I Finntroll sono una band finlandese nata nel 1997.
Il gruppo venne fondato da Teemu "Somnium" Raimoranta(chitarrista degli Impaled Nazarene) e da Jan "Katla" Jämsen, che ubriachi in sala prove si misero a improvvisare su ritmiche Death Metal (aggiungendo spezzoni Folk e musica tradizionale finlandese). Il nome deriva da una creatura selvaggia (tipo un Troll) che avrebbe massacrato dei sacerdoti svedesi giunti in Finlandia. Nel 1998 la formazione si stabilizza: Somnium (chitarra), Katla (voce), Skrymer (chitarre), Trollhorn (tastiera e chitarra), Tundra (basso), Beast Dominator (batteria).
DISCOGRAFIA
Nello stesso anno(1998) registrano il loro primo demo, Rivfader.
L'etichetta discografica Spinefarm si interessa a loro, firmando un contratto che risulta nella produzione del 1999 di Midnattens Widunder. È chiaro come questa band presenti un buon numero di influenze derivanti dal Death/Black senza comunque risultare una band "canonica" nei 2 generi suddetti: gli unici elementi in comune potrebbero essere alcune parti di batteria come in "Vatteanda" ed ovviamente dallo screaming di Katla. Le tastiere sono ben presenti in "Svartberg" e "Rivfader", ritmi più gioiosi in canzoni quali "Segersång" o la titletrack. Ottima anche la triste "Blodnatt".
Nel 2001 viene pubblicato l'album Jaktens Tid, che arriva al ventesimo posto delle classifiche finlandesi. La musica che propongono qui ha fatto scuola, ma in quel momento, questa commistione di
Folk e Black Metal, conditi anche da una certa dose di autoironia, era qualcosa di nuovo.
"Krig" è un brano strumentale ma le cose si fanno subito serie con "Fodosagan" oseremmo dire un mid-tempo Black con un assolo di tastiera. "Slaget Vid Blodsalv" mischia musica Metal, fisarmoniche e terremotate parti di batteria. Veramente festosa e dai grandi ritmi "Jaktens Tid".
Particolare ed ironica "Bakon Varje Funa", molto veloce "Kyrkovisan". "Kitteldags" e "Krigsmjöd" sono contraddistinte da refrain orecchiabili e il costante alternarsi di fisarmonica e tastiera.
"Aldhissla" è un’altra delle tracce più originali grazie al ritmo ipnotico e trascinante, una sorta di canzone tribale con tamburi, chitarre, basso, batteria e tastiere.
LA MORTE DI SOMNIUM E IL RESTO DELLA DISCOGRAFIA
L'anno successivo all'uscita dell'album alcuni tour vengono cancellati: il cantante Katla è costretto a ritirarsi dalla band a causa di un tumore di causa virale alle corde vocali non rimovibile chirurgicamente. Abbandonerà dopo la pubblicazione dell'ep Visor Om Slutet. Questo album viene registrato nei primi giorni del gennaio 2003 in una sala di registrazione in una foresta vicino ad Helsinki.Si tratta di un EP tutto acustico suonato anche con strumenti anomali come il kazoo.
Si possono citare "Siste Runans Dans" canzone con chitarra acustica, munnharpe e voce solista, la strumentale ed inquietante "Madon Laulu", la folkeggiante "Svart Djup". Malgrado i ben 32 minuti di durata viene considerato un EP per la presenza di molte strumentali/parti atmosferiche e rumori Ambient (6 canzoni su 12). In generale i ritmi sono più lenti e tranquilli. Appena due settimane dopo l'uscita di Visor Om Slutet, Somnium (fondatore della band) cade dal ponte Kaisaniemi di Helsinki dopo aver assunto (secondo la ricostruzione ufficiale) dosi troppo elevate di alcolici. Somnium aveva 25 anni.
I Finntroll decidono comunque di continuare a suonare, facendo un tour di due settimane in Europa, come band di supporto ai Katatonia. Il chitarrista Mikael "Routa" Karlbom, un amico della band, diventa il nuovo sostituto di Somnium. Nel 2004, la band produce un EP, Trollhammaren, preludio dell'album Nattfödd ("Nato nella notte"). Al costo di un piccolo calo generale di velocità e aggressività, Nattfödd ha guadagnato una varietà significativa rispetto ai predecessori, ogni canzone brilla in solitudine per struttura musicale, significato e carica emotiva.
La band prosegue nei temi musicali che puntano a incutere terrore, oppressione e violenza, tutto in chiave a volte ironica, a volte epica, a volte agghiacciante. Dopo l'intro sono le chitarre di "Människopesten" a darci il benvenuto con riff di tastiera e la disarticolata voce di Wilska, il cantante erede dello sfortunato Katla. La canzone parla di un’armata di troll che caccia via la "peste umana" tingendo le campagne del sangue dei morti. Sicuramente "Elytres" è una hit dell'album tra ritmiche medievali e cori. Gran canzoni anche "Fiskarens Fiende" e "Döde Havet". Vera e propria bomba anche live invece "Trollhammaren" (di cui è stato fatto anche un video).
Tocca poi alla titletrack, una delle canzoni più articolate e mature dell’album, che lascia spazio a tastiere e chitarra di ottimo gusto tecnico. Molto violenta "Ursvamp", canonica senza inventare niente invece "Det Iskalla Trollblodet", una canzone standard per i ritmi dei Finntroll.
"Grottans Barn" presenta un cantato pulito e parti di flauto. Nel 2005 Henri Sorvali "Trollhorn" decise di non suonare più live per problemi di ansia e depressione. Nel 2007 esce Ur Jordens Djup, un ritorno alle sonorità che tendono più al Black Metal di Midnattens Widunder, conservando comunque l'epicità e il Folk tipici della band. In quest'album tutti i testi sono stati scritti da Katla.
