La band si trasferì a Firenze dove divenne famosa nell'ambiente Metal underground.
Il fondatore della band fu il vocalist Steve Sylvester e il chitarrista e organista Paul Chain, a cui si uniscono in poco tempo il bassista Danny Hughes, un secondo chitarrista Claud Galley e il batterista Tommy Chaste. Si tratta ovviamente di pseudonimi e nick.
Dalle iniziali del cantante derivano le due "S" contenute nel nome della band, che è un'abbreviazione di "In Death Of Steve Sylvester". Secondo il patto iniziale, la band avrebbe avuto fine con la morte fisica di Steve Sylvester. A dire di Chain invece, il nome prenderebbe origine dalla parola "Death" e da "SS"(usate in segno di provocazione in epoca Punk).
Steve Sylvester: "S.S. (il vampiro), simbolo del male, che assorbe ormai la linfa vitale di tutta l’umanità. Paul Chain è la morte, l’inesorabile complemento della nostra tediosa esistenza.
Claud Galley è lo zombi: simbolo della rivalsa, dopo la morte, dell’uomo medio, ignorato durante la vita. Danny Hughes è la mummia: eterno esempio di un passato irripetibile, legato alle prime pratiche storiche di stregoneria. Infine Tommy Chaste è il licantropo, che rappresenta la bestialità latente, celato nel profondo dell’essenza umana"
SATANISMO ED OCCULTISMO
Caratteristica peculiare della band è l'interesse verso il satanismo, l'occultismo e i temi horror.
I membri della band, infatti, rivestono ognuno il ruolo di un personaggio ispirato a storie del terrore (il vampiro, la morte, la mummia, l'uomo lupo e lo zombie), e tutte queste particolarità varranno al genere proposto dai Death SS l'appellativo di Horror Heavy Metal.
Steve Sylvester: "Noi adoriamo veramente i cimiteri, le vecchie case abbandonate, le chiese sconsacrate e luoghi similari, passiamo gran parte del nostro tempo libero alla ricerca di essi. Esercitano su di noi il fascino dell’antica tradizione del mistero, da cui spesso traiamo l’ispirazione per la nostra musica"
Steve Sylvester: "Boia, croci disseminate sul palco, donne nude che fuoriescono da bare, lancio di carne putrefatta, teschi e vermi sul pubblico, pioggia di vero sangue, evocazioni, etc.
Suoniamo immersi in un autentico cimitero composto da croci, statue, bare, rampicanti.
Si tratta di un vero e proprio rituale live"
LA MORTE DEL PRIMO DANNY HUGHES E I CAMBI DI LINEUP
La prima defezione è quella di Danny Hughes espulso a causa della sua dipendenza dalla droga (la quale lo porterà alla morte nel 1983, lo trovarono morto con un ago conficcato nella vena) e sostituito con Gabriele Tommasini, che assume anch'egli lo pseudonimo di Danny Hughes per non rompere una sorta di "patto magico".
Steve Sylvester: "In realtà i Danny Hughes erano due. Così come i Tommy Chaste furono tre. Tutto derivò dalla mia fretta di consacrare subito i nomi dei singoli musicisti che avrebbero fatto parte della band, in un patto magico. Il primo Danny Hughes (all’anagrafe Daniele Ugolini) fu il primo ragazzo che suonò il basso nella band, ma, a causa di gravi problemi di tossicodipendenza, fu poi sostituito da Gabriele Tomassini che divenne il nuovo 'Danny Hughes'. All’epoca non era prevista la possibilità di cambiare elementi una volta fatto il rituale, e così pensai di aggirare l’ostacolo lasciando sempre gli stessi nomi a persone diverse. Quello che morì nel ’83 fu appunto il primo Danny"
Nel 1979 anche Tommy Chaste abbandona il gruppo per problemi personali.
Come sostituto viene scelto Franco Caforio, che richiamando il nome d'arte del suo predecessore si fa chiamare Thomas Chaste. L'anno successivo anche Caforio esce dalla band, essendo distante dall'ideologia alla base della musica del gruppo e viene sostituito da Thomas "Hand" Chaste (Andrea Vianelli). La neonata formazione si fa subito notare per gli shockanti ed originali live-show.
