lunedì 26 febbraio 2018

La Storia Di Nick Drake: I Flop Commerciali, La Depressione e La Morte


"In caduta rapida e libera, cerchi di trovare un amico. In caduta rapida e libera, questa potrebbe essere la fine" (da "Harvest Breed")

Nick Drake ha rivoluzionato, in soli quattro anni, la musica inglese degli anni '70, anche se con uno stile molto diverso da quello delle star del Rock dell'epoca (principalmente era un'artista Folk ma era anche un grande appassionato di Blues e Jazz).
Ma fu una rivoluzione di cui pochissimi all'epoca si accorsero.
Inglese ma nato in Birmania nel 1948, trascorse un’infanzia relativamente tranquilla, dimostrando un grande interesse per la musica.
Dopo qualche anno, la famiglia tornò in Inghilterra e si trasferì a Tanwoth in Arden, vicino a Birmingham.

Il padre di Nick: "Sembra che niente gli importasse davvero. Era come se ci fosse qualcosa che lo distraesse continuamente"

Finite le superiori si trasferì a Londra, dividendo un appartamento con la sorella, conoscendo nuovi amici e conducendo uno stile di vita bohemien, dove la buona musica e la marijuana non mancavano mai.
Gli amici lo descrivevano come persona timida e riservata, ma socievole con le persone che conosceva, dotato di un grande senso dell'humour.
Nel 1967 fu ammesso al Fitzwilliam College di Cambridge per studiare letteratura inglese, dove trovò un nuovo gruppo di amici intellettuali un po’ hipster con cui si trovava regolarmente a suonare le canzoni di Bob Dylan e Van Morrison, fumando marijuana.
All'epoca registrò anche un Blues sulla marijuana dal titolo "Been Smoking Too Long" (Ho fumato per troppo tempo) in cui evidentemente trovava aspetti autobiografici:

"Nightmare made of hash dreams/Got the devil in my shoes/Tell me tell me what have I done wrong/Ain’t nothing go right with me/Must be I’ve been smoking too long"
(Incubi fatti di sogni di fumo, ho il diavolo nelle scarpe, dimmi cosa ho fatto di male, niente funziona in me, devo aver fumato troppo)

Nel 1968 l’incontro con il produttore londinese Joe Boyd lo portò a firmare il primo contratto discografico.
L’album d’esordio "Five Leaves Left" uscì nel 1969 e doveva il titolo alla scritta contenuta nelle cartine Rizla (usate tipicamente dai fumatori di cannabinoidi), che avvertiva quando stavano per finire.
In un periodo dove gli artisti inglesi (come i Rolling Stones ad esempio) tendevano a ispirarsi alla musica americana, Drake proponeva un suono più europeo.
I testi, che parlavano d’amore, desiderio e identità, sembravano più ispirati dalla lettura dei poeti romantici, che da storie di strada americana.
Il disco contiene la canzone "Fruit Tree" che è quasi una profezia di una gloria che verrà raggiunta solo dopo la morte:

"Safe in your place deep in the earth, That’s when they’ll know what you were really worth"
(Al sicuro nel tuo posto nelle profondità della terra, solo allora riconosceranno il tuo vero valore)

Il disco ha anche spruzzate country come "Time Has Told Me", imprevedibili mantra (Cello Song, Three Hours), Folk jazzato ("Saturday Sun"), raggiungendo picchi stratosferici con la nebbiosa e delicata "River Man", la già citata dolente "Fruit Tree" e una soave "The Thoughts Of Mary Jane".
Le vendite del primo disco, ma anche dei successivi, non furono però buone, anche a causa della grande difficoltà dell’artista di esibirsi dal vivo e di una certa diffidenza per le interviste.
Non riuscì a portare a termine il minitour che il manager gli aveva organizzato, sia per la timidezza di esporsi di fronte a sconosciuti, sia perché non riusciva a tollerare di trovarsi a suonare di fronte a persone che chiacchieravano, bevevano e non avevano il giusto rispetto per la sua musica.
Deluso dall’attività live, l’anno successivo prese in affitto una stanza ad Hampstead e iniziò a lavorare al secondo disco "Bryter Layter", pronuncia cockney della frase delle previsioni del tempo Brighter Later (sereno più tardi), titolo che pareva contenere un messaggio di speranza e che riscosse buone critiche, ma vendette pochissimo (15mila copie).


LA DEPRESSIONE
In concomitanza al vivere da solo e al secondo fiasco discografico lo stato psicologico di Nick iniziò gradualmente a peggiorare, con vissuti di fallimento.
Era assillato anche da preoccupazioni economiche visto che riceveva dalla Island Records solo 20 sterline a settimana, una cifra davvero misera per vivere a Londra.
L’aver interrotto gli studi per dedicarsi alla musica e l’avere ottenuto risultati inferiori alle aspettative potevano essere alla base della profonda tristezza dell’artista.
L’amico Robert Kirby raccontò in un’intervista al Guardian:

"Il fatto che Nick avesse interrotto gli studi prima della laurea lo portava a temere di aver deluso il padre, abbasando molto la sua autostima"

Nick iniziò a ritirarsi sempre di più in se stesso, divenendo una persona molto silenziosa, che riusciva a parlare prevalentemente attraverso le canzoni e anche i rapporti con il produttore Joe Boyd iniziarono ben presto a deteriorarsi a causa del flop delle vendite dei dischi.
Nel 1971 i genitori accompagnarono il figlio da uno psichiatra che fece diagnosi di depressione e prescrisse una cura farmacologica a base di amitriptilina.
L’artista non era assolutamente propenso a curarsi con gli antidepressivi per una questione di vergogna nei confronti di amici e parenti, per il timore degli effetti collaterali e delle possibili interazioni con la marijuana che assumeva regolarmente.
Non si può escludere che anche l’abuso massiccio e protratto di cannabinoidi abbia giocato un ruolo nell’insorgenza della depressione dell’artista, considerato che il consumo cronico di cannabis, oltre a causare la cosiddetta “sindrome amotivazionale” (stanchezza, introversione, apatia, difficoltà a mantenere l’attenzione, mancanza di ambizione e di progettualità) può favorire l’insorgenza di disturbi psichiatrici come depressione, disturbo bipolare e psicosi.
Certamente l’uso cronico di cannabis può avere amplificato questi aspetti del suo carattere con effetti gravi sull’umore.
Tornò a vivere a casa dei genitori nel Warwickshire, dopo la difficile e solitaria permanenza a Londra, ma la protezione della famiglia non lo aiutò più di tanto.
Pareva vivere un profondo senso di solitudine anche in compagnia degli amici e delle persone care.
Sempre l’amico Robert Kirby descrive una delle sue visite:

"Arrivava e non diceva niente, si sedeva, ascoltava la musica, fumava, beveva, dormiva lì la notte e dopo due o tre giorni se ne andava. Poi tornava dopo tre mesi"

Spesso capitava che i genitori dovessero andarlo a recuperare a pochi chilometri da casa perché non riusciva a fare benzina o si era perso.
Con il passare del tempo anche l’aspetto fisico e l’igiene erano sempre più trascurate, a conferma di un grave stato depressivo.
Nel 1972 pubblicò "Pink Moon", l’ultimo disco, realizzato con chitarra e voce in un paio di serate e che voleva essere una rappresentazione di sè.
La canzone che dà il titolo al disco ha un testo criptico e visionario, che nuovamente pare far riferimento alla morte e all'aldilà.
Una storia che circola sul disco narra che Nick portò una copia dell'album appena registrato agli uffici della Island, lasciandola alla reception senza presentarsi neppure.
In realtà David Sandison, che lavorava alla Island in quel periodo, ha raccontato in una intervista che risale alla metà degli anni 90 che le cose andarono diversamente:

"Lo vidi nella reception quando tornai dalla pausa pranzo. Stavo parlando con qualcuno e notai una persona seduta. Lo riconobbi subito, era Nick. Sotto il braccio aveva un disco sotto il braccio. Gli chiesi «Vuoi una tazza di tè?» E lui rispose «Sì». «Vuoi salire?», gli chiesi. E lui rispose, «Sì». Andammo nel mio ufficio, che si trovava in fondo al pianerottolo. Era un pianerottolo che portava a un grande ufficio con un grande tavolo rotondo su cui lavoravano Chris e tutti gli altri e dove c'era un grosso impianto audio. Restò lì nel mio ufficio per circa mezz'ora. Passò mezz'ora e disse: «È meglio che io vada». Gli risposi «Ok, è stato un piacere vederti» e se ne andò"
Qualche anno dopo, John Wood raccontando le notti di registrazione agli studi della Sound Techniques, a Londra, disse:

