venerdì 22 dicembre 2017

La Storia Dei Satyricon: Dal Black Metal Ai Tempi Moderni

I Satyricon si formarono nel 1990 in Norvegia, ad Oslo (Eczema) per la precisione.
Il frontman è Satyr (voce, chitarra, tastiere e basso; vero nome Sigurd Wongraven), poi ci sono Vargen (Joakim Jensen), PrimeEvil (Steinar Henriksen), Morfar Blodtann (Anders Ørjebu) e Lord Deadmeat (Gøran Basso).
Quest'ultimo viene sostituito entro la fine dell'anno da un nuovo bassista: Wargod (Vegard Blomberg).
Malgrado ciò, i due membri stabili della band sono sempre stati Satyr e Frost (Kjetil Haraldstad), che nel 1992 andò a sostituire ExHurtum alla batteria.
Satyr, da piccolo, chiese ai suoi genitori di ritirarlo dalle lezioni di religione a scuola.
Nel 1992 fondò l'etichetta Moonfog Records


I PRIMI TRE CAPOLAVORI
Sia come sia, dopo aver prodotto un paio di demo (tra cui "All Evil") l'esordio discografico arriva nel 1993.
Dicevo di Exhurtum: venne espulso dalla band perché "preferiva uscire con la sua ragazza, piuttosto che andare in giro a buttare giù lapidi insieme alla band".

"I am spirit 
I am stone 
and I am immortal" 

Il disco d'esordio "Dark Medieval Times" uscito nel 1994 guadagna subito recensioni di spessore e denuncia tutta la fascinazione del gruppo per il Medioevo e per la contaminazione fra metallo estremo, chitarre acustiche e flauti.
Fu il primo vagito della creatura licenziato dalla Moonfog di proprietà dello stesso Satyr.
Un Black Metal solo all’apparenza scarno e minimale, poichè la tecnica esecutiva dei nostri iniziava a dare i suoi frutti (il drumming di Frost in particolare), spezzato da parentesi di musica medievale suggestiva creata dalla chitarra acustica, dai flauti e dalle profonde tastiere.
Peccato solo per la produzione (opera dello stesso Satyr) abbastanza approssimativa, d’altronde all’epoca era naturale preferire un mood fangoso per preservare l’alone diabolico e l’attitudine incorrotta che il Black doveva comunicare.
“Walk The Path Of Sorrow” (introdotta da un gelido vento) e la titletrack, vedono l'alternarsi di lunghe sfuriate bestiali del Black mitigate da lunghi inserti di ambient medievale profondo ed eroico.
“Skyggedans” e “Taakeslottet” sono invece i brani se vogliamo, più canonici, dove l’anima estrema del gruppo si esprime nello screaming disturbante di Satyr, nei riff ricorsivi e vorticosi e nel drumming totalitario.
“Min Hyllest Til Vinterland”, “The Dark Castle In The Deep Forest” e “Into The Mighty Forest” sono canzoni grezze ma allo stesso tempo ispirate, ma incredibilmente emotivi esempi di Black epico, dove i ritmi si dilatano leggermente e lasciano spazio alle ariose aperture delle tastiere, della chitarra acustica e degli strumenti a fiato, che tessono passaggi grandiosi, ma al tempo stesso malinconici e sobri.
L'anno successivo esce "The Shadowthrone" (1994), in questo disco i Satyricon sono affiancati da Samoth degli Emperor.
Ad aprire le ostilità è "Hviste Krists Dod" ed il suo urlo terrificante che dà il via all’oscuro viaggio.
"In The Mist By The Hills" si mette in mostra anche per le ossessive, ma intriganti linee di basso, che contribuiscono a creare un sottofondo ripetitivo e, appunto, ossessivo, quasi una cantilena, intonata con la consueta malvagità dal frontman della band.
Più veloce è invece la magnifica "Woods To Eternity", a sua volta però nobilitata da tastiere che arricchiscono la proposta musicale dei Satyricon.
"Vikingland", altro masterpiece del gruppo, gioca sul contrasto fra lo scream del singer ed un lugubre, ripetitivo coro, caratterizzandosi inoltre per improvvisi cambi di ritmo dettati tanto dalla chitarra, quanto dalla batteria. "Dominions Of Satyricon" si fa notare per la varietà di soluzioni, portate avanti abilmente dai musicisti, oltre che per la sua lugubre, ma al tempo stesso maestosa atmosfera.
"The King Of The Shadowthrone", ennesima perla, presenta addirittura una chitarra acustica verso la fine, che creano una conclusione di eccezione per un brano che anche nelle parti più pesanti offre il meglio di quanto i Satyricon ci possano regalare.
A chiudere, le tastiere di "I En Svart Kiste": oscure, lugubri, raggelanti.
Nel 1996 arriva "Nemesis Divina", forse il disco per antonomasia dei Satyricon.
Tanto per intenderci parliamo dell'epoca d'oro del Black Metal, l'epoca in cui Satyr poteva permettersi di dire "non ho tempo da perdere per rispondere alle lettere dei fans" (come dirà in un'intervista a Metalion).
Satyr, tra l'altro, ebbe anche una serie di incontri con Euronymous che gli mandò una lettera prima di essere assassinato da Burzum nel 1993.
Il chitarrista "Kveldulv", citato nei crediti, è Nocturno Culto dei Darkthrone.
Il disco incorpora tutto quello che poteva essere etichettato "True Black Metal" in quegli anni e qualche lieve tocco di novità, soprattutto nella produzione (meno grezza rispetto alle canoniche usanze dell'epoca).
Ulteriore elemento da non tralasciare sono le tastiere, utilizzate più per dare respiro alle canzoni che per creare atmosfere catacombali o particolarmente opprimenti.
Si inizia con "The Dawn Of A New Age", un gran pezzo che rappresenta un degno incipit per questo capolavoro.
Indimenticabili le sfuriate della batteria di Frost, in stacchi con velocità al fulmicotone.
La canzone inizia con la storica frase: "This is Armageddon!".
"Forhekset" e "Mother North" da sole valgono l'intero disco.
La prima parte con un arpeggio che si sviluppa progressivamente fino ad arrivare all’apoteosi finale con uno stupendo up-tempo dove piano e chitarra si intrecciano.
La seconda è un perfetto misto di parti sparate e più lente, riflessive, a tratti Doom.
Leggendario ed imponente il riff che sorregge la composizione.
Per questa canzone viene girato un celebre e controverso videoclip, censurato in molti paesi.
I Satyricon fanno interpretare ad una ragazzina biondissima e mezza-nuda la parte della Madre Nord, tra uno spezzone e l'altro alcune scene imperdibili: Frost che mangia il fuoco e lo sputa su una croce di legno capovolta facendola incendiare e Satyr che ne approfitta per leccare la ragazza.
Tornando all'album segue quindi "Du Som Hater Gud", brano in classico stile Satyricon, arricchito con quell'atmosfera misantropica che contraddistingue la band. Pochi riff ben costruiti e strutturati, supportati dalle ritmiche serrate di Frost, e un finale abbellito dall'utilizzo di un pianoforte tanto elementare quanto azzeccato. Si passa a "Immortality Passion", altro pezzo incredibilmente bello, e dalla sconvolgente lunghezza di oltre 8 minuti.
Poi è la volta della title-track, dove la voce di Satyr esprime bene il concetto con tutta la cattiveria possibile.
Si chiude quindi con la strumentale "Trascendental Requiem Of Slaves".


LA PARENTESI STORM
Gli Storm nacquero nel 1993 grazie ad un'intuizione di Satyr (dei Satyricon appunto), Fenriz (batterista dei Darkthrone) e Kari Rueslatten.
"Oppi Fjellet" fu duramente criticata dai media e dalla stessa vocalist Kari Rueslatten per il suo carattere anticristiano e nazionalista.

"Riesci a vederlo? Guarda quel bastardo cristiano: picchialo. E se mai dovessi sentire odore di sangue cristiano sulle montagne, allora prendi la tua ascia e falli a pezzi"

Satyr e la cantante Kari entrarono in conflitto tra di loro, in quanto a dire di quest'ultima era stata ingannata riguardo la vera natura della band, nata con chiari intenti anticristiani, nazionalisti e di estrema destra (Satyr e Fenriz però si sono sempre tirati fuori da queste accuse).


IL CAMBIO DI GENERE
Gli anni successivi della band saranno un calare senza fine, partendo da "Rebel Extravaganza" (1999), che tenta nuove strade sonore e che vede Satyr fare praticamente tutto (eccezion fatta per la batteria di Frost).
"Filthgrinder" e "Tied In Bronze Chains" si lasciano ascoltare comunque.
Il disco successivo ("Volcano", 2002) viene subissato da critiche, non solo per la proposta musicale ma anche perchè è il primo disco dei Satyricon ad essere distribuito da una major discografica (Capitol Records).
"Black Lava" e "With Ravenous Hunger" gli episodi migliori.
La band, dopo aver abbracciato il Black'N'Roll con spruzzate di Punk quà e là si trascina negli anni successivi con pochi alti e tantissimi bassi.
Una sventura per la band capita nel 2006 quando due chitarristi vengono arrestati a Toronto, in Canada, per aver drogato e (secondo le accuse) violentato una donna dopo uno spettacolo al Fun Haus.
La donna affermò di essere stata con AO Gronbech e Steinar Gundersen nel loro tourbus, ma alla fine si è svegliata da qualche altra parte ed è stata aggredita sessualmente.
I due chitarristi sono stati arrestati e gli è stato prelevato un campione di DNA.
Le rimanenti date con i 3 Inches Of Blood vennero cancellate.
Tornando alla musica nello stesso anno esce "Now, Diabolical" per Roadrunner, nel disco si può citare la titletrack e "The Pentagram Burns".
Il periodo così così della band prosegue anche nei due successivi: "The Age Of Nero" del 2008 e "Satyricon" nel 2013 con la particolarissima "Phoenix" (in cui fa la comparsa anche una voce clean).

