domenica 15 maggio 2016

La Storia Dei Mortuary Drape: Negromanzia, Sigilli ed Ordine Esoterico

I Mortuary Drape nascono in Piemonte nel 1986 (tra il 31 ottobre e l'1 novembre), fondati da Witch, Without Name, The Alchemist e Wildness Perversion, tutti appassionati di occultismo, esoterismo, necromanzia.
Coniarono il termine "Occult Black Metal" mischiando i Mercyful Fate, Celtic Frost, Death SS e il Dark Sound italiano (anche i Goblin) con ritmi più sostenuti Thrash/Black. Il logo originario fu ideato da Wildness Perversion (vocalist della band). Il gruppo ha sempre dichiarato di praticare l’occultismo e di aver fatto sedute spiritiche nel posto dove provavano. 


I DISCHI
Nell’87 esce un Live Tape e il primo demo Necromancy, che riscuote ottimi risultati in ambito underground. Nel ‘91 esce il demo “Doom Return” e da li cominciano i primi contatti con le label e da li a poco esce il primo EP su CD “Into The Drape”.
Segue un periodo di cambiamenti di line up, periodo in cui Wildness Pervertion è cantante e batterista e rimane l’unico membro della formazione originale.
Nel ’94 c’è l’uscita dell'oscuro e malefico "All The Witches Dances" per la Unisound (la copertina rappresenta un rito negromantico inerente la riesumazione del cadavere di una strega), il disco vede nella lineup Wildness Perversion, Maniac Of Sacrifice, Old Necromancer, Diabolic Obsession. Esso è un misto tra Black Metal anni 80, Death e Thrash. La lunga intro "My Soul" apre il cerimoniale con la voce di Cadaveria che declama in una sorta di inni a Satana, molto suggestivi. Un decadente giro di basso ci conduce a "Primordial": violenta, diretta e con un'atmosfera da rituale. La canzone in questione si dimostra particolarmente trascinante con i ritmi Thrash della batteria e la voce catacombale di Wildness Perversion, a metà fra scream e growl. I testi si rifanno a stregoneria e rituali. Continuando con l’ascolto troviamo la Thrasheggiante "Astral Bewitchment", "Funeral Chant" introdotta da un assolo, buona anche "Larve" che rimanda anche a qualche rallentamento stile Black Sabbath. Un'altra canzone assolutamente degna di nota è "Tregenda (Dance In Shroud)" che alterna spettrali arpeggi in clean, alle classiche sferzate. "13th Way" ha anche ritmiche Thrash e un bell'assolo. La messa nera si conclude con la blasfema "Occult Abyss", capace di trascinare l'ascoltatore in un violento headbanging grazie alle ottime linee chitarristiche e al drumming in doppia cassa.
Nel ’96 esce l'EP "Mourn Path",  che porta la band ad un tour europeo di 15 date.
Nello stesso anno è la volta di "Secret Sudaria", con il rinnovo della formazione ed il ritorno di tutti i membri fondatori. L'artwork di questo disco venne censurato in Germania. Introdotta da percussioni e basso con venature industrial, l’opener "Obsessed By Necromancy" si dispiega in un lavoro di chitarre molto anni 80. Il brano, sorretto da un discontinuo beat sul rullante, viene reso più oppressivo dalla voce di Wildness Perversion, un caratteristico cantato a metà strada tra lo screaming e il growl tipico del Death. La successiva "Wandering Spirits" si attesta sulla medesima flasariga, impostata sulla  batteria. Spicca anche il prezioso lavoro delle sei corde, in fase solistica. Segue l'oscura "Abbot" contraddistinta da stop ritmici e parti chitarristiche. "Necromancer", già apparsa nel demo del 1989 "Doom Return", viene riproposta in questa sede con una resa sonora migliore. Un pezzo veloce che si distingue per il ritornello, accompagnato da interventi di clean voice.
"Evil Death" ha un suono Black/Death invece "Madness" un suono più classico. Non mancano anche prolungate sperimentazioni in ambito apocalyptic industrial con la titletrack strumentale, a determinare un break a metà ascolto.
Le successive "Cycle Of Horror" e "Necromaniac", sono anni 80. Il giro di basso a preludio di "Presences" anticipa influenze sabbathiane, con parti Doom. "Malediction" è il pezzo più articolato del disco.
Dopo altri svariati cambi di line up nel ’99 esce sotto Avantgarde "Tolling 13 Knell" molto più sperimentale. La produzione, perfettamente curata e pulita, concede anche in questa occasione un evidente primo piano al basso. La cavernosa voce di Wildness Perversion aleggia minacciosamente per tutta la durata, dotando i pezzi di un più volte imitato trademark. Sin dall’opener "Dreadful Discovery", le composizioni mostrano una struttura estremamente ricercata e più tecnica rispetto al passato con suoni Black/Death melodico, articolati sugli intrecci eseguiti dai due bassisti dichiarati, Without Name e Left-Hand Preacher e con gli axemen Roaming Soul e Demon Shadow. Con la successiva "Liar Jubileum" si incontra un rapido cambio di registro dei temi affrontati, mediante l’inserimento nell’incipit di una parentesi vocale inquietante ed oscura. Si passa dal supporto femminile in clean di "Laylah" ad influenze Folk di "Winged Priestess". Particolare "Lantern", con le sue partiture totalmente strumentali, dove il guitar work, macina riff con fluidità, arricchendosi nel prosieguo di soli, arrangiamenti in simbiosi con i bassi e sostenuti da evoluzioni ritmiche complesse create dell’ottimo drumming di Will Revealed. Atmosfere Doom ed oscure sono presenti in "Not Still Born (The Unborn Plane)".
"Buried In Time" è il disco forse più potente/veloce della band, con molte influenze Thrash Metal e in parte Death, esce nel 2004. L'opener "Unfanding Revenge" mischia il vecchio suono con influenze Thrash. "Mistery...Guide Us To Death" è il brano forse meglio riuscito del lotto: aggressivo e piuttosto cupo. Per il resto si parla di influenze Thrash con tecnicismi quà e là. Ottime anche "Ectoplasm", brano molto tecnico in cui la velocità d’esecuzione incontra riff di chitarra di immediata presa e "Spiritism...Around Us", in cui gli arpeggi e la raggelante introduzione melodica lasciano poi spazio ad un assalto di vecchio Thrash.
Dopo svariati concerti tra cui un tour europeo la formazione si scioglie ma a tenerla in vita è sempre Wildness Pervertion, che seppur da solo, comincia la stesura dei nuovi brani e fa uscire una serie di compilation, EP, live album e split. Sino al 2014 quando esce "Spiritual Independence" un chiaro richiamo al passato quindi ad atmosfere più oscure. Qui abbiamo il ritorno di Wildness Perversion dietro il drum-kit, come non accadeva dall’esordio. Il nuovo album attinge dalla prima fase di carriera e potrebbe essere visto come il seguito di "Secret Sudaria". I nuovi brani rivelano appieno il loro valore, catturando l’attenzione con il riffing serrato e il travolgente cantato di Wildness Perversion. Da vitare "Lithany", "Natural Death (1930-2011)" e "Mortal Remains" e le aspre e cruenti "Once I Read (Marble Tomb)", "Immutable Witness" e "Ignis Fatuus (Deaf Space)".


