mercoledì 5 marzo 2014

La Storia Degli Shining e Di Kvarforth: Follia, Pensiero e Presunto Suicidio

Gli Shining si formarono nel 1996 in Svezia. La band fu fondata da Niklas Kvarforth, unico membro fisso e rimasto sempre nella lineup. Il primo batterista fu Wedebrand, la lineup era completata da Ollars(chitarra) e Tusk(basso). Kvarforth ha sempre affermato che il loro nome, non c'entrava niente con il film Shining. Dal punto di vista musicale trattasi forse della band più importante del Depressive Black Metal (sottogenere del Black Metal, dal quale si differenzia in primis per i testi in secondo luogo per la musica e cadenze, generalmente più lente). Dicevo dei testi appunto perchè questo genere musicale, come si evince dal nome, ha come temi base: l'odio, la depressione e il suicidio.


LA FOLLIA DI KVARFORTH
Kvarforth è il padre-padrone degli Shining. Per intanto esempio raro di precocità: nel 1996(a 13 anni) aveva già fondato gli Shining(suonava la chitarra), solo in seguito inizierà a cantare. Personaggio, come detto, molto controverso. Lo stesso svedese non ha mai nascosto di essere fiero del fatto che diverse persone si siano suicidate ascoltando la loro musica. In secondo luogo ha fatto molto discutere in passato il suo modo di apparire sul palco quindi le ferite auto-inflitte e i vari tentativi di bruciarsi sul palco. Durante i concerti distribuiva lamette per incentivare il pubblico a tagliarsi.
Nel suo libro, When Prozac No Longer Helps, pubblicò tutti i testi delle sue canzoni in inglese e svedese: la prima edizione era numerata a mano con il suo sangue. Per il resto insulti razzisti, omofobi, accuse di molestie e di oltraggio pubblico.


PENSIERO
Che cosa sono la depressione e il suicidio per gli Shining?  Una nuova visione della vita o la sua antitesi?
"Una nuova vita? Ma sei stupido?
La vita dovrebbe essere oppressa, trascurata e dovrebbe significare la riedificazione per l'ulteriore dolore che verrà. Devi odiare te stesso e tutti intorno a te questo è ciò che sosteniamo.
Se le persone si sentono insignificanti, sono depresse, ciò che spero per le loro vite è che continuino più a lungo possibile in modo che essi soffrano più che possono. Se invece sono mentalmente squilibrati e non percepiscono nulla se non le nuvole e le torte dei compleanni spero in una loro morte istantanea.
La vita dovrebbe essere dolore, il dolore dovrebbe essere glorificato per il bene del male!"


Generalmente le vostre cover sono collegate all'atto del suicidio. Solo le persone forti e coraggiose sono in grado di compierlo? Qual è il significato del suicidio quando questo viene collegato al satanismo?
"Naturalmente no, è l'oscurità infestante che spesso provoca la morte autoinflitta, un'oscurità che è tutto attorno a noi.
Alcuni non possono sopportarne il dolore e trovano più facile farla finita, tu devi avere sempre coraggio quando commetti un'azione. Poi c'è l'alternativa data dal satanismo.
Uno deve capire che gli Shining sono sono solamente un concept basato sul suicidio e che tutte le fonti oscure sono origine d'attrazione e gloria per un pazzo come me e questo è solo una piccola parte dello schema che gli ideali del suicidio e della autodistruzione producono.
Tutti temi usati ora da tante altre band ma sono io che ho inventato questo sottogenere musicale del black metal, iniziato nel 1996 e che poi è stato completamente travisato.
Gli Shining non sono il gruppo che ti dice quanto piangi al giorno, gli Shining esistono per causare dolore"



I PRESUNTI PROBLEMI MENTALI
Stiamo parlando di una band, come si sarà capito, molto controversa.
Nei primi anni circolavano anche voci secondo le quali Kvarforth fosse affetto da problemi mentali.
I suoi presunti problemi mentali avevano già fatto incavolare mezzo mondo del Black Metal underground nel lontano 2002-2003, quando la Selbstmord Services non spediva più dischi ai compratori sparsi per il mondo.
Il comunicato stampa era tanto chiaro quanto spudorato e diceva più o meno questo:
"Mi spiace che non abbiate ricevuto i vostri album, ma i soldi che mi avete mandato sono serviti per pagarmi le cure mentali. A tal proposito devo ringraziare una persona in particolare" (la fidanzata dell'epoca di Niklas).