Frost: "Basta guardare la band oggi sul palco per capire che il face painting non sarebbe più adeguato. Per i pagliacci è fondamentale, ma molte band lo usano a prescindere e non è una cosa che apprezzo. Molte band lo usano per convenzione, perché fa parte del gioco, come se fosse qualcosa che la gente si aspetta. Ma il Black Metal con è fatto di convenzioni. Quando facciamo qualcosa, quando scegli uno stile per quello che fai, dovrebbe essere fatto perché hai avuto un illuminazione, perché vuoi esprimere qualcosa ed era proprio quello che facevamo quando usavamo il corpse painting; fondamentalmente è lo stesso approccio che utilizziamo adesso usando un make up molto più grigio e sfumato, che aderisce meglio alle stile dei brani di oggi.
Il look che hai, quello che porti sul palco deve essere coerente con la musica che stai proponendo. La musica è al centro di tutto e tutto il resto dovrebbe dare qualcosa in più allo show in fatto di forza. Sarebbe stato sbagliato e assurdo continuare ad usare il corpse painting, perché non ha niente a che fare con la musica. Continuare ad utilizzarlo perché lo abbiamo fatto in passato o perché viene considerato una convenzione, sarebbe totalmente contro l’idea generale della band. Per farti un esempio, uso il corpse painting nei 1349 ma perché è parte di ciò che la band vuole esprimere ed aggiunge veramente qualcosa alla performance. Con i Satyricon oggi sarebbe totalmente sbagliato"

Nel 2015 esce anche un live chiamato: "Live At The Opera", che vede la band coinvolta sul palco con un coro di matrice operistica.

Frost: "Vent'anni fa la nostra preoccupazione principale era trovare i soldi per pubblicare un disco e tirare a campare, quindi sicuramente non avremmo potuto ingaggiare un coro da opera lirica! 
Detto questo, fin dall'inizio eravamo molto ambiziosi, e ci chiedevamo dove avremmo potuto portare la nostra musica. Poter registrare con un coro dal vivo, ha reso più epica la musica che comunque era già epica. Non abbiamo cambiato le nostre canzoni per poterle suonare con il coro: è il coro che si è adattato a noi, per creare qualcosa di memorabile, rendere ancora più complete le nostre canzoni di vent'anni fa"
"Deep Called Upon Deep" a dire di Satyr nasce in un fienile.
La band avrebbe voluto registrarlo proprio lì, anche se poi si sono scelti i più tradizionali studi di registrazione.

Frost: "L’idea ci è venuta perché volevamo che l’album suonasse spoglio; che avesse un sound nudo, naturale. Di fatto, suona quasi come un demo. Abbiamo lavorato lì e avremmo davvero voluto registrare in quel fienile, ci avevamo anche portato un sacco di strumentazioni ma poi ci siamo resi conto che sarebbe stato troppo complicato. Così, abbiamo optato per uno studio più professionale"

domenica 10 dicembre 2017

Il Primo Disco Black Metal Composto Da Un Computer: Coditany Of Timeness (Dadabots)

L'intento dei Dadabots (band di Boston) è quello di fare musica attraverso un computer o almeno questa è stata l'idea di Zack Kukowski e CJ Carr, i due fondatori del progetto.
Sono loro, infatti, gli ideatori del primo disco Black Metal realizzato interamente da un computer.

"Usiamo un'architettura SampleRNN modificata per generare musica in generi quali Black Metal e Math Metal.A differenza dei modelli MIDI e simbolici, SampleRNN genera audio raw nel dominio del tempo.
Questo requisito diventa sempre più importante negli stili di musica moderna. Le lunghe composizioni con transizioni rapide tra le sezioni sono possibili aumentando la profondità della rete oltre il numero utilizzato per i set dei dati vocali. Siamo lieti dei peculiari artefatti caratteristici della sintesi neurale. "

L’album è stato intitolato "Coditany Of Timeness".
La band ha utilizzato un algoritmo a rete neurale con alcuni “spezzoni” del terzo disco Black Metal ("Diotoma" uscito nel 2011) della band americana Krallice, poi ha fatto tutto il computer, che ne ha studiato e assimilato i meccanismi.
Ogni brano è stato suddiviso in piccole porzioni che sono state poi date in pasto a una rete neurale, alla quale è stato poi chiesto di scegliere quale poteva essere un eventuale segmento successivo "sensato".
In caso di risposta positiva la rete rinforzava i passaggi che avevano portato a quella scelta, un po’ come quando il nostro cervello rende più salde le connessioni tra i neuroni quando impariamo qualcosa di nuovo.

Carr e Kukowski hanno spiegato il progetto in questi termini:
"All’inizio l’IA generava solo suoni casuali, musica rumorosa e grottesca"
Sono stati necessari tre anni di correzioni, per scrivere un intero EP.
Persino i titolo dell’album e dei singoli brani (ad esempio "Timension", "Wisdom Trippin" ed "Energiveness"), oltre all’artwork in copertina, sono stati realizzati dal computer tramite la catena di Marcov.
Si parla di 5 milioni di tentativi in tre giorni, ciò ha permesso all'algoritmo di comprendere come un brano Black Metal funzioni in termini di sound e struttura.
I pezzi contengono tutti i cliché giusti del genere, dalle intro d'atmosfera alle accelerazioni con doppia cassa e chitarre a "zanzara" oltre ad un'atmosfera molto fredda ed oscura.
Al termine degli esperimenti verrà, poi, pubblicato un saggio da titolato "Generating Death Metal And Math Rock" in occasione del  Machine Learning For Creativity And Design Workshop che avrà luogo a Long Beach, in California.

mercoledì 6 dicembre 2017

La Storia Dei Joy Division e Il Suicidio Di Ian Curtis

"In questo istante vorrei essere morto. Non riesco più a lottare"

Nella storia del Rock e del Punk quello dei Joy Division è un capitolo a parte, intriso di oscurità.
La storia di Ian Curtis inizia a Macclesfield, poco lontano da Manchester, il 15 luglio 1956.
Da ragazzino si divertiva a entrare nelle case delle signore anziane per portare via più farmaci possibili: voleva provarne gli effetti allucinogeni.
La storia dei Joy Division inizia il 4 giugno 1976: dopo un concerto dei Sex Pistols decide con alcuni amici di formare una band.
Il nome deriva da quello dato nei lager alle prigioniere destinate all’intrattenimento sessuale degli ufficiali nazisti.
Nel 1977 in occasione di un concerto all’Electric Circus Ian presentò la canzone "At A Later Date" urlando "You all forgot Rudolf Hess", al quale sembra essere invece dedicato il brano "Warsaw" in cui viene ripetuto continuamente il numero di matricola di prigionia del "delfino di Hitler".
Il primo mini-album ("An Ideal For Living")con quattro brani esce nel maggio del 1978.
Colpisce il suono della band, con sezione ritmica in evidenza, chitarre ridotte al minimo, sintetizzatori, e su tutto la voce baritonale di Curtis.
Più o meno gli stessi elementi del primo disco, "Unknown Pleasures", pubblicato l’anno successivo: 38 minuti, 10 canzoni, in copertina le pulsazioni di luce di una stella appena scoperta e nient’altro, neppure il nome della band.
Troviamo grandi canzoni quali: "She’s Lost Control", "Shadowplay" e "Disorder".
Questo disco cambierà la vita di molte persone: ad esempio i Cure ne trarranno ispirazione per i giri di basso dei loro brani più famosi, da "A Forest" in poi.
Ma non è solo il personaggio di Curtis a trascinare i Joy Division: la batteria tribale di Stephen Morris, le ipnotiche linee di basso di Peter Hook e la glaciale chitarra di Bernard Sumner si amalgamano alla perfezione fra di loro, creando un tappeto musicale che dire oscuro è poco.
La musica dei Joy Division assume una sua identità precisa e riconoscibilissima, completamente innovativa rispetto alle band a loro contemporanee.
I Joy Division diventano così fra i primi esponenti di un genere che verrà definito Post-Punk.
Appena uscito, Unknown Pleasures viene acclamato dalla critica, seppur non registrando altrettanto successo sul mercato.


IL TRADIMENTO DELLA MOGLIE
Durante il tour europeo per pubblicizzare il disco, Curtis conosce e inizia una relazione extraconiugale con una fotografa belga, Annik Honorè.
Ian, insieme agli altri membri della band, aveva studiato un modo infallibile per vincere la noia durante i lunghi trasferimenti sul bus per le date dei tour: mostrare il culo dai finestrini alle auto di passaggio.
La sua tormentata vicenda sentimentale con la belga Annik Honoré, che tanto ferì sua moglie Deborah, era un sintomo di vitalità e di struggimento: "Sono terrorizzata perché crede davvero a quello che canta".


LA DEPRESSIONE E IL TENTATO SUICIDIO
La canzone simbolo dei Joy Division divenne l’ormai leggendaria "Love Will Tear Us Apart" registrata nel marzo 1980.
Ian Curtis già da un po' di tempo soffriva di epilessia fotosensibile.
Questa malattia era diventata per lui un peso insostenibile, e fu per questo che, intorno ai vent’anni, iniziò a soffrire anche di depressione cronica.
Spesso durante le esibizioni live il cantante veniva colpito da crisi epilettiche, si contorceva sul palco, soffrendo; ma il pubblico pensava fosse parte dello show non capendo il dolore che provava.
Ian Curtis con il passare del tempo ricorre sempre più spesso agli psicofarmaci, un paio di volte esagera con le dosi e finisce in ospedale.
Il 7 aprile 1980 tenta il suicidio con i barbiturici; sopravvive, ma nessuno sembra cogliere il segnale di una crisi già gravissima.


