lunedì 3 marzo 2025

Leggende Metropolitane Sui Pink Floyd: Mago De Oz, Alieni e Publius Enigma

Sono tante le leggende metropolitane che circondano i Pink Floyd. La band inglese, in alcuni casi volutamente, le ha diffuse per accrescere l'alone di mistero che li riguarda. In altri casi sono stati probabilmente i fans e la casa discografica. Come molte band degli anni '70 e '80, anche i Pink Floyd sono stati accusati di inserire messaggi subliminali nei loro dischi ascoltati al contrario. Un esempio riguarda la traccia "Empty Spaces" di The Wall, che contiene realmente un messaggio nascosto: "Congratulations. You have just discovered the secret message". Vediamo altre leggende metropolitane incredibili.


L'ALBUM PERDUTO DI SYD BARETT
Secondo voci, Syd Barrett, dopo aver lasciato i Pink Floyd, pare abbia registrato un album solista segreto, mai pubblicato. Alcuni sostengono che i nastri siano stati distrutti, mentre altri credono che siano custoditi in qualche archivio. Non ci sono prove, ma la storia persiste come tributo al mistero della sua figura.


ECHOES E KUBRICK
La lunghissima "Echoes" da Meddle (1971) viene talvolta associata al film "2001: Odissea Nello Spazio" di Stanley Kubrick. Alcuni credono che la traccia fosse stata concepita come colonna sonora per il film, ma Kubrick avrebbe poi scelto musica classica. 


PINK FLOYD E LE ROVINE ROMANE
Secondo una leggenda, la band avrebbe suonato segretamente in modo clandestino un concerto nelle rovine romane di Pompei prima di filmare ufficialmente "Live At Pompeii" uscito nel 1972. 


THE DARK SIDE OF THE MOON E IL MAGO DE OZ
Questa leggenda suggerisce che l'album "The Dark Side Of The Moon" (1973) sia stato progettato per sincronizzarsi perfettamente con il film "Il mago di Oz" (1939). Per verificare questa teoria, si dovrebbe:

-Avviare l'album dal secondo ruggito del leone della Metro-Goldwyn-Mayer nei titoli di apertura del film.
-Verificare che la musica e i testi dell'album sembrano corrispondere a eventi e immagini del film.

Ad esempio durante la canzone "Time", Dorothy corre sullo steccato mentre il ritmo della musica accelera. "The Great Gig in the Sky" sembra accompagnare l'arrivo del tornado. "Money" inizia quando Dorothy entra nel colorato Mondo di Oz. Non ci sono prove che i Pink Floyd abbiano effettivamente pensato a ciò, Roger Waters ha definito questa connessione una coincidenza, ma i fan continuano a trovare significati nascosti. 


THE DARK SIDE OF THE MOON: GLI ALIENI E IL SEGNALE SEGRETO
Alcuni fan sostengono che "The Dark Side Of The Moon" contenga segnali segreti destinati agli alieni e messaggi subliminali. L'idea nasce dall'uso di suoni elettronici e dal tema cosmico dell'album. Nei decenni, la teoria è sopravvissuta grazie al misticismo che circonda l'opera. Altre voci vogliono che la band inglese abbia registrato parte della sua musica nello spazio, o più precisamente su Marte, sfruttando tecnologie avanzate. Questa teoria è chiaramente assurda, ma si ricollega al tema cosmico che permea molte delle loro opere.


THE DARK SIDE OF THE MOON: IL PRISMA E I POTERI OCCULTI
L'iconica copertina con il prisma che scompone la luce bianca in un arcobaleno ha alimentato teorie secondo cui l'album sarebbe legato a società segrete, come i Massoni e gli Illuminati. Questo mito si basa sul simbolismo attribuito alla luce e alla rifrazione.


IL SUICIDIO COLLEGATO A THE WALL
La profondità emotiva di "The Wall" (1979) ha portato alcuni a credere che l'album contenga messaggi subliminali che incitano al suicidio. Questa teoria riflette l'intensità con cui l'opera esplora temi di isolamento e disperazione.


THE WALL, WATERS E IL TITANIC
Una leggenda afferma che un membro della famiglia di Roger Waters fosse presente sul Titanic durante il suo affondamento e che alcuni temi di "The Wall" riflettano questa tragedia. Non esistono prove a supporto di ciò.