"Era determinato a farne un disco spoglio, nudo. Voleva che assomigliasse a lui il più possibile. E credo che, in qualche modo, Pink Moon è decisamente più simile a Nick rispetto agli altri due album"

Dopo la consegna dei nastri alla segretaria della Island, Nick scompare nel nulla.
Non si fa vivo, nessuno sa dove sia, dove abiti.
Poco dopo Pink Moon, che rappresentò il terzo flop commerciale, l’artista ebbe un momento di grave crisi nervosa che lo portò al ricovero in un ospedale psichiatrico per 1 mese.
Il postricovero fu caratterizzato da un grande stato di apatia e di disinteresse per tutto, compresa la musica.
Nel 1973 Nick ricontattò il proprio produttore, che nel frattempo si era trasferito in America, perché si sentiva pronto a registrare nuovo materiale.
In realtà non stava affatto bene, ma l’intenzione di registrare ancora sembrava un ultimo disperato tentativo per ottenere il riconoscimento che non era mai arrivato.
Secondo la testimonianza dell’ingegnere del suono John Wood, le performance in studio furono più scadenti rispetto ai dischi precedenti, in quanto l’artista non riusciva a registrare.

Drake: "Non riesco a pensare alle parole. Non provo più niente. Non voglio né piangere, né ridere. Mi sento morto dentro disse in quella circostanza"

Riuscì a registrare solo quattro brani, tra cui "Black Eyed Dog" (cane con gli occhi neri), in cui il protagonista della canzone potrebbe rappresentare metaforicamente la depressione o forse la morte:

"A black eyed dog he called at my door/A black eyed dog he called for more/A black eyed dog he knew my name"
(un cane con gli occhi neri ha bussato alla mia porta/ un cane con gli occhi neri mi ha chiesto di più/ un cane con gli occhi neri conosci il mio nome)

Nel mentre la depressione di Nick aumentava sempre più, caratterizzato da un’indifferenza quasi totale nei confronti del mondo circostante e da momenti di blocco psicomotorio (come quando fu trovato dalla polizia, fermo da un’ora di fronte alle strisce pedonali).
Verso l’autunno dello stesso anno l’artista rimase sconvolto dalla notizia del suicidio del fratello di una sua cara amica, affetto da una depressione cronica.


IL SUICIDIO
Nick fa perdere le tracce di sè, passano i giorni e giunge qualche notizia: il cantautore ha mollato, è tornato per sempre ad abitare dai genitori, nella campagna di Tanworth.
Riceve raramente amici, passa le giornate a leggere, a fissare il soffitto e ad ascoltare vecchi vinili di Bach.
L'amata chitarra giace in un angolo, trascurata.
In questo stato d'animo di rassegnazione e isolamento tutte le voci e le critiche extra-musicali sembrano lontanissime.
Un lungo anno trascorre in questa maniera, tra ricoveri per collassi nervosi e viaggi in macchina solitari.
La notte del 24 novembre 1974 andò a dormire presto, dopo aver trascorso il pomeriggio insieme ad alcuni amici.
La madre quella notte lo sentì armeggiare in cucina, dove spesso si recava di notte a mangiare una tazza di cereali e prendere qualche sonnifero, per poi tornare a letto.
Fu la stessa madre che lo trovò morto la mattina successiva.
Non c’erano note suicidiarie anche se Nick lasciò una lettera per Sophie Ryde, una ragazza con cui aveva una relazione piuttosto platonica negli ultimi mesi.
Venne trovata anche una copia in francese de "Il mito di Sisifo" di Camus, riflessione esistenziale secondo cui un senso alla vita risiede nel tentare...più che nel riuscire.
In un'altra chiave di lettura si riconosce l’assurdità dell’esistenza e si celebra la figura mitologica greca come un uomo che nella condanna accetta e sopporta il suo infausto destino, evitando di togliersi la vita.
La chiusura delle indagini fu “Suicidio previa ingestione incongrua di amitriptilina” (trenta pastiglie, rispetto alla dose prescritta di tre), un antidepressivo triciclico con profilo sedativo, che si assume tipicamente la sera perché aiuta il sonno e che a dosaggi elevati può causare la morte per aritmia e arresto cardiaco, oltre che causare convulsioni.

domenica 18 febbraio 2018

La Storia Dei Watain: Rituali Satanici, Sacrifici Di Animali ed Accuse Di Nazismo

"Siamo stati forgiati con il fuoco e sta a voi decidere se esso debba illuminare il vostro percorso o se preferite esserne bruciati. Ma una cosa è certa: nessuno sfuggirà alle fiamme..."

I Watain si formarono nel 1998 ad Uppsala, in Svezia.
Il nome deriva dalla canzone omonima dei Von. A formare la band furono Erik Danielsson, Pelle Forsberg e Håkan Jonsson (anche se dal 2015 Jonsson non si esibisce più dal vivo, sostituito da Emil Svensson).
Oltre che musicalmente parlando (eredi dei defunti Dissection), la band è diventata famosa per le loro vedute sataniste e per gli spettacoli estremi dal vivo che includono fuochi, candele, talismani, rituali satanici, carcasse di animali e tanto sangue.
Inoltre la band fa parte del Misanthropic Luciferian Order (la setta svedese che vedeva tra i fondatori proprio Jon Nodtveidt dei Dissection) che supporta omicidi e torture di animali.

"Il livello più alto di satanismo è la coalescenza con l’essenza Satanica. In che modo ciò debba essere raggiunto sta al Satanista, e per alcuni il suicidio può essere un cancello che porta verso il raggiungimento di questo obiettivo"

"Non mi interessano davvero gli atei. Preferisco discutere con un cristiano o con qualcuno che almeno abbia una concezione più spirituale della realtà. Non ho davvero nulla da discutere con questo tipo di persone. Non significano niente per me. È come parlare a un muro, in un certo senso. Non sono qui per illuminare gli atei. Sono i benvenuti ad ascoltare la nostra musica, ma se vogliono parlare del concetto spirituale, allora devono allentare le loro menti ed aprirsi verso una diversa percezione della realtà. Altrimenti, cosa c'è da discutere? Ho altre cose da fare"


