mercoledì 19 ottobre 2016

La Storia Dei Carpathian Forest e Di Nattefrost: Terrorismo, Alcool e Droga

I Carpathian Forest si formarono nel 1990, quando Nattefrost (Lord Nosferatu) e J. Nordavind (Lord Karnstien) fondarono la band.
In realtà si formarono come Enthrone, poi cambiarono nome quando Lord Blackmangler e Damnatus si unirono alla line-up.
Come quartetto vennero pubblicati tre demo: "Outtake", "Bloodlust And Perversion" (entrambi nel 1992) e "Journey Through The Cold Moors Of Svarttjern" (nel 1993).
Già questi primi demo lasciavano intravedere il sound futuro della band: suoni cupi, oscuri e misteriosi.
"Journey Through The Cold Moors Of Svarttjern", così lontana dai canoni stilistici vigenti all'epoca, eppure così eloquentemente pervasi dal più autentico spirito malvagio del Black Metal.
Damnatus e Lord Blackmangler lasciarono la band e i Carpathian Forest divennero ancora una volta un duo.
Dal punto di vista dei testi, non solo attacchi alla religione cristiana ma anche testi inerenti depressione, suicidio, sadismo, depravazione ed odio.


DISCHI
L'esordio ufficiale è datato 1995 con l'EP "Through Chasm, Caves And Titan Woods", tramite Avantgarde Music.
Sarà la prima di molte uscite tramite Avantgarde.
Nel 1998 la band pubblicò il suo primo album full-length, "Black Shining Leather", ancora una volta grazie all' Avantgarde Music.
Fu l' unica uscita con il drummer Lazare (che poi si unì ai Borknagar).
Il duo scandinavo crea con un full-length capace di passare alla storia, peculiare in tutti i suoi aspetti, dai testi sfacciati, violenti, maleducati, senza freni, al Black fuori dai soliti schemi dei contemporanei connazionali e non, e che già è in grado di dare un buon assaggio di quel Black’N’Roll che diventerà definitivamente il loro marchio di fabbrica dal successivo Strange Old Brew.
The Swordsmen, dai variegati riff originali, trascinanti e fin da subito orecchiabili, da headbanging immediato.
Sadomasochistic è molto tirata, segue uno stile sofisticato, acustico in The Northern Hemisphere;.
L'oscurità la fa da padrona in Lunar Nights , così come nelll’interludio Lupus.
Violenta, precisa, fulminea è invece la performance del già citato Lazare.
Nello stesso anno anche suonarono il loro primo concerto al "Under The Black Sun Festival" a Schönermark, Germania.
Lazare lasciò i Carpathian Forest, nel 1999, lo stesso anno Anders Kobro, Tchort e Daniel Vrangsinn si unirono a due membri stabili.
L'anno seguente, venne rilasciato il loro secondo full-length, "Strange Old Brew".
Sicuramente un album sperimentale se vogliamo o semplicemente diverso dai demo e dal primo full.
Più vicini alla prima ondata Black che fece scuola (Venom, Celtic Frost, Hellhammer, Bathory, etc) e al Thrash grezzissimo tedesco (Sodom e Kreator) con quella spruzzata di Heavy/Punk alla Motorhead: in questo lavoro la band norvegese ha modo di consolidare e raffinare quello che possiamo definire un Black'N'Roll rozzo e cattivo, unito alla malvagità del Black norvegese.
I pezzi, scritti fra il '93 e il '97, si dividono fra schegge di sporco Thrash ed oscure parentesi capaci di far emergere il lato più misterioso ed insano della band.
"Blood Cleansing", "Mask Of The Slave", "Martyr Sacrificulum" sono fucilate che, pur non giocando la carta della velocità supersonica, non potranno non coinvolgere grazie a riff essenziali, micidiali cambi di tempo ed una immediatezza Punk.
"Thanatology" e "Cloak Of Midnight", rigorosamente a cura di Nordavind, mostrano invece il lato più inquietante della band norvegese: veri e propri abissi dove sprofondare impantanati in tastiere, tempi funebri, screaming minacciosi e strazianti giri di chitarra.
Da segnalare l'uso del sax in "House Of The Whipchord".
Tutto l'album, in realtà, gioca sull'alternarsi fra violenza ed atmosfera, ponendosi al centro di un labile equilibrio che, all'insegna della varietà e del giusto alternarsi delle suggestioni, rende indubbiamente l'ascolto semplice.

