domenica 18 maggio 2014

La Storia Degli Emperor: Omicidi, Incendi e Dischi

La storia dei norvegesi Emperor è stata fortemente condizionata da quegli eventi che hanno reso infame e allo stesso tempo celebre il Black Metal all'inizio degli anni 90.
Come detto correva l’anno 1991 quando due giovanissimi Ihsahn e Samoth, cementato il loro connubio musicale nei Thou Shalt Suffer, decidono di dar via agli Emperor reclutando Tchort (poi Carpathian Forest e Blood Red Throne) al basso, Bard Faust alla batteria e godendo del contributo dell’oscuro Mortiis (che scapperà in Svezia al sorgere dei problemi del gruppo con la giustizia) per la scrittura di pezzi e testi.
Si diceva inoltre che gli Emperor vivessero blindati in un castello per paura di attacchi criminosi verso di loro.
Inizialmente circolava anche la voce che lo pseudonimo Samoth fosse collegato alla parola silenzio e che lui scelse questo nome perchè non amava parlare e pare che non ridesse mai.
Ad ogni modo il loro demo "Wrath Of The Tyrants" attira subito l’attenzione della Candlelight Records.
Mentre la band si accingeva a rientrare in studio per registrare il primo album, alcuni eventi rischiarono di stroncare sul nascere la loro carriera, all'inizio del 1993 in Norvegia scoppiò il caso Inner Circle, il circolo di satanisti di cui facevano parte molti personaggi della scena Black Metal, fra cui Mortiis, Samoth, Tchort e Bård Faust (quest'ultimo verrà anche arrestato per omicidio).
Gli eventi di cronaca nera connessi al Black Metal iniziano nel 1991 con il suicidio di Dead (vocalist dei Mayhem) e terminano nel 1997 con l'arresto di Jon Nodtveidt (leader dei Dissection) arrestato in Svezia per omicidio di un omosessuale.


GLI ARRESTI DI FAUST, SAMOTH, TCHORT E LA FUGA IN SVEZIA DI MORTIIS
Il primo studio album, "In The Nightside Eclipse", è datato 1994, ma è durante l'anno precedente che si consumano alcuni eventi che influenzano enormemente il destino degli Emperor: Samoth e Bard Faust si renderanno protagonisti di gesti criminali che porteranno in seguito al loro arresto.
Infatti intorno al 1992, 52 chiese vennero bruciate, furono presi di mira numerosi cimiteri, dove più di 15000 tombe vennero profanate e imbrattate con simbologie sataniste.
I proventi di simili atti (arredi sacri e croci ad esempio) venivano a volte portati come trofei per addobbare l'Helvete (dove si riunivano alcuni musicisti Black Metal con Euronymous, Vikernes e Blackthorn).
Samoth e Tchort vennero arrestati per i roghi delle chiese, per possesso di esplosivi e dinamite e per aver profanato cimiteri. Samoth verrà arrestato a fine 1993 ma sconterà il carcere dal 1995, Tchort riceverà 2 anni nello stesso anno (oltre agli incedi, anche per aggressione).
Ma le accuse più gravi cadranno sul batterista Bard Faust, arrestato nel 1994 per omicidio (rifilò 37 coltellate ad un omosessuale in una foresta nel 1992) e per gli incendi di chiese.
Faust inizialmente non venne beccato però parlo troppo con gli altri membri della scena, quando Vikernes ammazzò Euronymous nel 1993, si comincia a far luce anche su Faust che poi confesserà l'omicidio.
Se volete saperne di più andate qui: Bard Faust parla dell'Omicidio
Mortiis riuscì a fuggire in Svezia prima di essere arrestato.
Già ai tempi Mortiis si era costruito una certa fama per l'uso di maschere (a faccia di troll) ciò aveva anche alimentato diverse leggende su di lui, quali ad esempio il fatto che fosse costituito da impianti permanenti e che in Svezia fosse andato a vivere da solo in un castello.
Anche queste dicerie su di lui gli permisero di avviare una brillante carriera solista in progetti Dark Ambient.