DISCHI
Ad oggi la band ha pubblicato 6 album, oltre a tre album live.
"Rabid Death's Curse" venne registrato nell'aprile del 2000 allo studio Necromorbus, di proprietà di Tore Sjerna (che più tardi si unirà agli stessi Watain).
"The Limb Crucifix" è carica di una negatività senza pari, memore del Black dei tempi che furono. La melodia è inserita in questo assalto sonoro con chiare influenze svedesi.
Nonostante i continui rallentamenti e le successive accelerazioni, il brano non presenta cali di tensione. Nella successiva, il testo prospetta un'apocalisse senza fine.
Il titolo della canzone, naturalmente, è "Rabid Death's Curse". Le battute di apertura sono lente e si insinuano sotto la pelle dell'ascoltatore.
Ottimi riff, rallentamenti catacombali, bast beat ed oscurità assoluta.
"On Horns Impaled" è un brano Black al 100%. Sia da un punto di vista testuale, le cui invettive sataniche non lasciano dubbi, sia da quello musicale, dove i Watain sembrano tributare un omaggio ai gruppi più noti ed intransigenti della loro terra. Si continua su questa falsariga con "On Horns Impaled".
Forti sentimenti di autodistruzione stanno alla base di "Life Dethroned".
Questa è forse la canzone che più risente dell'influenza dei Dissection.
La violenza è alternata alla melodia.
"Walls Of Life Ruptured", nonostante gli immancabili momenti di violenza incontrollata, è un brano pregno di malinconia. La melodia è desolatamente cupa.
"Agony Fires" parla dell'abbandono di dio. Il ruggito di Erik apre questa composizione inquietante facendoci subito percepire odore di zolfo. E quando sembra che il lento avanzare della musica stia per soffocarci come le spire di un serpente, ecco la canzone accellerare.
"On Horns Impaled" ed "Angelrape" sono grezze e rozzissime.
"Mortem Sibi Consciscere" è la canzone conclusiva dell'album contraddistinta da atmosfere malsane.
"Casus Luciferi" uscito nel 2003 è un album incredibilmente ispirato, con basso in evidenza ed un'ottima produzione.
Musica angosciante, violentissima, oscura, sempre in bilico tra violenza, melodia e rallentamenti oscuri, in cui i Watain hanno il merito di saper donare ai brani di Casus Luciferi quell'alone di misticismo che ha caratterizzato da sempre il genere, mostrando un songwriting di fattura superiore.
Un susseguirsi di esplosioni infernali, ferocia nell'esecuzione, ispirazione ai massimi livelli.
Sì perchè la principale caratteristica di Casus Luciferi è la carica emotiva che riesce a sprigionare, che rinvigorisce ad ogni passaggio, presentando sempre sfumature diverse, sempre più disperate e sinistre, a testimonianza della grande cura del terzetto svedese nel saper bilanciare al meglio tutte le influenze in canzoni dalla presa immediata, la cui tensione non cala minimamente col susseguirsi degli ascolti.
Che siano le sfuriate dell'opener "Devil's Blood", le ritmiche ipnotiche e violentissime di "Opus Dei (The Morbid Angel)", quelle oscure di "Puzzles Of Flesh", i rallentamenti di "Black Salvation" o lo splendido finale di "I Am The Earth".
Assolutamente spettacolare anche la title-track, 8 minuti e mezzo di classe purissima, la sensazione è quella di avere tra le mani un disco straordinario, genuino, composto e suonato da musicisti incredibilmente ispirati.
Nel 2007 esce "Sworn To The Dark" e chi si aspettava il proseguo di Casus Luciferi rimarrà fortemente deluso, ma dopo qualche ascolto quel senso di disperazione e negatività di cui i Watain vogliono farsi bandiera, emerge senza dubbio.
Che l'aria sia cambiata la si capisce già da "Storm Of The Antichrist" che abbraccia anche sonorità Thrash old school (che affiorano a più riprese nel disco), stoppando le sfuriate presenti quasi sul più bello, rallentandole e giocando su contrapposizioni ritmiche.
L'opener "Legions Of The Black Light" è otto minuti di violenza, bordate in blast beat, aperture melodiche e chitarre irresistibili.
La successiva "Satan's Hunger", che sotto il riffing ossessivo riesce a farsi apprezzare per una forte sensibilità, grazie a una produzione (finalmente) perfetta che permette al basso di donare il giusto feeling ai brani.
Buona "Underneath The Cenotaph" e la lenta "The Light That Burns The Sun".
La title-track "Sworn To The Dark" è impreziosita da ottime variazioni o "The Serpent's Chalice" con un crescendo da pelle d'oca e di classe.
"Stellarvore" è contraddistinta da oscuri cori in sottofondo.
Un disco che non raccoglierà i consensi del predecessore, ma che deve essere visto e valutato sotto una luce completamente diversa.
"Lawless Darkness" del 2010 è Black metal primordiale, violentissimo, nichilista.
Note feroci e blasfeme, blast-beats a go go ("Death's Cold Dark"), rallentamenti e accelerazioni del ritmo ("Four Thrones"), linee vocali deliranti ("Reaping Death").
Le fondamenta del sound sono raffigurate da un guitarwork improntato principalmente sulla ricerca di atmosfere sulfuree ed asfissianti.
Le parti soliste sono abbastanza melodiche ("Malfeitor").
Il mood, oscuro e morboso, si mostra manifestamente nella lugubre "Wolves Curse", tagliata e cucita nella classica veste Heavy dal lavoro delle chitarre.
La title-track si evolve su un robusto mid-tempo che dà il tempo al buio di calare con angosciante gradualità. C’è tempo pure per l’headbanging con il Black mischiato con il Rock di "Total Funeral" (molto ultimi Darkthrone e Satyricon o Venom anni 80) che riprende per mano la furia demolitrice messa, prima, in temporanea attesa.
Sino alla furibonda "Hymn To Qayin".     
I due ultimi brani (a parte la cover dei Death SS), sono impregnate da ottime linee chitarristiche ("Kiss Of Death") e da una gelida pioggia scrosciante in "Waters Of Ain" (lunga, articolata e pregevole suite impreziosita da un solo chitarristico di gran classe e dall’ottimo gusto musicale).
Questo disco, anche per via della lunghezza, necessita di numerosi ascolti prima di essere adeguatamente apprezzato.
"The Wild Hunt" esce nel 2013 e i Watain iniettano il sound di arie occulte inframezzate da influenze sperimentali.
Le canzoni di "The Wild Hunt" sono per i Watain le armi con cui affrontare una battaglia contro il declino stagnante in cui versa buona parte del Black Metal del nuovo millennio.
L’opera nasconde sotto una coltre di aggressività una miriade di suoni intrecciati, break a tratti eleganti o sperimentali ma più spesso epici, oscuri e malinconici.
I Bathory son ben presenti, superfluo anche citare i Dissection, primi numi tutelari del gruppo sin dagli esordi e qui prontamente omaggiati nella poderosa "De Profundis".
In molti parleranno di "They Rode On", primo esperimento di Erik Danielsson e soci sul versante “ballad” (con voce pulita), splendida canzone che richiama addirittura James Hetfield; tuttavia, è tutta la tracklist ad offrire piccole sorprese e spunti suggestivi.
"All That May Bleed" e "The Child Must Die" sono i brani che racchiudono buona parte dell’essenza Black Metal degli albori.
"Sleepless Evil" invece è un Black/Death feroce ma allo stesso tempo di classe.
Ci troviamo di fronte a un suono tanto abrasivo quanto rifinito e preciso, che non perde mai nulla in spontaneità: qualcosa che, dal vivo, è sempre in grado di diventare un’esperienza memorabile. L’ennesima conferma del talento visionario e della versatilità di questa band, se mai ce ne fosse stato bisogno.
Dopo alcuni esperimenti nel penultimo album, nel 2018 esce "Trident Wolf Eclipse" che già dalla copertina si presenta come un album di puro e semplice Black Metal pienamente devoto ai canoni della tradizione.
Otto tracce per soli 35 minuti di ascolto in cui i Watain manifestano un’urgenza espressiva molto Metal estremo anni 80 e 90.
Parte bene il singolo "Nuclear Alchemy", che nei suoi poco più di 3 minuti di durata vomita tutta la rabbia della band, con i suoi ritmi velocissimi e un sound dannatamente feroce. La chitarra di Pelle Forsberg ci inonda di cascate di riff, lo screaming stridulo e inconfondibile di Erik Danielsson fa spesso salire il vocalist/bassista sugli scudi.
Brani come "Sacred Damnation", "Furor Diabolicus" e "Ultra (Pandemoniac)" sono mazzate Black violentissime.
Durante questo disco non troverete tastiere o parti atmosferiche, eppure la band propone questa visione del Black oltranzista in modo ragionato, lasciando che alcuni sporadici rallentamenti ed aperture epiche rendano brani come "A Throne Below" e "The Fire Of Power" avvincenti e particolari, pur senza uscire da un contesto ferale.
"Towards The Sanctuary" è forse il manifesto dell'album.
In definitiva un disco molto diverso dal precedente e più simile ai loro precedenti 4 lavori.


ACCUSE DI NAZISMO
Nel 2006, i membri della band fecero il saluto di Hitler indossando le t-shirt della band NSBM Absurd (dopo il loro concerto al German Party.San Open Air). Ovviamente si tirarono addosso un sacco di accuse di essere una band nazista.
Accusato di ciò, Erik Danielsson in un'intervista diede una risposta evasiva, ma quando gli è stato chiesto del NSBM, così risposte: "Il NSBM è uno scherzo, un approccio disperato di persone incapaci di comprendere la perversione e la follia del Black Metal. Cercando di apparire estremi, limitano se stessi nella concezione di quel tipo di società che descrive qualcosa di cui non ci importa nulla oggi. Fanculo al mondo!"

