In alcuni casi si tratta di "tributi", in altri di vere e proprie collaborazioni che portano alla nascita di alcolici ex novo, griffati ovvero con il brand della band.
Ad esempio il birrificio americano Dogfish Head ha tributato Robert Johnson, Grateful Dead e Pearl Jam.
Nel 2012, la californiana Lost Abbey commercializzò ogni mese una birra ispirata da una canzone che avesse come concept l'inferno o il paradiso, come ad esempio "Hell’s Bells" degli AC/DC, "Runnin With The Devil" dei Van Halen o "The Number Of The Beast" degli Iron Maiden.
La Sgt. Pepper Farmhouse Ale della Cambridge Brewing Company è chiaramente ispirata dall’omonimo disco dei Beatles, così come Smoke On The Water Porter della Heavy Seas è un evidente tributo ai Deep Purple.
L'italiana Delta Red Disorder ai Joy Division.
Una fabbrica di birra texana, la Jester King Craft Brewery, ha commercializzato birre dedicate anche al Black Metal. Quello che è finito sull’etichetta è Black Metal Imperial Stout, ma loro ne indicano altri tre: Suds Of Nothern Darkness, Iron Sword e El Martillo del Muerte.
ALCOLICI DELLE BAND ROCK E METAL
Diverso è invece il caso alle birre commissionate direttamente dai gruppi musicali o da chi ne detiene i diritti di sfruttamento dell’immagine.
Trai primi ci sono stati gli Status Quo con la Piledriver, una bitter prodotta dalla Wychwood Brewery e i Motorhead che hanno realizzato la Bastards Lager (Krönleins Bryggeri, Svezia).
La band del compianto Lemmy ha anche lanciato il suo vino che ovviamente si chiama The Ace Of Grapes, cioè uno Shiraz australiano.
Il suo aroma, a quanto recita il comunicato, è fruttato con sapore di vaniglia, more, prugne, liquirizia ed eucalipto.
Lemmy stesso ha dichiarato: "Il mio consiglio è di avvicinarcisi con cautela. Il vino è ingannevole, può accadere di tutto"
Nel 2011 i Motorhead hanno creato anche la loro vodka.
La nuova Motorhead Vödka, una vodka pregiata distillata ed imbottigliata a Malmköping in Svezia, al prezzo di 393 corone svedesi (circa 44 euro).
Potevano mancare gli Iron Maiden? La Trooper, ispirata all'anonima canzone, è la birra della band inglese. Prodotta dal birrificio inglese Robinson, ha riscosso un ottimo successo.
Anche grazie alle loro varietà.
La stessa band NWOBHM ha creato anche la loro linea di vini, di nome Eddie’s Evil Brew.
Il cofanetto nel quale le bottiglie potevano essere acquistate ha la forma di un'amplificatore.
La Destroyer dei Kiss (prodotta sempre dalla svedese Krönleins) che a dispetto del nome minaccioso è un’innocua pale lager.
La Ac/Dc Beer è invece arrivata nel 2013 in Germania, Svizzera, Austria ed in altri paesi europei. Già titolari (con buon successo) di una linea di vini ed altre bevande, gli AC/DC hanno pensato d’incrementare il loro fatturato lanciando anche una birra.
Prodotta dalla Karlsberg Brauerei di Homburg (Germania).
Essa ricalca la grafica dell'album "Rock Or Bust": si tratta di una premium pilsner secondo quanto riportato in lattina.
Anche i Metallica lanciarono una propria linea di whiskey, chiamata Blackened, ispirata alla canzone di apertura del disco del 1988 ...And Justice for All. A occuparsi della distillazione è stato Dave Pickerell, e alla lavorazione hanno contribuito non solo le botti di legno e il blend di bourbon e whiskey, ma anche un processo con le onde sonore della stessa musica dei Metallica.
Questi aveva già sperimentato in passato questo processo di interazione tra le onde sonore e il whiskey quando era professore di chimica a West Point, usando un organo dell'accademia. Per rendere efficace il processo, servivano onde sonore dalla frequenza molto bassa, di cui la musica dei Metallica è fornitissima. Per amplificare al massimo queste basse frequenze e spingerle dentro le botti è stato usato uno speciale subwoofer e la canzone utilizzata nel processo è stata proprio Blackened.