Da un palco allestito con materiale trafugato da cimiteri (lapidi, teschi umani, corone funerarie, etc.), coinvolge nella scena il pubblico con lanci di sangue, carne putrefatta, vermi e ossa, mentre sul palco le performers della band mimano, completamente nude, complessi rituali di magia sessuale.
Dopo una serie di sfortunati eventi, la formazione si scioglie nel 1982.
Il chitarrista Paul Chain continua per un po' di tempo a portare avanti il nome della band con i soli Galley e Chaste e un altro cantante, Sanctis Ghoram (morto di cancro nel 2004), per poi intraprendere la carriera solista.
LO SCIOGLIMENTO
Dopo la pubblicazione di alcuni demo, il debutto discografico della band, prima dello scioglimento (verificatosi nel 1984), è previsto per il 1983 con l'EP Evil Metal, che però viene presto ritirato dalla pubblicazione quando ci si rende conto della presenza di imprevisti difetti di incisione nelle copie distribuite. Dopo l'abbandono di Sylvester, Chain coontinua con una formazione tutta sua e nel 1987 viene pubblicato The Story Of Death SS 1977-1984, un album che raccoglie le canzoni della sua vecchia band e che, secondo le sue parole "voleva essere una commemorazione ad un gruppo avanguardistico per quegli anni".
La qualità delle registrazioni della compilation non è molto buona..
Dirà Chain: "i masters originali sono andati quasi tutti distrutti, non si sa come. Il disco è stato assemblato con delle registrazioni su cassetta dai masters originali. Anche i masters del 45 "Evil Metal" erano rovinati. Non si è mai saputo il perchè. Io il master l'ho dato perfetto. Nemmeno i produttori riescono a capire cosa sia successo"
I DISCHI UFFICIALI
È dall'1988 che ha inizio la produzione discografica ufficiale, con l’album ...In Death Of Steve Sylvester, definito da parte della critica come un concept sul terrore.
Il disco porta alla realizzazione anche del secondo album, Black Mass, ritenuto il capolavoro della band, contenente classici come In The Darkness, Kings Of Evil, Horrible Eyes e la title-track(Black Mass).
E' con “Black Mass” che si capisce in pieno quello che è lo spirito del gruppo, una canzone strana, con parti assolutamente sconcertanti per quel che riguarda l'uso distorto e malsano della melodia, che trasporta l'ignaro ascoltatore nel bel mezzo di una messa nera, lasciandogli nel cervello la sensazione di aver partecipato realmente a qualche oscuro rito satanico e inculcando nel cervello una sensazione di disagio e angoscia.
Dopo il fallimento della Metal Master Records il gruppo firma un contratto con la Contempo Records per la realizzazione, nel 1991, dell'album Heavy Demons, stavolta, con una formazione tutta rinnovata(escluso Sylvester ovviamente).
Nel 1992 il gruppo realizza poi l'album live The Cursed Concert.
In seguito viene pubblicato Horror Music - The Best Of Death SS, doppio album con inediti, brani storici e vecchi singoli, il tutto ri-masterizzato e corredato da un libretto biografico a colori.
Nel 1997 i Death SS entrano negli Academy Studios inglesi, dove registrano l'album Do What Thou Wilt, una mistura di riff pesanti ed elementi gotici, arricchita da effetti horror campionati e voci femminili. I testi sono una sorta di concept sull'opera magico-sessuale di Aleister Crowley, da sempre uno dei maggiori fulcri di ispirazione per la filosofia della band.
In Panic (2000), i Death SS ritornano a quel genere horror music, da loro stessi inventato, attingendo dalle atmosfere dei vecchi film e fumetti del terrore, miscelandole a riferimenti etnico-esoterici e moderna tecnologia "industriale". Altro fiore all'occhiello del nuovo lavoro è la presenza del regista Alejandro Jodorowsky. L'album, che è stato preceduto dal singolo Hi-Tech Jesus, insieme a versioni remix della title-track. Il resto dell'anno è stato speso per la realizzazione di due nuovi singoli tratti da Panic, Lady Of Babylon e Let The Sabbath Begin, quest'ultimo presentato in doppia confezione digipak. In seguito è la volta di Humanomalies, una sorta di concept sul mondo dei freaks.