NECROMANZIA, ESOTERISMO ED OCCULTISMO
L'ideologia della band è influenzata dallo spiritismo dei quali Wildness Perversion, Nequam e Diabolic Obsession sono stati seguaci. Occultismo e negromanzia occupano un posto importante nella musica prodotta dai Mortuary Drape. La negromanzia, in poche parole, è la rievocazione di spiriti, demoni e defunti associata alla magia nera. Essa come detto è una pratica divinatoria alla quale tutti i membri (attuali e passati) dei Mortuary Drape hanno dedicato (e dedicano tutt'ora) molto tempo e studio nell'arco della loro vita e, di riflesso, della loro carriera.
E' stato l'interesse iniziale verso la negromanzia che li ha fatti avvicinare al mondo dell'occultismo e della magia ed in seguito gli ha spinto a formare una band che trasportasse in musica i risultati di certe esperienze.
W.P.: "Per quanto mi riguarda la passione per occultismo e necromanzia nasce all’età di 12 anni, una mia zia era una medium e mi ha fatto conoscere molti segreti lasciandomi in eredità molti scritti.
Da li è nato tutto e poi l’incontro con gli altri fondatori della band ha fatto partire tutto il discorso Mortuary Drape".


LA TEORIA DEI SIGILLI
Secondo i Mortuary Drape, i sigilli conducono in una sfera che permette di acquisire uno stato di consapevolezza superiore rispetto al livello materiale, permettendo di comprendere meglio il significato dell`esistenza .

"Il simbolo è composto da un cerchio diviso in 5 sezioni con 4 croci, 3 alle estremità ed 1 dentro.
Il cerchio è una dichiarazione individuale e identità con l`assoluto.
La croce, riprodotta 4 volte, rafforza il quaternario delle radici degli elementi . 
Queste 5 sezioni , essendo come dei pentacoli , riproducono una microcosmica/macrocosmica identità - unità.
Ognuna delle 5 sezioni è occupata da un sigillo, dunque è un oggetto di meditazione, pervadendo la sua essenza. 
I sigilli raffigurati sono come sentieri-numeri che possono essere percorsi attraverso le corrette pratiche: IV , VII , IX , XI , XIII.

IV sigillo: è rappresentato dai simboli-radice degli elementi Fuoco, Acqua, Terra, Aria.
E` diviso in 4 sezioni , formando una croce e qui abbracciando il suo significato che è l`unione elementare al momento della nascita. 
L`anima che discende nel corpo e che lo usa come veicolo temporaneo al nostro attuale livello fisico . 
VII sigillo: è il magnetismo universale . 
Questo sigillo dà una direzione Karmica all`anima che è giusto reincarnata nelle 4 forme primordiali nel sigillo precedente.
I 7 pianeti dell`antica scienza esoterica sono qui rappresentati (Saturno qui è nascosto, essendo il pianeta di prove espiatoriali). 

