venerdì 1 settembre 2017

La Storia Degli N.M.E.: L'Omicidio e La Morte Di Kurt Struebing

Gli N.M.E. (No Mental Effort), formatisi a Washington (USA) nel 1984, furono tra le band della primissima ondata ad influenzare il Black Metal norvegese che da lì a poco esploderà.
Non a caso Euronymous dei Mayhem si dichiarò un grande fan degli N.M.E.
La lineup storica era formata da Brian Llapitan (vocals), Steve Meier (drums), Skot Tinsley (bass) e Kurt Struebing (vocals e guitar). A livello musicale si trattava del classico connubio in voga ai tempi: Thrash mischiato con il nascente Black Metal. I temi, neanche a dirlo, morte e guerra.
L'esordio del 1985 è Machine Of War, un demo che riscuote un discreto successo nei circoli underground. Per farsi un'idea del sound basta ascoltare Lethal Dose o la malata Acid Reign.
Siamo su territori Venom al 100%. Queste canzoni poi vedranno la luce l'anno successivo sull'esordio ufficiale: Unholy Death. Anche se si tratta di un disco ufficiale, parlare di buona produzione risulta esagerato. La velocità come facilmente immaginabile è elevatissima, le influenze spaziano dai Venom ("Black Knight" ed "Evil Dead") ai Motorhead ("Speed Kilz"). Inutile dire che ci sono anche influenze dei primissimi Slayer, degli Hellhammer e qualcosa che sentiremo nei Mayhem di "Deathcrush".


L'OMICIDIO DELLA MADRE E LA FINE DELLA BAND
Nel 1986, Kurt Struebing, devastato dalle droghe assassinò brutalmente la madre adottiva con un'accetta e un paio di forbici. È probabile che egli l'abbia anche violentata.
Nella sua casa, la polizia trovò libri sulla stregoneria e fotografie di Kurt Struebing in "pose di morte".
Struebing disse di essersi sentito come un robot e di avere ucciso la madre per vedere se anche lei era un automa. Poi si giustificò dicendo che era stata la musica a "consigliargli" l'omicidio.
Struebing venne condannato per omicidio e stupro. Egli venne riconosciuto colpevole di omicidio di secondo grado e fu condannato a dodici anni di detenzione in un reparto per malati mentali in un sanatorio. La band ovviamente si sciolse.


STRUEBING RILASCIATO E IL RITORNO DEGLI N.M.E.
In seguito, la condanna venne ridotta a otto anni e Kurt venne rilasciato nell'aprile del 1994.
L'anno successivo esce la compilation Machine Of War contenente il vecchio demo più pezzi live, inediti o leggermente diversi (tipo versioni rallentate di alcune canzoni, ad esempio "Acid Reign").
Struebing comunque uscì dal manicomio probabilmente cambiato, infatti si sposò ed ebbe anche un figlio. Straordinariamente, insieme al vocalist Llapitan, riuscì nel 2004 addirittura a riformare gli N.M.E. con la formazione originaria e cominciò di nuovo a suonare in piccoli club underground (al di là della deriva Thrash/Crossover di Vermination uscito nello stesso anno) ma la cosa non durò molto.


LA MORTE: FOLLIA O SUICIDIO?
Kurt Struebing infatti morì l'anno successivo gettandosi con la macchina da un ponte levatoio alzato a Seattle. La sua ed altre macchine erano state fermate sul Duwamish Waterway per far passare delle barche, ad un tratto Struebing accellerò superò la fila di macchine e si lanciò dal ponte (alto quasi 20 metri). Non è mai stato chiarito se fu un gesto di follia o suicida.

2 commenti:

  1. Gran bella storia...sarebbe bello se scrivessi qualcosa su Frost dei Satyricon!

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    1. Grazie, si, vero, anche i Satyricon e Frost meriterebbero qualche articolo!

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