Successivamente la band raggiunge nuovamente il producer Fab. Vzee Grossi a Los Angeles per dare gli ultimi ritocchi al nuovo album in studio, che viene intitolato The Seventh Seal.
Il nuovo CD, uscito nei primi mesi del 2006 per la Lucifer Rising/Self, rappresenta un ulteriore passo in avanti nell'evoluzione stilistica della band, dove le atmosfere orrorifiche degli esordi sono miscelate con le sonorità più dure e moderne delle ultime produzioni.
In questo senso The Seventh Seal rappresenta un ponte ideale tra il passato, il presente ed il futuro della band. Al suo interno è possibile ritrovare tutti gli stilemi musicali percorsi dal gruppo nel corso della sua trentennale carriera, dal brano di apertura Give 'em Hell alla conclusiva title-track che Clive Jones dei Black Widow al flauto e al sax.
Nel marzo 2008 i Death SS riappaiono dal vivo come headliners dell'Italian Gods Of Metal, festival con solo band italiane, in quello che potrebbe essere il loro show d'addio.
Steve Sylvester ha infatti dichiarato che la band, dopo un viaggio musicale durato trent'anni ed aver pubblicato tutti i sette "sigilli magici" di una sorta di patto da lui stipulato ad inizio carriera, si sarebbe presa un periodo di pausa a tempo indeterminato. In realtà il 21 dicembre 2012 esce The Darkest Night, nuovo EP della band contenente il singolo omonimo, per il quale è stato realizzato anche un videoclip. In seguito esce un secondo videoclip, l'inedito "Ogre's Lullaby".
Entrambi i brani faranno parte del nuovo album Resurrection la cui uscita venne fissata per il 6 giugno 2013. La data è stata pianificata in modo da formare il numero 666: 6/6/2013: se si sommano le cifre del numero 2013 si ottiene un altro 6.
CONTROVERSIE, SATANISMO, OCCHIO DI VETRO, RITUALI, SFIGA E QUANT'ALTRO
Paul Chain: "Reclutavamo i musicisti non solo in base alle abilità tecniche ma anche, soprattutto, in base alla loro predisposizione verso l'occulto.
Lentamente il legame con l'occulto diventò sempre più stretto, fino ad arrivare alla creazione di una setta dedita a "certi rituali e pratiche".
Non eravamo solo un gruppo musicale, eravamo molto di più; la ricerca delle lapidi, delle croci e dei giusti luoghi per le foto session, i riti svolti di notte nelle colline intorno a Pesaro, le frequenti visite ai cimiteri e alle chiese sconsacrate in cerca di ispirazione e materiale da usare poi sul palco.
L'occultismo è materia per pochi: non sei tu che devi/puoi addentrarti nell'occultismo, è l'occultismo che viene a chiamare te. Sono pochissime le persone che possono essere definite occultisti nel vero senso del temine. Queste persone, fin dalla più tenera età, sentono di avere un qualcosa non permesso agli altri. Io fin da bambino sentivo delle voci che tracciavano il mio cammino e le mie azioni, sentivo delle presenze accanto a me atte a darmi il loro insegnamento invisibile agli occhi degli altri. E lo stesso accadeva a Steve, le nostre esperienze erano figlie di una profonda conoscenza della materia. Facevo fatture, malocchi, evocazioni. Praticavo tutte queste cose ma nessuno me le ha insegnate. Nell'83 sono sceso dal palco altrimenti avrei fatto fuori la gente che era davanti.
Quello è il mio problema, con i Death SS andavo troppo fuori di testa. Avevo una spada in mano e stavo per tagliare la testa ai ragazzi delle prime file, in quel momento ero posseduto non sapevo cosa facevo. Parecchie volte mi sono successe cose del genere. Mi sono anche bruciato una mano a Milano all'Odissea 2001 con un esplosione di "flashbombs".
