giovedì 4 febbraio 2016

Il Festival Sull'Isola Di Wight: Tra Hippies, LSD ed Altre Follie (1968-1970)

“Tre giorni con gli hippies nell’isola di Wight”
“L’isola degli angeli senza speranza”
“Così gli hippies hanno occupato l’isola di Wight” 

Stiamo ovviamente parlando del Rock Festival sull'isola di Wight.
Trasgressione delle regole: marijuana, eroina, LSD, Hippy e grossi problemi organizzativi.
Evento, travolto dal suo stesso successo.
E del resto quando tutto è pronto per 200mila persone e se ne presentano quasi il triplo non è facile.
Dal punto di vista commerciale l’evento non fu proprio un successone, visto i compensi delle star partecipanti, le loro bizzarre richieste e visto che molti non pagarono il biglietto (oltre che per le numerose cause intentate agli organizzatori dai residenti).
Per dire, dopo il Festival, venne varato da parte del governo inglese il cosiddetto “Isle Of Wight Act” che vietava di tenere sull’isola esibizioni per più di 5000 persone, tanto che non ci fu più un concerto a Wight fino al 2002!
Forse il Festival dell’isola di Wight del ’70 fu il canto del cigno del movimento hippie (nato nell'America degli anni 60 con la diffusione delle droghe psichedeliche) che aveva cominciato ad essere inghiottito dall'uniformarsi alle masse e quindi dal "sistema" (oltre che dagli interessi economici).
L'isola di Wight ha ospitato gruppi come i Rolling Stones, Jimi Hendrix, Pink Floyd, David Bowie, Bob Dylan, Santana, Who, Free, Jefferson Airplane, Doors, Janis Joplin e moltissimi altri punti di riferimento della musica Rock.


ISOLA DI WIGHT: 1968
Le origini dell'evento risalgono al 1968, ma fu solo nel 1970 che il festival divenne famoso in tutto il mondo.
Venne subito etichettato come l'equivalente europeo del festival di Woodstock (New York) la “tre giorni di pace e musica” che si tenne nel 1969 negli Stati Uniti.
Nel 1968 Ray Foulk 23enne inglese(ed organizzatore del Festival) stampava giornali e viveva sull'isola insieme alla moglie e a due figli.
Insieme al fratello Ronnie, proprio quell'anno decise di mettere in piedi una grande festa, che ebbe tra gli ospiti "i più hippy tra gli hippy", i Jefferson Airplane.
Più di 10mila persone presero parte all'evento, ma Ray e Ronnie non erano soddisfatti: desideravano avere una star senza rivali per il festival dell'anno successivo.


DYLAN RUBATO A WOODSTOCK: 1969
Alla fine venne fuori il nome di Dylan.
Era infatti il 31 agosto del 1969 quando Bob Dylan salì sul palco allestito nell'isola a Sud dell'Inghilterra: 200mila spettatori.
Il festival di Woodstock era stato organizzato 15 giorni prima proprio nella sua cittadina, ma lui preferì non andare.
Andò invece a Wight, che fu ricordato come il Festival che "rubò" Bob Dylan a Woodstock.
Per molti comunque fu l'esibizione con la quale crollava definitivamente il mito di Bob Dylan (ci fu chi compose con delle pietre una gigantesca croce con  la scritta "Qui Giace Bob Dylan" sulle spiagge dell'Isola).
In quesl'edizione si ricordano anche gli Who, Santana e i Free.


