giovedì 27 agosto 2015

La Storia Dei Brujeria: Minacce Alla Roadrunner, Droga e Narcotraffico?

I Brujeria irrompono sulla scena Metal nei primi anni 90. Si spacciano per messicani (perchè effettivamente, come si saprà in seguito, molti membri erano messicani) ma si formano in California, a Los Angeles. Cantano in spagnolo parlando di Satanismo, anti-cristianità, droga, immigrazione, sesso, politica, narcotraffico. Non suonano dal vivo e sui booklet e cover degli album usano passamontagna per coprirsi il volto. Vengono ritratti con anche bandane nere ed armi.
A loro dire sono narcotrafficanti ricercati dalla FBI. In molte interviste affermano di aver ammazzato persone e di stare sempre in procinto di andare a recuperare cocaina quà e là.
Le immagini truci nei loro dischi fanno comunque credere che qualcosa sotto ci sia.
L’impianto grafico a base di raccapriccianti fotografie di teste tagliate e corpi squartati e un immaginario delirante dove alla celebrazione della cocaina e dell’identità messicana si accompagnava quella di Satana e della rivolta zapatista nel Chiapas. Ciò aveva lasciato supporre a molti che dietro i Brujeria si celasse davvero un’accolita di pericolosi spacciatori che nei ritagli di tempo si dedicava ai sacrifici umani e alla lotta armata. Per molti anni, non esibendosi dal vivo come detto, si fanno le ipotesi più disparate sull'identità dei vari membri. Gli pseudonimi utilizzati incutono rispetto e timore: Asesino, Guero Sin Fe, Hongo Jr, Marijuano Machete, El Embrujado, Cristo De Pisto e così via.
I testi sono ispirati al serial killer e spacciatore di droga, Adolfo Constanzo, detto "El Padrino De Matamoros".


IL NARCOTRAFFICO IN MESSICO
Piaga storica dei paesi dell'America Latina essendo la principale fonte di entrata dei cartelli della droga messicani. I narcotrafficanti messicani giocano un ruolo importante nel traffico di stupefacenti a livello internazionale, secondi solo ai cartelli colombiani, occupandosi della distribuzione di cocaina, eroina e marijuana tra l'America Latina e gli Stati Uniti. Il Messico si trova in una posizione strategica sia per gli immigrati illegali che per il contrabbando. Oltre che nel Messico, tutto il Sud America è destinato ai mercati degli Stati Uniti(primo paese a vietare negli anni 20 l'importazione ed esportazione di cocaina e in generale droga).
Durante gli anni ottanta e agli inizi dei novanta, il cartello di Medellin di Pablo Escobar è stato il principale gruppo esportatore di cocaina a livello globale e ha trattato con le organizzazioni criminali di tutto il mondo. Quando le forze messe in campo dagli Stati Uniti sulle coste della Florida e nella zona dei Caraibi divennero ingenti, le organizzazioni colombiane formarono varie partnership con i trafficanti messicani per trasportare la cocaina via terra attraverso il Messico verso gli Stati Uniti.
A metà degli anni 80, le organizzazioni del Messico consolidarono le loro strutture e si mostrarono affidabili nel trasporto della cocaina colombiana oltre confine. In un primo momento le bande messicane venivano pagate in contanti per i loro servizi di trasporto, ma alla fine degli anni 80 le organizzazioni messicane e i trafficanti colombiani optarono, come forma di pagamento, per la cessione di parte degli stupefacenti trafficati. Ai trasportatori messicani veniva di solito ceduta una quantità di droga che variava dal 35% al 50% per ciascuna spedizione di cocaina.