THE DIVISION BELL E PUBLIUS ENIGMA (CACCIA AL TESORO)
L'album The Division Bell (1994) è legato a un elaborato mistero noto come "Publius Enigma", che coinvolse i fan in una complessa caccia al tesoro su internet (che all'epoca era appena nato). Tutto ebbe inizio quando un utente anonimo, firmatosi "Publius", postò su gruppi di discussione online (come alt.music.pink-floyd) un messaggio enigmatico, promettendo una ricompensa tangibile a chi avesse risolto l'enigma nascosto nell'album.
Publius forniva messaggi con frasi enigmatiche, come: "Ascoltate attentamente, leggendo i testi e osservando il design dell'album. Una ricompensa vi aspetta".
Alcuni fan ritengono che i testi delle canzoni ("What Do You Want From Me?", "Keep Talking") e le immagini dell'artwork, come le due teste stilizzate che formano un volto, fossero parte degli indizi.
Curiosamente, la parola "Enigma Publius" apparve proiettata durante un concerto dei Pink Floyd, suggerendo che il mistero avesse una sorta di approvazione ufficiale.
A distanza di più di 30 anni, l'Enigma non è mai stato risolto definitivamente. Alcuni credono che fosse una trovata pubblicitaria della casa discografica, mentre altri lo considerano organizzato dalla band stessa.


Qui per approfondire su un sistema di registrazione utilizzato dai Pink Floyd: L'Olofonia Nella Musica Rock: Pink Floyd e Roger Waters

mercoledì 5 febbraio 2025

Che Fine Hanno Fatto Le Bestie Di Satana? 2025

Alla fine anni 90, Somma Lombardo e paesi limitrofi della Lombardia furono colpiti da una serie di omicidi, persone scomparse ed istigazione al suicidio. Stiamo parlando ovviamente delle Bestie di Satana, un gruppo di amici appassionati di musica Metal, satanismo e spiritismo che si spinsero "oltre". Va sottolineato che la musica Metal fa solo da contorno, tuttavia su alcune riviste dell'epoca (in particolare su Metal Shock), venne dato anche discreto risalto al caso. Secondo le varie confessioni fu l'entrata di Andrea Volpe (descritto come un tossicodipendente e un giovane squilibrato) a modificare le abitudini del gruppo iniziando a progettare gli omicidi (venne introdotto da Sapone).

Volpe su come si entrava nella setta: "C`era un periodo di osservazione in cui l`aspirante membro veniva tenuto sotto controllo dagli altri. Poi, per entrare a far parte delle Bestie bisognava affrontare tre prove di iniziazione. Una prova d`umiliazione: al nuovo membro della setta veniva chiesto di umiliarsi in pubblico davanti a tutti gli altri. C`era poi una prova di fedeltà alla setta, in cui bisognava dimostrare di essere disposti a rischiare la vita. Poteva capitare che all`aspirante adepto venisse chiesto di correre attraverso una strada molto trafficata mentre passavano le auto. L`ultima era una prova di coraggio nella quale si doveva, per esempio, procurarsi dei tagli con una lama sul corpo per dimostrare di saper controllare il dolore"

Tra serate al Midnight Pub, prove di coraggio, sedute spiritiche, minacce, alcol e tanta droga qualcuno ci lasciò anche le penne. Gli omicidi imputati alla setta furono 4:

17 Gennaio 1998: Fabio Tollis e Chiara Marino (omicidio)
21 settembre 1998: Andrea Bontade (spinto al suicidio)
24 gennaio 2024: Mariangela Pezzotta (omicidio)

Secondo uno degli imputati, Mario Maccione, furono 18 gli omicidi ma non sono mai stati dimostrati, inoltre molte interviste sono state romanzate. In ogni caso, due in particolare fecero discutere: la scomparsa di Christian Frigerio (scomparso nel 1996 di cui Maccione disse di sapere dov'era il corpo per poi ritrattare) e il suicidio di Andrea Ballarin (trovato impiccato nel 1999 in una Scuola Media ma secondo Volpe furono loro ad ucciderlo simulando la sua morte). Il vaso di Pandora fu scoperchiato dallo stesso Andrea Volpe nel 2004, incolpato dell' omicidio di Mariangela Pezzotta (sapeva troppo cose quindi Sapone gli ordinò di eliminarla) dove con Elisabetta Ballarin nel tentativo di occultare il cadavere, strafatto, rimase bloccato con la macchina e scoperto dai carabinieri. In seguito lo stesso, insieme a Maccione, confesserà anche gli omicidi di Tollis e Marino (scomparsi nel 1998). Nel mentre tra il 1998 e 2004 ci sono stati probabilmente altri episodi, nonchè tentativi di depistaggio di indagini/ricerca nei confronti di Michele Tollis (padre di Fabio) che cercava suo figlio in lungo e largo tra Gods Of Metal, Wacken ed incontri nel backstage con musicisti Metal (tra cui Glen Benton dei Deicide). Fu lo stesso Maccione (tra gli esecutori) a cercare di tranquillizzare il padre dicendo che i due erano scappati e stavano probabilmente godendosi la vita tra concerti Metal e quant'altro. Il resto dei membri parteciparono anche ad interviste su "Chi L'Ha Visto?" e distribuirono i volantini per la loro ricerca. 
A massacrare i due furono Sapone, Volpe e lo stesso Maccione. Bontade non si presentò la sera della mattanza (avrebbe dovuto fare il palo) e poi, per aver tradito, dopo qualche mese fu spinto al suicidio schiantandosi con la sua macchina contro un muro. Nel 2004 Mariangela Pezzotta invece fu sparata da Volpe (era la sua ex) con Elisabetta Ballarin come testimone (e forse complice), in questo caso ci sono dubbi su chi ha dato il colpo di grazia (secondo Volpe fu Sapone, secondo la Ballarin fu Volpe stesso). La Ballarin non prese parte agli eventi degli anni precedenti nè all'omicidio del 1998, in quanto aveva 10 anni (nel 2004 aveva 16 anni).