Bard Eithun: "Dopo il primo rogo a Bergen, la gente si è fatta prendere dall'entusiasmo. Credo che in molti avessero abbracciato la cosa per via della musica, della filosofia Black Metal, l'agire contro il Cristianesimo e le religioni organizzate. Ci credevano sul serio. L'idea era formare un'organizzazione che si basasse principalmente su attività illegali e non. Volevamo anche entrare in contatto con qualcuno che ci procurasse delle armi sul mercato nero. C'era un tizio che viveva nei pressi del negozio che poteva procacciarci armi di ogni tipo"

Bard Eithun: "Ho partecipato al rogo della cappella di Holmenkollen. Non è stato niente di che. Mi hanno chiesto se volevo andare con loro ed ho detto si, certamente, avevo già ucciso un uomo quindi non era un problema essere coinvolto anche in questo, nell'incendio di una chiesa. Più tardi stavamo guardando il telegiornale: la prima notizia riguardava l'omicidio che avevo commesso e la seconda parlava dell'incendio, per cui quella sera sono finito su due delle notizie principali del telegiornale. Ero abbastanza nervoso ma la polizia non aveva nè tracce nè prove"

Samoth: "La maggior parte delle azioni erano più o meno cose del tipo 'facciamolo stasera' ma ciò non le rendeva meno serie. Per un po' c'è stata coesione ed idee molto forti ma tutto è diventato presto poco serio: troppa gente sapeva quello che stava succedendo. Considero il mio incendio come uno sfogo sociopatico, un atto estremo nei confronti della Chiesa e della società. L'intenzione era quella, trovo ancora affascinante l'idea di ridurre una chiesa in un mucchio di cenere"

Samoth (in un'intervista del 1997 su Grind Zone, appena uscito di prigione): "Lo scopo fondamentale delle carceri è quello di ridurre e/o cancellare la libertà di un uomo e con essa la gioia di vivere. Personalmente i mesi in cui sono stato in prigione non sono stati così terribili ed un anno e qualche mese passano abbastanza in fretta. Credo che ora consideri quel periodo come un'esperienza che mi è capitata nella vita...null'altro. In altre parole essere imprigionato significa essere assorbito in un tipo di sistema per cui hai sempre portato sdegno e disprezzo. Tu devi pagare con il tuo tempo per un atto che non ha mai considerato sbagliato e a cui hai dato pochissima importanza. Dopo 16 mesi sono stato rilasciato con la condizionale sino al 1998. Ad ogni modo non sento più il bisogno di agire in un certo modo, basta con le attività criminali...ho già pagato il giusto prezzo"
Samoth uscirà di prigione nel 1996, Eithun invece nel 2001.
Ihsahn: "Non mi provocava nessuna reazione il fatto che fossero bruciate delle chiese e che della gente venisse uccisa. Pensavo solo 'eccellente', non ho mai pensato 'oh, adesso si sta esagerando' e non lo penso tuttora. Bruciare le chiese va bene ma non m'interessa più di tanto perchè credo che quel punto sia stato dimostrato. Bruciare le chiese non è il mondo di liberarsi del Cristianesimo in Norvegia. Si dovrebbero usare dei metodi più sofisticati se si volesse davvero sbarazzarsene"