Danielsson: "Scavando un po' più a fondo si capisce che saremmo stati in prima fila ad essere sparati durante il Terzo Reich; quello che noi vogliamo è il caos, l'anarchia, il disordine e il mondo in fiamme. Ciò che Hitler voleva era un piccolo paradiso in cui sarebbe dovuta fiorire la razza ariana, dove la legge e l'ordine sarebbero dovuti essere il comune denominatore della società. Questo è un po' ridicolo per me"
L'anno successivo, furono annullati diversi concerti dei Watain in Germania.
Tra il leader Danielsson e il promoter ci fu un curioso scambio di mail di seguito riportato:

Promoter: "Hail Eric! Non so cosa dire.
Ieri ho ricevuto una telefonata dalla polizia nella quale mi è stato detto che due band non possono partecipare al festival. Le band sono gli Eternity e i Watain.
Sono davvero dispiaciuto, ma la polizia mi ha avvertito che se una di queste band suonerà il concerto verrà interrotto.
Andrò alla polizia per riferirgli che non siete un gruppo nazista, che non siete mai stati e che non lo sarete mai.
Per fare ciò ho bisogno di una tua dichiarazione, quindi se possibile dovresti mandarla via fax o email al più presto.
Spero che ciò ci aiuti ad avere il permesso per farvi suonare"

La band rispose così: "VAFFANCULO! Lo scorso anno siamo stati in tour in Europa, USA, Messico e Sud America e MAI abbiamo sperimentato in queste nazioni la stessa ostilità e la stessa riluttanza ad accoglierci che riscontriamo in quel buco di culo di Germania. Perchè cazzo pensate che ci interessi il nazismo quando l’unica cosa che vogliamo è ridurre in cenere il vostro patetico paese? Non incolpateci per gli errori dei vostri nonni, noi pisciamo sulle loro tombe! Hail Stalin!"


IL COLLASSO SUL PALCO
Nel 2010, durante un concerto a Santiago (Cile), Danielsson collassa sul palco dopo 3 canzoni.
Viene portato in ospedale e pare non sia niente di grave, se non un esaurimento nervoso.
Quel concerto è anche ricordato perchè appena lo show venne interrotto, 18 persone furono accoltellate.
L’accoltellatore era un giovane fan che aveva forgiato una lama speciale per l’occasione.
Così il personale dell’ambulanza che si stava occupando di Eric nel backstage, dovette correre via per assistere i feriti nei pressi del palco.


ALTRI PROBLEMI DAL VIVO
Poco prima del 2011, la band venne mollata dalla Booking Agency RTN Touring in quanto erano ormai loro preclusi molti festival estivi. La decisione venne presa sempre a seguito di un concerto in Germania, dove un promoter aveva annullato uno show perchè preoccupato da fuochi ed incendi che divampavano sul palco durante le esibizioni della band.
In seguito scoppiò una rissa con la security e la band invitò i fans a dare fuoco al locale.
La band ebbe problemi simili anche in Austria e Svizzera, tra risse ed altri concerti annullati.


CARCASSE DI ANIMALI, SANGUE E SACRIFICI DAL VIVO
I Watain come già detto sono noti per esibirsi dal vivo usando candele, fuochi pirotecnici, arti e ossa di carcasse di animali.
Molto controverso è il modo in cui i Watain ottengono le carcasse e il sangue degli animali.
Secondo alcune accuse piovute negli anni sulla band, pare che i membri abbiano ucciso piccioni, maiali e persino tentato di comprare cani (da senzatetto) per ottenerne il sangue.
Pare inoltre che in passato siano stati eseguiti dei veri e propri sacrifici di animali sul palco.
Erik Danielsson che in passato aveva fatto intendere ciò, oggi lo nega.
In una famigerata performance dal vivo a Brooklyn nel 2014, il pubblico fu sommerso da sangue di maiale contenuto in un teschio di capra. Molta gente vomitò o comunque si sentì male durante lo show.


PELLE FORSBERG ARRESTATO E BANDITO DAGLI USA
Il 22 novembre 2019 con un lungo messaggio su Facebook, la band ha informato i fan che le autorità statunitensi hanno deciso di vietare al chitarrista Pelle Forsberg l'ingresso nel paese.

Ecco cosa ha scritto la band:
"Al suo ingresso negli Stati Uniti la scorsa settimana, Pelle è stata prontamente trattenuto in custodia, rinchiuso in carcere e interrogato tutta la notte, e il suo visto di lavoro negli USA recentemente approvato, che gli era stato concesso già 5 volte in precedenza, è stato revocato e reso nullo. Successivamente è stato deportato in Messico, dove era stato in vacanza prima del tour. Questa decisione radicale, presa da un ufficiale doganale, si basava su ricerche su Google sui Watain fatte durante l'incarcerazione di Pelle, nonché su foto private trovate sul suo telefono, foto di moto, caccia e cose varie legate al satanismo, al Black Metal e alla controcultura in generale. Roba che questo ufficiale non ha capito o che non gli piaceva. Come se ciò non bastasse, anche le autorità di frontiera statunitensi hanno deciso di indirizzare i loro sospetti verso il resto della band, un giorno prima della partenza prevista, costringendoci a strappare i nostri biglietti e rimanere a casa.
Tuttavia, dopo diversi giorni e notti di duro lavoro e ovviamente costoso, da parte di avvocati e dirigenti ci è stato finalmente dato il permesso per gli altri quattro membri dei Watain di entrare negli Stati Uniti. Questo significa che i Watain saranno costretti a esibirsi con una line up a quattro in questo tour, con Alvaro alla chitarra ed Erik a basso e voce. Abbiamo appena avuto il tempo di provare, e dato che Pelle si occupa di molte altre faccende nella band oltre a suonare la chitarra, abbiamo dovuto riorganizzare molte cose. Abbiamo già perso diverse migliaia di dollari in spese legali, nuovi voli last minute, nuovi appuntamenti all'ambasciata per i visti e così via.
Non chiediamo la vostra pietà qui, tutti coloro che scelgono di fare ciò che facciamo noi devono essere pronti a incontrare l'opposizione in tutte le sue forme merdose e imbecilli di tanto in tanto. Ma chiediamo la vostra comprensione. E se volete davvero supportare i Watain in questo momento critico, venire agli spettacoli e acquistare tour merch sarà ora più apprezzato che mai, dal momento che il danno economico è già abbastanza grave. A parte questo, questa intera debacle ci ha riempito solo di più rabbia e forza, ora pronti per essere scatenati nei 26 show a venire.
Pelle non aveva nulla di illegale sul suo telefono. Non si è comportato in modo sospetto o provocatorio. Tutto questo dipende da un ufficiale scontroso che faceva le ultime ore del suo turno, disapprovando l'aspetto, la vita privata o il modo di esprimersi di Pelle. Vorremmo ricordare che questa non è una storia ammonitrice sovietica degli anni '80, questa è la politica di frontiera amministrata da Trump negli Stati Uniti di oggi. Questo è ciò che ottieni con una scimmia imbecille, cristiana, razzista che governa la nazione e "la difende a tutti i costi" da qualsiasi cosa possa essere considerata aliena e quindi inaccettabile e potenzialmente pericolosa.

Ecco una dichiarazione di Pelle:
"Tutto è iniziato con una vacanza personale in Messico per sperimentare il Dia de los Muertos, prima di andare negli Stati Uniti per iniziare questo tour. Mi sono fermato al controllo delle frontiere ad Atlanta, apparentemente ero contrassegnato in rosso perché avevo già un biglietto di andata e ritorno per il Messico il giorno dopo (più economico ottenere il biglietto in quel modo). Ma tutto bene, non avevo nessuna cazzata addosso, con me o altro. Tutti i documenti / visti erano ok. Ma poi hanno continuato a controllare il mio telefono per vedere "chi ero" in pratica. Dopo di ciò, mi hanno fatto interrogare da 4 diversi ufficiali per 7 ore. Poi mi hanno chiesto di compilare un modulo in cui ho risposto "sì" a "sei stato maltrattato da qualsiasi ufficiale", e poi si è scatenato l'inferno. Mai nella mia vita sono stato trattato in questo modo di merda! Nessuna informazione, nessuna telefonata, se ho chiesto di qualcosa ho ottenuto un "zitto, stiamo facendo rispettare le regole!" mi hanno urlato, in una cella con solo un sacco come letto accanto a un bagno. Luci intense per tutta la notte.
Non ho roba illegale sul mio telefono. Sicuramente alcune foto possono disturbare le "persone normali". Non vivo una vita normale. Sono foto di me che vado in moto con gli amici (che possono avere toppe o moto discutibili, etc.), saldare cose strane che sembrano "spaventose", foto di tour in cui ovviamente succedono sempre strane cazzate. Ancora una volta, niente di illegale, niente cazzate! Naturalmente hanno anche iniziato a cercare su Google i Watain e, naturalmente, si imbattono in questi fottuti stronzi che accusano i Watain di essere una band nazista. Questa fastidiosa menzogna che va avanti da un po 'di tempo, non mi ha davvero aiutato in questa situazione. E alla fine, si tratta solo di un piccolo ufficiale di frontiera a cui non è piaciuto quello che ha visto e letto su Internet, che a sua volta decide che io, uno dei membri fondatori dei Watain, non posso partecipare a questo tour!
State certi che combatterò perché questo divieto di 5 anni dagli Stati non ha assolutamente alcun motivo d'esistere!"