Nattefrost: "Il vino rosso è buono quando devi fare sesso. Allora sì che bevo vino rosso. 
Ma... ma... per il resto preferisco il bianco"

Nel 2001, il membro fondatore Nordavind lasciò la band, durante le sessioni di registrazione del loro terzo album in studio, "Morbid Fascination Of Death", che conserva ancora le sperimentazioni (anche se in misura minore) della loro precedente release.
Si tratta di un album macabro e allo stesso tempo affascinante.
Il suono è violento quanto basta, i testi sono blasfemi ma sempre coerenti alla filosofia e al pensiero della band.
La prima nota positiva dell'album è che non inizia con la solita intro, ma con un pezzo d'atmosfera, con vibranti percussioni tribali e sintetizzatore, che ci immerge nel mondo atroce, crudele e senza speranza.
L'alta qualità continua con la violenta Doomed To Walk The Earth As Slaves Of The Living Dead e con pezzi cattivissimi quali Through Self Mutilation (molto Death Metal), Knokkelmann e Warlord Of Misanthropy.
Vogliamo parlare della suite con tanto di sax, chiamata Nostalgia?
Album fondamentale.
Il loro quarto full-length esce nel 2003, "Defending The Throne Of Evil", venne pubblicato dalla Season Of Mist.
Album sinfonico ma molto melodico e con pochissimi influenze Punk.
La prima traccia è "It's Darker Than You Think", molto veloce, dall'atmosfera piuttosto maligna e piena di odio.
La seconda traccia, "Skjend Hans Lik" è un attacco alla cristianità, al nazionalismo e al governo norvegese.
In "'The Well Of All Human Tears" ci sono influenze Doom.
Si arriva al finale tra tastiere, melodia, sax e testi violentissimi riguardanti morte e pazzia.
Ultima release della band fu "Fuck You All !!!! Caput Tuum In Ano Est", che riporta la band alle influenze Thrash.
In realtà l'album, abbastanza ripetitivo e poco incisivo, non lascia assolutamente il segno e si tratta di una mezza delusione.

Vrangsinn: "Io penso che il Black Metal dovrebbe rimanere underground, non credo che nessuno di noi aspiri a diventare una megastar internazionale"

Vrangsinn: "Nattefrost adora il vino bianco. Comunque tutti adoriamo bere prima di un concerto, lui però adora il vino"

Nel 2008 Tchort ha parlato della possibilità di un nuovo album che non è mai arrivato.
La band è entrata in una pausa dopo il 2009, ma a partire dal 2012 hanno cominciato a suonare in alcuni festival in giro per l'Europa.
La partecipazione al Maryland Deathfest il 26 maggio 2013, fu invece cancellata a causa di problemi di visto all'ultimo minuto.
Nel mentre Nattefrost ha dato il là alla sua (molto discutibile) carriera solista.


NATTEFROST E IL TERRORISMO
In una nota intervista di una decina di anni fa, il leader della band dichiarò: "Sono un individualista convinto e non ho bisogno di nessun altro che non sia io, figurarsi di persone che passano la loro giornata a parlare di politica. 
Amo l’odio ed adoro la morte, apprezzo quando questa fogna che chiamate Terra viene profondamente disturbata. 
Supporto il terrorismo, anche diretto contro la Norvegia. 
Non mi vergogno delle mie origini, anzi, ne vado fiero, ed a chiunque voglia sconvolgere con attentati il mio paese io dico: “Avanti, uccideteci tutti!”.



NATTEFROST SU OMICIDI E SUICIDI
"Se qualche infame si mette sulla mia strada cercando d’intralciarmi stai sicuro che farò di tutto per eliminarlo fisicamente, o quantomeno fotterlo prima che lui fotta me, non gli lascio certo la chance di danneggiarmi. 
Sono una persona violenta e questo è il motivo per cui non esco quasi mai di casa. 
Non mi piace sedermi in posti affollati come pub e cinema, detesto anche andare a vedere un concerto, anche se a volte lo faccio. 
Non sono cambiato molto rispetto a dieci anni fa, l’unica differenza è che il mio odio è cresciuto giorno dopo giorno: ciò che esprimo è ancora più intriso di veleno rispetto al 1992, ed il mio obbiettivo è sempre lo stesso"