Di questo whiskey sono state prodotte cinquemila bottiglie, tutte marchiate con il numero 081, l'anno in cui i Metallica si sono formati. Tutte le bottiglie sono accompagnate da una playlist (Spotify o Apple Music) pensata per favorire al meglio la degustazione.
Sito ufficiale: BlackenedWhiskey
In occasione delle date del tour in Quebec nel 2015, i Metallica hanno lanciato anche una birra con il loro brand in edizione limitata.
L'idea nasce da una collaborazione con il colosso Labatt/Budweiser.
A suggellare la loro predisposizione a far uscire alcolici "firmati", è da citare anche la collaborazione con Arrogant Consortia e Stone Brewing per il lancio della loro nuova birra, denominata "Enter Night Pilsner" prodotta nel 2019.
Metallica: "Non è certo un segreto, ma siamo fieri di poter annunciare ufficialmente la Enter Night Pilsner, una collaborazione con Arrogant Consortia e Stone Brewing. Se siete stati a uno dei nostri recenti show, avrete forse sorseggiato da una delle lattine nere e rosse o forse ne avete presa qualcuna nelle vicinanze. Ora ci stiamo espandendo anche a livello internazionale in Europa, Australia, Cina e oltre! Il modo in cui sia noi che loro ci poniamo a livello creativo, produttivo e verso il pubblico è lo stesso e dunque questa collaborazione è più che naturale e pura. Non vediamo l’ora di condividere con voi questa incredibile birra. Abbiamo collaborato ad ogni step con il loro talentuoso team di produzione. Dal nostro quartier generale di San Francisco al loro birrifico di San Diego, fino in molti backstage ai nostri show, lo spirito collaborativo è sempre stato forte. Chiedete le Enter Night Pilsner ai nostri show e usate il beer finder della Arrogant Consortia per trovare un rivenditore vicino a voi"
Anche la band Melodic Death finlandese dei Children Of Bodom ha prodotto la sua birra stringendo una collaborazione con il birrificio Fat Lizard Brewing Co.
In commercio a partire da febbraio 2019, la birra della band sarà una lager prodotta utilizzando addirittura l’acqua del Lago Bodom (da cui prende il nome la band).
Il lago è diventato famoso nel 1960 quando tre adolescenti morirono sulle sue rive, assassinati da un uomo armato di coltello nel cosiddetto "massacro del lago Bodom".
Quattro ragazzi (i diciottenni Nils Gustafsson e Seppo Boisman e le quindicenni Tuulikki Mäki e Irmeli Björklund), si erano accampati per la sera sulle sponde del lago quando, secondo la testimonianza dell'unico sopravvissuto Gustafsson, un uomo li ha aggrediti con un coltello, uccidendone tre e ferendo lo stesso Gustafsson.
Alcuni anni dopo, tra il 3 e il 6 giugno 1972, un uomo annunciò nella lettera che accompagnò il suo suicidio di essere l'omicida del lago Bodom. Pare che lui lavorasse in un chiosco vicino al lago e che le vittime erano clienti, a cui aveva venduto della limonata.
Il gestore del chiosco aveva avuto già in passato alcuni screzi coi campeggiatori, e pare che non ne poteva sopportare la presenza: ulteriori investigazioni provarono però che stava dormendo a casa con la moglie, che testimoniò sotto giuramento di averlo avuto al proprio fianco la sera della strage.
Nel 2003 un medico pubblicò una propria teoria sull'omicidio: nel 1960 costui lavorava come dottore nell'ospedale di Espoo, e ricordò che pochi giorni dopo l'omicidio aveva curato un uomo molto sospetto per via di alcune ferite.
Si trattava di Hans Assman, un tedesco che alcuni rapporti segnalarono in seguito come un agente dei servizi segreti della Germania Est. Secondo Palo, la mancanza di un'indagine approfondita sulla posizione di Assman nella vicenda era alla base di un insabbiamento, di origini politiche.
Nel 1997, poco prima di morire, pare che Assmann abbia confessato gli omicidi a un giornalista finlandese (anche se secondo delle ricostruzioni pare che anche lui avesse un alibi quindi fosse innocente).
Alla fine di marzo del 2004, quasi 44 anni dopo gli eventi, Nils Gustafsson fu arrestato con l'accusa di omicidio plurimo.