IL TOUR MAI INIZIATO E LA MORTE
Intanto l’interesse per i Joy Division cresce sempre di più: il secondo album è pronto, il manager organizza un tour che dovrebbe aprire ai quattro le porte del mercato americano.
La partenza è fissata per il 19 maggio, ma all’alba del giorno prima Curtis si suicida.
Più precisamente, Ian aveva appena litigato con la moglie (derivante probabilmente dal tradimento scoperto con la Honoré).
Lei non vuole ritirare la domanda di divorzio.
Ian la manda via, è notte tarda.
Il cantante decide di guardare "La ballata di Stroszek", ed è ormai quasi mattina.
Si alza e mette sul giradischi “The Idiot” di Iggy Pop, ascolta e ascolta.
Poi va in cucina.
Deborah Curtis torna a casa del giovane marito verso mezzogiorno e lo trova impiccato ad una rastrelliera della cucina.
Curtis muore suicida a soli 23 anni.

Polizia: "Ci dispiace informarla che Ian Curtis si è tolto la vita la scorsa notte. Stiamo tentando di metterci in contatto con Rob Gretton. Se lo sente, potrebbe chiedergli di chiamarci, per favore?"

Peter Hook (bassista della band) "Va bene, e poi mi sono sentito stordito. Lo sono rimasto per giorni, a dire il vero, come se mi si fosse pietrificato il cervello"
"Closer" esce comunque due mesi dopo: è un disco desolato, rarefatto, oscuro, spettrale.
L’autore non ne era soddisfatto (in una lettera da poco ritrovata lo definirà «un disastro»), eppure il suo testamento sarà proprio quell’album bianco con una foto scattata nel cimitero monumentale di Staglieno a Genova.
Dopo il suicidio di Ian Curtis, gli altri membri dei Joy Division decidono di combattere lo shock sciogliendo la band e ripartendo da zero.
Il 29 luglio 1980 tengono il primo concerto a Manchester.
Il loro manager, Rob Gretton gli conferisce il nome di New Order.
Appena Ian Curtis entra nel paradiso degli eroi Rock, gli U2 gli dedicano "A Day Without Me", primo singolo dal loro album di esordio, poi arriveranno gli omaggi di Radiohead e tanti altri.
A ricordarlo sulla terra, una lapide a Macclesfield.
Qualcuno la rubò, qualche anno fa (nel 2008); ora ce n’è una uguale, con un verso della sua canzone più famosa: Love Will Tear Us Apart" (l’amore ci farà a pezzi).

sabato 25 novembre 2017

La Storia Di Snorre Ruch (Thorns) e L'Omicidio Di Euronymous

Essere tra i padri fondatori di un genere ma non essere riconosciuti in quanto tali perchè la band si eclissò sul più bello e non per propria scelta.
I Thorns di Snorre Ruch (conosciuto anche come "Blackthorn") scomparvero dai radar della scena norvegese quando il Black Metal si stava piano piano diffondendo: tanto velocemente erano arrivati, altrettanto velocemente scomparvero.
Già alla fine degli anni 80 Snorre decise di mettere su una band Black Metal, affiancato da Bard G.Eithun alla batteria (che ritroveremo più tardi dietro le pelli degli Emperor) e da tale Marius Vold alla voce e al basso.
Si scelse Stigma Diabolicum come nome, anche se mutò presto in Thorns: si ricordano ad esempio i leggendari "Grymyrk Tapes" del 1991.
Tuttavia Bard Faust poco dopo si unì agli Emperor e Marius Vold mollò, perciò Snorre si ritrovò a collaborare con Harald Eilertsen in qualità di bassista (è questa la line up del demo).
Quando la band stava per entrare nell'olimpo del Black Metal successe qualcosa, un qualcosa di irreparabile e allo stesso tempo tragico, per cui il progetto Thorns dovette essere accantonato per forza.
Quel qualcosa fu l'incarcerazione di Snorre, accusato di essere il complice di Varg Vikernes nell'omicidio di Øystein Aarseth (Euronymous), avvenuto nel 1993.
Nel mentre nascevano uno dopo l'altro, gruppi che dai Thorns attinsero a piene mani: sia dal punto di vista musicale che testuale.


SNORRE, VIKERNES, EURONYMOUS
Facendo un piccolo passo indietro, Snorre viene scelto come chitarrista dei Mayhem.
Quindi Snorre fu costretto a trasferirsi da Trondheim a Bergen, dove viene ospitato da Vikernes che ai tempi faceva parte anche dei Mayhem.
Nel mentre i rapporti tra Euronymous (leader dei Mayhem) e Vikernes non sono buoni.
Ad un certo punto Euronymous telefonò a Snorre, dicendo "per il bene comune Varg deve scomparire" e cose del genere, Vikernes stava sentendo la discussione.
Nell'agosto del 1993, Euronymous stava per esser condannato a quattro mesi di prigione, dopo essere stato incarcerato per aver ferito due persone con una bottiglia rotta.
Lo stesso giorno in cui Euronymous parlò a Snorre delle intenzioni di uccidere Vikernes, quest'ultimo ricevette una lettera affinchè i due s'incontrassero per firmare il nuovo contratto.
L'idea (secondo Vikernes) era quello di colpirlo con una pistola ad alta tensione, di legarlo, di metterlo nel bagagliaio della macchina, di legarlo ad un albero e di torturarlo sino alla morte (il tutto riprendendo con una telecamera).
Vikernes partì per Oslo per andare da Euronymous, insieme a Snorre che aveva alcuni nuovi riff di chitarra da far ascoltare.
Snorre, bizzarro e leale, comunque, non sembrava aver problemi ad essere amico di entrambi.
I due partirono da Berger, arrivando ad Oslo verso le 21, Vikernes consegnò a Snorre una cintura dove teneva custodito un coltello.
Vikernes suonò al campanello della casa di Euronymous, nel mentre Snorre aspettò in fondo alla scala fumando.
Fu poco dopo che ci su l'alterco che porterà all'assassino di Euronymous: i due iniziano a litigare, a dire di Vikernes fu Euronymous ad attaccarlo e a cercare di colpirlo prima con un coltello e poi con altri oggetti.
Euronymous viene accoltellato ma riesce ad uscire fuori dall'appartamento e fu lì che i due incontrarono Snorre che rimase abbastanza sorpreso per via di quello che stava succedendo.
Vikernes: "Snorre era ancora al piano di sopra, ed io non avevo idea di come avrebbe reagito a tutto questo. Era forse tutta una montatura, e lui ne faceva parte? Mi avrebbe attaccato? Non lo sapevo. Quando Snorre arrivò correndo, io semplicemente lo lasciai passare. 
Capii che lui non c'entrava nulla, così gli chiesi se era tutto ok, perché proprio non sembrava. 
Per allora, Euronymous era di nuovo in piedi. 
Sembrava si fosse arreso, e disse "ne ho abbastanza", ma subito dopo cercò di colpirmi con un calcio, ed io lo finii conficcando il coltello nel suo cranio attraverso la fronte. Morì sul colpo. 
I suoi occhi si rigirarono, e si poté sentire un gemito mentre vuotava i suoi polmoni morendo. 
Cadde in posizione seduta, ma il coltello era conficcato nella sua testa; così, afferrandolo sollevai anche lui. Quando estrassi il coltello dal suo teschio con uno strattone lui cadde all'indietro, e rotolò giù per una rampa di scale.
In effetti, sarei stato capace di ammazzarlo più facilmente e velocemente se il coltello non lo avessi avuto, e lo avessi semplicemente picchiato a morte. La sola ragione per cui impugnavo un coltello fu perché lui ne aveva uno, e immaginai che sarebbe stato leale che ne avessi uno anch'io, sebbene quello che avevo con me non fosse granché. 
Euronymous aveva mostrato la sua intenzione di uccidermi, e sebbene egli non fosse più una minaccia diretta per me, lì per lì non provai nessun dispiacere per averlo ucciso. 
La sua codardìa mi aveva reso furioso, e non vidi motivo di lasciarlo vivere, non dopo che lui aveva mostrato l'intenzione di uccidermi. 
Se lo avessi lasciato vivere gli avrei solo dato la possibilità di riprovarci, prima o poi"

I due corsero verso la macchina ma Snorre era abbastanza colpito per quello che era successo, così vagabondò per Oslo per una ventina di minuti.
All'uscita autostradale di Oslo, Snorre vide un posto di blocco sull'autostrada in direzione di Bergen, subito fuori città, così furono costretti a cambiare strada.
Si fermarono nei pressi di un lago, annodarono i vestiti di Vikernes a delle pietre, gettandoli nel lago, dove l'acqua era più profonda.
Successivamente, Snorre avrebbe mostrato alla polizia il luogo in cui Vikernes si era sbarazzato dei vestiti, venne trovata solo la t-shirt.
Il resto dei vestiti, probabilmente, era affondato nei fanghi sul fondo del lago.
La polizia chiese a Vikernes di andare a Oslo per un colloquio.
Non avevano alcuna prova contro di lui.
Capirono presto che Snorre era, per così dire, l'anello debole della catena.
Dopo 9 giorni, Snorre crollò, dicendo loro che era stato proprio Vikernes ad aver ucciso Euronymous.
Tra le 2 e le 3 di martedì 19 agosto 1993, Vikernes viene arrestato.
In particolare la polizia disse a Snorre che anche lui si trovava in grossi guai quindi andò fuori di testa e confessò tutto immediatamente.
La polizia affermò di aver trovato le impronte digitali di Vikernes sulla scena nel crimine, poco dopo però Snorre cambiò versione affermando che i due avevano pianificato tutto in anticipo.