I DISCHI
Dicevamo del primo full, "In The Nightside Eclipse" appunto.
Esso è perfetto nell’incastonare tutti gli elementi che lo rendono immortale, a cominciare dalla caotica produzione che, crediamo involontariamente, celebra la potenza della sezione ritmica ma esalta la freddezza delle ambientazioni, oscuri e splendidi sentieri musicali, disegnati dalle tastiere dominanti (una novità all’epoca) e perfettamente riprodotti in copertina dal genio artistico di Necrolord.
Prodotto da Erik Pytten nei mitici Grieghallen studio, luogo che ha forgiato i capolavori norvegesi del genere, l’album fonde quanto di più sinistro si possa concepire musicalmente, concedendo notevoli spunti melodici che trapassano epicità, assurgendo al alte vette in fierezza e maestosità.
Ihsahn soffoca la sua voce rendendola innaturale ma è anche fine narratore; il riffing è selvaggio quando c’è da essere bui per esaltare la violenza anche grazie alla rude la batteria, molto tambureggiante.
Il basso, come tutti gli album Black Metal di quelle annate, è assente.
Tutto è perfetto : gli otto minuti iniziali di "Into The Infinity Of Thoughts" (brano summa dell’intero lavoro), le ottime articolazioni di "Cosmic Keys To My Creations And Times" (brano ripreso dal demo), la freddezza e l’oscurità dominante delle tastiere di "Beyond The Great Vast Forest", l'intro melodico ed oscuro sfociato nella violenza di "Towards The Pantheon", perfetta nell’alternare violenza a epicità.
E poi, ancora, l’orrore che permea da "The Majesty Of The Night Sky", violenta nel suo incedere, nel suo atterrire l’ascoltatore fin dagli esordi prima del duo finale, l'indemoniata "I Am The Black Wizards" e "Inno A Satana", ode di facile interpretazione e che diviene immediatamente il classico di chiusura dei loro concerti, tale è il trasporto emotivo che genera.
"In The Nightside Eclipse" è la colonna sonora di un mondo Horror popolato da creature soprannaturali, diaboliche, maligne.
Questa è (forse) l’opera magna del Black Metal norvegese e nulla può far sorgere il sole su questa eclisse.
Con il rilascio di Samoth dal carcere e l'ingresso in formazione di Trym la band ricomincia a lavorare sul nuovo materiale.
Il risultato è "Anthems To The Welkin At Dusk" del 1996 che abbandona le ferali atmosfere del predecessore a favore di un sound più raffinato e progressivo.
Dopo la bellissima (e tenebrosa) intro "Alsvartr (The Oath)", parte "Ye Entracemperium" e i suoi ritmi frenetici della batteria.
Arpeggi, tastiere e velocità la fanno da padrone.
Le atmosfere si fanno più tese con la successiva "Thus Spake The Nightspirit", contraddistinta dall'indemoniato Ihsahn!
L'inferno prosegue con altri due capolavori unti di tastiere ed oscurità: "Ensorcelled By Chaos" e "The Loss And Curse Of Reverence".
 "The Acclamations Of Bonds", "With Strength I Burn" e la lenta e malinconica outro "The Wanderer" chiudono degnamente il platter. Un lavoro eccellente, da alcuni sottovalutato, ma solo perché offuscato da quel capolavoro che è stato il precedente disco.
Il terzo disco è "IX Equilibrium" uscito nel 1999
L'opener "Curse You All Men!" si apre con un grido acuto, per poi proseguire con una sezione ritmica da paura: batteria e un riffing violentissimo e serrato circondato da inquietanti melodie di tastiera, fino a sfociare in una prima strofa a dir poco devastante.
La successiva "Decrystallizing Reason", dopo aver messo in mostra tastiere ed epicità, si chiude con un grandioso epilogo sinfonico, di indubbia maestosità.
In "An Elegy Of Icaros" ci troviamo addirittura un violino.
Con "The Source Of Icon" si torna alle velocità sostenute, con riffing furioso e tastiere in piena evidenza.
"Sworn" abbastanza classica nella sua struttura, è impreziosita da soluzioni melodiche e passaggi di chitarra e tastiera che la rendono un pezzo da 90 nelle esibizioni dal vivo.
"Nonus Aequilibrium" dopo un arpeggio inizia parte il drumming metronomato di Trym, che fa da preludio a un'accelerazione bruciante, per poi lasciare spazio a rallentamenti atmosferici e fulminee ripartenze in blast-beat.
"The Warriors Of Modern Death" è un pezzo Black N'Roll con assoli Heavy/Thrash grezzi.
L'album si conclude con la bella ed intricata "Of Blindness And Subsequent Seers".
In seguito i membri degli Emperor sviluppano una passione per progetti solisti di varia natura, dall'Industrial al Death Metal, perdendo di vista per qualche anno la band originaria.
Il ritorno sulle scene, che ha il sapore di un addio, avviene con il discusso "Prometheus: The Discipline Of Fire & Demise" nel 2001.
Composto interamente da Ihsahn e orientato verso uno stile avanguardistico, l'album viene fortemente criticato dai fan della band ma si guadagna ottime recensioni da parte della critica, grazie a una struttura solida e a frequenti divagazioni in territori quasi Jazz.
Il disco è ricordato per "The Eruption" e le splendide "Depraved", dotata di linee melodiche convincenti e "The Prophet", pezzo più cadenzato rispetto agli altri.
Più sul Black vecchia scuola "In The Woodless Chamber" e "Thorns On My Grave".
Subito dopo l'uscita il gruppo annuncia il proprio scioglimento, per poi ritornare brevemente sulle scene nel 2005.
Nel 2006 da segnalare l'uscita dell'ottimo concerto "Life Inferno".



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