CONDANNE
Nicola Sapone fu condannato a due ergastoli (per gli omicidi di Chiara Marino, Fabio Tollis e Mariangela Pezzotta. Istigazione al suicidio per Bontade. Si dichiarò sempre estraneo ai fatti, dicendo di essere stato plagiato da Volpe nei vari eventi. Secondo Volpe fu lui a salire sulla macchina di Bontade spingendolo al suicidio).

Paolo Leoni ad un ergastolo (come mandante, anche se non partecipò agli omicidi. Durante l'omicidio di Fabio e Chiara, pare abbia fatto il rito satanico. La grave condanna su di lui rapportata agli altri probabilmente dipende dal fatto di non aver mai collaborato e dal padre Corrado Leoni che era leader di un setta, poi incarcerato per omicidio di Maddalena Russo nel 1985).

Andrea Volpe a 30 anni (per 4 omicidi: Chiara Marino, Fabio Tollis, Mariangela Pezzotta più la confessione sull'omicidio di Andrea Ballarin anche se poi venne archiviato come suicidio e non imputato a loro. Scavò anche la fossa con Sapone, Bontade e Guerrieri), poi ridotti a 20 anni per aver collaborato con la giustizia.

Marco Zampollo a 29 anni (fu ritenuto tra gli ideatori, complice di occultamento e manipolazioni successive in tutti e 3 gli omicidi. Fu forse il principale a volere il suicidio di Bontade).

Eros Monterosso a 27 anni (si unì al gruppo successivamente e contribuì a nascondere eventi sul delitto di Mariangela, nei vari processi disse di non ricordare nulla riguardo i fatti).

Elisabetta Ballarin a 24 anni (fu incolpata in quanto testimone, sotto effetto di stupefacenti, dell'omicidio di Mariangela perpetrato da Volpe: durante gli spari, lei era in cucina a preparare due dosi di cocaina ed eroina. Era esterna al gruppo).

Mario Maccione a 19 anni (per omicidio di Fabio Tollis e Chiara Marino, da lui identificata come la Madonna), inizialmente erano stati dati 16 anni (era minorenne all'epoca).

Pietro Guerrieri a 16 anni (aiutò a scavare la fossa per Fabio e Chiara, sapeva degli omicidi, anche se ha sempre ammesso di essere sempre stato sotto effetto di droghe), poi ridotti a 12 anni per aver collaborato con la giustizia.


CHE FINE HANNO FATTO?
Oggi sono tutti usciti dal carcere, a parte i due ergastolani che si sono dichiarati sempre innocenti non collaborando mai con la giustizia. Nicola Sapone ("Onussen"), l’idraulico di Dairago, si è diplomato in ragioneria e laureato in filosofia. Dal giorno dell’arresto non ha smesso di dirsi innocente. È detenuto a Bollate. 
Anche Paolo Leoni ("Ozzy" detto anche il "Vampiro"), presunto leader ideologico del gruppo, è tornato al vecchio amore, la musica, ripiegando dal Metal al Rap. È detenuto a Bergamo.
Andrea Volpe ("Isidon"), secondo alcuni (ma non tutti) identificato come il leader indiscusso della gruppo, con le sue confessioni svelò gli orrori della brughiera fra Somma Lombardo e Arsago Seprio nel 2005, nel mese di marzo 2020 ha lasciato il carcere di Ferrara e vive nei Lidi Ferraresi. Durante la carcerazione pare che abbia fatto diverse risse con i detenuti, provato ad organizzare un omicidio nei confronti di un magistrato di Bologna e poi appena uscito dal carcere multato per aver violato le normi anti-covid vigenti nel 2020. 
Mario Maccione ("Ferocity") era minorenne quando nel 1998 prese parte all’agguato mortale a Chiara Marino e Fabio Tollis, suo grande amico. Era il medium della setta. Si è raccontato in un libro, “L’inferno tra le mani”. Si è trasferito in provincia di Sassari, dedicandosi alla musica, a creare contenuti su Youtube e alla scrittura.
Eros Monterosso ("Kaos") è libero e in affidamento ai servizi sociali. Ha un incarico nel tribunale di Pavia, all’ufficio smistamento fascicoli dell’Ordine degli avvocati. Si è laureato in sociologia. 
Una laurea umanistica quella conseguita da Marco Zampollo ("Kill"). In regime di semilibertà, esce ogni mattina dal carcere di Monza per lavorare in una biblioteca cittadina e rientra la sera. 
Al processo Pietro Guerrieri ("Wedra"), l’operaio-tatuatore, era stato l’unico ad abbandonarsi, in lacrime, a una dichiarazione di pubblico pentimento. Primo a riconquistare la libertà, era tornato a Brugherio, con la madre. 
Mai dentro alla setta, tuttavia coinvolta nell’uccisione di Mariangela Pezzotta per la convivenza con Andrea Volpe, Elisabetta Ballarin si è laureata all’Accademia di Santa Giulia ed ha poi frequentato il biennio di specializzazione in grafica e comunicazione. In seguito si è trasferita all’estero.