Vikernes (racconta la ricostruzione della polizia): "Snorre sarebbe stato mio complice nel raggirare Euronymous per lasciarci entrare nel suo appartamento, loro dissero, mentre io fui l'unico che suonò il campanello e gli parlò. 
Infine, affermarono che avevo consegnato a Snorre un coltello quando eravamo in macchina, cosicché fosse armato anche lui, nel caso io avessi avuto bisogno del suo aiuto. 
Si trattava del coltello nella cintura che gli avevo detto di mettere nel vano portaoggetti, perché non volevo tenere un coltello sul sedile posteriore della macchina. 
Naturalmente non l'avevo indossata, perché camminare per Oslo con un grosso coltello nella cintura non è legale, e sarei stato arrestato. 
Distorsero tutto in un modo irriconoscibile, e la fecero sembrare come se avessi premeditato di ucciderlo.
Non riuscirono mai a spiegare perché Snorre avrebbe dovuto volere Euronymous morto. 
Si era appena unito ai Mayhem come chitarrista, il sogno di molti chitarristi Metal, ne sono sicuro, ed era amico d'infanzia di Euronymous.
L'avvocato difensore di Snorre arrivò a testimoniare contro il suo stesso cliente, ansioso com'era di arrivare a me, e quando Snorre fu messo in prigione anche la giurìa sembrava triste e non credo che nessuno si aspettasse una cosa del genere.
In tribunale dissi che Snorre non c'entrava nulla, e che si trovava solamente nel posto sbagliato al momento sbagliato, ma il giorno dopo Snorre testimoniò affermando che mi sbagliavo. 
Disse che io avevo pianificato ogni cosa, e che lui ne era a conoscenza perché ne era parte.
Oltre che per l'omicidio, alla fine, venni incarcerato per furto e detenzione di 150 chili di esplosivi (più che altro dinamite, e in piccola parte nitroglicerina) e di tre borse di detonatori elettronici, inoltre per aver fatto irruzione in alcuni rifugi di montagna; dove, secondo loro, avrei rubato una bandiera norvegese ed un libro mentre ero alla ricerca di armi da fuoco. Non fui mai incarcerato per dissacrazione di tombe, come molti sembrano credere, né per aver appiccato il fuoco alla chiesa di Fantoft"

Snorre riceverà 8 anni per complicità in omicidio, Vikernes invece 21 anni (il massimo della pena in Norvegia).
Vikernes con la sua band madre (Burzum) continuerà a comporre dal carcere, invece il progetto Thorns di Snorre verrà accantonato sino al momento della sua scarcerazione.


IL RITORNO DEI THORNS
Nel 1995 il loro brano "Aerie Descent" venne inserito in un tributo ad Euronymous edito dalla Necropolis Records, ma il pezzo era stato registrato prima dell'incarcerazione di Snorre, nel promo del 1992 "Trøndertun".
Dopo la scarcerazione e facendo un piccolo balzo al 1999, questo è l'anno in cui finalmente i Thorns ricompaiono alla grande con uno split in compagnia degli Emperor.
La line-up comprendeva, oltre ovviamente a Snorre, il solo Satyr Wongraven alla voce, visto che il vecchio compagno Bard Faust (diventato batterista degli Emperor) nel frattempo era stato anche lui arrestato per omicidio.
Tuttavia il vero e proprio esordio della band fu datato 2001 con il disco omonimo ("Thorns").
Le attese per questo debutto erano veramente molto alte, e, neanche a dirlo, il disco venne accolto dalla critica come un vero e proprio gioiello.
Sostanzialmente si tratta di un Black con pesanti influenze Industriali, Elettroniche e Sperimentali, basato su inserti gelidi e taglienti.
Non mancano poi vocals filtrate e strutture folli e ripetitive.
L'opener "Existence" di per sè potrebbe essere un classico pezzo Black Metal, ma, grazie all' utilizzo di inserti elettronici al limite dell'isteria e di break insoliti, assume un gusto decisamente diverso.
"Shifting Channels" è anch'essa basata su un ritmo ossessivo e sorretta da pochi riff.
"Stellar Master Elite" è un altro pezzo molto sperimentale.
Snorre, che è l'unico vero membro dei Thorns, mostrò idee innovative e rivoluzionarie, come ad esempio in "Underneath The Universe I & II": grazie alla sua capacità di mediare momenti estremi con momenti pacati sa trasmettere emozioni in modo nuovo e originale.

giovedì 16 novembre 2017

La Storia Dei Cripple Bastards e Le Accuse Di Sessismo, Misoginia e Razzismo

“La gente mi fa schifo, lascio tutti alle spalle, tiro dritto fino all'ultimo”

I Cripple Bastards si formano nel 1988 ad Asti, grazie a Giulio The Bastard ed Alberto The Crippler, entrambi ex Grimcorpses. A questo duo poi si aggiungono alcuni turnisti. La band è autrice di una mistura velocissima di Grindcore con influenze Hardcore e Punk. L'esordio della band avviene nel 1991 con uno split, sarà il primo di una lunga serie negli anni 90. Nel 1992 cominciano ad esibirsi anche live, la band si fa subito un nome Underground, diventando ben presto di "culto". Suonano in concerto in giro per il mondo partecipando a festival underground quali l'Obscene Extreme e il Brutal Assault in Repubblica Ceca, il Maryland Deathfest negli USA, il Fuck The Commerce in Germania e il Neurotic Death Fest nei Paesi Bassi. Riguardo la musica? Il minimalismo è sicuramente l'elemento che contraddistingue i loro dischi e che lega insieme ogni passaggio. I ritmi sono di una velocità estrema, in certi passaggi al limite del caos. I testi sono violenti e conditi da humour nerissimo (come la scuola Grindcore insegna). Per il resto: nichilismo, sessismo, misoginia, misantropia, odio, violenza. Canzoni come "Quasi Donna...Femminista" o "I Hate Her" ricevono un mare di critiche e vengono accusate dai movimenti femministi, idem "Sexist Society...Must Destroy It!". Anche i movimenti religiosi si muovono per "Dio è Solo Merda" ma è solo la punta dell'iceberg perchè la band piemontese ne ha per tutti (come vedremo).


DISCHI ED ACCUSE VARIE
Prescindendo da split, EP e compilation, l'esordio è datato 1996 con "Your Lies In Check".
Nel 1999 con la dipartita di Alberto The Crippler da ogni attività musicale, il gruppo arriva alla sua formazione più stabile e longeva. La formazione vede Giulio The Bastard alla voce, Schintu The Wretched al basso, Der Kommissar alla chitarra e Al Mazzotti alla batteria. L'esordio contiene ben 69 tracce per 48 minuti di durata (dai 4 secondi ai 2 minuti e 01). Si tratta di vecchie canzoni registrate tra fine anni 80 ed inizio anni 90.

Giulio The Bastard: "Your lies in check é stato concepito in condizioni veramente precarie, a tratti direi addirittura “disastrose”...per mesi dopo che abbiamo terminato le registrazioni ho continuato a dire che era venuto meglio di quel che mi sarei mai aspettato e che con i C.B. in quel periodo non avremmo potuto rendere meglio.  La storia dietro era: il batterista Michele Hoffmann aveva deciso di lasciare il gruppo già da mesi, io gli ho chiesto come ultimo favore di registrare un album intero (e conclusivo) per chiudere in bellezza la sua attività con noi. A quei tempi eravamo in 3 (senza basso) e provavamo in una cascina di campagna, suoni orrendi e la voce dentro a un amplificatore microscopico, non si capiva un cazzo. Dopo un po’ di prove, é subentrato un ragazzo brasiliano (Eduardo) al basso...il primo bassista in assoluto nella storia dei Cripple.  Con Michele non avevamo più tempo per tirare giù pezzi nuovi, quindi ci siamo limitati a risistemare un po’ quelli dei vecchi demo e singoli e quei pochi più recenti che avevamo preparato nei mesi precedenti al suo distacco. 
Fissate le date in studio é stata una corsa al massacro riuscire a provare tutti e 69 i pezzi con Michele (in quel posto allucinante) e due o tre volte alla settimana andare su a Torino per insegnare ex novo i pezzi a Eduardo. Le prove con lui erano chitarra/basso “a secco” e io che ritmavo i pezzi con le bacchette picchiando su una sedia o un pezzo di cartone. Tutto questo nel garage/autorimessa dove Eduardo lavorava: tra una macchina che entrava e l’altra (e lui che si doveva sbattere ad aprire il portellone e parcheggiarle) ci chiudevamo nel gabbiotto e gli insegnavamo i riff.  Tutti e 4 insieme a formazione completa ci saremo beccati sì e no quattro o cinque volte, sempre in quel cascinale di campagna dove i suoni erano indecifrabili"

La raccolta "Almost Human" viene subissata di critiche per via della copertina sessista.
In particolare essa procurò diversi problemi alla band durante il tour americano del 2002, in quanto furono molto contestati. Da questa esperienza nasce il brano "Bomb ABC No Rio" presente sull'album "Desperately Insensitive" del 2003.
Il 13 ottobre 2000 esce "Misantropo A Senso Unico", il secondo full-length dei Cripple Bastards e quello della maturità artistica. Viene pubblicato in Europa dall'etichetta di Giulio The Bastard, negli Stati Uniti dalla Deaf American Recordings e in Brasile da Peculio Discos.
Perversione ed estremismo, testi nichilisti ("...non servire a niente..." "...tutto il tuo lavoro finirà nel nulla..."), dichiarata misantropia nei confronti di un mondo ostile, la disillusione di qualunque rapporto umano, la negazione di Dio. Il libretto interno è presentato con tanto di corpi mutilati e squartati, la copertina con foto di sassi lanciati da un cavalcavia (usanza molto in voga ai tempi in Italia soprattutto sulle autostrade), per non parlare di ciò che i testi di Giulio The Bastard riescono ad evocare: tutto ciò che di più aberrante e squallido ci sia nella nostra società.

Giulio The Bastard: "L’interno della copertina dell' album é un collage di foto di persone decedute per morte violenta, e secondo me é stupendo, anche se inevitabilmente può ricordare le vecchie sleeves dei Carcass. Non sto molto a pensare quale effetto possa avere su chi compra il disco, io vado molto a sensazioni, e quel tipo di grafica é lì perché mi piace, così come di punto in bianco ho deciso di mettere quella copertina ultra-controversa al cd "Almost Human" non per un particolare intento anti politically correct o di offesa verso femministe, moralisti o chi cazzo ne so...l’ho solo messo perché nel momento in cui ho visto quell’immagine mi ha dato qualcosa in più rispetto al piattume della vita di tutti i giorni, mi ha fatto provare un’emozione leggermente superiore alla routine di sensazioni insipide che si accavallano nella grigia quotidanietà"
Secondo la titletrack il mondo è "Un numero, una divisa, un qualsiasi lavoro di merda / a voi va bene quello perché siete solo quello". Segue "Non Servire A Niente (E' La Tua Sorte)" ed altri titoli carini quali "Morte Da Tossico", "Rapporto Interrotto", "Nascere Per Violentarsi", "La Repulsione Negli Occhi" (testo allucinante), "Sbocco Nichilista", "Il Tuo Amico Morto", "Quasi Donna...Femminista", "Dio è Solo Merda", "Peso Inutile".