Questo significò che le organizzazioni del Messico vennero coinvolte anche nella distribuzione, oltre che nel trasporto, divenendo a loro volta trafficanti. Nel corso del tempo, la bilancia del potere tra i vari cartelli messicani ha cominciato a pendere ogni qualvolta i vecchi cartelli collassavano e i nuovi subentravano.
Un'interruzione del sistema di potere, come ad esempio gli arresti o le morti dei capi del cartello, genera quasi sempre una guerra di successione per il vuoto di potere.
I vuoti di leadership a volte sono generati dallo Stato che riesce ad applicare la legge, così i cartelli spesso tentano di utilizzare l'applicazione della legge l'uno contro l'altro, sia corrompendo i funzionari messicani affinché organizzino azioni contro un cartello rivale, sia rivelando informazioni sulle operazioni di un'organizzazione rivale al governo messicano o alla Drug Enforcement Administration (DEA). Tra le cause principali dell'escalation di violenza la perdita del potere politico, a fine anni 80, del Partito Rivoluzionario Istituzionale (PRI) che per lungo tempo aveva stretto un accordo implicito con i cartelli. L'inizio dell'escalation degli scontri tra i cartelli può essere fatto risalire al 1989, nel periodo dopo l'arresto di Miguel Ángel Félix Gallardo che gestiva il business della cocaina in Messico. La violenza aumentò particolarmente nel nuovo millennio quando l'allora presidente Fox inviò un esercito per combattere i cartelli della droga messicani. Come risultato, nel solo 2005, morirono più di 100 persone. Le alleanze tra i cartelli hanno spesso dimostrato di essere fragili e temporanei. Dal febbraio 2010, i cartelli più importanti si sono allineati in due fazioni, una composta dal cartello di Juárez, dal cartello di Tijuana, dai Los Zetas e dal cartello Beltrán-Leyva; l'altra dal cartello del Golfo, dal cartello Sinaloa e dalla Familia Michoacana.
I cartelli hanno aumentato la loro cooperazione con le bande di strada e con le bande carcerarie degli Stati Uniti ampliando le loro reti di distribuzione all'interno del paese nordamericano.
I cartelli hanno preso il controllo diretto di vaste aree del territorio messicano e, tramite l'utilizzo della violenza, esercitano un'influenza crescente nella società e nella base dell'elettorato del sistema politico nazionale. Come detto vengono condotte violente battaglie, assalti e sparatorie, per il controllo dei corridoi del contrabbando da Matamoros a San Diego.
Per le azioni mirate, i gruppi impiegano sicari e gruppi di esecutori specializzati, noti come sicarios.
I cartelli usano lanciagranate, armi automatiche, giubbotti antiproiettile ed elmetti in Kevlar.
In generale i messicani hanno il diritto costituzionale di possedere armi da fuoco ma l'acquisto presso l'unico fornitore legale di tutto il Messico, presente a Città del Messico, controllato dall'esercito, è estremamente difficile. I cartelli della droga contrabbandano armi dal Guatemala, o via mare, oppure le rubano ai militari. Di conseguenza, le armi da fuoco sul mercato nero sono ampiamente disponibili.
Molte armi da fuoco vengono acquistate negli Stati Uniti da donne senza precedenti penali, che trasferiscono i loro acquisti ai trafficanti attraverso parenti, fidanzati e conoscenti; le armi vengono poi contrabbandate in Messico. Le città maggiormente colpite dai crimini violenti sono: Ciudad Juárez, Città del Messico, Tijuana, Monterrey, Acapulco, Nuevo Laredo, Chihuahua.