domenica 11 febbraio 2018

I Mayhem Dopo Euronymous: Live Estremi, Arresti e L'Esorcismo Di Necrobutcher

Ripercorrere la storia dei Mayhem sarebbe inutile e noioso (oltre che ripetitivo, visto che se n'è già parlato in tutte le salse qui ed altrove).
Però la domanda che ci si potrebbe porre è: i successivi 20 anni dall'ultima di De Mysteriis Dom Sathanas hanno avuto un senso?
O come meglio dire, cosa è successo nei successivi 20 anni dei Mayhem?


LINEUP
Ripercorriamo la storia della loro travagliatissima lineup.
La band venne fondata da Necrobutcher, Manheim, Messiah, Euronymous (assassinato come sappiamo tutti nel 1993).
Poi si sono avvicendati Dead (morto suicida nel 1991), Stian Occultus (uno dei fondatori dell'Inner Circle che salutò Mayhem e l'Inner Circle quando ebbe il sentore che da lì, a poco, le cose avrebbero preso una bruttissima piega. Secondo altre fonti ricevette delle minacce di morte da Euronymous), Maniac (colui che rischiò più volte di morire dissanguato sul palco, tra tagli di vene con lamette e coltelli. Cronici problemi di alcol per lui), Attila Csihar (che cantò sul capolavoro "De Mysteriis Dom Sathanas", si è perso ormai il conto di tutte le volte che è stato arrestato per possesso di droga. Si ricordi la volta che venne beccato in Veneto con 158 pasticche di Ecstasy nascoste nei panini), Hellhammer (ex inserviente di un manicomio, sempre dichiaratosi antisemita ed omofobo. In una nota intervista dirà: "il Black Metal è solo per i bianchi", da lì in poi i Mayhem ebbero alcuni problemi nel suonare live, venendo estromessi da diversi palchi, si ricordi ad esempio la diatriba con i Napalm Death).
Dopo il suicidio di Dead, Necrobutcher lasciò la band per problemi ormai insanabili con Euronymous (Dead diceva da tempo che si sarebbe ucciso, al che pare che Euronymous ed Hellhammer gli dissero "continui a parlare di morte e suicidio ma perchè non lo fai?" A Necrobutcher comunque non era andato giù il comportamento di Euronymous dopo la morte di Dead).

Necrobutcher: "Ero totalmente disorientato, scioccato. Dead era il mio migliore amico e non riuscivo a comprendere il perchè avesse compiuto quel gesto. Mi sentivo responsabile, perchè in Norvegia era solo e forse tutti noi avremmo potuto essere più presenti. Euronymous ha reagito assolutamente al contrario di come ho fatto io. Sembrava non importargliene nulla, anzi, ciò che era accaduto scatenava in lui qualcosa che lo eccitava. Era pervaso da un atteggiamento sadico, ha scattato delle foto al corpo di Dead e mi chiedevo perchè continuasse a comportarsi in questo modo assurdo. Gli ho chiesto esplicitamente di bruciare quelle foto, ma Euronymous le ha tenute, a quel punto me ne sono andato dalla band"

La storia poi è nota: Necrobutcher viene sostituito da Vikernes (arrestato poi a seguito dell'omicidio di Euronymous e per l'incendio di diverse chiese).
Anche l'apparizione di Blackthorn nella band fu abbastanza breve (complice di Vikernes, anche lui arrestato ma per concorso in omicidio e dichiarato in seguito seminfermo mentale),
I Mayhem rilasciano comunque "De Mysteriis Dom Sathanas" e si sciolgono, le linee di basso di Vikernes vengono risuonate da Hellhammer (in realtà Vikernes disse che lo tolsero solo dai crediti dell'album ma le linee di basso sono rimaste le sue).
Poco dopo però Hellhammer riforma la band con Maniac, torna anche Necrobutcher e Blasphemer va a sostituire Euronymous alla chitarra.
La band prosegue con la sua carriera musicale, ricevendo critiche a destra e a manca per aver cambiato sound (non più puro e semplice Norwegian Black Metal ma anche altre influenze Industrial).

Blasphemer: "Chimera non l'abbiamo registrato in uno studio convenzionale: ci siamo "accampati" per qualche tempo presso un alloggio estivo in mezzo ai boschi, dove tutto ciò che si vedeva fuori dalla finestra era la foresta a perdita d'occhio ed il fiordo; un ambiente ideale per la realizzazione dell'album. Lì comunque abbiamo portato la nostra strumentazione per registrare le varie parti, ed il risultato è quello che senti sul disco"


EVENTI RECENTI
Lasciando da parte il lato prettamente musicale, il 14 marzo 2003, il gruppo tenne un concerto a Bergen.
Mentre stavano smembrando una pecora morta, la testa dell'animale si staccò dal coltello di Maniac e colpì alla testa un loro fan, Per Kristian Hagen, che subì una frattura cranica.
La band rischiò sei mesi di prigione per aggressione ma alla fine il tutto si chiuse con un nulla di fatto.
Nel 2005 suonano all'Agglutination (Basilicata), la band commette una clamorosa gaffe (voluta o non) esponendo un cartello offensivo sulla porta del loro backstage "We hate Italy and all you fucking italian wankers".
La band in seguito si giustificò dicendo che fu un roadie ubriaco ad esporre quella scritta.
A seguito del noto "Black Mass In Krakow" dei Gorgoroth del 2004, ai Mayhem nel 2006 viene preclusa la possibilità di esibirsi in Polonia (torneranno solo una decina di anni dopo nel 2017).
In tutto ciò, Blasphemer lascia la band nel 2008, nel mentre, l'anno successivo il gruppo viene arrestato a Tilburg in Olanda dopo aver devastato e distrutto la loro camera d'albergo (per danni prossimi ai 5mila euro).
Nel 2011 Attila Csihar, ha rivelato a Terrorizer che il gruppo avrebbe utilizzato vere ossa umane per il cosiddetto "Altar Of Death" allestito sul palco durante l' edizione dell' Hellfest 2011.
"L’abbiamo fatto per ragioni spirituali, non per fare scena, è stato estremo e importante sia dal punto di vista artistico che umano, una sensazione indescrivibile. Non so se sia una buona idea dire ufficialmente che abbiamo usato vere ossa umane ma io sono Attila e dico sempre la verità"

Oggi la band se ne va in giro riproponendo il leggendario "De Mysteriis Dom Sathanas", oltre ad Hellhammer, Necrobutcher e Csihar la lineup è completata dai due chitarristi Ghul e Teloch.


L'ESORCISMO DI NECROBUTCHER
Come si sarà capito, nel corso della loro storia, i Mayhem non si sono mai fatti mancare nulla.
Una cosa curiosa di cui fu protagonista il bassista Necrobutcher fu anche un esorcismo (precisamente nel 2011).
Si sa che il bassista norvegese è un grande bevitore (di birra e super alcolici), spesso volgare ed arrogante ed è noto per le sue interviste inframezzate da continui "Fuck" e "Shit".
Nel 2011 appunto, decise di farsi esorcizzare in diretta televisiva da un predicatore americano (Bob Larson).