IX sigillo: 9 è il numero che chiude il ciclo origine-base dell` universo numerico e delle sue infinite corrispondenze.
Il vortice del sigillo parte da un punto indefinito e va verso un altro punto indefinito nell`infinito. 
Da questo ultimo punto uno spirituale occhio veggente è derivato, simbolo di comprensione iniziatoria.
Nove è un sentiero che porta alla spirale del vortice, prendendo da esso la vera veggenza spirituale. Individuale per ognuno ma unico ed assoluto per tutti. 

XI sigillo: è il sentiero che spiega l`eterna relazione fra luce ed oscurità . 
Un pentacolo ne riproduce sempre un altro invertito e viceversa.
"Uno e Uno" separato, la separazione del divino rappresentata dalle corna del becco di Sabbath, che ha un significato esoterico come numero 2, affermando se stesso su 1. 
E` un sigillo che, affermandone l`aspetto dualistico, può portare verso l`inversione e la decadenza.
Il suo proposito è il lavoro di riunione ed espansione, Solve Et Coagula. 
L`inversione consiste nel fatto che l`11 è cabalisticamente connesso nella sfera delle protezioni astrali dunque prolungate pratiche e meditazioni sul sigillo portano lo sperimentatore allo stesso livello di quelle entità qliphotiche-larva, ricevendo da loro una falsa divinazione con conseguente rischio di disagi nervosi.
L`appendice ternaria nella parte più bassa del pentacolo rappresenta l`undicesima cella demoniaca. 

XIII sigillo: l`intero simbolo chiude se stesso con il tredicesimo sentiero .
Se IV è il sigillo del temperamento, XIII è quello della dissoluzione. 
E` rappresentato da una bara che in termini geroglifici riproduce il simbolo elementale della terra, dunque il ritorno alla cenere per quanto concerne il veicolo-corpo e la dissolvenza dello spirito. 
Sopra il XIII° sigillo troviamo i vortici centrali (Chakra) dell`anatomia occulta, che nel numero 7 sono anche presenti del corpo fisico.
Essi, se svegliati, risalgono nella forma di un misterioso nucleo di corrente che connette ad una ruota intesa come puro spirito e piazzata in cima al simbolo. 
La linea dannata è nascosta e velo caduto in ognuno di noi fin dall`alba dei tempi , che è rivelato a chi avventurandosi nella dedicazione al sentiero occulto, hanno voluto e osato". 


THE MAGIK WAY: L'ORDINE ESOTERICO
Il progetto The Magik Way nacque nell’inverno del 1996 per mano dei Mortuary Drape e in particolare di Nequam, Diabolic Obsession e Old Necromancer.
L'idea alla base era quella di organizzare un vero e proprio Ordine (L’Ordine della Terra), una sorta di gruppo/massa critica, fortemente influenzato da nuove concezioni sia in termini artistici sia per l’evolversi di studi esoterici che richiedevano un ampliamento e un approfondimento.
Ruolo fondamentale per la riuscita di questa evoluzione lo ha rivestito Azàch, quarta entità intervenuta per completare la band, elemento essenziale per l’esplorazione di nuovi linguaggi.
A lui si deve l’introduzione di certi studi legati all’Alchimia (studio degli elementi e di sostanze chimiche) e all’Anatomia occulta (decomposizione e quant'altro) e una emancipazione più piena riguardo quelli che sono i molteplici aspetti del progetto, negli anni impegnato non solo musicalmente ma anche nell’ambito della video performance, della video-arte, del teatro.
The Magik Way fu fin da subito concepito come un ordine esoterico concentrato principalmente sullo studio dell’Uomo e della Natura, di matrice atea, apolitica e scevro di qualsivoglia dogma, dove le pratiche esoteriche vengono analizzate e praticate tutt’oggi attraverso un approccio scientifico e collocabile nell’alveo della Neo-Magia.
Ancora oggi dopo 19 anni l’ordine raccoglie adesioni da parte di varie figure per lo più non facenti parte del mondo della musica, mentre il progetto musicale si è protratto fino ad ora anche se lontano dalle ribalte discografiche, ma collocandosi naturalmente in un ambito molto Underground.
Solo recentemente, sotto la spinta di Marco Cavallini (produttore esecutivo della band), The Magik Way si affaccia nuovamente al mondo della discografia, sebbene ponendo alcuni veti, primo tra i quali il desiderio di non partecipare a concerti, se non in contesti particolari con una selezionatissima audience.

3 commenti:

  1. bella questa ricostruzione! Complimenti \m/

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  2. DarkDave 666 , hai sbagliato molte cose, ti invito a scrivere ai Mortuary Drape per dare spiegazione di una gran confusione che hai fatto nella tua grossolana descrizione, hai mischiato due band che non sono assolutamente collegate tra loro, scrivi qui: info@mortuary13drape.com

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