I DISCHI
E' in questo contesto che nascono i Brujeria.
Il disco di esordio Matando Gueros (1993) esce per Roadrunner Records (tra l'altro vengono presentati come criminali che avevano minacciato di morte e rapito alcuni della crew dell'etichetta discografica che era stata costretta a metterli sotto contratto).
Parlando di musica, il sound è inquietante e oscuro. Un metal feroce e veloce, il cantato growl non molto comprensibile contribuisce a dare vita a un disco disumano e mostruoso. Inutile dire che il disco, per cover artwork e testi, verrà bannato in molti paesi europei. Dal Grindcore prendono alcune ritmiche ma va sottolineato che un minimo di melodia c'è.
In particolar modo da citare sono le track come "Matando Gueros", con un sound marcissimo con ritmi frenetici e groove vertiginosi. I temi trattati sono satanismo, droga erotismo e politica.
"Chinga tu Madre", "Narcos Satànicos", "Molestando Ninos Muertos", sono pezzi dall'ottimo successo e che per i testi fanno parlare molto di sè. Altri titoli non lasciano dubbio sul fatto che la band faccia sul serio: "Sacrificio", "Misas Negras-Sacrificio III", "Cristo De La Roca". In media i pezzi durano circa 1 minuto e mezzo.
E' con Raza Odiada del 1995, che si scopre che dietro l'anonimato si nascondeva in realtà gente del calibro di Billy Gould dei Faith No More (qui accreditato come Güero Sin Fe), i due Fear Factory Dino Cazares e Raymond Herrera (rispettivamente Asesino e Greñudo) e Shane Embury dei Napalm Death (Hongo). La copertina non presentava truci immagini di cadaveri e ritraeva il subcomandante Marcos, noto rivoluzionario e figura di spicco dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (subcomandante di cui, ancora oggi, non si sa la vera identità), mentre all'interno del booklet faceva bello sfoggio di sé una lettera scritta di suo pugno accanto all'immagine di Emiliano Zapata; significativa anche la foto di alcuni guerriglieri col volto oscurato sul retro del CD.
Il primo attacco dei Brujeria comincia già durante l'intro: al termine di un discorso dai contenuti evidentemente razzisti nei confronti degli immigrati messicani dell'ex governatore della California Pete Wilson (interpretato da Jello Biafra, leader dei Dead Kennedys), il commando di rivoluzionari apre il fuoco e dalle armi vere e proprie si passa agli strumenti musicali, con un effetto molto simile a quello di una guerriglia. In generale la produzione risulta migliore e meno "confusionaria" rispetto al precedente Matando Güeros, con un basso più corposo e una batteria più pulita, cosa quanto mai opportuna data l'importanza della sezione ritmica in questo lavoro.
I ritmi sono meno grezzi e caotici, la batteria precisissima. Certo, "Colas De Rata" o "Almas De Venta" sono velocissime ma ad esempio già "La Migra" (canzone inerente corruzione ed immigrazione) presenta ritmiche più cadenzate e più Punk Non mancano provocazioni come su "Revolucion" che inneggia al comunismo, "El Patron" dedicata al narcotrafficante Escobar, "Hermanos Menendez" ai fratelli Menendez (Lyle ed Erik) che uccisero i propri genitori o "Consejos Nostros" che parla dell'abuso di droghe.
In seguito (fine anni 90) i ripetuti passaggi nelle radio locali di ameni singoli come "Don Quixote Marijuana" e "Marijuana", parodia della canzone Macarena, attirano sui Brujeria l’attenzione dei media. È il momento esatto in cui il giocattolo si rompe. Nel 2000 uscirà un altro disco, Brujerizmo, baciato da una discreta fortuna commerciale. Prima Gould, poi Herrera e Cazares (il quale riprenderà in qualche modo il discorso con gli Asesino) si sfilano dal progetto, che inizia ad andare in tournée con una formazione dove entra ed esce più o meno chiunque, da Jeff Walker ad Adrian Erlandsson.
Le performance sono tutt’altro che memorabili. Comunque il songwriting si è sbilanciato verso l’ossessivo riffing dei Fear Factory (molto Industrial) intervallato da aperture "soniche" che ricordano i Napalm Death di ‘Greed Killing’. Qui tutti ormai sanno che il gruppo non è composto da narcotrafficanti, ed è questo un aspetto che rende il disco un po’ meno eccitante dei suoi due predecessori: è ormai cosa nota che non è la band a minacciare la Roadrunner per farsi pubblicare i dischi, anzi. "Laboratorio Cristalitos", "Anti-Castro", "Sida De La Mente", la cadenzata "Division Del Norte" ed anche la title-track rimangono buone canzoni. La durata si assesta in media sui 2 minuti e mezzo/3 minuti a canzone (leggermente più articolate rispetto al passato).
In seguito la band andrà incontro anche a problemi interni che porteranno allo scioglimento sino al 2007 dove vennero riorganizzati degli show dal vivo (il gruppo raramente si era esibito live ai tempi d'oro). Nel 2016 è uscito il quarto disco Pocho Aztlan per la Nuclear Blast. La titletrack parte subito brutale al massimo, "Profecia Del Anticristo" ha belle ritmiche, riff e rallentamenti, "Plata O Plomo" è dedicata ad Escobar. Ci sono canzoni anche velocissime come "Culpan La Mujer" (con qualche influenza anche Meshuggah, ovvero riff ed assoli sovrapposti), storie di droga come in "Isla De La Fantasia", ritmiche Punk come in "Mexico Campeon" ed una rivisitazione di "California Uber Alles" dei Dead Kennedys (chiamata "California Uber Aztlan"). "Satongo" parte velocissima prima di rallentare nel finale, "Bruja" presenta un riff assassino molto groove, stesso discorso per "No Aceptam Imitaciones, "Codigos" dura addirittura oltre 5 minuti (anche se il primo minuto è una specie di intro sussurrata). Sicuramente un ottimo ritorno per i Brujeria.

4 commenti:

  1. Grande esempio di band caricaturale.
    I membri hanno dato conferma di essere ancor più miti!
    Il tocco di classe è il leader dei Dead Kennedys.
    Ottimo articolo, davvero interessante

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    1. Si, vero...ovviamente non paragonabili a band davvero demenziali tipo gli Atroci però la goliardia era molto presente in loro così come il cercare di fare scandalo.
      Grazie a te per averlo letto :)

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  2. leggo sempre, sito molto interessante :)
    di certo non hanno le caratteristiche demenziali tipo nanowar o atroci (che amo), ma comunque si sente la loro vena black humor e satirica :D

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