venerdì 10 novembre 2023

La Storia Dei Bulldozer e Il Suicidio Di Dario Carria

I Bulldozer si formarono a Milano nel 1980, grazie al cantante A.C. Wild, al bassista Dario Carria, al batterista Erminio Galli e al chitarrista Andy "Bull" Panigada. In realtà il primo nucleo completo della band risale al 1984, fu la prima band italiana a firmare per un'etichetta straniera: la Roadrunner Records. Le prime influenze della band sono Venom, Celtic Frost, Motorhead, Slayer, Judas Priest, Tigers Of Pang Tang, Saxon. Vengono etichettati da Kerrang! come cloni dei Venom (il primo 45 giri contenente 'Fallen Angel/Another Beer' viene definito come il peggior disco di sempre, insieme ad "Apocalyptic Raids" degli Helllhammer). Nonostante la firma per l'etichetta Roadrunner, la band non ha il successo sperato, anche perchè A.C. Wild, rifiutandosi di fare il servizio militare, non può uscire dall'Italia per andare in tour. Poco dopo, Dario Carria ed Erminio Galli lasciano la band per formare i Neurodeliry.
L'album di debutto della band è "The Day Of Wrath" uscito nel 1985. Viene stampato in sole 20.000 copie andate a ruba, grazie a vette di violenza, raggiunte in "Cut Throat", nella nuova versione di "Fallen Angel" già uscita nel primo 45 giri e "Mad Man". Il disco viene aperto da "The Exorcism" appunto un esorcismo registrato live. Le influenze Venom con spruzzate Punk sono presenti un po' in tutti i pezzi tra cui "Whisky Time" (aperta da belle ritmiche di batteria) o "Insurrection Of The Living Damned". Invece "Welcome Death" ha un ritmo più cadenzato, più alla Black Sabbath. ed "Endless Funeral" interamente strumentale. Molto interessanti gli assoli in "The Great Deceiver". 

A.C.Wild: "Nel 1985 uscì una compilation della Music For Nations, 'Speed Kills', che oltre a noi conteneva tutte le band principali Thrash come Slayer, Megadeth, Metallica, Exodus, Celtic Frost. Il commento sotto il nostro nome era 'Total Venom clones', ma con una produzione migliore perchè il produttore era inglese. Un atteggiamento quasi razzista, totalmente anti-italiano, di diffidenza e di sfottò. Ci fu una foto su Kerrang che riprendeva l’esorcismo di 'Day Of Wrath' il cui commento era 'questo pazzo italiano vi porta i Days Of Wrath' col titolo del disco storpiato, un po’ come quando Fantozzi viene preso di mira dai suoi superiori. C’era un atteggiamento sprezzante soprattutto da parte dei recensori inglesi, il che ha un po’ influenzato il pubblico europeo"

Nella foto di sotto la band con Cronos dei Venom.
L'anno successivo esce "The Final Separation", dove secondo leggende metropolitane la band riesce a suonare con i Venom (ma sarà la stessa band a smentire). Il disco soffre di una pessima produzione ma contiene ottime canzoni, anche se l'album è meno grezzo e rozzo rispetto al primo. La titletrack è contraddistinta da arpeggi ed atmosfere glaciali, per poi esplodere a suon di riff. "Ride Hard-Die Fast" è la tipica canzone Thrash, dominata dalla devastante voce di A.C. Wild. Altrettanto violenta "The Cave", contraddistinta da gemiti femminili e da up-tempi pieni di cavalcate e riff di Andy Panigada. "Don-Andras" (nome del batterista) è una canzone ironica che si rifà ad un pezzo napoletano. "Never Relax!" e soprattutto "Don’t Trust The Saint" sono veloci e violente. Infine "The Death Of Gods" è una canzone lenta e dai riff/ritmiche Doom alla Black Sabbath. La band viene scaricata dalla Roadrunner per scarse vendite (c'erano già stati conflitti con l'etichetta che aveva scelto come copertina del disco, una foto dell'anno precedente ed inoltre aveva deciso di non pubblicare i testi nel disco).
Nel 1987 esce "IX" per la più modesta Discomagic. Con questo disco Alberto Contini, Andy Panigada ed il nuovo entrato alla batteria Rob "Klister" riuscirono a realizzare composizioni più mature e personali. Il disco è estremo ma più ragionato, rispetto al passato.
L'album è aperto dall'estrema "IX" (nono cerchio dell'inferno dantesco, ossia quello dei traditori) e dalla più ragionata "Desert!", canzone impreziosita da un break centrale più melodico. Segue la hit "Ilona the Very Best" dedicata a Ilona Staller e "Misogynists" che "critica" il genere femminile. Altro pezzo da 90 è "The Derby" dedicata al Milan che descrive storie e situazioni da tifoso. Questa canzone viene sempre suonata dal vivo. "Desert!" è una canzone antimilitarista e contro la guerra. Si torna alla violenza con "No Way" con un clavicembalo finale che lancia le tastiere di "The Vision Never Fades". Canzone strutturata ed oscura che ricorda i Death SS.