Bob Larson: "Ho confermato la mia volontà di eseguire un esorcismo su Necrobutcher e dettato le mie condizioni al network. Sono recentemente stato in tour con gli Slayer e ho frequenti interazioni con band come i Deicide e i Morbid Angel, oltre a diversi altri gruppi.  Ho la volontà di confrontarmi con i demoni di Necrobutcher, se egli permetterà ai propri demoni di farlo. Deve essere cosciente che non è una battaglia tra me e lui, ma una battaglia tra lui e il demonio. La mia preghiera è che Jørn possa conoscere l'amore di Dio. Cristo è morto sulla croce per Jørn e io sono molto affranto nel sentire che lui abbia una concezione così pessima del Cristianesimo. Probabilmente i Cristiani in Norvegia non hanno fatto proprio un ottimo lavoro per permettere a Jørn di conoscere l'amore di Dio. Satana sta combattendo per il possesso dell'anima di Jørn e tutto quello che posso fare è aiutarlo ad evitarlo, far sì che possa vivere l'esperienza della pace interiore concessa dallo Spirito Santo"

Il rito venne organizzato dalla tv norvegese NRK, che mandò il bassista dei Mayhem a Phoenix con una troupe per filmare il tutto.
Necrobutcher, l’uomo che fondò i Mayhem per poi abbandonare  la band.
Necrobutcher: "Noi siamo persone illuminate e sappiamo che queste sono tutte stronzate, che loro sono pieni di fottute bugie e merda. La TV NRK mi manderà a Phoenix, in Arizona, la prossima settimana. Lì c'è questo famoso predicatore. Non sono credente, ma penso sia un ciarlatano, un uomo molto religioso. E' un esorcista. Io ci andrò per divertirmi un po': farà un esorcismo su di me per la TV nazionale, sarà selvaggio e fottutamente divertente. Ovviamente, non mi aspetto di essere liberato da qualche demone o cose del genere. Quando le persone religiose raccontano di come parlano con dio e come dio parla a loro, io so che mentono. Per le persone disincantate, sono tutte stronzate. Per questo andrò lì: per dare un pugno e un calcio in culo a questo piccolo ciarlatano e alla gente che sostiene di avere un contatto diretto con dio o stronzate del genere"

Mezz'ora di show, risolto nella classica pagliacciata all'americana (ma questa volta di stampo norvegese).


venerdì 2 febbraio 2018

La Storia Dei Behemoth: Censura, Arresti ed Accuse Di Vilipendio

I Behemoth, band Death/Black Metal polacca, sono tra le band ad aver avuto più problemi con congreghe religiose e con la legge. La band venne fondata nel 1991 da Adam "Nergal" Darski (cantante e chitarrista), Desecrator (chitarrista), Frost (bassista) e Baal (batterista).
Nati principalmente come band Black Metal, in seguito iniziano a fondere anche altre influenze, soprattutto quelle Death Metal. Anche ai testi sempre impregnati di Satanismo ed Anti-cristianità si aggiungono altri temi quali l'occultismo.

Behemoth: "Prima ci chiamavamo Baphometh ma abbiamo scoperto in fretta che un gruppo con quel nome c’era già, anzi più d’uno. Iniziammo a cercare un altro monicker. Il padre di Baal aveva in casa un libro, Il dio del male. Lo aveva scritto Hervé Rousseau. Era uno scritto breve, poche decine di pagine sul tema della gnosi. Non capivamo nulla ma c’era un frammento sul Leviatano e sul Behemoth, due creature descritte nella Bibbia, nel libro di Giobbe. Impersonificava il male, ci bastava. Behemoth suonava proprio come Baphometh. A noi interessava la B all’inizio, volevamo essere come i nostri amati barbari Beherit e Blasphemy. Non ci abbiamo pensato due volte"