"Suore immacolate, puttane del Signore,
vergini che danno il culo attraverso le preghiere,
preti bacchettoni, drogati di seghe,
ancora ai tempi di inquisizioni e rogo delle streghe.
Dio in concreto è il marcio che vi circonda
E il Papa che piange é il solito falso rito,
avete eretto il monumento a un vecchio rincoglionito,
intorno a lui che benedice scorron fiumi di denaro,
per chi ha fame e vive male solo merda o piscio amaro.
Dio in concreto è il marcio che vi circonda
Cristo, la Madonna, il pensiero religioso,
stronzate per fregare chi é ingenuo o "bisognoso",
non voglio avere fede e qualcosa in cui sperare,
non voglio purificarmi - il Paradiso mi fa cagare.
Dio in concreto è il marcio che vi circonda
Quando vai a messa, in silenzio ad ascoltare,
fuori hai un figlio tossico e una moglie che si fa scopare.
Il mondo crolla a pezzi ogni giorno sempre più nero,
troppo tardi per accorgersene sotto una croce al cimitero.
Dio in concreto è il marcio che vi circonda
Dio è solo merda e il marcio che vi circonda"


Dalla canzone 16 in poi, ne seguono ben 94 che rappresentano un collage di canzoni ultracore con un flashback finale da un film. Dopo questo disco, la band viene accusata di sessismo, razzismo e nazifascismo. Il terzo album della band, "Desperately Insensitive", è registrato agli studi Nadir di Genova da Tommy Talamanca (chitarrista dei Sadist) e viene pubblicato dalla Necropolis Records negli USA e dalla Century Media Records in Europa. Nell'arco di 3 anni l'album viene ristampato svariate volte sia in CD che in vinile, fino a raggiungere le 11.000 copie vendute. L'utilizzo dell'inglese fa fare alla band il salto internazionale e vengono finalmente conosciuti anche all'estero.
19 tracce per 30 minuti esatti dove il Grind si mischia all'Hardcore e al Punk. Il ritornello "Quanto sei troia, quanto sei troia" diventerà il manifesto della band. Nel 2008 i Cripple Bastards firmano per la FETO Records, l'etichetta inglese gestita da Shane Embury dei Napalm Death e Mick Kenney degli Anaal Nathrakh. Danno così alla luce il loro quarto album, "Variante Alla Morte", contenente 24 brani Grind interamente cantati in italiano e caratterizzato da una produzione Death melodico svedese realizzata gli  Studio Fredman in Svezia da Fredrik Nordström. 26 canzoni per 31 minuti di durata (con 2 canzoni addirittura di 5 e 3 minuti). Si nota anche dei cambiamenti per quanto riguarda le vocals: non più urla strozzate, disumane e graffianti ma un timbro più gutturale, che non disdegna l'utilizzo prolungato di un perfetto growl, segno della maturazione tecnica raggiunta da Giulio in questi anni.
Riguardo la copertina del disco, Giulio The Bastard dice: "Il paragone col suicidio dei lemming è attinente...l’artwork ritrae dal basso un burrone che si staglia a picco su un mare scuro in tempesta e un’interminabile fila di bambini dal volto spento (privo di emozioni) che si buttano giù uno a uno. “Variante alla Morte” sta a indicare la crescente apatia e l’incapacità di reagire della gente, soprattutto delle nuove generazioni"

Ottimo il lavoro di Al Mazzotti alla batteria: velocità pazzesche, passaggi e cambi di ritmo da capogiro, insieme a sfuriate sovrumane, che lasciano senza respiro, ma anche sezioni più lente.
Ci sono pezzi inquietanti come alcuni passaggi di "Gli Anni Che Non Ritornano", o tutta la sezione iniziale della lunghissima canzone conclusiva "Autoazzeramento". Per il resto, è la solita sfuriata violentissima con "Allergie Da Contatto", la title-track "Variante Alla Morte" e "Spirito Di Ritorsione" con addirittura un ritornello finale. I testi proseguono sulla linea che i fan dei Cripple Bastards conoscono ormai bene: dietro all'immediatezza espressiva che usa forme talvolta anche volgari, si nasconde una grande attenzione alle liriche, evidenziata dalla presenza, nel booklet di tutti i testi in doppia lingua (italiano e inglese). Nel 2009 esce il boxset "Age Of Vandalism" contenente le primissime registrazioni della band. Racchiude tutto quello che i Cripple Bastards sono stati quando erano ancora molto giovani, con la formazione a due, le registrazioni sono state fatte in sale prove con un semplice registratore portatile da cassette. Contiene 1036 canzoni, diluite in cinque ore di Noisecore e terrorismo sonoro. "Frammenti di Vita" del 2011 è un album di cover, più che di cover è un rifacimento di canzoni in chiave Grind. Si possono citare "Misogynists" dei riformati Bulldozer che è di una violenza assurda, "Declino" degli Impact, "Qualcosa Scompare" dei Negazione, "Mater Tenebrarum" dei Necrodeath, "Factory" dei Raw Power, infine due loro pezzi "Polizia, Una Razza Da Estinguere" e "Italia Di Merda".

"Anni di tristezza, cazzate in televisione
Divertimenti imposti... discoteca e stadio
Il tuo misero sfogo nella totale sottomissione.
Italia di merda
Italia di merda
Italia di merda
L'Italia del perbenismo, l'Italia dei leccaculo
è la patria dei coglioni che non usano il cervello
han bisogno di qualcuno che li affoghi nello schifo.
Italia di merda
Italia di merda
Italia di merda
Muoio nel mio disgusto, sommerso dal vostro marciume.
Soffoco in una strada affollata di apatia,
intossicato dalla merda che ingoiate tutti i giorni.
Italia di merda
Italia di merda
Italia di merda"

"Nero In Metastasi" uscito nel 2014 dura 36 minuti e contiene 18 tracce.
Si tratta sostanzialmente di pezzi Grind ma si trovano anche sperimentazioni come in "Splendore" (dalla durata di 9 minuti) con influenze addirittura Stoner. Poi i soliti pezzi con testi del calibro di "Malato Terminale", "Nemico A Terra", "Strage Di Ostacoli".

venerdì 3 novembre 2017

La Storia Dei Saxon e Il Ban In Medio Oriente Per Via Di Crusader

Originari del South Yorkshire, i Saxon sono tra le band principali della NWOBHM.
Più precisamente la band viene fondata a Barnsley nel 1976 grazie a Graham 'Oly' Oliver (chitarra), Steve 'Dobby' Dawson (basso), Paul 'Blute' Quinn (chitarra), Pete 'Frank' Gill (batteria) e Peter 'Biff' Byford (voce).
Il primo nome scelto fu Son Of A Bitch che di lì a poco diventerà Saxon.
Dopo i primi demo e concerti in piccoli club, arriva il primo contratto che permette agli inglesi di registrare "Saxon" (1979).
"Saxon" riscuote buoni consensi anche se non sfonda come sperato, ma porta il gruppo a suonare come spalla ai Motörhead in un lungo tour inglese.
Ad ogni modo pezzi come "Stallions Of The Highway" e "Still Fit To Boogie" forgeranno il sound della band.
La qualità di questa band emerge tutta nel successivo "Wheels Of Steel" (1980) sound massiccio, ispirato, senza compromessi.
La title track e "747 (Strangers In The Night)" fanno circolare il nome della band anche sui grossi palchi.
"Motorcycle Man" e "Stand Up And Be Counted" diventano dei classici della band.
Battendo il metallo finché è caldo, a fine 1980 la band registra "Strong Arm Of The Law".
Fra i classici presenti in questo disco vi sono "Dallas 1 PM" (sull'attentato a John F. Kennedy), "Heavy Metal Thunder", "To Hell And Back Again" ed ovviamente la titletrack.
La New Wave Of Brithis Heavy Metal è pronta a conquistare il mondo, e i Saxon sono tra le band principali con Iron Maiden e Judas Priest.
Il 1981 inizia on the road, con ottimi riscontri in Europa e Giappone.
Il quarto colpo dei Saxon è un altro disco da 90: "Denim And Leather" (1981) diventa un manifesto per il metal europeo, si piazza bene nelle classifiche di mezzo mondo e apre al gruppo le porte degli Stati Uniti, con un tour fissato per il 1982.
In realtà il disco strizza quasi l'occhio al Glam di Los Angeles, per le maggiori melodie rispetto al precedente.
"Princess Of The Night", "Denim And Leather" e "And The Bands Played On" fanno parte di qualsiasi esibizione dal vivo della band.
Prima di partire per il tour in USA, Pete Gill si infortuna una mano, e viene rimpiazzato al volo da Nigel Glocker, promosso a batterista fisso quando Gill entra nei Motörhead.
Inizia così il via vai dei batteristi, unica postazione traballante in una formazione per il resto abbastanza solida.
Il tour negli States del 1982 si rivela un grande successo della band, che sembra sempre più in grado di rivaleggiare per fama, qualità e volume di vendite con mostri sacri quali i Judas Priest e i conterranei Iron Maiden.
A celebrare il momento d'oro dei Saxon esce il primo live, "The Eagle Has Landed" (1982), che mostra una band a suo agio dal vivo quanto se non più che in studio.
"Power And The Glory" (1983) ottiene un grandissimo successo, vendendo oltre 3 milioni di copie.
"Nightmare", "Warrior" e "The Eagle Has Landed" impressionano per la loro qualità ed ispirazione.
Manca però un po' di smalto, un po' della durezza degli inizi.
Con "Crusaders" (1984) la band chiude i conti con la Carrere Records, le aquile inglesi infatti firmano con la EMI e si concentrano sempre più sul mercato americano virando sul Rock melodico.
Questo disco venne visto dalla band come quello del tradimento, in quanto le composizioni sono molto melodiche, anche se pezzi come "Rock City" e la controversa (e censurata) titletrack si lasciano ben ascoltare.