LA SCOMPARSA E LE VOCI DI SUICIDIO
Gli Shining rimasero sulle scene sino al 2006.
In particolare di Kvarforth appunto si persero le tracce e si sparsero le voci di un suo suicidio.
La band fece circolare un comunicato ufficiale:
"Sono circolate molte voci che dicono che il nostro frontman e fondatore Kvarforth sia morto. 
Desideriamo mettere fino a queste speculazioni dicendovi ciò che sappiamo: un paio di giorni fa abbiamo ricevuto una lettera da una persona molto vicina a Kvarforth, in cui ci veniva detto che Kvaforth aveva deciso di lasciarsi dietro questo mondo.  Ci veniva presentato anche un nuovo cantante per i futuri eventi degli Shining, quasi come un ultimo desiderio. Tutto ciò che sappiamo è che Kvarforth è scomparso nelle ultime 4 settimane e potrebbe essere morto. Non è una sorpresa per noi, per la band. Non è una sorpresa perchè negli ultimi 6 mesi soffriva di ansia estrema e depressione; alcune cose veramente gravi hanno colpito drammaticamente la sua vita privata proprio prima della sua scomparsa. Comunque vogliamo mandare il nostro più profondo rammarico al nostro amico e sadistical leader Kvarforth, ovunque egli si trovi! Come abbiamo detto, Kvarforth ci ha lasciato in eredità un nuovo cantante. Si chiama Ghoul e sarò presentato ai fans a dicembre. 
Nessuno di noi della band lo ha ancora incontrato, ma è stato stabilito un contatto epistolare. 
Secondo il desiderio di Kvarforth, vi stiamo presentando il nuovo membro della band, chiunque possa essere, Ghoul.  Va aggiunto che tutti noi della band avevamo sentito il desiderio di  Kvarforth che gli Shining avrebbero dovuto avere un nuovo cantante se lui fosse morto o scomparso, ma non avremmo mai pensato di arrivare a questo punto. Ma è successo, quindi benvenuto Ghoul in questo tormento"

Gli Shining arruolarono appunto Ghoul e dopo un anno d'inattività ritornarono a suonare.
Durante il concerto del 3 febbraio 2007 al Diezel di Halmstad, Svezia, fu rivelato che "Ghoul" era in realtà Kvarforth. Il concerto fu di natura molto violenta ed accese le critiche dei media svedesi, con Kvarforth che di tanto in tanto lottava con il pubblico e con i vocalists ospiti (Attila Csihar, Maniac e Nattefrost). Alimentò critiche anche un calcio sferrato dal cantante contro una persona nel pubblico che aveva tentato di afferrargli i genitali.
Uno spettatore raccontò:
"Erano state suonate appena un paio di canzoni, e Kvarforth era in piedi sul palco, con i pantaloni di pelle sbottonati, e alcune persone svedesi ubriache toccavano i suoi genitali. 
Kvarforth urlò "Non toccatemi" prima di colpire un fan sul torace"

Nello stesso concerto Kvarforth bevve sul palco la sua stessa urina e poi con una lametta si tagliò prima di gettarla, tutta insanguinata, in mezzo al pubblico.


IL SUPPORTO AL COVID (2020)
Il frontman, in piena pandemia Coronavirus, ha avuto la brillante idea di postare su Instagram una foto con indosso una T-shirt con la scritta "Support Your Local Sars-CoV-2 Virus", in vendita sul loro store online, come pubblicizzato nello stesso post (www.shininglegions.com).


DISCHI
La discografia degli Shining, possiamo spezzarla in due tronconi.
Prima parte sul Depressive Black, seconda parte un Black con influenze Doom.

