mercoledì 6 giugno 2018

La Storia Di Gary Glitter: Gli Abusi Sui Minori e Gli Arresti

Gary Glitter nato a Banbury nel 1944 come Paul Gadd, inizia a suonare a 16 anni ma il (tiepido) successo arriva solo negli anni 70.
Inizialmente Rocker fallito tant'è vero che a metà degli anni 60 abbandona la musica per lavorare tra spot commerciali e il programma “Ready, Steady, Go!”.
Il ritorno sulle scene avviene all’inizio degli anni 70 sotto il nome di Paul Monday & Rubber Bucket, ma è una sua apparizione nella colonna sonora del film “Jesus Christ Superstar” che lo porta, per la prima volta, all’attenzione del grande pubblico.
Fu comunque, insieme a Marc Bolan dei T-Rex e a David Bowie, tra gli anticipatori del fenomeno Glam Rock (che poi esploderà a Los Angeles negli anni 80).
Di lui si possono ricordare brani quali I Love You Love Me Love, Rock And Roll, I'm The Leader Of The Gang (I Am) e Hello, Hello, I'm Back Again, Remember Me This Way (una ballad), Doing Alright With The Boys dell'estate 1975, Rock And Roll (Part Two) e Another Rock N' Roll Christmas del 1984.
Tra il 1972 e il 1995 26 singoli di Glitter entrarono in classifica procurando all'artista una permanenza complessiva di 180 settimane nella UK Top 100 (tre raggiunsero la prima posizione).


I PROBLEMI DI TOSSICODIPENDENZA E DI ALCOOL
Ovviamente non era tutto rose e fiori.
Sul finire degli anni 70 Glitter, oltre a vedere il suo successo calare, dovette affrontare anche problemi di droga.
Se ne andò così all'estero per due anni, vivendo in Francia e Oceania, prima di rientrare nel Regno Unito.
Nello stesso periodo Glitter dovette dichiarare bancarotta per la prima volta.
Aveva anche iniziato a bere pesantemente e in seguito ha ammesso di aver anche pensato al suicidio.


LE ACCUSE DI PEDOFILIA E GLI ARRESTI
Nel 1991 aprì un ristorante nel West End di Londra, il Glitter's Snack Bar, che pubblicizzò con lo slogan "Leader Of The Snack".
Il locale ottenne inizialmente un certo successo ma con il tempo gli affari iniziarono a calare e verso la fine degli anni 90 chiuse.
Malgrado altri problemi finanziari negli anni 90, Glitter ha continuato ad essere seguito da un discreto numero di fedeli, fino al momento del suo arresto per possesso di pornografia infantile alla fine degli anni 90.
All'inizio degli anni 90 Glitter, scaduto il suo contratto con la Virgin, fondò anche una propria etichetta discografica, la Attitude Records.
Fu inoltre protagonista di una campagna pubblicitaria delle ferrovie britanniche nella quale tentava di sembrare più giovane per ottenere una tessera sconto per ragazzi.
Nel 1997 e nel 1998 venne arrestato in Gran Bretagna per possesso di pornografia infantile.
In particolare fu un tecnico informatico a scoprire immagino pedopornografiche nel suo PC.
Nel 2002 viene espulso dalla Cambogia dopo essere stato accusato di abusi sessuali su minori.
Nel 2006, a 61 anni, un tribunale vietnamita lo ha riconosciuto colpevole di aver commesso atti osceni con due ragazzine di 11 e 12 anni.
Il giudice l'aveva anche redarguito per essersi presentato in tribunale con una bandana rossa.
Verrà arrestato per 2 anni e mezzo e poi estradato in Gran Bretagna.
Tali condanne hanno di fatto posto fine alla sua carriera musicale, trasformando l'idolo di giovani e non...in un simbolo del male.
Nell'ottobre 2012 Glitter è stato nuovamente arrestato nell'ambito dell'Operazione Yewtree, un'estesa indagine della polizia su presunti abusi sessuali a danni di minori commessi a partire dagli anni 50 e che ha preso il via dallo scandalo scoppiato in seguito alle rivelazioni sugli abusi commessi dal popolare presentatore televisivo Jimmy Savile, morto poco prima.
Nel 2015 viene dichiarato colpevole di abusi sessuali compiuti nei confronti di tre ragazzine minorenni fra il 1975 e il 1980.
Secondo quanto emerso durante il processo alla Southwark Crown Court di Londra, una delle vittime dell'ex Rockstar, aveva meno di 10 anni: Glitter tentò di stuprarla.
Furono sei i capi d'accusa: uno per tentato stupro, quattro per atti osceni e uno per rapporto sessuale con una minore di 13 anni.
Glitter, che avrebbe potuto essere condannato all'ergastolo per l'entità del crimine commesso, ha accolto la lettura della sentenza senza mostrare la minima emozione: "Ha dimostrato di essere un predatore sessuale abituale", ha commentato l'ispettore capo di Scotland Yard Michael Orchard.
"Approfittava di giovani vittime facendo leva sul suo status di superstar. La completa mancanza di rimorso e il suo ribadire di come le sue vittime stessero mentendo rendono la sua posizione indifendibile".
Glitter è rinchiuso oggi in un carcere di massima sicurezza sull'isola di Man.

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