"I Residents ritengono che i manuali di tecnica musicale facciano ridere. Ogni tanto li leggono quando vanno al bagno"
In quasi mezzo secolo, la band prevalentemente di Rock sperimentale ha praticamente suonato di tutto, inventando e deformando, irridendo con rumori e distorsioni.
Sono chiamati in mezzo i Beatles, Rolling Stones, Hank Williams, Elvis Presley, Frank Zappa, perfino la Bibbia.
Già nei primi anni la band diceva che "le macchine di registrazione erano più importanti degli strumenti".
Come detto, nessuno sa chi siano veramente i Residents, quanti e chi abbiano suonato dietro quel nome.
The Residents hanno il quartier generale in California pur dichiarando di provenire dalla Louisiana.
La loro residenza è a San Mateo perché gli si sarebbe rotto il furgone.
Da anni circolano dei nomi, che portano ad artisti in effetti non californiani ma del Sud degli Stati Uniti.
Qualcuno sostiene che si tratti di un super-gruppo composto da grandi star internazionali, altri che siano la creatura di qualche personaggio famoso ed altri ancora che si tratti più semplicemente di una band di pazzi.
Proprio in virtù del fatto di non avere un’identità, The Residents hanno potuto permettersi di sperimentare sino all’eccesso.
LA TEORIA DELL'OSCURITA'
Tra le congetture fatte nei loro riguardi, c'è anche quella secondo la quale i quattro membri si siano avvicendati nel tempo cambiando in continuazione.
Alla base di tutto la "teoria dell’oscurità", inculcata loro dall’altrettanto oscuro personaggio che rimarrà il chiodo fisso della band per tutta la loro vita, N. Senada, compositore di dubbia provenienza (e di dubbia esistenza).
"L'opera d'arte conserva la propria creatività e integrità in quanto tale solo se nascosta al pubblico"
I Residents rifuggono la popolarità e il successo di massa, rifiutando i metodi del music business e autogestendo in completa autonomia l’attività del gruppo.
Secondo questa teoria la parte più importante del cervello umano è stata atrofizzata dal consumismo, dalla pubblicità e dai media: il cervello altro non è che un particolare circuito elettrico e che pertanto funziona tanto meglio quanto più la temperatura è bassa: in altre parole la Terra Promessa della setta è il Circolo Polare Artico (voci insistenti suggeriscono che Senada non sarebbe altri che Captain Beefheart in uno dei suoi migliori travestimenti).
Fedeli a queste prediche, i Residents rifiutano di suonare molto dal vivo e quando succede si travestono da frigoriferi, come per evocare (con una sorta di danza rituale del gelo) lo stato creativo per eccellenza.
In seguito adotteranno invece la classica maschera con il bulbo oculare.
Autori di una quarantina di album, la band ha comunque suonato dal vivo, realizzando concerti e tournée, col vantaggio di poter sostituire o aggiungere membri senza che il pubblico se ne accorgesse.
Per il resto: voci modificate e distorte, testi criptici o senza senso.
I DISCHI
Tutto ciò si è anche tradotto in dischi dalla tiratura limitatissima, per non parlare di "Santa Dog" il primo EP del 1972, stampato in 50 copie ed inviato solo a musicisti famosi (anche se Frank Zappa ha sempre negato di aver ricevuto il disco, anche perchè l'indirizzo era errato).
La loro musica è spesso inquietante, cupa, oscura e malata, anch’essa mascherata con trucchi da sala di incisione, filtri elettronici in grado di alimentare il mistero che la circonda, sintetizzatori scordati e fuori sincronia, voci sub-umane.
L'esordio è quel "Meet The Residents" uscito nel 1974 (con tanto di parodia inquietante ai Beatles), cioè un disco di Art Rock, e uno dei padrini della New Wave. Basta già ascoltare "Boots Are Made For Walking" e i suoi cori doo-wop, clavicembali a tre, sax e distorsioni varie. "Smelly Tongues" è forse il manifesto della band.
"Rest Aria" è parimenti debordante, idem "Spotted Pinto Bean" trasfigurata da cori maschili e femminili, piani, grancasse.
Così per le straordinarie "Seasoned Greetings" e la finale "Crisis Bles" (contraddistinta da distorsioni elettroniche e motivi bambineschi).
E' assolutamente impossibile (ne questa la sede per) parlare di tutte le trasformazioni musicali che hanno contraddistinto la band in quasi 50 anni di attività però oltre all'esordio mi sento di consigliare anche "The Third Reinch'N Roll" del 1976 (una sorta di rivisitazione di una trentina di classici di Beatles, Doors, Rolling Stones racchiusa in due brani. La cover del disco fu oggetto di molte controverse per via dei riferimenti ad Hitler e al nazismo), "Fingerprince" dello stesso anno (ambizioso progetto con suoni oscuri, onirici, tamburi, percussioni, rullate, synth. Un lavoro d'avanguardia insomma), "Not Available" (composto nel 1974 ma pubblicato nel 1978, infatti il disco risultava appunto "non in vendita" sino alla data della sua pubblicazione ufficiale. In realtà, secondo la teoria dell'oscurità di antibusiness ed anticommercialità, il disco non sarebbe mai dovuto essere pubblicato sino alla morte dei quattro membri. A dire della band fu la casa discografica a prendere l'iniziativa e a pubblicare comunque il disco. Un'opera sinfonica inquietante con tanto di cori e sax come quelli che infestano "The Making Of Soul". Il brano più spaventoso è "Ship’s A’Going Down", perfetta descrizione della fine umana. La nave sta affondando ma nessuno se ne accorge. E’ la voce di un clown a farcelo notare, un clown crudele che gode della morte dei suoi spettatori. Raramente si sono sentiti voci e sintetizzatori così cupi ed angoscianti.