I DISCHI
"Sventevith (Storming Near The Baltic)" esce nel 1995 e mostrava, a dispetto dell'età dei membri, già una certa maturità. Anche per quanto riguarda i testi.
Nessun riferimento al satanismo norvegese: i Behemoth guardavano in casa loro.
Inoltre non è mai un Black velocissimo ma molto elaborato ed accompagnato da qualche tastiera.
Nell'opener "Chant Of The Eastern Lands" si segnalano sin da subito certe tastiere proprie ai Dimmu del primo Stormblast. " "From The Pagan Vastlands" è una canzone potente e maligna al punto giusto.
"Hidden In The Fog" è un altro super pezzo con tastiere gotiche a creare un'atmosfera buia e decadente. Stupende anche "Forgotten Cult Of Aldaron" e "Transylvanian Forrest".
Tastiere presenti anche nella strumentale "Ancient" che disegna paesaggi spogli ed innevati grazie ad un tappeto di tastiere cariche d'atmosfera. Anche "Hell Dwells In Ice" è degna di menzione.
"Grom" esce nel 1996 ed anche qui parliamo di un Black Melodico con sparodiche tastiere.
In "The Dark Forest" salta all'orecchio la produzione davvero molto particolare.
La canzone parte come da programma, sparata a mille e molto melodica, poi ad un tratto a seguito di arpeggio di chitarra pulita c'è un momento atmosferico e...una ragazza che canta, presto affiancata da Nergal in voce pulita in quello che sembra un inno Folk/Pagano.
In"Spellcraft And Heathendom" cominciano ad intravedersi anche altre influenze, quelle Death Metal.
Anche "Dragons Lair, Cosmic Flames And Four Barbaric Seasons" va menzionata.
Si tratta di un disco che mischia il Black svedese, quello melodico, più qualche tastiera sparsa.
"Pandemonic Incantations" uscito nel 1997 è introdotto da arpeggi di chitarra più alcune note di pianoforte che danno il via all’introduzione di "Diableria (The Great Introduction)", capace di far entrare immediatamente l’ascoltatore all’interno dell’atmosfera del disco.
Pezzi quali "The Thousand Plagues I Witness", "Satan’s Sword (I Have Become)" e "In Thy Pandemaeaternum" uniscono la brutalità di un Black Metal ad un Death più tecnico, grazie all’apporto fondamentale di un terremotante Inferno alla batteria.
"Driven By The Five-Winged Star" è uno dei pezzi più esaltanti del lotto, insieme alla bellissima "With Spell Of Inferno (Mephisto)", in grado di fare piazza pulita di tutto e tutti.
Con l'ascolto si susseguono riff, assoli e, soprattutto, le devastanti linee di batteria di Inferno, soprattutto in brani dove riemerge la vena più Black del terzetto, come in "The Past Is Like A Funeral".
Inquietante anche la chiusura dell’album (dopo la sesta traccia nell'originale), che viene alternata ad una sequela di rapide tracce silenziose (57) per arrivare a chiudere l’album che, una volta inserito nel lettore, da un totale di 66 tracce (per la versione rimasterizzata sono 8 pezzi + 57 di silenzio + l'outro finale), giusto per far chiedere alla gente cosa diavolo passasse per la testa alla band per fare un disco con 66 tracce.
Principalmente però il cambio di stile avvenne a fine anni 90 con "Satanica" dove la composizione dei brani si fa più violenta (in quanto al Black venivano aggiunte ritmiche Death Metal velocissime); la trasformazione avvenne anche sul piano tecnico, con strutture e arrangiamenti dei pezzi molto più complessi. L'oscurità della photo-session e l'artwork criptico fanno solo da cornice ad un quadro che, da ora in avanti, prenderà Aleister Crowley come maestro.
LAM è un viaggio infernale che comincia sotto i pesantissimi colpi di Inferno, muovendosi sempre sul confine Death/Black.
"Ceremony Of Shiva" con i suoi riff iniziali colmi di tensione, ci porta all'interno del mantra: le declamazioni di Nergal sembrano pronunciate al contrario e i labili cori femminili non fanno che accrescere questa sensazione di oscurità.
I potenti riff di "Of Sephirotic Transformation And Carnality" e di "The Sermon To The Hypocrites" sono presi dalla tradizione dei Morbid Angel ma dilatati e, in questo caso, intervallati dalle colonne monolitiche del rullante di Inferno.
"Starspawn" e l'intricata "The Alchemist's Dream" è proprio il caso di dirlo: lasciano il segno.
L'ultimo pezzo del puzzle che compone Satanica è costituito da "Chant For Eschaton 2000", uno dei migliori brani dell'album. Dai primi, caotici, secondi iniziali si staglia un apocalittico fraseggio amplificato dalla solita e tremenda doppia cassa; le urla di Nergal non comunicano mai uno stato d'animo ma provengono dal regno degli spiriti.
Successivamente i Behemoth pubblicheranno gli album "Thelema.6" e "Zos Kia Cultus (Here And Beyond)", che contengono alcuni brani più famosi del gruppo, come "Antichristian Phenomenon", "Christians To The Lions", "Horns Ov Baphomet" e "As Above So Below", continuando l'evoluzione del sound. In particolare "Thelema 6" è imperniato di ritmiche, riff e tecnicismi Death Metal.
L'album "Demigod" del 2004, è il coronamento di questa lunga evoluzione che ha arricchito il gruppo con atmosfere e sound paragonabili a quelle dei Nile (che imperniano la loro musica di arpeggi acustici con influenze egizie). L'utilizzo di scale che rimandano a sonorità mediorientali, e lo stile maggiormente incentrato sulla tecnica e la difficoltà d'esecuzione, avvicinano musicalmente le due band. Molti pezzi sono suonati a velocità di ben oltre 200 bpm.
Come detto, "Sculpting The Throne Ov Seth" apre le macabre danze con un stacco acustico.
La titletrack non scosta il tiro dalla precisione stilistica del precedente pezzo.
"Conquer All" si avvicina più a tematiche di stampo Deicide. Il nuovo chitarrista Seth crea magiche e soffocanti atmosfere. "The Nephilim Rising" e "Towards Babylon" non alterano i canoni compositivi di Demigod e si fanno ascoltare, mentre nella successiva "Before Aeons Came" ci sono influenze Doom, così come in "Myterium Coniunctionis (Hermanubis)". In quest'ultima troviamo serrate ritmiche, ora cadenzate, ora rallentate e via così. "Xul" vede la presenza di Sanders dei Nile. Pezzo ovviamente fra i più brutali. Il drummer Inferno e il bassista Orion creano partiture da brivido.
A chiudere la bellissima "The Reign Ov Shemsu".
Nel 2007 i polacchi pubblicano l'album "The Apostasy", ricevendo un'ottima reazione dai media del settore. Quest'album vede ancora la formazione "Nergal", "Inferno", "Orion" e session "Seth".
Il titolo fa riferimento all'abbandono di una fede, in favore di credenze opposte.
I primi anni Black Metal sono ormai distanti anni luce visto il sound più diretto e compatto, che nel contempo non perde l’innato piacere nel strutturare situazioni complesse e melodie evocative. Violenza e velocità non lasciano spazio a compromessi, ma solo l’estasi per una tecnica tanto precisa quanto funzionale ad un songwriting oggi più che mai perfetto.
Anche qui il drumming di Inferno è semplicemente devastante, martellante ma soprattutto quanto mai vario. Si può rimanere estasiati dai blast-beat di "Slaying The Prophets Ov Isa", o dai cambi di tempi in "Prometherion", oppure ancora dalle elaborate architetture di "Be Without Fear" e "Libertheme".
"Inner Sanctum" vede la partecipazione di un ospite d'eccezione, ovvero il compianto Warrel Dane dei Nevermore per quello che è il pezzo più sperimentale dell'album.
Presente anche il piano e fiati. I testi sono anticristiani sino al midollo.
Il nono album "Evangelion" uscito nel 2009 è un full tutto sommato semplice, senza arrangiamenti enormemente elaborati, ma basato su pezzi che sanno aggredire senza pietà né sosta, così come brani lenti e catacombali. "Daimonos" è l'opener perfetta per il disco, presentando sia l'aggressione pura sia, in minor parte, quell'atmosfera lenta che vi catapulterà a Tampa dai Morbid Angel.
"Shemhamforash", subito dopo, è un pezzo velocissimo, grazie a Nergal e al drumming feroce di Inferno. "Ov Fire And The Void" è geniale nella sua semplicità: il riff viene ripetuto quattro volte supportato da una sezione ritmica sempre diversa; e ovviamente la cosa prosegue nel resto del brano. Brano che, scelto per il videoclip dell'album, vede delle soffuse e lontane tastiere, appena percettibili, donare quell'inquietudine di cui solo ascolti ripetuti possono identificare le origini.
Effetti ambientali avvolgono i pezzi lenti dell'album ("Alas, The Lord Is Upon Me" si candida come brano catacombale). "Lucifer" è di sabbathiana memoria.
Questo fu forse il periodo più difficile della carriera di Nergal visto che nel 2010 gli viene diagnosticata la leucemia, guarirà solo nel 2012.
Con "The Satanist" uscito nel 2014 sembra che la band voglia tornare alle sue origini, vista la predominanza di influenze Black. Pare che per la realizzazione della cover dell'album, Nergal abbia utilizzato parte del suo sangue.

Nergal: "Satana è la figura più fraintesa al mondo. Egli rappresenta la verità e lo spirito dell’uomo, la libertà e l’onestà di chi siamo. Sono cresciuto da cattolico, quindi mi hanno detto molte cose riguardo a Satana, ma non corrispondevano a verità. Il satanismo parla di vita, liberazione, amore e amore per la libertà. Io stesso ho Satana in me, mmi scorre nelle vene e attraverso la mia musica"

Parlando del disco "Blow Your Trumpets Gabriel" accoglie l'ascoltatore con un riff cadenzato, espressivo, ripetuto con insistenza.
La prima parte della canzone è avida di variazioni, poi, un intermezzo di basso e tutto cambia: si è catturati da un vortice nero e si giunge in crescendo ad un'epica conclusione melodica dove il basso di Orion la fa da padrone. "Furor Divinus" è un up-tempos, e prova il concetto blasting estremi, riff caotici e violenti a metà tra il Death ed il Black Metal.
"Messe Noire" torna su tempi più moderati, sottolineando la maestria e la classe di Inferno a qualsiasi velocità. "Pro Nobis Lucifer" è una traccia assai orecchiabile, molto melodica e viaggiante su velocità non eccessivamente sostenute. La title track opprime con i suoi riff oscuri e l'andamento ipnotico.
Le orchestrazioni sono usate con maestria, come enfasi e non come anima centrale della canzone, ed il bellissimo assolo proclama The Satanist uno dei migliori del disco. "Ben Sahar" è la canzone più atmosferica del lotto, procedendo lenta con riff dal sapore orientale.
"In The Absence Ov Light" è un'altra gemma del disco, grazie al riffing di livello e all'utilizzo molto efficace di una sezione parlata in polacco, per non parlare della lunga "outro".
Chiude "O Father O Satan O Sun!", con i suoi sette minuti abbondanti intrisi di epicità, chorus ed un ottimo riff.


LE ACCUSE DI ORGIA
Pare che nel 2001, durante un tour in Spagna con i norvegesi Carpatian Forest e i Khold, avvenne una "orgia" con la promoter dell'evento. L'orgia, filmata, fu a suo dire consenziente, ma i Khold, visionato il video, non furono della stessa opinione. Il giorno stesso infatti venne subito chiamata la polizia per informali dell'accaduto. Nergal disse che "la vittima" negò l'accaduto.


ACCUSE DI VILIPENDIO VERSO LA RELIGIONE CATTOLICA
Nergal durante la sua carriera è stato più volte accusato di vilipendio nei confronti della religione cattolica per aver bruciato una Bibbia, un testo sacro e/o di cultura, adducendo come attenuante di fronte alla legge il divieto da lui stesso imposto ai partecipanti, di non effettuare riprese con telecamere in quello che egli definisce come "evento privato".
Infatti il quotidiano polacco Gazeta.pl riportò che il partito politico conservatore Prawo i Sprawiedliwosc (traduzione: "Legge e Giustizia") nel 2007 intentò una causa e perseguì il cantante e chitarrista dei Behemoth reo di aver distrutto una copia della Bibbia in un concerto che la band aveva tenuto in Polonia.
L'atto di distruggere pubblicamente, a mo' di sfregio, un testo considerato dai credenti sacro è considerato infatti reato in Polonia.
Venne giudicato colpevole dalla Corte Suprema polacca per avere. durante lo stesso concerto del 2007, pronunciato parole durissime nei confronti della Chiesa e avere poi strappato una Bibbia sul palco.
Nergal venne denunciato nel 2008 da Ryszard Nowak, presidente di un sedicente comitato nazionale per la difesa dalle sette, che lo ha accusato di promuovere il satanismo.
Durante lo show a Gdynia, il musicista disse che la Chiesa cattolica è "il culto più sanguinario del pianeta" e ha poi fatto a pezzi una Bibbia definendola "un libro pieno di menzogne".
Nel 2011 un tribunale aveva scagionato Darski, con la motivazione che si era trattato di un gesto artistico parte di una performance (lo facevano da oltre 2 anni più o meno ovunque); inoltre, secondo la legge polacca, in questi casi sono necessarie almeno due denunce di persone differenti e all'epoca l'unico a promuovere l'azione legale fu Nowak.
In seguito, però, arrivarono altre denunce, per cui la sentenza originaria venne portata di fronte alla Corte Suprema che condannò la band.