LA SVOLTA ROCK MELODICO E IL TRADIMENTO
Forse è per via del passaggio alla major, forse perché il ritmo dei primi album aveva del miracoloso, comunque la band infila una serie di dischi non del tutto convincenti, che non sfondano nelle vendite e non soddisfano i fan di lungo corso: "Innocence Is No Excuse" (1985), "Rock The Nations" (1986) e "Destiny" (1987).
Malgrado qualche buona canzone questi tre dischi non sono mai stati visti di buon occhio dai fans della band, per via delle sonorità AOR Rock e della netta commercializzazione del sound.
Tra un disco e l'altro la band deve anche trovarsi un nuovo bassista, visto che Steve Dawson ha problemi con la moglie e lascia i compagni.
Dopo "Destiny", la EMI decide di smettere di puntare sui Saxon.


IL RITORNO A SONORITA' METAL
A seguito di qualche disco live, carichi e combattivi, tornano in studio e registrano "Solid Ball Of Rock" (1991), in cui si sentono segni di ripresa soprattutto grazie all'apporto del bassista Carter.
Se ne accorge la Virgin, che mette i Saxon sotto contratto e li spedisce a suonare in giro per il mondo.
Nel 1992 la aquile inglesi riprendono il pallino della loro musica: "Forever Free" è un ispirato ritorno alle origini, che inaugura una nuova parabola ascendente confermata da "Dogs Of War" (1995), ultimo album con Graham Oliver.
Il suo posto alla chitarra è preso da Doug Scarrat, che farà parte della famiglia a lungo.
I successivi "Unleash The Beast" del 1997, "Metalhead" del 1999, "Killing Ground" uscito nel 2001 ed "Heavy Metal Thunder" del 2002 e "Lionheart" del 2004 si lasciano ascoltare ben volentieri.
Il sound è molto moderno con una produzione pulita ed anche influenze Speed Metal degli anni 80.
Dopo altri 4 dischi, nel 2015 è la volta di "Battering Ram" il 21esimo disco in studio della band in cui si possono citare "Hard And Fast", la poderosa "Stand Your Ground" e la magnifica "Top Of The World".
In generale gli anni 90 e il nuovo millennio rilanciano la band, tra alti e bassi, quantomeno al sound primordiale che li aveva resi famosi in tutto il mondo.


IL BAN DAL DESERT ROCK FESTIVAL E DAI PAESI ISLAMICI
La cancellazione dal Dubai Desert Rock Festival (Dubai, Emirati Arabi Uniti) del 2006 fu un fulmine a ciel sereno per i fans.
Il motivo furono alcune canzoni degli anni 80 della band inglese che parlavano appunto di liberazione della "Terra Santa" e di musulmani trucidati.
Il CSM (che organizzava l'evento) affermò appunto che la controversia nata, scaturiva dalla pubblicazione di alcuni testi della band su quotidiani locali.

"I membri della band sono stati immediatamente etichettati dalla maggior parte dei quotidiani arabi come razzisti. La domanda che ci chiediamo è: cosa ci fanno i Saxon nelle terre arabe? I Saxon chiedono lo sterminio di massa degli arabi"

In particolare ci si riferiva alla canzone Crusader del 1984.
La band si difese dicendo di non essere razzista ed aggiungendo: "Molte delle canzoni che scriviamo sono basate su eventi storici ad esempio 'Dallas 1:00' (l'assassinio di Kennedy), 'Conquistador' (la conquista del Sud America), ' Crusader', etc le canzoni non sono intese come qualsiasi forma di propaganda, la canzone è un'istantanea di quell' evento nella storia, i testi permettono di rivivere l'evento. Saladin, capo dei Saraceni, era anche un potente guerriero e le sue battaglie erano un buon argomento per i nostri testi"




Da "Crusader" (1984):
"Crociato, crociato, per favore portami con te
la battaglia ha luogo lontano verso est
crociato, crociato, non lasciarmi solo
voglio prendere parte alla tua impresa
sto aspettando, sto aspettando, di stare al tuo fianco 
di combattere con te oltre il mare
stanno chiamando, stanno chiamando, devo essere la
la terra santa deve essere liberata

combatti il la buona guerra
credi in ciò che è giusto
crociato, il signore del reame
combatti la buona guerra
con tutta la tua Grandezza
crociato, il signore del reame

stiamo marciando, stiamo marciando, verso una terra lontana da casa
nessuno può dire chi ritornerà 
sui pagani a est
noi cristiani stiamo arrivando, con le spade alzate
Uniti nella fede e nella causa
i nostri stendardi si alzeranno nelle terre

combatti il la buona guerra
credi in ciò che è giusto
crociato, il signore del reame
combatti la buona guerra
con tutta la tua Grandezza
crociato, il signore del reame

combattere, combattere, le orde saracene
noi seguiamo il re guerriero
avanti, cavalchiamo avanti, nella battaglia
portiamo il segno della croce
signori della guerra inglesi, cavalieri del reame
versando il loro sangue nella sabbia
crociato, crociato, la leggenda è nata 

combatti la buona guerra
credi in ciò che è giusto
crociato, il signore del reame
combatti la buona guerra
con tutta la tua Grandezza
crociato, il signore del reame

(avanti crociato, lascia che la battaglia inizi)

combatti la buona guerra
credi in ciò che è giusto
crociato, il signore del reame
crociato, il signore del reame

combatti la buona guerra
credi in ciò che è giusto
crociato, il signore del reame

crociato, il signore del reame"

venerdì 20 ottobre 2017

La Storia Del Produttore Phil Spector: Dal Wall Of Sound All'Omicidio

"Io ho inventato l'industria discografica"

"La prima volta che un uomo ti ha toccato, la canzone in sottofondo era mia"

Phil Spector, uno dei più grandi produttori di tutti i tempi, nasce nel Bronx di New York nel 1939.
Phil non ha ancora dieci anni quando il padre, operaio in un'acciaieria, si suicida e costringe la famiglia a trasferirsi in California, precisamente a Los Angeles.
Sul finire degli anni 50, Spector ha un breve periodo di successo con la band dei Teddy Bears, poi si orienta verso lo studio di registrazione.
La svolta della sua carriera è sicuramente l'apertura dell' etichetta Philles con la quale inventa uno stile famoso in tutto il mondo: il Wall Of Sound (il muro del suono).
Massiccio, imponente, tosto, stratificato da ascoltare in mono.
Spector porta al successo gruppi di sua invenzione, spesso di sole ragazze.
Incide una hit via l'altra con le Ronettes, i Righteous Brothers e una miriade di altri gruppi.

"Nessuno poteva fare un singolo sopra i due minuti, io feci You've Lost That Lovin' Feeling che era di quattro minuti. Feci scrivere sulle etichette che durava tre minuti secchi. Tutti diventarono ricchi"

Tra i suoi clienti, ci saranno poi i Beatles (Let It Be), John Lennon (Plastic Ono Band e Imagine), George Harrison (All Things Must Pass), Bob Dylan, Velvet Underground, Brian Wilson ed anche band Punk (i Ramones negli anni 80 con End Of The Century).
In particolare venne chiamato da John Lennon per dare un suono più ricco alle registrazioni dei Beatles che sarebbero uscite poi nell'album Let It Be appunto.
Lui aggiunse archi e cori realizzando un album di successo, ma la cosa non piacque a McCartney che s'infuriò con Lennon e Harrison per la scelta (nel 2003 è stata pubblicata la versione originaria senza le aggiunte di Spector, intitolata "Let It Be...Naked").
Con Lennon, Harrison e Ringo Starr, Spector ha lavorato anche negli anni dopo i Beatles (per All Things Must Pass, Give Peace A Chance, Instant Karma, Concert For Bangla Desh, It Don’t Come Easy).


LE ARMI E L'INCIDENTE STRADALE
Con la fama, cresce il mito dell'uomo bizzarro, innamorato di Lawrence d'Arabia e delle armi da fuoco, con le quali minaccia i musicisti, arrivando a sparare per aria in studio.
Negli anni 70 si schianta in auto, si salva per miracolo ma si risveglia con 300 punti di sutura sul volto e altrettanti sulla nuca.
Da quel momento, Spector diventa davvero strano.
Ad esempio negli anni 80 quando lavora con i Ramones, Dee Dee Ramone riferì di essere stato minacciato con una pistola dallo stesso Spector mentre cercava di lasciare lo studio, evidentemente senza l'autorizzazione del produttore.
Ossessionato dalla privacy, soffre di psicosi, i farmaci gli impediscono di suonare, la gente inizia a girare alla larga.
Anche il successo sembra voltargli le spalle.


LA SCOMPARSA DALLE SCENE E IL PRESUNTO OMICIDIO
Negli anni 80, 90 e 2000 Spector sparisce letteralmente dai radar.
Di lui si parla solo nel 2003 e nel 2007.
Nel 2003 precisamente il 3 febbraio, la modella Lana Clarkson viene trovata morta in casa del produttore.
L'autista di Spector dice di averlo sentito urlare: «Credo di aver ucciso qualcuno».
La polizia lo accusa di omicidio, lui parla di suicidio accidentale.
La ragazza, rimorchiata poco prima al bar dove lavorava (House Of Blues), si sarebbe puntata la pistola in bocca per provocarlo, Spector avrebbe gridato: «No, è carica».
Lei, spaventata, si sarebbe sparata per errore.
Saltano fuori altre cinque donne che raccontano di essere state minacciate da Spector con armi da fuoco.
Eppure i conti, in tribunale, non tornano.
La balistica lo scagiona.
Spector avrebbe dovuto essere coperto di sangue, ma i suoi vestiti sono quasi puliti.
La vittima era conosciuta per le manie esibizioniste e le tendenze suicide.
Spector se la cava e viene scagionato.
Nel 2007 invece insieme a tante altre personalità dello spettacolo prende parte alla esequie di Ike Turner. Salito sul palco per il suo discorso funebre (riportato in video solo in forma parziale), il produttore si scaglia contro l'ex moglie del defunto, Tina: "E' stato Ike a rendere Tina il gioiello che era. Quando sono andato a vederlo al Cinegrill, negli anni 90, sul palco ci saranno state quattro o cinque Tina Turner, e ognuna di loro avrebbe potuto essere lei".