Le parti ‘humpaa’ e Folk ci sono sempre, mancano i ritmi trascinanti.
Sicuramente però "Korpens Saga", "En Mäktig Här" e "Maktens Spira" sono buone canzoni. Buona anche l'oscura "Nedgång" e la veloce "Slagbröder". Sono presenti anche qualche blast beat ad esempio in "Under Två Runor" Chiude una strumentale ma dopo qualche minuto di silenzio parte "Trollvisan", lungo la quale si sentirà l’ospite Petri Eskelinen narrare di un troll che brucia una chiesa dopo aver scoperto che dei cristiani hanno rubato i suoi funghi, la sua birra ed ucciso i suoi fratelli per poi far terminare l’album con le grandi risate dei troll. Nel 2010 esce Nifelvind, seguito da un tour per promuoverlo, il PaganFest. Anche questo disco non presenta novità trascendentali e non si discosta molto dal predecessore. Il solito intro naturalistico, poi parte la bellissima "Solsagan", ricca di influenze Black Metal e dotata di un buon drumming ad opera di Beast Dominator: poi cori e ritmi decisamente divertenti. Ottime anche "Ett Norrskensdåd", "I Trdens Sång" che ci riporta al sound quasi primitivo dei primi tempi, la complessa "Tiden Utan Tid", la ballad Folk "Galgasång" e la divertente e veloce "Mot Skuggornas Värld". Forse però la vera hit dell'album è "Under Bergets Rot": brano perfetto per ballare di notte in una foresta, sotto la luna piena, in mezzo a fiumi di alcol.
Invece nel 2013 esce Blodsvelt che riporta la band al sound degli esordi. Il dejà-vù, infatti, è notevole a partire dai suoni campionati dell'intro, che ci portano dritti in un accampamento di orchi, fino ad arrivare al mero aspetto musicale. Il Folk più cupo ed epico degli ultimi album è come spazzato via per tornare a quelle ritmiche festaiole che avevano contraddistinto gli inizi della band. Il titolo vuol dire "avvolto nel sangue" riferimento brutale e sanguinario ai massacri compiuti dai troll, che già avevano caratterizzato i precedenti dischi. La title-track è uno dei pezzi più cupi e pesanti del lotto, seguono poi le Folkeggianti "Ett Folk Förbannat" e "När Jättar Marschera". Le sonorità particolari di "Mordminnen" e il Folk demenziale e divertentissimo di "Rösets Kung" lasciano sicuramente il segno. Molto veloce "Fanskapsfylld", ottime le parti di chitarra di "Skogsdotter".
SOMNIUM: CADUTA ACCIDENTALE O SUICIDIO?
Come detto, la versione ufficiale (ai tempi) affermò che Somnium era caduto accidentalmente dal ponte dopo aver bevuto molto quindi pare che fosse completamente ubriaco.
Tuttavia, pur ai tempi, la sua morte rimase avvolta nel mistero: pare infatti che le due persone che erano con lui quella notte hanno però rivelato in seguito di averlo visto buttarsi dal ponte, togliendosi la vita.
Sulla questione fa luce il cantante degli Impaled Nazarene, Mika Luttinen, nel 2004:
"Sono stanco di mentire a riguardo. La famiglia di Teemu ha detto che non voleva dire la verità, e volevano che mentissimo! Ci hano detto di dire che è stato un ‘incidente a causa dell’alcool,’ un vera stronzata. I fatti sono che si è gettato di sua spontanea volontà. Ora quello che sto per dire sembra una stronzata, ma non mi manca nella mia band. A dire tutta la verità, stava facendo un sacco di cazzate. Era un fannullone, saltava le prove e altre cose. Non avvisava per dire che non veniva, semplicemente non veniva. A volte lo dovevamo trattare come un bambino, come quando dovevamo prendere gli aerei per i tour o altre cose simili, lo dovevamo chiamare 10 volte per chiedergli se stava venendo in aereoporto. Era sempre in ritardo. E francamente, non era un ne un gran chitarrista ne un gran compositore, e non era uno dei compositori principali nella band. Penso che per la mia band sia stato un bene, visto che ora abbiamo un grande chitarrista. Ma mi manca come amico. Quando andavamo in tour, volevo sempre stare in stanza con lui. Era un amico leale. Avevamo spesso gli stessi punti di vista sulla vita. Questa è la parte che mi manca di lui. Era un buon amico. Come membro della band invece no mi manca affatto. Lo so è crudele. Sono sicuro che le persone si chiederanno come faccio a dire queste cose? Ma la vita va avanti. Alcune volte va male altre no"
"Quella notte era insieme ai membri dei Finntroll, nessuno degli Impaled Nazarene. Uno dei miei amici ha visto cos’è accaduto, ha visto Teemu saltare dal ponte di sua volontà.
Il mio amico era sobrio come lo era Teemu. Quando hanno fatto l’autopsia, hanno cercato droghe e alcool nel sangue e hanno trovato che aveva l’equivalente di tre birre in corpo quella notte. Sapeva quello che stava facendo, non c’è nessun dubbio"
"Non è stata la prima volta comunque. Ha cercato di uccidersi più volte prima.
Stavamo cercando di aiutarlo. Gli avevamo chiesto molte volte di dirci se aveva dei problemi.
Gli abbiamo detto ‘Non tenerteli dentro.’ Stava vivendo il suo sogno rock ‘N’ roll. Faceva festa per 24 ore al giorno con varie sostanze. Non sapevamo quanto fosse preso dalle droghe. Abbiamo saputo tante cose su di lui dopo l’incidente. Stava veramente vivendo una doppia vita"
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