Terrificante e poetica è anche "Never Known Questions", il brano che più di tutti descrive la società consumistica. L’andamento iniziale da requiem da spazio, dal quarto minuto, ad una voce che non promette nulla di gradevole. La voce pronuncia proprio queste domande mai sentite, mai conosciute. Sono domande dirette a tutti noi: gli oggetti invitanti che ci vengono propinati dalla pubblicità sono la nostra vita? Ci rendono davvero felici? Siamo noi a possederli o sono loro a possedere noi? Qui non ci sono ritornelli ma antiritornelli, non musica ma antimusica, non note ma antinote. Mai consolazione, nessun conforto è concesso, solo scenari apocalittici. ) ed "Eskimo" del 1979 (che contiene percussioni, parti Ambient, suoni naturali, voci senza parole, litanie, organi, rintocchi funebri e narra la storia degli eschimesi. Risale a questo disco il costume che li rese famosi: quello con il bulbo oculare).
Curioso "The Commercial Album" del 1980, costituito da 40 "tracce" della durata di un minuto ciascuna, esso prende ispirazione dalla musica dei jingle pubblicitari e da quella commerciale.
Per la raccolta furono anche preparati 40 brevi videoclip che avrebbero dovuto accompagnare le canzoni. Anche se non furono usati all'epoca della pubblicazione dell'album, i video furono trasmessi di frequente nei primi anni di vita dell'emittente MTV, poiché erano parte dei pochi video musicali esistenti all'epoca per la programmazione televisiva.
CHI C'E' DIETRO?
Nel corso degli anni si è speculato molto circa la reale identità dei componenti dei Residents.
Qualcuno ha ipotizzato che a nascondersi dietro le maschere fossero i Faust, notando che il gruppo tedesco si ritirò dalle scene in concomitanza con l’apparizione dei Residents.
La coincidenza temporale e l’uso magistrale dello studio di registrazione sembravano spiegare tutto, ma poi i Faust hanno ripreso le attività e i Residents non le hanno interrotte.
Altri ipotizzarono che i componenti della misteriosa band andassero ricercati tra i membri del gruppo di Captain Beefheart, la Magic Band. Beefheart nel 1969 realizzò un disco, "Trout Mask Replica", con tanto di uomo pesce in copertina, simile alla copertina del primo disco dei Residents (i Beatles mutanti in Meet The Residents).
Altre speculazione vogliono che ci sia dietro il loro gruppo di management conosciuto come "The Cryptic Corporation". La Cryptic si formò nel 1976 in California per volontà di Jay Clem (1947), Homer Flynn (1945), Hardy W. Fox (1945), e John Kennedy, ognuno dei quali ha sempre negato di far parte dei Residents.
Simon Reynolds scrive che "i Residents e i loro collaboratori e manager sono la stessa ed unica cosa". Reynolds cita come fonti Helios Creed, che identifica i Residents in un tastierista chiamato "H", un cantante di nome "Homer", e "un altro tizio di nome John".
Altri che furono chiamati in causa sono i Beatles, Frank Zappa, Les Claypool dei Primus (ovviamente a progetto avanzato), Gerard Casale dei Devo.
Più recentemente, il gruppo ha elencato i membri dei Residents come "Randy", "Chuck" e "Bob", con ulteriore riferimento a un ex membro della band chiamata "Carlos" che ha lasciato il gruppo in modo permanente a seguito di un disaccordo con "Randy".
"Carlos" forse è Carlos Cadona che era nella formazione originale dei Dead Kennedys.
"Bob" forse è il chitarrista e collaboratore di lunga data Nolan Cook.
"Randy Rose" è il cantante dei Residents. "Chuck", o "Charles Bobuck" è stato il principale autore delle canzoni del gruppo e ha pubblicato una serie di album solisti.
Nell'ottobre del 2017, Hardy Fox si è identificato come il compositore e produttore principale della band, nonché con lo pseudonimo Charles Bobuck.
Nel settembre 2018 Fox ha aggiunto al suo sito web le date "1945-2018", anche se era ancora vivo, seppur malato.
Fox morì il 30 ottobre 2018, per un cancro al cervello, all'età di 73 anni. Fu identificato dai necrologi come co-fondatore e compositore principale della band.
Queste almeno le voci ufficiali.
Follia pura, o forse autentica verità, non lo sapremo mai come, mi auguro, non sapremo mai chi si cela per davvero dietro quelle maschere.
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