Secondo l'accusa, Gustafsson, il sopravvissuto, avrebbe avuto un eccesso di rabbia a causa della gelosia che provava per la sua nuova ragazza, Irmeli Björklund.
Costei era stata infatti accoltellata numerose volte dopo il colpo fatale, mentre gli altri due erano stati uccisi meno selvaggiamente.
Le ferite di Gustafsson, sebbene fossero visibili, erano molto meno gravi.
Il 4 agosto 2005 iniziò il processo: la pubblica accusa richiese l'ergastolo per triplice omicidio, argomentando che le nuove analisi sulla base del DNA evidenziavano le responsabilità di Gustafsson come autore materiale. La difesa sostenne che invece le ferite di Gustafsson erano dello stesso tipo e inferte con la stessa violenza rispetto a quelle degli altri, e che di conseguenza l'omicida poteva essere solo una persona esterna al gruppo dei quattro ragazzi; inoltre, vista l'entità delle ferite sofferte dal superstite, non sarebbe stato in alcun modo in grado di uccidere tre persone (anche se comunque si sarebbe potuto trattare di ferite auto-inflitte poco dopo, per evitare che qualcuno indagasse su di lui).
In ogni caso il 7 ottobre 2005 Gustafsson fu sollevato da tutte le accuse e la Repubblica di Finlandia gli versò 44.900 € come risarcimento.
A distanza di 60 anni, il caso rimane ancora irrisolto.
Tornando agli alcolici, alla lista vanno aggiunti i Sepultura, che festeggiarono il loro venticinquesimo anniversario con la dissetante Sepultura Weizen realizzata con la Cervejaria Bamberg.
Anche Satyr, leader dei Black Metallers Satyricon, nel tempo si è dato al commercio alcolico.
Più in particolare fece uscire due tipi di vino a suo nome: il Langhe Rosso Alleanza Nero di Wongraven 2009 e il Barolo Unione Nero di Wongraven 2006.
Ha spopolato in Giappone anche la birra Rolling Hop dei Rolling Stones.
Va aggiunto alla lista anche il vino dei Pink Floyd, ispirato al capolavoro senza tempo "The Dark Side Of The Moon", si tratta di un Cabernet Sauvignon.
Anche i Black Sabbath di Ozzy hanno lanciato la loro birra, idem i Motley Crue nel 2016 con una American Wild Ale con gradazione dell'8% prodotta dalla Bellwoods Brevery.
Band di Los Angeles, tra l'altro, accusata di aver preso ispirazione per i caratteri del loro nome dalla Lowenbrau (una marca di birre tedesche).
Anche Tom Araya, Kerry King, il compianto Jeff Hanneman e Dave Lombardo (gli Slayer insomma) crearono il loro primo vino ispirato al capolavoro del 1986 Reign In Blood.
Si tratta del Blood Red, un Cabernet Sauvignon fruttato proveniente dalla soleggiata California.
Uno Shiraz invece il vino rosso "Down Under" prodotto dai Vikings Amon Amarth.
Si chiama "A Tout Le Monde", nome ovviamente derivante dal brano contenuto in "Youthanasia" del 1994, la birra dei Megadeth nata dalla collaborazione tra Mustaine e Jerry Vietz, mastro birraio di Unibroue, divenuto famoso per una birra chiamata "La Fin Du Monde".
Vic Rattlehead, mascot dei Megadeth, capeggia sull'etichetta della "Belgian-style dry-hopped golden saison", distribuita in america da Unibroue.
Infine, questa, più che una curiosità che altro: una rara bottiglia di Jack Daniel's firmata dai compianti Dime Darrell e Vinnie Paul dei Pantera, anni fa, venne venduta all'asta per 1.200 dollari.
"Abbiamo ottenuto questa bottiglia da un collezionista privato che l'ha fatta firmata dai Pantera alla Tower Records di Boston il 28 luglio 2000 durante la promozione del "Reinventing The Steel Tour" "
Perchè proprio i Pantera? I texani erano noti come grandi bevitori di Jack Daniel's.
Non a caso l'album live del 1997: "101 Proof" ha una copertina ispirata proprio alla famosa etichetta nera del brand di whiskey del Tennessee.
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