ALTRI GUAI E CENSURE
Nergal nel 2011 fu ospite del Times New Romain (in occasione del loro concerto dell’1 ottobre in un club di Varsavia). Un paio di membri della band prima dello show sono saliti sul palco in pigiama da ospedale e carrozzina. Un presentatore ha spiegato che non avrebbero potuto tenere lo show a meno che non fossero stati “guariti”.
A quel punto è entrato Nergal indossando una stola da sacerdote e li ha “guariti” ponendo le mani sulle loro teste. La scenetta non è piaciuta al presidente della TVP, la rete nazionale polacca che trasmette il reality The Voice Of Poland in cui Nergal fa da giudice, e ha chiesto spiegazioni per il comportamento “provocatorio e  inaccettabile” del musicista.
Diversi sono stati anche i videoclip censurati, in primis "Blow Your Trumpets Gabriel".


L'ARRESTO IN RUSSIA
Nel 2014 la band venne arrestata in Russia.
Durante il "Russian Satanist Tour" arrivati a metà del tour russo (partito il 10 Maggio e che per otto concerti non ha avuto problemi), precisamente a Ekaterinburg Nergal e gli altri sono stati fermati nel club dove avrebbero dovuto suonare, e dopo un controllo dei documenti sono stati arrestati.

Nergal: "Siamo stati trattenuti dall’ufficio immigrazione col pretesto di visti sbagliati. Quando abbiamo detto che non ci saremmo mossi dal club senza la presenza di qualcuno inviato dall’Ambasciata Polacca, hanno minacciato di farci uscire con la forza. Ci hanno portati con un pullman all'istituto della FMS (Servizio Federale per l'Immigrazione), scortati da dieci poliziotti. Abbiamo provato a contattare l’Ambasciata Polacca a Ekaterinburg, ma nessuno risponde al telefono"

Dopo una notte in cella, i Behemoth vennero processati, multati ed espulsi dalla Russia, per aver violato le regole relative ai visti d'ingresso.
Nergal: "Era una cella minuscola e le pareti erano incrostate di feci. Durante la notte abbiamo chiesto di poter usare il bagno, ma senza spiegazioni ci hanno negato il permesso e ci hanno fatto usare delle bottiglie di plastica"

Nergal: "Abbiamo ricevuto i visti d'ingresso dal consolato russo a Varsavia. Ci avevano detto che avremmo dovuto compilare un visto per chi entra in Russia per affari, e abbiamo fatto tutto quello che ci hanno chiesto, e ci hanno dato i permessi. Adesso è saltato fuori che avremmo dovuto richiedere un visto non per affari, ma per "missioni umanitarie", per scopi culturali..."

Il risultato, sono 2000 rubli di multa (circa 50 euro) a testa e l'espulsione dalla Russia.
Il resto del "Russian Satanist Tour", quindi, venne annullato.
Stando ad alcuni commenti, la scusa dell'immigrazione clandestina sarebbe stata usata per sbarazzarsi dei Behemoth, che stavano propagando "messaggi satanisti" tramite i loro concerti.


SHOW CANCELLATI
I Behemoth hanno avuto problemi soprattutto in paesi ortodossi e cattolici.
Oltre ai già citati problemi in Russia, anche in Polonia ci sono stati spesso casini.
Ad esempio nell’ottobre 2014 fu cancellato uno show programmato presso la Poznan University Of Medical Sciences per motivi di sicurezza avanzati dal promoter.


PROBLEMI CON GLI ATTIVISTI RELIGIOSI
Nel 2016 a causa di una locandina di un loro prossimo concerto a Varsavia che si sarebbe dovuto tenere ad ottobre, suscitarono proteste da parte dell’attivista religioso Marek Dudziński.
Da sempre nell’occhio del ciclone per le loro posizioni anticlericali nella cattolicissima Polonia, il problema in questo caso fu il flyer del loro concerto di Varsavia che raffigurava lo stemma nazionale polacco assieme una croce rovesciata. Offendendo quindi lo stesso emblema polacco.
Dudzinski presentò una mozione alle autorità, con la speranza di far cancellare tutte le date della band sul territorio polacco. Il leader della band, Nergal, non si disse assolutamente preoccupato per queste proteste, tantomeno dalla minaccia di un eventuale arresto.


ACCUSE DI VILIPENDIO VERSO LA BANDIERA POLACCA
Nel 2017 Nergal e i Behemoth vengono nuovamente accusati di vilipendio sempre per quanto riguarda l'emblema dello Stato polacco.
L’accusa in questo caso fu legata al design della maglia di “The Republic Of The Unfaithful” e in particolare l’aquila che raffigura, simile allo stemma nazionale polacco.
Secondo la legge locale, ogni utilizzo dello stemma o di suoi elementi caratteristici che risultino offensivi o dannosi, è perseguibile dalla legge.

Secondo l'accusa: "l’artwork includeva elementi e simboli considerati satanisti e anti-cristiani, con l’obiettivo di esprimere un contenuto molto lontano dall’ideologia storica dello stato polacco"
Nergal: "Bene, ecco la prima cosa che mi son trovato al ritorno da una vacanza rilassante e soleggiata. Io e altri due ragazzi siamo accusati di vilipendio ad un emblema polacco. Che peccato! La Polonia guidata dal Partito Diritto e Giustizia sta facendo del suo meglio per inchiodarmi a mo’ di esempio, presumo. Primo: non si tratta dell’emblema polacco. Secondo: lasciamo queste discussioni al processo legale che inizierà a breve. Ci sono limiti alle loro oscurità e cecità? Avanti"


BEHEMOTH CACCIATI DA UNA PALESTRA PERCHE' NON CRISTIANI?
Il 15 agosto 2019 Nergal comunicò che la band è stata buttata fuori da un centro sportivo YMCA di Virginia Beach, Stati Uniti.
A dire del frontman, la band indossava una maglia dei Darkthrone e pertanto un addetto ha chiesto a lui e agli altri membri se credessero in Gesù, domanda alla quale ovviamente i polacchi hanno risposto di no. Anche i Darkthrone dissero la loro.

Darkthrone: "Quidi Nergal è stato cacciato da una palestra negli Stati Uniti, dove i Behemoth sono in tour, perchè indossava una maglia dei Darkthrone e perchè gli hanno chiesto se crede in Gesù Cristo.
Non so se ridere o piangere.
La cosa divertente è che quella che indossava è una vecchia maglia originale dei Darkthrone che gli ho regalato circa un anno fa"
Tuttavia circa 2 mesi dopo, nel corso di un'intervista su Kerrang!, il frontman dei Behemoth ha ammesso di essersi inventato tutto.


Nergal: "Mi piace molto rimescolare la merda, questa è la mia natura. Mi piace trollare e provocare le persone. Ricordate la storia di essere stato cacciato da una palestra YMCA? Orion ed io ci andammo ma ci toccò tornare indietro in un'altra palestra e mi sono inventato la storia di essere stato cacciato per le mie credenze e blah blah blah... Diamine, siam finiti sui titoli di tutto il mondo. La gente era così indignata... Qualcuno diceva che mi avrebbero dovuto picchiare, che i miei oppositori ne sarebbero stati contenti. Io leggevo tutti i commenti e tutti i titoli e mi chiedevo "perché?". Nessuno si è preso semplicemente la briga di chiedermi se la storia fosse vera...e non lo era. Alla fine è stata solo un'altra occasione per realizzare quanto sia facile manipolare le persone, prendersi gioco di loro e fare quel che mi pare"