LA CONDANNA PER OMICIDIO
Alla seconda udienza, nel 2009, è condannato a 19 anni di carcere.
Carcere a vita quindi, con possibilità di libertà vigilata su cauzione.
Così cala il sipario sull'esistenza di una dei più grandi architetti di sempre del Rock.
Spector, già malato di Parkinson, viene rinchiuso presso il California Health Care Facility di Stockton.
Nel 2014 emerge l'indiscrezione secondo la quale il produttore sarebbe ormai completamente muto a causa di una papillomatosi respiratoria.
Dal carcere comunque uscirà nel 2028, sempre se sarà ancora in vita.

"I buoni muoiono giovani, io sono ancora vivo e devo pagare per essere il più grande produttore musicale della storia"

mercoledì 4 ottobre 2017

I Killer Foxx, L'Etichetta Metal Enterprises e La Metalploitation

I Killer Foxx si formarono nel New Hampshire negli anni 80, non passarono certo alla storia per le loro doti musicali ma per le incredibili tragedie e misfatti che li riguardarono.
La band nel 1986 consisteva del cantante e chitarrista Vivian Fox, del chitarrista Mick Stryker, del bassista KK Fox e del batterista John Deacon.
Da un punto di vista scenografico e dei costumi s'ispirarono ai Kiss (visto l'uso delle maschere).
L'album di debutto "The Night" esce nel 1985.
Da un punto di vista musicale, la band c'entra poco con i Kiss: le influenze Hard Rock non mancano ma la band è più influenzata dalla nascente NWOBHM.
Qualche buona intuizione c'è (tipo Going Under, All You Can Eat o The Night) ma la produzione molto amatoriale non rese giustizia ad un disco che...da pessimo sarebbe potuto diventare...mediocre.


LA METAL ENTERPRISES
Vista la pessima produzione la band si guardò intorno e cambiò etichetta.
Una delle più grandi sfighe della carriera musicale della band fu proprio questa: l'aver firmato per l'etichetta tedesca Metal Enterprises.
Dietro l'etichetta c'era il misterioso Ingo Nowotny (chitarrista dei Godzilla).
La Metal Enterprises vide la luce forse nel 1982.
È molto difficile dirlo esattamente poiché pochissimi dei loro album prodotti fornivano date di rilascio o di registrazione.
Tra le band messe sotto contratto i già citati Killer Fox e le Thrash Queen, considerate tra le Metal band peggiori di tutti i tempi.
Perché scelsero di rilasciare gli LP di queste band rimane uno dei più grandi misteri della storia della musica.
Nel 1987 viene rilasciato "White Power Light" della band Bohse Onklez.
Fu sicuramente tra i dischi migliori usciti sotto quest'etichetta e portò anche un buon guadagno.
Bene, adesso come investire questi soldi ed incrementare i guadagni? Ovviamente registrando un flusso infinito di album da studio, grazie all'aiuto di amici e conoscenti (che non sapevano neanche dove stesse di casa la musica) rilasciando più o meno un album al mese.
Più precisamente si parlò di "Metalploitation", la vergognosa versione musicale del fenomeno dello sfruttamento.
Partendo dall'assunto che è possibile rilasciare 1000 copie di qualsiasi cosa che possa avere una minima attinenza con il Metal (anzi con un po' di rumore) mantenendo i costi di produzione e di progettazione ai minimi storici...be' da qui è possibile ottenere un buon guadagno sperando che qualcuno compri queste porcherie.
Negli studi di registrazione Tanit / Woodland vennero registrati la maggior parte degli album più raccapriccianti/pessimi dell'etichetta.
Nomi quali Point Break, Godzilla, Super Badm, Nile Temple, Satan's Servants, etc
Tanto per intenderci, l'etichetta fece uscire una ristampa di "The Night" dei Killer Foxx chiamata "Going Under", la particolarità è che la Metal Enterprises sbagliò incredibilmente il nome della band dimenticandosi una "x" (Killer Fox).
Disco che tra l'altro presenta ben due ristampe (un altro nome è "All You Can Eat").
A conti fatti e vedendo quello che succederà in seguito, probabilmente però fu un'astuta mossa commerciale, anche se nessuno ha mai risolto il mistero.


LA MORTE DI VIVIAN E KK FOX E I FALSI DISCHI DELLA METAL ENTERPRISES
Nel 1987, due membri dei Killer Foxx, ovvero Vivian e KK Fox rimasero uccisi in un incidente stradale e la band fu costretta a sciogliersi.
Ed è qui che l'etichetta aguzza l'ingegno dando origine agli infami Fake Follow-up.
In poche parole l'etichetta registrò a nome di alcune band messe contratto, nuovi dischi.
La particolarità era che la maggior parte di queste band non erano più attive da tempo.
Questi dischi contengono probabilmente la musica più malata/senza senso mai rilasciata sotto la bandiera dell' Heavy Metal (ammesso che si possa parlare di Metal).
Questi dischi non hanno mai assomigliato alle bande originali o ai loro progetti, ma sono abbastanza simili tra di loro, in particolare i "secondi" album di Killer Fox, Godzilla, Thrash Queen, Kalaschnikov e Fucker e potrebbero benissimo essere stati registrati nella stessa occasione e dagli stessi "musicisti" (francesi e soprattutto tedeschi).
È davvero difficile descrivere il suono di queste abominazioni.
Drum-machine, riffing ultra-generici, effetti vocali strani e/o canto che dire improvvisato è poco.
Qualunque altra cosa stupida che si possa immaginare è contenuta in questi dischi.
Gente presa da in mezzo alla strada insomma, altro che musicisti.
Sentire ad esempio l'introduzione di "Czarewitch" di Kalaschnikov.
Le Thrash Queen erano una band femminile di Thrash Metal che pubblicò in realtà un solo disco "Manslayer" del 1985 attraverso la già citata Lanslyde Records (la stessa iniziale dei Killer Foxx).
Successivamente è stato ristampato sull' etichetta Metal Enteprises di Nowotny.
La band si sciolse in un momento non precisato, allora l'etichetta pensò bene di fare uscire un altro disco sotto il loro nome.
Infatti fu la volta del fake album "Ashes To Ashes", in cui troviamo riff generici accompagnati da un tamburo e una voce femminile fastidiosa con accento francese (ma forse erano tedeschi) che canta cose casuali con intramezzi Ambient.
I riff e le vocals sono ripetuti più volte, quindi tutte queste "canzoni" durano 7-10 minuti.
Si può anche parlare delle voci robotiche in "Orgasm Of Death" dei Killer Fox, disco che si ventila uscito nel 1990 (in realtà molto probabilmente uscì per la prima volta nel 1992). 
Running Blade è davvero difficile credere che esista davvero.
In altre canzoni c'è spazio per strani e lunghi pezzi sperimentali e collage sonori presi quà e là a caso.
Alcuni pezzi son stati ri-registrati ed altri addirittura mischiati con altre canzoni, sperando che nessuno avrebbe mai notato.
Molta gente pensò ad uno scherzo: le band sotto l'etichetta ME non potevano essere prese sul serio.
Uno scherzo e pure di cattivo gusto.
La cosa divertente è che l'album "Making Love On Electric Chair" dei Fucker ha continui riferimenti al nazismo e al razzismo (basta leggere il testo di White Power), quando il vocalist della band originaria era proprio nero e i testi erano assolutamente anti-razzisti.
I Random, senza una lira, si affidarono alla stessa etichetta per la copertina del loro debutto...il proprietario dell'etichetta Nowotny a quanto si dice fece disegnare la cover dell'album a sua figlia di 5 anni!
Incredibilmente i Random rilasciarono in seguito anche il secondo disco con la ME.
Non solo, ad esempio il logo dell'etichetta venne rubato dalla compilation "Iron Tyrants", rilasciata dalla World Metal Records.
Al di là dei Fake Album, come si può facilmente capire, quest'etichetta si distinse per aver messo sotto contratto per lo più band che con la musica non c'entravano niente.
Senza timore di smentita, si può tranquillamente affermare che la Metal Enterprises e la maggiorparte delle band messe sotto contratto siano state il peggio del peggio della musica Metal.