Steve Sylvester: "in quel periodo eravamo completamente posseduti, a livello fisico, mentale ed emotivo. Una corsa senza freni verso il baratro, curiosi di toccare con mano il significato reale del male, scoprire di cosa fosse fatto davvero il Male"
Carlo Caminati(studioso di Satanismo): "Abbiamo avuto nella nostra zona, diversi anni fa, uno dei gruppi satanisti più malfamati d'Italia.
Il gruppo veniva da Pesaro a profanare i cimiteri della periferia sud della Diocesi, oltre il confine con le Marche.
I Death SS, usavano i reperti trafugati per le loro lugubri atmosfere.
Così pure compivano riti magici con vittime animali nei loro show.
La storia, di questo gruppo di persone, è quella di chi comincia con la musica a pasticciare, poi passa alla droga, fino a far diventare l'ideologia satanica una pratica di vita tale da arrivare all'uccisione di vittime, in questo caso, animali.
Naturalmente sono stati inquisiti, alcuni sono anche stati arrestati e, per lo scandalo, si sono trasferiti a Firenze dove tuttora suonano cercando di non raccontare le loro vicissitudini giudiziarie".
Come detto la band si sciolse a metà dell’82 per motivi di ingestibilità extra-musicali, pare che Paul Chain perse un occhio a causa di un puntale maledetto.
Steve Sylvester: “Eravamo troppo coinvolti in pratiche "strane" ed avevamo perso il controllo della situazione. Qualcuno ci lasciò anche la pelle. Presi quindi la decisione di fermare il tutto..."
Paul riformò i Death SS, ma dopo pochi anni cambiò il nome della band in Violet Theatre.
Motivi che Sylvester spiega così:
“Quando Paul continuò a chiamare con quel nome la sua nuova band commise un grave errore.
I Death SS erano indissolubilmente legati alla mia persona da vincoli "sub-umani" e non potevano esistere con altri. Probabilmente lui lo fece in buona fede ma io all'epoca non fui in grado di metterlo in guardia sui pericoli al quale sarebbe incorso perchè ero molto lontano sia fisicamente che mentalmente. Lui e i suoi compagni di avventura dovettero pagare un prezzo molto alto, nel tempo, per questo fatto”
Nel 1986 Paul Chain in ritorno da un concerto incorre in un tragico incidente stradale nel quale riporta serie conseguenze che lo costringono ad una lunga convalescenza.
Paul Chain: “Alla fine degli anni ottanta ho sofferto un brutto periodo di stress.
Suonavo oltre che con il mio gruppo anche con i Boohoos eravamo tutte le sere in giro ero stanco.
In quel periodo, poi, morì un mio amico Giuseppe Cardone, fotografo e artista, autore della copertina di "King Of The Dream ", con il quale, collaboravo sin dal 1981, incompreso anche lui. Poi, mi sono sposato con una mia fan, dopo tre mesi che la conoscevo. Mi è capitato di poter lavorare presso la Camera di Commercio, ho accettato, anche come sorta di sfida, per dimostrare che potevo fare il musicista, avere la mia identità, senza rubare niente a nessuno. Però sono stati otto anni d'inferno. Ho mollato tutto e ho investito tutti i soldi per lo studio e per mantenere mia moglie, dalla quale poi mi sono divorziato.”
"Lo studio lo vedo come un piano stellare, cosmico, per me il mixer è un piano cosmico, le operazioni che faccio con il mixer sono spirituali, sono legate al cielo.
Passare la tua vita a guardare il cielo è capire. Io non ho mai voluto imparare a suonare, non ho mai studiato. Non imparo quando suono. La mente è troppo impegnata, la mente impara nelle pause, quando non suoni. Quando non suoni impari e quando suoni è come se tu ti fermassi, capisci.
Molti mi chiedono "ma quanto hai studiato per imparare a suonare così?» lo non ho mai studiato.
Io do la mia interpretazione alle cose, per questo mi piace sperimentare, provare a suonare tutti gli strumenti. Andavo sempre in chiesa a suonare l'organo al tramonto, quando pioveva.
Mi cacciavano sempre fuori, ero il terrore delle chiese di Pesaro.
