"...And Justice For All" del 1988, seppur un album storico dei Metallica per idee e tecnica, è stato molto criticato a livello di suoni. La critica più nota è l'assenza del basso ma negli ultimi anni si è diffusa anche un'altra storia inerente il batterista Lars Ulrich. Secondo voci più o meno fondate pare che Lars abbia utilizzato dei trigger di batteria durante le registrazioni dell'album. Dunque il suono della batteria è stato notevolmente modificato in studio. In particolare il produttore dell'album, Flemming Rasmussen, ha ribadito che è stato utilizzato il triggering della batteria per migliorare i suoni. Il triggering della batteria è una tecnica che coinvolge l'uso di sensori elettronici (trigger) collegati alla batteria acustica. Quando il batterista colpisce la batteria, questi trigger rilevano l'impulso elettrico generato e lo trasmettono a un modulo sonoro o a un computer, che può essere utilizzato per sostituire il suono originale con suoni campionati o per apportare ulteriori modifiche al suono. Effettivamente i fans si erano sempre chiesti come mai, Lars fosse riuscito a suonare canzoni così intricate e tecniche, senza riuscire a riprodurle adeguatamente dal vivo (con il doppio pedale va in netta difficoltà su "Dyers Eve" e "One"). Nel caso di "...And Justice For All", è stato ritenuto che il suono naturale della batteria di Lars Ulrich fosse insufficiente per l'album, quindi è stato utilizzato il triggering per ottenere un suono più potente e uniforme.
Questa scelta ha suscitato polemiche tra i fan e i critici, altro problema ben noto è stato il basso quasi completamente assente dall'audio. Riguardo al basso è noto che è molto poco presente e in alcuni frangenti quasi inudibile. Jason Newsted, il bassista dei Metallica durante le registrazioni dell'album, ha sostenuto che il mixaggio finale dell'album ha notevolmente ridotto il livello del basso, riducendolo quasi a un sussurro. Si è sospettato che questa scelta sia stata deliberata, con alcune teorie che suggerivano che la band e il produttore abbiano volutamente ridotto il basso per far emergere ulteriormente le chitarre e la batteria. La decisione di mixare l'album in questo modo è stata in gran parte attribuita alla produzione dell'album e alle scelte artistiche della band e del produttore. Già in "Blackened" nell'intro si sente la mancanza completa del basso (eppure la canzone venne composta anche da Newsted), le cose non migliorano con la titletrack dove batteria e chitarra ritmica sono in primo piano (il basso è udibile in modo impercettibile) o con "Eye Of The Beholder" dove il basso avrebbe aiutato a scandire il tempo con chitarra ritmica e batteria (invece è inudibile con Jason che si limita a seguire il ritmo di James). Le cose non migliorano con le tracce successive e forse a soffrirne di più è "The Frayed Ends Of Sanity" dove, a causa di quest'assenza, anche il suono della batteria risulta ovattato, freddo ed incompleto. Forse dove si sente leggermente è su "To Live Is To Die" che è una strumentale e leggermente in alcuni parti dell'iniziale "Blackened". Esistono versioni online dove il sound è stato modificato abbassando il volume della batteria di Lars e rendendo udibile il lavoro di Jason.
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