sabato 23 settembre 2017

La Storia Dei Puddle Of Mudd e Tutti Gli Arresti Di Wes Scantlin

I Puddle Of Mudd furono fondati a Kansas nel 1992 dal turbolento Wes Scantlin, dal chitarrista Jimmy Allen, dal bassista Kenny Burkett e dal batterista Sean Sammon.
Furono una delle prime band messe sotto contratto da Fred Durst, frontman dei Limp Bizkit, sulla sua etichetta Flawless Records.
Wesley Scantlin conobbe Durst per caso: infatti nel 1999, dopo anni di tentativi per sfondare nel musical business, Scantlin scioglie la prima formazione dei Puddle Of Mudd e si prepara a trasferirsi a New Orleans, per seguire la sua fidanzata (una spogliarellista) di cui vuole diventare manager.
Un amico lo trascina a vedere il Family Values Tour, dove ci sono i Limp Bizkit come headliner.
Wes si procura un falso pass per il backstage, incontra la body-guard di Durst e gli dà la sua ultima copia di un demo dei Puddle.
Quasi 1 mese dopo riceve una chiamata da Durst, che lo fa volare a Los Angeles per fargli firmare il deal con la sua label Flawless Records.
Il quartetto Post Grunge (con spruzzate di Alternative Metal e Rock) è composto dallo stesso Wes Scantlin (chitarra e voce), da Paul James Phillips (chitarra), da Douglas John Ardito (basso) e Greg David Upchurch (batteria).
Dopo Abrasive uscito nel 1997 a tiratura limitata (oggi diventato un disco molto richiesto dai collezionisti) e con pezzi quali "Said" e "Nobody Told Me" che arricchiranno il successo disco, nell'agosto 2001 il gruppo pubblica il debutto su una major label: la Interscope/Universal.
Si tratta di Come Clean.
Per la prima volta nella storia, un nuovo gruppo Rock debutta in Top 10 delle chart degli album americane vendendo subito 116 mila copie (in totale saranno quasi 6 milioni in tutto il mondo).
Si imbarcano quindi nella tournée europea con i Godsmack il mese successivo, e poi condividono il palco negli States con gli Stone Temple Pilots.
Nel febbraio 2002, l'euforia che si è sviluppata intorno al nome della band anche in Europa, l'LP viene pubblicato anche in Italia, con la versione acustica del singolo "Control" come bonus track..
In copertina un bimbo che urina vicino a dei cespugli.
Dopo il singolone incazzato d'apertura "Control", "Drift & Die" ricorda molto i Nirvana, mentre molto più alternative risultano la ottima "Out Of My Head", tra i migliori pezzi dell'album e "Nobody Told Me".
Anche la ballad "Blurry" è un grande successo, invece "She...Hates Me" con le dovute proporzioni ricorda l'apertura iniziale di "Lithium" (con spruzzate quà e là di "Dumb" e "Sliver" nella tonalità della voce).
Entrambi i singoli finiscono su MTV, molti storcono il naso, comunque simpatico il testo, censurato a lungo nel vecchio continente per qualche termine esplicito dedicato da Scantlin a l'ex compagna.
Suono robusto, voce e riff graffianti, basi melodiche ma mai simili tra loro, ottima ispirazione.
La band finisce qui.
Finisce qui perchè già il successivo Life On Display uscito nel 2003 è un mezzo flop, nonostante l'ottima "Away From Me", che è arrivata sulla vetta della classifica Mainstream Rock Tracks.
Dall'album sono stati tratti altri due singoli, "Spin You Around" e "Heel Over Head" (per tutti è tre i singoli è stato girato un video musicale).
Famous, uscito nel 2007, non svolta la carriera della band.
Vendono oltre 300mila copie negli USA ma in Europa escono dai radar, a nulla servono i videoclip della titletrack e Psycho.
Nel 2009 esce Volume 4: Songs In The Key Of Love And Hate, quel che rimane anche di questo parto discografico sono una manciata di discrete canzoni, quali il singolo "Spaceship", che di certo non rimarrà impresso a fuoco nella memoria degli anni a venire, ma si lascia ascoltare senza troppi problemi e "Stoned".


VIOLENZA DOMESTICA ED ARRESTO DOPO LO SHOW DI TOLEDO
Il leader dei Puddle Of Mudd è stato arrestato un numero imprecisato di volte: tra droga, spaccio, violenza domestica, ubriachezza molesta, litigi con vicini e sugli aerei, porto illegali d'armi da fuoco, guida in stato d'ebrezza.
Già nel 2002 Scantlin viene arrestato per violenze domestiche.
Poi a febbraio 2004 quando si trovava con i Puddle Of Mudd nella città di Toledo, Ohio, per un concerto sold-out presso l'Headliner Bar della cittadina; il gruppo salì sul palco per eseguire quattro brani, ma il pubblico si accorse immediatamente che Wes non era in grado di cantare e suonare.
Dopo quattro pezzi il gruppo torna nei camerini lasciando il front-man da solo sul palco; Scantlin annuncia che il concerto è terminato perché è troppo "fatto" per continuare e non riesce ad eseguire al meglio le sue composizioni.
Il pubblico inizia a offendere il biondo cantante che risponde lanciando una bottiglietta di acqua verso la folla che rumoreggia, questo gesto non fa che alimentare maggiormente l'ira degli astanti che iniziano a dare forti segni di nervosismo lanciando in direzione del front-man tutto quello che riescono a trovare.
Scantlin viene tirato giù dal palco e consegnato alla Polizia che si trovava gia all'interno del locale per effettuare dei controlli sulle bevande; seduto nella volante, l'ultimo gesto, è uno sputo che il cantante indirizza alle telecamere, ma che si ferma sul vetro interno dell'autovettura.
Il musicista viene portato alle prigioni della contea di Lucas dove rimane per quattro ore e incriminato per disordine pubblico, stato di ebrezza e cattiva condotta nei confronti del sistema del trasporto pubblico.


ARRESTO PER COCAINA, GUIDA IN STATO D'EBREZZA ED ESPULSO DA UN AEREO
A gennaio 2012 viene beccato con della polvere bianca, poi risultata essere cocaina.
Per questo e per aver guidato senza patente sotto l’effetto di stupefacenti rischiò 4 anni e mezzo di carcere.
Nello stesso anno causò un atterraggio d'emergenza di un aereo perché aveva messo in pericolo la sicurezza degli altri passeggeri, litigando con un passeggero e il personale dell'aereo.
Atterrato l'aereo è stato espulso ed arrestato seduta stante.


ARRESTO PER VANDALISMO E VIOLENZE DOMESTICHE NUOVAMENTE
A luglio 2013 finisce in gabbia con l'accusa di vandalismo.
E non vandalismo comune, ma vandalismo perpetrato con una motosega e un martellone enorme.
La polizia di Los Angeles è stata chiamata dal vicino di casa di Scantlin, dopo che il cantante aveva distrutto a martellate il muro di mattoni che separava i loro due giardini.
Il vicino aveva già la mano sul telefono, quando Wes si è poi presentato sulla veranda di casa con una motosega accesa e ha iniziato a tagliare i mobili.
La polizia si è precipitata sul posto e ha portato Scantlin in prigione, prima che la lite potesse degenerare e l'accusa passasse da vandalismo a tentato omicidio o omicidio volontario.
A quanto pare i due vicini di casa stavano litigando da tempo, dopo che il vicino aveva costruito il muro di mattoni.
Stando a Scantlin, il muro era stato costruito all'interno della parte di giardino di sua proprietà, ed erano giorni che cercava di farlo abbattere.
Così l'allora 41enne decise di abbatterlo in prima persona...
Nello stesso anno viene arrestato nuovamente con l’accusa di violenza domestica per aver aggredito l’ex moglie Jessica Nicole Smith.
L’incidente è avvenuto nella zona di West Hollywood a Los Angeles e Scantlin è stato fermato solo dopo l’intervento della polizia avvertita da alcuni testimoni spaventati dalle grida che arrivavano dall’abitazione.


I 4 ARRESTI DEL 2015
Nel 2015 Scantlin viene arrestato 4 volte.
I problemi sono iniziati a gennaio, quando è stato portato per qualche ora in custodia dopo che è salito sul nastro trasportatore dei bagagli all’aeroporto di Denver: la sua “escursione” l’ha fatto arrivare in un’area riservata, facendo scattare in automatico l’arresto.
Il concerto a Denver dei Puddle Of Mudd della stessa notte si svolse solo grazie al pagamento della cauzione da parte di un fan.
A luglio, Scantlin è stato protagonista di un inseguimento con la polizia nello stato del Minnesota. Una volta preso, un test preliminare ha trovato lo 0,31 % di alcol nel sangue, quasi quattro volte il limite legale dello stato.
Scantlin è stato quindi accusato di guida in stato di ebrezza e per resistenza a pubblico ufficiale.
Un mese dopo, il cantante è stato di nuovo arrestato per guida in stato di ebbrezza e per possesso di marijuana, questa volta in South Dakota, dove il cantante è stato di nuovo rilasciato su cauzione prima di un concerto dei Puddle Of Mudd.
Poi a dicembre viene arrestato a Beverly Hills, California, dopo un controllo di routine a un posto di blocco.
Nella sua macchina vennero ritrovate sostanze stupefacenti.
Scantlin era stato inizialmente fermato per dei documenti scaduti, ma la polizia ha presto scoperto che c’era un mandato di arresto nei suoi confronti.
Dopo una perquisizione nella macchina di Scantlin, è stata trovata della sostanza non meglio specificata.
È stato quindi accusato di possesso di droga e portato in carcere, da dove è uscito poco dopo con una cauzione di 51 mila dollari.


ABBANDONATO DAI COMPAGNI SUL PALCO ED ALTRI ARRESTI
Nel 2016, a marzo, a Doncaster, durante un concerto il resto della band lo abbandonò sul palco perché in evidente stato di alterazione.
Ad inizio aprile venne arrestato dopo essersi asserragliato nella propria casa rifiutandosi di fornire le generalità alla polizia.
A fine aprile viene arrestato dopo un concerto della band a Hermosa Beach in California con l’accusa di non essersi presentato a una udienza in tribunale.
Fu la seconda volta che Scantlin saltò una comparizione in tribunale, di conseguenza, il giudice ha alzato la cauzione per il suo rilascio a 250.000 dollari.


ARRESTO PER PORTO ILLEGALE DI ARMI DA FUOCO
Nel 2017, ad inizio anno, abbandona il palco all'inizio di un concerto dopo aver litigato con il batterista Dave Moreno.
Poi a settembre viene arrestato all’Aeroporto Internazionale di Los Angeles per aver tentato di introdurre una pistola a bordo di un aereo.
Ai varchi dei controlli di sicurezza il cantante è stato trovato in possesso di una pistola ad arma compressa, articolo che il codice dell'aviazione civile proibisce di portare a bordo.
Subito fermato dal personale di polizia presente sul posto, Wes Scantlin è stato tratto in arresto e trasferito nel carcere più vicino: il giudice chiamato a deliberare sul caso ha fissato la cauzione per ottenere la libertà in attesa della sentenza del processo a 850mila dollari, anche alla luce dei precedenti dell'artista.
Al momento dell’arresto, Scantlin stava dirigendosi a Keller, in Texas, dove la band avrebbe dovuto tenere un concerto (ovviamente annullato).