"Sai, c'è sempre una minaccia in giro. 
Per questo cerco di tenere sempre a portata di mano qualche tipo di arma, come una bottiglia. 
Non sono violento, però devo proteggermi. 
Sono del tipo 'stammi lontano o ti uccido'. 
Il Black Metal è pericoloso, devi tenere gli occhi bene aperti. 
Devi tenere sotto controllo tutto, cercare di cogliere ogni minimo movimento per tentare di prevedere possibili pericoli"
"La vita è così schifosamente triste da far assumere al suicidio un valore molto importante. 
Nel mio mondo il suicidio è una realtà sempre presente, la Norvegia è al secondo posto per quantità di persone che si tolgono la vita, superata solo dalla Finlandia, quello stupido “Nokia Hell”. 
Nel mio paese ci sono almeno due suicidi al giorno, e spero che questo numero vada progressivamente espandendosi in futuro. 
Dobbiamo assolutamente superare la Finlandia, quindi “Hail Suicide, Hail Hail Hail!”. 
Amo la miseria e la depressione, sono dei sentimenti fottutamente naturali visto che la vita è una merda, e non c’è cosa che detesti di più di quelle persone che cercano di fuggire dalla realtà con stronzate come la playstation ed i giochi di ruolo. 
Spesso l’esistenza è più orribile del suicidio, anche perché è previsto dalla natura che la nostra vita sia un inferno, basta conoscere le tesi di Darwin"


ALCOOL
Al Wacken 2003, Nattefrost vomitò sul palco (forse per i troppi alcolici bevuti).
Forse questo spiega il senso del suo disco solista "Blood & Vomit" dove Nattefrost s’è voluto divertire alla sua maniera, racchiudendo nel suddetto (come del resto è facilmente intuibile dai titoli) tracce in cui di delizia del suono della sua pipì, tracce in cui è intento a vomitare.

Nattefrost sul Wacken 2003 e i rapporti con il resto della band: "In quel periodo eravamo davvero incazzati l'uno con l'altro. Ma quell'episodio a Wacken non è niente in confronto a quello che successe all'Inferno Festival nel 2002. Eravamo reduci dalle recording session ed eravamo letteralmente pronti ad ucciderci tra di noi. 
Non vivevamo nella stessa città, ma se così fosse stato, di sicuro non ci saremmo neanche rivolti la parola. 
In ogni caso, cercai in più di un'occasione di colpire i miei compagni con una bottiglia"

"Fenriz! È lo Yoda del Black Metal! 
No! No! È vero! Dico sul serio!!!! Non ridere! Dai davvero... devi bere almeno 6 birre per poter parlare con lui.
Fenriz può sembrare un idiota. 
A volte è proprio come un bambino, altre semplicemente ubriaco. 
Se gli fai una domanda, ok. 
Se gliene fai due, ti manda a fare in culo. 
E allora io mi comporto di conseguenza"


DROGHE
Sulla droga (2005): "Solitamente faccio anche uso di droghe. Ora di meno, perché ho avuto seri problemi con l'eroina... adesso ne sono uscito fuori, ma fumo ancora tanta erba. Qualche volta prendo anche degli acidi, ma assolutamente mai più eroina.
Durante la composizione delle canzoni di Nattefrost ero sistematicamente sotto l'effetto di droghe. Due mesi fa, per gli ultimi due album di cui ti ho parlato prima, ho fatto uso continuo di droghe per più di 6 settimane. 
Mi hanno anche portato d'urgenza all'ospedale perché i miei polmoni hanno avuto un collasso"

"Non ho paura di morire giovane ma da stupido.
Io ho più paura di altre cose. 
Tipo di beccarmi un colpo in testa on stage come è successo a Dimebag Darrell. 
Trovo ridicolo tutti quelli che piangevano dicendo 'gnè gnè... è morto qualcuno'. No! Se non puoi reggere quello che fai, non farlo, cazzo! 
Non siamo i Manic Street Preachers o gli U2, questo è fottuto Metal!"

4 commenti:

  1. Parole forti. Ma il black è anche questo!
    Sarei curioso di leggere qualcosa sui behtlehem

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    1. In preda però a chissà quale alcolico :D
      Si, arriveranno anche loro :)

      Grazie come sempre.

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  2. interessante ascoltare pazienti allucinati...sono di utilità nel progresso sulle lesioni al cervello, ma d'altronde sono anni che mi tengo informato sulla scena black...quindi...

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