A.C. Wild: "In 'IX' abbiamo immaginato un piano diabolico nei confronti del genere umano, ma non potevamo prevedere che alcuni particolari di quel disegno si sarebbero poi avverati. C’è un riferimento all’attentato delle Torri Gemelle (totalmente involontario, in quanto quel lavoro risale a 20 anni prima di quel tragico episodio), al piano di Al Qaeda. Casualmente quell’organizzazione ha riprodotto 20 anni dopo una composizione grafica che concettualmente è molto simile a quella copertina. In quella c’è un dettaglio di una delle torri del World Trade Center (la torre sud) che è molto simile a quello che è avvenuto molti anni dopo. Guardando sul giornale mi sono accorto che la somiglianza era più che palese. Il concept dietro quel lavoro però alludeva anche ad altro. Il titolo del disco faceva riferimento al nono girone dell’inferno dantesco, quello dei traditori, dove c’è Lucifero, l’angelo ribelle, assieme a Giuda. I traditori della fede. Il piano diabolico era soprattutto legato all’ambito religioso, facendo poi riferimento alla situazione politica e culturale dell’Occidente. Non potevo avere la minima idea che quel grattacielo nella copertina (che non aveva alcun legame con le due torri, ma rappresentava lo strapotere del nostro mondo) sarebbe poi stato ripreso da Al Qaeda. Oltretutto la situazione era molto diversa: una volta c’erano tensioni in Palestina a causa del conflitto con Israele, ora stiamo assistendo allo scontro tra due culture, tra due mondi"


IL SUICIDIO DI DARIO CARRIA
Nel 1988 l'ex bassista della band si suicida a 21 anni, lasciando sorpresi sia i fans e nella disperazione totale la sua ex band che gli dedica l'album "Neurodeliri" uscito nel 1988.

A.C.Wild (in un'intervista sul numero 54 di H/M): "Quella di Dario è stata una scelta premeditata che noi rispettiamo profondamente"

Andy Panigada (in un'intervista a MetalItalia.com): "La notizia del suo suicidio ci ha lasciato dapprima increduli, poi depressi, poi abbiamo indirizzato tutti i nostri stati d’animo nell’album, provando a mettere in musica le nostre sensazioni. Mi ricordo benissimo che ‘Overture’ mi è venuta in sogno, mi sono svegliato ed erano le tre di notte, mi sono subito alzato e ho registrato sul mio quattro piste fino al mattino. La song ‘Neurodeliri’ è stata da me pensata e realizzata usando esclusivamente accordi minori, per rendere l’atmosfera più tetra e coerente pensando alla fine di Carria. ‘Willful Death’, invece, Dark e funerea con un finale di riscatto, e la ripresa di ‘Overture, (You’ll Be Recalled)’ molto meno epica e molto più depressiva, con la visione dell’ascesa di Dario nell’aldilà".

A.C. (sempre nella medesima intervista): "La musica ed i testi di questi due brani sono molto particolari: hanno qualcosa di misterioso, anche quando li suoniamo dal vivo a distanza di decenni"

"Neurodeliri" è aperto da un’intro tetra con un organo che vuole richiamare il periodo di oscurità che la band attraversa per la morte di Carria. Il brano suona oscuro e maligno. La breve "Minkions" in meno di tre minuti fa esplodere la furia dei Bulldozer, grazie a riff serrati e taglienti. Stesso discorso per "Mors Tua, Vita ea". La velocissima "We Are...Italian" precede "Ilona Has Been Elected", secondo capitolo che la band dedica alla pornostar più famosa d’Italia. La canzone alterna sfuriate animalesche a mid tempo incalzanti. Bello il duello di chitarre in "Art Of Deception", "Impotence" è una canzone di circa 2 minuti e 30, con chiari riferimenti sessuali. Come si può capire dal titolo anche "Willful Death / You'll Be Recalled" è dedicata a Carria, divisa in 2 parti molto diverse tra loro.
Nel 1989 viene registrato un live in Polonia e l'anno successivo la band tiene l'ultimo concerto a Milano davanti a 200 persone, decidendo di sciogliersi. Ormai si era negli anni 90 e il Thrash stava piano piano scomparendo, oscurato dal Grunge e dalla musica alternativa.


IL RITORNO DELLA BAND
A distanza di 17 anni, la band decise di riformarsi per registrare "Unexpected Fate", ovviamente grazie ad A.C. Wild e Andy Panigada. Rob "Klister" viene invece sostituto da Manu alla batteria. Ottima la titletrac, "Salvation For Sale", "Use Your Brain" e "Micro VIP". Sostanzialmente sono i nuovi Bulldozer ma sempre con un piede nel passato che cerca di continuare l'evoluzione e la maturità del sound vista in "Neurodeliri". "Buried Alive By Thrash" e "The Counter-Crusade" sono altre due buone canzoni. Si tratta di un Thrash meno debitore dei Venom ma comunque con riff serrati e dal grande impatto.