I - Within Deep Dark Chambers
“Within Deep Dark Chambers” suona ancora irrimediabilmente Black, seppur in esso si respiri già la maleodorante essenza del genere in divenire.
Il linguaggio parlato è quindi ancora quello di un Black Metal feroce, dalla quale si traggono principalmente l'agonia vocale, un talento melodico che volge a scenari di una mestizia assoluta.
Ma fra una bordata e l'altra iniziano a farsi largo i poderosi rallentamenti e le incursioni di un ottenebrante Doom.
Sei tracce di durata elevata (fra i sei e i dieci minuti) in cui la batteria è ancora chiamata a dettare legge fra furiosi blast-beat e sontuosi tempi medi, i binari ideali su cui può scorrere fluente la chitarra di Kvarforth all'apice della propria ispirazione.
Del resto l'album racchiude le idee sedimentate nei quattro anni precedenti, in esso quindi troviamo condensate soluzioni che sono frutto di anni di lavoro: copiose sono le sbavature in sede di arrangiamento, effettacci pacchiani spennellano di puerilità diversi passaggi, mentre l'integrazione fra partiture elettriche ed acustiche in particolare designa ancora una immaturità esecutiva alquanto elevata.
Tuttavia i suoni corposi e potenti (dove fra l'altro svetta un titanico lavoro di basso) ovviano alle eventuali carenze dovute alla mancanza di esperienza, mentre l'immediatezza, l'impulsività che derivano dalla stessa è l'altra faccia di medaglia che rende “Within Deep Dark Chambers” un grande album.
Spiccano su tutte le oscure Reflecting In Solitude, Vita Detestabilis e Stonelands

II - Livets Andhållplats
Per colui che scrive il migliore(insieme al successivo).
Ritmi lenti soffocanti, arpeggi dal mood disperato ed agghiacciante, la musica degli Shining sfiora le più lugubri immaginazioni umane e le fomenta, le spinge ad una dolorosa realizzazione.
Difficile davvero trovare una band che riesca a subliminare a questi livelli la natura del malessere umano.
Per tutte le anime misantrope, ecco il gruppo della ‘vita’, uno stream nero che fluisce inesorabile dalle note di tutte le produzioni degli Shining e non solo in questo capolavoro che risponde al nome di “Livets Ändhållplats”.
La produzione è ovviamente gelida, una pozione di veleno che vi adombrerà lentamente fino a farvi cadere nella dimensione Shining, dove brilla solo l’oscurità.
Pezzi leggendari del calibro di Ännu Ett Steg Närmare Total Utfrysning, Att Med Kniv Göra Sig Illa, Ett Liv Utan Mening.
O la "malata" titletrack.
Serve altro?

III - Angst
Come il precedente, per chi scrive, un capolavoro di oscurità.
Disco inquietante e allo stesso tempo opprimente.
Mörda dig Själv... si presenta subito come un pezzo lento, valorizzato ottimamente da una scelta di suoni davvero buona; anche quando successivamente i tempi si velocizzano è possibile sentire il lavoro perfetto del bassista Phil Carone, davvero fondamentale nel mantenere plumbee le atmosfere del pezzo.
L'andatura dell'album prosegue ipnotica, tra la ripetitività di Svart Industriell Olycka e le influenze Thrash di Submit To Self-Destruction, pezzo simbolo del disco.
E' poi l'intermezzo atmosferico di Till Minne Av Daghen, con un clavicembalo che si staglia su suoni Ambient, a creare una pausa carica di tensione in attesa dell'ultimo capitolo, Fields Of Faceless, forse ancora più gelida dei pezzi precedenti.
Qui finisce la fase Depressive Back degli Shining e secondo me anche quella più interessante.