Ho composto un sacco di musica medievale, senza aver mai sentito altri autori di quel genere.
Ho cominciato a suonare le tastiere che avevo sei anni"
IL CASO DELLE BESTIE DI SATANA
Preciso che i misfatti non sono connessi direttamente ai Death SS(che non c'entrano nulla però come spesso accade per giustificare certe efferatezze se la si prende con la musica Metal).
Il padre di Fabio Tollis, uno dei ragazzi uccisi dalle Bestie di Satana, affermò che i ragazzi delle "bestie" insieme a suo figlio erano assidui frequentatori dei concerti di questa band, i Death SS: con questo, non volle accusarli ma far notare la pericolosità dell'esaltazione del potere del male.
Nei testi delle loro "canzoni " vengono descritte consacrazioni a satana, messe nere e sacrifici rituali.
In un loro disco, “Black Mass”, viene descritto nei minimi particolari un rituale satanico celebrato alle undici di sera in una chiesa sconsacrata.
La canzone che dà il titolo all’album dice: “La gola del bambino sarà tagliata, sopra il corpo di una strega. Mischia il suo sangue con il suo seme ed unisciti all’Esercito Nero” .
Testimonianza di una ragazza(fidanzata di un ragazzo che conosceva i Death SS):
"Ho conosciuto i Death SS fin dalle loro prime formazioni, ero la fidanzata di un chitarrista molto conosciuto in Emilia Romagna che spesso prestava la sua sala di registrazione ai musicisti dei Death SS. Oltre a Stefano Silvestri (Steve Sylvester), c'era anche il fondatore della band, Paolo Catena (Paul Chain). Il mio fidanzato, dopo averli frequentati per parecchi mesi, divenne violento e ossessionato dall'occultismo. Poi mi chiedeva perdono, mi diceva che quei rituali aiutavano ad essere più efficienti e più ispirati sul palco, che non c'era nulla di male.
Tentò di coinvolgere anche me spesso con la forza. Questo fu il motivo che mi portò, solo dopo enormi sofferenze, a staccarmi definitivamente da lui e da quell'ambiente distruttivo.
Ho cambiato città, ho cambiato tutto, per far perdere le mie tracce, altro non potevo fare.
Il mio rifiuto di partecipare a "certi rituali " era considerato un tradimento imperdonabile dal mio stesso ex che cominciò a minacciarmi. Per allestire le loro messe in scena sul palco, rubavano ossa nei cimiteri, dove spesso facevano vandalismi di ogni tipo.
Prima di esibirsi nei concerti, facevano rituali di magia nera, la droga girava sempre, sacrificavano animali, ho visto che gettavano sangue di un gallo (sgozzato poco prima in un rituale) sui fans sotto il palco e con cui si cospargevano anche i loro abiti e corpi .
Paul Chain una sera aveva in mano una spada sul palco, tipo quelle che si usano nei rituali, era un concerto a Certaldo: spaccò tutto, si gettò sulla gente, in preda al delirio.
Ebbi paura, sembrava volesse sgozzare qualcuno del pubblico.
E' stato terribile, eppure nessuno fece niente per fermarlo, i fans erano in delirio pure loro, alla fine crollò per terra.
Ora Paul si è tolto dalla band dice che si è liberato dalle pratiche occulte perchè gli avevano rovinato la vita ma so che ai tempi in cui il mio ex li frequentava, il satanismo non era solo finzione per loro.
Ognuno può credere in ciò che vuole ma spesso certi culti legati al satanismo possono essere altamente distruttivi, basti pensare ai recenti casi di suicidio/omicidio sempre più in aumento in Italia.
Steve ha anche ammesso di fare parte dell'ORDO TEMPLI ORIENTIS " (la famosa loggia occultista inglese in cui Crowley era il membro più autorevole e che ha diverse sedi anche in Italia).