giovedì 2 gennaio 2025

I Sortsind, Il Disumano Sar e Il Suicidio Di Smerte

Sebbene i Sortsind siano stati una band underground sono stati abbastanza importanti per la scena Depressive Black, attivi negli anni '90 (formatisi nel 1996) e noti per la loro estetica minimale e la capacità di trasmettere emozioni desolanti. Il nome Sortsind si traduce dal danese come "depressione". La band venne formata da Sorg, Svig e dalla bassista Smerte. La band, oltre ad un full, ha pubblicato solo un EP e materiale postumo.


L'ESORDIO SAR (1998)
"Sar" (ferita) è l’unico full-length dei Sortsind, pubblicato nel 1998 tramite la piccola etichetta danese Euphonious Records. Il disco è noto per il suo approccio grezzo e minimale, che lo rende molto ricercato tra gli amanti dell'underground. Esso è caratterizzato da una produzione grezza (mixato e prodotto da una persona non nota conosciuta con lo pseudonimo di "unknown member"), chitarre abrasive e vocalizzi strazianti che si perdono in un mix sonoro volutamente sporco. Il basso, a causa della terribile produzione, è praticamente assente. 
L'atmosfera è glaciale e soffocante, evocando un senso di isolamento ed oppressione. I pezzi sono tendenzialmente lunghi e ripetitivi, una scelta che accentua il senso di asfissia e tormento emotivo. I testi affrontano temi come la sofferenza, il suicidio, l'apatia e il vuoto esistenziale, in linea con lo spirito nichilista del genere. La produzione dell'album è davvero amatoriale e low-fi. I primi secondi di chitarra arpeggiata che aprono l'album sono abbastanza anomali, sino al classico urlo straziante che irrompe brutalmente insieme alle zanzarose chitarre. L'opener "Vandrer Blandt Dødninge" è un Black selvaggio che si dipana fra blast-beat e riff gelidi intercalati da vocals lancinanti, malate e disumane. Il secondo brano, "Blot", è interamente costruito su tastiere, grida e urla disumane. La terza traccia "Drømme Om Evig Nat" parte velocissima e sembra provenire da "lontano" come se il suono fosse maggiormente filtrato o sembra provenire da un'altra sessione di registrazione: la canzone è violentissima con voci spiritate. L'album prosegue con "Blandt Grå Monumenter"  che è un susseguirsi di sussulti, passaggi iper-veloci e rallentamenti devastanti con una prova vocale letteralmente folle nella parte centrale. La title-track è una strumentale che parte con il pianoforte per poi dissolversi piano piano. La breve "Sorte Tårer" è un attacco violentissimo con urla strazianti, mentre "Jeg Er Kulden" è più lenta nel suo incedere. "Vandrer Du I Natten Mørk" dura nove minuti e mezzo, partendo velocissima, prima di diventare un up-tempo del tutto strumentale.
Chiude il platter la chitarra acustica e le tastiere di "Skumring", fra un urlo e l'altro del vocalist. Un disco assolutamente folle.


IL SUICIDIO DI SMERTE?
Tutti i membri della band sono circondati da un alone di mistero e di mentalità underground che li ha portati ad utilizzare più pseudonimi probabilmente. Non si esclude possano aver contribuito ad altri lavori in Scandinavia, ad esempio sulla bassista Smerte girano voci di un suicidio datato 1999. Tuttavia a causa dell'alone di mistero che ha sempre circondato la band, non è da escludere una voluta scomparsa dalle scene. Il noto portale metal-archives riporta il suo suicidio nel 1999. La band com'era arrivata dall'oscurità, allo stesso modo nel 1999 si dissolse nel nulla e non ci sono mai state conferme ufficiali sulla morte della bassista, se non rumors. La tesi più accreditata è quella di suicidio, altri parlano di un incidente, altri ancora che non sia effettivamente morta ma che sia voluta scomparire volontariamente dalle scene.