GLI ALTRI DISCHI
Nel 2005 uscì "IV - The Eerie Cold" disco che spiazzò tutti.
Sicuramente musica oscura e cupa ma non Depressive in senso stretto.
Suoni potenti ma allo stesso tempo "puliti".
Chitarra acustiche in alcuni passaggi, in altri quasi influenze Blues.
Un disco quindi freddo ed oscuro ma capace di creare emozioni. Apre le danze I Oh Med Insikt Skall Du Forga, un lento incedere di piano, si inserisce timido, tanto per far capire la nuova componente stilistica aggiunta dagli Shining. Vemodets Arkitektur, Någonting Är Jävligt Fe e la successiva Eradication Of The Condition allontanano il dolore totale espresso con III : Angst.
La traccia che chiude l'album Claws Of Perdition rimarrà nella storia della band.
Nel 2007 uscì "V - Halmstad", in riferimento alla città natale di Kvarforth, album forse anche migliore del precedente, nel quale possiamo cogliere parte di una poesia di William Hughes Mearns, un monologo di Christina Ricci in Prozac Nation e la Sonata al Chiaro di Luna di Beethoven; un primo segno che la band cercava di arricchire il proprio sound.
Il disco riparte da riparte da dove ci eravamo lasciati, per portarci ancor di più lontani dai lidi Black Metal dei primi 3 dischi.
Basta ascoltare Yttligare Ett Steg Närmare Total Jävla Utfrysning o Längtar Bort Från Mitt Hjärta, in cui si hanno continue esplosioni di emozioni da brividi lungo la schiena, passando dal conflitto che sembra animare le vocals allucinanti del frontman, all'eterea bellezza di break acustici con influenze Blues. Besvikelsens Dystra Monotoni inizia nera come la pece creando una sorte di ansia in chi la ascolta, poi la canzone è sorretta da riff Thrash oriented.
In Neka Morgondagen troviamo anche dei passaggi di Kvarforth molto vicini al cantato pulito.
Come detto è presente anche la reinterpretazione de Al Chiaro Di Luna di Beethoven, (Åttiosextusenfyrahundra).
Con "VI - Klagopsalmer" del 2009 il sound degli Shining cominciò ad arricchirsi con l'uso di chitarre acustiche, assoli melodici, differenti stili vocali e cambi di tempo.
Sin dall’opener Vilseledda Barnasjälars Hemvist si percepisce dove gli Shining vogliono andare a parare: oscurità sicuramente ma anche riff Thrash oriented, violenza ed assoli.
Poi Plågoande O'Helga Plågoande, semplicemente inquietante nel suo incedere inizialmente lento, pesante e oppressivo, ma che man mano acquista dinamicità ritmica senza perdere una sola oncia della perversione che ritroveremo poi in tutto il disco.
La parte più triste e funerea trova nuovamente spazio nell’apertura della successiva Fullständigt Jävla Död Inuti, ma presto il brano cambia pelle e si trasforma in una scheggia impazzita violentissima e con continui assoli.
La quarta traccia, Ohm (Sommar med Siv) è una cover dei norvegesi Seigmen, invece Krossade Drömmar Och Brutna Löften è una piccola suite di sola chitarra acustica, ripetitiva e paranoica, mentre la conclusiva Total Utfrysning colpisce nuovamente in maniera dura con chitarre oscure e velenose.
Il successivo "VII - Född Förlorare" proseguì su questa strada e segnò un cambio ancora più netto col sound dei primi album.
Ottima Förtvivlan, Min Arvedel, pezzo abbastanza violento e diretto. Ancora più bella la seconda Tiden Läker Inga Sår (melodica ed evocativa, in molti tratti), vede la partecipazione di Erik Danielsson (Watain).
Segue Människa O'Avskyvärda Människa, quest'ultima impreziosita da uno splendido solo di chitarra ad opera Chris Amott . Sulla stessa linea anche Tillsammans Är Vi Allt, la quale si alterna tra parti lente e condite dai suoni di pianoforte, con sfuriate più violente, per poi lasciare spazio ad un refrain melodico affidato alla voce della popstar norvegese Nordman. I Nattens Timma (cover del gruppo Prog Rock Landberk) è in grado di dipingere un'atmosfera surreale grazie al mellotron e piano.
