al Cattolicesimo, come fece con le Isole Britanniche (inclusa l’Irlanda): ma in effetti, ci provò. Il Cattolico e ben noto Adam di Brema, chiamò un re Norvegese, san Olaf, “osso di corvo”, e sostenne che egli praticasse la stregoneria, che ovviamente praticava, essendosi mischiato in Norvegia lo Gnosticismo occulto con antiche pratiche Pagane. Inoltre, chiunque in Norvegia sa del conflitto tra i cosiddetti Birkebeinerne e i Bragglerne, che fu un conflitto armato fra i sostenitori del papa Cattolico e quelli del re Gnostico. Per determinate ragioni a me non note gli Gnostici prevalsero, e ciò che alla fine li sconfisse, come ho detto, fu la Morte Nera e l’annessione della Norvegia alla Danimarca Cattolica.
Potrei aggiungere che la Norvegia a quei tempi potrebbe essere stata troppo povera e primitiva per esercitare nel papa un interesse tale da continuare a combatterla. La Norvegia si trova nella periferia dell’Europa, era un’area molto povera con pressoché nessuna infrastruttura, industria o ricchezza – e con praticamente nessun potere in Europa.
“Norway” è il nome dell’unica “via” [way] per raggiungere la Norvegia in quell’epoca: per barca o nave lungo la costa, la “via del nord” [north-way]. Non fu facile diffondersi nell’entroterra. Inoltre, era scarsamente popolata, quindi perché interessarsene? Con un po’ di humor potrei dire che l’unica ragione per cui ai Tedeschi ci volle un intero mese per far arrendere la Norvegia nel 1940, fu il fatto che ebbero bisogno di un intero mese per marciare tra le montagne, i pantani e le foreste e raggiungere finalmente i loro obbiettivi – mentre bastarono poche ore per guidare attraverso la civilizzata Danimarca su veicoli motorizzati e farli arrendere. Non è che noi si sia opposta loro alcuna resistenza armata degna di nota, essendo il nostro “eroico” re (Danese) e il governo laburista di sinistra troppo occupati a scappare a Londra anche solo per ordinare una mobilitazione generale dell’esercito Norvegese.
Quando la Norvegia divenne parte della Danimarca nel 1450 anche noi diventammo ufficialmente Cattolici, ma i Danesi dovettero inviare preti Danesi in Norvegia, perché non c’erano dei Norvegesi Cattolici. Secondo le documentazioni storiche, per questi preti Danesi ed altri ufficiali Danesi non fu un’impresa facile. Descrissero i Norvegesi come gente “selvaggia”, e specialmente coloro che vivevano sulle montagne erano “ostili”, “non-cristiani” e “pericolosi”. Una delle nostre contee dell’entroterra porta ancora il nome di “Hedmark”, che si traduce in “La Terra dei Pagani”. Gli sceriffi e i preti Danesi venivano regolarmente picchiati a morte dai contadini Norvegesi, ed alcuni uomini erano usi persino competere fra sé, cercando di essere quello che aveva ucciso il maggior numero di preti e sceriffi Danesi[…]
La spiegazione di questo è ovviamente che la Norvegia non fu mai Cristianizzata, per come intendiamo comunemente il termine.
Nel 1030 i Norvegesi furono ufficialmente convertiti ad una fede che mischiava credi Pagani, inclusa la venerazione del Sole, ed una forma Gnostica di Cristianesimo. Quando incontrarono i preti Cattolici Danesi nel XV secolo, che tentarono di convertirli al Cattolicesimo, molti di loro reagirono con la violenza.
Ciò che salvò la situazione, in qualche misura, fu la Riforma agli inizi del XVI secolo.
Fu più accettabile per i Norvegesi difficili e di vedute ristrette convertirsi al Protestantesimo, piuttosto che alla religione dei loro “oppressori”, i Danesi. Come sappiamo la Danimarca-Norvegia divenne Protestante, e alla fine la maggioranza della gente “selvaggia” fu lentamente cristianizzata, nel senso comunemente inteso del termine.
La cosa interessante in questo, è che il popolo Norvegese e parte del popolo Svedese non sono mai stati Cattolici! La Norvegia è l’unico paese in Europa che non è mai stato né Greco/Russo Ortodosso, né Cattolico. Inoltre, le antiche pratiche religiose Pagane furono comuni fino al XVII secolo e forse anche al XVIII. E’ alquanto incredibile, ed aiuta la gente a capire la mentalità dei moderni Norvegesi, ed il perché solo il 3% della popolazione va in chiesa".
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