TRA HIPPIE, INCENDI, RISSE E LA CARICA DEI 600MILA: 1970
Dal 26 al 31 agosto 1970 si svolse la terza edizione del festival dell'Isola di Wight.
Le cronache dell'epoca girano per i viottoli dell’isola.
Giungono voci di case, giardini privati, alberghi presi d’assalto, sesso all’aria aperta, rifugi costruiti con ogni materiale (lenzuola, balle di fieno, lamiere d’auto), poliziotti travestiti da hippies che arrestano gli spacciatori al porto di Ryde, matrimoni lampo modello Las Vegas, un ragazzo portato in elicottero all’ospedale di Southampton dopo essere volato da una scogliera, acque inquinate di LSD, nascita di bambini e quant'altro.
I trip non sono però solo psichedelici.
Wight è anche il festival in cui iniziano a girare anche droghe pesanti, quali l'Eroina.
Poliziotti con i cani, spranghe, bastoni, calci, grida, scontri.
Non è difficile capire che lì in mezzo non ci sono solo pacifisti ma anche anarchici, casinisti, pazzi. Protestano contro il costo del biglietto (primi 2 giorni gratis, terzo giorno 3 sterline), dicono che non se lo possono permettere.
Ma quando gli organizzatori distribuiscono 10 mila tagliandi gratis per farli stare buoni, loro li rivendono e tornano a fare casino.
«Questo è l’ultimo festival, quando è troppo è troppo. È partito come un sogno bellissimo ma ci è sfuggito dal controllo diventando un mostro», avrebbe dichiarato il lunedì mattina Ron Foulk.
Aveva ragione: sarebbe stato l’ultimo festival per almeno i prossimi 30 anni.
Wight fu uno degli eventi più contradditori della storia Rock.
Tornando al festival, come detto, parteciparono oltre 600mila persone.
In tempi in cui il soundcheck non era ancora stato inventato, l’unica cosa era salire e suonare.
Solo i Jethro Tull pretesero le prove: trovarono il tempo la domenica mattina all’alba, quando sul prato tutti dormivano dentro i loro sacchi a pelo.
Dietro il palco, nei pressi del campeggio, il più grande tendone gonfiabile d’Europa, trasformato in discoteca.
Show improvvisati ovunque, come quello gratuito che Hawkwind e Pink Fairies danno vita, stretti sul rimorchio di un tir, a sostegno della protesta.
Intanto gli artisti arrivano, si fanno fotografare, lanciano messaggi.
Leonard Cohen pretende di alloggiare su uno yacht, Joan Baez in una villa di campagna (ma si accontenterà di un hotel a Shanklin).
Tra i Family e i Procol Harum, intanto i Chicago minacciano di abbandonare lo show visto che il loro nome non è stato scritto abbastanza grande.
Intanto gli scontri diminuiscono e il problema della polizia diventa il consumo di droghe.
Al microfono Farr è costretto ad annunciare che chiunque faccia uso di stupefacenti verrà allontanato dal campo.
Ridono tutti, compreso lui.
Jimi Hendrix partirà con God Save The Queen (l'inno inglese) e con diverse cover ma non mancheranno anche pezzi leggendari quali Dolly Dagger, Red House, Foxy Lady, Hey Joe, Purple Haze, Voodoo Child.
Dopo l'esibizione di Jimi Hendrix, molti spettatori, tentarono di dar fuoco al palcoscenico principale.
Solo la musica di Leonard Cohen riuscì a calmare la folla turbata dall'accaduto.
Follia? Si, come quella di Keith Emerson che fra luci, fiaccole, cannoni cui viene dato fuoco, musica inarrestabile e strumenti presi a calci.
Follia per la verità assai più composta come quella di un Jim Morrison (strafatto) che ruba la scena a qualsiasi altro personaggio.
Che fine faranno i maggiori protagonisti di quella stagione è certamente noto.
Quando la Baez salirà sul palco a intonare “Let It Be” dei Beatles, i Fab-Four si sono sciolti da 4 mesi, Lennon verrà ucciso dieci anni dopo, Hendrix morirà soffocato nel suo vomito di lì a poco, la Joplin morirà nell’ottobre del ’70 in un motel di Hollywood e Jim Morrison l’anno dopo in una vasca da bagno della sua casa di Parigi.
Il Festival, anche se con ben altri artisti, è stato rilanciato nel 2002.
Nell'edizione 2015 del Festival per commemorare l'esibizione di Jimi Hendrix nel 1970, decine di migliaia di persone hanno indossato una maschera con il suo volto.

3 commenti:

  1. FU UN GRANDE SUCCESSO, PIANGO I GIOVINI DI OGGI SENZA NESSUNA INIZIATIVA...

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    1. Ciao, si, vero. Forse l'unica cosa è che i tempi sono un po' cambiati...solo questo.
      Eventi irripetibili probabilmente.

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