Il finale affidato a FFF regala un ultimo spasmo di violenza, nonché una buona dose di emozioni.
Nonostante i pareri contrastanti tra i vecchi ed i nuovi fans, la band non fermò l'evoluzione ma anzi proseguì ad affinare il nuovo sound in"Redefining Darkness" uscito nel 2012, nel quale ci sono anche sprazzi di Jazz e richiami agli Opeth oltre che a numerose citazioni cinematografiche; è primo album a non avere un numero romano anteposto al titolo, anche se come tutti gli altri album contiene esattamente 6 canzoni.
Du Mitt Konstverk è coronata da un growl viscerale ed intervallata da break più lenti ed ipnotici. La successiva The Gashtly Silence si muove su coordinate simili, sebbene sia arricchita da un sax. Segue Han Som Hatar Manniskan, un altro ottimo pezzo che segue i contrasti ruvidi della opener, ancor Black puro intermezzato da suoni "Post" quindi più moderni. Det Störa Gra è una strumentale lenta ed oscura di piano.
Chiude il disco l'ottima For The God Below.
Questi album, tra alti e bassi, rappresentano una sorta di evoluzione per quanto riguarda il percorso musicale degli Shining.
L'oscurità la fa comunque da padrone ma band molto lontana dalle atmosfere cupe e distorte degli esordi.
Non è raro, come detto, trovare addirittura degli assoli o clean vocals.
L' "8 1/2-Feberdrömmar I Vaket Tillstånd" è invece una specie di Best Of con le vecchie canzoni risuonate e rese "nuove".
Inutile dire che alcune sono passabili, altre sono state rovinate.
Su "IX-Everyone, Everything, Everywhere, Ends" uscito nel 2015 in Framtidsutsikter o su Inga Broar Kvar Att Bränna (davvero un gran pezzo) si sentono persino delle atmosfere romantiche o comunque spunti più leggeri che non presuppongono nessun feeling negativo. Människotankens Vägglösa Rum possiede un gran riff, così come non mancano i classici riff Black Metal, anche se probabilmente poco innovativi.
Il disco è chiuso dalla formidabile (e lenta) Besök Från I(ho)nom con le sue atmosfere oscure e i suoi arpeggi di chitarra malinconici nel break centrale della canzone più un assolo di ottima fattura.
La scelta di una produzione perfetta, dai suoni cristallini, ovviamente non conferisce al disco la giusta potenza nelle parti più estreme.
Il decimo disco uscito nel 2018 è "X - Varg Utan Flock", anche qui sono presenti influenze Gothic, Doom e se vogliamo Blues.
Il disco vuol dire "lupo solitario", la cover è strana ed abbastanza disturbante.
Svart Ostoppbar Eld risulta a suo modo spiazzante: si è difatti immediatamente travolti da un riffing Rock e poi dalla batteria che segue. Su tutto domina la graffiante performance vocale di Kvarfort.
La successiva Gyllene Portarnas Bro risuona è un’oscura ballad nella quale si realizza appieno una delle velleità caratterizzanti il progetto sin dagli esordi ovvero l’annichilimento psicologico dell’ascoltatore. Tanto le divagazioni acustiche affidati alle sapiente sei corde di Huss e Valovirta quanto la drammatica interpretazione di Kvarforth sono sufficienti a tratteggiare quello stesso baratro che agli Shining piace tanto (seppur il genere sia ben diverso dagli esordi).
Jag är Din Fiende è contraddistinta da un riffing più energico. Il sommesso esordio in tremolo di Han Som Lurar Inom, ci prepara a quello che è probabilmente il brano migliore del platter. Sorretto da un palm muting saturo e dalle vocals caustiche: a livello di atmosfere parti acustiche sono interrotte da esplosioni violenti.
Tolvtusenfyrtioett è una strumentale interamente pianistica, chiude Mot Aokigara che ci trascina nuovamente negli abissi voluti da Kvarforth. Il sottofondo acustico adombra uno spoken words nel quale l’harakiri simbolico del mastermind si compie chiudendo un ipotetico circolo nello stesso mese del proprio compleanno:

I was born december 1983 and I died december 2017



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