"Raccontavano che, il giorno della morte di Giovanni Paolo Primo (Papa Luciani), Paolo e Steve stavano facendo un rito e dopo la morte del Santo Padre gli spiriti infernali si sono scatenati pieni di eccitazione in un sabba frenetico per festeggiare l’evento, considerato come una vera e propria vittoria del male sul bene, ma nè Paolo nè Steve sapevano il motivo di tanta infernale euforia, l’hanno scoperto solo in seguito. So che hanno riportato alcuni di questi fatti in una loro autobiografia del gruppo. Paul Chain ha un occhio di vetro, diceva di aver perso un occhio durante una seduta spiritica a cui tutti i membri della band regolarmente partecipavano: un puntale si era come animato e si è conficcato nel suo occhio. Diceva di essere in grado di fare fatture, evocazioni e maledizioni .
Il gruppo musicale Death SS nacque in seguito alle evocazioni di entità in un rito: un progetto che andava al di là della semplice proposta musicale.
I Death SS hanno una sempre professata passione per il satanismo, in particolare per Aleister Crowley, padre del satanismo moderno, cui il gruppo ha dedicato un intero album.
Steve fece una sorta di patto magico con tutti i membri della prima formazione.
Poco tempo dopo iniziarono i primi dissapori e quando il primo Danny Hughes decise di andarsene dal gruppo, scomparve letteralmente nel nulla...tuttora oggi la polizia lo cerca come persona dispersa. Anche agli altri accaddero "strani fatti"...morti improvvise"
QUAL E' LA VERITA? PORTANO SFIGA?
La verità è che parliamo di una grande band che credeva in ciò che faceva però sicuramente hanno cavalcato un po' l'onda costruendosi, di proposito, una certa fama sinistra (che poi negli anni recenti hanno in parte rinnegato).
Chiudo con una dichiarazione di Steve Sylvester:
“Recentemente (2004) sono stato indirettamente coinvolto nei clamori susseguenti i fatti “satanici” del Varesotto, in quanto chiamato in causa su rotocalchi e talk-shows televisivi quale “esponente primario del Rock Satanico in Italia".
L’essere considerato uno degli ispiratori di simili fatti sicuramente non mi onora e da sempre mi trovo a dover in qualche modo difendere me stesso e la musica che amo da queste crociate prive di senso.
Non è certo la musica a spingere una mente malata verso il delitto e un assassino va giudicato e punito per tale a prescindere da cosa ascolta o da come si veste.
Posso solo ribadire per l’ennesima volta che i Death SS non snon promuovono il “satanismo”!
Noi facciamo spettacolo ed intrattenimento e il nostro motto Crowleyano del “Fa ciò che vuoi” è un semplice invito ad essere sempre se stessi, basarsi sulla propria vera volontà senza dogmi ed imposizioni e crearsi una propria personale filosofia di vita che ci aiuti ad evolverci come individui, nel rispetto e nell’amore verso se stessi e verso gli altri!
Ci vedi qualcosa di negativo in tutto questo? Come vedi non c’è alcuna relazione tra noi e i cosiddetti “satanisti fai da te” che troppo facilmente tendono a travisare una rappresentazione teatrale o uno stereotipo volutamente “trasgressivo” per un dogma da seguire".
io ho conosciuto una fan dei deathss che era a capo della setta oto di firenze, e di cose strane ne hanno fatte e continuano a farle..sono malati, matteo, luciano, melissa, carlo, etc etc
RispondiEliminaGrande!
EliminaSe riesci a farti raccontare qualcosa fammi sapere, mi interessano certe cose occulte(a maggior ragione in ambito Metal) :)
"sono malati" . forse si forse no. di certo non rompono le palle al prossimo e si fanno i fatti loro :)
EliminaEffettivamente, basta far propria questa massima "La propria libertà finisce, dove inizia quella degli altri".
Elimina.......tante...verità...nessuna...verità,chi non sa parla chi sa...tace.
RispondiEliminaD.D.
In che senso?
EliminaIn pochi parlano di Steve Jason Minelli.
RispondiEliminaNessuna menzione nelle interviste, nessun "tributo", nessun encomio nè lode nè tantomeno ringraziamenti.
E' un mio amico, persona stupenda nonchè grande chitarrista, suonarci assieme è un vero piacere e onestamente un'idea per cui sia completamente ignorato da Stefano Silvestri & co. ce l'ho.
Ciao, qual è la tua idea di ciò?
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